Studio Dentistico Cardarelli L`ALFABETO IN PILLOLE IN QUESTO

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Studio Dentistico Cardarelli L`ALFABETO IN PILLOLE IN QUESTO
non consentirà di raggiungere l'obiettivo, né tantomeno di poter
vedere le sue risorse. Pensiamo in questo senso ad una mamma
che fin da piccina ha portato sua figlia affetta da trisomia 21
(altrimenti nota come Sindrome di down) in braccio, per mano,
senza mai lasciare che la bambina potesse spostarsi da sola sino
all'età in cui gli altri bambini già da tempo camminano e sono autonomi negli spostamenti. Quanto potrà una mamma così essere
in grado di considerare di lasciare che la figlia si sposti da sola
nella stanza? Come potrà la madre anche solo sapere che la bimba è in grado di farlo, anzi, che risulterebbe una cosa molto benefica e positiva per lei? Lo scarto da fare è notevole, il punto di
vista ha decisamente bisogno di essere stravolto per poter passare da una, all'altra posizione; possiamo ricorrere all'esempio
del ben noto cigno nero che sia Popper che Hume usarono nella
costruzione dei loro pensieri filosofici: non potrò mai considerare né vedere un cigno nero finché mi aspetterò e considererò
che sono tutti bianchi, questo anche nel caso che il cigno nero mi
passi vicino, poiché sarò concentrato a cercare i famosi cigni
bianchi. Lo sforzo da parte dei genitori, come pure lo sforzo che
è necessario anche gli esperti facciano, è quello di sviluppare
un'analisi e svolgere un'osservazione che cerchi i 'cigni neri',
che metta in luce le potenzialità dei bambini per poterle sviluppare in un'ottica di autonomia. Così il bambino in trattamento di
dialisi sottoposto a sedute a giorni alterni nella settimana, in
lista d'attesa per un intervento di trapianto di rene e prevalentemente inserito in un ambiente sanitario tra medici, infermieri,
operatori socio assistenziali, sangue, infusioni, corridoi ospedalieri, reparti e ambulanze, che non frequenta regolarmente la
scuola e che rifiuta i farmaci e la terapia ha la necessità di esse-
costruire quella traccia di obiettivi e motivazioni che il bambino si
pone e che possano
nel tempo dare un senso anche all'assunzione dei farmaci e della
terapia. Perchè le ragioni e gli obiettivi degli adulti, non sono quelle
dei bambini. E viceversa: le ragioni e gli obiettivi dei bambini, non
corrispondono a quelle degli adulti e per questo possono non essere
compresi e condivisi. Che un adolescente rubi un motorino assieme
agli amici appare disdicevole per un adulto che abbia chiare le conseguenze legali, la normativa, i principi morali della propria cultura;
non allo stesso modo può apparire per l'adolescente.
Se sono comunque gli adulti ad avere in mano la chiave del futuro
dei piccoli, sono gli adulti gli esperti del come è necessario comportarsi nel mondo per potervi essere inseriti e non espulsi; non è altrettanto vero che siano gli adulti ad avere la chiave del modo più
efficace di comportarsi con i piccoli per guidarli sulla via a loro più
utile. Può essere utile per gli adulti, per i genitori, per le figure che
con i piccoli si relazionano, avere un aiuto nell'apprendere il miglior
modo per sviluppare nei figli l'autonomia e un futuro sicuro, senza
che questo si debba per forza trasformare in un percorso terapeutico e che, invece, possa arrivare a comprendere la dissoluzione
dell'esperienza di 'ex …'. Si intende dire che l'avere attribuita
l'etichetta di cui si parlava ad inizio articolo è una cosa che può
essere 'smaltita' da bambini, può essere dalla famiglia e dal piccolo
gestita e fatta 'rientrare', piuttosto che lasciata a marchio indelebile che porterà il minore dalla certificazione da piccolo, al lavoro
protetto da grande alla categoria speciale in futuro; o dalla diagnosi
di disturbo di personalità, alla comunità per minori, all'ospedale
psichiatrico; o dalla diagnosi di difficoltà di controllo degli impulsi,
al reato, al carcere e alla disoccupazione o alla recidiva.. con tutte
Studio Dentistico Cardarelli
Galleria Ezzelino, 5 - 35139 Padova (PD)
Tel. 049 - 8758345 - Fax. 049 - 8780008
www.studiodentisticocardarelli.it
L’ALFABETO IN PILLOLE
IN QUESTO NUMERO
S+
Quando i piccoli e gli adolescenti
ci fanno preoccupare e non
sappiamo che fare:
un’alternativa per gli adulti
Vieni a visitare il sito www.studiodentisticocardarelli.it, troverai tanti argomenti e tante risposte alle tue domande..
Perché una newsletter.
Abbiamo deciso di proporre ai nostri pazienti, ma non solo nostri, una newsletter, per poter iniziare un discorso nuovo,
nel quale l’odontoiatria rappresenti una parte dell’insieme di aspetti di cui sono composte la salute e la sanità. Per questo
il nostro studio ha deciso di parlare più approfonditamente di aspetti odontoiatrici, tecniche avanzate e nuove soluzioni
per i sorrisi, ma di lasciare la porta aperta anche ad altri argomenti che contribuiscono al benessere dei singoli come pure al benessere della collettività. Dunque, parleremo di nuovi modi per affrontare fenomeni sociali come l’età che avanza,
le liti tra coniugi, la disabilità, i disagi giovanili, le patologie più gravi e ad oggi difficilmente guaribili e tanto altro.
Perché non ci rivolgiamo solo ai nostri pazienti?
Perché tutti almeno per un giorno siamo stati o saremo pazienti e, quindi, per tutti è importante conoscere e conoscersi,
per sapersi prendere, sapersi ascoltare, sapere cosa si vuole e dove si può arrivare.
Chiedi in Studio, se hai dubbi o curiosità.
Rivolgiti al Dr. Cardarelli per saperne di più su quanto trattato nelle nostre newsletter.
Questa volta abbiamo deciso di dedicare un po' più di attenzione ai pazienti più piccoli, i bambini, per vedere
assieme alcune delle malattie più classiche che li colpiscono (le così dette 'malattie rosse') e affrontare assieme
un tema che ci sta molto a cuore: il loro rapporto con il dentista. La pedodonzia, infatti, è un delicato ambito
dell' odontoiatria nel quale si gioca praticamente tutto il rapporto futuro che il piccolo paziente avrà nella sua
vita con il dentista, ma non solo! anche con i propri denti, la cura di sè, della propria salute, della propria alimentazione, delle proprie abitudini, come pure il rapporto con il dolore e la capacità di affrontare ambienti medici, il personale sanitario ed eventuali cure mediche. Insomma, un'ottima occasione da usare al meglio per poter
costruire con il piccolo paziente un futuro sano e, perchè no, anche più bello!!
S, come Scrivici. Il lavoro di queste newsletter è dedicato a voi. Siamo a disposizione per qualsiasi domanda,
cuoriosità, sia di argomenti trattati da noi direttamente, che di curiosità che avete voi e di cui non ci siamo
ancora occupati. Il dottore, le sue assistenti, l'intero personale è a disposizione con le proprie competenze e
conoscenze per poter soddisfare e costruire assieme a voi le risposte che cercate. La possibilità di definire
preventivi insieme,vis a vis, con il nostro staff, di discutere assieme delle possibilità di trattamento che meglio si adattano a te, alle tue esigenze è uno dei nostri cavalli di battaglia ed è per questo che ribadiamo:
siamo a tua disposizione per qualsiasi questione.
lo Studio Dentistico Cardarelli ha un'esperienza pluriennale in trattamenti di sbiancamento. In pochissime sedute,
non più di un'ora e mezza alla volta, i nostri pazienti escono dal nostro studio con il trattamento terminato e con un
sorriso nuovo smagliante... uniche controindicazioni? fare attenzione nelle prime ore dopo il trattamento a non consumare cibi che possono macchiare nuovamente la superficie dei denti .. caffè, pomodoro, tabacco.. per il resto è solo
un sorriso da gustare!
(ci basti pensare a quanto pesa, all'interno della nostra società, l'etichetta di 'ex detenuto', quando questo si presenta a dei nuovi amici, o cerca un lavoro o prova ad accedere a concorsi pubblici.. la vita di questo 'ex' resterà sempre segnata da questo tratto della sua
biografia, nonostante l''ex' dovrebbe viceversa stare ad indicare la fine di un'esperienza, non il suo prolungamento) La possibilità che
si ha nei confronti di questi bambini è quella di lavorare per sviluppare le potenzialità che hanno e non per ragionare attorno a quelle
che non hanno. Che un bambino 'X' NON abbia capacità attentive a scuola, che rientri ad esempio nella categoria denominata ADHD
(disturbo di iperattività e deficit di attenzione) può risultare chiaro dai test che vengono somministrati al piccolo, ma quali sono le cose
a cui presta viceversa attenzione nella sua giornata? Quali sono gli aspetti che possono essere potenziati per permettere che questo
bambino raggiunga il più alto grado di autonomia possibile? Iniziamo dal principio. Cosa vogliamo ottenere con un bambino che manifesta
delle difficoltà? Principalmente lo sviluppo della massima autonomia possibile in funzione delle capacità e delle risorse che può mettere
in campo. In questo senso appare subito chiaro che fare leva, concentrarsi e sottolineare le risorse che non ha
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