Relazione - Comune di Pontedera
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Relazione - Comune di Pontedera
DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 COMUNE DI PONTEDERA (Pisa) PIANO ATTUATIVO DI LOTTIZZAZIONE CON CONTESTUALE VARIANTE AL R.U. E SUDDIVISIONE IN N. 3 STRALCI FUNZIONALI COMPARTO N. 1 – U.T.O.E. IL ROMITO _______________________________________________________ Relazione di fattibilità geologica (D.C.R. 72/07 – N.T.A. Del. C.I. 185/04 - D.P.G.R. 26/R) PROPRIETA’ Pettinari Anna Maria, Pettinari Federico, Pettinari Franco, Pettinari Benito, Cerrini Gioia, Macchi Francesca, Macchi Lorenzo, Macchi Giovanna, Macchi Nadia, "DIRA srl", Cicchini Olindo, Cicchini Esterina, Cicchini Massimo, Capecchi Aladina, Starnini Filippo, Starnini Indra . PROGETTISTI Arch. SIMONETTA BOLDRINI Arch. CHIARA CECCARELLI Arch. LUCA PAPARONI Arch. GRAZIELLA G. ISKANDAR GEOLOGO Dott. PAOLO GIANI GENNAIO 2011 Relazione di fattibilità geologica Pag. 1 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 INDICE 1. PREMESSA ............................................................................................................................................. 3 2. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ............................................................................................... 3 3. INQUADRAMENTO URBANISTICO: NORMATIVE SOVRAORDINATE AL P.R.G. .............. 4 3.1 PIANO DI BACINO DEL FIUME ARNO: AMMISSIBILITÀ DELLA RICHIESTA AI SENSI DELLE N.T.A. DEL. C.I. N° 185/2004 ............................................................................................................................................. 4 4. REGOLAMENTO URBANISTICO : CLASSI DI PERICOLOSITA’ ............................................... 5 5. GEOMORFOLOGIA ASSETTO IDRAULICO E GEOLOGIA DEL SITO.................................... 6 6. IDROGEOLOGIA .................................................................................................................................. 8 7. MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO .................................................................................... 9 8. CLASSI DI PERICOLOSITA’ AI SENSI DEL D.P.G.R. N. 26/R ................................................... 11 9. FATTIBILITA’ DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE ...................................................................... 12 ____________________ APPENDICI Perimetrazione delle aree con pericolosità geomorfologica (tratta da PAI - Bacino del fiume Arno) scala 1:25000 Carta Geologica e Geomorfologica scala 1:10.000 Stralcio Carta di Pericolosità Geomorfologica (tratta da P.S.) scala 1:5.000 Stralcio Carta di Pericolosità Idraulica (tratta da P.S.) scala 1:5.000 Carta litotecnica scala 1:5.000 Carta idrogeologica e del reticolo minore scala 1:10.000 Carta della pericolosità geomorfologica (ai sensi del D.P.G.R. 26/R) scala 1:2.000 Carta della pericolosità idraulica (ai sensi del D.P.G.R. 26/R) scala 1:2.000 Carta della pericolosità sismica locale (ai sensi del D.P.G.R. 26/R) scala 1:2.000 Sovrapposizione comparto 1 con mappa catastale scala 1:1500 Planimetria Generale scala 1:2000con ubicazione indagini Schema smaltimento acque bianche scala 1:1500 Sezioni litostratigrafiche A-A, B-B, C-C, D-D e E-E scala 1:100 Elaborati prove penetrometriche Statiche Cpt1, Cpt2, Cpt3, Cpt4 e Cpt5 Relazione di fattibilità geologica Pag. 2 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 1. PREMESSA La presente relazione di fattibilità geologica supporta il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata con contestuale variante al R.U. posto in località Il Romito nel Comune di Pontedera. In questa sede si valutano le condizioni di fattibilità dell’ intervento alla luce dei criteri di definizione del grado di rischio geomorfologico, idraulico e sismico locale stimato sulla base di eventuali dati esistenti e/o sull’ incrocio delle informazioni disponibili con i criteri definiti dalla nuova disciplina (D.P.G.R. n. 26/R del 27/04/2007), essendo le cartografie del Piano Strutturale comunale non più rispondenti ai criteri di zonazione vigenti. Per definire la fattibilità del Piano di Lottizzazione ne è stata inoltre verificata la compatibilità rispetto alle salvaguardie ed ai vincoli sovraordinati alla disciplina del P.R.G., introdotti dalle normative nazionali e regionali sul rischio idraulico (N.T.A. Del. 185/2004 dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno e D.C.R.T. n° 72/2007). Relativamente alla caratterizzazione geotecnica dei terreni si fa riferimento, nella attuale fase progettuale di massima, a cinque prove penetrometriche statiche effettuate con penetrometro Pagani TG63-100 EML.C entro l’area soggetta a Piano Attuativo. 2. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Il comparto di intervento è situato a nord della Strada di GC FI-PI-LI , a sud della Via delle Colline per Legoli, e risulta compreso tra l’argine del fiume Era realizzato in epoca recente ed i quartieri residenziali della località Romito, posti al margine est dell’area soggetta a piano attuativo. L’estensione complessiva dell’intero comparto (ST) di mq. 42.861, è così suddivisa : SF mq. 18.814 - Verde mq. 11.712 - Parcheggi mq. 3.183 - Strade mq. 9.152. Il perimetro dell’area soggetta a piano di lottizzazione risulta leggermente modificato dai progettisti in maniera tale da adattarlo ai limiti fisici reali corrispondenti ai limiti di proprietà rilevati sul posto. Fanno parte del Comparto due aree, di superficie complessiva pari a 1769mq (CF foglio 23 e particelle 842, 843 e 844 - CT foglio 23 particella 849 e CF foglio 23 particella 66), per le quali le rispettive proprietà hanno manifestato l’intenzione di essere scorporate dal Relazione di fattibilità geologica Pag. 3 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 Comparto stesso senza partecipare alla lottizzazione.La proposta di variante urbanistica del comparto riguarda principalmente una riorganizzazione delle opere di urbanizzazione, con particolare riferimento alla viabilità ed alle aree a verde pubblico E’ prevista quindi la suddivisione del Comparto in tre stralci funzionali e la formazione di tre sub Comparti, in cui sia la superficie fondiaria che le superfici destinate alle opere pubbliche sono equamente distribuite e possono avere vita propria indipendente. Allo stesso tempo le modalità di realizzazione delle opere pubbliche saranno comunque regolate da caratteristiche tipologiche e costruttive unitarie. La viabilità prevede un anello che da via Machiavelli prima a senso unico e dopo a doppio senso di marcia riconduce alla stessa strada, oltre un tratto con carreggiata più importante che si collega alla Via delle Colline. La strada centrale trasversale sarà realizzata su un tracciato esistente che conduce all’argine e che garantisce l’ accesso ad alcune abitazioni presenti ad ovest oltre l’argine. Il verde pubblico è stato dislocato in parte nella porzione sud del comparto in modo da creare una zona “cuscinetto” interposta tra l’edificato e la superstrada FI-PI-LI; una piccola area a verde è prevista nella zona nord est del comparto in modo da separare gli edifici il più possibile da un’area dove si esercita un’attività artigianale (carrozzeria); un’ampia fascia a verde è prevista nella zona di rispetto dell’argine del fiume Era, che rappresenta il confine nord e ovest del Comparto. 3. INQUADRAMENTO URBANISTICO: NORMATIVE SOVRAORDINATE AL P.R.G. 3.1 Piano di bacino del fiume Arno: ammissibilità della richiesta ai sensi delle N.T.A. Del. C.I. n° 185/2004 Nella cartografia adottata con Del. C.I. n° 185/2004 dall’Autorità di Bacino del fiume Arno (ed approvata con D.P.C.M. del 06/05/2005) risulta che il sito in oggetto è escluso dalle zone P.F.3, P.F.4, P.I.3 e P.I.4 a rischio geomorfologico ed idraulico elevato e molto elevato. Relazione di fattibilità geologica Pag. 4 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 L’area soggetta a piano attuativo risulta infatti esclusa dalle zone a pericolosità geomorfologica mentre risulta quasi per intero inclusa nelle aree a pericolosità moderata P.I.1 (solo una piccola porzione al margine est della lottizzazione è esclusa dalle aree a pericolosità idraulica) nella quale gli interventi consentiti dalle norme del P.R.G. vigente NON sono soggetti a vincoli o salvaguardie. 3.2 Misure di salvaguardia del P.I.T. (D.C.R.T. n.72/2007) In relazione alle misure di salvaguardia adottate dalla Regione Toscana con l’approvazione del Piano di Indirizzo Territoriale (Del. C.R.T. n.72/2007, vigente dal 17 Ottobre 2007) si rileva che i lotti edificabili sono esterni alle fasce della larghezza di 10 metri dai cigli di sponda o dal piede esterno degli argini dei corsi d’acqua censiti nel comune di Pontedera, per cui in aree non soggette al vincolo di inedificabilità di cui all’ art. 36 comma 3 della D.C.R.T. n° 72/2007. 4. REGOLAMENTO URBANISTICO : CLASSI DI PERICOLOSITA’ L’area edificabile risulta classificata come segue nel P.R.G. del comune di Pontedera (cfr. Stralci cartografie scala 1:5.000 all.): Pericolosità geomorfologica Classe 3 (media) - sottoclasse 3a (media) Ricadono in questa classe ...“le aree acclivi con caratteristiche geomorfologiche stratigrafiche e litotecniche favorevoli alla stabilità per cui i fenomeni franosi,pur possibili, coinvolgono porzioni di territorio di ampiezza limitata e altresì le aree della pianura alluvionale con sottosuolo eterogeneo” omissis. Classe 3 (media) - sottoclasse 3b (media) Ricadono in questa classe ...“le aree della pianura alluvionale interessate in passato da episodi di alluvionamento quelle con prevalenza di terreni compressibili a bassa resistenza penetrometrica statica e quelle in cui sono presenti significativi riporti di terreno” omissis. Relazione di fattibilità geologica Pag. 5 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 Pericolosità idraulica Classe 3 (sottoclasse 3a) “Riguarda le aree per le quali non si ha disponibilità di precise testimonianze storiche di episodi di esondazione o sommersione, comunque limitrofe ad aree in passato conosciute come alluvionate o sommerse; si individuano su base geomorfologica o storica o con riferimento a modelli idrologico idraulici, verificando nel caso la ricorrenza statistica di possibile esondazione o sommersione comunque superiore ai duecento anni; vi sono altresì comprese le aree coinvolte da eventi storici ed attualmente protette da opere di difesa o bonifica idraulica rispetto ad eventi di ricorrenza duecentennale….” omissis. 5. GEOMORFOLOGIA ASSETTO IDRAULICO E GEOLOGIA DEL SITO Le caratteristiche plano-altimetriche ed idrauliche dell'area interessata dal piano attuativo sono osservabili a piccola scala nelle cartografie di pericolosità in scala 1:2000 e nella Carta Geologica in scala 1:5000 all. le quali evidenziano come il comparto in esame si ponga nella fascia di passaggio dal dominio collinare su cui si attesta l’abitato di Romito a quello di pianura alluvionale. L’area risulta, come già detto, “protetta” di fronte ad un evento esondativo del fiume Era (corrente, nel punto più vicino, circa 150m a nord), da un argine artificiale di recente realizzazione che lambisce i confini ovest e nord e si raccorda con un argine già preesistente a sud, caratterizzato da quote di poco superiori ai 20m s.l.m.. Il rilievo plano-altimetrico di dettaglio fornito dai progettisti mostra come le quote maggiori del piano campagna attuale si riscontrino in corrispondenza dei lotti dal n. 1 al n. 4 posti nella porzione nord del comparto, un tempo sede di un campo sportivo e mediamente livellati a circa +1,00m rispetto allo 0,00 del rilievo (+18,70m s.l.m.) posto in corrispondenza dell’innesto della viabilità di progetto (a senso unico) con la strada comunale al margine nordest dell’area di intervento. Sebbene il piano campagna attuale di quest’area sembra non essere stato oggetto di modifiche morfologiche recenti legate alla realizzazione del vicino argine, si raccomanda in fase esecutiva di verificare attentamente l’omogeneità del terreno di appoggio delle strutture, escludendo la presenza di terreno di riporto, con particolare riferimento alla porzione sud del lotto n. 2 limitrofa ad una zona (dove è prevista la Relazione di fattibilità geologica Pag. 6 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 realizzazione del parcheggio) dove appare evidente la presenza in superficie di terreno rimaneggiato. Nella porzione sud della lottizzazione, a sud della strada esistente di accesso all’argine ed ai fabbricati interposti tra il comparto edificabile e l’Era, le quote si mantengono grossomodo tra i +0,40m ed i +0,20m e caratterizzate da deboli pendenze verso nord. In quest’area, a seguito di eventi piovosi intensi e prolungati, come si è potuto osservare in varie occasioni nel periodo Dicembre 2010-Gennaio 2011, si verificano locali ristagni di acqua nelle zone più depresse per la bassa permeabilità dei terreni superficiali, e per il fatto che le fosse campestri al contorno non risultano adeguatamente manutenute, impedendo un efficace drenaggio delle acque piovane incanalate. Le quote minori si osservano tuttavia nella porzione centrale (lotti dal n. 5 al n. 8) con il capofosso posto ai piedi dell’argine che infatti rappresenta il recapito finale della quasi totalità delle acque piovane ricadenti nell’intero comparto. Un traversante, all’altezza del lotto n. 5, munito di saracinesca (in grado di impedire l’inondazione dell’area in esame a fronte di un’eventuale esondazione del fiume Era) dovrebbe provvedere a smaltire le acque in una fossa a direzione sudest-nordovest posta nei campi ad ovest del comparto; in realtà in occasione dei vari sopralluoghi si è potuto constatare un certo ristagno d’acqua in corrispondenza del traversante, sui due lati dell’argine, per il fatto che la fossa ricevente risulta per un tratto di circa due metri interrata (verosimilmente per consentire il passaggio di mezzi agricoli tra i vari appezzamenti di terreno). Si raccomanda pertanto di provvedere a riallacciarla al traversante qualora questa linea di deflusso delle acque basse continuasse a svolgere, ad edificazione avvenuta, una funzione drenante per il comparto in esame. L’urbanizzazione comporterà la scomparsa delle fosse campestri esistenti internamente al comparto, mentre verrà preservata la linea di scolo al piede dell’argine. Le considerazioni che possono essere fatte riguardo la regimazione idraulica futura riguardano essenzialmente le acque bianche, ovvero le acque dei pluviali dei fabbricati, quelle ricadenti nelle varie aree a parcheggio e di manovra, nonché quelle ricadenti nella viabilità le quali avranno come recapito finale la fognatura bianca (Φ=800) corrente lungo la strada comunale ad est del comparto. Le acque ricadenti nelle aree a verde pubblico saranno invece convogliate al sopracitato traversante, con un evidente minor aggravio per la fossa campestre ricevente rispetto alla situazione attuale, sempreché, come sopra detto, venga ricollegata al traversante. Le acque nere, infine, saranno allacciate al servizio di fognatura pubblica Relazione di fattibilità geologica Pag. 7 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 sfruttando in parte tubazioni esistenti inutilizzate. Dal punto di vista geologico l’area soggetta a piano attuativo si pone al contatto tra la formazione delle Sabbie e Limi di Vicarello ed i sedimenti alluvionali olocenici. I primi sono sedimenti misti eolico palustri di duna, retroduna e di piana di esondazione fluviale datati al Pleistocene Superiore, i quali affiorano estesamente al bordo meridionale della pianura di Pisa. I depositi limo sabbiosi risultano incisi dai corsi d’acqua che scendono dalle colline pisane e sovralluvionati durante la risalita olocenica del livello del mare. Questa formazione sormonta i conglomerati dell’Arno e del Serchio alimentati dal monte Pisano e dalla Garfagnana verso il bacino dell’Arno e la depressione di Bientina. Le stratigrafie di numerosi pozzi realizzati nella zona confermano che il tetto dei conglomerati si attesta pressochè stabilmente dai 40 ai 60 metri di profondità nel sottosuolo della porzione di pianura alluvionale compresa tra Cascina e Pontedera. I sedimenti alluvionali olocenici sono invece di prevalente composizione silico-clastica e caratterizzati dall'alternanza di limi sabbiosi sciolti o poco addensati ed argille limose di media plasticità e consistenza. In generale in questi sedimenti prevalgono le sabbie nelle zone adiacenti ai corsi d’acqua attuale (e a quelli antichi), sabbie accumulatesi durante le esondazioni del passato; nelle zone più lontane dai fiumi, invece, che sono rimaste leggermente depresse e quindi soggette ad impaludamenti, sono più diffuse le argille e le torbe dato che le esondazioni vi trasportavano solo i materiali più fini. I suoli superficiali, nelle zone dove prevalgono sedimenti sabbioso-limosi e limo-sabbiosi garantiscono un apprezzabile drenaggio verticale. Nei siti dove invece prevalgono sedimenti fini limo-argillosi l’infiltrazione verticale risulta difficoltosa per cui la circolazione delle acque piovane si concentra nel primo metro provocando nei periodi molto umidi saturazioni e ristagni temporanei. 6. IDROGEOLOGIA In data 21 Dicembre 2010 è stata eseguita una campagna di misurazione dei livelli d’acqua nei piezometri che ha dato i seguenti risultati : 4,8mt dal p.c. locale nel piezometro CPT1, 6,0mt nel piezometro Cpt2, 1,40mt nel piezometro CPT3, 1,10mt nel piezometro CPT4 ed infine 1,00mt nel piezometro CPT5. In data 12 Gennaio 2011 sono state effettuate nuove misurazioni che hanno mostrato un leggero abbassamento dei livelli, eccezion fatta per il piezometro CPT5 dove il livello si è mantenuto stabile ; nel dettaglio le misurazioni effettuate Relazione di fattibilità geologica Pag. 8 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 hanno dato i seguenti risultati : 5,0mt dal p.c. locale nel piezometro CPT1, 6,4mt nel piezometro Cpt2, 1,50mt nel piezometro CPT3, 3,30mt nel piezometro CPT4 ed ancora 1,00mt nel piezometro CPT5. Le isopieze riportate nella carta idrogeologica di P.S., indicano valori di soggiacenza della falda, riferiti ad una campagna dell’Ottobre 2000, intorno ai sei sette metri di profondità dal p.c. locale. I valori rilevati nei piezometri, pertanto, sono verosimilmente legati a saturazioni locali frutto delle abbondanti piogge di autunno ed inverno 2010, e quindi a carenze di drenaggio locali, piuttosto che indicativi del tetto di falda libera; i dati a disposizione indicano tuttavia che nel caso in cui gli scavi preliminari alla realizzazione delle strutture di fondazione degli edifici in progetto avvengano in periodo umido non si escludono venute d’acqua e quindi ristagni entro gli sbancamenti. 7. MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO STRATIGRAFIA RICOSTRUITA La stratigrafia del terreno è stata ricostruita dall'interpretazione delle prove penetrometriche statiche CPT 1, CPT2, CPT3, CPT4 e CPT5 posizionate come riportato nella Planimetria generale stato di progetto scala 1:2000 all. Facendo riferimento alle sezioni litostratigrafiche AA, B-B, C-C, D-D e E-E all., gli orizzonti litologici con differenti caratteristiche geotecniche individuati al di sotto del suolo pedologico (di spessore 80cm) sono pertanto i seguenti: LITOTIPO A Limi argillosi di bassa consistenza In relazione ai parametri meccanico-fisici di questo litotipo possono essere derivati i seguenti valori medi: - Resistenza statica alla punta 6<Qc<11Kg/cmq - Coesione non drenata Cu = 0.35 ÷ 0.5 kg / cmq - Peso di volume γ = 1.85 kg/dmc - Angolo di attrito interno φ = 0° (cautelativo) - Modulo di deformazione edometrico Relazione di fattibilità geologica 10<Mo < 40 Kg/cmq Pag. 9 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 LITOTIPO B Limi argillosi di consistenza media In relazione ai parametri meccanico-fisici di questo litotipo possono essere derivati i seguenti valori medi: - Resistenza statica alla punta 10<Qc<21Kg/cmq - Coesione non drenata Cu = 0.5 ÷ 0.8 kg / cmq - Peso di volume γ = 1.85 kg/dmc - Angolo di attrito interno φ = 0° (cautelativo) - Modulo di deformazione edometrico 40<Mo < 60 Kg/cmq LITOTIPO C Limi sabbioso argillosi di buona consistenza In relazione ai parametri meccanico-fisici di questo litotipo possono essere derivati i seguenti valori medi: - Resistenza statica alla punta 20<Qc<41Kg/cmq - Coesione non drenata Cu = 0.8 ÷ 1.3 kg / cmq - Peso di volume γ = 1.85 kg/dmc - Angolo di attrito interno φ = 0° (cautelativo) - Modulo di deformazione edometrico 60<Mo < 120 Kg/cmq LITOTIPO D Sabbie limo-argillose compatte In relazione ai parametri meccanico-fisici di questo litotipo possono essere derivati i seguenti valori medi: Relazione di fattibilità geologica Pag. 10 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 - Resistenza statica alla punta Qc>40Kg/cmq - Coesione non drenata (Cu = > 1.3 kg/cmq) - Peso di volume γ = 1.85 kg/dmc - Angolo di attrito interno φ = 30° - Modulo di deformazione edometrico Mo > 120 Kg/cmq 8. CLASSI DI PERICOLOSITA’ AI SENSI DEL D.P.G.R. N. 26/R Seguendo i criteri del D.P.G.R. n. 26/R e considerando i risultati del rilevamento di dettaglio e dell’ indagine geognostica condotta in situ, sono state elaborate nuove carte di pericolosità geomorfologica, idraulica e sismica locale limitate alla zona di intervento. Esse implementano e sostituiscono le cartografie del Piano Strutturale comunale, non più rispondenti ai criteri di zonazione vigenti. L’area soggetta a Piano di Lottizzazione viene classificata come segue ai sensi del D.P.G.R. n. 26/R (cfr. Stralci cartografie scala 1:2000 all.): PERICOLOSITA’ GEOMORFOLOGICA (CLASSE G2 – PERICOLOSITA’ GEOMORFOLOGICA BASSA) Ricadono in questa classe “…..aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto” PERICOLOSITA’ IDRAULICA (CLASSE I1 – PERICOLOSITA’ IDRAULICA BASSA) Ricadono in questa classe “…..Le aree collinari o montane prossime ai corsi d’acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni: a) non vi sono notizie storiche di inondazioni b) sono in situazioni favorevoli di alto morfologico, di norma a quote altimetriche superiori a metri 2 rispetto al piede esterno dell’argine o, in mancanza, al ciglio di sponda.” (CLASSE I2 – PERICOLOSITA’ IDRAULICA MEDIA) Ricadono in questa classe “…..Le aree interessate da allagamenti per eventi con Tr compresi tra 200 e 500 anni” Relazione di fattibilità geologica Pag. 11 DOTT. GEOL. PAOLO GIANI – O.G.T. n. 1562 PIAZZA L. MONACO 16, 56020 CASTEL DEL BOSCO - MONTOPOLI IN VAL D’ARNO (PI) TEL. 328 7239715 – E-MAIL: [email protected] – P. IVA: 01613600509 PERICOLOSITA’ SISMICA (CLASSE S3 – PERICOLOSITA’ SISMICA ELEVATA) L’area di intervento si colloca in un comune originariamente incluso in classe 2 con O.P.C.M. n° 3274 del 20/03/2003 19/06/2006. e declassato in zona 3s con Del. G.R. n. 431 del Facendo riferimento alla legenda contenuta nell’ allegato 1 al D.P.G.R. n. 26/R il comparto in oggetto può venir assimilato alle zone dove è possibile un’amplificazione diffusa del moto del suolo dovuta alla differenza di risposta sismica tra substrato e copertura dovuta a fenomeni di amplificazione stratigrafica. Dalle valutazioni sopra espresse viene pertanto attribuita all’ area in oggetto la classe di pericolosità sismica elevata S3 (cfr. Carta della Pericolosità sismica locale scala 1:10.000 all.). 9. FATTIBILITA’ DEL PIANO DI LOTTIZZAZIONE Di seguito si rivalutano pertanto le condizioni di fattibilità dell’ intervento alla luce dei criteri di definizione del grado di rischio geomorfologico, idraulico e sismico locale stimato sulla base dei criteri definiti dalla nuova disciplina (D.P.G.R. n. 26/R del 27/04/2007). La zona soggetta a P.d.L. ha gradi di rischio rischio sismico elevato (S3), mentre dal punto di vista geomorfologico ed idraulico il rischio è medio (G2). Si conferisce pertanto al Piano Attuativo in oggetto una fattibilità condizionata “F3” relativamente agli aspetti sismici ed una fattibilità con normali vincoli “F2” in merito agli aspetti geomorfologici ed idraulici. Per quanto concerne il grado di pericolosità geomorfologica, nella fase di progettazione esecutiva le problematiche geotecniche dovranno essere affinate sui vari lotti in relazione alle classe di indagine dei vari interventi edilizi ai sensi del D.P.G.R. 36/R. Per quanto riguarda le condizioni di fattibilità sismica, si rimanda alla fase esecutiva la definizione della categoria di suolo di fondazione e delle geometrie sepolte sui vari lotti in accordo con le recenti disposizioni contenute nel D.P.G.R. n. 36/R. Nel rispetto delle indicazioni contenute nella presente relazione si conclude che la previsione in oggetto è fattibile dal punto di vista geologico e geotecnico. Castel del Bosco, 11/01/2011 Il Geologo Relazione di fattibilità geologica Pag. 12