Newsflash 09_02_2011

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Newsflash 09_02_2011
Newsflash Europee 04/10/2016
- MIGRANTI: in Ungheria vince il “no” ma senza quorum Domenica 2 ottobre, i cittadini
ungheresi sono stati chiamati a votare per il referendum sulla redistribuzione dei migranti da Italia e
Grecia. Alla quasi unanimità, ma senza raggiungere il quorum del 50%, l'Ungheria ha detto no
all'obbligo di accogliere profughi. Non è però stato raggiunto il quorum del 50%, richiesto dal Primo
Ministro conservatore ed euroscettico Victor Orban, vincitore, ma in una certa misura anche
sconfitto, del referendum. Il risultato definitivo mostra una vittoria a valanga del "no" con una quota
del 98% e solo un 2% andato al "sì". L'affluenza però, come annunciato dall'Ufficio elettorale
nazionale, è stata soltanto del 43% e dunque la consultazione non è valida secondo la legge in
vigore. Il premier Orban, ha comunque sottolineato il fatto che 3 milioni di ungheresi si sono detti
contrari alla redistribuzione dei migranti e che comunque, Bruxelles dovrà tenerne conto. Il
presidente del Parlamento europeo, il tedesco Martin Schulz, ha definito pericoloso far votare su
decisioni da lui stesso avallate in sede comunitaria. Soprattutto considerato che l’Ungheria dovrebbe
accogliere solo 1300 profughi dei 160 mila in partenza da Italia e Grecia.
- Accordo di Parigi sul clima: voto in plenaria al Parlamento Europeo Oggi a Strasburgo sarà
una giornata importante per l’avanzamento dell’Accordo di Parigi sul clima. Infatti, a mezzogiorno il
Parlamento europeo voterà il proprio consenso alla ratifica dell'accordo da parte dell'UE. Una volta
approvata dal PE, il Consiglio può adottare formalmente la decisione tramite una procedura scritta
d'urgenza così che l'UE, insieme ai 7 Stati membri (Ungheria, Francia, Slovacchia, Austria, Malta,
Portogallo e Germania) che hanno completato il processo di ratifica, possano depositare, venerdì 7
ottobre, gli strumenti di ratifica presso la sede delle Nazioni Unite a New York. In questo modo,
l'accordo di Parigi entrerà in vigore in tempo per la conferenza sul clima COP 22 a Marrakech dal 718 novembre 2016.Alla votazione seguirà una cerimonia formale di firma, con l’intervento del
segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, e dei leader dei gruppi politici, alla presenza del Ministro
francese dell’ambiente - e Presidente COP - Ségolène Royal, del Presidente della Commissione
europea, Jean-Claude Juncker, e del Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. È possibile
seguire il dibattito in Plenaria su EP Live e EbS+.
- BREXIT: Juncker incontrerà la May L'annuncio del primo ministro britannico, Theresa May, di
attivare l'articolo 50 del trattato prima della fine di marzo 2017, è stato accolto con favore dai vertici
UE. Curiosamente, potrebbe coincidere con la riunione dei 27 Capi di Stato e di Governo europei a
Roma, per celebrare il 60 ° anniversario del Trattato di Roma. Il presidente della Commissione Ue,
Jean-Claude Juncker, incontrerà il premier britannico Theresa May a margine del vertice UE di fine
ottobre per discutere dell’avvio dei negoziati. Juncker si è detto pronto a lavorare in maniera
collaborativa, ma non sarà iniziato alcun negoziato senza la notifica dell’articolo 50. Sabato 1
ottobre, ha preso piena funzione il caponegoziatore della Commissione, l'ex commissario Michel
Barnier. Il suo incarico sarà quello di occuparsi delle fasi iniziali dei negoziati, che dipendono, come
già sottolineato, dall’attivazione dell’articolo 50 da parte della Gran Bretagna.
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-FONDI COESIONE: Parlamento contrario a sospensione Spagna e Portogallo Il mancato
rispetto degli obiettivi di deficit, potrebbe costare, nel 2017, la sospensione degli impegni di spesa
dei fondi strutturali, a Spagna e Portogallo. Sebbene il Consiglio Europeo abbia già annullato le
sanzioni ai governi, previste dalle nuove regole di governance economica europea, la Commissione
resta determinata a proporre l'obbligo della sospensione dei fondi di coesione. Lunedi 3 ottobre, i
deputati del Parlamento Europeo ne hanno discusso con il VicePresidente della Commissione, Jyrki
Katainen e con la Commissaria agli affari regionali, Corinna Cretu. I relatori di tutti i gruppi politici, a
parte i liberali dell'Alde, si sono schierati decisamente contro la sospensione dei fondi. Katainen, ha
ribadito invece, che l'esecutivo ha "l'obbligo legale" di proporre il congelamento almeno parziale dei
fondi, per rispettare la condizionalità macroeconomica prevista dall’UE. Spagna e Portogallo si sono
impegnati a presentare, assieme al progetto di bilancio per il 2017, un programma per il rientro
negli obiettivi di deficit. La Cretu ha affermato che la Commissione sospenderà il congelamento dei
fondi nel momento in cui approverà i rispettvi programmi.
-ALIMENTARE: tutela IGP a culurgionis e pizzoccheri I Culurgionis dell'Ogliastra e i Pizzoccheri
della Valtellina hanno guadagnato il logo di indicazione geografica protetta (IGP) dell'Ue e andranno
ad aggiungersi alle oltre 280 specialità italiane incluse nel registro dei prodotti di qualità certificata e
tutelata dalle norme Ue. Lo ha comunicato la Commissione europea in una nota, dove ha anche
ricordato che si è arrivati a oltre 1.350 specialità alimentari, non solo europee, senza contare vini e
superalcolici. Con l'iscrizione al registro delle due paste, l'Italia si conferma il primo Paese Ue per
numero di prodotti a indicazione geografica, con 119 Igp su 287 alimenti registrati.
A cura dell’Ufficio CNA Bruxelles.
Per ulteriori approfondimenti contattare: [email protected]
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