Anziano nell`ombra - Associazione Anziani Oggi
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Anziano nell`ombra - Associazione Anziani Oggi
L’anziano nell’ombra Progetto sperimentale di attività integrate a sostegno dell’anziano La realtà dell’altro non è in ciò che ti rivela, ma in quel che non può rivelarti. Perciò se vuoi capirlo, non ascoltare le parole che dice, ma quelle che non dice. (Kahlil Gibran) PROGETTO SPERIMENTALE Il progetto che abbiamo realizzato è stato sperimentale. Si è voluto dimostrare che l’anziano che frequenta la residenza, attraverso la pratica di queste attività, raggiunge un migliore stato di benessere ed una migliore percezione di sé e degli altri. Obbiettivi • • • • • • Stimolazione e potenziamento delle capacità simboliche e di rappresentazione, per restaurare possibilità cognitive, affettive e mnestiche Stimolazione degli aspetti motivazionali Stimolazione corporea e riscoperta della propria fisicità Integrazione senso-percettiva Rinforzo e ristrutturazione delle funzioni egoiche e super - egoiche Stimolazione delle capacità relazionali Target fruitori L’intervento è stato rivolto a: • Soggetti anziani di età superiore ai 60 anni (terza e quarta età) del centro diurno • Anziani autosufficienti e a rischio demenza senile • Anziani non autosufficienti, del centro diurno affetti da demenze senili varie Il Progetto è stato proposto a due gruppi: uno che seguiva le attività e l’altro di controllo. Strumenti della ricerca Hanno riguardato diversi ambiti: Psicologico • Ambito cognitivo (Minimental) • Ambito dell’autonomia (ADL e IADL) • Tono dell’umore e stato emotivo Motorio • Test di equilibrio • Test timed go up and go (2 versioni) • Test di Tinetti (Scala di Berg) • Test di valutazione dello stato di benessere I test sono stati proposti all’inizio e alla fine dell’attività. Modalità di attuazione • • • • • Valutazione individuale dei soggetti in collaborazione con l’equipe sociosanitaria di riferimento. Formulazione di un progetto individuale e/o di gruppo adeguato Coordinamento con psicologi e operatori del centro diurno dell’Istituto Confronto fra le due esperienze svolte Supervisione del lavoro svolto e di progettazione d’intervento. Tempi di attuazione Il progetto è durato 5 mesi -Laboratorio di Musicoterapia: 2 incontri settimanali della durata di 3 ore ciascuno. -Attività Motoria: 2 incontri settimanali della durata di 1,30 ore ciascuno Ambiti d’intervento • • • Motorio Musicoterapico Psicologico Partnerschip • • • Associazione Anziani Oggi Asp Brignole Comitato Scientifico PERCORSI SPECIFICI Percorsi di Musicoterapia L’intervento musicoterapico può essere definito come una pratica (rieducativa, riabilitativa o terapeutica) che ha avuto per obbiettivo l’apertura di canali di comunicazione; tale pratica impiega come strumento d’intervento i processi musicali. La musicoterapia si prefigge dunque di essere un importante sostegno all’azione di superamento della condizione di isolamento. La musica, in virtù della sua articolazione fra mente e corpo, in ragione del suo essere uno stimolo anche sensoriale, capace però di dispiegare le sue valenze simboliche, rappresenta uno strumento particolarmente adeguato al lavoro in Le modalità della musicoterapia ambito geriatrico e gerontologico, laddove, cioè, emerge un progressivo decadimento delle competenze simboliche e cognitive. In relazione a ciò possiamo ragionevolmente dire che l’approccio musicoterapico porta con sé benefici riguardo l’attivazione globale dell’anziano, il senso d’identità, la memoria a breve termine, l’orientamento spazio-temporale, il tono dell’umore, le competenze espressive e relazionali. L’elemento sonoro-musicale che caratterizza il setting musicoterapico, mira a: Obbiettivi dell’intervento musicoterapico - Stimolare e veicolare l’espressione delle proprie emozioni. - Fare emergere le facoltà fisiche ed intellettive residue, prefiggendosi mete accessibili che facciano sperimentare una riuscita. - Stimolare le capacità simboliche e di rappresentazione, per restaurare possibilità cognitive, affettive e mnestiche. - Attivare la memoria - Portare un sensibile miglioramento in termini di qualità di vita del soggetto. - Percepire le proprie sensazioni affettive per poi attivare la possibilità di poterle “decodificare” e “regolare”, a partire dai semplici vissuti corporei fino alle più elaborate fantasie mentali. “Curare” significa condividere un dolore, un disagio, un limite; in tale condivisione affiora il proposito di superamento, di una trasfigurazione simbolica della sofferenza che viene inserita in un rapporto, in una relazione, in una rete di significati che delinea prospettive e percorsi. In considerazione di ciò diventa allora necessario un trattamento che preveda accoglienza, rispetto dell’apatia, protezione, una relazione più orientata verso un codice materno che non infantilizzi e che non riduca ulteriormente la dignità. Attività Motoria L’attività è stata rivolta ad anziani istituzionalizzati affetti da patologie legate all’invecchiamento. Tali alterazioni (fisiologiche-osteoarticolari, demenza senile, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer) che determinano un impoverimento della padronanza motoria e delle capacità gestuali, si manifestano concretamente nella difficoltà a compiere azioni quotidiane, nell’insicurezza e nell’incapacità di reagire ad uno stimolo. La vita all’interno degli istituti e residenze per anziani determina, inoltre, lo stabilizzarsi e l’aggravarsi di abitudini ipocinetiche che accantonano apprendimenti motori acquisiti, deprivando le aree motorie cerebrali degli schemi motori di base. L’attività si concretizza in proposte motorie che permettano di riscoprire movimenti dimenticati, di riacquistare confidenza con il proprio corpo, di provare nuove emozioni espressive, di concepire il movimento come mezzo di relazione con l’ambiente e con gli altri, e non come atto fine a se stesso. L’attività è stata concepita come proposta motoria globale, preventiva, articolata in un lavoro di gruppo rivolto agli ospiti che frequentano l’istituto “Emanuele Brignole” con modalità ‘diurna’. Tipologia dell’attività motoria Modalità dell’intervento Sono stati previsti due incontri settimanali della durata di 1,30 ore ciascuno, con gruppi individuati in base al grado di compromissione delle capacità motorie, ed in relazione al quadro di difficoltà emotivo-relazionale. I percorsi di Attività Motoria, partendo dal presupposto di una biunivoca corrispondenza tra l’ambito della corporeità e la sfera cognitiva, si sono proposti di portare un sensibile miglioramento a livello di: -socialità: -creatività: -percezione del proprio schema corporeo e delle attività motorie di base riferite alla terza età -reazione -rilassamento -equilibrio -respirazione -coordinazione -memoria -i cinque sensi -espressione corporea Il programma è stato proposto in maniera graduale, dal semplice al complesso, con linguaggio chiaro e semplice e ha tenuto conto in modo particolare dei componenti del gruppo, delle loro caratteristiche, dei loro bisogni e delle loro difficoltà. Al termine dell’incontro si è svolta la verifica verbale con gli anziani ed il confronto con gli operatori che hanno partecipato all’attività. È stato quindi compilato un registro per le presenze, gli argomenti trattati e le osservazioni più significative. Biunivocità I due percorsi delle due attività, pur essendo differenti, hanno viaggiato parallelamente fra loro affrontando ove possibile tematiche simili con percorsi diversi. Questo ha portato ad un potenziamento degli obbiettivi da raggiungere. Obbiettivi dell’intervento