In Magazine - Falso Profilo Facebook
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In Magazine - Falso Profilo Facebook
ADVERTORIAL FALSO PROFILO SU FACEBOOK: PUÒ ESSERE REATO LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE… ANCHE ONLINE! APRIRE UN FALSO PROFILO SUI SOCIAL NETWORK PUÒ CONFIGURARE IL REATO DI SOSTITUZIONE DI PERSONA: I CONSIGLI E LE INDICAZIONI DELLO STUDIO VARLIERO. 1 IN MAGAZINE È ormai chiaro come il mondo digitale non sia più un far west dove chiunque, trincerandosi dietro uno schermo e una tastiera, può essere un altro, sia nel bene che nel male. La giurisprudenza ha fatto grandissimi passi avanti e lo ha fatto in tempi molto rapidi riconoscendo come molti illeciti possano essere commessi anche nel mondo del web. Tutto ciò, se conforme ai requisiti richiesti dalla legge, può avere conseguenze sul versante civile e penale. Le condotte ingiuriose o diffamatorie possono costituire reato anche se commesse online, non solo all’interno di forum o blog ma anche sui social network. Altra situazione, sempre più frequente, è quella di coloro che si nascondono dietro una diversa identità per poter dar libero sfogo ai loro pensieri, è il caso della sostituzione di persona. Tale condotta, punita ai sensi dell’articolo 494 del Codice Penale, prevede la pena della reclusione per colui che induca taluno in errore sostituendosi illegittimamente ad un’altra persona o attribuendosi un falso nome o una falsa qualità al fine di procurare un vantaggio o arrecare un danno. Il vantaggio che il reo può voler conseguire può consistere in una qualsiasi utilità, non necessariamente di carattere economico, e la condotta descritta dalla norma si identifica nel voler apparire come un’altra persona, con falso nome e cognome o con false attribuzioni. Appare chiaro come un simile comportamento possa trovare terreno fertile all’interno dei social network ove con grande facilità è possibile attribuirsi il nome che si vuole, la professione, le qualità e inserire immagini del profilo anche fasulle o fuorvianti. E Facebook in questo ambito fornisce ampi margini di manovra a coloro che intendano sostituire l’identità di un’altra persona alla propria al fine di trarne un vantaggio o di arrecare un danno per i motivi più disparati. Negli ultimi anni la Corte di Cassazione è stata più volte chiamata ad esprimersi sulla configurabilità del reato di sostituzione di persona all’interno dei social network e ha mostrato come la giurisprudenza sia molto attiva e vigile anche per tutti quegli illeciti che trovano nuove forme di manifestazione, online appunto. Da un simile comportamento possono altresì scaturire conseguenze in ambito civilistico poiché la persona alla quale è stata sottratta l’identità può aver subito un danno da questo fatto, ad esempio all’immagine o alla propria reputazione. Pensiamo al caso di colui che scopre un suo alter ego, con tanto di medesime informazioni personali e medesima foto profilo, impegnato ad inviare proposte inappropriate a sconosciuti o amici, ne potrebbe derivare un danno per la sua persona e per la sua professione. Solo da poco abbiamo smesso di pensare che tutto ciò che manchi di una fisicità o di un contatto con la realtà (perché connesso ad un mondo digitale) sia privo di conseguenze. Oggigiorno un gran numero di illeciti trova manifestazione proprio nel cyberspazio, dalle molestie al bullismo, dalle ingiurie ai danni, è quindi necessario mantenersi sempre vigili e civili anche online!