studio associato d.ssa ciccone - dr. fulin

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STUDIO ASSOCIATO
D.SSA CICCONE - DR. FULIN
COMMERCIALISTI
GENOVA- VIA CORSICA 6/4
TEL. 010.53.26.38 – Fax 010.58.05.37
Cod.Fiscale: 03009070107
e-mail: [email protected]
CIRCOLARE
IMPORTANTE
OGGETTO: Accertamento con indagine bancaria / Contabilità / Alcuni consigli.
Negli ultimi anni la Guardia di Finanza e gli Uffici delle Imposte hanno rivolto le
indagini “fiscali” nei confronti dei Contribuenti assoggettati a controllo, alla ricerca di redditi non
dichiarati, nelle verifiche dei conti correnti, anche cointestati con familiari, intrattenuti con
Banche, Poste ed Operatori Finanziari in genere. Una recente Sentenza della Cassazione (N.13391
del 12-09-2003) ha ritenuto legittima l’acquisizione di dati estratti dai conti correnti bancari di
Soci di Società al fine di verificare evasioni fiscali sia della Società e quindi dei Soci stessi.
L’Amministrazione Finanziaria acquisisce gli estratti conto e generalmente richiede
al Contribuente di fornire dati, notizie, riscontri ed elementi di prova sulle operazioni di addebito
ed accredito risultanti dai conti stessi.
Il Contribuente deve, a questo punto, dare dimostrazione sulle singole voci del conto
e/o delle operazioni bancarie di diversa natura che venissero evidenziate dalla verifica.
Pertanto, onde evitare le gravi conseguenze, anche di carattere penale, a cui si può
andare incontro, è buona regola tenere una corretta rilevazione delle singole entrate ed uscite
(versamenti, assegni, prelevamenti, bonifici, ecc.) dai conti correnti personali e familiari.
Ricordiamo, altresì, che, ai sensi della Legge n. 197/1991 (Antiriciclaggio), il
trasferimento di denaro contante, libretti di deposito o titoli al portatore, fondi comuni, valuta
estera, ecc. effettuato a qualsiasi titolo fra soggetti diversi deve avvenire esclusivamente per il
tramite di intermediari abilitati (Banche, Poste, Soc. Fiduciarie, ecc.) quando il valore da
trasferire è complessivamente superiore a 12.500 Euro.
Nel caso di Contribuenti titolari di attività imprenditoriali o professionali si
consigliano alcune norme di comportamento (interessante in questo senso la Circolare N. 32/E/06):
? tenere separate le situazioni personali da quelle relative alla Ditta, allo Studio o alla Società
mediante la tenuta di conti correnti ben distinti: ottima si rivela la scelta di scegliere due diversi
Istituti di Credito, uno per l’attività e l’altro personale;
? tenere conti separati tra coniugi, discendenti e ascendenti;
? per qualunque transazione con denaro del valore uguale o superiore a 5.000 Euro è
assolutamente VIETATO utilizzare denaro contante ma emettere solo assegni (con clausola
“Non Trasferibile”) ovvero effettuare Bonifici bancari o altre forme di pagamento mediante
Istituti di credito o Poste; ciò vale anche per pagamenti ai Fornitori e per incassi da Clienti,
quindi in contabilità evitare assolutamente registrazioni “per Cassa” di importo pari o
superiore ai 5.000 Euro (le sanzioni sono anche penali); è buona norma compilare ed intestare
correttamente gli assegni annotando “a nome di chi” è stato emesso (lasciare in bianco anche
solo una parte dell’assegno è perseguibile per legge) ed inserendo la data di emissione;
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? Gli assegni avranno già stampigliata la dicitura “Non Trasferibile” e dovranno essere
all’emissione CORRETTAMENTE compilati col nominativo o ragione sociale (se società)
mentre gli assegni trasferibili dovranno essere richiesti per iscritto con pagamento di una
imposta di bollo di 1,5 euro ciascuno e ogni girata dovrà indicare, a pena di nullità, il codice
fiscale del girante. Gli assegni ancora in uso potranno essere utilizzati sino ad esaurimento.
? non pagare acquisti personali o familiari a mezzo conti intestati alla Ditta o Studio e non fare
versamenti indistintamente nei vari conti; è necessario seguire sempre lo stesso comportamento
onde non inquinare le rispettive contabilità;
? non intestare a congiunti senza redditi conti correnti sui quali si effettuino versamenti che
possano ravvisare elementi di frode (es.: numerose e rilevanti movimentazioni di denaro);
? non effettuare prelevamenti da conti di Società senza una valida giustificazione ( es.: stipendi o
emolumenti, pagamenti di fornitori con fattura, ecc);
? motivare sempre i prelevamenti personali: es. per “spese di famiglia”, “pagamenti tasse e
contributi”, “pagamento spese condominiali”, “assicurazioni”, ecc.; eventuali prelevamenti
(così come i versamenti) senza valide giustificazioni potrebbero essere ripresi a tassazione in
caso di verifiche fiscali in quanto se ne considera un utilizzo per acquisti (o vendite) “in nero”;
Ciò vale sia per Professionisti che per le Aziende e Società di qualsiasi tipo;
? non effettuare versamenti periodici in uno o più conti correnti (anche in banche diverse)
superiori agli incassi delle fatture emesse o corrispettivi dello stesso periodo, ecc.;
? in caso di Società: NON effettuare Prelevamenti di Utili se questi non sono stati effettivamente
conseguiti e, nelle società di persone, NON prelevare in corso d’anno Anticipazioni in Conto
Utili superiori alla effettiva potenzialità reddituale societaria;
? E’possibile che, in caso di verifica, vengano controllati anche i conti correnti intestati ai propri
familiari (coniugi, genitori, figli, ecc.), quindi attenzione ad effettuare versamenti su tali conti
senza avere una motivazione ben precisa e documentata;
? CONTABILITA’: controllare sempre il conto “Cassa”: NON deve assumere cifre tanto alte tali
da manifestare una palese falsità e NON deve essere MAI in “Rosso” (è indice di una
contabilità mal tenuta e si può incorrere in un accertamento induttivo oltre a sanzioni fiscali);
? Negli ultimi DUE casi si verifica, altresì, che potrebbero essere considerati “indeducibili” gli
eventuali interessi passivi addebitati dalle Banche sui conti correnti in situazione debitoria.
? CONTI ALL’ ESTERO: attenzione ai conti tenuti presso Paesi stranieri soprattutto in quelli
della Comunità Europea; sono in vigore normative per cui gli Stati si devono scambiare
informazioni sulla disponibilità di conti e fondi tenuti da cittadini stranieri e sulle ritenute in
acconto o a titolo di imposta applicate agli interessi attivi.
Tutti i movimenti di denaro, movimenti di conto corrente, transazioni, operazioni di Borsa,
compravendita di Titoli, ecc. che avvengono all’ Estero da parte di cittadini italiani devono
essere dichiarati nel Modello Unico, “Quadro W”.
Genova, 19 Gennaio 2011.
Si coglie l’occasione per porgere i migliori saluti.
Studio Ciccone – Fulin.
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