classe 5BL - documento del consiglio di classe

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classe 5BL - documento del consiglio di classe
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
(Legge 425/97 - DPR 323/98 art. 5.2)
DOCUMENTO PREDISPOSTO DAL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5BL
Anno Scolastico 2015/16
1.
Composizione del consiglio di classe
2.
Presentazione della classe
a. storia della classe
b. continuità didattica
c. situazione della classe in relazione alle competenze chiave di cittadinanza
3.
Percorso formativo attuato
a. modalità attuate per il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza
b. percorsi multidisciplinari
c. attività integrative ed extracurricolari
d. esercitazioni di prima prova
e. esercitazioni di seconda prova
f. esercitazioni di terza prova
4. Allegati
a.
b.
c.
d.
elenco degli alunni/e
testi delle esercitazioni di prima, seconda e terza prova
tabelle di valutazione delle esercitazioni di prima, seconda e terza prova
programmi delle discipline di studio
1. Composizione del consiglio di classe
nome e cognome
materia di insegnamento
commissario
interno
Barberini Mauro
Matematica, Fisica
NO
Guazzotti Paola
Filosofia
SI
Koegeler Elisabeth
Conversazione Lingua Tedesca
NO
Lolli Silvia
Scienze Motorie
NO
Macoratti Marina
Lingua e Letteratura Tedesca
SI
Marchi Andrea
Storia
NO
Martinez Fernandez Marina
Conversazione Lingua Spagnola
NO
Nowakowski Joseph
Conversazione Lingua Inglese
NO
Pierpaoli Gaia
Lingua e Letteratura Italiana
NO
Ponzi Maria Carla
Lingua e Letteratura spagnola
NO
Rancoita Lucia
Scienze
NO
Sbarra Maria Silvia
Religione
NO
Semenzato Elena
Potenziamento Storia dell’Arte
NO
Sodaro Concetta
Lingua e Letteratura Inglese
SI
Sortino Maria
Storia dell’Arte
NO
2. Presentazione della classe
a. storia della classe
La classe, attualmente composta da 26 studenti, di cui 21 femmine e 5 maschi, è del corso di Liceo
Linguistico con insegnamento delle lingue inglese, tedesca e spagnola.
All'inizio del secondo biennio era composta da 28 studenti. Nel corso della classe quarta due studentesse
non sono state ammesse alla classe quinta e una si è trasferita.
All'inizio del quinto anno scolastico era stato inserito uno studente proveniente da un istituto privato, ma
si è ritirato a febbraio.
Non si evidenziano problematiche gravi relative alla frequenza, ma si rileva che alcuni studenti hanno
totalizzato un significativo numero di assenze e di entrate o uscite fuori orario.
b. continuità didattica
Continuità nei cinque anni: Koegeler (Conversazione Lingua Tedesca), Lolli (Scienze motorie), Macoratti
(Lingua e Letteratura Tedesca), Rancoita (Scienze Naturali), Sbarra (Religione).
Continuità nei tre anni: Barberini (Matematica, Fisica), Ponzi (Lingua e Letteratura Spagnola), Marchi
(Storia), Guazzotti (Filosofia), Martinez (Conversazione Lingua Spagnola), Pierpaoli (Lingua e Letteratura
Italiana), Sodaro (Lingua e Letteratura Inglese), Sortino (Storia dell’Arte).
I conversatori d’Inglese sono cambiati ogni anno.
Nell’ultimo anno: Nowakowski (Conversazione Lingua Inglese) e inserimento di Semenzato dell’organico
di potenziamento.
c. Situazione della classe in relazione alle competenze chiave di cittadinanza
COMPETENZE COGNITIVE
 Acquisire e interpretare criticamente le informazioni, distinguendo fatti e opinioni;
 individuare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi;
 risolvere problemi individuando e affrontando situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni, utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline.
La classe presenta un profilo eterogeneo, ma ha sostanzialmente mantenuto quel livello medio, con
alcune punte particolarmente positive, che l’ha contraddistinta nel suo percorso.
Il quadro delle competenze è quindi ora più che discreto e
diversi studenti si sono dimostrati capaci di consolidare ed approfondire le conoscenze e di affrontare i
problemi con maggior sicurezza e spirito costruttivo. Solo per pochi l’interpretazione critica delle
informazioni è ancora incerta, mentre i più hanno mostrato apprezzabili capacità di rielaborazione;
diversi sono in grado di individuare autonomamente collegamenti e relazioni tra i contenuti e i metodi
delle diverse discipline.
COMPETENZE METACOGNITIVE
 Imparare a imparare, organizzando il proprio apprendimento, anche in funzione dei tempi disponibili, delle
proprie strategie e del proprio metodo di studio;
 progettare, ponendosi interrogativi, formulando ipotesi, prospettando soluzioni, stabilendo obiettivi
significativi e le relative priorità, verificando i risultati raggiunti.
Buona parte degli studenti ha conseguito esiti soddisfacenti. L’apprendimento è risultato abbastanza
organizzato, anche se non per tutti equamente motivato nelle varie discipline e, soprattutto, non
adeguatamente distribuito nel tempo. Diversi ragazzi si sono impegnati per migliorare le proprie capacità,
mentre qualcuno non è riuscito ad acquisire una modalità di lavoro del tutto efficace, soprattutto nello
studio di alcune materie.
COMPETENZE COMUNICATIVE:
 Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, artistico, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, visuale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
 rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo,
emozioni, utilizzando linguaggi diversi (verbale, visuale, matematico, scientifico, simbolico, corporeo e
motorio) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
La comprensione è in generale abbastanza buona, con una discreta consapevolezza del linguaggio
specifico delle varie discipline. La produzione del testo scritto è in generale discreta.
La maggioranza degli studenti ha dimostrato di saper potenziare le proprie capacità di analisi, di sintesi e
collegamento e ha dato prova, pur con diversificata consapevolezza, di saper affrontare in modo
autonomo il lavoro intellettuale.
COMPETENZE CIVICHE E SOCIALI
 Collaborare e partecipare, interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le
proprie e le altrui capacità, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività
collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri;
 agire in modo autonomo e responsabile, inserendosi in modo attivo e consapevole nella vita sociale e
facendo valere i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti,
le regole, le responsabilità.
Quasi tutti gli studenti si relazionano in modo sostanzialmente corretto con i compagni e con gli
insegnanti, per quanto non abbiano sempre mostrato verso questi ultimi la stessa disponibilità.
Nel complesso, tuttavia, i ragazzi hanno mantenuto un discreto senso di responsabilità e hanno dato il
proprio contributo al percorso di apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive.
3. Percorso formativo attuato
a. modalità attuate per il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza
1.
Dialoghi, dibattiti e discussioni guidati e regolati da norme semplici e precise (alzata di mano,
rispetto dei turni e dei ruoli comunicativi).
2.
Letture ad alta voce accompagnate e guidate da domande volte a stimolare la comprensione e
l’analisi dei testi.
3.
Interrogazioni orali.
4.
Esercitazioni volte a individuare, chiarire e definire parole-chiave, nodi concettuali, problemi
centrali di un testo o di un discorso.
5.
Esercitazioni volte a ordinare, schematizzare e rielaborare in modo sintetico le conoscenze
acquisite tramite l’ascolto e la memorizzazione della parola orale e tramite gli appunti presi in
classe.
6.
Elaborazioni di testi scritti che applichino in modo pertinente le conoscenze acquisite.
7.
Interventi orali, spontanei o sollecitati, anche in forma di esposizione secondo uno schema, una
mappa, una relazione.
8.
Lavori di gruppo o in coppia svolti in classe o assegnati a casa.
9.
Attività di cooperative learning.
10. Produzione di schede o elaborati che utilizzano il linguaggio grafico.
b. percorsi multidisciplinari
La crisi del razionalismo moderno.
c. attività integrative ed extracurricolari
Si riportano le attività programmate e svolte e i progetti significativi svolti negli anni del triennio:
1 Partecipazione agli incontri riguardanti il progetto d’istituto L’anima nell’era della tecnica (Filosofia)
1 Partecipazione al ciclo di conferenze sulla letteratura del ‘900 Contro un fondo di stinta metropoli,
organizzato dal Liceo e dalla Biblioteca comunale di Casalecchio di Reno.
2 Partecipazione al progetto Orientamento post-diploma Alma Orienta (cfr. POF)
3 Partecipazione di cinque studentesse al progetto Ciceroni per un giorno nelle giornate FAI di
primavera.
4 Visita ad Expo, Milano, con approfondimenti sui temi dell’architettura e della sostenibilità dello
sviluppo nell’ottica della tutela delle risorse.
5 Laboratori presso l’Opificio Golinelli nell’ambito del progetto d’istituto Scienze in pratica con
protocollo in Inglese.
6 Stage linguistico a Toledo e Madrid.
7 Stage linguistico a Berlino nell’anno scolastico precedente.
8 Stage linguistico in Inghilterra nel terzo anno.
9 Certificazioni FCE lingua inglese: 23 studenti nell’a.s.2014-2015.
10 Certificazioni linguistica Goethe zertifikat B1 in lingua tedesca: 26 studenti nell’a.s.2014-2015.
11 Certificazioni DELE in lingua spagnola: 24 studenti nell’a.s.2014-2015.
d. esercitazioni di prima prova
Si sono svolte numerose esercitazioni parziali di prima prova dell’Esame di Stato fin dal primo anno del
triennio e, nel pentamestre del quinto anno, è stata svolta, in data 22 marzo 2016, una prova completa di
tutte le tipologie previste per l’esame di Stato, congiuntamente alle altre classi quinte dell’istituto.
(allegato b1)
Per la valutazione si è utilizzata l’allegata griglia, elaborata dal dipartimento di Lettere. (allegato c1).
e. esercitazioni di seconda prova
E’ stata svolta in data 18 aprile 2016, con la durata di 5 ore, un’esercitazione comune per tutte le classi
quinte del corso linguistico dell’Istituto. (allegato b2)
Per la valutazione si è utilizzata l’allegata griglia elaborata:
- dal dipartimento di Lingue straniere per l’indirizzo linguistico (allegato c2)
f. esercitazioni di terza prova
Si sono svolte due esercitazioni per la terza prova, una in data 04.12.2015, un’altra in data 18.03.2016,
con le seguenti caratteristiche. (allegato b3)
Prima esercitazione:
-discipline coinvolte: Fisica, Scienze, Storia dell’arte, Storia
-tipologia dei quesiti A
-durata 4 ore
Seconda esercitazione:
-titolo: La crisi del razionalismo moderno
-discipline coinvolte: Filosofia, Tedesco, Spagnolo, Matematica
-tipologia dei quesiti A
-durata 4 ore
Per la valutazione si è utilizzata l’allegata griglia condivisa dai dipartimenti delle discipline coinvolte.
(allegato c3)
4. Allegati
a.
Elenco degli alunni/e
b.
Testi delle esercitazioni di prima e seconda prove comuni; testi delle esercitazioni di terza prova
c. Tabelle di valutazione delle esercitazioni di prima, seconda e terza prova
d. Programmi delle discipline di studio
Casalecchio di Reno, 13 maggio 2016
Il coordinatore del Consiglio di Classe
( prof.ssa Maria Sortino)
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La Dirigente Scolastica
(dott.ssa Marinella Cocchi)
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Il Consiglio di classe _________________________
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Allegato b1
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
TESTO dell’ ESERCITAZIONE COMUNE di PRIMA PROVA
TIPOLOGIA A: ANALISI DI TESTO
1. Alberto Moravia, Gli indifferenti
Il passo che segue è l’incipit del romanzo Gli indifferenti (1929) di Alberto Moravia (1907-1990). Questa scena dialogata presenta due dei personaggi
principali: la protagonista femminile, la giovane Carla Ardengo, e Leo, amante di sua madre, che cerca di fare sue contemporaneamente la ragazza e la
casa che gli Ardengo sono costretti a vendere. Michele, fratello di Carla e unico uomo di famiglia, disgustato e insieme attratto dalla brutalità di Leo, non
riuscirà a impedirlo.
Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna così corta, che ba stò quel movimento di
chiudere l’uscio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno alle
gambe; ma ella non se ne accorse e si avanzò con precauzione guardando misteriosamente davanti a sé, dinoccolata
e malsicura; una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano; un’oscurità grigia
avvolgeva il resto del salotto.
“Mamma sta vestendosi”, ella disse avvicinandosi “e verrà giù tra poco.”
“L’aspetteremo insieme”, disse l’uomo curvandosi in avanti; “vieni qui Carla, mettiti qui.” Ma Carla non accettò
questa offerta; in piedi presso il tavolino della lampada, cogli occhi rivolti verso quel cerchio di luce del paralume nel
quale i gingilli e gli altri oggetti, a differenza dei loro compa gni morti e inconsistenti sparsi nell’ombra del salotto,
rivelavano tutti i loro colori e la loro solidità, ella provava col dito la testa mobile di una porcellana cinese: un asino
molto carico sul quale tra due cesti sedeva una specie di Budda campagnolo, un contadino grasso dal ventre avvolto
in un kimono a fiorami; la testa andava in su e in giù, e Carla, dagli occhi bassi, dalle guance illuminate, dalle labbra
strette, pareva tutta assorta in questa occupazione.
“Resti a cena con noi?” ella domandò alfine senza alzare la testa.
“Sicuro”, rispose Leo accendendo una sigaretta; “forse non mi vuoi?” Curvo, seduto sul divano, egli osservava la
fanciulla con una attenzione avida; gambe dai polpacci storti, ventre piatto, una piccola valle di ombra fra i grossi
seni, braccia e spalle fragili, e quella testa rotonda così pesante sul collo sottile.
“Eh che bella bambina”; egli si ripeté “che bella bambina.” La libidine sopita per quel pomeriggio si ridestava, il
sangue gli saliva alle guance, dal desiderio avrebbe voluto gridare.
Ella diede ancora un colpo alla testa dell’asino: “Ti sei accorto quanto fosse nervosa mamma oggi al tè? Tutti ci
guardavano”.
“Affari suoi” disse Leo; si protese e senza parer di nulla, sollevò un lembo di quella gonna:
“Sai che hai delle belle gambe, Carla?” disse volgendole una faccia stupida ed eccitata sulla quale non riusciva ad
aprirsi un falso sorriso di giovialità; ma Carla non arrossì né rispose e con un colpo secco abbatté la veste:
“Mamma è gelosa di te” disse guardandolo; “per questo ci fa a tutti la vita impossibile.” Leo fece un gesto che
significava: “E che ci posso fare io?”; poi si rovesciò daccapo sul divano e accavalciò le gambe.
“Fai come me” disse freddamente; “appena vedo che il temporale sta per scoppiare, non parlo p iù... Poi passa e
tutto è finito”.
A. COMPRENSIONE
1. Riassumi il testo in 8-10 righe.
B. ANALISI
2. Alcuni passaggi del testo sono dedicati alla descrizione del salotto degli Ardengo, in cui ha luogo la scena; quali caratteristiche e quale
atmosfera ne emergono?
3. Nell’incipit iniziano a delinearsi il comportamento e la psicologia dei due personaggi: quali gesti e quali attributi li caratterizzano?
4. La scelta dichiarata dell’autore di utilizzare nel romanzo una tecnica “teatrale”, si riconosce nella struttura della narrazione: da che
cosa è costituita prevalentemente questa prima sequenza? Che spazio ha la voce del narratore? Quale focalizzazione è adottata?
5. Moravia rappresenta nei suoi romanzi una borghesia dominata da rapporti di forza basati sul sesso e sul denaro. Quale di queste
sfere ha maggiore rilievo in questa pagina? In che modo i due personaggi, a tuo parere, subiscono, esercitano o provano a esercitare un
“potere” sull’altro?
C. APPROFONDIMENTO
6. Moravia sostiene che il realismo «consiste nella rappresentazione oggettiva […] dei fenomeni dell’alienazione in tutti i suoi vari
aspetti psicologici e sociali». Discuti del realismo di Moravia in questo romanzo, individuando eventuali analogie e differenze rispetto ad
altri autori del filone realista italiano o europeo.
2. Franco Fortini, Traducendo Brecht
da Una volta per sempre, 1959
Franco Fortini (1917-1994), poeta, narratore e saggista di primo piano del nostro Novecento, è stato anche traduttore di testi letterari
francesi e tedeschi: tra questi ultimi, quelli del poeta e drammaturgo Bertolt Brecht (1898-1956), con il quale condivideva la concezione
civile e militante della poesia e l’orientamento ideologico marxista.
Quando Fortini scrive Traducendo Brecht, le speranze rivoluzionarie nutrite vent’anni prima dallo scrittore tedesco sono crollate; questa
lirica è perciò una riflessione sulla distanza storica che ormai separa Fortini da quell’autore e dalla sua voce.
Un grande temporale
per tutto il pomeriggio si è attorcigliato1
sui tetti prima di rompere in lampi, acqua.
Fissavo versi di cemento e di vetro2
5 dov’erano grida e piaghe murate e membra
anche di me3, cui sopravvivo. Con cautela, guardando
ora i tegoli battagliati4 ora la pagina secca,
ascoltavo morire
la parola d’un poeta o mutarsi
10 in altra, non per noi più, voce5. Gli oppressi
sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
parlano nei telefoni, l’odio è cortese, io stesso
credo di non sapere più di chi è la colpa.
Scrivi mi dico, odia
15 chi con dolcezza guida al niente
gli uomini e le donne che con te si accompagnano
e credono di non sapere. Fra quelli dei nemici
scrivi anche il tuo nome. Il temporale
è sparito con enfasi6. La natura
20 per imitare le battaglie è troppo debole. La poesia
non muta nulla. Nulla è sicuro, ma scrivi.
A. COMPRENSIONE
1. Descrivi nel dettaglio la situazione rappresentata nella poesia, distinguendo gli elementi narrativi e i pensieri dell’io lirico.
B. ANALISI
2. La lirica è composta da due strofe di versi liberi prevalentemente lunghi, con alcune forti cesure interne e frequenti enjambement. Dai
qualche esempio delle soluzioni citate e spiega quale effetto complessivo producono.
3. I primi dieci versi sono intessuti di metafore che rendono il testo denso e drammatico: analizzane almeno tre o quattro.
4. Nei vv. 10-12 la ripetizione di alcuni termini sottolinea una condizione paradossale, sintetizzata in un ossimoro: di quale condizione si
tratta ?
5. Lo stesso temporale descritto nei primi versi può essere inteso come la metafora del momento storico in cui Brecht aveva composto i
testi che Fortini sta traducendo. A che cosa si allude? Mantenendo questa chiave di lettura, come possono essere interpretati i vv. 1820?
6. Analizza gli imperativi dell’ultima strofa: quale compito si assegna il poeta?
C. APPROFONDIMENTO
7. I versi finali della lirica definiscono la posizione del poeta Fortini nei confronti della realtà e della storia. Prova a interpretare questa
conclusione e mettila a confronto con le scelte fatte in questo campo da altri scrittori dell’Ottocento e del Novecento incontrati nel tuo
percorso di studi e di letture.
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni
opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma
dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe
le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
B1. AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
ARGOMENTO – La nuova realtà metropolitana nell’immaginario artistico tra Ottocento e Novecento
La rozza, informe, vergine natura perde il suo fascino estetico e l’ideale della naturalezza cede il posto a quello
dell’artificio. La città con la sua cultura e i suoi piaceri, la vie factice e i paradis artificiels non soltanto appaiono più
attraenti ma anche assai più intelligenti... Baudelaire odia la campagna,… Whistler e W ilde ne parlano con
sprezzante ironia… L’impressionismo è arte urbana per eccellenza, e non solo perchè scopre la città e alla città
riporta, dalla campagna, la pittura di paesaggio, ma anche perché vede il mondo con gli occhi del cittadino e sa dar
forma alle impressioni subitanee, nette ma labili, dell’uomo immerso nel turbine delle nuove metropoli. [...] La
pittura impressionistica che pure nasce dall’esperienza della grande città affollata e promiscua, ha un carattere
sottilmente intimo, un senso acuto dell’individualità e della solitudine. Il senso di essere soli e inosservati, e insieme
l’impressione vertiginosa del traffico, di moto incessante, di continuo mutamento, fenomeni tipici della vita di città,
sono alla base della visione impressionistica.
A. Hauser, Storia sociale dell’arte, vol. II, Torino, Einaudi, 1956,
Angoscia, ripugnanza e spavento suscitò la folla metropolitana in quelli che primi la fissarono in volto.
W. Benjamin, Angelus novus, Torino, Einaudi, 1962
La macchina fotografica e il taccuino d’appunti accompagnano Zola per le vie e le piazze di Parigi, laboratorio aperto
dei suoi romanzi: alla Gare Saint-Lazare, tra la gente che s’affolla ai grandi magazzini, nei padiglioni e sulla
piattaforma mobile dell’Esposizione universale del 1900 [...] Zola, come gli amici impressionisti, coglie la città
dall’alto, dal trocadero o dal secondo piano della Tour Eiffel; l’obiettivo ama soprattutto fissare il movimento: nelle
sue foto tutto sembra in agitazione, uomini e veicoli, incalzati dal tempo accelerato della metropoli.
C. Capesciotti, L’Europa delle città, Firenze, La Nuova Italia, 1995
Quel Milano che tu ti sei immaginato sarà sempre inferiore alla realtà, non perchè tu non abbia immaginazione tanto
fervida da fantasticare una Babilonia più babilonia della vera [...] Tutta questa febbre violenta di vita in tutte le sue
più ardenti manifestazioni […]
G. Verga, dalla lettera a L. Capuana del 13 marzo 1874
Con la fiumana della folla precipitante sono proiettato fin in platea e nella strada ove risuonano i fatidici squilli dello
scioglimento e sgusciano anarchici a capitomboli finché dall’irruente schiuma del cazzotto rimbalza come palla di
gomma ombrello rotto o vecchia sirena spolpata dai pescecani la implacabile cresta delle sommosse milanesi [...]
solenne sgomitolamento di bitumi in cielo e notte mattina sera lento dilagare e riassorbirsi di colate di operai [...]
F. T. Marinetti, La grande Milano tradizionale e futurista (1942), Milano, Mondadori, 1969
Ed ecco mi cacciavo fuori nelle strade […] E intanto il frastuono il fermento continuo della città [Milano]
m’intronavano. “Oh perchè gli uomini... si affannano così a rendere man mano più complicato il congegno della loro
vita? Perchè tutto questo stordimento di macchine?...
L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal (1904), Milano, Bruno Mondadori, 1970
Umberto Boccioni, La città che sale, 1910,
olio su tela (New York, Museum of Modern
Art).
Il quadro, realizzato nel 1910, può
essere considerato la prima opera
pienamente futurista di Boccioni. La
scena è dinamica e movimentata: nella
parte superiore del quadro si coglie
una visione da periferia urbana con dei
palazzi in costruzione, impalcature e
ciminiere; la gran parte della tela è
invece occupata da uomini e cavalli che
si fondono in un esasperato sforzo
dinamico. Vengono così messi in risalto
alcuni elementi tipici del futurismo:
l’importanza della città moderna, luogo
dell’uomo futuro, e l’esaltazione visiva
della forza e del movimento.
B2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO
ARGOMENTO – Fenomeni migratori e processo di integrazione della seconda generazione
L’insediamento stabile di immigrati di origine straniera, e poi la formazione di seconde e terze generazioni, ha contribuito
da tempo a rilanciare il dibattito sul contenuto e i limiti dell’istituto della cittadinanza, ponendone in discussione la stretta
connessione con gli Stati nazionali.
La cittadinanza è un istituto complesso, per certi versi ambiguo, comprendente almeno tre aspetti:
‐ appartenenza formale a uno Stato;
‐ pacchetto di diritti e benefici, che possono essere svincolati dallo status formale;
‐ identificazione, che aggiunge elementi soggettivi, situazionali e cangianti all’istituto politico e sociale della cittadinanza.
Il concetto di cittadinanza come appartenenza a una comunità di uguali, sorto con le rivoluzioni americana e francese,
implica un impegno contro la subordinazione e la disuguaglianza, ma può rappresentare in se stesso un asse di
subordinazione.
La distinzione tra inclusione universalistica all’interno ed esclusione verso l’esterno potrebbe apparire razionale; di fatto è
avvertita come un dato pressoché “naturale” ed è stata data per molto tempo per scontata.
Il punto è che la distinzione si offusca quando entrano in scena gli immigrati stranieri: coloro che, essendo entrati nel
dominio spaziale della cittadinanza universalistica, ne rimangono estranei per aspetti significativi della loro esperienza
sociale.
Maurizio Ambrosini, Non passa lo straniero?, Assisi, Cittadella Editrice, 2014
Il livello di integrazione di un individuo dipende dall’interazione tra l’identità etnica e quella nazionale, cioè quella che si
assume nel Paese di arrivo, dalla disposizione della società ospitante e dagli atteggiamenti e i comportamenti di specifici
gruppi etnici.
La mancata integrazione nella società può causare l’“acculturative stress” che è definito come la diminuzione di salute
fisica, psicologica o sociale degli individui emigranti.
I giovani immigrati seguono un percorso di crescita molto faticoso, perché devono affrontare positivamente la “doppia
transizione”, ovvero tanto il passaggio verso l’età adulta, quanto quello verso la società d’accoglienza.
Nel periodo adolescenziale i giovani sono impegnati in due compiti evolutivi importanti: l’acquisizione della propria
identità e l’esplorazione della propria identità etnica; il fenomeno migratorio rende più arduo negli adolescenti immigrati il
processo di co-individuazione e la ricerca della propria identità.
Migranti: transculturalità ed esperienza immaginativa. Monografia parzialmente tratta dal Convegno omonimo organizzato dalla S.I.S.P.I. il 22 gennaio
2011 presso l’Università degli studi di Pavia, a cura di Alberto Passerini e Maurizio Talamoni
Mentre in Paesi come Regno Unito, Germania e in parte Spagna, la dinamica dell’occupazione straniera segue
l’andamento generale del mercato del lavoro, in Italia essa assume un andamento divergente rispetto alla traiettoria della
forza lavoro nativa. La natura della domanda espressa dal sistema economico-produttivo italiano, nel caso specifico dei
lavoratori stranieri, è pressoché schiacciata su professionalità low skills, vista la sostanziale assenza del fabbisogno di
personale immigrato dotato di elevate competenze tecniche e professionali. […] Il tasso di occupazione dei lavoratori
stranieri, pur mantenendo performance migliori rispetto alla controparte italiana, ha conosciuto una costante contrazione.
In un lustro, il valore dell’indicatore nel caso dei cittadini comunitari è calato di 5,5 punti (68,1% nel 2010 a fronte del 62,6%
del 2014), così come è calato il tasso degli extracomunitari di 4,1 punti (dal 60,8% al 56,7%); riduzioni molto più ampie
rispetto ai -0,8 punti in cinque anni rilevati per gli occupati italiani.
Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Quinto rapporto annule. I migranti nel mercato del lavoro in Italia, a cura della Direzione Generale
dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, in www.cliclavoro.gov.it, luglio 2015
Novi di Modena, piccolo comune emiliano, ha conquistato in Italia un nuovo record: nascono qui più bambini stranieri che
bambini italiani (il 51,4 per cento del totale, dati Fondazione Leone Moressa). A un primo sguardo la notizia può
sorprendere, significa che domani ci saranno più cittadini stranieri che italiani a popolare questo e altri comuni dalle
caratteristiche simili. Ma l’anomalia sta piuttosto nel fatto che coloro che potrebbero essere italiani a tutti gli effetti
vengono oggi ancora riconosciuti come stranieri. Chi sono questi bebè dagli occhi a mandorla, dalla pelle nera o mulatta,
dai capelli corvini? Stranieri, per la nostra legge un po’ antiquata (91/1992), ma italiani in potenza almeno al pari dei propri
colleghi di culla. È un’anomalia giuridica ma anche culturale quella che impedisce al nostro Paese di riconoscersi, in coda
agli altri Paesi occidentali, come diffusamente multiculturale e multireligioso. La realtà dei fatti è resa presto evidente. La
popolazione straniera in Italia è ormai costituita non solo da migranti che sbarcano sulle nostre coste, quelli che tutti ci
raffiguriamo con l’immagine del barcone a Lampedusa, ma soprattutto da bambini, ragazzi, giovani nati in Italia da
genitori stranieri: le cosiddette “seconde generazioni” a cui stanno seguendo gradualmente le terze. “Italiani di fatto”,
parlano, pensano e sognano in italiano, immaginano qui il proprio futuro, frequentano le università e popolano
diffusamente i mondi delle professioni. «Non potremo diventare gli Obama italiani», si indigna qualcuno di loro sul forum
della Rete G2 (http://www.secondegenerazioni.it), ma la loro voce non potrà rimanere inascoltata ancora a lungo.
Anna Granata, Il Paese in cui si nasce stranieri, Città Nuova 19/2011, in www.cittanuova.it
Le seconde generazioni ci sono e si fanno sentire per la prima volta in Italia pubblicamente e senza mediazioni. Noi G2
pensiamo che chi è nato o è arrivato minorenne in questo Paese non debba dimostrare la propria appartenenza all’Italia,
l’attuale normativa sulla cittadinanza limita l’integrazione di tutti i cittadini nella società italiana, limita i diritti civili e
politici di una parte consistente dei cittadini di questo Paese. Noi G2 pensiamo che la cittadinanza italiana per nati e/o
cresciuti in Italia non debba essere una lotteria, una questione di fortuna oppure legata discrezionalmente al censo.
Bisogna farsi sentire proprio adesso perché oggi è in corso un confronto fra varie ipotesi di riforma della legge in materia
di acquisto della cittadinanza. Noi G2 siamo consapevoli di non poterci permettere di restare a guardare e lasciare che
qualcun altro decida per noi e senza di noi.
G2, Cittadinanza: l’Italia che vorremmo, in www.secondegenerazioni.it, 14.07.2006
È normale per una tipica “sciura” di Milano assumere che una famiglia dalla pelle scura e dai tratti medio orientali molto
marcati non capisca il dialetto milanese. […] Mi sto riferendo a quella volta in cui mio padre (che è sudanese) era
ricoverato in ospedale e condivideva la stanza con un altro paziente. Avevamo trovato una famiglia molto simpatica con
cui avevamo instaurato un dialogo interessante sulle differenze culturali, sulla religione, insomma su tutte quelle cose che
incuriosiscono la famiglia media italiana. Un pomeriggio, venne anche la nonna, una persona schietta e genuina, una
donna d’altri tempi. Lei, seduta tra mio padre e il genero, commentava con lui in dialetto milanese: «Va va che bella
ragazza scura, ma è la figlia dell’arabo? Ma quanti anni avrà? Hai visto il figlio quanto è alto? Sarà alto più di due metri! E la
moglie, è proprio una bella donna, ma non porta il velo? Però sono proprio una bella famiglia!».
Al che mio padre sempre in dialetto milanese rispose alla nonnina: «Sciura, t’è ghè rèsun!» (trad. it. «Signora, ha proprio
ragione!»). Gelo nella sala, ma poi disgelo. In fondo, la sciura era simpatica.
Akram Idries, E non pensar mai che l’altro non capisca, in www.vita.it, 16.01.2016
B3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO – Origini sociali e caratteri fondamentali dei regimi totalitari del XX secolo
Potenzialmente, essa [la massa] esiste in ogni paese e forma la maggioranza della folta schiera di persone politicamente
neutrali che non aderiscono mai a un partito e fanno fatica a recarsi alle urne. […] Il successo dei movimenti totalitari fra
le masse segnò la fine di due illusioni care ai democratici in genere, e al sistema di partiti degli Stati nazionali europei in
particolare. La prima era che il popolo nella sua maggioranza prendesse parte attiva agli affari di governo e che ogni
individuo simpatizzasse per l’uno o l’altro partito; i movimenti mostrarono invece che le masse politicamente neutrali e
indifferenti potevano costituire la maggioranza anche in una democrazia, e che c’erano quindi degli Stati retti
democraticamente in cui solo una minoranza dominava ed era rappresentata in Parlamento. La seconda illusione era che
queste masse apatiche non contassero nulla, che fossero veramente neutrali e formassero lo sfondo inarticolato della vita
politica nazionale; ora i movimenti totalitari misero in luce quel che nessun organo dell’opinione pubblica aveva saputo
rilevare, che la Costituzione democratica si basava sulla tacita approvazione e tolleranza dei settori della popolazione
politicamente grigi e inattivi non meno che sulle istituzioni pubbliche articolate e organizzate. […]
Un’ideologia è letteralmente quello che il suo nome sta ad indicare: è la logica di un’idea. […] A differenza dei loro
predecessori, essi [Hitler e Stalin] non erano più attratti principalmente dal contenuto originario dell’ideologia – la lotta di
classe e lo sfruttamento degli operai, o il conflitto delle razze e la difesa dei popoli germanici – bensì dal processo logico
che da esso si poteva sviluppare.
H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Milano, Comunità, 1967
Tutte le dittature totalitarie presentano le seguenti caratteristiche:
1. Un’ideologia elaborata […].
2. Un partito unico di massa tipicamente guidato da un uomo solo, il dittatore […].
3. Un sistema di terrore, sia fisico che psichico, realizzato attraverso il controllo esercitato dal partito e dalla polizia
segreta […].
4. Un monopolio, quasi completo e tecnologicamente condizionato, di tutti i mezzi di effettiva comunicazione di massa
[…].
5. Un monopolio egualmente tecnologicamente condizionalo e quasi completo dell’uso effettivo di tutti gli strumenti di
lotta armata […].
6. Un controllo centralizzato e la guida dell’intera economia attraverso il coordinamento burocratico […].
C.J. Friedrich, Z.K. Brzezinskj, Dittatura totalitaria e autocrazia, in Il fascismo. Le interpretazioni dei contemporanei e degli storici,
a cura di R. De Felice, Bari, Laterza, 1970
La costruzione del socialismo implica la liquidazione dei kulaki, l’organizzazione dell’Europa nazionalsocialista, la
distruzione dell’Europa degli ebrei. Le due imprese nel loro folle registro sono entrambe disumane, criminali. Ma vengono
decise. Si compiono. C’è qualcosa di definitivo che separa le ideologie totalitarie del XX secolo dal significato che il
termine ha nella sua accezione banale: è il mistero dello stretto condizionamento che hanno esercitato sull’azione di
quanti – dai capi ai militanti, dai militanti ai popoli – le hanno professate o seguite. […] La novità con Hitler e Stalin è lo
spettacolo del così detto «machiavellismo di massa», come è stato definito subito dopo la guerra da Meineke che
manifestava il suo sgomento davanti al nichilismo morale di Hitler. Bolscevismo e nazionalsocialismo condividono in
effetti una vera religione del potere […]. Per conquistarlo e conservarlo tutti i mezzi sono buoni, non solo contro
l’avversario, ma anche contro gli amici.
F. Furet, Il passato di un’illusione. L’idea comunista nel XX secolo, Milano, Mondadori, 1995
«Una delle domande che ancora adesso non ha trovato una risposta concorde fra gli storici è se il fascismo sia da
considerarsi uno Stato totalitario. Hannah Arendt diceva di no e sottolineava le differenze con il nazismo e il comunismo
staliniano. Altri studiosi, tra i quali Emilio Gentile, hanno sostenuto il contrario.
Non solo perché sviluppò una struttura politica adeguata ma perché creò una mistica che si sarebbe sviluppata
ulteriormente se mai la Germania e l’Italia avessero vinto la guerra. Io invece più di una volta ho usato la formula di
“totalitarismo imperfetto”». Storico acuto ed equilibrato, curatore della Storia d’Italia per Laterza, autore tra l’altro dei
saggi Il trasformismo come sistema e Le riforme elettorali in Italia, Giovanni Sabbatucci tra le tesi opposte sceglie una
soluzione intermedia. E così motiva la sua definizione. «Il fascismo fu un totalitarismo imperfetto perché, anche se ci fu
una forte spinta, gli ostacoli alla sua piena attuazione furono molto forti, a cominciare dalla monarchia e dalla Chiesa
cattolica. Uno Stato in cui a un certo punto il re può chiamare i Carabinieri e far arrestare il Duce non si può definire
pienamente totalitario. C’è insomma, a mio avviso, una differenza tipologica con la Germania nazista, e con l’altro termine
di paragone, l’Unione Sovietica».
D. Messina, Giovanni Sabbatucci: fascismo dittatura anomala. Fu un totalitarismo imperfetto, in “Il Corriere della sera”, 21.04.2008
B4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO – Alimentazione: cibi transgenici, agricoltura biologica, timori per la salute
Montreal - Ogni Paese avrà il diritto di respingere l’importazione di cibi geneticamente modificati se vi è timore che
possano danneggiare la salute umana o l’ambiente. I Paesi esportatori dovranno fornire informazioni sui prodotti e
segnalare sull’etichetta la presenza di organismi geneticamente modificati. Il protocollo – che riguarda cibi, sementi e
mangimi – avrà lo stesso status dei regolamenti dell’Organizzazione mondiale del commercio. Dopo una nottata di
estenuanti discussioni, i delegati dei 131 Paesi partecipanti alla Convenzione sulla biodiversità delle Nazioni Unite hanno
raggiunto l’accordo su un testo di Protocollo della biosicurezza.
Cibi transgenici, a Montreal nasce un accordo mondiale, in www.repubblica.it, 29.1.2000
L’agricoltura biologica è un metodo di produzione definito dal punto di vista legislativo a livello comunitario con un primo
regolamento, il Regolamento CEE 2092/91, sostituito successivamente dai Reg. CE 834/07 e 889/08 e a livello nazionale
con il D.M. 18354/09.
Il termine “agricoltura biologica” indica un metodo di coltivazione e di allevamento che ammette solo l’impiego di
sostanze naturali, presenti cioè in natura, escludendo l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti,
insetticidi).
Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse
naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo
che possa durare nel tempo.
Cos’è l’agricoltura biologica, www.aiab.it
Anche con una varietà di sedano (non OGM) i coltivatori americani ebbero tempo fa un grosso inconveniente. Essa
resisteva benissimo all’aggressione degli insetti, ma le persone che la toccavano e poi si esponevano ai raggi del sole
erano colpite da un’eruzione cutanea grave. Vennero fatte ricerche e si scoprì che la dose di psoraleni (sostanze
mutagene e cancerogene attivate dalla luce solare) contenuti in quella varietà erano dieci volte maggiori che nel sedano
normale.
Luciano Cagliotti, chimico presso l’Università romana La Sapienza, […] fa presente che una pianta protetta dal coltivatore
con un pesticida sintetico reagisce producendo i suoi propri veleni in dose molto minore. […] Insomma, attribuire un
tumore maligno ai residui di pesticidi sintetici ingeriti insieme agli alimenti è del tutto arbitrario e scientificamente
scorretto, sempre che i pesticidi stessi siano stati usati nel rispetto delle norme. Una cosa invece è certa: se la natura fosse
un’azienda chimica e chiedesse oggi la registrazione ministeriale (cioè l’autorizzazione alla vendita) per uno dei suoi
antiparassitari, avrebbe poche speranze di vedersela concedere.
G. Fochi, C’è un dubbio in cucina, in “Scienze & Vita”, marzo 1994
Lyon, France, 26 October 2015 - The International Agency for Research on Cancer (IARC), the cancer agency of the World
Health Organization, has evaluated the carcinogenicity of the consumption of red meat and processed meat.
After thoroughly reviewing the accumulated scientific literature, a working group of 22 experts from 10 countries
convened by the IARC Monographs Programme classified the consumption of red meat as probably carcinogenic to
humans (Group 2A), based on limited evidence that the consumption of red meat causes cancer in humans and strong
mechanistic evidence supporting a carcinogenic effect. This association was observed mainly for colorectal cancer, but
associations were also seen for pancreatic cancer and prostate cancer.
«These findings further support current public health recommendations to limit intake of meat», says Dr. Christopher
Wild, Director of IARC, «At the same time, red meat has nutritional value. Therefore, these results are important in
enabling governments and international regulatory agencies to conduct risk assessments, in order to balance the risks
and benefits of eating red meat and processed meat and to provide the best possible dietary recommendations».
IARC Monographs evaluate consumption of red meat and processed meat, 26.10 2015, www.iarc.fr
In relazione alle diete vegetariane in generale, l’ ADA (L’Academy of Nutrition and Dietetics) ha espresso il parere che
«laddove ben pianificate, risultano appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale».
Sullo specifico della dieta vegana, che è una fra le varianti più strette delle diete vegetariane, la stessa ADA nota però che,
se la dieta non è ben bilanciata, i vegani possono andare incontro a carenze di micronutrienti essenziali, quali vitamina
B12, vitamina
D, calcio, zinco ed occasionalmente riboflavina, tali da rendere consigliabili delle integrazioni.
s. v. Cucina vegana, Aspetti nutrizionistici e rischi di carenze, in wikipedia.org, 08.03.2015
C’è chi segue una dieta priva di carne e chi ne mangia a volontà, c’è chi crede che faccia male e chi pensa sia l’unica fonte
valida di proteine.
Uno studio ha indagato il legame tra il consumo di carne e la mortalità per malattie cardiovascolari e cancro. Si colloca
all’interno di Epic, un progetto attivo già da qualche anno in Europa, il cui obiettivo è ricercare le correlazioni tra
l’alimentazione, lo stile di vita e il rischio di patologie cardiovascolari e oncologiche.
Come ci spiega la professoressa Daniela Lucini, professore associato all’Università degli Studi di Milano, Responsabile
della Sezione di Medicina dell’esercizio e patologie funzionali in Humanitas, questo studio in particolare si concentra sui
rischi derivanti dal consumo di carne e si inserisce in un filone di studi precedenti, dedicati allo stesso argomento.
Professoressa Lucini, che cosa emerge da questo studio rispetto al consumo di carne?
«Occorre in primo luogo sottolineare che non abbiamo dati che mostrino come un’alimentazione priva di carne abbia un
reale beneficio sulla salute. Il giusto consumo e un sano stile di vita però riducono il rischio cardiovascolare e oncologico.
Non è tanto il consumo o meno di carne a fare la differenza, quanto un adeguato consumo inserito in uno stile di vita
virtuoso che comprenda regolare attività fisica, peso nella norma e astinenza dal fumo. Sarebbe opportuno dunque non
esagerare con la carne ma nemmeno privarsene, la sua totale assenza nella dieta implica una riduzione di apporto
di ferro e di alcuni nutrienti importanti».
Mangiare carne, sì o no e perché?, in www.humanitasalute.it, 4.4.2013
Non si esclude, anzi è molto utile, un’associazione tra proteine di origine vegetale e quelle di origine animale, in quanto
queste ultime “correggono” le prime con un sistema detto di “intersupplementazione”. Infatti è una regola nutrizionale
consolidata che nell’alimentazione umana, da metà ad un terzo delle proteine deve essere di origine animale (soprattutto
carni), mentre la restante quota deriva dai vegetali.
Le carni contengono anche vitamine del gruppo B, ma sono soprattutto ricche di vitamina B12, che nella normale dieta è
apportata prevalentemente dalla carne. Nelle carni grasse sono contenute anche vitamine liposolubili (vitamina A, D ed
E). Le carni contengono numerosi minerali importanti come Ferro, Zinco e Selenio.
Il Ferro si trova nella carne in forma particolare molto assorbibile, assai più “biodisponibile” di quello presente nei
vegetali. Essendo infatti legato alla globina, è attivo e funzionale, da un punto di vista nutrizionale, a differenza di quello
contenuto nei vegetali, che va incontro a difficoltà di assorbimento intestinale.
G. Ballarini, Elogio della carne, Bologna, Calderini,1992
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Illustra le fasi di realizzazione del comunismo in Russia nella prima metà del XX secolo, mettendo a confronto la teoria
marxista e la realtà storica.
TIPOLOGIA D: TEMA DI CARATTERE GENERALE
Discuti e sviluppa con riflessioni personali questo pensiero dello scrittore Cesare Pavese (1900-1950): «Quando un popolo
non ha più senso vitale del suo passato, si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato. Si diventa creatori
anche noi, quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia».
Durata massima della prova = 5 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Allegato b2
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
TESTI delle ESERCITAZIONI COMUNI di SECONDA PROVA
A - ATTUALITÀ
In Nottingham, one woman is fighting food poverty with 'social eating'
Resilient People: ‘Food crisis responder’ Marsha Smith takes surplus produce from supermarkets and
cooks it for those in need. In a city suffering from food poverty, she is trying to shake up the system for
good.
“I’d call myself a ‘social eating advocate’... or maybe a ‘food crisis responder’,” says Marsha Smith as we
sit down for lunch at her home on the outskirts of Nottingham. “The fact is, some people just want
someone to cook them dinner, and there’s no harm in that.” I heartily agreed as I tucked into the
homemade vegetarian and wheat-free meal she’d just placed in front of me.
Almost every item of food on my plate had come via FareShare, an organisation that relieves
supermarkets of surplus food (food that’s in date and good to eat, but won’t be sold due to reasons like
over-ordering or incorrect labelling) and redistributes it to charities and community projects around the
UK. Marsha’s Super Kitchen is one of its 1,700 recipients. At eight locations across Nottinghamshire, this
“social eating service” offers a home-cooked meal made from surplus and locally grown ingredients, to be
eaten “like a family” for just £2-3 per head.
Once home to a thriving textiles industry, Nottingham now has the highest number of workless households
in the country, with 30.1% out of work and 32% of children living in poverty. After brutal cuts to the
council – including the scrapping of the local welfare fund – a food bank shut in protest late last year, but
the demand remains high with over 20 still serving the area. However, with an estimated 400,000 tonnes
of surplus supermarket food available in the UK each year, Marsha wants to shift the focus from food
poverty into abundance.
“We need a better mechanism for distributing all this food”, she explains. “Food banks are good in the
sense that they meet a need ... but they create a cycle of dependency that doesn’t empower anyone. What
we’ve shown is that we can get it into communities and onto plates.” She believes that many organisations
providing food to those in need ignore the potential paying customers who will financially “buoy up”
projects that are feeding those who are economically vulnerable.
By avoiding council-allocated funding, she makes her business resilient to funding changes and impacts of
local politics, while offering a service that is inclusive and open to anyone.
Since April last year, Super Kitchens across Nottinghamshire have dished out 18,500 meals and have
saved over six tonnes of perfectly edible food from landfill. Marsha is also busy working with other local
food groups – growers, “cook and eat” organisations and school allotment projects – to “unite them under
a resilient brand”. This interconnectivity between projects demonstrates the importance of a networked
approach in combating issues such as food insecurity (the experience of not knowing where the next meal
will come from) in the city.
Aside from the health and environmental benefits of eating nutritious meals made from otherwise tipbound food, it’s the social element of Super Kitchens that Marsha is most excited about, and what she has
tapped into is nothing new. In fact, the word “companion” comes from the latin com (together) and panis
(bread), and literally translates to “bread fellow”. “In a time when our need to eat and be sociable has been
privatised, we need more spaces to get together in,” Marsha says, and that’s what her social eating service
achieves by creating new public space in the city around food.
“You know that whenever you drop in for a meal, there’ll be someone to talk to who’s there for the same
reasons,” Marsha explains. She tells me about the single parents who visit the kitchen weekly to give
themselves a night off, or the elderly woman who found comfort in
eating a home cooked meal after her husband passed away. [...]
With Super Kitchen’s first birthday around the corner, Marsha is busy working on a strategy to persuade
supermarkets to pay for public cafes where they can serve up their surplus food to a customer base who
want to connect with it for social and environmental good. “There will
always be surplus food in circulation,” she explains; “it’s a shameful outcome of our industrialised food
system”. [...]
Through stitching together a network of food growers, educators, community organisations, distributors
and suppliers in Nottingham, Marsha is creating the conditions through which urban resilience can grow.
By providing spaces for individuals from different backgrounds to
meet – and eat – the fabric of a robust and adaptable society can be woven from the ground up. [...]
(762 words)
Article by Athlyn Cathcart-Keays,
http://www.theguardian.com/cities/2015/feb/17/nottingham-fighting-food-poverty-social-eating
downloaded on 20 February 2015
COMPREHENSION AND INTERPRETATION
Answer the following questions by using complete sentences and your own words.
1.What does Marsha Smith do?
2.What is FareShare?
3.What is Super Kitchen and what does it do?
4.What record does Nottingham hold?
5.What does Marsha think of food banks?
6.What are the effects of avoiding public funding?
7.What is Marsha doing now and why?
8.What is Marsha most enthusiastic about?
9.What is Marsha trying to do in view of Super Kitchen’s first birthday?
10.How is Marsha favouring the growth of urban resilience?
PRODUCTION
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
1.Marsha Smith defines herself a “social eating advocate” or a “food crisis responder”. She is also said to
be “trying to shake up the system for good”. Try to explain and comment on those statements and discuss
the topic by comparing her business with other ways of helping people in need. (300 words)
Or
2.Have you ever helped needy people? What did you do? Has it affected your way of life or your
attitude towards the problem? Write about your experience in a 300-word essay.
__________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso dei dizionari monolingue e bilingue.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema
Tema di: LINGUA STRANIERA – INGLESE
B – STORICO - SOCIALE
Hegemony [...] is not domination: it is not a physical or repressive force. It works through consensus,
through gaining the consent of the people over which leadership is sought. If there is a breakdown in the
relations of consent, then there is a crisis of authority: “if the ruling class has lost its consensus, i.e. is no
longer “leading” but only “dominant”, exercising coercive force alone, this means precisely that the great
masses have become detached from their traditional ideologies, and no longer believe what they used to
believe previously” [Gramsci, 1971: 275-6]. A class or a social group is able to become hegemonic
inasmuch as it is able to build a series of alliances. These alliances are formed through consent, not
through physical force, repression or violence. And that which cements the alliances is ideological.
Gramsci understands the cementing of alliances not through some rational process, but through culture.
He talks about engaging with the people at the level of culture, particularly the culture of the “nationalpopular”: namely, those largely unconscious day-to-day traditions, customs and habits that ground the
popular culture of a nation.
It is this relation between hegemony and ideology that has provided a central focus for cultural studies.
For example, in a criticism of the dominant ideology thesis – that presumes that the dominated classes are
duped, or in a state of false consciousness, and simply imbibe the ideas and practices of the ruling class –
Tony Bennett argues that bourgeois hegemony does not simply subsume, or impose bourgeois values and
ideas on working-class culture, but rather bourgeois culture and ideology have to be articulated (or linked)
with working-class culture:
As a consequence of its accommodating elements of opposing class culture, “bourgeois culture”
ceases to be purely or entirely bourgeois. It becomes, instead, a mobile combination of cultural and
ideological elements derived from different class locations which are, but only provisionally and
for the duration of a specific historical conjuncture, affiliated to bourgeois values, interests and
objectives. (Bennett, 1986a: xv)
In this sense, ideologies are never pure; they are always, of necessity, negotiated. In order to persuade
others to consent to the ideas and practices of one group, the ideas and practices of that group need to
demonstrate that they also represent the interests of the persuaded group. Following Gramsci’s cultural
studies, scholars have shown that the domain in which this negotiation takes place is the domain of
common sense, in the realm of meaning and sensibility that is most ordinary and that is able to appeal
across classes.
Stuart Hall and his colleagues in their detailed analysis of the moral panic surrounding the construction of
the “blackmugger” in the 1970s, used the notion of hegemony to show how the dominant ideology of “law
and order” gained popular consent (Hall et al., 1978). They show how the post-war social democratic
consensus in the UK began to fracture in the 1970s under the st
rain of a revivified political militancy and the increasingly visible contradictions of global capitalism. As
the signs of crisis began to show, the Conservative Government of the day (under the premiership of
Edward Heath) moved closer to a neo-liberal politics at the same time as it embraced an increasing
authoritarianism. An ideological consensus was constructed through an increasing fear of crime and a
racism directed at the UK’s black population. The “black mugger” formed a condensation of these
concerns and enabled the development of an “authoritarian populism” which, in 1979, provided the
platform for the onset of Thatcherism. The ground upon which that ideological struggle was seen to be
fought was that of common sense: that was the language of the press and the television media; that was the
language of ordinary people; and that was the language that needed to be engaged with in order to bring
about progressive social change.
In Gramsci’s writings, common sense is talked about as superstitious, traditional, folkish and
spontaneous. It is understood as fragmented and incoherent and it is understood in contrast to the unity
and coherence of ideology. [...]
In this sense common sense is not only the ground upon which ideological battles are fought, it is also that
which needs to be contested and brought to bear under the weight of critical consciousness. Gramsci
distinguishes between a passionate sensibility and a coherent conception of the world, between common
sense and good sense. In order to change people’s minds and conduct, common sense must not be
foregone in favour of an arid knowledge, rather it must be carried over, as it is that passion that forms the
connection between the leaders and those who are led.
(769 words)
David Oswell, Culture and Society: An Introduction to Cultural Studies, London, SAGE
Publications, 2006.
Also available on line: http://www.sagepub.com/productSearch.nav?siteId=sage
-us&prodTypes=any&q=David+Oswell+Culture+and+society
- downloaded on 7 April 2015
COMPREHENSION AND INTERPRETATION
Answer the following questions by using complete sentences and your own words.
1.What is the difference between hegemony and domination according to Gramsci?
2.How can a social group become hegemonic?
3.What is the relation between hegemony and ideology?
4.What does Bennett think of the dominant ideology thesis?
5.Why are ideologies always negotiated?
6.What did Stuart Hall and his colleagues use the notion of hegemony for?
7.What happened in the UK in the 1970s when the signs of crisis started to be evident?
8.What is the “black mugger”?
9.What does common sense represent?
10.What connects leaders to those who are led in Gramsci’s opinion?
PRODUCTION
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
1.Focus on the concepts of hegemony, domination and ideology and discuss them by linking and
supporting them with examples belonging to the past periods you have studied or to the present time. (300
words)
Or
2.In the passage above the author refers to Gramsci’s understanding of the culture of the national-popular.
What are your personal views on the topic? Write a 300-word essay.
Tema di: LINGUA STRANIERA - INGLESE
C – LETTERATURA
Annie stood at the coffee machine in the corridor outside the intensive care unit and watched the rain
gusting in great swathes across the parking lot. An old man was having a fight with a recalcitrant umbrella
and two nuns were being swept like sailboats toward their car. The clouds looked low and mean enough to
bump their wimpled heads.
The coffee machine gave a last gurgle and Annie extracted the cup and took a sip. It tasted just as
revolting as the other hundred cups she’d had from it. But at least it was hot and wet and had caffeine in it.
She walked slowly back into the unit, saying hello to one of the younger nurses coming off shift.
“She’s looking good today,” the nurse said as they passed.
“You think?” Annie looked at her. All the nurses knew her well enough by now not to say such things
lightly.
“Yes, I do.” She paused at the door and it seemed for a moment as if she wanted to say something else.
But she thought better of it and pushed the door open, going.
“Just you keep working those muscles!” she said.
Annie saluted. “Yes, ma’am!”
Looking good. What did looking good mean, she wondered as she walked back to Grace’s bed, when you
were in your eleventh day of coma and your limbs were as slack as dead fish? Another nurse was changing
the dressing on Grace’s leg. Annie stood and watched. The nurse looked up and smiled and got on with the
job. It was the only job Annie couldn’t bring herself to do. They encouraged parents and relatives to get
involved. She and Robert had become quite expert at the physical therapy and all the other things that had
to be done, like cleaning Grace’s mouth and eyes and changing the urine bag that hung down beside the
bed. But even the thought of Grace’s stump sent Annie into a sort of frozen panic. She could barely look at
it, let alone touch it.
“It’s healing nicely”, the nurse said. Annie nodded and forced herself to keep watching. They had taken
the stitches out two days ago and the long, curved scar was a vivid pink. The nurse saw the look in Annie’s
eyes.
“I think her tape’s run out,” she said, nodding toward Grace’s Walkman on the pillow.
The nurse was giving her an escape from the scar and Annie gratefully took it. She ejected the spent
tape, some Chopin suites, and found a Mozart opera in the locker, The Marriage of Figaro. She slotted it
into the Walkman and adjusted the earphones on Grace’s head. She knew this was hardly the choice Grace
would have made. She always claimed she hated opera. But Annie was damned if she was going to play
the doom-laden tapes Grace listened to in the car. Who knew what Nirvana or Alice in Chains might do to
a brain so bruised? Could she even hear in there? And if so, would she wake up loving opera? More likely,
just hating her mother for yet another act of tyranny, Annie concluded.
She wiped a trickle of saliva from the corner of Grace’s mouth and tidied a strand of hair. She let her hand
rest there and stared down at her. After a while she became aware that the nurse had finished dressing the
leg and was watching her. They smiled at each other. But there was a trace of something perilously close
to pity in the nurse’s eyes and Annie swiftly broke the moment.
“Workout time!” she said.
She pushed up her sleeves and pulled a chair closer to the bed. The nurse gathered up her things and
soon Annie was alone again. She always started with Grace’s left hand and she took it now in both of hers
and began working the fingers one by one then all of them together. Backward and forward, opening and
closing each joint, feeling the knuckles crack as she squeezed them. Now the thumb, revolving it,
squashing the muscle and kneading it with her fingers. She could hear the tinny sound of the Mozart
spilling from Grace’s earphones and she found a rhythm in the music and worked to it, manipulating the
wrist now.
(712 words)
Nicholas Evans, The Horse Whisperer, [Bantam Press, London, 1995]
Time Warner Books, 2006, pagg. 66-68.
COMPREHENSION AND INTERPRETATION
Answer the following questions by using complete sentences and your own words.
1.Who is Annie and what is she doing at the beginning of the text?
2.Where is she and why is she there?
3.What happened to Grace?
4.How long has she been in that condition?
5.What were parents and relatives encouraged to do?
6.What causes Annie extreme anxiety?
7.What music would Grace choose and why does Annie refuse to play it in Grace’s Walkman?
8.What does Annie perceive in the nurse’s eyes?
9.How does Annie perform the “workout session”?
10.What can you infer about the relationship between Annie and Grace?
PRODUCTION
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
1.Psychological and physical suffering and healing are central to this passage and to the whole novel.
Discuss the ways people can cope with pain and sorrow by referring to other literary and/or
philosophical texts you have read. Write a 300-word essay.
Or
2.Have you ever experienced deep pain and/or sorrow? What happened? How did you cope with it?
Write a 300-word composition.
D – ARTISTICO
Modernism
[....]Modernism in art marks a point before which painters set about representing the world the way it
presented itself, painting people and landscapes and historical events just as they would present
themselves to the eye. With modernism, the conditions of representation themselves become central, so
that art in a way becomes its own subject. This was almost precisely the way in which Clement Greenberg
defined the matter in his famous 1960 essay "Modernist Painting." "The essence of Modernism," he wrote,
"lies, as I see it, in the use of the characteristic methods of a discipline to criticize the discipline itself, not
in order to subvert it but in order to entrench it more firmly in its area of competence." Interestingly,
Greenberg took as his model of modernist thought the philosopher Immanuel Kant: "Because he was the
first to criticize the means itself of criticism, I conceive of Kant as the first real Modernist." Kant did not
see philosophy as adding to our knowledge so much as answering the question of how knowledge was
possible. And I suppose the corresponding view of painting would have been not to represent the
appearances of things so much as answering the question of how painting was possible. The question then
would be: who was the first modernist painter--who deflected the art of painting from its representational
agenda to a new agenda in which the means of representation became the object of representation?
For Greenberg, Manet became the Kant of modernist painting: "Manet's became the first Modernist
pictures by virtue of the frankness with which they declared the flat surfaces on which they were
painted." And the history of modernism moved from there through the impressionists, "who abjured
underpainting and glazes, to leave the eye under no doubt as to the fact that the colors they used were
made of paint that came from tubes or pots," to Cezanne, who "sacrificed verisimilitude, or correctness, in
order to fit his drawing and design more explicitly to the rectangular shape of the canvas." And step by
step Greenberg constructed a narrative of modernism to replace the narrative of the traditional
representational painting defined by Vasari. Flatness, the consciousness of paint and brushstroke, the
rectangular shape--all of them what Meyer Schapiro speaks of as "nonmimetic features" of what may still
have been residually mimetic paintings--displaced perspective, foreshortening, chiaroscuro as the progress
points of a developmental sequence. The shift from "premodernist" to modernist art, if we follow
Greenberg, was the shift from mimetic to nonmimetic features of painting. It was not, Greenberg asserts,
that painting had to become itself nonobject
ive or abstract. It was just that its representational features were secondary in modernism where they had
been primary in premodernist art. Much of my book, concerned as it is with narratives of the history of art,
must perforce deal with Greenberg as the great narrativist of modernism.
It is important that the concept of modernism, if Greenberg is right, is not merely the name of a stylistic
period which begins in the latter third of the nineteenth century, the way in which Mannerism is the name
of a stylistic period which begins in the first third of the sixteenth century: Mannerist follows Renaissance
painting and is followed by the baroque, which is followed by rococo, which is followed by neoclassicism,
which is followed by the romantic. These were
deep changes in the way painting represents the world, changes, one might say, in coloration and mood,
and they develop out of and to some degree in reaction against their predecessors, as well as in response to
all sorts of extra-artistic forces in history and in life. My sense is that modernism does not follow
romanticism in this way, or not merely: it is marked by an ascent to a new level of consciousness, which is
reflected in painting as a kind of discontinuity, almost as if to emphasize that mimetic representation had
become less important than some kind of reflection on the means and methods of representation. Painting
begins to look awkward, or forced (in my own chronology it is Van Gogh and Gauguin who are the first
modernist painters). In effect, modernism sets itself at a distance from the previous history of art, I
suppose in the way in which adults, in the words of Saint Paul, "put aside childish things." The point is
that "modern" does not merely mean "the most recent."
(737 words)
Arthur C. Danto,
After the End of Art: Contemporary Art and the Pale of History,
Princeton University Press, 1996.
COMPREHENSION AND INTERPRETATION
Answer the following questions by using complete sentences and your own words.
1.What did painters represent in their pictures before Modernism?
2.What changed with Modernism?
3.What is “the essence of Modernism” according to Clement Greenberg?
4.Why does Greenberg consider Kant “the first real Modernist”?
5.What makes Manet “the Kant of modernist painting” in Greenberg’s opinion?
6.What did the impressionists do?
7.What did Cezanne do?
8.What does the author mean by “the shift from mimetic to nonmimetic features of painting”?
9.How did previous stylistic periods change in the course of history before Modernism?
10.What is different about Modernism according to the author?
PRODUCTION
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
1. Think of Van Gogh’s and Gauguin’s paintings and discuss whether Arthur Danto is right in
considering them to be the first modernist painters. Write a 300-word essay.
Or
2.Do you like visiting Art Exhibitions or Museums? Which is the last one you visited? Describe its
most relevant aspects along with your critical views in a 300-word essay.
Allegato b3
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
TESTI delle ESERCITAZIONI di TERZA PROVA
ESERCITAZIONE DI TERZA PROVA - venerdì 4 dicembre 2015
Tipologia A (Trattazione sintetica di argomenti), max 25 righe durata 4 ore
MATERIE: FISICA, SCIENZE, STORIA, STORIA DELL’ARTE.
TRACCIA DI FISICA:
Spiega la differenza tra le varie sostanze dal punto di vista elettrico. Descrivi le leggi che ci permettono
di capire il comportamento di una parte di tali sostanze e le applicazioni di tali leggi. Poi calcola la resistenza equivalente del seguente circuito:
TRACCIA DI SCIENZE:
Descrivi dettagliatamente le fasi in cui può essere suddivisa la sintesi di una catena polipeptidica.Spiega
inoltre perché la traduzione dell’mRNA deve essere più precisa della trascrizione del DNA e in quali casi
un errore in questi due processi potrebbe non avere conseguenze sulla funzionalità delle proteine.
TRACCIA DI STORIA:
La Rivoluzione Sovietica del 1917 rappresenta un evento cruciale della storia del Novecento. Un elemento
centrale dell’esperienza sovietica è costituito dalla pianificazione integrale dell’economia adottata a
partire
dal 1928. Ne illustri la/lo studentessa/ente le principali caratteristiche economiche e politiche.
TRACCIA DI STORIA DELL’ARTE:
Telemaco Signorini. L'alzaia. 1864. Olio su tela. cm. 58,4x 173,2.Collezione privata.
Si elabori una presentazione del dipinto di Signorini, riflettendo sulla specificità del soggetto e sulla particolarità della struttura compositiva, coniugata ad una nuova consapevolezza dei rapporti di luce nella definizione delle forme.
Si rifletta, dunque, su come venga proposto il rapporto uomo-natura nella compagine del Realismo e sul
contributo che questo movimento ha dato all’elaborazione del nuovo linguaggio impressionista.
G. Courbet, Gli spaccapietre, 1849, cm160X295
G.Fattori, In vedetta, cm37X56, collezione privata
_________________________________________________________________________________________________________________
ESERCITAZIONE DI TERZA PROVA - venerdì 18 marzo 2016
Tipologia A (Trattazione sintetica di argomenti), max 25 righe
durata 4 ore
MATERIE: FILOSOFIA, LINGUA E LETTERATURA TEDESCA, LINGUA E LETTERATURA
SPAGNOLA, MATEMATICA
TRACCIA DI FILOSOFIA:
“La volontà (in se stessa) è fuori del dominio della legge di motivazione, a cui sottostanno di necessità
soltanto i suoi fenomeni che si succedono in un dato momento [...]. La volontà in se medesima si può in
tal senso dire priva di ragione”. A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e come rappresentazione,
Mursia, 1991
A partire dal passo proposto, delinea la concezione filosofica “irrazionalista” di Schopenhauer e
confrontala con la prospettiva hegeliana. Rifletti su quali sono state le cause che hanno portato
Schopenhauer a contestare così radicalmente il razionalismo hegeliano.
TRACCIA DI LINGUA E LETTERATURA TEDESCA:
Die Figur des Künstlers und das Thema der Kunst in der deutschsprachigen Literatur der
Jahrhundertwende.
TRACCIA DI LINGUA E LETTERATURA SPAGNOLA:
En los últimos años del siglo XIX y primeros del XX, la filosofía europea cambia de orientación debido a lo
que se ha llamado “crisis del Positivismo y del Racionalismo”: el hombre de esta época se da cuenta de
que la razón no puede explicar toda la realidad, por lo que se buscarán nuevos enfoques para
comprenderla. Escriba el candidato unas 20/25 líneas explicando cómo y cuándo este cambio se produce
en España y qué corrientes literarias son el espejo de cada uno de los dos momentos.
TRACCIA DI MATEMATICA:
Esponi il concetto di derivata ed il suo significato geometrico.
Allegato c1
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ESERCITAZIONE DI PRIMA PROVA
ITALIANO
AMBITO
FORMA
ORGANIZZAZIONE
COMPETENZE
a)
b)
c)
d)
ORTOGRAFIA
MORFOSINTASSI
LESSICO
PUNTEGGIATURA


‐ COMPRENSIONE
DEL TESTO
‐ CONTESTUALIZZAZI
ONE
‐ ESATTEZZA E
COMPLETEZZA
‐ RIELABORAZIONE
PERSONALE
TIPOLOGIA B
‐ COMPRENSIONE
E USO DEI
DOCUMENTI
‐ SVILUPPO DELLA
TRATTAZIONE
‐ RIELABORAZIONE
PERSONALE
PUNTI
5
Buono Discreto
4.5 / 4
Sufficiente
RISPETTO DELLE CONSEGNE
STRUTTURAZIONE DEL TESTO
TIPOLOGIA A
CONTENUTO
GIUDIZIO
Ottimo
3.5
Insufficiente
3 / 2.5
Grav.
insufficiente
2 / 1.5
Ottimo
4
Buono Discreto
3.5
Sufficiente
3
Insufficiente
2.5 / 2
Grav.
insufficiente
1.5 / 1
TIPOLOGIA C E D
1 CONOSCENZA
DELL’ARGOMENTO
2 SVILUPPO DELLA
TRATTAZIONE
3 RIELABORAZIONE
PERSONALE
Ottimo
6
Buono Discreto
5.5 / 5 /
4.5
Sufficiente
4 / 3.5
Insufficiente
3 / 2.5
Grav.
insufficiente
2 / 1.5
Allegato c2
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ESERCITAZIONE DI SECONDA PROVA
LINGUA STRANIERA
AMBITO E COMPETENZE
PUNTI
5
PADRONANZA LINGUISTICO-ESPRESSIVA
4.5
4
- Correttezza morfosintattica
3.5
GIUDIZIO
ottimo
buono
discreto
più che sufficiente
- Ricchezza e proprietà lessicale
3
sufficiente
- Fluidità espressiva
2
insufficiente
1
gravemente insufficiente
5
ottimo
4.5
buono
COMPRENSIONE DEL TESTO
- Pertinenza e correttezza delle informazioni
- Grado di completezza delle risposte
- Grado di rielaborazione personale
4
3.5
discreto
sufficiente
3
non del tutto sufficiente
2
insufficiente
1
gravemente insufficiente
5
ottimo
PRODUZIONE SU TRACCIA
4.5
buono
- Rispondenza alla traccia
4
- Ampiezza, coerenza ed organicità del discorso
- Coesione del testo
Totale
3.5
discreto
sufficiente
3
non del tutto sufficiente
2
insufficiente
1
gravemente insufficiente
15
Allegato c3
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ESERCITAZIONE DI TERZA PROVA
ASPETTI DEL TESTO
PUNTI
1. PADRONANZA LINGUISTICO-ESPRESSIVA
- chiarezza espositiva
- correttezza morfosintattica
- ricchezza e proprietà lessicale
max
4
2. ORGANIZZAZIONE E RIELABORAZIONE
- coerente organizzazione degli argomenti
- selezione e rielaborazione dei dati significativi
- adeguati collegamenti pluridisciplinari
max
3
3. PERTINENZA E COMPLETEZZA DELLE INFORMAZIONI
RISPETTO ALLA CONSEGNA
valutazione complessiva 
max
8
max
15
GIUDIZIO
sulla correttezza e sulla proprietà
1
gravemente insufficiente
1.5 insufficiente
2
non del tutto sufficiente
2.5 sufficiente
3
discreto
3.5 buono
4
ottimo
sull’organizzazione e sulla rielaborazione
1
gravemente insufficiente
1.5 insufficiente
2
sufficiente
2.5 buono
3
ottimo
sulla pertinenza e completezza rispetto
alla consegna
1-2-3 gravemente insufficiente
4
insufficiente
5
non del tutto sufficiente
5.5 sufficiente
6
più che sufficiente
6.5 discreto
7
buono
7.5 molto buono
8
ottimo
max
15
Allegato c3 bis
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
GRIGLIA UTILIZZATA PER LA VALUTAZIONE DELLA LINGUA STRANIERA
NELL’ESERCITAZIONE DI TERZA PROVA
AMBITO E COMPETENZE
PADRONANZA LINGUISTICO-ESPRESSIVA
- chiarezza espositiva
- correttezza morfosintattica
- ricchezza e proprietà lessicale
ORGANIZZAZIONE E RIELABORAZIONE
- organizzazione degli argomenti
- selezione e rielaborazione dei dati significativi
- collegamenti disciplinari
PERTINENZA E COMPLETEZZA DELLE INFORMAZIONI
RISPETTO ALLA CONSEGNA
PUNTI
GIUDIZIO
7
ottimo
6.5
buono
6
5.5
5
discreto
più che sufficiente
sufficiente
4-3
insufficiente
2-1
gravemente insufficiente
3
2.5
2
1.5
ottimo
buono / discreto
sufficiente
insufficiente
1
gravemente insufficiente
5
ottimo
4.5
buono
4
3.5
discreto
più che sufficiente
3
sufficiente
2
insufficiente
1
gravemente insufficiente
15
Allegato d
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO DA VINCI”
Via Cavour, 6 – Casalecchio di Reno (BO)
Anno Scolastico 2015/16
PROGRAMMI DELLE DISCIPLINE DI STUDIO
Materia:
Insegnante:
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Gaia Pierpaoli
Testi in adozione: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, Il piacere dei testi, voll. 4, Leopardi, 5, 6,
Torino, Paravia, 2012
Dante, Commedia: edizione libera.
I contenuti disciplinari sono stati articolati in percorsi di storia della letteratura dall’Ottocento alla
seconda metà del Novecento: tra le molteplici possibilità di approfondimento offerte dai periodi storicoletterari presi in esame, si sono individuati i temi di seguito elencati, sia esaminandoli nella loro
specificità che raccordandoli, quando possibile, in una riflessione più ampia (intertestualità tra autori;
connessioni con esperienze letterarie europee; connessioni con esperienze artistiche diverse da quella
letteraria).
Grande attenzione è stata dedicata ai testi, proposti agli studenti come fonte primaria e materiale di
lavoro su cui condurre analisi, interpretazione e contestualizzazione, alla luce di quanto appreso a lezione
e grazie allo studio del manuale.
IL PRIMO OTTOCENTO E L’ETÀ ROMANTICA
La nascita e la diffusione del Romanticismo in Europa. L’immaginario romantico in letteratura e arti
figurative. I caratteri peculiari del Romanticismo italiano.
Il dibattito sul Romanticismo nell’anno cruciale 1816:
M.me De Staël da Sulla maniera e la utilità delle traduzioni, passi scelti.
Giovanni Berchet, dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo, passi scelti.
ALESSANDRO MANZONI
La formazione intellettuale illuminista e la conversione nel 1810. La centralità del “vero” nella poetica
manzoniana. Le innovazioni nella poesia, il passaggio alla tragedia, l’approdo al romanzo. La vicenda
editoriale dei Promessi Sposi, la ricerca linguistica, la fortuna del romanzo e la sua incidenza nella
cultura italiana.
In morte di Carlo Imbonati (1806) (vv. 168-220)
Lettera a Victor Chauvet (1820)
Lettera a Cesare d’Azeglio (1823)
da Odi civili: Il cinque maggio (1821)
da Adelchi: cori atto III e atto IV (1822)
I Promessi Sposi (1827 – 1840), nuclei tematici e cardini ideologici.
GIACOMO LEOPARDI
Il percorso del pensiero leopardiano attraverso le sue fasi. L’evoluzione della poetica dagli Idilli
giovanili alla Ginestra.
dai Canti (1818-23): L’Infinito, Alla Luna, La sera del dì di festa
dai Canti (1820-34): A Silvia, Il passero solitario, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, La
quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio, A se stesso.
dai Canti (1835-36): La ginestra o il fiore del deserto.
da Operette morali: Dialogo della Natura e di un islandese, Dialogo di Plotino e di Porfirio (1827),
Dialogo di Tristano e di un amico (1832).
IL SECONDO OTTOCENTO: LA LINEA REALISMO – NATURALISMO
Il clima del Positivismo. La sperimentazione letteraria del Naturalismo francese e la sua eco in Italia
grazie alla figura di Luigi Capuana.
Il verismo italiano. Giovanni Verga.
da Vita dei campi (1880), Lettera dedicatoria dell’Amante di Gramigna a Salvatore Farina, Rosso
Malpelo, Cavalleria Rusticana
da Novelle rusticane (1881-83), La roba
Prefazione al ciclo dei Vinti (1881)
I Malavoglia (1881), lettura integrale
Mastro-don Gesualdo (1889), passi scelti
IL SECONDO OTTOCENTO: LA LINEA SIMBOLISMO – DECADENTISMO
Il Decadentismo europeo come fenomeno culturale e artistico.
Il Simbolismo e Charles Baudelaire.
da Lo Spleen di Parigi (1864): “La caduta dell’aureola”
da I fiori del male (1857), Corrispondenze.
Protagonisti della letteratura italiana nell’età del decadentismo:
Gabriele D’Annunzio.
da Il piacere (1889): incipit
da Alcyone (1903): La sera fiesolana, La pioggia nel pineto
Giovanni Pascoli
da Il fanciullino (1897), passi scelti.
da Myricae (1891): Novembre, Il lampo, Il tuono, Temporale, Arano, Lavandare, L’assiuolo, X
Agosto
da Canti di Castelvecchio (1903): Il Gelsomino notturno, La mia sera, Nebbia
da Primi Poemetti (1904) Italy
La grande Proletaria s’è mossa (1911)
IL PROBLEMA DELL’IDENTITÀ DELL’UOMO NELLE RICERCHE LETTERARIE D’INIZIO NOVECENTO
Luigi Pirandello
Le fasi di una lunga e poliedrica carriera, con particolare riguardo ai romanzi e alla fase metateatrale
della produzione drammaturgica. Il pensiero e la poetica umoristica; il binomio vita/forma.
Il fu Mattia Pascal (1904): lettura integrale
da L’umorismo (1908), passi scelti
Sei personaggi in cerca d’autore (1921)
da Novelle per un anno (1922), Il treno ha fischiato
da Uno nessuno e centomila (1926), la pagina conclusiva (“la vita non conclude”).
Italo Svevo.
La formazione culturale in una Trieste mitteleuropea. Dai primi romanzi alla novità della Coscienza di
Zeno. La figura dell’inetto.
da La coscienza di Zeno (1923): Prefazione e passi scelti dai capitoli III, VI,VII e VIII.
IL NUOVO LINGUAGGIO DELLA POESIA DALL’INIZIO DEL NOVECENTO ALLA II GUERRA MONDIALE
L’avanguardia futurista. Il Crepuscolarismo (cenni).
Filippo Tommaso Marinetti: il Manifesto del Futurismo (1909) e il Manifesto tecnico della
letteratura futurista (1912).
Aldo Palazzeschi, da L’incendiario (1910): Lasciatemi divertire.
Guido Gozzano, da I colloqui (1911): La signorina Felicita ovvero La Felicità, passi scelti.
Giuseppe Ungaretti.
Le vicende biografiche e la loro influenza sulla poetica. Le soluzioni formali della prima raccolta e il
successivo “ritorno all’ordine”.
da L’allegria (1914-19) Il porto sepolto, In memoria, Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Sono
una creatura, Fratelli, Soldati.
da Sentimento del tempo (1933) L’Isola.
da Il dolore (1947) Non gridate più.
Umberto Saba
da Canzoniere (1921-1940) A mia moglie, Città vecchia.
Eugenio Montale.
Le fasi della poetica con particolare riguardo alle prime due raccolte. La “poesia di cose” e il
correlativo oggettivo.
da Ossi di seppia (pubbl. 1925): Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il
male di vivere ho incontrato, I limoni, Cigola la carrucola nel pozzo, Forse un mattino.
da Le Occasioni (1939): Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei doganieri.
da La bufera e altro (1956): La primavera hitleriana.
NARRATIVA DAL VENTENNIO FASCISTA AL SECONDO DOPOGUERRA
La classe ha letto integralmente:
A. Moravia, Gli indifferenti (1929), C. Levi, Cristo si è fermato a Eboli (1945) e P.P. Pasolini, Ragazzi di
vita (1955).
Buona parte degli studenti, inoltre, ha partecipato alle tre lezioni-seminario pomeridiane Contro un
fondo di stinta metropoli. Dieci anni di Novecento e tre grandi romanzi italiani, promosse dal Liceo
Leonardo da Vinci in collaborazione con la Biblioteca Casa della Conoscenza di Casalecchio, dedicate
ai romanzi citati in precedenza e tenute rispettivamente da Matteo Marchesini, Carlo Varotti e Gian
Mario Anselmi.
Italo Calvino
La prima produzione (fino al 1963), tra Neorealismo e componente fantastica.
da Il sentiero dei nidi di ragno: la Prefazione del 1964, passim.
da Il barone rampante (1957), passi dai capitoli VIII e IX.
da La giornata di uno scrutatore (1963), capitoli VIII e IX.
DANTE ALIGHIERI, COMMEDIA, PARADISO
Struttura della terza cantica. Ipotesi di datazione. Innovazioni rispetto alle cantiche precedenti dal
punto di vista formale (registro, stile) e della materia trattata.
Analisi e interpretazione dei canti 1, 3, 6, 11 (passim), 15 (passim), 33 (passim).
SCRITTURA
Produzione di testi secondo le quattro tipologie della prima prova d’esame di stato
Simulazione di prima prova comune a tutte le classi quinte del liceo svolta in data 22 aprile 2016.
Prove strutturate a risposta aperta sul Paradiso di Dante.
Materia:
Insegnante:
FILOSOFIA
Paola M. Guazzotti
Testo in adozione: A. La Vergata F. Trabattoni, Filosofia e cultura, vol. 2, vol. 3A e 3B, La Nuova Italia
Argomenti svolti:
1.
LA FILOSOFIA KANTIANA
- Il criticismo, l’impostazione trascendentale del tema della conoscenza, i principali passaggi della
dottrina degli elementi e il risultato della Critica della ragion pura
- I principali temi dell’etica kantiana presenti nella Critica della ragion pratica: legge morale, imperativo
categorico, libertà e postulati della ragion pratica
- I principali temi della Critica del giudizio: concezione del bello e del sublime, concezione finalistica
della natura
1.
LA FILOSOFIA IDEALISTA
- Le ragioni del passaggio da una prospettiva critico-trascendentale ad una idealista: il dibattito sulla
“cosa in sé”
- I principali temi della filosofia idealista: unità e infinità del Principio, sviluppo dialettico della realtà e
del pensiero, ottimismo metafisico, libertà come adeguamento consapevole alla necessità
- Fichte: deduzione della realtà dall’Io; pensiero politico
- Schelling: concezione dell’Assoluto, della Natura e dell’arte
- Hegel: concezione dialettica, identità di razionalità e realtà, risoluzione del finito nell’infinito;
concezione storica e riflessione sul ruolo delle istituzioni (famiglia, società civile e Stato); analisi delle
principali figure della Fenomenologia (rapporto servo-signore e coscienza infelice); focalizzazione
dell’articolazione interna dell’Enciclopedia (logica, filosofia della Natura e filosofia dello Spirito)
1.
MARX e il marxismo
- Concezione materialistica e dialettica della storia;
- Analisi e critica della società capitalistico-borghese;
- Critica del lavoro alienato e concezione del lavoro non alienato;
- Prospettiva politico-rivoluzionaria di una società senza Stato (come rovesciamento rispetto alla
prospettiva hegeliana)
- Influenza del pensiero di Marx sulla Scuola di Francoforte
1.
SCHOPENHAUER
- Il ritorno a Kant in chiave antiidealistica
- Ridefinizione del mondo fenomenico come rappresentazione e di quello noumenico come volontà,
con le loro caratteristiche
- Le vie di liberazione dalla volontà di vivere: arte e ascesi
- Rapporto Schopenhauer-Leopardi
1.
LA FILOSOFIA NELL’ETÀ DEL POSITIVISMO
- Contestualizzazione storico-culturale delle filosofie dell’età del Positivismo e focalizzazione dei motivi
della loro prospettiva ottimista
- Comte: legge dei tre stadi, ordine di sviluppo delle scienze, fondazione della sociologia come scienza
autonoma, compito della filosofia.
1.
NIETZSCHE
- Contestualizzazione del suo pensiero come reazione all’ottimismo positivista, alle prospettive
egualitarie cristiane e socialiste, al nichilismo passivo
- Dimensione apollinea e dionisiaca nell’arte greca, analisi del loro rapporto nella tragedia antica
- Genealogia e critica della morale
- Secolarizzazione occidentale e suo esito estremo: la morte di Dio
- Prospettiva dell’Übermensch, eterno ritorno dell’uguale, trasvalutazione di tutti i valori e volontà di
potenza
1.
FREUD
- Dalla cura dell’isteria alla scoperta dell’inconscio
- L’Interpretazione dei sogni e la nascita della psicoanalisi come prospettiva psicodinamica, con valenza
teorica e terapeutica
- Concezione dello sviluppo individuale come psicosessuale e centralità del complesso edipico
nell’eziologia delle nevrosi
- Metapsicologia: l’immagine freudiana della psiche, differenze fra la prima e la seconda topica
- Al di là del principio del piacere: la nuova dinamica fra pulsioni di vita e pulsioni di morte alla base dei
comportamenti umani
- Vantaggi e costi della civiltà
1.
-
BERGSON
Proposta di una filosofia della vita che concili scienza e soggettività
Concezione del tempo nella sua dimensione fisico-spazializzata e soggettiva come durata reale
Rapporto tra percezione e memoria, dimensione fisica e psichica
Slancio vitale come principio di una teoria dell’evoluzione irriducibile al meccanicismo e al finalismo
1.
SARTRE E L’ESISTENZIALISMO
- Contestualizzazione storico-culturale dello sviluppo dell’esistenzialismo fra le due guerre e richiamo ai
temi kierkegaardiani (singolo, angoscia, libertà)
- Il metodo di analisi esistenziale ripreso dalla fenomenologia
- Sartre: la fase esistenzialistica e il rapporto essere-nulla-libertà; dalla fase esistenzialista all’impegno
politico: L’esistenzialismo è un umanismo; il rapporto con il marxismo
1.
PROGETTO: L’ ANIMA NELL’ERA DELLA TECNICA
- Benjamin: contestualizzazione dell’autore nell’ambito della Scuola di Francoforte, Lettura integrale di
L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica e discussione dei suoi concetti chiave
- Habermas, contestualizzazione dell’autore a partire dalla Scuola di Francoforte e discussione
dell’opera Tecnica e scienza come ideologia, 1968
Materia:
LINGUA E LETTERATURA INGLESE
Insegnante:
Concetta Sodaro
docente di conversazione:
Joseph Novakowski
Testo in adozione: Spiazzi, Tavella, Layton, ONLY CONNECT ... NEW DIRECTIONS - BLU 1 and 2 Ed.
Zanichelli.
Argomenti svolti:
MODULO 1
Verifica
THE ROMANTIC AGE –
S.T.Coleridge - The Rhyme of the Ancient Mariner, Part I page D57
Part II (fot.)
Part III
Part VII
S.T.Coleridge: Life and works, Importance of imagination, The power
of fancy The language page D54/55
Interpretation –
page F56
J. Austen - Pride and Prejudice- Characterization, The Heroine and the
hero - Themes - page D90
MODULO 2
THE INDUSTRIAL SOCIETY –
The Early Victorian Age - E4
The later years of Queen Victoria's reign - page E6
Utilitarianism (ricerca individuale)
Charles Dickens: Life and works - The Plots of Dickens's novels –
Characters - A didactic aim - Style and reputation –
page E29
From Oliver Twist, by C. Dickens - Plot - The world of workhouse -page E31
Verifica
Oliver wants some more – page E 32
From Hard Times, by C.Dickens - Plot – page E34
Nothing but facts – page E35
Coketown - page E36
AESTHETICISM –
MODULO 3
Pre-Raphaelites (paintings. medieval revival - Nature - Beauty) - Arts and Crafts William Morris and Victorian wallpaper
Aestheticism and Decadence - page E25
Dandyism - page E26
Walter Pater and the Poets of the Nineties, Dandyism and The Fin de Siecle
– (fot.)
From The Picture of Dorian Gray, by O.Wilde
Basil Hallward– page E68
Dorian's death - page E73
O.Wilde: Life and work, The rebel and the dandy, Art for Art's sake - E65
Narrative technique, Allegorical meaning - E67
MODULO 4
Verifica
MODULO 5
MODULO 6
IRELAND –
From Home Rule ( Easter Rising – De Valera e Collins - Independence – The
Troubles – Bloody Sunday) to the Good Friday agreement (ricerca individuale)
W.B.Yeats - Easter 1916, page F34
W.B.Yeats (fot)
Film: Michael Collins (visione completa in classe)
U2: Sunday Bloody Sunday - Analisi lyrics –
WORLD WAR I –
Edwardian Age - page F4
Britain and World War I - page F6
The War Poets - page F37
R. Brooke - The Soldier, page F40
W. Owen - Dulce et Decorum est, page F41
S. Sassoon - Suicide in the trenches, page F43
THE AGE OF ANXIETY
The age of anxiety – F14
The interior monologue - F24
Esempi di interior monologue: The Funeral (parte), by J.Joyce – F97
Molly's monologue, by J.Joyce - F 26
Finnegans wake (internet)
From Dubliners, by J.Joyce –
Eveline - F89
James Joyce: Life and works – Ordinary Dublin – The rebellion against the
church – A subjective perception of time – The impersonality
of the artist – pageF85
Dubliners: The origin of the collection – The use of epiphany – A pervasive
theme: paralysis – Narrative technique – page F87
MODULO 7
LA DONNA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO Ricerca: Emmeline Pankhurst.
The role of woman: angel or pioneer. (fot. da Performer Culture and Literature,
pages 316/317)
Securing the vote for women – (fot)
MODULO 8
MODULO 9
MODULO 10
MODULO 11
From A Room of one’s own, by V.Woolf – Shakespeare’s sister
IMPERIALISM AND DECOLONIZATION R.Kipling - The White man's Burden (fot)
From Heart of Darkness, by J. Conrad
The chain-gang - F62
He was hollow at the core (fot)
Plot - The historical context of the novel - The indictment of imperialism - A
complex structure – Symbolism - A quest for the self –
F60
DYSTOPIA –
G. Orwell: Life and works – First-hand experiences – An influential voice of
the 20th century – The artist’s development – Social themes page
F109
From Nineteen Eighty- Four, by G. Orwell
Big Brother is watching you (fot)
Newspeak – page F117
Nineteen Eighty-Four: Plot – An anti-utopian novel – Winston Smith – Themes page F115
20th CENTURY DRAMA –
Harold Pinter - A Room - A kind of Alaska - A night out –
Visione a teatro
Plot and comment – (Internet)
CIVILTA’ E ATTUALITA’ –
Immigrants. For or against? (reading and speaking)
Have you ever wondered? Important questions in life(reading and speaking)
Phrasal verbs – Get
Youth culture and street style (reading and speaking)
Cities - Cockney rhyming slang (reading and speaking)
David Bowie: life - Article and video: David Bowie - Sound and vision
www.youtube.com/watch?v=jlmuuQBM4Gs ((reading, listening and speaking)
Legacy or Lunacy? (Reading and speaking- comprehension and production)
The rise and rise of the FIAT stable (Reading and speaking- comprehension and
production)
Conservation of Wildlife in Zakynthos (Reading and speaking- comprehension and
production)
reading comprehension: testo letterario di Jean Rhys (Esame di Stato 2009)
Lovelocks -(Reading and speaking- comprehension and production)
Job sharing --(Reading and speaking- comprehension and production)
Excerpt from July's people, by Nadine Gordimer--(Reading and speakingcomprehension and production)
From The pick up, by Nadine Gordimer: Back home - (Reading and speakingcomprehension)
Movies eclipse films – The Economist (Reading and speaking- comprehension and
production)
Materia:
Insegnante:
docente di conversazione:
LINGUA E LETTERATURA SPAGNOLA
Maria Carla Ponzi
Marina Martinez
Testo in adozione: Gutiérrez, Serrano, Hernández, Literatura española. Bachillerato - ANAYA
Argomenti svolti:
-
Movimientos literarios y artísticos. Los autores y textos antológicos.
EL SIGLO XIX:
Vida y personalidad de Francisco de Goya y Lucientes; formación y épocas de su pintura.
Los lienzos: El quitasol
La condesa de Chinchón
La familia de Carlos IV
El 3 de mayo
Saturno devorando a un hijo
El perro hundido
Página Digital: vídeo sobre el "Perro hundido" (Rosa Hinojosa Lanzuela)
El Romanticismo (marco histórico y rasgos generales)
Introducción al Romanticismo: Ouverture: La forza del destino (Verdi)
Los literatos en el exilio.
Espana país romántico para los intelectuales extranjeros.
Ángel de Saavedra, duque de Rivas
"Don Alvaro o la fuerza del sino": fragmentos de la obra (en fotocopia: Jornada Tercera, escena III;
Jornada Quinta, escena IX - X y última). Los personajes románticos y el teatro romántico.
Mariano José de Larra (vida y personalidad)
Fragmentos de:
“El día de difuntos de 1836” (fotocopia)
“La Nochebuena de 1836” (fotocopia)
“El castellano viejo” p. 191
Visión del documental sobre Larra: "Mariano José de Larra o la desesperación creadora" (UNED)
José Zorrilla (vida y personalidad)
“Don Juan Tenorio”:
Parte primera: Acto I, fragmento escena XII; Acto II, fragmento escena II, III, IX; Acto IV: escena III,
fragmento escena IX, escena X.
Parte segunda: Acto I: fragmento escenas II, III, IV, VI; Acto II, fragmentos escena II; Acto III: escenas III y
última.
El orígen del mito: "El burlador de Sevilla o Convidado de piedra" de Tirso de Molina.
Fragmentos de la Jornada Primera y Tercera (fotocopia)
Dos donjuanes, dos finales, dos épocas.
Visión de la representación del Don Juan Tenorio en Alcalá de Henares de 2005
Gustavo Adolfo Bécquer (vida y personalidad)
Rimas:
“Saeta que voladora”
“No digáis que agotado su tesoro"
“Cendal flotante en leve bruma”
“Del salón del ángulo oscuro”
“Yo sé un himno gigante y extraño"
“Cuando me lo contaron sentí frío”
“Dejé la luz a un lado”
“Olas gigantes…”
“¡Qué hermoso es ver el día …”
Leyendas:
“El monte de las Ánimas”
“Los ojos verdes”
“El rayo de luna”
“La corsa blanca”
El Realismo y Naturalismo (marco histórico y rasgos generales )
Leopoldo Alas “Clarín”:
“¡Adiós, Cordera!” (lectura integral, fotocopia)
Vicente Blasco Ibáñez:
“Flor de mayo”: fragmento de la escena del mercado (fotocopia)
EL SIGLO XX.
Modernismo y “Generación del ‘98” (rasgos generales)
Rubén Dario: “Sonatina”
“Venus”
Miguel de Unamuno (vida, personalidad y obras principales)
“Niebla” (lectura integral)
Antonio Machado (vida y obras principales)
Soledades:
“Fue una clara tarde”
“Las ascuas de un crepúsculo morado”
Campos de Castilla: “Retrato”
“A un olmo seco”
“A José María Palacio”
Vídeo de RTVE: Antonio Machado, yo voy soñando caminos (en "Crónicas")
Modernismo catalán y Antoni Gaudí: Barcelona a finales del siglo XIX y comienzo del siguiente
(Ensanche); personalidad de Gaudí, Templo espiatorio de la Sagrada Familia (pagina web oficial y vídeo
de introducción), algunas técnicas constructivas. Casa Batlló (exterior e interior), la Pedrera (chimeneas),
el Parque Guell, la técnica del trencadís, escuela del Sagrado Corazón (simbología).
El escultor actual de la Sagrada Familia: Etsuro Sotoo.
La Generación del ’27.
Federico García Lorca (vida, personalidad y obras principales)
Lorca, muerte de un poeta (La Residencia) y fragmentos del episodio sobre la estancia en Estados Unidos
y sobre la muerte- serie de RTVE
El maleficio de la mariposa: Prólogo
Canciones:
¿Por qué estarán llamando…?
Canción de jinete
Romancero Gitano:
Romance de la pena negra
Romance de la luna luna
Poeta en Nueva York:
La aurora
Llanto por Ignacio Sánchez Mejía (audio de Arnoldo Foá recitándolo, comprensión global del llanto)
El teatro en su época de plenitud: “Bodas de sangre”, “Yerma” (resumen para comprender Bernarda Alba,
características y constantes de su teatro)
“La casa de Bernarda Alba”: Acto I Retrato de Bernarda (fotocopia)
Acto I Un riguroso luto (fotocopia)
Pablo Picasso: Guernica
Salvador Dalì: persistencia de la memoria
Narrativa hispanoamericana del siglo XX el Realismo mágico
Gabriel García Márquez
Cien años de soledad (2 fragmentos en fotocopia)
Crónica de una muerte anunciada (fragmentos en fotocopia y lectura integral del verano anterior)
Isabel Allende
La casa de los espíritus (fragmentos en fotocopia)
2. Historia y civilización
La invasión de Napoleón y la Guerra de Independencia
La Constitución de Cádiz
Fernando VII
La pérdida de las colonias de ultramar
Isabel II y las guerras carlistas
La “Gloriosa Revolución” de 1868
El sexenio revolucionario y la I República
La Restauración: Alfonso XII
El Desastre de ’98 y la pérdida de las últimas colonias
Alfonso XIII
La dictadura de José Antonio Primo de Rivera
La II República
La Guerra Civil
Etapas esenciales de la dictadura franquista
(A PARTIR DE AQUí COMIENZA EL PROGRAMA DE LA CONVERSADORA PROF. MARTíNEZ)
Muerte de Francisco Franco y subida al trono de Juan Carlos I
La Transición (La Transición democrática: 1975-79, vídeo-documental)
Golpe de estado de 1981 (Película “23 F, el día más difícil del Rey”, RTVE)
El indipendentismo catalán
El indipendentismo vasco y el fenómeno de ETA
Las elecciones del 20 de diciembre de 2015 y las principales fuerzas políticas
AMERICA LATINA: las dictaduras en su historia reciente
(trabajo de investigación por grupos y presentación a los compañeros)

La Argentina de Perón, Eva Perón. Golpe de Estado y dictadura militar de Videla (1976-83), los
desaparecidos (Kassiotakis, Molinari, Novi, Celino)

Chile de Augusto Pinochet y Chile actual. Isabel Allende (Armaroli, De Bernardi, Di Carlo, Olivieri,
Fedele)

Cuba: revolución cubana, Fidel Castro, Che Guevara. Embargo y apertura actual (Cavalli, Ceccanti,
Doria, Martin)

México: la dictadura de Porfirio Díaz. El narcotráfico y las zonas fronterizas violentas (Palazzi,
Rubini, Toscano, Fiorini)

Venezuela de Hugo Chávez y Maduro. La economía del país (Bignami, Tacconi, Madera, Cancean)

Colombia: dictadura de Rojas Pinilla. La época actual. El narcotráfico (Mazzoli, Cossu, Balbo,
Masmoudi, Guazzaloca)
TOLEDO - MADRID (stage linguistico)
La ciudad de las tres culturas y sus monumentos.
Ciudades para el Siglo XXI - Toledo, memoria en los muros (RTVE)
Goya y Velazquez en El Prado
Dalí y Guernica de Picasso en el Reino Sofía
San Antonio de la Florida
Casa - museo Joaquín Sorolla y Bastida
- Paseo a orilla del mar
- el niño de la barquita
Materia:
Insegnante:
docente di conversazione:
LINGUA E LETTERATURA TEDESCA
Marina Macoratti
Elisabeth Koegeler
Testo in adozione: “Perspektiven”, “Autorenporträts” (ed. Loescher)
I testi contrassegnati da (*) sono relativi a schede consegnate durante l’anno
Argomenti svolti:
1.
Deutsche Literature
La parte relativa alla letteratura è stata trattata durante tutto l’anno nelle ore gestite dalla docente di
Lingua e civiltà tedesca.
Deutsche Romantik: (dal testo e da fotocopie predisposte dal docente)
(Früh- und Spätromantik, bevorzugte Gattungen, Sehnsucht und Streben ,..)
Novalis:
Aus „Heinrich von Ofterdingen“ – „Die Erwartung“ (*)
Aus „Hymnen an die Nacht“ „Fernab liegt die Welt… (*)
- Eichendorff : (Seite 22)
„Lockung“
„Mondnacht“ (*)
„Sehnsucht“ (Perspektiven, Seite 18)
Malerei: Caspar David Friedrich, (Perspektiven, Seite 16-17)
-
Junges Deutschland :
-
Heinrich Heine: Leben und Werk (Seite 29)
„Die Lotosblume“
„Das Fräulein stand am Meer“
„Weberlied“
-
Georg Büchner: Leben und Werk (Seite 40)
„Der hessische Landbote“
„Woyzeck“ : 1. Auszug – Gespräch Hauptmann – Doktor
2.Auszug – Gespräch Hauptmann – Woyzeck (*)
- Die Ohrringszene
Der bürgerlich- poetische Realismus :
-
Theodor Fontane : Leben und Werk (Seite 52)
Auszüge aus den Kapiteln 1, 27, 33 von „Effi Briest“
Der Naturalismus:
- Gerhart Hauptmann:
Auszug aus „Bahnwärter Thiel“ (*)
Aufbruch in die Moderne: Impressionismus und Symbolismus :
Arthur Schnitzler: Leben und Werk
Auszug aus „Leutnant Gustl“ (*)
Auszug aus „Traumnovelle“
Hugo von Hoffmansthal :
Bezug auf Lord Chandos Brief, letzte Verse aus “Ballade des äusseren Lebens”
Rainer Maria Rilke : Leben und Werk (Seite 68)
„Herbst“ (*)
„ Der Panther“
„Ich fürchte mich so vor den Menschen Wort“ (Perspektiven, Seite 87)
„Der Dichter“
Thomas Mann: Leben und Werk (Seite 75)
Der Konflikt Künstlertum- Bürgertum:
Auszüge aus „Tonio Kröger“
Auszüge aus „Der Tod in Venedig“
Malerei: Gustav Klimt (Seite 216-217 )
Gemälde: „Judith“, „Der Kuss“
Expressionismus: Literatur und Kultur (S. 160)
Zum Thema Groβstadt :Georg Heym : „Der Gott der Stadt“ (*)
Zum Thema 1. Weltkrieg: Georg Trakl : „ Grodek“ (*)
Malerei: Egon Schiele : Leben, Gemälde
Franz Kafka : Leben und Werk (Seite 103)
Auszug aus: “Brief an den Vater”
Auszug aus: “Die Verwandlung”
Parabel „Gibs auf“ (*)
Parabel aus dem Roman „Der Prozess“ : „Vor dem Gesetz“ (*)
Neue Sachlichkeit - Literatur im Dritten Reich und im Exil (Überblick)
Bertolt Brecht gegen Krieg und Diktatur - Leben (S.120)
„Mein Bruder war ein Flieger“ (*)
„Der Krieg, der kommen wird“ (*)
„Über die Bezeichnung Emigranten“ ( (*)
Aus „Geschichten des Herrn Keuner“ „ Maβnahmen gegen die Gewalt“ (S.226)
Nachkriegsliteratur : Literatur und Kultur (Überblick) – Die Stunde Null
Wolfgang Borchert : Leben und Werk
Die Kurzgeschichte
„Die Küchenuhr“ (*)
Elisabeth Langgässer: „Saisonbeginn“ (*)
Zum Thema Vergangenheitsbewältigung : lettura integrale del romanzo „Der Vorleser“ di Bernahrd
Schlink, analisi dell’opera, lettura di un’intervista con l’autore.
2.
Deutsche Geschichte
La parte di storia è stata trattata nell’ultima parte dell’anno nell’ora di conversazione, con testi tratti dal
libro in adozione “Autorenporträts”
Historischer Überblick
-Die nationalsozialistische Ideologie und die Judenverfolgung (S-256 -258)
-Antisemitismus und Judenverfolgung in Italien und Vergleich zu Deutschland (S.259 - 261)
-Deutsche Widerstandsgruppen (S.262/263; Übung 22 Frage 8)
-Die Teilung Deutschlands, Der Kalte Krieg und die Berliner Blockade( S-263/264)
-Die Bundesrepublik Deutschland (S.265; Übung 24 Frage 1)4)6)
-Die Deutsche Demokratische Republik (S.266; S.267 Übung 25 1)2)3)
-Die Ostpolitik von Willy Brand
-Von der Entspannung zur Wiedervereinigung
-Bilanz nach 20 Jahren Wiedervereinigung ( S.267 - S.271)
3.
Abiturtexte- - aus der Presse
Alcuni testi tratti da seconde prove dell’Esame di Stato degli anni precedenti sono stati analizzati nella
prima parte dell’anno e/o sono stati assegnati come prove da svolgere in parte in classe, in parte a casa.
Tra questi:
Ein netter Kerl (Gabriele Wohmann)
Bäumlers Terminkollision (Martin Suter)
Clown, Maurer oder Dichter (Reiner Kunze)
Wer erwischt wird, muss putzen
Nell’ora di conversazione sono stati trattati anche temi di attualità , basandosi su articoli tratti dalla
stampa tedesca
Aus der online Presse
Spiegel online
- Flüchtlingsproblem in Deutschland ( Wer darf in Deutschland bleiben? Warum kommen so viele
Flüchtlinge und woher kommen sie? Welche Routen nehmen sie? )
Talkshow
- Video zum Flüchtlingsproblem : Soll sich Deutschland mehr öffnen oder abschotten?
Focus online
- Terror in Europa als "strategische Erweiterung" Die fünf Phasen des Terrors: Wie sich der Islamische
Staat verändert hat
Kleine Zeitung
-Interview mit Alice Schwarzer :" Integrieren, ehe wir integriert werden"
Materia:
Insegnante:
EDUCAZIONE FISICA
Silvia Lolli
Argomenti svolti
Unità 1 Pallavolo
Contenuti Fondamentali: palleggio, bagher, servizio. Regolamento tecnico. Arbitraggio.
Conoscenze, abilità, competenze Conoscenza pratica e teorica del palleggio, bagher, servizio dal basso.
Regole fondamentali: dimensioni campo; altezza rete falli di doppia e trattenuta, punteggio; capacità di
applicare il regolamento attraverso l'arbitraggio. Criterio di sufficienza Vedi in fondo. Valutazione
Valutazione dei livelli raggiunti attraverso gare dei campionati studenteschi Osservazione della
padronanza tecnica, durante lo svolgimento di prove, da parte dell'insegnante. Valutazione della teoria
con la richiesta di spiegazioni durante la pratica.
Unità 2 Mappa concettuale di un argomento di educazione fisica
Contenuti Organizzazione di una mappa su un argomento a piacere di educazione fisica ed esposizione
sintetica.
Conoscenze, abilità, competenze Conoscenza teorica delle attività scelta. Criterio di sufficienza Vedi in
fondo. Valutazione Valutazione dei livelli raggiunti attraverso il colloquio.
Unità 3 Le capacità fisico-motorie
Capacità condizionali, capacità coordinative e mobilità articolare. Esempi di attività svolte durante le
lezioni pratiche.
Valutazione Valutazione della conoscenza teorica attraverso la richiesta di esempi di attività fisiche e
sportive svolte durante le lezioni.
Unità 4 Il riscaldamento
Finalità e attività da eseguire. Differenza fra riscaldamento generale e specifico. Differenza fra stretching
e mobilità articolare. Alcuni esempi riferiti ad attività specifiche.
Conoscenze, abilità, competenze Conoscenza pratica e teorica. Collegamento fra resistenza e
riscaldamento generale. Criterio di sufficienza Vedi in fondo. Valutazione Valutazione soggettiva della
conoscenza teorica attraverso la richiesta di spiegazioni durante l'esecuzione pratica.
Unità 5 Pre-acrobatica
Esercizio sui rotolamenti ed alcune attività di preacrobatica.
Conoscenze, abilità, competenze Conoscenza pratica e teorica. Collegamento fra resistenza e
riscaldamento generale. Criterio di sufficienza Vedi in fondo. Valutazione Valutazione soggettiva della
conoscenza teorica attraverso la richiesta di spiegazioni durante l'esecuzione pratica.
Unità 6 Le Olimpiadi
Differenze fra Olimpiadi antiche e moderne. Rapporto fra arte e potere. Riflessioni sulle discipline
dell’atletica leggera viste nel video. La sportivizzazione moderna.
Unità 7 Riflessioni sull’organizzazione sportiva nella Germania nazista e nell’Italia fascista.
Visione film Leni Riefensthal “Olympia” relativa alle Olimpiadi del 1936. Visione del video da: Correva
l’anno speciale del 27/06/07 “Fascismo 08. Un popolo di atleti. Sport e tempo libero nell’Italia fascista.”
Confronto anche con l’organizzazione sportiva odierna.
Unità 8 Frasi diversi autori
Bibliografia di riferimento (libro di testo non in uso)
Video di Leni Riefenstahl “Olympia” Ed. L’Espresso.
Film Leni Riefensthal “Olympia”.
Correva l’anno speciale del 27/06/07 “Fascismo 08. Un popolo di atleti. Sport e tempo libero nell’Italia
fascista.”
Materia:
Insegnante:
MATEMATICA
Mauro Barberini
Argomenti svolti
Definizione di esponenziale e sue proprietà, definizione di logaritmo e sue proprietà.
Risoluzione di semplici equazioni esponenziali e logaritmiche.
Funzioni: definizioni e loro classificazione. Funzione biiettiva, funzione inversa, funzione composta.
Determinazione del dominio di una funzione.
Intervallo, intorno di un punto, punto isolato e punto di accumulazione.
Definizione di limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito.
Definizione di limite finito di una funzione per x che tende all’infinito.
Definizione di limite infinito per x che tende a un valore finito.
Definizione di limite infinito per x che tende all’infinito.
Teoremi sui limiti: confronto, somma, differenza, prodotto, quoziente di limiti.
Forme indeterminate .
Funzioni continue. Continuità delle funzioni in un intervallo. Discontinuità delle funzioni.
Derivata di una funzione e suo significato geometrico.
Continuità delle funzioni derivabili..
Derivate fondamentali.
Derivata della somma di funzioni, del prodotto, del rapporto, di funzione composta
Equazione della tangente in un punto a una curva di data equazione.
Derivate di ordine superiore.
Funzioni crescenti e decrescenti. Massimi e minimi. Concavità di una funzione. Flessi a tangente
orizzontale, obliqua e verticale.
Asintoto orizzontale, verticale ed obliquo.
Studio del grafico di funzioni .
Materia:
Insegnante:
FISICA
Mauro Barberini
Argomenti svolti
Elettrostatica. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Teorema di Gauss. Circuitazione del campo
elettrico.
Potenziale elettrico. Capacità di un conduttore. Corrente . Circuiti elettrici. Leggi do Ohm. Campo
magnetico. Esperimento di Oersted. Legge di Ampere. Teorema della circuitazione di Ampere.
Flusso dell’induzione magnetica. Moto di cariche in campi elettrico e magnetico. Forza di Lorentz.
Legge di Faraday – Neumann. Legge di Lenz. Equazioni di Maxwell e sue conseguenze. Onde ed
oscillazioni, Principio di Huygens, Riflessione , Rifrazione ed interferenza di onde.
Materia:
Insegnante:
RELIGIONE
Maria Silvia Sbarra
Argomenti svolti
L’escatologia cattolica a partire dalla risurrezione di Gesù Cristo. L’esperienza umana della morte. Il significato cristiano della morte. Il significato cristiano della risurrezione: la risurrezione di Gesù anticipo e
promessa della risurrezione di ogni uomo; la risurrezione della carne. Il giudizio personale e il giudizio
universale . Paradiso, Purgatorio ed Inferno nella visione cattolica. Le parabole riguardo al giudizio nel
vangelo di Matteo.
Il significato della propria vita: riflessione comune sui valori secondo i quali gli studenti intendono progettarla. La vita come vocazione all’amore di Dio e degli altri nella visione cattolica. La risposta alla chiamata di Cristo nella vita di alcuni credenti. L’esperienza del CUAMM.
Il valore della vita quando è colpita dalla malattia e dalla sofferenza: riflessione a partire da alcuni
spezzoni del film “Lo scafandro e la farfalla”.
Materia:
Insegnante:
SCIENZE NATURALI
Lucia Rancoita
Testi in adozione:
Biologia: Sylvia Mader, Immagini e concetti della biologia - Biologia molecolare,genetica,evoluzione. Il
corpo umano, Ed. Zanichelli
Chimica e biochimica: fotocopie fornite dall’insegnante
Argomenti svolti:
Chimica organica:Caratteristiche generali dell’atomo di carbonio. Gli stati di ibridazione. Caratteristiche
generali degli idrocarburi alifatici e aromatici. Reazioni di addizione e di polimerizzazione. Concetto di
isomeria. Isomeria di posizione e cis-trans. Carbonio primario,secondario,terziario,quaternario., I
principali gruppi funzionali che caratterizzano gli alcoli,aldeidi, chetoni,acidi
carbossilici,ammine,ammidi,esteri,eteri:le reazioni di preparazione e le reazioni caratteristiche. Saponi.
Le biomolecole:Caratteristiche e funzioni dei carboidrati, dei lipidi,delle proteine e degli acidi nucleici.
Biologia molecolare:Scoperte che portano alla composizione e alla struttura del DNA .Struttura e
funzione del DNA. Dal gene alla proteina:trascrizione e traduzione del codice genetico. Sintesi proteica.
Stage in inglese all’Opificio Golinelli sul DNA fingerprinting .
Energia nella cellula:Fotosintesi clorofilliana. Respirazione cellulare. Fermentazione. Ruolo dell’ATP
.Catabolismo ed anabolismo. Le diverse vie metaboliche nella cellula.
Anatomia e fisiologia del corpo umano:Organizzazione gerarchica negli organismi. Classificazione ,
caratteristiche e funzioni dei tessuti del corpo umano:epiteliale,connettivo,muscolare e nervoso.
Omeostasi e meccanismo di retroazione negativa. Relazioni omeostatiche fra gli apparati del corpo
umano.
Il sistema digerente:scopi del sistema digerente. Caratteristiche anatomiche e funzioni degli organi che
costituiscono il sistema digerente. Le fasi della digestione e dell’assorbimento con riferimento a tutti gli
enzimi e gli ormoni coinvolti nelle varie fasi. Ruolo del fegato e del pancreas sia nella digestione che nel
controllo omeostatico.L’alimentazione:principi fondamentali di una dieta bilanciata. Malattie
:obesità,diabete tipo 1 e 2 ,alimentazione e malattie cardiovascolari,disordini alimentari :anoressia e
bulimia nervosa.
Il sistema circolatorio: scopi del sistema circolatorio. Caratteristiche generali della circolazione dei
vertebrati ed evoluzione del cuore. Struttura e funzione del cuore,delle arterie delle vene e dei capillari
nel sistema circolatorio umano. Ciclo cardiaco. Origine del battito cardiaco e fattori che lo influenzano.
Circolazione sistemica e polmonare. La pressione sanguigna. Modalità con cui avviene lo scambio tra un
capillare sistemico ed il liquido interstiziale .Malattie a carico dell’apparato cardiovascolare: ipertensione,
arteriosclerosi, infarto del miocardio, ictus, difetti valvolari del cuore. Come prevenire le malattie
cardiovascolari: fattori da evitare e fattori da favorire.
Caratteristiche del sangue:il plasma,i globuli rossi,i globuli bianchi,le piastrine. La coagulazione del
sangue. Le cellule staminali.
Il sistema respiratorio :scopo del sistema respiratorio;respirazione esterna e respirazione interna. Cenni
sulla respirazione negli animali:respirazione diretta dalla superficie corporea,respirazione
branchiale,respirazione diretta attraverso tubi aerei,respirazione polmonare. Apparato respiratorio
umano : anatomia e meccanismi respiratori;pericoli del fumo.
Materia:
Insegnante:
STORIA
Andrea Marchi
Testo in adozione: Feltri, Chiaroscuro, vol. 3 dal Novecento ai nostri giorni, SEI.
Argomenti svolti:
1- La Prima Guerra Mondiale (1914-1919)
•
Le cause dello scoppio del conflitto.
•
L’andamento militare del conflitto 1914-1918 (con particolare riguardo al fronte
occidentale).
•
L’entrata in guerra dell’Italia, dal dibattito politico e propagandistico agli accordi di Londra
del 1915.
•
L’andamento militare del conflitto italiano (1915-1918).
•
La Prima Guerra Mondiale come guerra totale.
•
I 14 punti di Wilson, la fine del conflitto e gli accordi di pace di Parigi del 1919.
2 - La Rivoluzione Sovietica.
•
Le condizioni della Russia alla vigilia della guerra e il precipitare della situazione durante la
guerra.
•
La rivoluzione russa dal febbraio all’ottobre 1917.
•
La presa del potere dei bolscevichi e il programma immediato di Lenin.
•
L’attacco interno ed esterno alla Russia Rivoluzionaria e il comunismo di guerra (19181921).
3 - Gli Anni ’20.
a)
La Germania degli anni ’20: dalla sconfitta, alla crisi sociale e politica, alla grande
inflazione, alla Repubblica di Weimar, alla stabilizzazione economica e sociale.
b)
Il primo dopoguerra italiano: le difficili trattative di pace e i trattati parigini; la crisi
economica e le tensioni politiche tra rinnovamento e difficoltà di nuovi equilibri; il “biennio rosso”
(1920-1921).
c)
Lo squadrismo fascista e l’ascesa al potere di Mussolini, i primi anni di governo (19221924).
d)
Il delitto Matteotti e la svolta dittatoriale e totalitaria del fascismo; i Patti Lateranensi
(1924-1930).
4 - Gli Anni ’30.
Il fascismo italiano negli anni ’30: la crisi economica e la via autarchica; la politica estera tra
l’occupazione d’Etiopia e l’Impero, la guerra di Spagna e l’alleanza con la Germania nazista; le leggi
razziali del 1938.
La crisi economica mondiale a partire dal “crollo” di Wall Street del 1929: caratteristiche
essenziali.
Il New Deal negli Usa e le principali caratteristiche del governo rooseveltiano degli anni
Trenta.
La crisi economica, sociale e politica della Repubblica di Weimar e l’ascesa al potere di
Hitler e del nazismo.
Le caratteristiche fondamentali del nazismo in Germania negli anni Trenta, tra
stabilizzazione economica e totalitarismo razzista antisemita.
-
La guerra civile spagnola (1936-1939), caratteri generali.
L’Unione Sovietica tra Nuova Politica Economica e la svolta del ’28: pianificazione
economica e socializzazione delle terre.
-
Lo stalinismo negli anni Trenta: caratteristiche generali.
5 - La Seconda Guerra Mondiale
a)
La crisi di Danzica e l’avvio della guerra.
b)
L’andamento militare del conflitto fino alla massima espansione dell’Asse (1939-1942): la
sconfitta della Francia; la battaglia d’Inghilterra; l’invasione dell’URSS da parte dell’esercito
nazista; Pearl Harbor e l’entrata in guerra degli USA sui fonti del Pacifico e dell’Atlantico.
c)
Il riflusso e la sconfitta dell’Asse (1942-1945): la svolta del ’42 nel Pacifico, in Africa e a
Stalingrado; l’invasione alleata dell’Italia e la preparazione per l’apertura del Secondo Fronte in
Europa; la Normandia e la liberazione dell’Europa; la sconfitta della Germania; le bombe atomiche
americane e la sconfitta del Giappone.
d)
La catastrofe umanitaria della guerra, lo sterminio ebraico e la resistenza in Europa.
e)
Il riassetto geopolitico del mondo dopo la guerra, in particolare in Europa, il modo di Yalta.
f)
La seconda Guerra mondiale italiana e in Italia: l’entrata in guerra nel 1940 e la guerra
parallela; l’andamento del conflitto fino all’invasione della Sicilia del 1943; la caduta del fascismo e
di Mussolini e l’armistizio; la liberazione dell’Italia e la Repubblica Sociale di Salò; il CNL e la
Resistenza; il dibattito politico-istituzionale e la fine della guerra.
6 - Gli assetti post-bellici internazionali e il mondo bipolare.
a)
La fine della supremazia europea e il nuovo ruolo degli USA.
b)
L’ONU, il Patto Atlantico e il Patto di Varsavia.
c)
La “cortina di ferro” e l’approfondirsi dei contrasti est-ovest.
d)
Le fasi principali della “guerra fredda” fra il 1946 e il 1989, nelle sue caratteristiche
fondamentali (con particolare riguardo alle crisi di Corea; Cuba; Vietnam; la divisione tedesca, il
muro di Berlino, il suo crollo nel 1989 e la riunificazione tedesca).
e)
Il caso del Medio Oriente e la questione arabo-palestinese-israeliana dal 1948 al 1973: fasi
fondamentali.
f)
Il processo di unificazione europea: dalle prime forme di collaborazione formale del
dopoguerra ai trattati di Roma (1957), a Maastricht (1992).
7 - L’Italia dalla ricostruzione al “miracolo economico” (1945-1969).
1
I trattati di pace e l’Italia.
2
La politica interna dai governi CLN, alle elezioni della Costituente e al Referendum
istituzionale (1946), alle elezioni del 1948 e l’affermazione del “centrismo” degasperiano.
3
L’economia italiana dalla ricostruzione al “miracolo economico”, caratteri generali.
4
Il “centro-sinistra” politico, le trasformazioni sociali e di costume degli anni ’60.
5
Il biennio 1968 (studentesco) e 1969 (operaio) e la strage di Piazza Fontana.
Materia:
Insegnante:
STORIA DELL'ARTE
Maria Sortino
Testo in adozione: AA.VV., ARTE VIVA, GIUNTI EDITRICE, VOLL. 2 E 3
Argomenti svolti:
CLASSICO E ROMANTICO
ottica
-
Per una scienza della veduta: Canaletto e Guardi tra capricci e vedute, l'uso della camera
Il Neoclassicismo storico nelle arti figurative
L’internazionalità del linguaggio architettonico neoclassico
civiltà neoclassica e poetiche del pittoresco e del sublime
Il romanticismo storico
La lezione formale dei due Michelangeli nella pittura
autori: Canova, David, Goja, Gericault, Delacroix, Friedrich, Constable, Turner,
LA REALTA’ E LA COSCIENZA
La crisi della prospettiva nella pittura moderna
Verso il Realismo: la percezione del colore - teoria di Newton, contributo di Goethe, sintesi
additiva e sintesi sottrattiva, contrasti e armonie, sensazione e visione
Dipingere il proprio tempo: il ritratto della modernità e la scoperta del vero,
Impressionismo, pittura di macchia e Scapigliatura, suggestioni d'Oriente, i Preraffaelliti
Il paesaggio come stato d'animo, il Realismo in Italia e pittura di macchia - opere scelte di
Lega, Fattori, Signorini, Induno, Abbati
L’invenzione della fotografia e le potenzialità espressive del colore – reciproche influenze
autori: Courbet, Millet, Corot, Daumier, Manet, Monet, Renoir, Pissarro
Oltre l’Impressionismo: Degas e Cezanne
Il disagio esistenziale: H. De Toulose Lautrec e Van Gogh
-
Alle origini dell’arte moderna: Paul Cezanne
Le radici dell’Espressionismo: Vincent Van Gogh, Edward Munch
Sintetismo e Simbolismo: Gauguin
IL MODERNISMO
-
La questione urbanistica nella lettura di G.C.Argan
Urbanistica ed architettura moderniste: il volto delle città si trasforma
Parigi di Hausmann, Ring di Vienna e architettura eclettica
Per un’arte moderna: le Secessioni e l’Art Nouveau
IL PRIMO NOVECENTO: DALLA CRISI ALLE AVANGUARDIE
L’Arte come espressione: la forza del colore, un ponte tra arte e vita, il volto e la maschera –
Matisse, Kirckner, Marc, Modigliani
Il Cubismo: molteplicità dei punti di vista e struttura geometrica della forma e dello spazio
Picasso, Braque
L’uomo in viaggio: il Futurismo, il tempo e lo spazio nella struttura pittorica, Boccioni,
Depero, Carrà, Severini
La città sognata dai futuristi e la provocazione dell’utopia: Boccioni, Sant'Elia
L’astrazione: tutte le arti al servizio dello spirito -arte tra memoria, ritmo e sensibilitàKandinsky, Klee, Mondrian
Dada: Duchamp, Man Ray
NUOVI REALISMI TRA LE DUE GUERRE
-
Metafisica: De Chirico e Morandi
Surrealismo e inconscio: Magritte, Dalì, Mirò
L’arte italiana tra consenso e opposizione: Novecento e Realismo magico
La nuova oggettività tedesca: un realismo impietoso, Grosz, Heartfield
L’ARCHITETTURA E L’URBANISTICA MODERNE
L’epoca del Funzionalismo: architettura, urbanistica, disegno industriale
L’unificazione delle arti per una nuova cultura del progetto: il Bauhaus
Il Razionalismo e l’architettura organica
CONTEMPORANEITA'
Meraviglie dell'architettura contemporanea: il grattacielo Cocoon tower a Tokio
Dalle esposizioni universali alle fiere, le occasioni per innovare e sperimentare con
materiali, tecniche e forme: le realizzazioni architettoniche di Paxton ed Eiffel a Londra e a Parigi
nell'Ottocento
altre realizzazioni e le eredità lasciate alle città ospitanti
l'Expo 2015 di Milano: impatto territoriale, organizzazione urbanistica e nuove architetture