Quota 33_5_prova_natale2 - RWS Ravenna Wargames Society

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Quota 33_5_prova_natale2 - RWS Ravenna Wargames Society
Organo ufficiale della
Ravenna Wargames Society
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NEWSLETTER n. 5 dicembre 2007
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Foto di Copertina: Games-Workshop: Imperial Tank BANEBLADE (Kit in plastica per
Warhammer 40.000 by ForgeWorld)
Battlefront: Tiger IE di Micheal Witmann
In questo numero:
∗
Frasi celebri
∗
Disclaimer
∗
Chi siamo
∗
Gita a Crema
∗
Avventure Narrate
∗
Storie e racconti
∗
Flames of War - Pubblicazioni
∗
WFB - Mighty Empires
∗
WH 40.000 – espansioni
∗
Recensioni: Wargames Painting & Modelling.
∗
Dipingere un paracadutista inglese
∗
Wargames – Wings of war
∗
Gli Italiani nella guerra civile Americana
∗
Saluti
Foto: Korhil, il Capitano dei Leoni Bianchi (Miniatura Games Workshop LTD)
Frasi celebri:
“Non dobbiamo aver paura che della paura stessa”
Ciao Giulio Cesare
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Disclaimer:
La presente newsletter ha semplicemente carattere informativo sul mondo dei wargames, e dell’hobby
in generale, tutte le notizie riportate ed i riferimenti ad aziende produttrici, siti od altre pubblicazione,
sono fatte solo allo scopo di divulgare queste materie. Vogliamo sottolineare che non è nostra intenzione
sostituirci o confonderci con i soggetti sopra indicati. Non è intenzione degli scriventi trarre profitti dallo
sfruttamento o utilizzo di denominazioni, loghi o altre mezzi distintivi dei soggetti sopra indicati
(registrati e non). Ogni diritto è e rimane di proprietà dei produttori dei singoli wargames o dei legittimi
utilizzatori, che vengono citati solo a scopo informativo. Pertanto per ottenere informazioni specifiche o
acquistare prodotti di tali aziende si dovrà contattare direttamente tali soggetti ai riferimenti inseriti nei
singoli articoli, o rintracciabili sulla rete. Vogliamo, inoltre, sottolineare, che essendo il nostro Hobby in
stretto contatto con le vicende storiche del passato, nelle pagine che seguono si prescinde da ogni opinione politica sulle quali si è già pronunciate la storia e la giustizia ed alle quali noi ci associamo.
Chi siamo:
La Ravenna Wargames Society rappresenta la materializzazione di un’attività e un’esperienza nei wargames lunga ormai quasi vent’anni. Dalla fine degli anni ottanta, quando un gruppo di amici, provenienti da varie esperienze (giochi di ruolo, strategici da tavolo, modellismo statico) ha iniziato a ritrovarsi con
regolarità per affrontare la novità dei giochi strategici a sfondo fantasy e futuristico. A partire dalle fortunate prime edizioni dei giochi Games Workshop come Epic Space Marine, Warhammer 40.000, Warhammer Fantasy Battles. Parallelamente a questi maturava anche l’interesse per lo strategico storico di
ambientazione prima napoleonica, e poi spaziante dall’evo antico alla guerra del Vietnam. Sempre per
passione si è così arrivati alla decisione di darsi un’identità e fornire agli altri appassionati questa piccola
e-fanzine, un modesto strumento con informazioni, notizie, spunti per giocare e per confrontarci.
Buon gioco a tutti!
Gite, scampagnate e ristoranti: Dadi.com 2007
ludo--strategiche (by Razzo).
Crema 25 novembre 2007, cinque amici a caccia di emozioni ludo
Cosa c’è di meglio di una bella gita fuori porta la domenica? Una gita con gli amici al “più
grande wargame show del sud Europa” naturalmente. Qualunque cosa questo possa significare
la premessa è parsa più che allettante per pianificare una bella scampagnata. Quindi fissato un
appuntamento antelucano, dopo i soliti contrattempi dovuti a sveglie poco collaborative, guarda caso al lavoro sempre sugli stessi comodini, ci siamo stipati allegramente nell’auto più capiente e siamo partiti col cuore pieno di speranze. La bassa cremasca ci ha accolto col suo pezzo
forte: la nebbia. A parte l’inquietante sensazione data dalla totale assenza di popolazione al di
fuori di quella circolante in auto, il tragitto è stato piuttosto semplice, a patto di escludere il navigatore recalcitrante e di conoscere già la strada in anticipo in quanto la segnaletica è a dir
poco fuorviante. Una volta raggiunti i sobborghi della città il luogo scelto per la mostra è comunque ben visibile e raggiungibile, in pieno complesso universitario. In effetti la soluzione di
utilizzare aree poco sfruttate di un complesso come questo è decisamente un buon esempio.
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Simili strutture hanno già tutto quanto occorre per accogliere quantità importanti di visitatori:
parcheggi, bar, bagni, uscite di sicurezza ecc. . Il problema della manifestazione in questione è
che forse sono state scelte male le aree dedicate; molti stand erano relegati ai bordi di un lungo
corridoio, un po’ tetro e con pochissimo spazio per chi fosse interessato a seguire dimostrazioni di
gioco. Il “bring & buy, iniziativa peraltro lodevole e davvero interessante, era però posizionata
sugli stretti tavolini di un’aula a gradoni.
Non oso immaginare quanta roba sia volata a terra nei due giorni di visita. Io stesso ho sfiorato e
messo a rischio una gran quantità di scatole e scatolette in bilico su stretti supporti. La parte riservata alla ricostruzione di battaglie condivideva gli spazi con gli stand dei venditori limitando
assai la possibilità di fermarsi e assistere al gioco o ispezionare con cura i prodotti esposti senza
causare impaccio alla circolazione. Per quanto riguarda gli espositori e la possibilità di acquisto
questa presentava alcune iniziative interessanti nel range 1/72, 15 e 20mm laddove era possibile
trovare occasioni davvero notevoli per gli appassionati di Flames of War, Operation Overlord e
altri strategici. Davvero buone le iniziative di un paio di espositori che offrivano interessanti servizi pittura e assemblaggio.
Nella foto: visitatori, stand e alcuni degli scenari ricostruiti nella sala principale
Alcune ricostruzioni storiche erano davvero degne di nota: Metauro 207 a.c., Peipus 1242, Eylau
1807, Waterloo 1815, Mc Pherson's ridge, ricche di dettagli, molto fedeli nella rappresentazione..
Per noi appassionati della scala 10mm la realtà si è rivelata piuttosto grama, assenti i produttori e
distributori, inesistenti gli scenari, però un piccolo faro si acceso sul notro cammino: Wings of
War. Il gioco di simulazione di battaglie aeree della Nexus (http://www.wingsofwar.it) ha avuto
la sua piccola e meritata consacrazione, dimostrandosi agile e divertente, di sicuro se ne sentirà
parlare ancora. La mostra meritava un paio d’ore di tour trascorse le quali l’attenzione è passata
alle possibilità gastronomiche della zona, per gratificare le quali si è scelto un tipico ristorante
del centro: la Stübe bavarese “Amos Platz”. Alla prossima visita. Prosit!
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Avventure Narrate:
Bernard Cornwell – Un Cavaliere e il suo Re.
Titolo: Un cavaliere e il suo re
Titolo orig.inale: The Pale Horseman
Autore: Cornwell Bernard
Traduttore: Cerutti Pini D.
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Data di Pubblicazione: 2007
Nono secolo dopo Cristo. La terra degli Angli è dominata dai Danesi, l’unico ad opporsi a questa
invasione è il fragile regno di guerrieri sassoni retto dal pio re Alfredo. Uhtred, giovane erede
legittimo del titolo di aldermanno di Bebbanburg, allevato dai danesi ma tornato tra le braccia
della fede cristiana, ha combattuto duramente per il suo re.
Ma la gloria, la famiglia, l'onore acquisiti non lo soddisfano. Tradimenti, intrighi di corte, meschinità minano il suo animo avventuroso e, forse stregato dalla bellezza della fattucchiera Iseult,
vorrebbe persino tornare a battere i mari sulle lunghe navi danesi. Punito dal suo re, Uhtred si
trova protagonista di un continuo sovvertimento di fronti, tra amici che diventano nemici e spietati rivali ancor più feroci. Di fronte a una nuova invasione danese però l'onore gli impone di tornare accanto a re Alfredo, un uomo molto diverso, che non stima ma al quale non può non riconoscere la propria fedeltà. Si scatena così, con il riapparire di amici e amori creduti morti, fosche
leggende magiche e battaglie epiche, un conflitto finale per riconquistare il Wessex e porre le
fondamenta per quel paese che un giorno sarà chiamato Inghilterra. Bernard Cornwell si rivela
ancora una volta un maestro dell'azione, dell'intrigo storico e della grande avventura, quella di
uomini e donne con i visi sferzati dal vento della libertà, disposti a tutto pur di non rinunciare alla
propria indipendenza. Un romanzo divertente ed avvincente, vale la pena di leggerlo.
NOTE BIOGRAFICHE : BERNARD CORNWELL
Bernard Cornwell, inglese, dopo aver lavorato a lungo nella BBC, si è dedicato interamente alla
letteratura. Oltre alla fortunatissima serie incentrata sulle avventure del tenente Richard Sharpe, ha pubblicato numerosi libri di successo, spaziando dal romanzo d’avventura al romanzo storico. «Probabilmente», come ha scritto il Washington Post, «Bernard Cornwell è il più grande
scrittore di romanzi storico-avventurosi di oggi.»
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Storie e Racconti - Warhammer 40.000 – 4° ed ultima parte.
(le foto che illustrano il racconto sono di proprietà della GW ed utilizzate in ossequio alle istruzione presenti nel sito - Copyright Games Workshop Limited 2007)
RECON PATROL A FATHIHA II
Ora l’obiettivo di quello che rimaneva della mia squadra erano i bunker di accesso alla rete di
condotti sotterranei che, in tempo di pace, permettevano agli abitanti del pianeta di riparasi dalle
intemperie date dall'inverno, nel quale le temperature possono arriva fino a 170 GRAHAM sotto
la soglia del congelamento, o che portavano all'ingresso delle miniere sotterranee, ed in tempo di
guerra invece, tramite il crollo preordinato di alcune gallerie creavano una specie di ultima difesa,
di una roccaforte interrata che permetteva il controllo di alcune baie di atterraggio per le truppe
di soccorso, e la partenza delle navi che procedevano all'evacuazione del pianeta, o in ultima scelta
una tomba ove morire con onore per la gloria del nostro imperatore.
Appena uscito dallo squarcio nel
muro attivai la granata al plasma,
e la lasciai cadere appena dentro
il salone, mentre correvo attraverso il viale che circondava e separava il palazzo dalle altre costruzioni circostanti, mi misi in contatto con il sergente Carlosson attraverso il com-link della tuta potenziata: “sergente, create una
cortina con i fumogeni ed attivate
una melta con innesco attivo e fate muovere gli uomini verso l’ingresso della rete sotterranea”. La
Granata al plasma esplose appena arrivai nello stretto passaggio pedonale che ci avrebbe portato
verso l’unica via d’uscita da questa situazione di merda, avvertii nettamente l’ondata di calore che
certamente polverizzò qualche centinaio di viscidi e depravati rinnegati. Passai molto vicino alla
granata predisposta dal sergente, l’innesco non scatto poiché il microcomputer interno all’ordigno
riconobbe gli impulsi di emessi dalla mia tuta potenziata.
Dovetti inserire la visione dello scanner del mio elmo per poter distinguere le figure degli uomini
attraverso la nube di copertura, li raggiunsi dopo pochi minuti, il primo che vidi era il caporale
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Ghunter, intento a piazzare un’altra granata melta ad innesco attivo. Appena mi trovai a qualche
metro di lui mi fermai per dargli un minimo di copertura e gli chiesi dov’erano gli altri. “Il sergente
con l’esploratore e Carparelli sono avanti a controllare che non ci siano altre sorprese, gli altri
stanno rifiatando dietro l’angolo”, non appena finì di pronunciare l’ultima parola, sentimmo il fragore dell’esplosione della prima granata. “Caporale muoviti, togliamoci da qui il più in fretta possibile”, e mi misi in contatto con Taichi: “Yuki, fai muovere gli uomini verso il sergente, ci sono dietro”. Tutto il resto non fu altro che una corsa affannosa attraverso gli stretti vicoli del passaggio,
verso la porta interrata del Bunker, quando arrivammo Carparelli stava già lavorando sui comandi di apertura: “Carparelli, quanto ci vorrà ad aprire quella porta”. “Tenente, sto inserendo i codici,
ma questa cosa è una ferraglia e non né vuole sapere di aprirsi”, “Non deve voler aprirsi, aprila e
basta !!”.Dopo pochi attimi l’intercom gracchio la peggior cosa che volessi sentire: “Banthar in arrivo”, “Bene ragazzi, teniamoli alla larga - Carparelli, apri quella porta”. La mia prima raffica colpì
il rinnegato appena questi svoltò l’ultimo angolo prima della nostra posizione, il secondo, tentò di
gettarsi contro di noi armato di machete, lo freddai con una precisa raffica al petto. In quel frangente i riflessi condizionati, impiantati geneticamente, presero il sopravvento ed inizia ad inquadrare i bersagli ed a fare fuoco ritmicamente, ma ero cosciente che non stavo sparando contro il
nemico ma contro me stesso ed alla mia rabbia per la stupidità con cui sono caduto in questa trappola. Altri rinnegati provarono a frapporsi tra me ed il furore per la perdita di tanti valorosi marines, ma l’unico risultato che sortirono fu quello di diventare altro cibo per i corvi. La mia rabbia
non si placò vedendo i nemici cadere sotto i colpi del mio Bolter, anzi questa si amplificò vedendo
il caporale Ghunter che veniva trapassato da un colpo di fucile a pallettoni, a quel punto scaricai
tutto il caricatore, ricaricai e tirai di nuovo il grilletto senza pensare, fino al momento in cui Carparelli annuncio: “SI APRE , questa stronza si apre”. Il riflesso fu automatico: “Tutti dentro, Yuki lasciagli un regalino”. Entrammo alla velocità del suono e chiudemmo la porta blindata mentre l’ultima melta esplose all’esterno: “Bye Bye baby”.
Fine del Racconto
Max
Wargames: Espansioni Flames of War
“Villers--Bocage e The Art of War “
“Villers
Dall’invio dell’ultima newsletters, la Battlefront, ha distribuito
numerose novità. Oltre a tutta una serie di nuove miniature per
il periodo late (Carro inglese MK VIII Cromwell – Il Blindato
Puma – Panzer IV H - Tigre I E in una scatola speciale con i colori dell’unità Dell’asso Michael Wittmann – ed altro), ha distribuito negli store i set da gioco personalizzati (dadi – segnalini);
la casa neozelandese ha dato alle stampe anche due nuove espansioni, ed ha pubblicato sul sito, una serie di modifiche al
regolamento base, che sembra verranno inserite nelle prossime
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ristampe dello stesso. La prima espansione, invece, riguarda la Battaglia di Villers-Bocage, combattuta in Normandia
nell’estate del 1944 (tra le forze britanniche della 7° divisione corazzata ed i Tedeschi della Panzer Lehr). La seconda non è
una vera e propria espansione, ma è testo
di modellismo, con consigli, guide ed altre
informazioni utili. . Un’altra novità dalla
battlefront, è il blister contenente lanasintetica (vedi foto) utilizzabile per simulare il Fuoco dei mezzi bruciati o dei lan-ciafiamme, oppure il fumo delle cortine fumogene, dei mezzi, o degli
edifici in fiamme. Ritengo che il prodotto sia molto interessante, perché è utilizzabile, non solo per Flames of War, ma per tutti i wargames ove sia previsto la possibilità di creare del fumo, o semplicemente
per creare effetti scenici (Vedi BKC)
Per maggiori informazioni: www.battlefront.co.nz
Wargames e modellismo sulla rete - Link utili
www.romanbritain.freeserve.co.uk:
www.wwiivehicles.com
www.axishistory.com
www.beute.narod.ru
www.romanseas.com
Sito dedicato alla Britannia (L’inghilterra Romana).
Sito dedicato ai veicoli della seconda guerra mondiale.
Sito dedicato alla storia delle forze dell’asse nella WWII
Sito dedicato ai corazzati alleati inquadrati nella Wermacht
Produttore di navi romane in carta per wargames in 6 mm
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Wargames – Warhammer Mighty Empire
Se qualcuno ha giocato al vecchio Mighty Empire,
ricorderà un gioco divertente ed avvincente. Dopo
oltre una decade la GW ha deciso di riproporlo
come espansione del ben più famoso e giocato
Warhammer Fantasy Battle. Infatti la presentazione della nuova versione specifica che non è un
gioco a se stante, ma è, a tutti gli effetti un’espansione di WFB, pensato appositamente per gestire
delle campagne. La confezione contenente 48
mattonelle esagonali (a due facce entrambe texturizzate, eccetto le mattonelle rappresentanti le
"montagne", che offrono una tale quantita` di
combinazioni che potrai ricreare qualunque area
del Vecchio Mondo di Warhammer. Ci sono esagoni per le montagne, i fiumi, le foreste, i campi
coltivati, le pianure e molto altro. Inoltre è possibile dipingere questi esagoni per ricreare praticamente qualsiasi terreno, dai vulcani ai deserti o alle giungle lussureggianti.) per formare la mappa
di gioco (quella che una volta era di cartoncino) e tutti i segnalini per rappresentare gli stendardi
o gli insediamenti (miniere, castelli, citta`...) dei quali i giocatori avranno bisogno per ricreare una
mappa completa sulla quale ambientare le Campagne di WFB.
Descrizione
"E' il sogno di ogni giocatore fantasy" scrive Rick
Priestley nella presentazione del gioco,
"partecipare ad una campagna di vasto respiro...", questo doveva essere il proposito degli ideatori: fornire regole per gestire ed inquadrare le
campagne degli eserciti di WFB.
I riferimenti al gioco di miniature sono continui e invitanti anzi il gioco in
sé pensato senza gli imponenti spiegamenti di truppe dipinte su curati
campi di battaglia lascia annoiati.Le singole tessere (tranne le montagne)
sono inoltre a doppia faccia, cosa che incrementa molto le combinazioni
possibili, anche se mi chiedo quanto valga la pena dipingere entrambe le
facciate. Le tessere ad ogni modo non difettano di varietà, inoltre la trama
si presta bene a diverse interpretazioni pittoriche, e nel manualetto
vengono mostrate foto di tessere dipinte a foresta come desertiche, e il colpo d'occhio è decisamente gradevole. Il manualetto di Mighty Empires contiene un piccolo regolamento su come fare
una campagna, con eventi casuali e un embrione di gestione risorse.
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Un esempio di sprue contenente le tessere esagonali in plastica.
Anche se presenta un interessante spunto a mio avviso si poteva fare qualcosa di più, specialmente
nella gestione del denaro che si limita a un mero spendere soldi per avere più punti armata per la
prossima partita. Va detto che questa sua semplicità però lo rende molto generico, infatti non mi è
sembrato assolutamente legato al mondo di Warhammer,
Warhammer cosa questa che probabilmente è un
pregio per chi cerca alternative, ma un difetto per chi magari voleva in prodotto più attinente al
background. Il rapporto qualità/prezzo a mio avviso è tutto sommato corretto. Contando solo le
tessere il costo è di meno di un euro a tessera, a cui si aggiungono tutti i segnalini necessari.
Un'ultima considerazione tuttavia mi coglie: se lo avessero fatto predipinto? Badate, dipingere
queste tessere credo sia oltremodo facile, e vendendole così permettono qualsiasi scelta cromatica/territoriale, ma oggi come oggi, col predipinto che avanza, credo che un prodotto del genere
ma pronto all'uso una volta aperta la scatola, e forte della notevole resistenza agli urti dei predipinti, non sò, forse sarebbe stato più completo...
Contenuto: 2d6, 112 esagoni stampati, schede battaglia, miniature di 15 città, 15 fortezze, 45 villaggi, 45 armate, 15 navi, 15 draghi, segnalini vari per razzie, spionaggio, magia ecc.. ed il regolamento.
Per maggiori informazioni: http://it.games-workshop.com/
Wargames – Warhammer 40.000 – Espansione
Sul sito della Games Workshop è stata annunciata l’uscita dell’espansione “Apocalisse” e che era già visibile dalle nostre parti in occasione della
Fiera del modellismo di Faenza. Questa nuova realizzazione permetterà ai
giocatori di Warhammer 40.000, la realizzazione di battaglie su una scala assai più vasta di quella usuale. L’espansione è stata realizzata per ogni
singolo esercito, ed introduce delle novità anche per quanto riguarda miniature o pezzi scenici. Infatti contemporaneamente all’uscita del regolamento, sono stati realizzati il carro da battaglia BANEBLADE (in kit in
plastica) e e le schede tecniche per realizzare delle postazioni fisse
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Per gli eserciti imperiali e nuovi tipi di unità. Unitamente
all’uscita dell’espansione della GW, è uscita anche l’omonima espansione della Forge World, sempre riconoscibile nell’ambito della serie “Imperial Armour”, nel cui nuovo volume di oltre 60 pagine, sono contenute tutte le schede per
poter utilizzare le leggendarie unità (mezzi corazzati e formazioni relative) di Warhammer 40.000. Vi sono compresi i
super carri, i titani dell’impero, i titani ed i demoni del Chaos, le Host degli Eldar, ed tante altre unità, inimmaginabili
nelle battaglie a scala tradizionale, per poter personalizzare
i vostri eserciti. Il libro contiene anche una guida, per ogni
razza, per trovare nelle pubblicazioni GW e FW, le regole
per l’utilizzo delle unità .
La presentazione dal sito GW Italia fornisce un’idea di quale sia l’intenzione della casa in merito alla nuova espansione:
“Apocalisse ti permette di elevare le tue battaglie ad un nuovo livello. Grazie a questo supplemento non avrai il semplice controllo di
un singolo distaccamento delle truppe in battaglia, ma comanderai
centinai di uomini e miriadi di squadre e veicoli! I piu` grandi eroi di
quest'epoca di conflitti saranno al fianco dei tuoi guerrieri contro i
loro odiati nemici. Possenti macchine da guerra torreggeranno sul campo di battaglia, ed i loro
armamenti pesanti ruggiranno, facendo a pezzi persino i carri piu` corazzati e aprendo vere e proprie voragini nei ranghi avversari. Il fumo dei motori dei veivoli offusca i cieli, mentre un devastante bombardamento colpisce il campo di battaglia, o discende per vomitare al suolo orde di
combattenti assetati di sangue. Le grandi astronavi in orbita scatenano aprono il fuoco, trasformando il campo di battaglia in un incubo, e inchiodando i nemici al suolo.”
Per maggiori informazioni:
www.games-workshop.com
www.forgeworld.com
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Recensioni: Wargames Painting & Modelling
Wargames Painting & Modelling è una rivista liberamente scaricabile dall’omonimo sito, e che
nasce dalla volontà di alcuni Wargamers inglesi, e non solo, di condividere le loro esperienze nel
campo della costruzione, modifica, e colorazione delle nostre miniature
da wargames; nonché quella di mostrare le opere di altri modellisti, e
di essere di ispirazione per tutti coloro che leggeranno la rivista, in particolar modo per i wargamers che dipingono le proprie armate. La rivista è molto bella e ben impaginata, ogni articolo, estremamente curato
nelle descrizioni, è corredato da un gran numero di foto a colori, che
illustrano passo a passo tutte le fasi della lavorazione fino al risultato
finale (Veramente ben fatte le schede per
la colorazione delle Uniformi delle SS, dei
Samurai, e dei Carri Panzer V Phanter in
mimetica invernale). Il consiglio per tutti
coloro che ancora si divertono a sporcarsi
le mani con vernici e pennelli è di leggerla. Il risultato finale, a detta
di chi redice la rivista, è assicurato.
Per scaricare la rivista:
www.wargamespaintingandmodelling.wordpress.com
Divise, Uniformi e Bandiere: Paracadutista Inglese della WWII – 1° parte
Con questo articolo iniziamo a vedere come dipingere un paracadutista Inglese della seconda
guerra mondiale.
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1° fase – I Colori : Black Primer -Vallejo Model Color Khaki 988 - Vallejo Model Color English
Uniform 921 - Vallejo Model Color US Dark Green 893 - Vallejo Model Color Olive Grey 888 –
Vallejo Model Color Russian Uniform 924 - Vallejo Matt White and Black - Vallejo Gunmetal
Grey and Bronze - GW Tanned Flesh - GW Dark Flesh - GW Dwarf Flesh - GW Bestial Brown GW Scorched Brown . 2° fase: Dopo aver ben pulito la miniature, passete il primer nero, ed iniziate
con I colori base (Vallejo Khaki per il giaccone denison, Vallejo English Uniform per I pantaloni,
GW Scab Red per il basco, e GW Tanned Flesh per il volto e le mani). Per completare il giaccone si
è prima dipinte le bande verdi (Vallejo US Dark Green), dopo di che si sono dipinte le bande marroni (GW Bestial Brown) affiancandole o sovrapponendole a quelle verdi. Una volto dipinte tutte
le bande, con il GW Scorched Brown, tracciate delle line irregolari nel punto in cui il Bestial
Brown tocca l’US Dark Green.
Dopo aver fatto risaltare l’intera figura ripassando i bordi delle buffetterie e delle pieghe con del
colore nero, dipingete i polsini e la sciarpa con il Vallejo Olive, procedendo con l’highlight con il
medesimo colore, schiarito con un poco di bianco. I pantaloni, invece, saranno evidenziati (con l’highlight), in due fasi. Ricordandoci che il colore base è l’English uniform., miscelate del color nero in
quello base e dipingete le pieghe interne dei pantaloni. Dopo di che procedete a lumeggiare con
l’English Uniform, schiarito con qualche goccia di bianco. Anche nel caso delle mani procederemo
con le medesime due fasi: passate il GW Dark Flesh tra le dita e nelle parti più coperte, e poi lumeggiate con il GW Dwarf Flesh.
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Wargames – Wings of War (Nexus)
Durante la visita alla convention DadiePiombo.com di Crema, l’attenzione del Mincia è andata ad un gioco racchiuso
in una elegante scatola quadrata dalla grafica vagamente
comics e dalla quale si può osservare che il contenuto è
piuttosto insolito: quattro biplani della prima guerra mondiale. Il gioco è Wings of War., ovvero scontri aerei nei cieli
della Primo Guerra Mondiale. Wings of War è un gioco da
tavolo direi anche un wargames aeronautico espandibile.
A riprova di ciò è il fatto che sono già uscite le scatole “WoW: Famous Aces” e “WoW: Watch
your Back!” ed è in arrivo “Burning Drachens”ad arricchirne il già notevole appeal. Il sistema di
gioco è molto semplice e si basa su delle carte (Aereo, manovra e danno), che vengono date in dotazione ad ogni giocatore. La carta aereo riporta le tre caratteristiche fondamentali corrispondenti
al tipo di veicolo, che determina quali carte manovra e danno utilizzare, e la resistenza del proprio
veivolo ai colpi inflitti dagli avversari. Molto sommariamente, se il
vostro aereo riporta le tre caratteristiche “D – A – 13” significa che prima di iniziare il
gioco doveste procurarvi un
mazzetto di carte Manovra di
tipo “D” e un mazzetto di carte
Danno di tipo “A” e che il vosvostro aereo può sopportare fino a 13 punti di danno. Si
gioca su un piano di gioco (qualsiasi superficie va bene,
purché sufficiente per far manovrare i vostri bi o triplani) e
gli aerei coinvolti entrano dai lati opposti dello “spazio
aereo”. Un turno di gioco è composto da Pianificazione e Movimento.
la prima fase tutti i giocatori scelgono contemporaneamente e di nascosto tre carte Manovra e le dispongono nell’ordine scelto sulla propria plancia personale. Quando tutti hanno scelto, inizia la fase di
Movimento. Le manovre degli aerei si considerano contemporanee.
Dopo che tutti hanno mosso entra in gioco il righello che avete trovato nella scatola. Ogni aereo ha un cono di tiro disegnato sul fronte, e se un aereo nemico capita a distanza di un righello
dal proprio velivolo (tenendo il righello all’interno del cono di tiro)
allora l’aereo è colpito, per cui il pilota colpito dovrà pescare una
carta o più carte Danno. Altre, ma poche regole, si occupano di possibili situazioni di gioco, come il mettersi in coda all’avversario, lo
stallo dell’aereo, le manovre azzardate (come la virata Immelman).
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Come si può capire, il regolamento è breve, molto semplice, e facile da ricordare; infatti si passa
dalla scatola sigillata al primo duello aereo in pochissimo tempo, mancando le tabelle o le interpretazioni alle regole tipiche dei wargames. Personalmente lo ritengo un bel gioco, avvincente ed
entusiasmante.
Per ulteriori informazioni: www.wingsofwar.it
Curiosità della storia –La tregua di Natale
“Uno degli inglesi venne fuori dalla trincea tenendo le mani in alto. In una aveva il berretto pieno
di sigarette e tabacco inglesi; strinse le mani ai due tedeschi e augurò loro Merry Christmas. Questi
ricambiarono l’augurio. Allora gli inglesi nelle trincee e tutti noi battemmo le mani e gridammo
con entusiasmo: ‘Bravi!’.”
C’è un episodio unico e affascinante che è rimasto scolpito nella storia di tutte le guerre come un
momento di grande umanità ed un esempio per tutti i fautori della pace: la cosiddetta “tregua di
Natale del 1914. Sei mesi sono passati dall’inizio delle ostilità e lungo la linea che dalla Manica
corre giù fino alle Alpi svizzere si fronteggiano le truppe tedesche e quelle alleate. Una guerra di
posizione, estenuante, combattuta corpo a corpo da ragazzi di vent’anni che, per conquistare pochi
metri di terreno, trascorrono settimane nel fango delle trincee sotto i colpi del fuoco nemico, della
fame, del freddo e del terrore. Ma d’improvviso, alla vigilia di Natale, c’è qualcosa di nuovo sul
fronte occidentale: in un luogo imprecisato delle Fiandre, dalle trincee tedesche si levano canti
natalizi e cartelli con la scritta We not shoot, you not shoot.
Superata la diffidenza, gli inglesi abbassano le armi e rispondono con i loro canti di Natale. A poco a poco i soldati
dei due schieramenti escono allo scoperto e concordano una
tregua di tre giorni, ribellandosi agli ordini delle autorità
militari. al lettore una piccola grande storia. La tregua si
estese ad altre zone del fronte, ed esiste anche la storia di un
incontro di calcio tra soldati scozzesi e sassoni, che terminò
quando la palla andò ad urtare un tratto di filo spinato
sgonfiandosi. In molti settori la tregua durò per tutto il giorno
Croce, posta vicino Ypres nel 1999, a ricorda- di Natale, ma in alcune zone continuò fino a Capodanno. Alla
re il luogo in cui avvenne la tregua di Natale tregua presero parte sia i soldati che i loro sottufficiali de ufficiali. Va notato che allo scoppio del conflitto la propaganda
si adoperò molto per dipingere il nemico come privo di scrupoli o di morale, ed assicurava inoltre
che la guerra sarebbe finita prima di Natale. Durante la tregua i soldati scoprirono che nelle trincee nemiche si trovavano uomini esattamente come loro, e che anzi avevano molto più in comune
con questi soldati, rintanati in trincee umide e pericolanti come le loro, che non con i loro più alti
superiori. I comandanti britannici John French e Horace Smith-Dorrien diedero ordine che una
tale tregua non si ripetesse mai più. In tutti gli anni di guerra che seguirono, vennero ordinati bombardamenti di artiglieria alla vigilia di Natale per assicurarsi che non si verificassero più interruzioni nei combattimenti. Inoltre le truppe vennero fatte ruotare in diversi settori del fronte per impedire che familiarizzassero apertamente con il nemico. Nonostante queste misure ci furono ancora
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Alfred Anderson nel 1914
dei due schieramenti, ma su una scala molto minore rispetto a
quanto avvenne nel 1914. Durante la Pasqua del 1916 una tregua simile si verificò sul fronte orientale.
Il 29 novembre del 2005 è morto all’incredibile età di 109 anni
Alfred Anderson, scozzese, ultimo testimone rimasto dell’incredibile episodio di 93 anni fa. Il vecchio Alfred era un veterano
del reggimento Black Watch e aveva prestato servizio come
assistente del fratello della regina madre, il capitano Fergus BowesLyon, morto nel 1915 nella battaglia di Loos. Anderson descriveva così
quel Natale lontano: “Ricordo il silenzio, un silenzio innaturale. Abbiamo
urlato ‘Buon Natale’ anche se nessuno si sentiva contento. Il silenzio finì
nel primo pomeriggio e le uccisioni ricominciarono”. Il piccolo miracolo di
umanità mandò su tutte le furie i vertici militari, che presero ferree contromisure per evitare il suo ripetersi. Fu così che, il giorno di Natale del
1915, si sentì solo il rumore delle granate. L'ultracentenario Anderson, noto per il suo sense of humour e per la sua incrollabile fiducia nel futuro, se
ne va con un rimpianto: non aver mai avuto la possibilità di incontrare la
regina madre per parlarle del tempo passato con suo fratello.
http://www.firstworldwar.com/features/christmastruce.htm
Saluti e ringraziamenti:
Ed anche questo secondo numero è riuscito a vedere la luce. Sperando che vi sia piaciuto vi diamo
appuntamento al numero 6.
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