meridiana - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
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meridiana - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
meridiana CHE COS’È? COME È FATTO? COME SI USA? UN PO’ DI STORIA La meridiana è uno strumento che permette di determinare l’ora grazie alla semplice osservazione dell’ombra gettata da uno stilo posto alla luce del Sole. È uno dei più antichi strumenti scientifici inventati dall’uomo e proprio per questo è anche uno dei più affascinanti. Esistono innumerevoli tipologie di meridiane solari; alcune sono progettate basandosi sull’osservazione dei più semplici moti celesti, altre sono costruite sfruttando sofisticate conoscenze di astronomia sferica. Per tutti i tipi di meridiane, semplici o complesse che siano, il principio di funzionamento deriva dalla constatazione che, nel corso del giorno, la posizione apparente del Sole cambia passando dall’alba al tramonto. Una meridiana è costituita da due parti fondamentali. La prima è la base (A): la sua forma può variare a seconda del tipo di meridiana e su di essa sono tracciate le linee orarie che consentono la lettura dell’ora. La seconda non è altro che uno stilo (B), tecnicamente chiamato gnomone (dal greco gnomon ossia indicatore), che svolge il ruolo fondamentale di intercettare la luce solare. L’ombra da esso gettata viene utilizzata esattamente come se fosse la lancetta di un orologio. Ogni meridiana solare è specifica del luogo in cui viene utilizzata e deve quindi essere appositamente progettata in funzione delle coordinate geografiche. È possibile ovviare almeno in parte a questo inconveniente ricorrendo all’uso di apposite tabelle correttive (C). L’aspetto di una meridiana solare dipende in modo determinante dalla sua tipologia, ininfluente però dal punto di vista dell’utilizzo: posizionata alla luce del Sole in modo che sia opportunamente orientata (nei casi più semplici esattamente in direzione Nord-Sud) sarà l’osservazione dell’ombra gettata dallo gnomone sulla scala incisa sulla base a indicare in modo diretto l’ora. L’ora indicata da una qualunque meridiana solare sarà differente da quella che ci dirà il nostro orologio da polso. È infatti un’ora locale, ben diversa da quella civile, che è invece un’ora “media” all’interno del fuso orario di riferimento. Per far coincidere l’ora letta su una meridiana con quella ufficiale è indispensabile apportare alcune semplici correzioni utilizzando opportune tabelle. Alcune delle meridiane più sofisticate sono progettate per compensare queste anomalie apportando automaticamente le dovute correzioni e consentendo la lettura diretta del tempo civile medio. Testimonianze sull’uso di strumenti simili alle meridiane solari si possono ritrovare presso molte civiltà antiche in particolare presso quelle che sono state in grado di sviluppare buone conoscenze scientifiche e un’attenta osservazione dei fenomeni naturali. Attorno al IV e III millennio a.C. popolazioni come i Sumeri, i Babilonesi e gli Ittiti ricorrevano regolarmente all’uso di manufatti simili - se non uguali - alle meridiane. È però nel sito archeologico di Newgrange in Inghilterra (risalente al V millennio a.C.), che si è trovata la più antica indicazione di un orologio solare. La misura della posizione degli astri - e quindi anche del Sole - veniva effettuata anche nella ben più nota Stonehenge (1500 a.C.) oggi riconosciuto come antico osservatorio astronomico. L’avvento della cultura greca segnò il periodo di massimo fulgore nello sviluppo e nella descrizione di questi semplici ma fondamentali strumenti e lo stesso Democrito, fra i più importanti pensatori dell’antichità, è stato accreditato della scrittura di un trattato sugli orologi solari andato purtroppo perduto. L’uso delle meridiane si diffuse ampiamente nel corso dei secoli successivi. L’avvento della meccanica, e quindi lo sviluppo della tecnologia, segnò però il loro progressivo abbandono a favore di strumenti sempre più sofisticati in grado di indicare l’ora con precisione e regolarità. C (retro) tabella correttiva A base B gnomone TAGLIARE LUNGO LE LINEE TRATTEGGIATE base B gnomone 1 A 2 meridiana 1 2 meridiana VALORI DELL’EQUAZIONE DEL TEMPO (2007) (MILANO) tabella correttiva Tempo in minuti da aggiungere al tempo solare per ottenere il tempo medio TAGLIARE LUNGO LE LINEE TRATTEGGIATE C 26 min 38 s 28 min 55 s 31 min 55 s 32 min 52 s 34 min 26 s 35 min 42 s 36 min 46 s 37 min 17 s 37 min 28 s 37 min 19 s 36 min 52 s 36 min 10 s 35 min 37 s 34 min 33 s 33 min 18 s 31 min 56 s 30 min 28 s 28 min 58 s 27 min 09 s 25 min 42 s 24 min 20 s 23 min 05 s 21 min 58 s 21 min 03 s 20 min 20 s 19 min 50 s 19 min 35 s 19 min 33 s 19 min 46 s 20 min 11 s 20 min 58 s 21 min 48 s 22 min 46 s 23 min 49 s 24 min 54 s 25 min 58 s 26 min 59 s 27 min 53 s 28 min 39 s 29 min 14 s 29 min 36 s 29 min 43 s 29 min 33 s 29 min 07 s 28 min 27 s 27 min 33 s 26 min 25 s 25 min 07 s 23 min 19 s 21 min 41 s 19 min 58 s 18 min 12 s 16 min 25 s 14 min 40 s 13 min 00 s 11 min 26 s 10 min 02 s 08 min 50 s 07 min 52 s 07 min 10 s 06 min 45 s 06 min 47 s 07 min 09 s 07 min 53 s 08 min 58 s 10 min 23 s 12 min 07 s 14 min 06 s 16 min 19 s 18 min 40 s 21 min 08 s 23 min 36 s meridiana ISTRUZIONI DI MONTAGGIO 1 tagliare lungo le linee tratteggiate B B A 2 piegare (part. ingrandito gnomone B) A 3 C inserire lo gnomone (B) nel taglio eseguito nella base (A), facendo attenzione a far corrispondere i punti 1 e 2 (particolare) C 4 incollare la tabella correttiva (C) sul retro della base (A) A B 2 1 2 1 incollare le due ali dello gnomone alla base 2 1 C