Foglietto n. 430

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Foglietto n. 430
IL DIARIO
Anno IX - n. 430 - Domenica 17 maggio 2015
Romero, Vescovo coraggio
Alla vigilia della beatificazione, voluta da papa Francesco per il prossimo 23 maggio, lo
storico Roberto Morozzo firma per le Edizioni San Paolo la biografia ufficiale
dell'arcivescovo di San Salvador, ucciso il 24 marzo 1980 da uno squadrone della morte
mentre celebrava la messa. Il volume “Oscar Romero” (pp. 280, euro 14,90 è in libreria
in questi giorni. La biografia ripercorre tutte le tappe della vita del vescovo, dalla
giovinezza vissuta in povertà, agli studi compiuti a Roma, fino all'impegno come primate
di un Paese dilaniato dalla violenza politica.
Oscar Arnulfo Romero nacque a Ciudad Barrios, El Salvador il 15 agosto 1917, da una
famiglia di umili origini, secondo di otto fratelli. Nel 1930 entrò nel Seminario di San
Miguel e completò gli studi teologici a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana
(1937-1942). Fu ordinato prete il 4 aprile 1942 e vescovo il 21 giugno 1970. Arcivescovo
di San Salvador dal 1977.
La beatificazione di Romero da parte della Chiesa riconosce il suo martirio in odium
fidei. Per coloro che gli furono nemici in vita, Romero sarebbe stato ucciso in odio alle
sue posizioni politiche. Tuttavia è difficile sostenere che il vescovo di San Salvador,
colpito a morte nella Cappella dell'Ospedale della Divina Provvidenza mentre celebrava
la messa, non sia stato ucciso in odio alla fede. Era per fede che Romero parlava di
riconciliazione, amava i poveri e chiedeva giustizia sociale. Era per fede che invitava alla
conversione e indicava il “peccato” dei suoi contemporanei: questo era il cuore
dell'annuncio evangelico, come diceva nella predicazione. Era per fede nel Vangelo che
Romero non si mise al riparo dalle minacce, non abbandonò i suoi fedeli, non si ritirò ma
accettò la morte che sapeva ormai sicura. Romero è un martire del Vangelo.
Indubbiamente Romero avrebbe potuto sfuggire alla morte. Si pensi alle tante minacce o
alla diffamazione sistematica contro di lui sulla stampa di estrema destra. Poiché Romero
parlava di giustizia sociale, veniva accusato di essere comunista. Lo si derideva come
Marxnulfo, giocando sul suo secondo nome - Arnulfo - sebbene avesse sempre ritenuto
che il comunismo fosse un male. Nel 1979, anno del trionfo di Khomeini in Iran, lo si
chiamò “L'Ayatollah salvadoregno”, per bollarlo come fanatico agitatore delle masse e
istigatore all'odio di classe. In realtà, era odio per la maniera in cui Romero viveva il
Vangelo e per il suo essere vescovo. Insieme a Romero era odiata e perseguitata la
Chiesa, in quanto chiedeva giustizia, pace, riconciliazione. D'altronde, per morire
ammazzati, nelle campagne salvadoregne, bastava avere una Bibbia, o recarsi in chiesa a
pregare!
Per dire il vero, la glorificazione di un Romero “martire del popolo”, nei termini della
guerriglia, ne ha a lungo imprigionato la figura nel clima della guerra civile salvadoregna
e dello scontro tra destra e sinistra. Romero si ritrovava accomunato a Camillo Torres, a
“Che” Guevara, a Salvador Allende e altri “martiri”, laddove per martirio si intendeva il
morire imbracciando la mitraglietta in nome del popolo. Il mito ha corso il rischio di
rinchiudere il vescovo Oscar Romero nella gabbia degli scontri ideologici della sua
epoca.
Certamente le sue parole autorevoli avevano un'impetuosa ricaduta politica, ma egli non
si compromise con nessun partito o fazione politica, ligio com'era alla disciplina della
Chiesa in questa materia. Fu accusato di essere un sovversivo: invocò invece l'osservanza
delle leggi e della Costituzione; fu accusato di essere un estremista e certamente fuoriuscì
dai binari di un comportamento ordinario, ma lo fece per rappresentare alto e forte il
bisogno diffuso di giustizia.
Una certa volgata biografica dal taglio politico militante distingue il Romero arcivescovo
dal Romero precedente. Mai Romero rinnegò quanto aveva creduto fin da ragazzo. La
notte in cui vegliò il corpo massacrato di Rutilio Grande, il sacerdote amico ucciso in un
agguato, Romero sentì una chiamata al cambiamento nel senso di una nuova fortaleza
(fortezza), non alla rottura con il suo passato di coscienzioso ecclesiastico. Romero
arcivescovo non era un convertito sulla via di Damasco. Aveva, infatti, un solido
retroterra di fede, di dottrina, di affetti. Integrità sacerdotale e rigore ascetico l'avevano
sempre contraddistinto. Romero fu vescovo nella cruenta America Latina del suo tempo;
un vescovo con alto senso di responsabilità, che si commuoveva dinanzi al sangue
versato. Ma non occorreva, per commuoversi ed avere pietà, essere di sinistra o essere di
destra. Romero non era un politico, ma un uomo di intensi sentimenti e di preghiera che
viveva la storia come cammino verso Dio. E proprio in questo cammino verso Dio
consiste la santità che gli viene solennemente riconosciuta.
(Sintesi a cura di D.M. di un articolo pubblicato su AVVENIRE del 18/04/2015, a firma
di Roberto Morozzo Della Rocca)
Appuntamenti
PRECISAZIONE!!!
Per un malinteso, sul foglietto di domenica scorsa era stata annunciata la sospensione
della messa delle ore 10 a San Pantalon. In realtà, la messa viene regolarmente celebrata,
anche se i fedeli delle due parrocchie sono invitati a partecipare a quella delle ore 11 ai
Tolentini, alla quale seguirà l'ASSEMBLEA PARROCCHIALE.
Rosario
Giovedì 21 maggio alle ore 20.30: recita del santo rosario - tempo permettendo - davanti
alla immagine della Madonna collocata nel giardino dei Tolentini, altrimenti in chiesa. Si
propone la preghiera per i seminaristi e per il dono delle vocazioni sacerdotali e religiose
maschili e femminili.
Santa Rita
Venerdì 22 maggio al termine della santa messa serale, verranno benedette le rose, che
potranno essere lasciate davanti all'immagine della santa o portate a casa.
Voci di speranza
Sabato 23 maggio alle ore 10.00 nella Chiesa di San Vidal: I cristiani a confronto con i
candidati Sindaco di Venezia. Dibattito promosso dell'Ufficio di Pastorale della Cultura
e dell'Università del Patriarcato.
Caritas Diocesana
Sabato 23 maggio dalle ore 9 presso il Centro Pastorale “Card. Urbani” di Zelarino:
Convegno degli operatori della carità sul tema: “Il dono che viene dall'alt(r)o”.
Intervengono il Patriarca, il diacono Stefano Enzo, direttore della Caritas veneziana,
mons. Adriano Tessarollo vescovo di Chioggia e don Luca Facco, direttore della Caritas
di Padova, su un'esperienza di accoglienza. La chiusura dell'incontro è fissata per le ore
12.30.
Briciole
Da GENTE VENETA di questa settimana
* Il settimanale diocesano - a pag. 16 - riporta la cronaca a firma di Giulia Busetto della
messa di fine anno accademico, celebrata ai Tolentini dal Patriarca Francesco lo scorso
lunedì sera, alla quale erano invitati gli universitari, i professori, i responsabili delle case
studentesche e gli operatori della pastorale universitaria.
* Francesca Catalano - a pag. 21 - firma l'articolo sulla riapertura della chiesa di
Sant'Andrea della Zirada e la presentazione della mostra realizzata al suo interno dal
titolo “A.R.T. Nutrimento e Conservazione dell'Arte”, curata dal prof. Andrea Del
Guercio dell'Accademia di Brera.
Intenzioni messe della settimana
Sabato 16 maggio
ore 18.30 (S. Pantalon)
Domenica 17
Ascensione del Signore
ore 10 (S. Pantalon)
ore 11 (Tolentini)
ore 18.30 (Tolentini)
+ Lino
Lunedì 18 (Tolentini)
+ Bolver
Martedì 19 (S. Pantalon)
Mercoledì 20 (Tolentini)
+ Mario
Giovedì 21 (S. Pantalon) + Ciro, Maria, Francesco e def. fam. Vitiello
Venerdì 22 (Tolentini) Santa Rita + Sebastiano
Sabato 23
ore 18.30 (S. Pantalon) + Michele e def. fam. Vitiello
Domenica 24
Pentecoste
ore 10 (S. Pantalon)
ore 11 (Tolentini)
ore 18.30 (Tolentini) + Def. famiglie Giambruni, Pavanello, Chinellato e Marconato
PARROCCHIE DEI TOLENTINI E DI SAN PANTALON
don Gilberto 339 5255766 - don Mario 329 1561027 - don Marco 392 2448591
Chiesa di S. Nicola da
Tolentino
Chiesa del SS. Nome di
www.tolentini.it
Gesù (Santa Chiara)
S. Messe festive: ore 11 e
S. Messa festiva: ore 9
ore 18,30
Divina Liturgia in rito S. Messa feriale: lunedì,
bizantino in lingua ucraina: mercoledì e venerdì
domenica ore 13.00
ore 18.30
S. Messa feriale: ore 8.00
e-mail:
parrocchiatolentini@gmail.
com
Chiesa di S. Pantalon
www.sanpantalon.it
S. Messa della vigilia delle
domeniche e delle feste:
18.30
S. Messa festiva: 10.00
S. Messa feriale: martedì e
giovedì ore 18.30
e-mail:
[email protected]