Progetto Rainbow

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Progetto Rainbow
Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva
“GRUPPO DI STUDIO VIE AEREE DIFFICILI”
Coordinatore
Dott. Guido Merli
Servizio di Anestesia e Rianimazione
Centro Cardiologico Monzino
Via Parea, 4 20138 MILANO
Cell. +39 338 4525233
Osp. Tel. +39 02 5800 2543
Osp. Fax +39 02 5800 2451
Email: [email protected]
Proposta scientifica di ricerca clinica e di attività didattico-formativa per il triennio 2013-2015
PROGETTO
RAINBOW
2013-2015
La Gestione delle Vie Aeree è un settore di elevata criticità ed importanza, parte integrante delle
terapie effettuate sul paziente, in elezione e in emergenza, in condizioni di bassa o elevata criticità.
Tutte le organizzazioni sanitarie vi attribuiscono, infatti, un ruolo prioritario.
Gli specialisti in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva ne sono i maggiori esperti, ma non gli
unici operatori.
Il gruppo di Studio SIAARTI “Vie Aeree Difficili” presenta una proposta scientifica indirizzata sia alla
ricerca clinica che alla formazione per il triennio 2013-2015.
Ritiene che le proposte di ricerca scientifica debbano essere guidate dai più recenti avanzamenti
desunti dalla letteratura internazionale e che debbano assumere il carattere del consenso di esperti
anche a livello multidisciplinare.
Contemporaneamente, la proposta didattico-formativa deve essere rivolta a diverse fasce di operatori
sanitari, dai medici in formazione agli specialisti in Anestesia e Rianimazione, senza dimenticare le
sempre maggiori richieste del personale infermieristico e degli specialisti di altri settori.
Ne consegue dunque la proposta di condurre diverse linee di ricerca e sviluppo con obiettivi paralleli
ma in armonia fra loro. E’ giusto che questi obiettivi siano condivisi con altri Gruppi di Studio della
nostra società scientifica ma anche con altre società ed organismi nazionali e internazionali.
La produzione scientifica così ottenuta potrà più compiutamente contribuire allo studio approfondito
della gestione delle vie aeree nei pazienti critici e in condizioni operative complesse.
L’obiettivo principale di questo triennio di studio e lavoro è incentrato, infatti, sulla gestione delle vie
aeree nel paziente critico.
Da queste considerazioni si propone di identificare il progetto scientifico e formativo triennale con un
nome e un simbolo. Vengono indicati il simbolo con l’immagine dell’arcobaleno, i cui colori
fondamentali rappresentano le linee di sviluppo del progetto, mentre la “nuvola” raffigura la rete
(rete web, da rinforzare e consolidare per la condivisione dei lavori all’interno del GdS, oltre che per
le collaborazioni esterne, ma anche rete per la formazione, e rete di confluenza di progetti scientifici) e
il nome di Progetto Rainbow.
Aree di Interesse
(dalla pagina Gruppi di Studio sul sito SIAARTI e con spunto dal Core Curriculum UEMS):
a) Anestesia
b) Rianimazione e Terapia Intensiva
c) Medicina Perioperatoria
d) Medicina dell’Emergenza
g) Altro: Qualità e Sicurezza Clinica - ANTS (Anaesthesiological Non Technical Skills)
Nome del Responsabile principale del progetto:
G.Merli (Coordinatore GdS VAD)
+
il Responsabile di ogni linea Arcobaleno (vedi oltre)
Linee del Progetto
RAINBOW
1 - LINEA ROSSA – Update delle Raccomandazioni SIAARTI per la gestione delle vie aeree e il controllo delle difficoltà. Good clinical
practice (in collaborazione con il GdS ”Rischio Clinico”)
2 - LINEA ARANCIONE – Percorsi Clinici di Sicurezza per il paziente obeso: gestione delle vie aeree e assistenza respiratoria - Dalla
pratica clinica al consenso interdisciplinare
3 - LINEA GIALLA – Gestione del rischio vie aeree nel paziente OSAS – Algoritmi gestionali – Ricerca prospettica applicazione algoritmo
gestione vie aeree – OSAKA Survey-Italy
4A - LINEA VERDE chiaro – Ventilazione, Complicanze e Follow up delle Tracheotomie Percutanee eseguite in T.I.– Studio multicentrico
4B - LINEA VERDE SCURO – Sicurezza Gestione Tracheostomizzato – integrazione interdisciplinare - multiprofessionale
5 - LINEA AZZURRA – Gestione delle vie aeree in emergenza (in collaborazione con GdS EMERGENZA)
6 - LINEA INDACO – Gestione delle vie aeree in Terapia Intensiva
7 - LINEA VIOLA – Strategie di miglioramento competenze tecniche nella gestione delle vie aeree – formazione e aggiornamento (FAD e
Blended)
8 - LA NUVOLA – “CLOUD” e rete condivisione RAINBOW SIAARTI
1 - LINEA ROSSA – Update delle Raccomandazioni SIAARTI per la gestione delle vie aeree e
il controllo delle difficoltà. Good clinical practice (in collaborazione con il GdS ”Rischio
Clinico”)
Responsabile di linea ADULTO: G.Frova
Responsabile di linea PEDIATRICA: S.Baroncini
Membri del Gruppo di Lavoro
Task Force GdS VAD (Corso, Frova, Guarino, Merli, Petrini, Sorbello), F.Bressan (GdS RC), Corbanese, Di Filippo,
Di Giacinto, Falcetta, Gallo, Gentili, Guarino, Mattioli, Morossi, Ripamonti
Obiettivi
Garantire l’implementazione della sicurezza clinica con una corretta gestione delle vie aeree, aggiornata alle più recenti
indicazioni provenienti dalla letteratura. Fornire indirizzi utili a definire le good clinical practices. Contribuire alla
creazione di strumenti utili alla formazione delle competenze tecniche. Costituire una base per lo sviluppo e
l’avanzamento delle conoscenze nella gestione delle vie aeree.
L’aggiornamento delle Raccomandazioni del 2005-2006 è in corso da tempo con una raccolta ed analisi della letteratura
secondo il peso delle evidenze.
Background
Raccomandazioni SIAARTI sulla gestione delle vie aeree e il controllo delle difficoltà, sia nel paziente adulto che
pediatrico. Dati forniti dal NAP4. Manuale Safe Surgery WHO – Ministero della Salute.
Elementi da considerare: la diffusione dell’uso dei PEG, ormai divenuti standard di assistenza; la continua produzione
di video laringoscopi e nuovi strumenti ottici, il cui ruolo deve essere definito; l’introduzione in commercio di devices
SENZA alcun controllo scientifico sulle linee di ricerca industriale; la difficoltà ad elevare il livello delle evidenze delle
Raccomandazioni per la debolezza degli studi di settore; la concreta possibilità di prevenire l’errore con strategie
codificate; l’importanza del fattore umano negli errori commessi: la necessità di conoscere le ANTS (Anesthesiological
Non Technical Skills) e di collaborare con il GdS Rischio Clinico.
Obiettivi specifici:
- Stato dell’arte sull’argomento:
Raccomandazioni e LG internazionali (ultima pubblicazione LG ASA update 2012)
Modello Spagnolo di centralizzazione delle segnalazioni di difficoltà di gestione delle vie aeree. Dato lo scarsa
ricaduta dell’Incident Reporting Ministeriali, si propone un modello bottom-up che crei un filtro per analisi
degli errori. Discussone da aprire se su eventi avversi o (più semplicemente) Near Misses in collaborazione
GdS RC).
- Le ipotesi principali da verificare:
Ruolo dei nuovi devices nell’algoritmo SIAARTI
Diffusione di attrezzature ritenute indispensabili
Standard competenze tecniche
ANTS (Anesthesiological Non Technical Skills)
- Apporto scientifico del progetto:
Aggiornamento Algoritmo SIAARTI
Creazione Scheda Eventi Avversi
Analisi e produzione Alert: proposta di un National Audit Project SIAARTI sul modello del NAP4 inglese
2 - LINEA ARANCIONE – Percorsi Clinici di Sicurezza per il paziente obeso: gestione delle
vie aeree e assistenza respiratoria - Dalla pratica clinica al consenso interdisciplinare
Responsabile di linea: A.Pigna
Membri del Gruppo di Lavoro
Angiolini, Cataldo, Di Giacinto, Donato, Pelosi (?), Petrini
Abstract del progetto L’incidenza delle complicanze respiratorie postoperatorie, più o meno occulte nei soggetti obesi, e il rischio di sottovalutare la difficoltà controllo delle vie aeree nell’emergenza, non correttamente gestita, impongono l’esigenza di definire delle strategie utili a ridurre i rischi perioperatori, a cui questi pazienti vanno incontro. Inoltre, è indispensabile valutare la gradazione dell’intensità di cure da riservare ad alcune categorie di soggetti obesi, sia nel post-­‐operatorio, sia nel trattamento in emergenza in PS o in area medica. Ne deriva la necessità di una sensibilizzzazione al problema anche del personale di T.I. con l’obiettivo di impegnare in modo appropriato le risorse di area e ipotizzare i limiti per diversi livelli di intensità assistenziale. Un rischio sostenibile e un’appropriata gestione delle vie aeree e dell’assistenza respiratoria, in elezione ed in
emergenza, possono essere ottenuti, fornendo al personale, medico e infermieristico degli strumenti di allertamento
precoce (sul modello dei Rapid Response Systems, per altro suggeriti dalle Raccomandazioni SIAARTI/IRC), cui va
aggiunto l’Alert VAD (come per altro raccomandato anche da Association of Anaesthetists of Great Britain and Ireland,
AAGBI).
Piano di lavoro
Il Gruppo di Lavoro sulla gestione delle vie aeree e dell’assistenza respiratoria al Paziente Obeso Chirurgico ha già
raccolto ed analizzato molta bibliografia; si dovrà riunire due volte nell’arco dell’estate per fare il punto del materiale a
disposizione e produrre un Draft. Possibile sede dell’incontro potrebbe essere Roma, per facilitare incontri personali
(lavorare via web ha consentito solo l’analisi della letteratura suddividendosi i compiti).
Sicuramente all’incontro sarà necessario anche convocare un rappresentante della Società Italiana Chirurgia
(fondamentale per meglio comprendere le problematiche del percorso chirurgico), un rappresentante del personale
infermieristico, ed un esperto di Governo Clinico per aiutare nel definire un algoritmo e dei Percorsi Clinico
Organizzativi.
Obiettivi
Analisi del rischio vie aeree e distress respiratorio, basata sulla identificazione delle caratteristiche fisiopatologiche del
paziente obeso, e sulla necessità di garantire la sicurezza di questa popolazione chirurgica in costante crescita.
Valutazione delle evidenze della letteratura, troppo spesso mirata alla chirurgia bariatrica e riservata a pochi centri di
elevata specializzazione. Infatti, molti problemi si incontrano nella definizione dei Percorsi Clinico Organizzativi (PCO
– CPWs) e di assistenza anestesiologica, da adottare anche in ospedali non così specializzati, per ottenere un adeguato
livello di gestione in sicurezza del rischio vie aeree – apparato respiratorio in tutti gli ambiti: Sala Operatoria, Day
Surgery, Chirurgia Ambulatoriale, NORA, ecc.
Background
L’aumento della popolazione affetta da obesità rende necessario affrontare l’argomento dei percorsi di assistenza
anestesiologica nei diversi ambiti chirurgici.
Il GdS è da tempo (2010) impegnato in questo studio. Purtroppo, la promessa collaborazione con il GdS Sicurezza
(Bettelli-Leykin) è stata disattesa. Il capogruppo del progetto (Y.Leikin) ha invece intrapreso un percorso differente, che
lo ha portato anche a pubblicare con JB Brodsky un testo di contributi internazionali “Controversies in the anesthetic
management of the obese surgical patient”, Springer Verlag 2013, indubbiamente valido sotto il profilo culturale, ma
non applicabile ai fabbisogni rilevati dalla SIAARTI. L’interesse principale dell’utenza anestesiologica nazionale,
emerso in più occasioni di confronto congressuale, è infatti quello di poter ottenere, dalla propria società scientifica di
riferimento, indicazioni di buona pratica clinica e PCO contestualizzati ai nostri livelli di assistenza (ad es.dove
mancano PACU e T.I. si può affrontare un soggetto obeso in elezione, se ad alto rischio vie aeree?).
Si considera quindi la definizione di un rischio sostenibile, di appropriata gestione delle vie aeree e dell’assistenza
respiratoria, in elezione ed in emergenza.
Nell’ottobre 2012 AAROI/SIARED ha pubblicato delle “Raccomandazioni per la gestione anestesiologica del paziente
obeso”. Tuttavia, il livello di approfondimento di questa pubblicazione appare inadeguato a dare risposte analitiche
sulle reali criticità nazionali, sia organizzative e di competenze, cosa che emerge per altro anche dal NAP4 ed in USA.
Obiettivi specifici:
Stato dell’arte sull’argomento:
Le evidenze della letteratura sono già state analizzate dal gruppo di lavoro. Si ritiene che l’argomento possa
essere di interesse anche per le Direzioni Sanitarie-Governo Clinico.
Ipotesi principali da verificare:
Epidemiologia dell’obesità nella popolazione chirurgica e in TI
Incidenza di OSAS nel paziente obeso
Definizione del rischio vie aeree-respiratorio
Assistenza anestesiologica e perioperatoria
Materiali: standard minimi e presidi dedicati
Estubazione in sicurezza
Intensità di cure da riservare nel post-operatorio
Day Surgery, Chirurgia ambulatoriale e NORA: indicazioni e limitazioni
Limiti all’indicazione chirurgica in caso di assenza PACU/TIPO
Gestione vie aeree in TI nel paziente obeso
Early Warning System per il reparto
Organizzazione e addestramento del personale
Apporto scientifico del progetto:
Potrebbe essere ipotizzabile una Consensus Conference nazionale per redigere un “Position Paper” societario.
Eventuali accordi con altre Società scientifiche o Enti:
SIC (disponibile Prof.P.Innocenti, Coordinatore Gruppo Qualità e Sicurezza in Chirurgia SIC)
Esperto di Governo Clinico (disponibile Dr.Lorenzo Mazzilli, Docente Università Bocconi)
ANMDO
Personale infermieristico
3 - LINEA GIALLA – Gestione del rischio vie aeree nel paziente OSAS – Algoritmi gestionali
– Ricerca prospettica applicazione algoritmo gestione vie aeree – OSAKA Survey-Italy
Responsabile di linea: R.M.Corso
Membri del Gruppo di Lavoro
Angiolini, D’Andrea, Falcetta, Petrini, Scoponi
Altre informazioni essenziali (eventuali collaborazioni con altre Società scientifiche o Enti):
AIMS(Associazione Italiana Medicina del Sonno), ERS(European Respiratory Society), ESA (European Society of
Anaesthesiology). AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri)
Abstract del progetto
Piano di lavoro
Obiettivi
Definizione dei criteri di rischio clinico nel paziente OSAS.
Selezione dei pazienti da sottoporre a indagini aggiuntive e definizione appropriatezza livello di cura post-operatoria
(TIPO? PACU? Se assenti?).
Studio sulla conoscenza della patologia OSAS da parte degli anestesisti-rianimatori italiani. La prevalenza di OSA nella
popolazione chirurgica appare maggiore e varia con il tipo di chirurgia raggiungendo i valori più elevati nella chirurgia
bariatrica. Ciò malgrado ancora oggi, anche in USA, chirurghi e anestesisti spesso non sono consapevoli del rischio di
questa patologia.
Studio incidenza difficoltà di intubazione e di ventilazione
Complicanze perioperatorie.
Background
Già pubblicate sul sito web SIAARTI le “Raccomandazioni S.I.A.A.R.T.I.-A.I.M.S. sulla gestione perioperatoria del
paziente affetto da OSAS. Validazione del livello di cut-off dello score STOP-BANG: al momento l’unico studio che
mostra una maggiore incidenza di complicanze postoperatorie in pazienti identificati a alto rischio OSA con lo STOPBANG è quello di Vasu, il cui principale limite risiede nella sua natura retrospettiva (rischio di potenziali errori di
omissione e di inconsistenza metodologica).
Obiettivi specifici:
- Stato dell’arte sull’argomento:
Applicazione delle LG SIAARTI/AIMS sulla gestione perioperatoria del paziente affetto da OSAS.
OSAKA: questionario adottato negli Stati Uniti con l’obiettivo di misurare le attuali conoscenze e
l’atteggiamento assistenziale degli Anestesisti Rianimatori italiani su questa patologia, troppo spesso non
correttamente diagnosticata, ma sulla quale si impone una più attenta analisi delle strategie di sicurezza
applicabili. Infatti, la maggior parte di questi pazienti giunge all’intervento senza una diagnosi e, di
conseguenza, senza una terapia, correndo un aumentato rischio di complicanze perioperatorie.
Le ipotesi principali da verificare:
Definizione del livello di cut-off Score STOP-BANG
Analisi dell’incidenza delle complicanze perioperatorie
Conoscenza della patologia OSAS e della sua gestione
Apporto scientifico del progetto:
Epidemiologia nazionale di una malattia misconosciuta
Eventuali accordi con altre Società scientifiche o Enti:
AIMS
ERS
ESA
Referenze
Vasu TS, Doghramji K, Cavallazzi R, Grewal R, Hirani A, Leiby B, Markov D, Reiter D, Kraft WK, Witkowski T.
Obstructive sleep apnea syndrome and postoperative complications: clinical use of the STOP-BANG questionnaire.
Arch Otolaryngol Head Neck Surg. 2010 Oct;136(10):1020-4.
4A - LINEA VERDE chiaro – Ventilazione, Complicanze e Follow up delle Tracheotomie
Percutanee eseguite in T.I.– Studio multicentrico
Responsabile di linea: P.Pelosi
Membri del Gruppo di Lavoro:
Antonelli, Brunetti, Corso, Frova, Guarino, Lesmo, Merli, Petrini, Sorbello, Vargas
Abstract del progetto
La proposta di studio “Ventilazione, complicanze e follow-up delle tracheostomie percutanee eseguite in terapia
intensiva” è stata discussa in preliminare dal gruppo di ricerca il 28 Gennaio 2013 e a breve il Protocollo verrà
sottoposto alla valutazione del Direttivo.
End-points dello studio:
-­‐ 1° end-point – Mortalità, Variazione della qualità di vita e funzionalità d’organo
-­‐ 2° end-point – Complicanze precoci e tardive
Alcune modifiche del primo Draft hanno riguardato:
Il protocollo includerà fra i criteri di inclusione anche le tracheostomie di tipo chirurgico.
Come criteri di esclusione si è concordato di inserire:
-­‐ infezioni cutanee nella regione del collo
-­‐ precedente chirurgia maggiore del collo che ne altera e oscura completamente i rapporti anatomici.
-­‐ recente chirurgia rachide cervicale
La valutazione delle vie aeree del paziente è inclusa, inserendo:
-­‐ pregressa difficoltà di intubazione,
-­‐ pregressa difficoltà di ventilazione
-­‐ distanza tiroide-giugulo
-­‐ circonferenza collo.
Oltre alle voci riguardanti la fibroendoscopia è stata inserita la possibilità endoscopia video assistita,
transilluminazione, controllo radiografico collo. Si è inserita l’opzione di poter specificare il tipo di cannula
(armata e non armata) alla dimissione del paziente.
Tra le complicanze riscontrate durante la procedura, si inseriscono:
-­‐ perdità della via aerea
-­‐ estubazione accidentale
-­‐ rottura di anello,
Tra le complicanze precoci, è stato modificato il cut-off della desaturazione (85% vs 90%), e rimosso il “danno
parete tracheale posteriore”, oltre ad aver inserito “pneumotorace” e “pneumomediastino”.
Tra le complicanze tardive è stata inserita l’opzione “fistola tracheo-innominata”.
Alla voce “dimissione” si ritiene utile acquisire informazioni maggiori sulla gestione della cannula e sulla presenza
di un eventuale protocollo di sostituzione della cannula stessa.
Piano di lavoro
La durata dello studio sarà di circa 36 mesi, pianificando una analisi intermedia ogni 12 mesi. I dati saranno
raccolti da ogni centro in formato cartaceo, mentre il loro invio al centro di coordinamento verrà effettuato
esclusivamente in formato elettronico su database Excel appositamente redatto per lo scopo. Si conviene che il
protocollo finale dello studio sia pubblicato su ClinicalTrials.gov. Riguardo alle procedure di consenso informato,
si conviene sulla necessità di acquisire il consenso al trattamento dei dati personali e il consenso al follow-up,
associato ad una dettagliata informativa. Il gruppo proponente concorda sul fatto che la versione del protocollo,
modificata nella riunione di Genova del 28/01/2013, e non ancora distribuita, sia inviata alla Presidenza SIAARTI
nella sua forma modificata, associando:
- format per consenso al trattamento dei dati personali
- informativa e consenso per il follow-up
- scheda di manifestazione di interesse per i possibili centri da reclutare
- schede di arruolamento e valutazione dei pazienti.
Obiettivi
Studio prospettico multicentrico su applicazione delle tecniche di tracheotomia percutanea, tipologia di ventilazione,
follow-up e qualità di vita dei pazienti tracheotomizzati
Background
La letteratura internazionale è povera di lavori riguardanti gli argomenti obiettivo del protocollo di studio.
In particolare, vi è sono pochi dati di follow-up a medio e lungo termine dei pazienti tracheostomizzati. Nessuno studio
ha mai preso in considerazione l’aspetto della qualità di vita di questa popolazione di pazienti, sopravvissuti a patologie
gravi.
Obiettivi specifici
Adeguatezza delle tecniche ventilatorie durante l’esecuzione delle varie metodiche di tracheotomia percutanea in
rapporto alle patologie di base ed ai sistemi e modalità di ventilazione utilizzati.
Valutazione delle complicanze intra-procedurali, precoci e tardive, delle tecniche tracheotomiche attualmente utilizzate
Valutazione della mortalità e della lunghezza della degenza dopo tracheotomia percutanea
Valutazione della mortalità, qualità di vita e tasso di conservazione di funzione d’organo dopo 3, 6, 12 mesi dalla
procedura di tracheotomia.
Il protocollo di studio sarà distribuito a breve dal Centro Coordinatore (Genova H San Martino).
Il Comitato Etico del Centro Coordinatore ha fornito l’approvazione al protocollo modificato.
4B - LINEA VERDE SCURO – Sicurezza Gestione Tracheostomizzato – integrazione
interdisciplinare - multiprofessionale
Responsabile di linea: G.Frova, D.Mazzon
Membri del Gruppo di Lavoro
Biolcati, Ferraro, Giua, Guarino, Lesmo, Mereto
Altre informazioni essenziali (eventuali collaborazioni con altre Società scientifiche o Enti):
Società ORL, AIPO
Obiettivi
Creazione di Percorsi Clinico Organizzativi e identificazione di protocolli gestionali interdisciplinari necessari per
garantire la gestione sicura della tracheotomia, percutanea e chirurgica.
Identificazione del nursing adeguato e pianificazione della corretta fase di decannulazione.
Sviluppo di un’organizzazione interdisciplinare-multiprofessionale capace di svolgere il necessario follow-up e
sviluppare competenze “avanzate” nella gestione della cannula e nel recupero funzionale della funzione laringotracheo-esofagea.
Background
Le tracheotomie percutanee temporanee vengono praticate diffusamente in TI ed eseguite dagli anestesisti-rianimatori.
La curva di apprendimento di queste metodiche si è notevolmente sviluppata, ma allo stesso tempo non si sono create,
nelle stesse TI, altrettante competenze “avanzate” nella gestione corretta ed in sicurezza della cannula. Devono infatti
essere ben noti molti importanti concetti su: scelta della cannula (forma, diametro, angolatura, lunghezza, cuffia/non
cuffia e sue tipologie, armatura o meno, ecc.), svezzamento e alla riabilitazione precoce dalla tracheotomia, uso della
valvola fonatoria, downsizing e decannulazione, ecc..
Inoltre numerosi eventi avversi, accaduti in TI in pazienti tracheotomizzati, sono stati segnalati da studi, condotti a
livello nazionale, come il NAP4. Questi eventi avversi possono avere conseguenze di gravità maggiore rispetto a quelli
riguardanti pazienti portatori di tubo endotracheale.
Gli eventi avversi registrati nei pazienti portatori di cannule tracheotomiche e trasferiti nei reparti di degenza sono stati
imputati ad una serie di carenze clinico-organizzative: mancanza di protocolli gestionali per le emergenze riguardanti la
cannula tracheotomica, mancanza di adeguate istruzioni agli operatori sanitari dei reparti, assenza di specifiche linee
guida aziendali, assenza di strumentario e materiali adeguati, ecc.
Obiettivi specifici:
Creazione di algoritmi per la gestione sicura della cannula in TI e in reparto di degenza.
Incrementare le conoscenze per la gestione corretta della cannula, necessaria a prevenire complicanze ed eventi avversi.
Sviluppare il rapporto interdisciplinare e multiprofessionale per fornire al paziente un’adeguato livello assistenziale
durante il suo intero percorso clinico.
Definire i materiali, gli strumenti, le metodiche più corrette per gestire le tracheotomie nelle TI e nei reparti.
Stabilire i principi di formazione e training per il personale medico ed infermieristico in TI e reparti di degenza.
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Eventuali accordi con altre Società scientifiche o Enti:
AIPO, Società ORL, Foniatri, Infermieri Professionali
Referenze
-­‐ Cook TM, Harper J, Woodall N: Report of the NAP4 airway project. JICS 2011;12(2):107-­‐111 -­‐ Hernandez Martinez G, Fernandez R, Sanchez Casado M et al.: Tracheostomy tube un place at ICU discharge is associated with increased ward mortality: Respiratory Care; 2009; 54(12):1664-­‐1652 -­‐ Fernandez R, Tizon AL, Gonzales J, et al.: ICU discharge to the ward with a tracheostomy cannula as a risk factor for mortality: a prospective, multicenter propensity analysis. Crit Care Med 2011; 39(10):2240-­‐5 -­‐ Schmidt U, Hess D, Bittner E.: To decannulate or not to decannulate: a combination of readiness for the floor and floor readiness? Crit Care Med 2011;39(10):2360-­‐2361 -­‐ CCaNNI Guidelines. Management of patients with a tracheostomy following discharge from Critical Care. June 2010 5 - LINEA AZZURRA – Gestione delle vie aeree in emergenza (in collaborazione con GdS
EMERGENZA)
Responsabile di linea: M.Menarini
Membri del Gruppo di Lavoro: Di Filippo, Falcetta, in collaborazione con L.Cabrini (GdS Emergenza)
IPOTESI di LAVORO
Obiettivi
Studio della gestione delle vie aeree nel percorso dal Territorio al Dipartimento di Emergenza : strategie, scelte
decisionali, scelte dei devices, integrazione delle terapie territoriali con quelle ospedaliere.
Background
Obiettivi specifici:
Stato dell’arte sull’argomento:
Le ipotesi principali da verificare:
Eventuali accordi con altre Società scientifiche o Enti:
Pamia
IRC
6 - LINEA INDACO – Gestione delle vie aeree in Terapia Intensiva
Responsabile di linea: G.Merli
Membri del Gruppo di lavoro (tra 6 e 10 max)
Guarino, Mereto, Morello, Petrini, Ripamonti, Sorbello
Obiettivi
Ricerca di evidenze per l’impostazione di Raccomandazioni sulla gestione delle vie aeree e le soluzioni per prevenire il
rischio di errori e/o gestire le complicanze in area intensiva. Form ALERT casi difficoltà – Gestione attrezzature
endoscopiche (ricondizionamento, limiti, campi obbligatori)
Background
NAP 4 e altri studi di settore sul paziente critico in Terapia Intensiva.
Studi su ipossia e tecniche di ossigenazione nel paziente critico
Standard britannici sulla capnometria in ICU
Bundle di Jaber per l’approccio multifattoriale alla gestione della via aerea
Obbiettivi specifici:
Definire i limiti di tollerabilità dell’ipossia per una gestione ragionevolmente prudente delle vie aeree
Strategie di ossigenazione del paziente critico
Valutazione caratteri predittivi difficoltà rapportati al paziente critico
Monitoraggio indispensabile (ad es. capnometria)
Definire un algoritmo comportamentale per una gestione globale del paziente critico
Identificare i materiali e gli strumenti indispensabili ad una corretta gestione delle vie aeree
Protocolli per la gestione dell’estubazione/decannulazione accidentale
Protocolli per l’estubazione in sicurezza del paziente
Formazione e training di personale medico e infermieristico
Gestione dei fattori umani: rischio clinico e NTS.
Stato dell’arte sull’argomento:
La gestione delle vie aeree nel paziente critico è gravata da un elevato numero di complicanze severe ed
immediate. Numerosi fattori sono stati identificati dagli studi di letteratura. Questi spaziano dalle gravi
condizioni cliniche di base del paziente, ad un inadeguato monitoraggio, ad una scarsa capacità nell’uso di
devices avanzati e alla loro carenza, ad un’incapacità gestionale del team di affrontare l’emergenza.
Le ipotesi principali da verificare:
Adeguatezza di protocolli di valutazione e gestione delle vie aeree nel paziente critico
Programmi formativi, training e re-training del personale dei reparti di TI: mantenimento degli skill tecnici
Eventuali accordi con altre Società scientifiche o Enti:
ESA, EAMS, ISICEM, SITI, ESICM ?
Referenze
-­‐ Le Tacon S, Wolter P, Rusterholtz T, Harlay M, Gayol S, Sauder P, Jaeger A. Complications of difficult
tracheal intubations in a critical care unit. Ann Fr Anesth Reanim.2000;19(10):719-24
-­‐ Walz JM, Heard SO. Making tracheal intubation safer in the critically ill patient. Crit Care Med 2005
33(11):2716
-­‐ Sorbello M, Antonelli M, Guarino A, Merli G, Petrini F, Frova G. ICU and Operatory room: not only
difficult, but also different airways. Am J Respir Crit Care Med. 2008 Feb 1;177(3):357-8
-­‐ Mort TC. Preoxygenation in critically ill patients requiring emergency tracheal intubation. Crit Care Med
2005;33:2672–75
-­‐ Rosenblatt WH. Preoperative planning of airway management in critical care patients. Crit Care Med
2004;32:S186 –S192
7 - LINEA VIOLA – Strategie di miglioramento competenze tecniche nella gestione delle vie
aeree – formazione e aggiornamento (FAD e Blended)
Responsabile di linea FORMAZIONE FAD e Blended:
Task Force GdS VAD (R.Corso, G.Frova, A.Guarino, G.Merli, F.Petrini (CPOAR),
M.Sorbello)
Budget richiesto, con specifiche dettagliate:
Progetto FAD: si allegano i preventivi delle Società FIPES e Brand New.
Già esplorati in precedenza i preventivi di Andromeda, Eureka, Ud’A e ANM.
Data prevista di inizio e termine del progetto:
Progetto FAD: inizio previsto maggio 2013.
Già presentato a Ditte Sponsor storiche del GdS VAD (Riunione di Bologna febbraio 2013).
H. Membri del Gruppo di lavoro (tra 6 e 10 max)
Coinvolgimento di altri membri del GdS: Dell’Atti, Di Giacinto, Donato, Lesmo, Mereto
Altre informazioni essenziali (eventuali collaborazioni con altre Società scientifiche o Enti):
CPOAR e altri Committenti.
Abstract del progetto
L’analisi del fabbisogno di competenze tecniche di base e del mantenimento delle competenze, espresso dai diversi
utenti, emerge dalle esperienze di diversi componenti del GdS VAD SIAARTI.
Esperienza comune in diverse regioni italiane è la progressiva riduzione dell’intervento dello pneumologo per la
gestione FOI nei casi difficoltà prevista.
Il Direttivo SIAARTI ha sempre riconosciuto l’apporto educazionale del GdS, contributo richiesto non solo con
interventi a Convegni e Workshop hands-on da e per Specialisti Anestesisti Rianimatori, ma anche da altri committenti
(spesso con workshop non accreditati ECM da SIAARTI). Alcuni esempi:
COMMITTENTI
Obiettivo
UTENTI – Area disciplna
Direzioni UUOO di AR e Standard minimo competenze della UO Ospedale o di Specialisti Medici e Infermieri per
-­‐
SO
TI
altre UUOO/Ospedali. Hands-on.
-­‐
T.I.
Richiesta
ECM
ma
anche
modelli
di
-­‐
NORA
PCO/protocolli/documentazione clinica applicabile
-­‐
RRS (Em.Inalle realtà locali
Ospedale)
Scuole Sp. AR e TI
A tutti i Corsi VAD la richiesta è stata esaudita, non Specializzandi AR e TI
CPOAR (proposta nuova) sempre ufficializzata dal Direttore SS
(Collaborazione CPOAR/Dir SS…)
Direzioni
Sanitarie
– PCO per Aree diverse. Hands-on
AR Infermieri di area (SO, TI)
Uff.Qualità e GRC
Es. AOU Careggi, FI; Lamezia Terme; ASL2
Abruzzo;
Direzioni
di
ALTRI Standard minimo competenze – Hands-on
Medici e Infermieri DEA – 118, PS
Dipartimenti e UUOO
Es: ASL2 Abruzzo; AOU Novara; AO Forlì; AOU
Ancona; Campus Biomedico Roma
Altre Società
AIPO; SITI; AIMS; SICT (Brescia 2013); SIS Medici e Infermieri
(Ancona 2013)
Soc.Internazionali
ESA; ESICM; EAMS; SAM; DAS; WFSCA; NWAC Specialisti AR e non, altri Paesi
(ISICEM why not Prof.Antonelli?)
Modelli formativi:
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conoscenze di base CPOAR (proposta Core Competencies)
algoritmi comportamentali
skill tecnici esecutori -­‐ mantenimento performance
confronto fra esperti – peer review – reti collaborative
interazione inter-­‐disciplinare/professionale
PIATTAFORMA FAD - FORMAZIONE BLENDED – FORMAZIONE RESIDENZIALE IN ONDA (New)
Corsi HANDS-ON Assisi
Collaborazione con Scuole Specializzazione - CPOAR
FORMAZIONE dei FORMATORI
RETI REGIONALI ESPERTI
Viene inoltre esplicitata l’intenzione di aumentare la formazione degli infermieri nel prossimo Congresso
Nazionale SIAARTI.
Obiettivi
Garantire la sicurezza fornendo competenze di base, ma anche elementi conoscitivi utili all’analisi dei devices e della
loro applicabilità in sicurezza nei vari ambiti: Anestesia, Medicina Perioperatoria, Rianimazione e Terapia Intensiva,
Medicina dell’Emergenza.
Creare in ogni Regione una Rete di referenti esperti nella gestione vie aeree, che offrano supporto a eventi locali.
Background
Esperienze positive FAD maturate dai proponenti con altre Società – Università/Master – Ministero della Salute.
Obiettivi specifici:
Stato dell’arte sull’argomento:
Attività ECM del GdS certificata con 111 Corsi BASE VAD (Agg. al 5/12/2012, Corso di Torino) e più di
3840 partecipanti formati.
Le ipotesi principali da verificare:
Piattaforma FAD e modalità Blended esplorata per 500 o 1.000 partecipanti
Corso On Line Scuole di Specializzazione: disponibilità Collegio Direttori/CPOAR – costo 13.00 €/persona
Corsi VAD Assisi finanziamento CPOAR/SIAARTI/SS?
Apporto scientifico del progetto:
Modello integrato innovativo; omogeneità e aderenza al Core Curriculum specialistico
VISIBILITA’ SIAARTI e governo iniziative di aggiornamento altre professioni
Obiettivo coerente con le indicazioni del Ministero nell’ambito della sicurezza clinica e con il lavoro di
AGENAS (Manuale per la Sicurezza in Chirurgia).
Metodi dettagliati ed in accordo con i suggerimenti indicati:
FORMAZIONE dei FORMATORI: modalità già sperimentata da alcune realtà regionali (Scheda prodotta da
Dell’Atti/Petrini per valutazione Medico/Infermiere)
Evidenziare eventuali problematiche e limitazioni:
Dopo gli incontri con FIPES e Brand New (AMBU) evidenza della risolvibilità dei conflitti di interesse relativi alle
sponsorizzazioni creando pagine separate dedicate alle diverse aziende e interagendo con le pagine del sito SIAARTI.
Eventuali accordi con altre Società scientifiche o Enti: da perfezionare
Budget
Include tutte le spese previste: Pianificato un incontro con eventuale Provider FAD e poi con Sponsor.
Si auspica un investimento della SIAARTI per sostenere i Corsi VAD presso la sede di Assisi. Corsi ipotizzati: 2013
(uno) – 2014 (tre)
Personale
A cura del Provider FAD – Segretaria SIAARTI Dott.ssa Paola Fabbricini – tecnici collegamenti (da
verificare)
Mezzi tecnici
Da verificare
Fondi disponibili.
In caso di Progetto effettuato insieme ad altre Società Scientifiche o Enti definire chiaramente gli accordi di
spese.
La cassa accumulata dal GdS VAD potrebbe in parte contribuire ai costi.
8 - LA NUVOLA – “CLOUD” e rete condivisione RAINBOW SIAARTI
Responsabile di linea: M.Sorbello
Membri del Gruppo di Lavoro
Corso, Meattelli, Morello
Obiettivi
Definire le caratteristiche dello spazio dedicato al GdS VAD nel sito web SIAARTI.
Creare un network utile per organizzare discussioni, condividere materiali ad uso riservato, ma anche aprire a scambi
con contenuti scientifici e formativi.
Spazio dedicato alla comunicazione – Links - Multimedialità.
Definire le caratteristiche di schede informatizzate anonime di segnalazione (tipo Incident Reporting). Collaborazione
con GdS Rischio Clinico.
Fornire supporto culturale utile alle reti regionali di esperti in gestione delle vie aeree.
Obiettivi specifici:
Stato dell’arte sull’argomento:
L’utilizzo gratuito di Skype per videochiamate è limitato ad un solo utente per volta. In alternativa l’utilizzo di
altri programmi come ooVoo dovrebbe consentire un collegamento gratuito esteso a più utenti. Il limite delle
connessioni rimane tuttavia legata alle caratteristiche di potenza del collegamento internet della sede
SIAARTI.
Le ipotesi principali da verificare:
Possibilità e costi di potenziare la connessione internet della sede di Assisi.
Indagine sui costi di videochiamate e teleconferenze appoggiandosi a società esterne.
Incaricata la Dott.ssa Fabbriccini di richiedere tali informazioni ai tecnici che hanno installato la rete attuale di
Palazzo Bernabei.
APPENDICE
Modello di classificazione della letteratura consultata:
Proposta da avvallare con Commissione: Classification of Recommendations
—Grade A Recommendations: supported by at least 2 studies of evidence grade I (=LOE I????)
—Grade B Recommendations: supported by 1 study of evidence grade I
—Grade C Recommendations: supported only by studies of evidence grade II.
—Grade D Recommendations: supported by at least 1 study of evidence grade III.
—Grade E Recommendations: supported by studies of evidence grade IV or V
Strength of Recommendations
— Recommended: what is suggested to be done;
— Not recommended: what is suggested or even advised not to be done;
— Mandatory: used for strongly suggested or mandatory Recommendations.