Guinness chocolate cake "my way"! A me, a te, a noi...,Filetti di

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Guinness chocolate cake "my way"! A me, a te, a noi...,Filetti di
Guinness chocolate cake “my
way”! A me, a te, a noi…
Noi tutti abbiam un compleanno
ogni anno
ed uno solo all’anno ahimè ce n’è
ma ci son 364 non compleanni
che noi preferiamo festeggiar!
Un Buon non compleanno a te
a te, a me?
Un Buon non compleanno a te
a te, a me?
Brindiamo tutti insieme con un altro po’ di thè
un buon non compleanno a te!
Un Buon non compleanno a noi
a noi, a noi?
Un Buon non compleanno a noi
a noi, a noi?
Se c’è il buon senso unanime
tu brinda con chi vuoi
un buon non compleanno a noi!
Un Buon non compleanno a tutti
a tutti, a tutti?
Un Buon non compleanno a tutti
a tutti, a tutti?
La nostra grande festa è
per i belli e per i brutti!
Un buon non compleanno a te!
[Alice e il Cappellaio Matto – da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di L. Carroll]
Si noterà mica che ho poco riletto “Le avventure di Alice nel Paese delle
Meraviglie“?
Dopo la sindrome del Bianconiglio, stavolta tocca al Cappellaio Matto.
E il prossimo…chi sarà?!?!?
Ma se con gli “anta” inizia una seconda giovinezza, sarà anche bene rispolverare un
po’ di classici dell’infanzia – adolescenza, o no?
Ci sto girando intorno, ho volutamente by-passato il giorno incriminato, senza
festeggiamenti e/o candeline da spegnere ed ora che “the day X is over” che ne dite
di una bella fetta di torta per celebrare tutti insieme il nostro “non compleanno”?
Non so a voi, ma a me le feste comandate sono andate sempre un poco strette, questo
quasi obbligo di essere felici e sorridenti a tutti i costi solo perché lo dice il
calendario (mentre magari vorresti mandare al diavolo il mondo intero) mi ha sempre
dato un certo fastidio.
Quant’è più bello invece festeggiare nel momento in cui se ne ha voglia, quando il
sorriso nasce spontaneo, senza “imposizioni” di data o convenzioni stabilite?
Oggi per me gira così, oggi ho voglia di trattarmi bene e farmi un piccolo regalo,
oggi ho voglia di una fetta di torta golosa, di quelle che non ti concedi tutti i
giorni e che ti fanno sentire coccolata e appagata.
Oggi ho voglia di condividere questa giornata e questa torta con tutti voi, di
festeggiare insieme un allegro “non-compleanno”…il mio, il tuo, il nostro.
Che ne dite, ci state?
Piattino e forchettina in mano, io inizio a tagliare.
Chi si fa avanti per primo?
[ricetta modificata da qui]
GUINNESS CHOCOLATE CAKE
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Prep time
15 mins
Cook time
1 h 15 mins
Total time
1 h 30 mins
Per uno stampo da 20 cm
Author: Federica
Recipe type: Torte
Serves: 8-10
Ingredienti
– per la torta
300 ml di birra Guinness
200 gr di zucchero semolato
50 gr di zucchero muscovado
120 gr di farina 00
50 gr di amido di mais (io Linea Pasticceria S. Martino)
170 gr di mascarpone
3 uova
75 gr di cacao amaro in polvere (meglio olandese, tipo
Van Houten)
½ fava tonka grattugiata Alta Gastronomia
1 cucchiaino di bicarbonato
½ cucchiaino di lievito per dolci (io Linea Pasticceria
S. Martino)
sale
– per il frosting
110 gr di mascarpone
110 gr di ricotta (molto ben asciutta)
50 gr di zucchero a velo (io Linea Pasticceria S.
Martino)
Procedimento
1. Setacciare insieme le farine con il levito e il
bicarbonato ed aggiungere un pizzico di sale.
2. S e t a c c i a r e i l c a c a o i n u n a s e c o n d a c i o t o l a e d
3.
4.
5.
6.
amalgamarlo pian piano alla birra fino ad ottenere un
composto fluido con il quale ammorbidire, poco alla
volta, il mascarpone.
Montare le uova con i due tipi di zucchero fino a che
risulteranno ben gonfie e spumose.
A mano con una frusta, aggiungere una parte della
farina, fatta cadere a pioggia da un setaccio, seguita
da una parte del composto di birra-cacao-mascarpone.
Proseguire alternando farina e mix al cacao fino ad
esaurimento, terminando con la farina. Mescolare bene
per non formare grumi.
Trasferire l’impasto (sarà piuttosto fluido) in uno
stampo (meglio se a cerniera) imburrato e infarinato e
cuocere in forno caldo a 180°C per un’ora, abbassare la
temperatura a 160°C e proseguire al cottura per altri
10-15 minuti circa, fino a che l’interno risulterà
asciutto alla prova stecchino.
7. Dopo i primi 50 minuti, coprire la superficie con un
foglio d’alluminio.
8. Sfornare, lasciar riposare la torna nello stampo per 15
minuti, poi sformarla e farla raffreddare del tutto su
una griglia.
9. Con la frusta, lavorare il mascarpone e la ricotta con
lo zucchero a velo in modo da ottenere una crema densa e
vellutata.
10. Spalmare la crema sulla superficie della torta, e
conservare al fresco per circa un’ora prima di servire.
Note
Appena sfornata, la torta tende a “sedersi” un po’. E’ del
tutto normale.
Goduria allo stato puro!
Buon “non-compleanno” ed un abbraccio a tutti, alla prossima…
Filetti di salmone in crosta
con pomodori secchi e olive.
E’ tardi! E’ tardi!
Bianconiglio: Uh, poffare poffarissimo! È tardi! È tardi! È tardi!
Alice: Questo sì che è buffo. Perché mai dovrebbe essere tardi per un coniglio? Mi
scusi? Signore!
Bianconiglio: Macché! Macché! Non aspettano che me! In ritardo sono già! Non mi
posso trattener!
Alice: Dev’essere qualcosa di importante. Forse un ricevimento. Signor Bianconiglio!
Aspetti!
Bianconiglio: Oh, no, no, no, no, no, no! È tardi! È tardi, sai? Io son già in mezzo
ai guai! Neppur posso dirti “ciao”: ho fretta! Ho fretta, sai?
[da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di L. Carroll]
Sempre di fretta, sempre di corsa, proprio come il Bianconiglio di Alice.
Chi di noi non si riconosce almeno un po’ nella figura di questo simpatico
personaggio del Paese delle Meraviglie di Carroll?
È tardi è tardi è tardi…quante volte ce lo ripetiamo ogni giorno?
Sono talmente abituata ormai a prendere la vita di corsa che nei pochi, rari momenti
di calma e tranquillità, mi scopro a correre ugualmente come trascinata per inerzia!
C’è sempre qualcosa da fare e c’è sempre qualcosa che resta inesorabilmente
indietro, facendoci agognare giornate di 48 anziché 24 ore.
Ma sono sicura che non basterebbe lo stesso, perché troveremmo qualcos’altro ancora
da aggiungere alla lista.
Sempre di fretta, sempre di corsa…anche oggi che è domenica.
Giusto per non perdere le “buone” abitudini!
Ma almeno oggi, non così tanto di corsa da non riuscire ad impormi un piccolo
meritato momento di relax per sfogliare il nuovo numero di Threef.
Caschi il mondo caschi
Ad aspettarci è un numero fresco e frizzante che ci accompagnerà per tutta l’estate
con le sua immagini da sogno e le sue ricette fresche, semplici e veloci.
Per venire incontro alla bella stagione, alle serate sfiziose con gli amici o alla
sempre minor voglia di mettersi ai fornelli con la calura incombente.
Allora, in perfetta sintonia con il “semplice e veloce” vi regalo anch’io oggi un
speedy secondo.
Mamma mia da quanto non ne pubblico uno o.O!!!
Quasi quasi cominciava ad essere ora!
Da un’idea di Gordon Ramsey con lo zampino di Calimero, uno sfizioso filetto di
salmone dalla croccante panatura che sarà pronto ad andare in tavola ancor prima che
abbiate finito di apparecchiare.
Visto allora che il pranzo si prepara in un baleno, presto che è tardi, correte a
sfogliare il nuovo numero di Threef.
Poi però staccate la spina e gustatevelo in completo relax
[ricetta adattata da “Un sano appetito” di G. Ramsey]
FILETTI di SALMONE in CROSTA con POMODORI SECCHI e OLIVE
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Prep time
10 mins
Cook time
12 mins
Total time
22 mins
Per 4 persone
Author: Federica
Recipe type: Secondi di pesce
Serves: 4
Ingredienti
4 filetti di salmone da circa 150 gr l’uno
60 gr di corn flakes
30 gr di pomodori secchi
30 gr di olive nere snocciolate
1 spicchio d’aglio
basilico
origano fresco
1 limone bio
sale (ho usato del sale dolce di Cervia)
pepe di Sichuan macinato al momento
Procedimento
1. Per la crosta, riunire in una ciotola i corn flakes
tritati (non devono ridursi in farina ma restare un po’
grossolani), i pomodori secchi e le olive tritati, un
paio di cucchiai di olio, qualche foglia di basilico e
qualche rametto di origano fresco tritati, la scorza
grattugiata del limone, un pizzico di sale e una
macinata di pepe. Mescolare.
2. Salare e pepare leggermente i filetti di salmone e
allinearli in una teglia leggermente unta con la pelle
rivolta verso il basso.
3. Strofinare delicatamente i filetti con lo spicchio
d’aglio schiacciato, quindi spalmare la “crosta” su ogni
filetto, facendo una leggera pressione con il dorso di
un cucchiaio per farla aderire bene.
4. Cuocere in forno caldo a 200°C per 10-12 minuti, fino a
che la crosta risulterà dorata e croccante.
5. Servire subito.
Note
* Nella ricetta originale lo spicchio d’aglio viene aggiunto
(tritato) agli ingredienti della “crosta”; io ho preferito
strofinarlo leggermente sui filetti per un gusto meno deciso.
* Importante sistemare prima i filetti nella pirofila e solo
dopo “impanarli” per evitare che la “crosta” si rovini e si
sbricioli nel trasferimento (ho già fatto e testato con mano
l’errore!).
Un enorme grazie alle mie compagne di viaggio, a quelle di sempre ed alle new entry
di questo numero: Elisa e Gabila.
Un abbraccio e buona domenica a tutti, alla prossima…