Vieni a vedere - Confindustria Modena

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Vieni a vedere - Confindustria Modena
Education | Scuola media di 1° grado
Vieni a vedere
la
fabbrica
Il progetto “Teenager in factory”
promosso da Confindustria Modena
è giunto al terzo anno di attività,
coinvolgendo quasi 50 classi
e oltre mille ragazzi
Le aziende modenesi aprono le porte
agli studenti che dovranno scegliere
il proprio percorso scolastico.
Un modo per mostrare dal vivo
cos’è e come funziona un’impresa.
Ma anche un’opportunità
di aggiornamento per gli insegnanti
di Laura Ansaloni
are conoscere come è cambiato il
lavoro nelle fabbriche e, soprattutto, promuovere l'istruzione tecnica
e la formazione professionale: con questi
obiettivi è nato nel 2008 «Teenager in factory. Un mestiere che è un piacere», il percorso di orientamento per gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado (comunemente conosciute come medie inferiori) che rientra nel più articolato «Teen Project», il pro-
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Education | Scuola media di 1° grado
LE AZIENDE COINVOLTE
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Angelo Po
Arbe Grafiche
B. Braun Avitum
Caprari
Cms
Dinamic Oil
East Balt
Edis
Elettromeccanica Tironi
Rossi
Sau Tool
Tec Eurolab
Tetra Pak
Toschi
Nelle foto
di questo servizio
alcuni momenti
delle visite
delle scolaresche
nelle aziende
aderenti
a “Teenager in factory”.
getto ideato da Confindustria Modena che si articola
in una serie di iniziative rivolte al mondo della scuola.
Grazie a Teenager in factory negli ultimi tre anni centinaia di studenti delle scuole di Modena e provincia
hanno potuto visitare, accompagnati dagli insegnanti, alcune tra le più significative realtà industriali del
territorio modenese e vedere dal vivo come si svolge
oggi il lavoro all'interno delle fabbriche.
Dati alla mano, dal 2008 a oggi il numero degli alunni che hanno preso parte all'iniziativa è cresciuto
I numeri di Teenager in factory
Anno scolastico
Scuole
Classi
Alunni
Aziende
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2008/09 2009/10 2010/11
8
10
14
12
16
19
269
370
483
9
12
14
costantemente fino a raddoppiare; se infatti in quell'anno erano otto le scuole aderenti al progetto, per un totale di 269 ragazzi, e nove le aziende che si erano rese disponibili ad accogliere gli studenti, quest'anno sono coinvolti quasi 500 ragazzi e più di 50 professori, per un totale di 19 classi, e ben 14 le aziende che hanno partecipato al percorso di orientamento scolastico.
«Abbiamo creduto fortemente in questo progetto fino dalla sua nascita», dichiara Roberta Caprari, responsabile della commissione Education di Confindustria
Modena e imprenditrice di terza generazione nell'industria di famiglia, il gruppo Caprari. «Il tempo ci ha
dato ragione: ogni anno sono sempre più numerose le
scuole che dimostrano interesse per questa iniziativa
e chiedono di potere aderire. Si tratta di un'importante opportunità di formazione e di orientamento non solo per i ragazzi ma anche per gli insegnanti che li seguono negli studi. Un'occasione per avvicinare i giovani al mondo del lavoro, per fare conoscere i vari a-
spetti della produzione e per sensibilizzarli verso l'istruzione tecnica, facendo vedere quali possono essere
gli sbocchi e le opportunità di carriera all'interno dell'azienda per chi decide di intraprendere un percorso
di studi di tipo tecnico o professionale». «Non posso negare, come imprenditrice, la soddisfazione nell'osservare quanto i ragazzi rimangano affascinati dal mondo della fabbrica», continua la Caprari, «lo stupore che
mostrano nel vedere gli ambienti produttivi per la prima volta e la curiosità che hanno nel cercare di capire
"come" nasce un prodotto; spesso quando arrivano in
azienda hanno un'idea di fabbrica ancora legata al vecchio concetto della catena di montaggio dove l'attività
del lavoratore è minima e ripetitiva, ma scoprono che la
fabbrica è un luogo estremamente dinamico, tecnologico, dove hanno grande importanza la professionalità e le
competenze dei singoli lavoratori».
Una soddisfazione condivisa anche da Antonio Panini, titolare dell'Edis, storica azienda modenese che pro-
duce figurine adesive e card collezionabili e che da tre
anni partecipa attivamente al progetto. «Vale la pena
avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro in modo che si
rendano conto concretamente delle diverse possibilità
lavorative presenti sul nostro territorio, non necessariamente per ruoli di tipo impiegatizio, ma anche per
attività manuali, artigianali, mansioni molto importanti per una realtà manifatturiera come la nostra e di
cui abbiamo grande bisogno. Questa esperienza li aiuta a capire quanti e quali processi produttivi sono ne-
La novità
quest’anno
è la presenza
di insegnanti
e studenti
della quinta
superiore
dell’Itis Corni.
«È un modo
per rendere
più completo
il percorso
di orientamento
dei ragazzi
più giovani»,
sottolinea
la preside
Francesca
Giuliani
(nella foto sopra).
«Il nostro obiettivo
è mostrare
il valore
della formazione
tecnica,
che è molto
richiesta
dalle imprese»
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Education | Scuola media di 1° grado
«I ragazzi
si dimostrano
molto interessati
ponendo
mille domande»,
osserva
Antonio Panini,
titolare della Edis.
«E riescono
con grande facilità
a collegare
le nozioni teoriche
che apprendono
in aula
a tutto quello
che vedono
durante la visita»
Sopra, Antonio
Panini, titolare
della Edis.
A destra,
Roberta Caprari,
imprenditrice
e responsabile
della commissione
Education
di Confindustria
Modena
«È un’importante opportunità di formazione
e di orientamento per i ragazzi», spiega Roberta
Caprari, imprenditrice dell’omonima azienda
modenese. «Sono incontri che servono
per avvicinarli al mondo del lavoro,
per fare vedere loro le opportunità
che le aziende possono offrire»
cessari per realizzare un prodotto, anche semplice, come può sembrare una bustina di figurine adesive». «La
cosa più divertente», aggiunge Panini, «oltre a rispondere alle mille domande che gli alunni ci pongono, è
osservare con quanta facilità riescono a collegare le
nozioni teoriche che apprendono in aula a tutto quello che vedono durante la visita, comprendendo in fretta che, se scegliessero un percorso di studi adeguati,
anche loro in futuro potrebbero lavorare in una azienda come quelle che hanno visitato».
Ma Teenager in factory non è utile solo agli studenti. «Queste visite rappresentano un'importante occasione di aggiornamento e confronto anche per gli insegnanti che accompagnano i ragazzi» dichiara Claudio
Caiti, preside delle scuole medie Lanfranco di Modena e coordinatore dell'iniziativa per le scuole medie
della provincia. «In particolare», aggiunge Caiti «sono
coinvolti i professori di Lettere e di materie scientifiche, quelli che trascorrono più ore in classe con i ragazzi e dunque possono maggiormente influenzare le
scelte degli studenti quando, all'ultimo anno della
scuola secondaria di primo grado, devono decidere
quale percorso di studi intraprendere. In questi tre
anni di attività ho potuto notare, da parte dei docenti,
grande interesse e sempre più voglia di aderire a questa iniziativa, che viene considerata come un interessante modo per conoscere la realtà imprenditoriale locale e un'opportunità per legare le scuole alle aziende
che si trovano sul territorio».
Un bilancio più che positivo dunque per il progetto
di orientamento promosso da Confindustria Modena,
che nel suo terzo anno di vita torna con un'importante novità: per la prima volta, ad accompagnare i ragazzi nelle aziende ci saranno anche gli insegnanti
dell'Istituto tecnico industriale Fermo Corni di Modena assieme ad alcuni studenti delle quinte classi. «Siamo entusiasti di potere aderire a questo progetto», dichiara Francesca Giuliani, preside dell'Itis Corni. «Sono certa che la presenza dei nostri professori e dei nostri studenti possa dare un valore aggiunto: da una parte, infatti, le competenze dei docenti che insegnano materie tecniche possono aiutare i ragazzi delle medie a
capire meglio quello che viene mostrato loro dell'azienda durante la visita mentre, dall'altra, l'esperien-
«E un’occasione
di aggiornamento
anche per
gli insegnanti»,
dichiara
Claudio Caiti,
coordinatore
del progetto
per le scuole
(nella foto sopra).
«In questi tre anni
è cresciuto
l’interesse
per l’iniziativa
perché permette
di legare le scuole
alle aziende
che si trovano
sul territorio»
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Education
za diretta dei ragazzi di quinta, che hanno
ormai concluso il loro ciclo di studi, può essere di supporto e di stimolo per i più giovani a intraprendere un percorso formativo di tipo tecnico o professionale». «Con la
nostra presenza», sottolinea la preside, «cerchiamo di rendere più completo l’orientamento dei ragazzi, mostrando le possibilità
di formazione per apprendere un certo tipo
di professionalità facilmente spendibile anche in aziende di grande prestigio».
Naturalmente, come sottolinea Roberta Caprari, tutto si può migliorare e «sebbene l'impegno di Confindustria Modena per
realizzare questo progetto sia notevole, in
un futuro non tanto lontano vorrei che sempre più scuole e classi potessero partecipare a questa iniziativa, dando la possibilità
ai ragazzi, durante la visita, di venire a contatto anche con altri aspetti dell'organizzazione aziendale, come ad esempio, l'attività degli uffici amministrativi e commerciali». E Antonio Panini suggerisce: «Sarebbe
interessante anche dare a ogni classe l’opportunità di visitare più aziende in modo da
raccogliere diversi stimoli e aumentare le
informazioni sulla realtà imprenditoriale
locale e dunque offrire un aiuto ulteriore
per valutare quale percorso formativo intraprendere in futuro».
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