Il corretto smaltimento dei beni dell`information technology Il

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Il corretto smaltimento dei beni dell`information technology Il
Il corretto smaltimento dei beni dell’information technology
Il trattamento del tubo catodico
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La natura del problema
In questi anni lo sviluppo tecnologico ha portato sul mercato nuove
generazioni di prodotti che per prestazioni o tecnologie impiegate sono
destinati a soppiantare rapidamente molti “elettrodomestici” che ci hanno
accompagnato fino ad oggi .
I dati che i mass media portano giornalmente alla ribalta sono
impressionanti per quantità di prodotti avviati alla dismissione come per la
pericolosità intrinseca di molte delle componenti di questi materiali .
Si stima che in Italia nel 2001 siano stai dismessi oltre 210.000 tonnellate di
rifiuti elettrici ed elettronici pari al 4 % del flusso dei rifiuti urbani , un dato
allarmante !
La pericolosità ambientale di questi apparecchi è spesso sottovalutata ,
oltre alle batterie , ai ritardanti di fiamma bromurati , ai condensatori ;
soprattutto nelle apparecchiature che contengono tubo catodico il vero
problema è rappresentato dal corretto trattamento ed avvio al recupero del
tubo catodico di televisori e monitor nonché delle polveri fluorescenti
recuperate nella fase di bonifica .
Il tubo catodico è infatti il principale imputato di molti inquinamenti
ambientali che si riscontrano nel ns. pianeta e documentati in maniera
esaustiva su diversi siti internet .
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La pericolosità ambientale
Come ben evidenziato in molti articoli bibliografici ed in servizi televisivi la
pericolosità delle sostanze componenti le apparecchiatura in oggetto è data
da presenza di sostanze chimiche che a vario titolo e con varie modalità
possono liberarsi ed inquinare le matrici ambientali ma anche e soprattutto
interferire sulla salute umana causando disturbi al sistema nervoso , vascolare ,
ecc.
1. Piombo
Il piombo può causare danni al sistema nervoso centrale e periferico delle persone. Sono anche
stati osservati effetti sul sistema endocrino. Il piombo può inoltre incidere negativamente sul
sistema circolatorio e sui reni. Il piombo si accumula nell'ambiente e ha effetti tossici acuti e
cronici su piante, animali e microrganismi . E’ classificato nocivo per inalazione e ingestione,
pericolo di effetti cumulativi.
L'elettronica di consumo rappresenta comunque il 40% del piombo presente nelle discariche e
desta preoccupazione soprattutto la possibilità di lisciviazione e contaminazione delle risorse di
acqua potabile.
2. Cadmio
I composti di cadmio sono classificati come tossici con un possibile rischio di effetti irreversibili
sulla salute umana. Il cadmio e i suoi composti si accumulano nell'organismo umano, in
particolare i reni che possono col tempo venir danneggiati. Il cadmio è assorbito attraverso il
respiro ma anche ingerito con gli alimenti. A causa del suo lungo tempo di dimezzamento (30
anni) il cadmio può facilmente accumularsi in quantità che provocano sintomi di
avvelenamento. L'esposizione prolungata al cloruro di cadmio può causare il cancro. Il cadmio
presenta un pericolo di effetti cumulativi nell'ambiente a causa della sua tossicità acuta e
cronica , i composti di cadmio sono classificati tossici per inalazione e ingestione , pericolosi per
gli effetti cumulativi e con possibili rischi di effetti irreversibili.
3. Mercurio
Il mercurio inorganico sparso nell'acqua si trasforma in mercurio metilato nei sedimenti del fondo.
Questo mercurio metilato è facilmente accumulato negli organismi viventi e si concentra nella
catena alimentare attraverso il pesce. Il mercurio metilato ha effetti cronici e provoca danni al
cervello.
Il mercurio è classificato tossico per inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione
Si calcola che il 22% del consumo annuale di mercurio nel mondo sia dovuto alla
apparecchiature elettriche ed elettroniche.
4. Cromo esavalente (Chromium VI)
Il chromium VI può passare facilmente attraverso le membrane delle cellule. Di conseguenza il
chromium VI è facilmente assorbito e produce vari effetti tossici nelle cellule. Nei paesi
industrializzati esso è quindi considerato un rischio importante per l'ambiente. Il chromium VI
causa inoltre forti reazioni allergiche. Piccole concentrazioni di chromium VI nell'ambiente
possono provocare un aumento delle allergie. La bronchite asmatica è un'altra reazione
allergica legata al chromium VI che è anche considerato genotossico, potenzialmente dannoso
per il DNA.
Si ritiene inoltre che i composti di cromo esavalente siano tossici per l'ambiente.
Circa la possibile esposizione, il chromium VI contenuto nei rifiuti può lisciviare facilmente dalle
discariche a tenuta non completamente stagna. Durante l'incenerimento di rifiuti contaminati
con chromium VI, il metallo evapora attraverso le ceneri volatili. Il chromium VI nelle ceneri volatili
è facilmente solubile. È opinione diffusa tra gli scienziati che i rifiuti contenenti cromo non
dovrebbero essere inceneriti.
5. Ritardanti di fiamma bromurati
I prodotti elettronici di oggigiorno contengono in genere ritardanti di fiamma bromurati per
garantire la protezione contro l'infiammabilità. Sono usati principalmente in quattro applicazioni:
circuiti stampati, componenti come i connettori, rivestimenti di plastica dei televisori e cavi. Gli
eteri di difenile polibromurati sono usati principalmente nei circuiti stampati, nei rivestimenti di
plastica dei televisori e negli elettrodomestici da cucina.
Uno dei principali obiettivi della presente proposta è evitare i RAEE nell'operazione di smaltimento
ed aumentare invece il riciclo di questi rifiuti, soprattutto nel caso della plastica che rappresenta
il 20% della composizione dei RAEE.
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Il problema etico
Oltre
alla
problematica
ambientale
un
altro
problema
grave
è
rappresentato da quella che potremmo chiamare la “questione etica” , in altre
parole quelle che sono le conseguenze di un malaffare abbastanza diffuso che
vede l’esportazione verso paesi terzi di rifiuti informatici prodotti in Europa e
negli Stati Uniti.
Diversi organismi , come ad esempio il WWF ed il Basel Action Network ,
hanno denunciato questa montagna di spazzatura elettronica che viene
mandata in estremo oriente per operazioni di trattamento decisamente poco
tecnologiche mettendo a repentaglio la salute dei lavoratori e non offrendo
alcuna tutela all’ambiente come ben testimoniano le immagini tratte dal sito
del B.A.N.
I rifiuti tossici dei Paesi ricchi stanno sommergendo le regioni più povere del
pianeta, dove la forza lavoro è a basso costo e dove però la tutela ambientale
e occupazionale sono inadeguate, lasciando alle popolazioni più povere una
scelta inaccettabile fra miseria e veleni.
Figura 2 : Bambino seduto su una montagna di rifiuti
Figura 1 : Lavoratore impegnato nella lavorazione
elettronici
con acidi per l'estrazione di metalli preziosi dalle
schede (Fonte BAN)
Figura 3 : Lavoratori impegnati nel disassemblaggio Figura 4 : Tubi catodici abbandonati sul greto di un
manuale dell'E-waste (Fonte BAN)
fiume (Fonte BAN)
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Il corretto trattamento del tubo catodico
Proprio per la pericolosità di alcune componenti e per la notevole quantità
di rifiuti prodotti , la risposta a questo tipo di trattamento deve essere una
risposta di tipo industriale che , con adeguate tecnologie , consenta di
intercettare le componenti pericolose contenute nei tubi catodici e valorizzare
al massimo le frazioni vetrose che peraltro conservano una loro pericolosità
ambientale intrinseca nella loro composizione .
Oltre alle polveri fluorescenti che hanno una loro pericolosità ambientale
causata dalla presenza di metalli pesanti e che potrebbero inquinare le matrici
ambientali , anche il vetro del cono (parte posteriore del tubo catodico) risulta
essere un rifiuto pericoloso per la sua composizione chimica
e l’avvio al
recupero deve essere fatto in impianti dotati di tecnologie sofisticate per il
lavaggio , la selezione ed il riutilizzo per la produzione di nuovi tubi catodici .
Analisi polveri fluorescenti
Ceneri
Bario (Ba)
99,61 %
370
mg./kg.
Piombo (Pb)
1820
mg./kg.
Antimonio (Sb) < 0,1
mg./kg.
Nichel (Ni)
150
mg./kg.
Cobalto (Co) 0,55
mg./kg.
Arsenico (As)
6,8
mg./kg.
Occorre pertanto disporre di tecnologie in
grado di separare le due parti che compongono il
tubo catodico con grande precisione essendo ,
infatti , molto ristretti i criteri di accettazioni degli
impianti di destinazione finale ; Refri ha messo a
punto una propria tecnologia e produce una
macchina , la EcoCRT , in grado di effettuare il taglio
del tubo catodico in modo ottimale , consentendo
anche la regolazione dell’altezza di taglio in funzione della diversa bombatura
dei video con un puntatore laser .
L’ottimizzazione del taglio del tubo catodico ha una valenza importante ,
come ricordato precedentemente , per la
corretta valorizzazione delle frazioni residuali .
Il
principio
di
funzionamento
della
macchina , in un’unica stazione di lavoro ,
prevede
l’asportazione
del
cannone
emettitore in automatico , il taglio e la
rimozione della cintura antimplosione ed il
successivo taglio per riscaldamento del tubo catodico .
Dopo aver tagliato il tubo catodico si
separa il cono , si toglie il telaio metallico
interno , eventualmente presente , e si
procede
all’asportazione
delle
polveri
fluorescenti adsorbite sullo schermo .
Dopo aver bonificato il tubo catodico
otteniamo quindi due tipi di vetro :
ƒ
Il pannello (parte anteriore)
ƒ
Il cono (parte posteriore)
La corretta esecuzione di tutti questi importanti passaggi consente agli
stabilimenti del sistema Refri di poter garantire alla propria clientela l’effettivo
avvio al recupero di tutto il vetro ottenuto dai tubi catodici in stabilimenti per la
produzione di nuovi tubi catodici ; stabilimenti che producono i cinescopi per
marche primarie molto conosciute sul mercato italiano e mondiale .
La qualità del vetro ottenuto consente infatti di avviare il materiale
all’effettivo
recupero con notevoli benefici per l’ambiente
nonché per l’economia contribuendo al recupero
di
risorse
che
andrebbero
,
nel
caso
di
collocamento a discarica o incenerimento , totalmente disperse .
La scelta di avviare tutto il vetro ottenuto ad
un processo di recupero certo mettendo spesso in
secondo piano gli aspetti
economici è stata
vincente in questi anni per garantire un elevato
livello di salvaguardia ambientale
e l’effettivo
avvio al recupero dei materiali ottenendo così
performance di recupero del 97 % con un ricorso
alla discarica intorno al 3 % massimo .