“Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda” IL TEMA DELLA

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“Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda” IL TEMA DELLA
Museo riconosciuto d’Interesse Pubblico
FONDATO CON IL PATROCINIO DI
Regione Toscana
Provincia di Firenze
APT di Firenze
Comune di Vinci
E L’EGIDA DELL’Armand Hammer Center for Leonardo Studies
dell’Università di California a Los Angeles
“Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda nuda”
IL TEMA DELLA “GIOCONDA NUDA” FRA NUOVE RICERCHE E RISCOPERTE
Leonardo “inventò” un tema iconografico che per la dinamica della figura, la frontalità dello
sguardo, la posizione delle mani e la concezione spaziale del paesaggio, con colonne ai lati, è in
evidente rapporto con la “Gioconda” del Louvre. Essendo nuda, si può definire “Gioconda nuda” ed
è stata denominata talvolta “Monna Vanna” o considerato il ritratto di una cortigiana o di una
meretrice.
Questo soggetto è stato trascurato in relazione al corpus pittorico di Leonardo ed è rimasto
sconosciuto al grande pubblico. Pone invece molti interrogativi importanti che l’attuale mostra
nel Museo Ideale Leonardo Da Vinci rilancia all’attenzione esponendo due importanti
versioni pittoriche praticamente sconosciute, in antico attribuite anche a Leonardo (e che ora
saranno sottoposte a indagini storico-artistiche e scientifiche), e due antiche incisioni da altri dipinti
(pure tradizionalmente considerati di Leonardo stesso) e documentando varianti riferite alla sua
scuola lombarda (le più prossime al maestro, per le quali si menziona soprattutto l’allievo prediletto
Salai) o fiamminga (rielaborate successivamente, per esempio da Joos van Cleve).
Come per una ricerca mediatica: “chi l’ha vista?”
Leonardo ideò soltanto la “Gioconda nuda”, disegnandola, o la dipinse? Da solo o con la
collaborazione di allievi? Qual è e dove si trova la prima invenzione? In quali versioni il maestro
potrebbe essere intervenuto a fianco degli allievi?
Stanno pervenendo segnalazioni, tutte ancora da verificare, di opere in collezioni sconosciute…
Per esempio, solo una volta, Carlo Pedretti ha pubblicato, nel 1996, la foto in bianco e nero,
ritrovata fra le carte del Soprintendente di Milano, Giorgio Nicodemi, di una “Gioconda nuda” che
tiene in mano un gioiello ovale in cui si riconosce il profilo di Leonardo con la scritta “Leonardo da
Vinci 1501” (data che lascia dei dubbi). Dove si trova questo dipinto? Chi lo sa, chi l’ha visto?
Per il Museo Ideale si tratta ora di continuare la ricerca di tutte le “Gioconde nude” (dalla
Repubblica Ceca alla Spagna, da Inghilterra e Germania fino a Las Vegas…), di approfondire la
conoscenza delle singole opere, effettuandone analisi scientifiche (verificando alterazioni e restauri)
e infine di metterle a confronto.
Per esempio, alcune “Gioconde nude” sono state trasferite da tavola su tela, con probabili
integrazioni e ridipinture. Questo stesso procedimento, caratteristico del XIX secolo, è stato
eseguito per numerose versioni e varianti della “Gioconda” del Louvre, come per esempio quella
che abbiamo ritrovato a Roma presso la Camera dei Deputati e ridenominato la “Gioconda del
Parlamento”; sul retro rivela ora interessanti vicende di collezionismo (raccolta Torlonia…) e di
trasporto su tela (quando si trovava in Francia).
Museo Ideale Leonardo Da Vinci
Associazione Internazionale Leonardo Da Vinci – Museo Ideale
Via Montalbano, 2 – 50059 Vinci (FI) . tel. 0571-56296
Direzione: tel. 0571-56614, fax 0571-567986
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