CONSIDERAZIONI MORFONEOTETTONICHE SULLA ZONA A SUD

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CONSIDERAZIONI MORFONEOTETTONICHE SULLA ZONA A SUD
Atti Tic. Sc. Terra
38 (1995), 95-118, 7 figg., 4 Tav. f.t.
CONSIDERAZIONI MORFONEOTETTONICHE
SULLA ZONA A SUD DEL PO TRA VOGHERA (PV) E SARMATO (PC)
MORPHONEOTECTONICS REMARKS ON THE SOUTHERN PO AREA
BETWEEN VOGHERA (PV) AND SARMATO (PC) (NORTHERN ITALY)
L. PELLEGRINI (1) & P.L. VERCESI (1)
INDICE
Riassunto ........................................................... Pag. 95
Abstract ............................................................... » 96
1. Introduzione .................................................. » 96
2. Inquadramento geologico
e assetto strutturale ..................................... » 98
3. Le principali strutture
e loro significato neotettonico ..................... » 100
3.1. Le deformazioni duttili .............................. » 100
3.2. Le deformazioni fragili .............................. » 102
3.3. Considerazioni sul campo deformativo .... » 104
4. Gli aspetti geomorfologici
peculiari dell’area .......................................... » 106
4.1. I terrazzi ..................................................... » 106
4.2. Elementi idrografici e idrogeologici ........... » 108
4.3. Altimetria .................................................... » 110
4.4. Elementi morfotettonici .............................. » 110
4.5. Elementi archeologici ................................. » 112
5. Conclusioni .................................................... » 113
Bibliografia ........................................................... » 116
RIASSUNTO
Sulla base dell’analisi comparata degli aspetti stratigrafici, idrogeologici e archeologici e, in particolare, di
quelli geomorfologici, morfotettonici e tettonici generali, strettamente connessi con la situazione geodinami-
ca conosciuta, viene proposto il quadro neotettonico
dell’area compresa tra Voghera e Sarmato.
La sovrapposizione dei dati di superficie con quelli
del sottosuolo ha permesso di definire il comportamento
geodinamico del settore in studio con il riconoscimento
di un’evoluzione differenziale caratterizzata da maggior sollevamento dell’area centrale (circa tra Cigognola e Montù Beccaria) rispetto a quelle marginali.
Tale deformazione trova una significativa testimonianza anche in pianura, nei depositi del Miocene
superiore che, interessati da evidenti pieghe, affiorano
nell’alveo del Po.
Si può supporre, inoltre, un inarcamento asimmetrico, con maggiore innalzamento della porzione occidentale rispetto a quella orientale, che giustificherebbe
l’assenza, nella prima zona, di successioni plioceniche.
Viene altresì evidenziato il significato delle traslazioni orizzontali che hanno interessato i termini presenti
forse anche dopo il Pleistocene inferiore.
Gli effetti dell’azione tettonica recente sono messi in
risalto anche da una serie di forme del paesaggio,
risultanti da un’evoluzione fortemente condizionata dall’azione suddetta.
Ciò trova particolare risalto nell’andamento centrifugo del reticolato idrografico, nell’anomala attività erosiva e/o deposizionale dei corsi d’acqua, nella presenza
o meno di forme terrazzate, nella loro morfologia e negli
evidenti elementi morfotettonici.
(1) Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata, 1 - 27100 Pavia
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L. Pellegrini - P.L. Vercesi
ABSTRACT
We propose a neotectonic sketch of the zone between
Voghera and Sarmato (NE Italy, southern Po area)
based on a comparate analysis of several elements. To
this goal, we consider not only stratigraphical, hydrogeological and archaeological data but also the whole of
the geomorphological, morphotectonic and tectonic features all linked to the well-knonw geodynamic framework.
The comparison between field and subsurface data let
us to define the geodynamic rheology of the investigated area. This accomplished comparison let us also to
recognize a differential evolution that is characterized
by a stronger uplift of the central area (between Cigognola and Montù Beccaria) with comparison to the
marginal zones.
Such a deformation is quite evident also in the Upper
Miocene folded deposits, outcropping in the Po thalweg.
An asymmetric bending, with a greater uplift on the
western part, probably justifies the absence in this area
of Pliocene deposits.
The significance of horizontal movements, perhaps
also post-Lower Pleistocene, has been here enhanced.
Evident morphological elements in different landscape characters underline the consequences of the
neotectonic action. Some of these elements are: centrifugal hydrographic pattern, erosional and/or depositional unusual action of the rivers, the not homogeneous
terracing, the morphology of the terraces and evident
morphoneotectonic elements.
PAROLE CHIAVE: morfoneotettonica, idrografia, stratigrafia, tettonica, geomorfologia, Appennino settentrionale, Pianura Padana.
KEY WORDS: Morphoneotectonics, Hydrography, Stratigraphy, Tectonics, Geomorphology, Northern Apennines, Po Plain.
1. INTRODUZIONE
Questo lavoro costituisce un contributo
alla definizione dell’assetto morfoneotettonico dell’area pedecollinare dell’Oltrepo
(fig. 1), compresa all’incirca tra Voghera
(PV) e Sarmato (PC), le estreme propaggini
settentrionali dei rilievi collinari del margine
appenninico e la fascia di pianura ad esse
prospiciente. Quest’ultima, costituita da depositi alluvionali, è situata in destra orografica del F. Po, a S della confluenza con il F.
Ticino. Essa, anche se limitata come estensione, risulta assai ricca di testimonianze di
una evoluzione morfologica condizionata da
eventi tettonici recenti.
Fig. 1 - Carta di inquadramento geologico-strutturale (da C.N.R., 1991, mod.). 1: depositi continentali
indifferenziati, Olocene-Pleistocene sup.; 2: Depositi marini terrigeni, Pleistocene inf./Pliocene; 3:
depositi clastici continentali, Messiniano; 4: depositi evaporitici e terrigeni, Messiniano; 5: biocalcareniti,
arenarie siltiti e argille, Miocene (Gruppo “S. Agata-Serravalle” Auct.); 6: arenarie, siltiti, argille e
conglomerati, Miocene inf.-Eocene sup. (Gruppo “Loiano-Ranzano” e “Cessole-Savignone” Auct.); 7:
torbiditi siltoso-arenacee e marnoso-calcaree, Eocene medio-Cretaceo sup. (Unità dell’Antola); 8:
torbiditi calcaree e arenacee, Paleocene-Cretaceo (Unità M. Cassio); 9: torbiditi calcaree e arenacee,
Paleocene-Cretaceo (Unità Bettola); 10: Complesso caotico; 11: isobate del Pliocene; 12: contatto
tettonico; 13: faglia indeterminata; 14: faglia diretta; 15: faglia inversa; 16: accavallamento postTortoniano; 17: asse di anticlinale; 18: asse di sinclinale.
Geological-structural sketch map (after C.N.R., 1991, mod.). 1: undifferentiated continental deposits,
Holocene-Upper Pleistocene; 2: terrigenous marine deposits, Lower Pleistocene/Pliocene; 3: clastic
continental deposits, Messinian; 4: clastic and evaporitic deposits, Messinian; 5: biocalcarenites,
sandstones, siltstones and clays, Miocene (“S. Agata-Serravalle” Group Auct.); 6: sandstones, siltstones,
clays and conglomerates, Lower Miocene-Upper Eocene (“Loiano-Ranzano” and “Cessole-Savignone”
Groups Auct.); 7: silt-arenaceous and marly-calcareous turbidites, Middle Eocene-Upper Cretaceous
(Antola Unit); 8: calcareous and arenaceous turbidites, Paleocene-Cretaceous (Cassio Units); 9:
calcareous and arenaceous turbidites, Paleocene-Cretaceous (Bettola Units); 10: Chaotic Complex; 11:
Pliocene isobaths; 12: tectonic contact; 13: undetermined fault; 14: normal fault; 15: reverse fault; 16: postTortonian thrust; 17: axis of antycline; 18: axis of syncline.