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Caccia
al particolare
CARITAS ZONA PASTORALE DELLA VALLAGARINA
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Ehi, ragazzi siete pronti a divertirvi insieme a noi?
...Come? Quando? dove?...
Ma è facilissimo! Basta solo seguire le indicazioni che trovate
su questo libretto!
Basta un pennarello, un bel paio di occhiali da detective, un chilo
di divertimento, e… un cucchiaio di sorrisi.
Ma prima di iniziare, noi del Cedas/Caritas della Vallagarina,
vogliamo farvi una domanda.
Potrebbe sembrare difficile, (sapete, gli adulti usano tante parole
difficili per spiegare “azioni” molto semplici).
Avete mai sentito parlare del “Cantico delle Creature”?
Beh, anche se non lo conoscete, non preoccupatevi!
Attraverso questa “Caccia al Particolare” siamo certi di potervelo
spiegare!
San Francesco, in questo, ci darà una mano!
Siete pronti? sì? Partiamo!
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Avete mai sentito nominare “Cantico delle Creature”?
Tutto ciò che vedete intorno a voi, i presepi, le stelle appese nelle
strade, questo librettino... hanno un preciso compito... far pensare
le persone, trasmettere un “nuovo” messaggio, “La buona novella”,
quella che il nostro amico Gesù, tanto tempo fa ha raccontato alle
persone che vivevano vicino a Lui.
San Francesco di Assisi ha vissuto una vita sulle orme di Gesù
cercando di lodare e ringraziare Dio per tutto quello che lo circondava.
“Il Cantico delle Creature”, conosciuto anche come “Il cantico
di Fratello Sole e Sorella Luna” è la prima poesia scritta in italiano
da San Francesco. La poesia è una lode a Dio, alla vita e alla natura
che viene vista in tutta la sua bellezza e complessità.
Francesco era un giovane ricco, di una famiglia che viveva ad Assisi.
Non gli mancava nulla, il padre lo accontentava in tutto.
Francesco voleva diventare cavaliere e la sua famiglia gli aveva
comprato una bellissima armatura.
Così partì per la guerra ma fu ferito e fatto prigioniero.
Quando ritornò a casa capì che le cose importanti della vita erano
le più semplici. Provava una particolare compassione per i poveri
e gli ammalati e decise di aiutarli. Un giorno, dopo avere venduto la
stoffa del padre, regalò il ricavato ai poveri. Un’altra volta diede tutti
i soldi ad un sacerdote per sistemare una chiesa. Ma il padre non
era d’accordo sul suo modo di fare, allora Francesco lasciò la sua
casa per vivere povero, senza soldi e in pace con tutti. Molti giovani
lo seguirono e si formò un gruppo di frati che vivevano in povertà e
letizia. Francesco divenne così un gran santo che parlava sempre
dell’amore per Dio, per la natura e per i poveri.
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Noi del Cedas/Caritas della Vallagarina, cercando di seguire
il suo esempio, vorremmo aiutarvi a riflettere sul significato
di alcune frasi del Cantico delle Creature.
Come?
I presepi che osserverai presentano piccoli particolari, piccoli ma ricchi
di significato
Cerca i particolari, indica, nell’apposito spazio,
il numero
del presepe in cui li hai trovati e leggi le righe e le spiegazioni che
seguono.
Ti diamo un piccolo consiglio: (se ce lo permetti)
Ricordati di aprire il tuo cuore e i tuoi pensieri all’incontro di
Dio che ci parla tutti i giorni attraverso le Persone e il Creato.
Ci vediamo alla fine del percorso!
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Altissimo, onnipotente, buon Signore tue sono le lodi, la gloria
e l’onore ed ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si confanno, e nessun uomo è degno di te.
Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature, specialmente
per messer Frate Sole, il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore: di te,
Altissimo, porta significazione.
Laudato sii, o mio Signore, per sora Luna e le Stelle:
in cielo le hai formate limpide, belle e preziose.
Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e per l’Aria,
le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo per il quale alle tue
creature dai sostentamento.
Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua, la quale è molto
utile, umile, pre ziosa e casta.
Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco, con il quale
ci illumini la notte: ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.
Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra, la quale
ci sostenta e governa e produce diversi frutti con coloriti fiori
ed erba.
Laudato sii, o mio Signore, per quelli che perdonano
per amor tuo e sopportano malattia e sofferenza.
Beati quelli che le sopporteranno in pace perché da te saranno
incoronati.
Laudato sii, o mio Signore, per nostra sora Morte corporale,
dalla quale nessun uomo vivente può scampare.
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.
Beati quelli che si troveranno nella tua volontà poiché loro
la morte non farà alcun male.
Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo e servitelo
con grande umiltate.
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Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature.
In quale presepe trovi un disco di 2 metri di diametro, che
rappresenta sia il sole che il mondo e con i raggi fatti di
materiale di riciclo?
I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il
giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia. Senza
linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde
il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio
(Salmo 18)
ATTUALIZZAZIONE:
Ogni giorno siamo invitati a rendere lode a Dio e a ringraziarlo per tutte
le cose belle, che ci ha donato! È nostra responsabilità custodire e
prenderci cura del creato, che non è qualcosa da sfruttare per il nostro
interesse, ma un dono da mantenere e migliorare, perché anche le
generazioni future ne possano godere. Mi impegno a: fare la raccolta
differenziata, non sprecare la carta, non sporcare la natura gettando a
terra l’immondizia, rispettare gli animali, ecc.
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Laudato sii, o mio Signore, specialmente
per messer Frate Sole, il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore:
di te, Altissimo, porta significazione.
In quale presepe trovi un’isola con alle spalle il sole,
la luna e le stelle?
Non ci sarà più notte; non avranno bisogno di luce di lampada, né di luce di sole,
perché il Signore Dio l’illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli
(Ap 22:5)
ATTUALIZZAZIONE:
Rendiamo gioioso ogni momento della nostra giornata e come fanno i
raggi del sole diffondiamo gioia, speranza e letizia nel nostro ambiente
(scuola, famiglia, giochi, ecc.).
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Laudato sii, o mio Signore, per sora Luna e le Stelle:
in cielo le hai formate limpide, belle e preziose.
In quale presepe trovi rappresentato un paesaggio
di montagna con la luna e le stelle?
Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla
notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci
nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: Dio fece le due luci
grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte,
e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare
giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona.
E fu sera e fu mattina: quarto giorno.
da Genesi 1,14-19
ATTUALIZZAZIONE:
La luna e le stelle in passato venivano utilizzate dai naviganti per indicare la via nella notte. Anche noi con i nostri comportamenti e atteggiamenti possiamo diventare dei riferimenti positivi per i compagni o gli
amici che si trovano in difficoltà. Mi impegno ad aiutare un amico o un
compagno nei giochi, nello sport o negli impegni scolastici.
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Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e per l’Aria,
le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo per il quale
alle tue creature dai sostentamento.
In quale presepe trovi un mulino a vento e della biancheria
stesa sul balcone mossa dal vento?
Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia
l’asciutto». E così avvenne. 10 Dio chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque
mare. E Dio vide che era cosa buona.
da Genesi 1, 9-10
ATTUALIZZAZIONE:
In passato il vento veniva utilizzato per gonfiare le vele e quindi far
muovere le imbarcazioni. Oggi il vento viene sfruttato anche per produrre energia pulita tramite pale eoliche. Mi impegno a utilizzare l’energia (elettricità, ecc.) in maniera corretta (es: spengo la luce quando non
serve, uso delle batterie ricaricabili, ecc.).
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Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua,
la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.
In quale presepe trovi un villaggio africano dove un gruppo
di persone fa la fila al pozzo?
(Gesù) lasciò la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. Doveva perciò attraversare la Samarìa. Giunse pertanto ad una città della Samarìa chiamata Sicàr,
vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo
di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso
mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samarìa ad attingere acqua. Le disse
Gesù: “Dammi da bere”. I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista
di cibi. Ma la Samaritana gli disse: “Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere
a me, che sono una donna samaritana?”. I Giudei infatti non mantengono buone
relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è
colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stesso gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe
dato acqua viva”. Gli disse la donna: “Signore, tu non hai un mezzo per attingere
e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande
del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e
il suo gregge?”. Rispose Gesù: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma
chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli
darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”.
(Gv. 4, 3-14)
ATTUALIZZAZIONE:
Ricordiamoci che circa un sesto della popolazione mondiale non ha
accesso all’acqua potabile. Sicuramente possiamo verificare l’uso che
facciamo dell’acqua. Proviamo anche a cercare le cause per cui non
c'è acqua per molti. Ricordiamo che un altro mondo è possibile se
cominciamo con la rivoluzione delle 4 “R”: Ridurre, Recuperare/riciclare, Riparare, Rispettare! Mi impegno a non sprecare l’acqua o a non
inquinare i laghi e i fiumi.
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Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco,
con il quale ci illumini la no;e: ed esso è robusto,
bello, forte e giocondo.
In quale presepe di carta riciclata trovi un gruppo di bambini
che fanno un girotondo attorno al fuoco?
Partirono da Succot e si accamparono a Etam, sul limite del deserto. Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da
percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero
viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista
del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.
da Esodo 13, 20-22
ATTUALIZZAZIONE:
Al di sopra di tutte le creature non dotate di ragione, Francesco amava
particolarmente il fuoco. Diceva: la sera, quando scende la notte, ogni
uomo dovrebbe lodare Dio per fratello fuoco, a mezzo del quale i nostri occhi sono illuminati nella notte. Tutti siamo come dei ciechi, ed è
mediante questo nostro fratello che il Signore dà luce ai nostri occhi e
calore al nostro cuore. Ognuno di noi può impegnarsi concretamente
ad essere luce per il prossimo offrendo calore nei rapporti umani. Mi
impegno a costruire amicizia vera e profonda con un amico in difficoltà
o a far visita ai miei nonni o parenti ammalati.
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Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,
la quale ci sostenta e governa e produce diversi frutti
con coloriti fiori ed erba.
In quale presepe trovi delle foto di bambini e adulti sfruttati
nell’estrazione del coltan?
San Giovanni Paolo II ha ricordato che «Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno
e “non sarebbe veramente degno dell’uomo un tipo di sviluppo che non rispettasse
e non promuovesse i diritti umani, personali e sociali, economici e politici, inclusi
i diritti delle Nazioni e dei popoli”. Afferma che “non è secondo il disegno di Dio
gestire questo dono in modo tale che i suoi benefici siano a vantaggio soltanto di
alcuni pochi”. Questo mette seriamente in discussione le abitudini ingiuste di una
parte dell’umanità.
ATTUALIZZAZIONE:
«Le nostre dita che scrivono coi tasti del telefonino corrono su un materiale, il coltan, fondamentale per la tecnologia dei telefoni e proveniente per l’80 per cento da una regione del Congo, il Kivu, dove la
guerra civile ha causato oltre quattro milioni di morti negli ultimi dieci
anni. L’estrazione e il commercio di questo minerale da parte di potenti
multinazionali occidentali alimenta la guerriglia».
Ogni giorno siamo invitati a rendere lode a Dio e a ringraziarlo per tutte
le cose belle, che ci ha donato! È nostra responsabilità custodire e
prenderci cura del creato, che non è qualcosa da sfruttare per il nostro
interesse, ma un dono da mantenere e migliorare, perché anche le generazioni future ne possano godere. Tutti noi, siamo chiamati a un uso
critico, responsabile e solidale dei prodotti delle nuove tecnologie elettroniche. La vera carità produce giustizia, pace, democrazia, sviluppo.
Mi impegno a non voler a tutti i costi l’ultimo modello di telefonino o di
giocattolo.
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Laudato sii, o mio Signore, per quelli che perdonano per
amor tuo e sopportano malattia e sofferenza.
Beati quelli che le sopporteranno in pace perché
da te saranno incoronati.
In quale presepe trovi un castello con all’interno
S. Francesco e degli alberi?
Beati i miti perché erediteranno la terra. Beati i misericordiosi perché otterranno
misericordia. Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.
dal Vangelo secondo Matteo 5,5.7.9
ATTUALIZZAZIONE:
S. Francesco è riconosciuto universalmente come uomo di pace e
di misericordia. Prova a ricordare/scrivere un’esperienza della tua vita
dove sei stato perdonato e un esempio in cui hai perdonato. Ripeti il
tutto invertendo i ruoli.
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Laudato sii, o mio Signore, per nostra sora Morte corporale,
dalla quale nessun uomo vivente può scampare.
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.
Beati quelli che si troveranno nella tua volontà poiché
loro la morte non farà alcun male.
In quale presepe trovi un cimitero con angeli e santi?
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
Nella casa di mio Padre vi sono molti posti. Se no ve lo avrei detto. Io vado a prepararvi un posto. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi
prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. E del luogo dove io vado voi
conoscete la via».
dal Vangelo di Giovanni 14, 1-4
ATTUALIZZAZIONE:
Innanzitutto siamo invitati a non avere paura della morte perché è un
fatto naturale e soprattutto perché è un passaggio ad una vita più bella, più piena in Dio. Certo, detta così sembra molto semplice ma, se
abbiamo vissuto un lutto di qualche parente prossimo, di un nonno o
nonna, sappiamo che non è facile affdarsi a Dio.
La visita al cimitero ci aiuta a ricordare le persone care, a fare memoria
di quanto hanno fatto per noi, degli insegnamenti che ci hanno lasciato attraverso le parole, i sorrisi, le opere e a ricordarci che tutti siamo
importanti agli occhi di Dio. Anche attraverso la preghiera facciamo
memoria delle persone e possiamo chiedere ai nostri cari defunti di
darci una mano.
Mi impegno a conoscere (es: leggendo, facendomi raccontare, vedendo un film) la vita di un santo o di una santa per approfondire l’amore
di Dio nei confronti degli uomini.
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Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltate.
In quale presepe trovi un San Francesco con i suoi frati
su un piano a forma di TAU?
Voglio cantare in onore del Signore, perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in
mare cavallo e cavaliere. Mia forza e mio canto è il Signore Egli mi ha salvato. È il
mio Dio e lo voglio lodare. È il Dio di mio padre e lo voglio esaltare.
da Esodo 15, 1-2
ATTUALIZZAZIONE:
San Francesco e i suoi Frati (fratelli) hanno «raccontato» l’Amore di Dio
e degli uomini non solo a parole ma anche con la testimonianza dei
fatti. Benedire significa DIRE BENE di qualcuno. L’opposto è dire male
o parlar male di qualcuno. Mi impegno a far risaltare gli aspetti positivi
delle persone e quindi a non sparlare degli altri. Mi faccio aiutare dai
miei genitori per conoscere il significato del TAU francescano.
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A chi restituisce la Scheda partecipazione Concorso
“Caccia al Particolare” al punto info del Consorzio
Rovereto in Centro, in via Roma, verrà consegnato
un piccolo gadget.
1) In quale presepe trovi un disco di 2 metri di diametro,
che rappresenta sia il sole che il mondo e con i raggi
fatti di materiale di riciclo?
2) In quale presepe trovi un isola con alle spalle il sole,
la luna e le stelle?
3) In quale presepe trovi rappresentato un paesaggio
di montagna con la luna e le stelle?
4) In quale presepe trovi un mulino a vento e della
biancheria stesa sul balcono mossa dal vento?
5) In quale presepe trovi un villaggio africano dove
un gruppo di persone fa la fila al pozzo?
6) In quale presepe di carta riciclata trovi un gruppo
di bambini che fanno un girotondo attorno al fuoco?
7) In quale presepe trovi delle foto di bambini e adulti,
sfruttati per l’estrazione del coltan?
8) In quale presepe trovi un castello con all’interno
S. Francesco e degli alberi?
9) In quale presepe trovi un cimitero con angeli
e santi?
10) In quale presepe trovi S. Francesco con i suoi frati
(fratelli) su un piano a forma di TAU?
Rovereto (TN), via Setaioli 3/b | Tel. 0464 423263 | www.cedasrovereto.it | [email protected]
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