agenda - Assunzionisti
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alma ADVENIAT REGNUM TUUM Marzo 2008, Nr. 3 ( 1 ) PERIODICO DELL’ASSUNZIONE AGENDA 1 MARZO Incontro AlleanzA 10 MARZO Santa Maria Eugenia di Gesù 23 MARZO La risurrezione di Cristo (Pasqua) 5 APRILE Incontro AlleanzA AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE Via Borgo Pinti, 58 50121, Firenze Italia tel. 0552478420 e-mail: [email protected] www.assunzionisti.it Responsabile della pubblicazione: Fra Florentin Halandut e-mail: [email protected] Editoriale Essere Santi Ecco il nostro desiderio, o almeno quello che dovrebbe essere: la nostra vita è orientata per giungere a questo desiderio; il nostro agire e pensare non ha altro scopo che portarci sul cammino della santità. Desiderare essere santi è il primo passo verso la santificazione. Riconosciuti dalla Chiesa, i santi sono un modello da seguire e da imitare; non solo, ma essi ci accompagnano, come protettori, nel nostro cammino verso la santità. Essere santi non è solo un desiderio profondo della persona; anzitutto è una chiamata, un appello che viene da Gesù Cristo. Una chiamata espressa attraverso la necessità di diventare perfetti, a immagine di Dio. Amando gli altri, il cristiano imita Dio e diventa figlio di Dio (Mt. 5,43-48). Questo desiderio ha penetrato anche il cuore del padre Emmanuel d’Alzon. Ma il suo profondo amore cristiano per Suor Maria Eugenia (attualmente santa) lo ha spinto a desiderare molto di più la sua santificazione; lo esprimerà apertamente nelle sue lettere. Desiderio compiuto; l’anno scorso, il 3 giugno, 2007, Maria Eugenia è stata canonizzata. Lasciamoci quindi interpellare dall’invito del apostolo Pietro: “Diventati santi anche voi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo.” (1Pt. 1,15-16) alma STORIA Santa Maria Eugenia Milleret Nata a Metz nel 1817 in una famiglia agiata , Anna Eugenia Milleret non sembrava per niente destinata ad aprire un nuovo cammino spirituale nella Chiesa di Francia. Suo padre, seguace di Voltaire e liberale, è un ricco banchiere e s’interessa di politica più che dalla famiglia. Sua madre cura la sua educazione e le imprime un carattere forte e un senso del dovere. Anna Eugenia è molto intelligente e sensibile; l’ambiente familiare sviluppa in lei curiosità intellettuale, interesse per le questioni sociali e una visione aperta delle cose e del mondo. Quest’educazione senza Chiesa, senza Cristo, senza scuola, si allea a una grande libertà e a un altrettanto grande senso di responsabilità. Anna Eugenia va a messa nei giorni di festa, secondo l’uso dell’alta società del tempo, e riceve i Sacramenti dell’iniziazione cristiana, ma sa poco della fede. Il giorno della sua prima Comunione fa un’esperienza mistica il cui senso però al momento le sfugge; solo più tardi la riconoscerà come l’esperienza fondante del suo camino di appartenenza a Cristo e alla Chiesa. Vive una giovinezza felice, ma non le sono risparmiate le sofferenze. Suo padre va in fallimento e perde le banche e il patrimonio di famiglia; in seguito a ciò i genitori si separano e Anna Eugenia deve abbandonare la casa della sua infanzia per andare a Parigi con sua madre, mentre il suo fratello preferito, Luigi, andrà con il padre. A Parigi, sua madre muore di colera. Anna Eugenia, a soli 15 anni, si ritrova in balìa di se stessa, agitata da un turbinio di pensieri, sola in una società frivola e superficiale. A 19 anni partecipa ai quaresimali a Notre-Dame predicati dal padre Lacordaire. La sua parola è fatta per toccare il cuore di Anna Eugenia, essa risponde a tutte le sue domande, risveglia la sua generosità. Anna Eugenia vede il Cristo come il Liberatore universale e il suo Regno realizzarsi in una società fraterna e giusta. “Ero veramente convertita, scriverà, e avevo concepito il desiderio di consacrare tutte le mie forze o meglio tutta la mia debolezza a questa Chiesa che sola ormai ai miei occhi aveva quaggiù il segreto e la forza del bene.” Nello stesso periodo, Anna Eugenia incontra un altro ardente predicatore, padre Combalot, che sceglie come suo confessore. Questi si rende conto che ha davanti a sé una creatura d’élite e la sceglie all’istante come fondatrice della congregazione che sogna per l’educazione dei giovani. Egli è convinto che solo attraverso l’educazione si potrà evangelizzare le intelligenza, rendere cristiane le famiglie e così trasformare la società. A 22 anni diventa fondatrice delle Religiose dell’Assunzione la cui missione è: annunciare Gesù Cristo, farlo conoscere ed amare, lavorare all’estensione del Regno di Dio nelle persone e nelle società. Nel 1839, con altre due giovane, inizia una vita di comunità, di preghiera e di studio in un modesto appartamento della rue Férou, vicinissimo alla Chiesa di San Sulpicio. Nel 1841, viene aperta la prima scuola con la’iuto di Madame Chateaubriand, del padre Lacordaire, di Montalambert e dei loro amici. Maria Eugenia e le sue prime sorelle vogliono unire tradizione e novità, i tesori della spiritualità e della saggezza della Chiesa a una forma di vita religiosa e di educazione capace di rispondere alle esigenze degli spiriti moderni. Padre Emmanuel d’Alzon, divenuto direttore spirituale di Maria Eugenia poco dopo la fondazione, sarà padre, fratello e amico secondo le necessità. Nel 1845 padre d’Alzon fonda gli Agostiniani dell’Assunzione e, i due fondatori, si aiuteranno reciprocamente per 40 anni. Ambedue avevano un ’dono’ di amicizia, lavorando nella Chiesa con numerosi laici. Insieme, alla sequela di Cristo, religiose, religiosi e laici hanno tracciato la via dell’Assunzione e presso posto nell’immensa nube dei testimoni. Gli ultimi anni della vita di Maria Eugenia, sono anni di diminuzione fisica progressiva, d’umiltà e di silenzio; tutta la sua vita si concentra su Gesù Cristo. Il 9 marzo riceve per l’ultima volta l’Eucaristia e nella notte del 10 marzo 1898 si addormenta dolcemente nel Signore. Sarà beatificata da Paolo VI, il 9 febbraio 1975, e canonizzata da Benedetto XVI, il 3 giugno 2007, a Roma. Santa Maria Eugenia di Gesù, prega per noi! AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE SPIRITUALITÀ « Avevo supplicato nostro Signore di darmi luce, non tanto sulla mia interiorità ma su ciò che vuole che io faccia accettando di buon grado le ombre sulle cose tranne su quelle che devo sforzarmi di compiere per fare la sua volontà nel fondo della mia anima, verso cosa mi devo orientare, a cosa devo abbandonarmi e cosa evitare. Mi è sembrato che Dio volesse che lasciassi in ogni cosa agire Gesù Cristo in me, che il mio essere sempre legato, inutile e impotente, seguisse l’impulso che il Verbo ha dato all’umanità; cosi che io non avessi che da entrare nella dimenticanza di me, vegliando a lasciare agire Gesù Cristo in me, e a fare in ogni istante quello che Egli avrebbe fatto al mio posto. » Lettera al P. Emanuele d’Alzon, nr. 1551 18 maggio 1842 « Non è bello dire a qualcuno: “Fate quello che è più perfetto?” Credetemi che se non fossi profondamente convinto delle grazie che Dio vuole accordarvi, non vi avri parlato così. Si, Signora, Dio vuole farvi molte grazie, e io sarò nella disperazione se ne abusate. Non posso esprimervi il desiderio che provo di vedervi diventare una grande santa. È qualcosa di cosi forte che se scopro che non fate tutti gli sforzi per arrivarci, non potrò non esprimervi le mie tristezze.[…] P.S. All’inizio vi avevo scritto una lunga lettera dove entravo di più nei dettali; ma penso di avervi detto tutto solo con questa parola : “Siate perfetta”. Il vostro cuore vi dirà il resto. » Lettera del padre d’Alzon a Maria Eugenia, 29 o 30 settembre 1839, Lettere, II p.35-36 “Marie-Eugénie Milleret ci ricorda l’importanza dell’Eucaristia nella vita cristiana e nella crescita spirituale. Infatti, come sottolinea lei stesse, la sua prima comunione fu un momento forte, anche se non se n’è resa conto completamente in quel momento. Cristo, presente nel più profondo del suo cuore, lavorava in essa, lasciandole il tempo di camminare al suo ritmo, di seguire le sue ricerche interiori che la condurranno fino a donarsi totalmente al Signore nella vita religiosa, rispondendo agli appelli del suo tempo. Percepiva in particolare l’importanza di trasmettere alle giovani generazioni, particolarmente alle giovani ragazze, una formazione intellettuale, morale e spirituale, che facessero di loro delle donne capaci di caricarsi della loro vita familiare, sapendo portare il loro contributo alla Chiesa e alla società. Lungo la sua vita troverà forza per la sua missione nella vita di preghiera, associando continuamente la contemplazione e l’azione. Possa l’esempio di Maria Eugenia invitare gli uomini e le donne di oggi a trasmettere ai giovani i valori che li aiuteranno a divenire adulti forti e felici testimoni di Cristo Risorto. Che i giovani non abbiano paura di accogliere questi valori morali e spirituali, di viverli nella fedeltà e pazienza. Così costruiranno la loro personalità e si costruiranno l’avvenire. Cari fratelli e sorelle, rendiamo grazie a Dio per le meraviglie che ha compiuto nei Santi, nei quali risplende la sua gloria. Lasciamoci attrarre dai loro esempi, lasciamoci guidare dai loro insegnamenti, perché tutta la nostra esistenza diventi, come la loro, un cantico di lode a gloria della Santissima Trinità. Ci ottenga questa grazia Maria, la Regina dei Santi, e l'intercessione di questi quattro nuovi "Fratelli maggiori" che oggi con gioia veneriamo. Amen.” Dall’omelia del Santo Padre Benedetto XVI per la canonizzazione di Santa Maria Eugenia di Gesù San Pietro, 3 giugno 2007 AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE TESTIMONIANZE Il dono della santità Pellegrinaggio a Lourdes Come vi abbiamo informato nel numero precedente di “alma”, quest’anno organizzeremo un pellegrinaggio a Lourdes, dal 10 al 16 agosto, con una breve sosta a Nimes. Quelli che desiderano partecipare sono pregati ad iscriversi al più presto possibile. Per altre informazioni, riguardo il pellegrinaggio o le modalità d’iscrizione, non esitate a contattarci: Nostra Signora della Salvezza (NDS) Borgo Pinti, 58, 50121, Firenze [email protected] Telefono (tra le ore 14.00 e 18.00): 055 2478420 oppure 348 9220253 Incontri di spiritualità assunzionista Ogni due settimane (la seconda e la quarta del mese), padre Gervais guida un incontro alla scoperta e conoscenza della spiritualità assunzionista. Gli incontri si svolgono nella comunita, il sabato, dopo la Santa Messa. Per altre informazioni, volgetevi direttamente a P. Gervais o scrivete alla comunità ([email protected]). Per altre notizie e per informazioni supplementari, consultate il nostro sito: www.assunzionisti.it « Maria Eugenia sarà canonizzata il 3 giugno ». Le suore aspettavano da tempo una notizia del genere. Io non ci davo troppo peso. Per me, Maria Eugenia è la sorella maggiore, la madre, per me era già santa. Grazie alla sua esperienza spirituale, alla sua vita quotidiana, sulla sua scia, io sto facendo un percorso di vita piena fatta di conversione e di gioia, dell’incontro (il viola e il bianco del nostro abito). La sua vita non poteva non essere quella di uno degli amici di Dio, dei testimoni del suo amore che agisce. Ecco, il 3 giugno arriva, andiamo tutti a Roma con i nostri amici, con tante sorelle che vengono dai quattro angoli della terra. Siamo tanti, siamo a San Pietro, davanti al « dolce Cristo in terra », come direbbe Santa Caterina e come lo pensava la nostra prima sorella. Siamo pellegrini in compagna di altri pellegrini. Anche qui Maria Eugenia non è sola, ci sono altri tre santi ai onori dell’altare. Cara madre, anche ora non smetti di sottolineare la forza che viene dall’essere « in comunità », in comunione con altri. Piove, madre, piove tanto e non sembra voler smettere, c’è qualcosa che ci avvolge tutti, ci raggiunge in profondità, lì dove neanche tant’acqua può arrivare. All’udire le parole « può essere iscritta nell’elenco dei santi » ho compreso cosa fosse; era la Grazia di poter vedere come Dio rende testimonianza ai suoi prediletti a coloro che hanno vissuto solo di Lui e per Lui. Allora è vero, la canonizzazione è importante, ora la nostra madre, il suo percorso di vita, il carisma, non è più « nostro » è un regalo fatto alla Chiesa Universale e al mondo. “La sua vita era quella di uno degli amici di Dio, dei testimoni del suo amore che agisce.” Cara madre, lo hai detto e con il tuo Signore lo hai fatto: « il mio sguardo è tutto in Gesù Cristo e nell’estensione del suo Regno. » Ora però sostienici nella fedeltà al carisma, al dono ricevuto ad essere delle adoratrice del Padre e amanti del nostro tempo in un unico slancio di amore filiale (Prologo RV). Suor Anna, R.A. (Religiosa dell’Assunzione) Immagine della messa di canonizzazione, Vaticano, 3 giugno 2007 AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE