Bibbie di contrabbando - Anteprima

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Bibbie di contrabbando - Anteprima
IVAN BORMANN
Bibbie di
contrabbando Anteprima
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T h i s e b o o k w a s c r e a t e d w i t h B a c kTy p o
( h t t p : // b a c k t y p o . c o m )
by Simplicissimus Book Farm
Table of contents
Capitolo Uno
Capitolo Due
CAPITOLO UNO
Luoghi di partenza
C'è una linea de la concepcion che mi ha
concepito, che ha costruito la mia retro storia,
una linea distrani posti lontani tra loro, ma
simili.La storia che è mia ma prima di me.
La Linea de la Concepcion è una cittadina
dell'estremo
sud
della
Spagna,
spiagge
a
Levante e spiagge a Ponente. Uno strano
spuntone di roccia nasce da non so dove e sale e
si impone nemmeno all'orizzonte, ma a fianco
della spiaggia principale. E la suggestione ovvia
sarebbe ora vado lì e vedo cos'è sta roccia, ma il
fascino e il mistero deflagra, e si moltiplica,
perchè non puoi andarci. Il costone di roccia è
Gibilterra, ed è Regno Unito. Sotto la roccia
sbarre di confine, Guardia Civil e divise UK.
Se lo sguardo poi lo porti a Sud, ti ricordi di
essere sulle colonne d'Ercole, e che quella costa
a Sud che vedi all'orizzonte è Africa.
Una cittadina che di confine vive e muore da
sempre. Un po' di pesca e tanto contrabbando
di gente e merci.
Mia madre nasce qui.
E la linea de la concepcion è come si estendesse
all'infinito, per prendere vigore in luoghi
lontani e darsi corpo e seminare parti di me. Si
tuffa in mare questa Linea che pare quella di
Cavandoli (Lavazza avete presente?) e nuota e
nuota e nuota fino all'America.
Mc Allen. Paesino del Texas, vicino a San
Antonio. Se a San Antonio potete vedere Fort
Alamo,
dove
combattuto
gli
eroici
l'esercito
americani
messicano
hanno
fino
al
sacrificio estremo, in una piccola casa di
agricoltori nei suoi paraggi a Mc Allen nasce
mio padre. Sul muro esterno della casa ancora i
segni dei proiettili, questa volta degli americani,
perchè asserragliati in questa casa c'erano gli
uomini di Pancho Villa. Il confine attuale del
Messico si trova a pochi passi da qui.
La linea de la Concepcion arzigogola e va, nel
deserto texano trova la buca di una talpa o di
altra bestia più desertica e dalle simili abitudini
escavatrici e attraversa il globo terracqueo, fino
a sbucare a sorpresa di altri contadini e di altri
pescatori da una foiba carsica, cavità note per
un uso di cui parleremo a d'uopo. E finalmente
la linea trova un altro confine da marcare,
sedercisi su, coccolare. Siamo a Trieste negli
anni 60. Oggi pare ci dicono è quasi certo da
questo o quel trattato, essere Italia. Non lo era
fino a ieri dato che era governo alleato con gli
americani fin al 54, e prima era il bel porto
coccolato dell'impero austroungarico, non deve
essere Italia ancora oggi per alcuni vicini che
fanno parte di un'altra galassia, chissà domani,
ma oggi è così.
I vicini sono Jugoslavi, comunisti titini che
Trieste l'hanno tenuta dopo averla liberata dai
nazi per soli 40 giorni.
Lungi da me il trattato storico, non nel primo
capitolo almeno direi. Ma il segno che vorrei
darvi è appunto quello di riconoscere questa
Linea de la mia Concepcion bizzarra. Ci sono
luoghi di demarcazione, netti, precisi. Non dei
semplici confini. Per capirci nondi stati amici o
parenti. Parliamo della nera Africa, dei residui
coloniali della nobile Inghiliterra in terra di
Spagna fascista e reazionaria, delle colonne
d'Ercole con i mostri fuori, dei messicani
rivoluzionari, sporchi e puzzoni e la provincia
americana da cartolina di là. Fino alla cortina di
ferro, la barriera ultima della guerra fredda.
Insomma nella mia retro storia c'è sempre un
altrove estremo, un'alterità assoluta, civiltà o
barbarie al di là o di qua. E poi gli omini
semplici che nelle barche da pesca portan di
tutto,le donne di buon senso, che nelle gonne
larghe nascondono le sigarette, la gente che di
qua e di là ci va, le famiglie divise, le curiosità
per l'altro, la fascinazione e attrazione per quel
che si presume così diverso.
Negli anni di tutto questo guazzabuglio ho
deciso di glorificarmi un po' e romanzarlo per
voi e per me, per renderlo digeribile e tutto
sommato un'ennesima alterità esotica bella. La
parte
dolorosa
la
tengo
dentro
me,
non
avvicinatevi perchè ne sono geloso.
La linea del 37
Quel simpaticone di Francisco Franco, el
generalissimo, è venuto su dall'Africa con la sua
guardia
nera,
fedelissimi
neri
africani
a
protezione del cattolicissimo e fascistissimo,
una delle tante bizzarrie del Franchismo. Son
quindi passati da qui, dalla Linea, ovviamente.
Ed è uno snodo cruciale, occupato quindi dai
franchisti con determinazione. Non so bene del
resto dellaLinea, ma so dell'approccio della mia
famiglia e dei loro vicini, della vita delle case
popolari attorno al patìò e al pozzo, di un
antifascismo
di
fatto,
viscerale,
endemico,
prepolitico ed esistenziale. Di una vita di
comunità e solidarietà, di stranezze e bizzarrie e
accettazione
del
diverso
non
formale
o
ideologica. Mio nonno è un gran mistero. E' un
non detto per molti anni, da parte di mia
madre. Per molti anni per me mio nonno era
andato via, gran bastardo, abbandonando la
nonna con tre figli. Come se la storia non
esistesse attorno a lui. Ma di lui parleremo poi.
Per ora c'è una donna sola nella Spagna in
totale miseria di quegli anni, con due figlie e un
figlio. Juana va a servizio di una famiglia
inglese a Gibilterra e si arrangia così. Mia
mamma cresce svelta, poca scuola e molta
strada. Ma anche molta vita di comunità,
parenti, vicini. Juanaè determinata e bastian
contrario, anticonvenzionale, originale. Nella
cattolicissima Spagna fascista si fa protestante,
non si capisce bene come e perchè. Forse
c'entrano gli inglesi ma non ho notizie certe di
questo.
La scuola di mia madre è un maestro
comunista che in privatotiene i bambini di tutte
le età insieme in una stanza. Necessariamente
severo
ma
bravo.
Mia
madre
è
vispa,
intelligente e tutta la vita rimpiange di non aver
potuto proseguire gli studi. La classe convulsa
di
bambini
indisciplinati,
piccoli
mia
e
grandi
madre
che
scalzi
e
diventa
l'assistente del maestro, la fiducia del maestro
nei suoi confronti non la dimenticherà mai.
Un Natale tutti preparano il presepe, e si va al
mercatino dei jugetes, a comprarsi qualche
gioco usato. Juan, il figlio del macellaio è uno
dei tanti che frequentano la casa. E' brutto
come la fame, balbuziente. Di nascosto indossa
i vestiti della mamma, le sue scarpe con il tacco.
E' più grande di mia mamma e sua sorella, ma
legano molto. Un giorno, come spesso fa, passa
e chiede a mia nonna se può accompagnare a
vedere il mercatino mia mamma e mia zia.
L'unica raccomandazione di mia nonna è
sempre la stessa, sì, ma prima lavati la faccia e
le mani, che evidentemente non eran proprio
linde. Per strada Juan chiede loro del presepio.
Non è previsto alcun presepio in casa loro. Un
po' per il protestantesimo forse, un po' tanto
perchè non ci son soldi, e un po' perchè
semplicemente a Juana delle tradizioni non
importa un cazzo. Juan si rattrista molto e gli
sembra davvero tremenda questa cosa. Fanno il
giro del mercatino, guardano i giochi, le
statuine del presepe. Se ne tornano a casa.
Balbettando Juan chiede qual'è il personaggio
del presepe che preferisce a mia mamma. Vuoi
l'asino? Eccoti l'asinello. Ti piacciono i pastori?
Eccoli. Insomma svuolta le tasche e ha rubato
uno ad uno tutti i personaggi, non manca
proprio nessuno.
Vicino a casa Parra c'è l'emporio alimentari
Pedro Castillo Earle. Lo zio Jesus ha una idea
per sbarcare il lunario. Scrive, a modo suo
come può, una lettera. Va a Gibilterra, dagli
inglesi.
Sostiene
di
aver
intercettato
un
messaggio del Partito Comunista spagnolo,
stanno preparando un attentato a Gibilterra. Gli
inglesi non gli credono molto, ma comunque lo
pagano. Lui consegna la lettera scritta di suo
pugno, con sotto in bella vista il timbro P. C. E.
(Pedro Castillo Earle o Partito Comunista de
Espana che dir si voglia).
Accortisi dell'imbroglio, gli inglesi avvisano le
autorità franchiste che vengon a casa, e tirano
fuori da sotto il letto mio zio che si era
nascosto. Qualche giornata di gattabuia, ma in
fondo ai fascisti fa simpatia questo ragazzetto
che si è burlato degli inglesi.
Nessuno
è
riuscito
verosimiglianza
di
un
poi
a
spiegarmi
attentato
la
comunista
spagnolo a Gibilterra in quegli anni ma tant'è.
L'America
Lo scenario cambia drasticamente. Siamo in
un posto tutto lindo e pulito, villette con
giardino, prati curati, capelli a spazzola, tutti
biondi sorridenti, frigoriferi e lavatrici per tutti.
Dal Texas poi i la famiglia si sposterà in
Arkansas, nella bible belt, la cintura della
bibbia, la profonda provincia degli Stati Uniti.
Mio papà è figlio di un agricoltore benestante
molto religioso, metodista. Essere protestanti
nella bible belt non ha proprio lo stesso potere
deflagrante che esserlo nella cattolicissima
Spagna,
ha
anzi
una
dimensione
di
conservatorismo marcato, apparentemente.
Dell'America
ho
meno
anneddoti
e
più
supposizioni e interpretazioni. Principalmente
per il carattere di mio padre, riservato, schivo,
poco incline al racconto di sé. Ci sono delle
fotografie, di volta in volta con la divisa da
football, o nell'annuario della scuola superiore.
Un divo di Holliwood, dicono tutti. Faccia
pulita, biondo, il ciuffo in testa, sguardo aperto
e dolce. Nessun intoppo, niente che fa presagire
che
questo
bravo
ragazzo
della
provincia
attraverserà l'Oceano in bizzarre avventure.
Finite le superiori si iscrive all'Università. Si
laurea in tre anni in Chimica. Esce con qualche
ragazza, il papà li accompagna al cinema, tutto
regolare per l'America del tempo.
Ma c'è qualcosa che ribolle e forte. E' una
chiamata. Non ne so molto di queste cose
religiose, nonostante la mia educazione. Sarei
spinto a cercare interpretazioni altre, una
ribellione sommessa che trova questa via ad un
clima
oppressivo,
una
via
in
fondo
che
costringe all'accettazione la famiglia e non
rompe i legami. Ma forse non è rispettoso. Per
lui è una chiamata e basta. Forte, tanto da farlo
aderire ad una combricola bizzarra quanto
gioiosa, Operazione Mobilitazione.
CAPITOLO DUE
Operazione mobilitazione
La Spectra. Il nome è quello di una missione
militare segreta o simili. In realtà di missione si
tratta
ma
di
tutt'altra
specie.
E'
una
o r g a n i z z a z i o n e missionaria
internazionale
evangelica.
suo
E'
figlia
del
tempo,
necessariamente. Si tratta di un manipolo di
giovani
entusiasti,
un'esperienza
lontani,
fraternità,
di
che
si dedicano
evangelizzazione
in
ad
paesi
portando un messaggio di pace e
vivendo
in
concreto
il
proprio
messaggio cristiano. Girano con dei furgoni,
dormono
dove
capita,
nei furgoni
stessi,
all'aperto, in fienili, o case di chi li accoglie.
Sono americani, nordeuropei, italiani, francesi,
inglesi, neri, asiatici, di tutto un po'. Sono molto
giovani.
Donne
e
uomini
che
vivono
e
viaggiano insieme.C'è un che di carovana hippy
nelle loro spedizioni, ma la morale è ferrea e
tradizionale. Non così appare in certi paesi,
come
la
Spagna o
l'Italia
meridionali.
All'arrivare di questi nugoli di giovani “esaltati”
che vivono promiscuamente, dormono tutti
assieme, viaggiano da soli la morale cattolica si
inalbera, le polizie si allarmano, le repressioni
scattano.
Insomma mio padre si arruola in questa
banda. A vederlo in quelle foto anni 50
americane
non
te
lo
immagini proprio a
viaggiare in queste condizioni con gente di
tutto il mondo, lui, vissuto in un contesto così
definito e chiuso. Invece il fervore religioso, la
passione e l'entusiasmo del gruppo sono il suo
pane.
Questo radicalismo religioso senza indugi e
mediazioni è mio padre. Quale situazione più
estrema quindi se non quella di andarsi a
cacciare nella Cattolicissima Spagna fascista?
Eccolo quindi arrivare a Madrid.