BLACK AND WHITE MEET RED

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BLACK AND WHITE MEET RED
BLACK AND WHITE MEET RED
IRON SCULPTURES by RITA SIRAGUSA
10 Aprile – 22 Maggio 2010
Inaugurazione: Sabato 10 Aprile, ore 18
Rita Siragusa, nata nel 1973 a Brescia, esprime con le sue opere un singolare rapporto dialogante
con lo spazio che rappresenta non solo misura ed estensione ma soprattutto un punto di partenza
per azioni e interpretazioni. Materia e non-materia si trovano nel linguaggio artistico di Rita in una
reciproca relazione provocando il gesto, come se l’artista volesse disegnare nell’aria per fermare il
non visibile in manifestazioni massicce e resistenti e per, alla fine, dimostrare la sua esistenza. Le
sculture espandono e occupano con forte presenza il loro luogo, anzi si rivelano come “territori di
verifiche” (Claudio Cerritelli) o come “luoghi sculture” (Antonio Zavaglia).
L’artista non ama la lettura delle sue opere come documentazione di un suo personale processo
intimo ma come una visione aerea del mondo concreto, ama superare il suo limite, ama la sfida
della dimensione, ama concretizzare in corpi precisi e geometrici un’idea astratta, l’effimero dello
spirito (forse anche Dio), un pensiero sognato, atmosfera e cosmo, non più e niente meno.
L’educazione da Igino Lenaghi all’Accademia di Brera in Milano, lo studio della Land Art e dell’arte
concettuale, lo studio del design internazionale, la ricerca nei mondi Pop e Minimalista hanno
lasciato delle tracce nella sua ricerca estetica. Siragusa viaggia con questi bagagli su un terreno
sicuro, gioca con bravura con i singolari elementi e non permette una veloce sistemazione stilistica
facilmente etichettabile.
Con la leggerezza della generazione del “tutto a disposizione” prende delle decisioni, sceglie e
pondera gli attrezzi artistici superando scuole e dogmi. La categoria “Scultura” non definisce più
l’oggetto e nello stesso tempo Siragusa si muove tra tradizione moderna e avanguardia
contemporanea. Il disegno, gli appunti momentanei, impressioni notturne, osservazioni fra natura e
costruzione nutrono la fantasia della protagonista stimolando la nascita di volumi lontani dal segno
spontaneo, volumi che chiedono per un’esecuzione quasi industriale, materiali robusti e violenti,
come ferro, acciaio, bronzo che suggeriscono tutt’altro che un indizio passeggero. Di conseguenza
le qualità di queste sculture mediano l’equilibrio tra contrasti e sorprese calcolate pensando al loro
peso reale e alla dematerializzazione tramite una colorazione vivace e allegra, come se fosse il
recupero dell’incarnato di un residuo antico-storico.
Siragusa realizza delle figure senza corpi, getta segni nello spazio dandogli sostanza, lo penetra
con pannelli. Dove c’è una scultura di Siragusa scaturisce dal nulla un punto esclamativo della sua
energia e forza artistica.
Una sua specialità: l’occupazione di grandi aree dove posa le sue invenzioni tra terra e cielo. Chi
vuole averne la prova si rechi al Borgo Wührer di Brescia, alla Rotonda di San Martino a Sirmione,
sul lungomare di Fano, nel Parco delle Madonie in Sicilia, nel Parco di Viadana, nel Parco
Ranghiasci di Gubbio o nel parco pubblico “Torri Gemelle – 11 Settembre 2001” a Brescia e tra non
molto in Via Dalmazia, sempre a Brescia. Non a caso stimola critici noti come Luciano Caramel,
Claudio Cerritelli, Mauro Corradini, Marco Goldin, Flaminio Gualdoni, Giampietro Guiotto, Fausto
Lorenzi, Lorenzo Respi, Bignardi Rizzi per citarne alcuni, a riflettere sulla freschezza e sulla forza
impressionante delle sue sculture. Le opere di Rita arricchiscono le collezioni del Museo d’Arte
Moderna e Contemporanea Castello di Masnago a Varese, del Museo Sforzesco a Vigevano, della
Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Lissone, del Seminario Vescovile di Trapani, della
Fondazione Paolo Minoli a Cantù, della Galleria delle Arti – Museo d’arte Contemporanea a Vizzini e
altre, anche collezioni private.
“Black and White meet Red” comprende una nuova installazione creata per la nostra sede,
accompagnata da ulteriori opere, bozzetti e disegni mai esposti.
Dal 29 Aprile al 25 Giugno alcune opere saranno
in mostra all’Istituto Italiano di Cultura a Monaco di Baviera
e allo Spazio Italia, Air Dolomiti, all’Aeroporto di Monaco.
Orari di apertura: Merc. – sab. 10-12.30; 15.30-19.30