È l`Interoperabilità Strategica la nuova frontiera per l

È l’Interoperabilità Strategica la nuova frontiera
per l’IT in Sanità?
Per Paul Grabscheid, Vice President of Strategic Planning
di InterSystems, risulta evidente che un sistema di
assistenza sanitaria sempre più complesso sta rendendo
estremamente rilevante l’importanza della
interoperabilità.
I Direttori dei Sistemi Informativi Sanitari stanno assumendo un approccio più strategico verso
l’interoperabilità?
Sì, poiché sanno che i nuovi modelli di cura non possono essere trasportati con strumenti tattici
per l’integrazione e la messaggistica. Mentre la spinta iniziale per l'interoperabilità è stata la
condivisione dei dati del paziente, i Direttori dei Sistemi Informativi hanno scoperto che le più
importanti iniziative strategiche, quali per esempio il coinvolgimento del paziente e dei clinici, o la
gestione della salute della popolazione, dipendono dalla interoperabilità dei sistemi e
dall’aggregazione di dati attraverso un complesso universo di stakeholder in campo sanitario.
Importanti iniziative come questa hanno spostato la frontiera dell’IT in Sanità verso un nuovo e
urgente focus sulla interoperabilità – intesa non come un’opzione, ma come un mandato
strategico.
Cosa c’è dietro questo spostamento?
Diversi fattori. I costi sanitari rapidamente crescenti hanno portato a un riesame dei modelli con
cui viene fornita e compensata la cura. I pazienti sono inoltre più ‘mobili’ ora, essendo sottoposti
ai fornitori di cure in molti luoghi diversi, e possono essere trattati per molteplici stati di salute,
creando la necessità di condividere cartelle cliniche in numerosi sistemi eterogenei. Infine, i dati
sanitari sono ormai necessari per molti scopi, fra i quali l’analisi e la reportistica della gestione
della salute della popolazione, il trattamento dell’idoneità e della disabilità, l’accesso ai pazienti e
al personale clinico, la ricerca. Nessun singolo sistema d’informazione sanitaria può essere utile a
questo elenco delle esigenze degli utenti, in continua espansione.
Questo problema d’integrazione è già stato risolto?
I Direttori dei Sistemi Informativi comprendono che i loro requisiti strategici non possono essere
soddisfatti semplicemente passando messaggi da un sistema a un altro. Né tantomeno è possibile
che un reparto IT sia l’intermediario per ogni richiesta d’informazioni. È necessario un approccio
radicalmente diverso, poiché una semplice integrazione tattica – l’equivalente di una telefonata
assistita da un operatore – non è più sufficiente. Invece, ciò che è necessario è una visione olistica
– attraverso ambiti di cura, fornitori, sistemi – che offra un quadro completo, ricco d’informazioni,
sia di singoli pazienti, sia di popolazioni critiche.
Come state aiutando i leader dell’informatica sanitaria ad affrontare queste sfide?
I Direttori dei Sistemi Informativi con cui lavoriamo dirigono grandi sistemi sanitari integrati che
affrontano un complesso insieme di fornitori, come ospedali, laboratori, pratiche di assistenza
primaria, fornitori di assistenza comportamentale, scambi d’informazioni sanitarie regionali,
agenzie pubbliche e altro. Molti stanno anche cercando di gestire un cambiamento organizzativo,
sia questo un ridimensionamento, grazie al consolidamento del servizio, oppure una crescita,
risultante da fusioni e acquisizioni. Allora, tali fattori di cambiamento portano a un costante
bisogno di integrare nuovi fornitori di cure, come parte del piano d’impresa a lungo termine.
Invece di fare a pezzi e sostituire i sistemi, questi Direttori dei Sistemi Informativi stanno
adottando un approccio verso una piattaforma strategica, che garantisca una solida base
interoperabile per soddisfare un crescente elenco di requisiti. Il verdetto è chiaro: una piattaforma
informatica strategica è il fulcro della tecnologia di base che consentirà la rapida evoluzione dei
modelli sanitari.
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