Droga - Toni Canz

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Droga - Toni Canz
Droga: né mostro né mito
Droga: né mostro né mito
- per la conoscenza, contro l’ignoranza INDICE
1) Introduzione
2) Breve ABC delle droghe più diffuse
a Allucinogeni
• allucinogeni “leggeri”
• allucinogeni “puri”
b Oppiacei
• oppio
• morfina
• eroina
c Oppiacei sintetici
d Cocaina
e Amine (amfetamine)
f Extasy
g Pesanti legali
h Farmaci psicotropi
• Barbiturici
• Benzodiazepine
• Altri
i Altre droghe
• Inalanti
• droghe sintetiche con profilo psichedelico
• steroidi
j Nuove droghe
• varie
• nexus
• ketamina
3) Conclusione
Introduzione
La parola Droga, che suona più o meno simile in tutte le lingue comprese quelle dell’est (drug,
drogue, droga, droge, drogy, ecc.), dal punto di vista semantico deriva dall'olandese “droog”
cioè secco, e in passato stava ad indicare quei barili di sostanze secche in genere importati
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Droga: né mostro né mito
dalle indie orientali che contenevano vegetali essiccati dai quali si estraevano medicamenti e
spezie che tuttora chiamiamo droghe.
Ma cosa si intende comunemente oggigiorno con la parola droga?
Una definizione corretta potrebbe essere quella di ogni sostanza chimica, naturale o artificiale
che ha caratteristiche psicoattive o fisiottive o psico/fisioattive, cioè “che modifica la
psicologia o l'attività fisica e mentale degli esseri umani” (definizione dell'OMS Organizzazione Mondiale della Sanità).
In altre parole come pensavano già millenni fa Ippocrate e Galeno, padri della medicina
scientifica, per droga si può intendere una sostanza che invece di essere “vinta” dal corpo o
dalla mente (e assimilata come semplice alimento) è capace di “vincerli”, provocando
cambiamenti organici o psichici o di entrambi i tipi.
Ora, dato che oggigiorno di sostanze simili ne esistono moltissime, il problema è come
classificarle o suddividerle.
Negli ultimi decenni si è affermata la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere anche se
questa definizione non ha nessun fondamento scientifico, e tende solamente a distinguere tra le
droghe illecite quelle che hanno una maggiore o una minore pericolosità individuale e sociale;
quindi non è nient’altro che una collocazione “socio-politica” delle sostanze.
La definizione più` equilibrata dal punto di vista scientifico è senza dubbio quella che
classifica le droghe a seconda del loro effetto e cioè:
1.Stupefacenti: oppio e derivati (morfina, eroina, codeina).
2.Stimolanti: cocaina, amfetamine, tabacco, caffè, te' e, se assunti in dosi piccole, i derivati di
sintesi come le metossiamfetamine (DOM, conosciuta comunemente come STP, DMA,
conosciuta come pillola dell'amore e MDMA, meglio nota come ecstasy).
3.Sedativi o ipnotici: benzodiazepine, barbiturici, fenotiazine.
4.Inebrianti: alcool, etere, solventi, colle, cloroformio, assenzio.
5.Allucinogeni: LSD, hashish e marijuana, mescalina, psilocibina, psilocina e se assunte in
dosi appropriate le metossiamfetamine indicate anche tra gli stimolanti.
In questo documento classificheremo le droghe tenendo conto di entrambi gli aspetti (politico
e scientifico), perché è tanto evidente quanto innegabile che oggigiorno l’interconnessione tra
scienza e politica è strettissima.
Ci siamo altresì limitati a quelle che propriamente possono venir definite “sostanze”,
tralasciando quella enorme quantità di oggetti o concetti (che poi “sostanza” lo sono
comunque) che tanto pesantemente influenzano e condizionano la nostra vita odierna, e che a
tutti gli effetti potrebbero essere considerati droghe, dato che danno dipendenza, hanno effetti
psico/fisioattivi, possono avere tassi elevati di pericolosità e mortalità: per esempio
l’automobile, il lavoro salariato, la televisione, lo stato, la chiesa, la patria, la famiglia…
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Breve ABC delle droghe più conosciute e
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Droga: né mostro né mito
diffuse
A cura del collettivo “Il Mondo Capovolto” – Chieri
Ø
Allucinogeni
Allucinogeni “leggeri”
I più diffusi sono:
• Marijuana (foglie della cannabis)
• Hashish (secrezioni resinose delle estremità fiorite della cannabis, pressate in blocchi)
Principio attivo della cannabis THC (Delta-9-Tetra-Hydro-Cannabinolo)
Allucinogeni leggeri.
Storia: Usati da millenni. La coltivazione della canapa è originaria dell’oriente (Cina, India).
I primi resti di questa fibra ritrovati in quelle regioni sono databili circa 7.000 anni fa (5.000 a.
c.). Nello stesso periodo è databile la prima grande rivoluzione del genere umano: la
rivoluzione agricola. L’uomo da nomade cacciatore comincia lentamente e gradualmente a
diventare agricoltore stanziale. Ciò fa pensare che la coltivazione della cannabis sia stata una
delle prime colture praticate dall’uomo. Sono comunque stati ritrovati semi di canapa anche in
accampamenti preagricoli. I primi resti ritrovati in Europa risalgono a circa 5.000 anni fa.
Effetti: Gli effetti psicoattivi sono di solito forme leggere di benessere e rilassatezza,
accompagnate da espansione delle percezioni sensoriali, cerebrali ed emotive.
Terapeutiche senza controindicazioni per svariatissime patologie.
Socializzanti.
Tossicità: Del tutto innocue.
Modalità di assunzione: queste sostanze possono essere fumate o ingerite, non iniettate come
alcuni credono.
Stato Legale: Illegali pressoché ovunque (compresi i paesi in cui crescono spontanee). In
alcuni paesi (Olanda, Danimarca, Canada, parte della Germania) pur rimanendo formalmente
illegali, ne è tollerato l’uso, ed è regolamentato per legge.
Altri allucinogeni naturali:
• Kat (arbusto coltivato nel corno d’Africa largamente consumato in Yemen, Somalia,
Etiopia, Africa in generale. Principio attivo è il Catinone, da cui si ricavano parecchie
droghe sintetiche). Viene generalmente assunta per via orale (masticata). Innocua. Illegale.
• Solanacee (tabacco, belladonna, mandragola, stramonio [datura estramonium],
giusquiamo ecc. ecc.). Pericolose a dosi eccessive. Vengono fumate o ingerite. Legali.
• Allucinogeni – deliranti minori (cannella, pepe, noce moscata, ecc.) Molto usate in
passato. Fumate o ingerite eccitano il sistema nervoso centrale. Pericolose, a dosi elevate
possono causare allucinazioni che raggiungono stati di delirio. Legali.
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Allucinogeni “Puri” (allucinogeni psichedelici)
Funghi • Peyote (molto potente - cresce in Messico/Centro/Sud America principio attivo: mescalina - scoperto e sintetizzato in laboratorio nel 1896). Si
consuma ingerendolo.
• Amanita Muscaria (funghetto allucinogeno diffusissimo che cresce un
po’ ovunque, dai boschi ai parchi metropolitani - sono i famosi “funghetti
magici”). Si mangiano.
Altro
• LSD 25 (potentissimo allucinogeno psichedelico - principio attivo:
dietilamide dell’acido lisergico - semisintetico - estratto da un fungo della segale
chiamato Ergot o Sclerozio - scoperto da Albert Hoffmann, chimico della Sandoz,
nel 1943). Si assume ingerendolo.
• Mescalina, Psilocibina, Psilocina, ecc. (Principi attivi ricavati da
funghi. Psichedelici. Molto potenti.) La noradrenalina, uno dei due neuro
trasmettitori del sistema nervoso centrale umano, presenta fortissime somiglianze
con la mescalina. Generalmente vengono ingerite.
• Yage, Iboga (potenti allucinogeni vegetali diffusi a livello tribale in Sud
America ed Africa). Ingerite o fumate.
Storia: I funghi e le sostanze allucinogene sono usati da millenni da sciamani, stregoni, druidi,
sacerdoti, ecc. per stabilire contatti con dimensioni spirituali ed ultraterrene. Usate per riti,
cerimonie, esorcismi, riti magici, cure della mente, ecc. anche dalle popolazioni tribali sotto la
guida degli sciamani.
L’LSD sarà il simbolo della “beat generation”, generazione ribelle chenegli anni ’70 rifiuterà
gli schemi-prigione di questa società per cercare altre dimensioni e stati di coscienza.
Effetti: Sostanze non “medicamentose” ma “mistiche”.
Aprono alla mente umana le porte della percezione del trascendente.
Tossicità: Pericolose solo se assunte da inesperti o in modo eccessivo. Non danno tolleranza
né dipendenza (neanche psicologica).
Stato Legale: Illegali ovunque.
Va ricordato il significato letterale della parola "psichedelico", ossia "rivelatore della mente"
in greco, per comprendere come queste sostanze siano vere e proprie sonde che permettono di
ampliare la conoscenza del cervello, della mente e della psiche umani.
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Ø
Oppiacei
• Oppio (conosciuto da millenni, assieme alla cannabis è una delle prime coltivazioni
fatte dall’uomo). Se la coltura della cannabis è originaria dell’oriente, la coltivazione del
papavero da oppio ha origine nel bacino del mediterraneo. Sono state ritrovate tracce
antichissime di uso e coltivazione in Grecia, sud della Spagna, nord-ovest dell’Africa,
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Egitto e Mesopotamia. Ciò spiega come l’oppio di queste regioni contenga due o tre volte
più morfina di quello orientale. Le prime notizie scritte di questa pianta compaiono sulle
tavole sumeriche del terzo millennio a.c. (5.000 anni fa!), negli ancora più antichi cilindri
babilonesi, in molte immagini della cultura cretese e micenea e in antichissimi geroglifici
egizi. L’oppio egiziano o “tebano” rappresenta la massima qualità in tutta l’area
mediterranea, ed è citato da Omero nell’Odissea come “qualcosa di prodigioso che fa
dimenticare ogni dolore”.
Lo si fuma o lo si mangia (può anche essere assunto in supposte per via rettale).
Praticamente impossibile iniettarlo: troppo denso e impuro.
L’oppio è sempre stato usatissimo e diffusissimo in tutta la vicenda dell’evoluzione
umana, fino ai giorni nostri. Questa sostanza è la base assoluta su cui si è fondata tutta la
scienza medica e farmacologica umana, antica e moderna. Ha guidato l’uomo nel
passaggio dalla magia all’empirismo, all’alchimismo, alla chimica, alla scienza medico farmacologica odierna. Paracelso, il più famoso medico - alchimista di tutti i tempi,
individuava nell’oppio la famosa “pietra filosofale”, e fu l’inventore del Làudano (oppio
diluito in malaga, zafferano, polvere di cannella e chiodi di garofano), che per secoli (fino
all’inizio del ‘900) fu il farmaco per eccellenza, panacea per ogni male, usatissimo in tutti
gli strati della società.
Da sempre coltivato e commerciato come bene prezioso, famose sono le innumerevoli
“guerre dell’oppio”, scoppiate fra il ‘700 e l’800. Le più conosciute hanno come
denominatore comune l’enorme quantità di oppio pregiato esportato dagli europei (in
successione li troviamo tutti: genovesi, veneziani, olandesi, spagnoli, portoghesi e
soprattutto inglesi) nei paesi dell’estremo oriente, Cina in particolar modo, data la bassa
qualità dell’oppio locale. Come già detto, infatti, l’oppio prodotto nel bacino del
mediterraneo contiene dal 16 al 20% di morfina, mentre quello orientale non supera il 5 8%. L’oppio occidentale era pagato esclusivamente in oro e argento, e diveniva esso stesso
moneta pregiata di scambio nei paesi dell’estremo oriente.
Quindi ad ogni tentativo dei cinesi di limitare la massiccia importazione (circa 10.000
tonnellate all’anno verso la metà dell’800), corrispondeva l’offensiva militare europea, per
ristabilire i principi del “libero commercio”. Fra il 1838 e il 1843 si svolge la più famosa
delle guerre dell’oppio, voluta (e naturalmente vinta) dagli inglesi contro i cinesi, che non
volevano più importare, ma produrre localmente. Il committente di questa guerra è la East
Indian Company, che spinge la corona inglese a dichiarare guerra alla Cina per
“l’intollerabile attentato contro la libertà di commercio subito”. L’agguerritissimo corpo
militare di spedizione inglese massacrerà milioni di cinesi, riducendone l’esercito ad una
completa disfatta. Le condizioni di resa imposte ai cinesi saranno a dir poco allucinanti:
altissima indennità in oro, argento e denaro per i danni subiti dalla corona inglese (?),
cessione di Hong Kong e di Amoy all’Inghilterra, apertura di tutti i porti al commercio
inglese, e dulcis in fundo, completa libertà di movimento e protezione per le missioni
cristiane (!). Guai ai vinti, dicevano i romani…
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• Morfina (scoperta dai chimici delle armate napoleoniche all’inizio dell’800 [1806]).
La si inietta per via endovenosa o intramuscolare, o si ingerisce in compresse o sciroppi
ecc.
La morfina, alcaloide dell’oppio, lanciato inizialmente come cura per gli oppiomani, in
libera vendita, usatissima nelle guerre (nella guerra civile americana e nella guerra francoprussiana del 1870 trasformò in silenziosi recinti gli ospedali da campo che prima erano
pieni di pianti ed urla stravolgenti), dilaga come farmaco di uso comune, in tutti gli strati
della società, dal proletariato all’aristocrazia. Per tutto l’800 e fino all’inizio del ‘900 nei
più eleganti salotti europei era di gran moda “bucarsi” pubblicamente e regalare astucci
firmati da famosi orafi con siringhe in oro o platino. Praticamente tutti gli uomini famosi
dell’800, artisti e letterati, politici e filosofi, erano morfinomani. Nondimeno tutti gli studi
fatti prima dell’epoca del proibizionismo sulle droghe (prima metà del ‘900), dimostrarono
ampiamente che la morfina, usata con ordine ed igiene, poteva essere iniettata tutti i giorni,
per l’intero arco dell’esistenza, senza accorciare la vita, né ridurre le capacità lavorative
(anzi…), né generare alcun problema sociale o di ordine pubblico.
Va comunque sottolineato che per tutto l’800, e fino all’inizio del ‘900, il secolo della
grande crociata contro la droga, tutte le droghe conosciute erano liberamente disponibili in
tutto il pianeta in farmacia o in drogheria. La vendita era libera (senza prescrizione medica)
e qualsiasi sostanza si poteva acquistare anche per posta direttamente dal fabbricante.
Quindi una alta percentuale della popolazione mondiale era tossicodipendente.
Una spiegazione politica di questo fenomeno è che lo stravolgimento sociale, dei ritmi
di vita, dei rapporti umani, ecc., portato dalla rivoluzione industriale era talmente grande
che doveva per forza essere compensato con qualcosa che lo rendesse più accettabile. Una
seconda spiegazione è che la droga a portata di tutti consentiva un più facile controllo
sociale e dominio sugli individui da parte della nascente borghesia industriale.
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• Eroina (Diacetilmorfina - circa dieci volte più potente della morfina - scoperta e
commercializzata dalla Bayer farmaceutici verso la fine dell’800 [1883]). La si può
iniettare, fumare, sniffare (inalare), ingerire, assumere per via rettale.
L’eroina viene lanciata con una massiccia campagna pubblicitaria nel 1898. Il nome
chimico diacetilmorfina viene sostituito dal nome commerciale Eroina, dal tedesco
“heroish”, sostanza forte, potente, eroica. La Bayer, omettendo completamente il fatto che
l’eroina produceva una forte dipendenza (all’epoca già ampiamente risaputo da chimici e
addetti ai lavori che ne avevano fatto un largo uso sperimentale su se stessi, diventando
eroinomani), diceva sui volantini pubblicitari verità sicuramente inoppugnabili:
“Calma ogni sentimento di timore”
“Anche dosi minime fanno sparire ogni tipo di tosse, perfino nei malati di tubercolosi”
“Cura i morfinomani che, trattati con questa sostanza, perdono immediatamente ogni
interesse per la morfina”
Così come inizialmente la morfina era stata presentata come cura dell’oppiomania, ora
l’eroina veniva lanciata come cura per la morfinomania. Mezzo secolo più tardi il progetto
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sarà quello di curare l’eroinomania con il metadone. Il gatto continua a mordersi la coda,
con sostanze sempre più tossiche, e buona pace di case farmaceutiche e proibizionisti.
L’Eroina è l’imperatrice di tutte le droghe. In tutti i sensi. Amata e odiata, cercata e
disprezzata, osannata e maledetta. Essa è quella che racchiude in sé le contraddizioni più
evidenti del modello sociale capitalista, e simbolizza appieno lo stato di decadenza e lento
declino della civilizzazione occidentale. Negli anni ’70 conosce il suo “boom” di
diffusione a livello di massa come droga illegale. I capitalisti si accorgono che essa, in
regime di illegalità, è davvero la “merce” per eccellenza, l’unica che partendo da un costo
irrisorio di produzione della sostanza pura, arriva sul mercato del consumo con costi da
capogiro e qualità bassissima, spesso perfino inesistente. Nessuna merce possiede un
simile formidabile ciclo di autovalorizzazione, che comunque solo l’illegalità rende
possibile. Gli stati la usano come moneta di scambio per il traffico di armi e per finanziare
guerre, i governi per frenare qualsiasi impeto di rivolta sociale. I consumatori, o tossici, o
Junkies, in essa spesso vedono il rifiuto estremo all’invivibilità di questa società. Lou
Reed, in una strofa di “Heroin”, cantava: “ perché quando l’eroina comincia a scorrere /
davvero non mi importa più niente / di tutti voi poveri stronzi di questa città / e di tutti i
politici che emettono suoni pazzi / e di tutti questi corpi morti ammucchiati in tumuli…”
Droga trasversale, interclassista, interrazziale, si crea attorno ad essa una sorta di
mitologia oscura e maledetta, da suburbia malata, violenta e decadente, con i suoi
apologeti, profeti, cantori e sacerdoti, una sorta di leggenda urbana iperreale, della quale il
pioniere è stato William Burroughs negli anni ’50 (“la scimmia sulla schiena”), e che si
trascina fino ai giorni nostri, soprattutto nell’ambito delle sottoculture giovanili di rifiuto ai
paradigmi-lager della società-carcere dello spettacolo globale integrato, della
spersonalizzazione, della miseria, dell’esclusione.
L’ultima terapia che questa società ha inventato per la cura dell’eroinomania, cioè di
uno degli svariati malesseri e patologie che essa stessa genera, sono le “comunità
terapeutiche”, che per la maggior parte sono dei campi di concentramento con lavoro
forzato spesso a regime duro (es. i vari Muccioli e simili). “Arbeit macht frei” era la scritta
che campeggiava sui cancelli di Aushwitz.
Degli oppiacei esistono moltissimi derivati (codeina [Metilmorfina] scoperta nel 1832 oppiaceo blando - usato soprattutto nella cura della tosse (sciroppi, ecc.), Pentazocina
[Talwin], Buprenorfina [Temgesic], ecc.), tutti molto diffusi ed impiegati in farmacologia.
Effetti: Potenti antidolorifici. Antidepressivi. Analgesici. Stimolanti.
Terapeutici per un casino di patologie legate alla schizofrenia della vita post-rivoluzione
industriale.
Tossicità: Scarsamente pericolosi se assunti correttamente. Anche nel caso dell’Eroina, se la
sostanza è “pura” (non tagliata), il livello di tolleranza ed assuefazione sono relativamente
bassi. Il vero pericolo sta nell’illegalità, e nelle patologie medico - sociali che essa produce.
Stato Legale: Super illegali ovunque sul mercato nero (sempre meno in mano alle mafie e
sempre più appannaggio di servizi segreti, eserciti e polizie), ma larghissimamente e
massicciamente impiegati dall’industria farmaceutica.
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Ø
Oppiacei sintetici
Ne esistono moltissimi.
Principali:
• Metadone (scoperto dai nazisti dopo la disfatta di Stalingrado - il suo primo
nome fu Dolofina, in omaggio ad Adolf Hitler). Tossico, dà una pesante
assuefazione, ma opportunamente usato può essere utile in terapie di
disassuefazione da altri oppiacei.
• Palfium (Destromotamide - oggi démodé, anche perché molto potente, almeno
tre volte più del metadone). Pericoloso. Molto tossico. Grave assuefazione e
tolleranza.
• Temgesic (Cloridrato di Buprenorfina - morfina sintetica - molto usato in
campo “medico”). Scarsamente tossico. Bassa assuefazione. Agonista-antagonista
degli altri oppiacei può essere impiegato in terapie di disassuefazione.
• China White (fentanile - oggigiorno usato in quasi tutti gli ospedali
occidentali come elemento base dei cocktail anestetici durante gli interventi
chirurgici). Scarsamente tossico (pare), ma comunque almeno dieci volte più
potente dell’eroina pura. L’uso prolungato dà tolleranza e forte assuefazione fisica
e psicologica.
•
Petidina o Mepedrina Ha un effetto simile a quello dell’eroina. Usato negli ospedali
occidentali durante i parti per ridurre i dolori, e prima e dopo gli interventi chirurgici. Induce una
assuefazione simile a quella dell’eroina, ma la sindrome da astinenza si manifesta più rapidamente.
Peculiarità: è l’unico oppiaceo che dilata la pupilla invece di contrarla.
•
Altri: Dihidrocodeina (derivato della codeina), Dextropropoxifeno (sostanza simile alla
codeina), ecc. ecc.
Le anestesie praticate per gli interventi chirurgici sono piùo meno un gran miscuglio
di tutte o alcune di queste sostanze con svariati altri farmaci (soprattutto
benzodiazepine).
• Vi sono poi svariate cocaine sintetiche (Coco Snow, Crystal Caine, Synth
Coke, ecc.) e psichedelici sintetici (vedi più avanti).
Di oppiacei sintetici ne esistono veramente a dozzine, e sono quasi tutti derivati del catrame e
del petrolio.
Largamente impiegati in farmacologia e nella prassi ospedaliera.
Meno pericolosi di parecchi altri farmaci comuni “convenzionali” (es. gli psicotropi), ma
hanno controindicazioni: danno tolleranza e lunga assuefazione.
Generalmente tutti quanti si assumono iniettandoli o ingerendoli.
Illegale la vendita al mercato nero, è possibile procurarseli dietro prescrizione medica.
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Ø
Cocaina
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Storia: Le foglie della pianta da cui si estrae vengono masticate da millenni dagli indigeni sud
- centroamericani, per alleviare fame, dolore, fatica. Già nelle più antiche raffigurazioni preincaiche le figure umane erano rappresentate con la guancia rigonfia dalla pallina di foglie di
coca.
Scoperta e sintetizzata nel 1860, conosce una rapidissima diffusione, dati i suoi effetti
prodigiosi.
Effetti: Potentissimo stimolatore cerebrale. Anestetico. Analgesico. Euforizzante. Dà una
sensazione di intenso benessere, spigliatezza, stile, classe e mondanità. Sensazioni da vincenti,
da trionfatori. Da sempre droga d’élite. Usata da artisti, uomini di spettacolo e soprattutto da
dirigenti e politici per essere sempre all’altezza
della situazione e mantenersi stabilmente dove sono.
E’ droga per ricchi anche perché la cocaina, per “buona” che sia, ha un effetto limitato, che
dura poco, quindi richiede più assunzioni nell’arco di una giornata, perciò bisogna comprarne
molta. Se iniettata poi, l’effetto è intensissimo ma brevissimo. Perciò è preferibile “sniffarla”,
dura molto di più. Al termine dell’effetto della cocaina si ha un fenomeno di “down” (discesa),
meno intenso di quello delle amfetamine (vedi capitolo successivo), ma altrettanto difficile da
affrontare senza niente. Quindi o si usa altra coca (se ce n’è ancora), o si può ricorrere a
morfina o eroina, o bisogna usare farmaci ansiolitici e antidepressivi. In genere dopo alcune
ore il fenomeno di down scompare.
Generalmente la si inala (“sniffa”), più raramente viene iniettata.
Tossicità: Non dà dipendenza fisica (pare), ma una fortissima dipendenza psicologica. A
seguito di eccessive assunzioni, il conseguente fenomeno di down può dare origine a patologie
schizofreniche, anche molto gravi.
Stato Legale: Illegale. Diffusissima ovunque. Impiegata in farmacologia.
Sottoprodotti “poveri”:
• Pasta di Coca (coca grezza, non ancora lavata, ripulita e trattata con
solventi. Tossica, costituisce il salario - base dei contadini che coltivano la
coca)
• Crack (molto tossico - cloridrato di cocaina trattato con ammonio e/o
bicarbonato di sodio).
Droghe da poveri, quindi economiche.
Illegali, molto tossiche, pericolose.
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Ø
Amine (amfetamine)
Svariatissime - si trovano in diverse combinazioni “fisiche” (pietre o cristalli, polveri, liquide)
- si suddividono in tre grandi famiglie abbastanza simili come composizione ed effetti:
• Amfetamine
• Dexamfetamine
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•
Metamfetamine
Inutile fare un elenco delle amfetamine più diffuse, ne esistono moltissime. Tanto per citarne
alcune: Dexedrina, Metedrina, Benzedrina, Pervitin, ecc.
Droghe “veloci”. Potenti stimolatori del sistema nervoso centrale. Annullano il sonno,
l’appetito, la stanchezza, la fatica, la paura ecc. e rendono iperattivi anche per diversi giorni (a
seconda del tipo e della quantità assunta).
Generalmente si ingeriscono in compresse, sciroppi ecc. ma possono anche essere iniettate,
inalate, fumate.
La discesa (down) lascia un senso di spossatezza schizofrenica e di grave depressione che si
può protrarre per ore o per giorni e può anche diventare permanente (a seconda dei casi e delle
quantità). Questo stato può essere lenito o con assunzione di altra amfetamina, o con
assunzione di morfina o eroina o con assunzione di svariati farmaci oggi in commercio legale
(ansiolitici, antidepressivi).
Largamente impiegate dagli eserciti e dalle polizie di tutti gli stati.
Famoso il Pervitin, inventato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale; è l’amfetamina
ideale: per circa 7 - 8 ore toglie fame e sete, sonno, stanchezza, paura, dà euforia e grande
energia, ecc. Veniva somministrato ai piloti giapponesi prima degli attacchi Kamikaze. Usato
da molti eserciti e polizie in momenti di guerriglia o sommosse popolari. Lo si assume per via
orale in pillole o capsule o diluito in tavolette di cioccolato, caramelle, bevande. Lo si può
anche fumare; poco diffuso è il costume di iniettarlo.
Il Pervitin è stata in assoluto la droga più diffusa nei paesi dell’est all’epoca della cortina di
ferro, assieme agli oppiacei e all’alcool. Oggigiorno, caduto il muro, in questi paesi le droghe
si trovano massicciamente tutte, e ne sono consumate quantità enormi.
Durante la seconda guerra mondiale sono state prodotte oltre duecentomila tonnellate di
amfetamine per gli eserciti belligeranti, una quantità pazzesca, senza contare l’impiego
massiccio di tutte le altre droghe.
Durante la rivoluzione spagnola, la cosiddetta guerra civile della metà degli anni ’30, le truppe
franchiste, fasciste, naziste e staliniste ebbero a disposizione quantità enormi di amfetamine e
droghe varie, mentre gli anarchici disponevano solo della poca cannabis coltivata nei territori
liberati, anche per curare i feriti. Per questo si dice ancora oggi che la libertà in Spagna fu
sconfitta dalla Metedrina.
La recente guerra nei balcani, il conflitto per la spartizione della ex-Jugoslavia, è stata, in
proporzione, la guerra più “drogata” della storia del genere umano; sono state impiegate
tonnellate di amfetamine, eroina, metadone, ecc., e sono state sperimentate svariatissime
sostanze nuove.
Le amfetamine sono ancora oggi diffusissime tra gli “sportivi”, assieme agli steroidi e gli
anabolizzanti, nonostante i presunti controlli anti-doping. Alla fine degli anni 50 muore il
campione mondiale di ciclismo, imbottito di Maxiton, mentre sta salendo un passo di
montagna. Dopo pochi anni 23 ciclisti durante il tour de france vengono ricoverati in clinica
neuropsichiatrica con sintomi di schizofrenia furiosa e delirium tremens, e ristretti per mesi
con la camicia di forza, per aver provato una nuova amfetamina: il Tonedron (nome suadente,
davvero molto “tonico”). Oggigiorno episodi simili accadono regolarmente, ma non vengono
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Droga: né mostro né mito
più riportati dalle cronache.
Queste sostanze sono anche largamente impiegate per le diete alimentari, con conseguenze
spesso devastanti per gli ignari soggetti che le assumono. La più diffusa a questo scopo
oggigiorno è ilCloridrato di Fendimetrazina (nome commerciale Plegine).
Tossiche. Pericolose. Danno tolleranza e pesante assuefazione. Dosi eccessive possono causare
la morte o lesioni cerebrali permanenti.
Illegali sul mercato nero, ma legalissime per le case farmaceutiche e l’uso “medico”.
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Ø
Exstasy
Effetti: Droga “anomala”, speedy ma allucinogena, psichedelica, libera l’emotività e rimuove
le inibizioni, dando al contempo molta euforia. Non è quindi sostanza con potenzialità
terapeutiche in patologie mediche o ospedaliere, ma con un forte valore psicoterapeutico.
Principio attivo MDMA - (Metilene-Dioxi-Metil-Amfetamina).
Storia: Scoperta all’inizio degli anni ’70 da Alexander Shulgin, ricercatore semi-legale,
chimico della Dow Company, una specie di “guru” delle droghe e “Drug Designer”, già
artefice della mescalina di sintesi e dell’STP. Viene all’inizio largamente utilizzata sia su se
stessi sia su pazienti da psichiatri, medici e psicologi, che ne affermano la non tossicità e la
“capacità quasi incredibile di facilitare la comunicazione soggettiva e l’accesso liberatorio a
sentimenti repressi” oltre la possibilità di avere pieno controllo degli effetti da parte del
soggetto che la assume, che può passare senza problemi da uno stato alterato di coscienza ad
uno stato deltutto normale. Emblema del movimento “New Age” e simbolo della rivolta
giovanile legata al fenomeno dei “Rave” illegali (TAZ - Zone Temporaneamente Autonome),
nel corso degli anni ’80 diventa droga di massa, e per questo solo fatto dichiarata illegale e
resa irreperibile nelle farmacie. Per stessa ammissione della DEA (Drug Enforcement
Agency), “la proibizione non dipende dagli effetti fisici o psichici di questa sostanza, ma dal
numero enorme di persone che desidererebbero fare uso di MDMA, data la capacità
tendenzialmente sovversiva di questa droga”. Purtroppo la proibizione ha creato il mercato
nero di Ecstasy, e quella che si trova sul mercato nero è quasi tutta amfetamina
(metamfetamina) e basta, quindi bidone, non più innocuo ma potenzialmente tossico e
pericoloso. Inoltre alterandone la qualità, e confinandola nelle discoteche (santuario dello
spettacolo/merce - conformismo omologato - negazione di qualsiasi cultura), il sistema ne ha
in pratica annullato le potenzialità destabilizzanti.
Tossicità: Innocua (se non bidone). Può generare dipendenza psicologica, ma non astinenza
fisica o tolleranza (sempre se non bidone). Può avere interazioni pericolose se associata ad
altre droghe. Si assume per via orale.
Stato Legale: Illegale ovunque. In Olanda pur rimanendo illegale è tollerata per la sua non tossicità; ne viene perseguito solo lo spaccio.
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Droga: né mostro né mito
Ø
Pesanti “legali”
• Alcool: droga pesante antichissima, probabilmente la prima scoperta dall’uomo. Già
conosciuta nel neolitico, era pre-agricola. Dà assuefazione fisica e psicologica, induce
tolleranza.
• Nicotina / Tabacco: conosciuto dall’antichità il tabacco ha conosciuto alcuni
momenti di proibizione legale nel corso della storia:
§ fra il 600 e il 700 quando in Cina l’ultimo imperatore Ming ne proibì
l’uso e la coltivazione, data la larghissima diffusione tra la popolazione.
Questo significò l’avvio dell’uso e della diffusione di massa dell’oppio in
Cina: proibito il tabacco la gente cominciò a fumare l’oppio (che prima
veniva usato per via orale, cioè mangiato). Questa fu anche una delle cause
che determinarono l’avvio della sequenza delle innumerevoli guerre
dell’oppio.
§ Negli anni ’10 di questo secolo il tabacco venne progressivamente
proibito in quasi tutti gli stati nordamericani. Fallito l’esperimento del
proibizionismo sul tabacco si provò con quello sull’alcool (anni ’20, sempre
in nordamerica). Fallito anche questo si passò decisamente a quello sulle
droghe.
• Caffeina / Theina: conosciute dagli albori dell’umanità, pericolose se assunte in
modo eccessivo, non risulta siano mai state sottoposte a restrizioni legali.
• Farmaci: Il boom della diffusione dei farmaci avviene col passaggio dalla società agricola
a quella industriale, con l’avvento dell’egemonia della chimica, e con il progressivo progredire
del superbusiness economico delle multinazionali farmaceutiche. Vedi capitolo successivo.
•
Ecc. ecc.
Su queste droghe non c’è bisogno di dilungarsi: l’evidenza è sotto gli occhi di tutti.
Droghe pericolose, che provocano stragi e lesioni permanenti agli organismi e alle menti, ma
legali e tollerate, “sussunte” nel corpo e nel tessuto sociale come sostanze assolutamente
naturali.
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Ø
Farmaci psicotropi o psicofarmaci
Gli psicofarmaci (cioè farmaci che agiscono sul cervello) si dividono principalmente in tre
grandi categorie, a seconda dei disturbi che dovrebbero curare: neurolettici, antidepressivi,
ansiolitici. Ma esistono svariate sottocategorie come sedativi, ipnotici, tranquillanti, correttori
di carattere, antipanico, sonniferi, ecc.
Al di là di tutti i nobili usi per cui vengono indicati, essi sono quasi tutti composti
principalmente da due famiglie di sostanze: i barbiturici e le benzodiazepine.
• Barbiturici: Le droghe in assoluto più tossiche e pericolose che esistano: scoperte
nella seconda metà dell’800 (1864) e diffuse all’inizio del ‘900 (1912 - fenobarbitolo)
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Droga: né mostro né mito
insieme ai primi ipnotici e sonniferi (cloral, paraldeide), producono rapidamente grave
assuefazione e tolleranza con sintomi di astinenza molto più duri e tremendi di qualsiasi
altra droga. Nel giro di pochi anni portano a lesioni permanenti e alla morte. Ancora oggi
sono il mezzo preferito di suicidio per i disperati. Nietzsche arrivò ad essere dipendente dal
Cloral, che lo portò prima alla pazzia e poi alla morte. Mehring e Fisher,
ricercatoriscopritori del Veronal, il primo barbiturico commercializzato, moriranno di
overdose della loro invenzione dopo pochi anni di terribile dipendenza. Marilyn Monroe
morì, come tutti sanno, di una mistura di alcool e barbiturici. La lista sarebbe lunghissima.
Conosciuti nei deserti delle odierne periferie metropolitane come “gorilla pills” (pillole che
ti riducono ad uno stato scimmiesco – vegetativo) sono considerati dagli stessi
“Junkies” (tossici all’ultimo stadio) il punto limite di non ritorno. I Ramones nella canzone
Go Mental associano lo stato di abbruttimento demenzial-vegetativo, la morte mentale di
molti giovani dei ghetti al “popping phenobarbitol” (assunzione di fenobarbitolo) e
parlano espressamente di sedazione medica da parte del potere politico di ogni attitudine
sovversiva.
I barbiturici sono stati liberamente venduti per decenni in tutto il mondo senza ricetta, con
l’onorevole nome di “ipnotici non oppiacei”. Hanno causato migliaia di morti e prodotto
milioni di tossicodipendenti a livello mondiale, ma sono sempre stati considerati farmaci,
non droghe perché non oppiacei. Mah… valli a capire.
Diffusi come medicinali “per la cura dei nervi e i disturbi dell’insonnia”, l’effetto dei
barbiturici è una via di mezzo tra l’ubriacatura alcolica e il sonno, situazione che davvero
calma i nervi, allontana i dispiaceri e fa dormire. Generalmente il soggetto che ha assunto
barbiturici barcolla, trema, balbetta, farfuglia e tende a dormire anche in piedi.
I più conosciuti sono: Seconal, Nembutal, Veronal, ecc. Ce ne sono a decine.
Generalmente sono assunti per via orale, ma si possono anche iniettare. Il rischio di
overdose da barbiturici è davvero molto alto, perché l’effetto stesso delle pillole porta a
dimenticare di averle prese, ed a prenderne altre dimenticandosene poi nuovamente, fino
ad arrivare alla morte per spasmi convulsivi dopo un lungo atroce delirio.
Attualmente sono venduti in farmacia su prescrizione medica, ma si possono
tranquillamente reperire anche sul mercato nero illegale.
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• Benzodiazepine: Sono gli unici farmaci capaci di battere con grande vantaggio i
barbiturici in quanto a stordimento mentale, ma pare abbiano una minore capacità
mortifera. Infatti li stanno lentamente ma gradualmente sostituendo. Scoperte nel 1933, la
diffusione massiccia inizia alla fine degli anni ’50 (la prima commercializzata fu il
chlordiazepoxide con il nome di Librium). Il loro uso principale è come ansiolitici, sedativi
e sonniferi (ipnotici). I più conosciuti sono: Valium (Diazepam), Tavor, Darkene, Halcion,
Roipnol, ma ve ne sono a decine.
Oggigiorno le benzodiazepine sono in assoluto le droghe più diffuse, usate ed abusate a
livello planetario. Praticamente in ogni casa vi è almeno un farmaco a base di
benzodiazepine. Molti li usano saltuariamente, moltissimi ne sono dipendenti. Questi
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Droga: né mostro né mito
farmaci danno rapida assuefazione (fisica) e tolleranza. Fortissima la dipendenza
psicologica. Il rischio di overdosepare minore rispetto ai barbiturici, ma una assunzione
eccessiva porta comunque alla morte, specialmente se associata all’alcool. Vale comunque
anche qui lo stesso discorso dei barbiturici: si può morire per assunzioni ripetute, dopo
aver dimenticato le precedenti. Le lesioni mentali permanenti causate dalle benzodiazepine
non si contano, talmente sono tante e variegate.
Gli effetti sono simili a quelli dei barbiturici: stordimento e istupidimento, forti amnesie,
confusione mentale, sonno improvviso profondo e senza sogni, sedazione ipnotica, ecc.
ecc. Ma anche le benzodiazepine sono considerate farmaci e non droghe, quindi si può, ad
esempio, tranquillamente guidare un’auto sotto i loro mirabili effetti…
Di solito si ingeriscono in compresse o capsule, ma si possono anche iniettare.
Le benzodiazepine sono i farmaci più prescritti dai medici. Fiorente il mercato nero.
Due parole a parte merita la regina delle benzodiazepine: il Roipnol (flunitrazepam) della
Hoffmann La Roche (multinazionale svizzera). Commercializzato nel 1970 e distribuito
come sonnifero ipnotico di lungo effetto, è la benzodiazepina più potente: almeno dieci
volte più del valium. Inizialmente venne usato come “paracadute” sugli effetti di down di
cocaina ed amfetamine, ma ben presto prese “vita propria”, diventando una droga pesante a
se’ stante a tutti gli effetti. Sotto l’effetto del roipnol si perde totalmente coscienza di se’ e
del mondo, e si può veramente fare qualsiasi cosa, salvo poidimenticarsene. Il caso più
classico è di quello che se ne esce da casa in roipnol e si risveglia dopo due giorni in
galera, magari pieno di botte e di lividi, senza sapere come ci è finito e senza ricordare
nulla, ma dopo averne combinate di tutti i colori.
Dati questi effetti un tantino pericolosi, il Roipnol negli Stati Uniti (al contrario che in
Europa e nel resto del mondo) è illegale a tutti gli effetti, non si vende neanche dietro
prescrizione medica, non è reperibile nelle farmacie. Ma questo ha generato un mercato
nero formidabile, per cui gli USA sono i primi consumatori mondiali di roipnol, e questo
costituisce una vera e propria piaga sociale.
La pericolosità del roipnol aumenta in maniera esponenziale se mescolato all’alcool o ad
altre droghe.
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• altri psicofarmaci: scienziati e ricercatori sono ogni giorno al lavoro per trovare
altre prodigiose sostanze che leniscano i nostri mali (e soprattutto i loro), quindi è
praticamente impossibile classificare “scientificamente” tutti gli psicofarmaci che ci sono
in giro, bisognerebbe veramente essere degli “addetti ai lavori”.
In questa sede ci limiteremo a segnalare le altre due grandi famiglie di psicofarmaci
assieme ai barbiturici e alle benzodiazepine, anche se meno diffuse: le Fenotiazine
(tranquillanti maggiori – es: Clorpromazina) e i Butirofenoni (sempre considerati
“tranquillanti maggiori” – es: Droperidol e Aloperidol).
Inutile dilungarsi: vale esattamente lo stesso discorso dei barbiturici e delle benzodiazepine.
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Droga: né mostro né mito
Ø
Altre droghe
• Inalanti: (etere, cloroformio, gas, vernici, colla [in inglese glue], solventi, spray di
ogni genere, ecc).
Droghe “povere” ed economiche, come si può facilmente intuire. Altresì poco conosciute,
e spesso ignorate, dalla cultura “ufficiale”.
L’uso e la diffusione di questo tipo di droghe inizia verso la metà dell’800, con l’etere ed il
cloroformio, che sono consumati dagli strati più bassi della popolazione (soprattutto perché
più economici e più efficaci dei liquori se aggiunti alla birra), ma anche come droghe
ludiche e ricreative da gruppi dell’alta società amanti della decadenza, dove era più
comune inalarle che berle. Guy de Maupassant sarà l’eteromane più creativo. Oggigiorno
ci si possono procurare legalmente litri di queste sostanze in qualunque negozio di prodotti
chimici. Vengono quasi tutte esclusivamente inalate (o aspirate), mai iniettate.
L’uso prolungato ovviamente produce danni molto gravi, soprattutto al cervello ed al
sistema nervoso.
Il momento di maggior uso popolare di massa di queste sostanze è il carnevale brasiliano,
dove gira veramente di tutto. Gli effetti sono principalmente momenti brevi e intensi di
piacevole stordimento euforico e creativo, ma come effetto collaterale, spesso generano
momenti di rabbiosa e liberatoria violenza di classe.
Gli inalanti sono veramente droga di classe, l’unica a portata degli strati più poveri della
popolazione. Diffusi nelle carceri (soprattutto il gas), nei ghetti e nelle periferie delle
metropoli, esiste una vera e propria mitologia di classe attorno a queste sostanze, legata
soprattutto alle sottoculture giovanili. Dai ribelli senza causa ai Bluson Noir degli anni ’50,
dai provos airockers dei ’60, dagli Hell’s Angels agli skinheads, dai darks ai mutoids, dagli
skin rossi ai punk dei ’70-’80, si sono liberate scariche purissime di adrenalina e violenza
di classe anche attraverso l’uso degli inalanti.
“Sniffin’ Glue” era il nome di una delle prime fanzines punk, ed il nome, provocatorio,
stava ad indicare soprattutto l’origine proletaria e sottoproletaria del fenomeno della rivolta
punk. I Ramones, con un pezzo durissimo (“Now I wanna sniff some glue”) collocavano
essi stessi in un universo suburbano torbido, malato, decadente, iconoclasta, perduto e
violento, rabbiosamente incazzatissimo.
Paradossale che le droghe più legali ed economiche che ci sono, siano al contempo
simbolo della violenza di classe più temuta dall’”establishment” (sistema), proprio perché
presenti ovunque, quindi non controllabili.
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• Droghe sintetiche con profilo psichedelico: scoperte e diffuse tra la fine degli
anni ’70 e l’inizio degli ’80, ce ne sono tantissime, abbastanza simili fra di loro, ognuna
con qualche sua peculiarità specifica. Tutte illegali, le più diffuse sul mercato nero sono:
DOM, DOET, DOB, TMA, MDE, MBDB, MDA, MDMA, PCP, 2CB, TRIPTAMMINE,
ecc. ecc., ognuna conosciuta con qualche nome esotico attribuitogli localmente. La più
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Droga: né mostro né mito
famosa è l’Ecstasy (MDMA). Sono quasi tutte metamfetamine con anello benzenico di tipo
mescalinico. Cioè: speedy ma psichedeliche.
Oltre all’Ecstasy, le più conosciute e diffuse sono:
§ STP: Il nome con cui è conosciuta è tutto un programma, infatti STP sta per
Serenità, Tranquillità, Pace. Simile come effetti all’LSD, ma forse ancora più
potente. L’effetto dura fino ad un paio di giorni. Poco tossica, ma con un alto
rischio di brutti “viaggi”, se assunta da inesperti o a dosi eccessive. Di solito si
trova in compresse (o simili) e si assume per via orale. Scoperta sempre dal nostro
ineffabile Alexander Shulgin chimico “sovversivo” e underground (già scopritore
di mescalina sintetica, mda, mdma, ecc.), il principio attivo è la
dimetoximetamfetamina (DOM).
§ PCP (fenciclidina): conosciuta come “polvere degli angeli” si può fumare,
inalare o assumere per via orale. Meno potente dell’STP ha effetti di breve durata
simili a quelli dell’LSD. Non tossica, poco “rischiosa”.
§ MDA: (pillola dell’amore) variante dell’Ecstasy, menopotente ma famosa per il
forte effetto afrodisiaco. Non tossica, non pericolosa. Si ingerisce in compresse.
§ DMT: (dimetiltriptamina) sostanza cristallina incolore, ricavata dai semi di
alcune piante delle Antille e dell'America del Sud. Si può ottenere anche per sintesi
in laboratorio. La polvere ricavata dai semi viene utilizzata per via inalatoria: ad
Haiti è nota con il nome di cohoba. Simile al PCP, ma meno potente, suscita trance
di grande intensità allucinogena per cinque o dieci minuti. Praticamente innocua.
Come tutte le sostanze allucinogene o psichedeliche, queste droghe non si iniettano.
La DEA, Drug Enforcement Agency americana (istituita da Reagan, potenziata da Bush,
appoggiata dalla Thatcher) organismo poliziesco predisposto alla cosiddetta “war on drugs”
con potere discrezionale che la autorizza a interdire sostanze psicotrope bypassando
l’istituzione di commissioni scientifiche e parlamentari d’inchiesta, ha posto tutte queste
droghe in stato di illegalità. Gli altri paesi del mondo si sono allineati su questa direttiva.
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• Steroidi: gli steroidi anabolizzanti sono un gruppo di composti chimici molto simili al
testosterone, ormone sessuale maschile. La ricerca e lo sviluppo su queste droghe iniziò
negli anni ’30, e sono a tutt’oggi illegalmente usate da sportivi ed atleti (e nelle palestre di
culturismo e body building), per aumentare la muscolatura e la potenza fisica. I danni
causati da queste sostanze sono sia di ordine psicologico che fisico. Oltre a stati depressivi
ed aumento dell’aggressività, essi causano a livello fisico danni al fegato, al sistema
cardiovascolare ed al sistema riproduttivo. Nei maschi possono causare sterilità ed
avvizzimento o appassimento dei testicoli, nelle donne, irreversibile comparsa di tratti
fisici e caratteriali maschili. In entrambi i sessi sono portatori di infarti e colpi al cuore,
perdita degli stimoli sessuali.
La modalità di assunzione più diffusa è l’ingestione per via orale.
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Ø
Nuove droghe
Allo scadere del secondo millennio ed all’alba della terza grande rivoluzione del genere
umano, la rivoluzione tecnologica, vi sono un sacco di droghe che vengono ogni giorno
elaborate dai cosiddetti “Drug Designers”, ricercatori semilegali che vivono dei proventi di
queste droghe da loro “disegnate”, e che spesso trovano grande diffusione sui mercati legali o
illegali di tutto il mondo.
La maggior parte di queste sono per lo più ispirate alle Virtual Realities, legate appunto alla
rivoluzione tecnologica in atto, e proiettate verso un futuro fosco e incerto, dominato dalleluci
ingannevoli dello spettacolo globale e delle realtà virtuali, e d’altra parte da una crescente
miseria e spersonalizzazione di individui stanchi, ridotti sempre più a spettatori passivi in
scenari metropolitani paurosi e desolanti.
Vediamone alcune:
§ Smart drugs e beveroni: Sono bibitoni di acqua e sostanze attive. La diffusissima
Coca Cola ha fatto scuola. Ce ne sono tantissimi, tutti più o meno simili. La differenza
sta casomai nella diversa quantità di principio attivo contenuto. Classificate come
"bevande energetiche", sono legali e possono essere acquistate ovunque. Molto diffuse
in Austria, Germania, Olanda e Regno Unito, recentemente sono arrivate anche in
Italia. Tra i principali componenti delle bibite c'è la caffeina (minimo 320 mg per litro,
equivalente a 5 tazze di caffè) e la taurina, un aminoacido eccitante estratto dalla bile
del toro. Alcune contengono anche piccole percentuali di amfetamina. Producono un
effetto euforizzante. Commercializzate con nomi stupidi e suadenti (Red Bull, Ice, Red
Devil…) come stimolanti per sportivi stanchi, studenti sotto esame, energetici in
genere. Se fanno bene o male è tutto da vedere, ma è facilmente immaginabile.
§ Popper: veramente questa non è una droga molto “nuova”, perché già conosciuta
da alcuni anni. E' una droga da aspirare, si vende per lo più nei sexy shop, provoca
eccitazione ed effetto afrodisiaco. L’effetto è di breve durata. Non tossica se non se ne
abusa.
§ Ice: molto diffusa in estremo oriente, soprattutto Giappone, l’ice è una
metamfetamina molto pura, in genere fumata o ingerita. Usata da professionisti e
dirigenti per reggere ritmi frenetici. Veramente potente, gli effetti sono simili a quelli
della cocaina, ma sono molto più duraturi (anche fino a 24 ore). L’effetto di “down” è
molto violento e particolarmente lungo (anche fino a tre giorni), quindi si possono
immaginare i rischi dell’assunzione. E’ una sostanza liquida o in cristalli (pietre),
molto concentrata. Una goccia o una pietruzza sulla punta di una sigaretta o in un drink
basta per una giornata.
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v
Le nuove frontiere: Nexus e Special K
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Droga: né mostro né mito
§ Nexus: (bromodimetossifenetilamina). Conosciuta anche come “Afro” o 2CB è una
droga molto potente, che combina gli effetti dell’LSD, dell’MDMA (Ecstasy) e delle
amfetamine classiche. Apparsa da poco sul mercato, e immediatamente proibita negli
Stati Uniti (non ancora nel resto del mondo, ma presumibilmente per poco), questa
droga promette di superare il successo dell’Ecstasy, e date le sue potenzialità
veramente destabilizzanti, è prevedibile darà non poche gatte da pelare a polizie e
governi conservatori (cioè tutti).
Economica, facile da produrre, il Nexus è veramente una droga proiettata verso il
futuro: veloce, psichedelica, allucinogena, aggressiva, rende chi la assume
straordinariamente consapevole della situazione in cui vive, stimolando il suo
potenziale di cambiamento individuale e sociale; è rabbiosa e violenta, ma è facilmente
controllabile dal soggetto che laassume, se non ne usa dosi eccessive. Pare anche che
sia praticamente innocua: in dieci anni di sperimentazione non ha causato nessun caso
di intossicazione grave o di psicosi, né si sono registrati fenomeni simili dopo il suo
ingresso sul mercato. Si assume per via orale.
Purtroppo il confino al mercato nero ne altererà sicuramente la qualità, aumentando il
rischio di brutti “viaggi”.
Nelle future prossime insurrezioni si sentirà certamente parlare di Nexus, assieme alla
Ketamina o Special K.
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§ Ketamina (Special K): La Ketamina [2-(2-Chlorophenil)-2-(methylamino)cyclohexanone], è un anestetico usato nella chirurgia umana e veterinaria. Lo Special K
non è altro che ketamina potenziata attraverso il passaggio da sostanza liquida a
sostanza secca (polvere o pietre), solitamente effettuato su una semplice stufa o
fornello. Essa, a basse dosi, diventa uno psichedelico di inusitata potenza, con effetto
intensissimo di breve durata, circa una quindicina di minuti. Molto più potente e
misteriosa dell’LSD, stimola il circuito neuroatomico posto nell’emisfero sinistro del
nostro cervello, con effetti straordinari di comprensione della realtà fisica e politica che
ci circonda. Si assume per ingestione.
John Lilly, neuroscienziato che ha assunto in via sperimentale la droga per cento giorni
consecutivi (senza peraltro riportarne nessun danno fisico né psichico), ed autore di un
libro in cui descrive la propria esperienza ketaminica, tranquillamente afferma: “La
ketamina è una sostanza assolutamente incredibile. Sotto ketamina posso oltrepassare il
confine che porta ad altre dimensioni o comprendere nella loro pienezza i meccanismi
che regolano la nostra realtà… Posso sperimentare la realtà dei quanti. Posso vedere
dall’interno l’iperspazio e contattare i meccanismi che hanno creato l’universo, così
come posso vedere nella sua interezza l’azione dei locali controllori di questa società…
difficilmente essi riusciranno ancora a dominarmi”.
Benché tali affermazioni in un mondo pre-basagliano condurrebbero dritti
all’internamento psichiatrico, va precisato che altri consumatori di ketamina hanno
parlato di straordinarie capacità di comprensione della realtà che ci circonda e del
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Droga: né mostro né mito
dialogo profondo con entità astratte, ottenendo risposte precise su temi quali la storia
dell’universo, il presente, il passato ed il futuro del pianeta e dell’evoluzione umana e
politica della società, nonché sulla realtà della morte e sul suo superamento.
La ketamina si può collocare nella famiglia dei metamfetaminici psichedelici sintetici,
assieme ad esempio al Nexus, all’MDMA, PCP, ecc. (vedi sopra – droghe sintetiche
con profilo psichedelico). Se la sostanza non è adulterata o assunta in dosi eccessive,
non presenta rischi di tossicità. Non da dipendenza.
Le ricerche sulla ketamina sono state portate avanti negli anni ’80 da ricercatori illegali
sovversivi, radical e underground, la peste per il governo americano. La DEA ha posto
questa sostanza in stato di illegalità appenal’ha sentita nominare, creandone
automaticamente il mercato nero.
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Conclusione
Va da sé che sull’argomento “droga” e sulle sue implicazioni storiche, politiche, sociali,
culturali, scientifiche, mediche, ecc. si potrebbero scrivere non solo libri, ma intere
enciclopedie (anzi, ne esistono già tantissime).
Lo scopo di questo documento era già racchiuso nel titolo: la droga non è né un mostro né un
mito, è semplicemente una parte della storia e della cultura del genere umano, e da sempre, chi
più chi meno, tutti usiamo sostanze che possono tranquillamente essere definite droghe.
Bisogna averne coscienza e consapevolezza.
Il nemico peggiore è ancora una volta l’ignoranza. Ignorare un problema, o peggio reprimerlo,
significa semplicemente un tentativo fallimentare di rimuoverlo. Conoscerlo significa invece
prenderne atto, affrontarlo, e cercare ove possibile le migliori soluzioni. Repressione è
sinonimo di barbarie, ignoranza vuol dire decadenza, cultura e conoscenza sono sinonimo di
civiltà e coscienza.
Collettivo “Il Mondo Capovolto”
Chieri, gennaio 1998
fot. in propr. V. S. Ottavio 20 - TO
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