credito, un nuovo rapporto tra banche e pmi il nuovo
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credito, un nuovo rapporto tra banche e pmi il nuovo
IL NUOVO RINASCIMENTO È L'IMPRESA LUGLIO 2015 CREDITO, UN NUOVO RAPPORTO TRA BANCHE E PMI Sommario IL NUOVO RINASCIMENTO È L'IMPRESA LUGLIO 2015 L’Imprenditore Luglio 2015 Editoriale CREDITO, UN NUOVO RAPPORTO 4 TRA BANCHE E PMI Ripresa economica, segnali ancora deboli di Carlo Robiglio Credito LUGLIO 2015 7 Maggiore attenzione ai parametri qualitativi Intervista a Vincenzo Boccia di Emanuela Cherubini 10 Direttore responsabile Giuseppe Magrì Vogliamo più trasparenza dalle imprese A colloquio con Antonio Patuelli di Giulia Avallone 14 Direttore Carlo Robiglio Far conoscere il programma Elite Intervista a Luca Peyrano Vice direttore Romano dalla Chiesa Servizi Comitato di direzione Renato Abate, Sebastiano Bongiovanni, Maria Angela Spezia 16 Un settore che chiede più sostegno di Gianni Luciani Coordinamento redazionale Paola Centi 18 Opinioni Vito Ruggieri Fazzi, Gianni Luciani, Sebastiano Vassalli Hanno collaborato Giulia Avallone, Federica Bandini, Patrizia Caridi, Emanuela Cherubini, Gloria Ciarpella, Francesca De Silvestri, Gianluca Fiorindi, Irene La Rosa, Pietro Mambriani, Martina Mondelli, Massimiliano Pillon, Fabio Poles, Silvia Tartamella, Chiara Santarelli, Eugenio Staltari-Ferraro, Sergio Torrisi Expo 2015 20 27 Eccellenze da imitare La parola a... Stampa Arti Grafiche Boccia SpA Via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno 29 Foto Agenzia Sintesi, Contrasto, Studio Franceschin, Agf, Infophoto. La foto di Sebastiano Vassalli a pag. 68 è tratta da un fotogramma del video “Dal riso al rosa” (©Butterflu Cinematografica). Cesare Azzali e Nicola Calzolaro Europa 38 Per un’Europa più connessa di Pietro Mambriani Finito di stampare Luglio 2015 39 Scommessa vincente Intervista a Gianpiero Lotito L’Imprenditore online L’Imprenditore è sfogliabile anche in versione digitale su tutte le piattaforme tablet, smartphone e desktop. Industria 4.0, il nuovo presente A colloquio con Gianluigi Viscardi di Gianluca Fiorindi Progetto grafico e impaginazione Crea Identity srl www.creaidentity.com www.limprenditore.com Occasioni da non perdere di Patrizia Caridi con il contributo di Federica Bandini, Irene La Rosa, Massimiliano Pillon ed Eugenio Staltari-Ferraro 26 [email protected] Bloccati dalle procedure di Sergio Torrisi @L_Imprenditore 41 L’Europa recuperi il suo spirito originario Intervista a Massimiliano Salini PI 42 Non esiste prodotto senza comunicazione Intervista a Lorenzo Sassoli de Bianchi di Silvia Tartamella 44 Innovare per creare ricchezza Startup 46 Insieme si cresce Intervista a Marco Cantamessa 50 Tecnologia al servizio del welfare A colloquio con Stefano Casati di Martina Mondelli Piccole imprese grandi storie Editore Servizio Italiano Pubblicazioni Internazionali SIPI spa Viale Pasteur, 6 - 00144 Roma tel. 065920509 - fax 065924819 52 56 Imprenditoria immigrata Amministratore Delegato Luigi Paparoni 58 Aut. Tribunale di Roma n.138 del 29 gennaio 1949 Gli inserzionisti di questo numero Arti grafiche Boccia, Inaz, La Veneta Servizi, Liquigas, Mapei, Pedrollo, Progetto Lavoro, Rem Tech. Made in Italy per piccoli lord di Chiara Santarelli Presidente Antonella Mansi Concessionaria di pubblicità H.P. 10 Srl Milano - Via A. Verga 12 - tel. 0248003799 Innovazione e responsabilità binomio di un successo Intervista a Salvatore Amitrano Importante ponte culturale A colloquio con Natale Forlani di Francesca De Silvestri 60 L’altra faccia dell’immigrazione Mercati esteri 62 Ripartire da Dakar Intervista a Giulio Saccardi Innovarea ABBONAMENTI PER 10 NUMERI Euro 37,00 PER L'ESTERO Euro 47,00 Gli abbonamenti decorrono dal gennaio di ciascun anno. All’atto della sottoscrizione è comunque facoltà dell’abbonato richiedere una diversa data di decorrenza o l’invio dei fascicoli arretrati. I fascicoli non pervenuti devono essere reclamati dall’abbonato non appena ricevuto il fascicolo successivo. Dopo tale termine l’ufficio abbonamenti provvede alla spedizione solo contro rimessa dell’importo. Per cambio di indirizzo si prega di allegare alla comunicazione di variazione la targhetta del fascicolo pervenuto. Per abbonarsi LICOSA S.P.A. VIA DUCA DI CALABRIA 1/1 - 50125 FIRENZEFAX 055.641257 - TEL. 055.64831 64 Germogli per il futuro di Fabio Poles Turismo 64 Destinazione Italia di Vito Ruggieri Fazzi Letteratura d ’ impresa 68 Se uno scrittore ragiona sulla coltivazione del riso di Sebastiano Vassalli Dal territorio 70 Crescita e competitività, lavori in corso Editoriale Ripresa economica segnali ancora deboli CARLO ROBIGLIO Richiamando le recenti dichiarazioni del Presidente Squinzi, il quale ha ancora ricordato come occorra procedere con urgenza alle riforme per risolvere i problemi strutturali del Paese, è di tutta evidenza come i segnali di ripresa siano ancora deboli e per questo sia necessario quanto prima favorire le precondizioni per aumentare la fiducia e gli investimenti. Più volte, nelle sedi istituzionali e non solo, abbiamo sottolineato come occorra puntare ad una crescita del pil con valori pari o superiori al 2% affinché si possa creare stabilmente occupazione. In tale direzione dobbiamo quindi riconoscere al governo, di aver lanciato negli ultimi mesi un importante segnale nella giusta direzione, attraverso il Jobs Act, del quale non possiamo non dare, soprattutto come Piccola Industria, un giudizio complessivamente positivo. Ancora a margine della recente presentazione a Bologna, dei dati sugli “Scenari economici”, elaborati dal Centro Studi di Confindustria, il vice presidente Carlo Pesenti è ritornato sull’importanza per il Paese di realizzare le riforme attese da anni. Dai dati elaborati appare chiaro come l’economia italiana stia lentamente risalendo ma non si tratta di una vera ripresa; per una serie di elementi congiunturali dovuti a diversi fattori, l’attività economica sta migliorando, ma l’obiettivo fondamentale è quello di ricolmare un gap pesante rispetto agli altri paesi. In tale direzione il vice presidente Pesenti ha ricordato come il momento sia favorevole e si renda quindi necessaria una riforma del sistema dei contratti di lavoro e della distribuzione del reddito legata alla produttività, elemento imprescindibile per ritornare a crescere. È quanto mai evidente oggi una forte aspettativa, che ci induce a ritenere che gli effetti benefici del Jobs Act si dispiegheranno dalla seconda metà del 2015; a seguito di una attenta analisi infatti, appare chiaro come gli attuali esiti positivi, con la ripresa delle assunzioni a tempo indeterminato, dipendano in larga parte dalle riduzioni contributive introdotte dalla Legge di Stabilità. Gli auspicati effetti del Jobs Act si vedranno più avanti e dovrebbero portare prevedibilmente ad alcune immediate ricadute sul nostro sistema economico. In primo luogo se ne dovrebbero vedere i benefici su quelle aziende che 4 Luglio 2015 producendo beni di alta tecnologia, saranno incentivate così a produrre nel nostro Paese. In seconda battuta ne dovrebbero derivare forti incrementi degli investimenti in ricerca e sviluppo, in innovazioni di processo e in formazione del personale. Verso tale direzione, riteniamo che il Jobs Act possa agevolare il percorso, creando nuovi posti di lavoro e aiutando una ripresa ancora estremamente debole. In conclusione, non possiamo non condividere un timido ottimismo per il futuro prossimo. Molti dati confermano che, dopo anni di crisi, dalle imprese arrivano finalmente segnali positivi. Per il secondo trimestre consecutivo si registra un consolidamento del clima di fiducia. Ora la maggioranza delle aziende manifatturiere si attende per i prossimi mesi un aumento, sia pure senza esprimere grandi numeri, di produzione, ordini e occupazione: non accadeva da tempo. È anche vero che, dal confronto con molti colleghi imprenditori, arriva la conferma che molte aziende, maggiormente legate al mercato nazionale e prive di sbocchi naturali verso l’export, soffrono ancora il perdurante periodo di stallo nei consumi interni. L’effetto Jobs Act sta facendosi sentire in molte aree del Paese e quindi bisogna dare atto all’azione del governo ed in particolare al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, del percorso intrapreso, ma occorre portare a termine sia la riforma del lavoro sia le altre riforme sul tavolo. I prossimi passaggi necessari, nell’ambito del Jobs Act, riguardano la rilettura complessiva degli attuali ammortizzatori sociali che oggi offrono un sostegno economico ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro ma che, di fatto, non aiutano il loro effettivo reinserimento. In estrema sintesi si potrebbe concludere rammentando al governo che: innovazione, crescita dimensionale delle pmi, incentivi sulla ricerca ma anche riforme su burocrazia, giustizia, fisco ed appalti, dovranno rappresentare per i prossimi mesi la rotta verso la quale ci si dovrà muovere senza riserve. Le Imprese tutte, a incominciare dalle pmi, sapranno fare, come sempre, la propria parte; ci aspettiamo ovviamente altrettanto da chi ha l’importante e non semplice compito della gestione della “cosa pubblica”! Luglio 2015 5