un progetto per un`agricoltura sempre più sostenibile Un
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un progetto per un`agricoltura sempre più sostenibile Un
13 Corriere del Veneto Martedì 8 Aprile 2014 VI Cultura Sapori Un numero crescente di aziende cerca di ridurre i solfiti. La Regione presenta WineZero &Tempo libero Gli appuntamenti di oggi «F ino all’altro giorno i cosiddetti vini naturali erano una nicchia di mercato, oggi sono diventati una tendenza». L’edizione numero 48 del Vinitaly «scopre» il biologico e, come ben ha sintetizzato uno dei tanti produttori presenti, ha investito nei vini che non utilizzano chimica né in vigna né in cantina. Il più importante salone mondiale dedicato al vino e ai distillati non poteva tenere conto di un’offerta che aveva trovato spazio e proposte a «ViniVeri» di Cerea e a «VinNatur» di Sarego, nel Vicentino, che quest’anno hanno celebrato l’undicesima edizione. Veronafiere ha compreso che quella che forse qualche anno fa era solo una nicchia di mercato, affidata ai cosiddetti «talebani» del vino, quelli che custodivano, ad esempio, le uve macerate nelle anfore, oggi assume un ruolo rilevante anche dal punto di vista commerciale. La maggiore sensibilità «Green» e l’aumento di persone sensibili ai solfiti, che rifiutano un calice per evitare fastidiosi cerchi alla testa il giorno dopo, è un dato importante da non trascurare. Così quest’anno a Vinitaly era presente «VinitalyBio», nel padiglione 11 c’è un’area dedicata ai vini biologici certificati. Il vino biologico è quello prodotto da un metodo normato dalla Unione Europea, ha basso impatto ambientale e ottiene una certificazione da parte di un organo controllato dal ministero. Altra cosa sono invece i vini biodinamici, che si rifanno alle idee dell’austriaco Rudolf Steiner, ispiratore delle scuole che ancora oggi portano il nome di steineriane. «Una volta eravamo derisi - spiega Patrick Uccelli, consigliere dell’Associazione per l’agricoltura biologica - oggi ci devono ringraziare per aver sdoganato il vino naturale». I visitatori al salone hanno dimostrato di apprezzare «VinitalyBio» anche se i risultati si potranno verificare solo nei prossimi anni. Il Vinitaly risponde così al crescente successo delle due manifestazioni di Cerea e di Sarego, oltre che di Summa, la due giorni che si Il libro Oggi si apre il terzo giorno del Vinitaly, il più importante salone mondiale dedicato al vino e ai distillati, giunto all'edizione numero 48. Alle 10.30 Fede e Tinto, conduttori di «Decanter» (Radiodue) presenteranno il libro «Sommelier... Ma non troppo». In contemporanea l'Associazione Donne«del Vino organizza un incontro intitolato «Vini, cibo, moda, design». Il caso Farinetti Alle 11 Oscar Farinetti illustrerà in dettaglio il progetto Eataly a Verona con il sindaco Flavio tosi e il presidente di Veronafiere Ettore Riello. Alle 16 convegno sul Prosecco «Strategie di posizionamento sui mercati internazionali» organizzato dallo Iulm. Domani è in programma l'ultimo giorno Avvistati Da Toscani alla Lucarelli Celebrities fra gli stand E il prosecco è «sportivo» Green è bello Si è aperto il Vinitaly a Verona. Domani sarà l’ultimo giorno (Sartori) Vinitaly è bio Da nicchia di mercato a tendenza: i prodotti naturali si impongono alla fiera veronese tiene in Alto Adige, a Magrè sulla strada del vino. A Cerea quest’anno aveva partecipato anche Emmanuel Giboulot, che il tribunale di Digione ha giudicato colpevole per non aver ottemperato all’obbligo di trattare le sue vigne con insetticidi chimici in presenza di una pericolosa infezione di Flavescenza dorata. I magistrati, fanno sapere gli organizzatori di «ViniVeri», hanno confermato la legge, uguale alla normativa italiana, che non consente la lotta biologica ai parassiti della vite. Ma la pena è minima - mille euro di multa - rispetto alla condanna che il francese rischiava: fino a sei mesi di carcere e fino a 30 mila euro di ammenda. Tornando al Vinitaly, la spinta «Green» ha influenzato non poche cantine che hanno portato alla manifestazione in programma a Veronafiere fino a domani prodotti «naturali» anche se non certificati dagli appositi organismi. Così ha fatto Col Vetoraz, il cui enologo Loris Dall’Acqua è da tempo iscritto alle associazioni per il vino biodinamico. «Stiamo cercando di dirigere i nostri conferitori a un comportamento in vigna sostenibile senza pretendere che si spostino totalmente sul bio». La cantina veronese Tenuta Sant’Antonio ha presentato Telos, una linea di bianco (Garganega e Char- donnay), rosso (Valpolicella, Corvina, Corvinone e Rondinella), e Amarone senza solfiti. «Così raggiungiamo anche le persone che si erano allontanate dal vino per problemi di salute», spiega Tiziano Castagneri, uno dei quattro fratelli proprietari. L’«Etichetta verde» è il progetto del Consorzio del Soave che si propone, attraverso l’utilizzo della metodica scientifica e riconosciuta, di calcolare l’incidenza sull’ambiente di tutte le fasi lavorative all’interno della filiera vinicola, dall’impianto del vigneto fino alle ditte che producono bottiglie, dalla lavorazione in cantina alla movimentazione delle merci fino al consumatore finale. E poi c’è il progetto «WineZero» presentato nello stand della Regione Veneto, che ha coinvolto le cantine Bosco del Merlo, Le Carline e Perlage Wines. Attraverso la collaborazione dell’Universita di Padova, è stata effettuata una ricerca sulla misura dell’impatto ambientale della produzione del vino, dalla vite alla bottiglia. Per un’agricoltura sempre più ecosostenibile. Antonino Padovese © RIPRODUZIONE RISERVATA Vedi gallery e video del Vinitaly nel sito corrieredelveneto.it Il Vinitaly delle celebrities è stato animato dall’attore Neri Marcorè al fotografo Oliviero Toscani, dall’opinionista e conduttrice tv Selvaggia Lucarelli al bomber dell’Hellas Luca Toni. Volti noti nel secondo giorno della 48esima edizione del salone del vino a Verona. Marcorè era ospite al padiglione della Regione Marche dove si parlava di tutela dei grandi marchi contro le contraffazioni: «Problema che, purtroppo, riguarda anche i vini veneti. Vini che io amo molto. A settembre ho girato a Treviso un film con il bravo regista padovano Pietro Parolin, ho un amico a Conegliano che fa il rappresentante e con lui colgo sempre l’occasione per assaggiare i vini della vostra zona». Toscani, invece, ha preso parte a un dibattito, nel padiglione della Toscana, divertendosi a spiazzare i giornalisti: «I vini veneti? Come siete campanilisti… Il vino buono lo sanno fare tutti, anche gli asini». Insieme a lui, oltre alla Lucarelli, anche l’oste veneziano Mauro Lorenzon: «Un consiglio ai giovani che approcciano il vino? Bere di più con la pancia che col palato: la digeribilità di un vino ne incarna la qualità. E poi meglio i vini più alcolici, Selvaggia Lucarelli perché hanno meno anidride solforosa». Nel Padiglione Veneto, quindi, ecco l’ex campione di canottaggio italiano, Rossano Galtarossa, padovano, sul podio in quattro edizioni dei Giochi olimpici, oggi consigliere federale della Fic (Federazione Italiana Canottaggio): «Sono figlio di un veneto, papà Giancarlo, che si fa il vino da solo. Fin da piccolo Oliviero Toscani aiutavo nella vendemmia. A casa mia non manca mai un buon prosecco, e anche da atleta ho sempre saputo che un buon bicchiere non contrasta affatto l’alto livello delle prestazioni». Presente anche il Team Venezia Chef che a novembre proporrà la Crociera del Baccalà con partenza da Venezia e itinerario che passa per Grecia, Turchia e Croazia. Nel giorno d’apertura di Vinitaly, cioè domenica, erano passati dalla Fiera di Verona anche il comico Chicco D’Oliva (ospite del Consorzio Vini Colli Euganei), il nuovo campione di Masterchef Francesco Ferrero, il protagonista di Jesus Christ Superstar Tedd Neeley e l’ex campione della ginnastica Yuri Chechi. M.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA