U.d.A. Educazione religiosa

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U.d.A. Educazione religiosa
UNITÀ D’APPRENDIMENTO PER L’AMBITO di
EDUCAZIONE RELIGIOSA
ANNO SCOLASTICO 2016/17
PERIODO dal 12/09/2016
al 30/06/2017
Utenti destinatari: 79
Insegnante di educazione religiosa Magda natali
Competenza/e Chiave di Base Europea prevalente che si persegue:
6- COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Riferimenti legislativi: Nuovi Orientamenti del ’91
Indicazioni per il curriculo 2012
Campo d’esperienza prevalente : Il sé e l’altro
“I bambini nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria
identità, per scoprire le diversità culturali, religiose,etniche, per apprendere le prime regole
del vivere sociale, per riflettere sul senso e le conseguenze delle loro azioni”
MOTIVAZIONE
Sviluppare la dimensione religiosa presente nel bambino che è considerata elemento
insostituibile nello sviluppo armonico e integrale della sua personalità,tenendo conto che i
principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano.
Il bambino è circondato da segni e simboli della realtà cristiana e la scuola cerca di creare
un intervento culturale/conoscitivo ponendosi fra i contenuti e le esigenze di conoscere del
bambino per offrire un aiuto finalizzato a leggere i segni della realtà, scoprirne il significato
e cercare di dare un senso alle domande sull’esistenza umana legate agli avvenimenti di
vita famigliare e non che coinvolgono la sfera affettiva ed emotiva del bambino.
COMPETENZE MIRATE/SPECIFICHE
UDA anni 3 il bambino instaura relazioni positive
UDA anni 4 sa esprimere con il corpo i propri sentimenti e le proprie emozioni
UDA anni 5 riconosce l’altro diverso da sé e si confronta
COMPETENZE TRASVERSALI
 Sa riferire racconti ed eventi della storia di Gesù.
 E’ in grado di cogliere i segni e i simboli delle principali feste cristiane
METODOLOGIA
All’inizio di ogni attività i bambini e l’insegnante si metteranno sempre seduti assieme in
cerchio, tale metodologia permette a tutti di guardarsi negli occhi e nessuno si sente
escluso.
La comunicazione in cerchio è rivolta a tutto il gruppo e non solo all’insegnante.
Racconti di brani biblici e storie, drammatizzazioni e conversazioni per lo scambio e la
condivisione di esperienze.
Ampio spazio alla attività ludica come forma privilegiata di coinvolgimento e
apprendimento(giochi cooperativi,motori e gioco/danza per aiutare il bambino a rielaborare
i propri sentimenti e le proprie emozioni non solo verbalmente ma anche graficamente.
VERIFICA
La verifica verrà ad assumere, nel piano di lavoro, un ruolo centrale sia per verificare
l’apprendimento del bambino sia per valutare l’apprendimento del bambino sia per
valutare la metodologia usata.
Attraverso l’osservazione del bambino, il dialogo con lui e la sua famiglia.
INDICATORE DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA
Partecipa attivamente alle attività proposte.
Mette in atto atteggiamenti collaborativi
DOCUMENTAZIONE
Sarà curata la documentazione individuale attraverso la costruzione di semplice libretto
per offrire al bambino la possibilità di ripercorrere il proprio percorso.
Verrà curata anche la documentazione cartacea e fotografica.
UNO PER TUTTI …..TUTTI PER UNO !
MOTIVAZIONE
La scuola non è soltanto il luogo dove i bambini imparano ad apprendere nozioni ma dove
si “impara ad essere”, ed è nelle relazioni con i pari e con l’adulto che questo avviene
maggiormente.
La relazione non si costruisce soltanto attraverso l’esperienza verbale ma anche
attraverso quella corporea.
Partendo da alcune storie e parabole cercheremo di analizzare il linguaggio corporeo
cercando di scoprire cosa si nasconde dietro a un abbraccio, cosa si prova quando si
riceve una carezza, una coccola, che significato ha essere presi per mano e che cosa
significa perdonare.
Competenze attese
 Sa esprimere con il corpo i propri sentimenti e le proprie emozioni
 Sa riferire racconti della storia di Gesù
 Riconosce qualche simbolo delle principali feste e tradizioni religiose
Traguardi mirati per la competenza
 Sperimenta all’interno della scuola atteggiamenti di amicizia
 Condivide con gli altri i propri sentimenti e le proprie emozioni
 Coglie nella quotidianità gesti di amore e generosità
PIANO DI LAVORO – FASI- ATTIVITÀ
1 fase:
 Racconto e drammatizzazione della storia “Glub mostro dispettoso” che racconta le
avventure di Glub in cerca di amici a scuola
 Analizziamo quali atteggiamenti possiamo mettere in atto per avere degli amici
 Giochiamo assieme in giardino Il gioco di Glub cerca amici
 Danziamo assieme la danza dell’amicizia di Glub e i suoi amici
 Danze per imparare a dire e riconoscere il nome dei propri compagni
 Racconto della storia di San Martino drammatizzazione della storia e realizzazione
del dolce a scuola
 Riflettiamo assieme sul gesto di San Martino e individuiamo assieme quali gesti
possiamo compiere per essere anche noi gentili
 Racconto della nascita di Gesù e attraverso il racconto della nascita raccogliamo
spunti e riflessioni sulla nascita di ogni bambino e sulla storia personale di ognuno
2 fase –
 Racconto della parabola Il Buon Samaritano …individuiamo assieme gli
atteggiamenti e i gesti della parabola
 Costruiamo assieme un gioco tipo il gioco dell’oca dal titolo “il giro del buon
Samaritano” dove assieme decidiamo quali sono le caselle del raddoppio ..quelle
degli atteggiamenti positivi e quelle di stop che rappresentano le cose negative che
abbiamo individuato.
 Racconto dell’incontro di Gesù con Zaccheo
3- fase
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Racconto in sequenza della festa di Pasqua
Drammatizzazione della storia
Analizziamo i gesti che Gesù compie per i suoi amici
Prepariamo il pane a scuola e poi lo condividiamo assieme
Che differenza c è tra condividere regalare e prestare?
Osserviamo assieme il quadro di Leonardo da Vinci che rappresenta l’Ultima Cena
Che cosa rappresenta? Chi sono i personaggi ? osserviamo gli atteggiamenti del
corpo e del volto che cosa ci dicono?
 Proviamo a riprodurlo.
Indicatore di valutazione della competenza:
 Partecipa attivamente alle attività proposte.
 Mette in atto atteggiamenti collaborativi
Il percorso sopraccitato può subire delle modificazioni in itinere in base alle risposte date
dai bambini,o per esigenze organizzative delle docenti stesse qualora si presenti la
necessità