RESTAURI IN COMPOSITO I materiali compositi in uso in

Transcript

RESTAURI IN COMPOSITO I materiali compositi in uso in
RESTAURI IN COMPOSITO
I materiali compositi in uso in odontoiatria sono materiali dalle ottime proprietà estetiche che vengono utilizzati in quasi
tutte le situazioni dove si richieda una parziale ricostruzione di un elemento dentario, sia nei settori posteriori che in quelli
anteriori. Le otturazioni in amalgama di argento sono invece riservate a casi particolari dove non sia possibile utilizzare i
materiali compositi.
I compositi in uso in odontoiatria sono materiali costituiti da una matrice organica di tipo resinoso, da una parte
inorganica (quarzo, silice, zirconio e vetri vari), denominata riempitivo, e da un agente accoppiante (silano) che serve
appunto ad “accoppiare”(=legare) la matrice col riempitivo. La loro applicazione avviene quando questi si trovano in uno
stato plastico per poi essere “induriti” attraverso una lampada. Questa reazione avviene per la maggior parte sotto
l’esposizione della lampada, ma prosegue autonomamente per 24-48 ore dopo questa operazione.
Poiché il punto debole di questi materiali è il loro legame ai tessuti dentari è indispensabile lavorare in un campo asciutto
e per questo ci si serve della diga, un foglio di gomma che viene applicato sui denti attraverso appositi anelli per isolare i
denti dal cavo orale. I denti isolati in questo modo si disidratano e restano in questo stato per diversi minuti dopo la
rimozione della diga.
Perché i materiali compositi possano aderire ai denti è necessario trattare il dente da restaurare in modo particolare
attraverso agenti mordenzanti ed adesivi, che possono in certi casi provocare nei giorni successivi all’applicazione del
materiale una certa sensibilità, soprattutto al caldo e al freddo, ma anche alla pressione. In genere queste sensibilità
tendono a risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno o di qualche settimana, ma in alcuni casi (molto rari in
verità) il fastidio può persistere. In questi casi se l’otturazione era poco profonda bisognerà provvedere a rifarla se invece
questa era molto profonda è probabile che sia necessaria la devitalizzazione dell’elemento dentario.
Sulla scorta di quanto detto dopo l’esecuzione di un simile restauro dovremo:
Evitare bevande e cibi che possono pigmentare il restauro (caffè, thé scuro, liquirizia, coca-cola, sigarette) per 24-48
ore dopo la seduta, cioè fino al termine della reazione di indurimento del materiale (periodo nel quale il materiale più
facilmente assorbe i pigmenti delle sostanze esogene). Questo è importante soprattutto per restauri estetici sui denti
anteriori, poiché il viraggio cromatico è talmente leggero che nei settori posteriori risulta impercettibile.
1.
Ricordare che una certa sensibilità è normale nei giorni successivi alla seduta, ma se perdura per molte settimane
o si fa particolarmente fastidiosa bisogna informare il proprio dentista.
2.
Restauri dei denti anteriori possono apparire più scuri del dente appena dopo la rimozione della diga per il fatto
che il dente in quel momento è disidratato. Passata qualche ora si potrà apprezzare la reale corrispondenza del colore del
restauro con il colore dente. Se anche allora il restauro dovesse apparire di un colore non ottimale è ancora possibile per il
dentista modificarne il colore affinché la corrispondenza cromatica sia corretta.
3.
In caso di restauri di denti anteriori con interessamento del margine masticante si raccomanda la massima
attenzione nel mordere cibi particolarmente duri o dove sia richiesto di applicare molta forza con questi denti.
Dr. De Pieri Andrea | Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentaria | Via Monticelli, 1 | 25080 Soiano del Lago - Brescia
Tel. +39 0365 502751 | e-mail: [email protected]