Giovedì 26 gennaio al Teatro Verdi Molière: la recita di

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Giovedì 26 gennaio al Teatro Verdi Molière: la recita di
Idea Radio Associazione Culturale
Via Italia, 40
72022 - Latiano (BR)
tel/ fax 0831 727448
Giovedì 26 gennaio al
Teatro Verdi
Molière: la recita di
Versailles
Nuovo appuntamento con la stagione
del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi
che, giovedì 26 gennaio alle 20.30,
ospiterà sul proprio palcoscenico lo
spettacolo “Molière: la recita di
Versailles” con Paolo Rossi.
Si sente a suo agio, Paolo Rossi, nei panni di Molière, nel ruolo di capocomico in una pièce ispirata
a «L’improvvisazione di Versailles», con un testo scritto con Stefano Massini e Giampiero Solari
(qui anche regista). Un canovaccio sul mestiere dell’attore, con le stesse urgenze di Molière cui,
nel 1663, Luigi XIV chiese di scrivere last minute una nuova commedia da rappresentare a corte.
Da questa richiesta nasce il dramma del capocomico: restare lucido, nonostante il cronometro sul
fondale, correre contro il tempo e partorire in men che non si dica un capolavoro. Tutto filerebbe
molto più liscio se il nostro Rossi-Molière avesse la testa sgombra, senza le sfuriate delle sue
svampite donne-attrici e i dubbi dei suoi uomini-attori. Come Molière, Paolo Rossi mette in scena
se stesso, uomo e attore, nel gioco moderno della commedia. Con l’incubo del vuoto di memoria.
Caos organizzato. Tutti sul palco e come in un vecchio quadro corale del Seicento, anche un cane
da salotto fa capolino sulla scena. Rossi, Molière e il fascino di un’epoca risalente.
Talento, passione, ironia. Qui la sgangherata compagnia galleggia su uno specchio drammaturgico
liquido. Si recita a soggetto. Si naviga a vista eppure creatività e fantasia tracciano un solco sicuro
e marcato. Fra brani tratti dalle commedie più famose di Molière, «Il Misantropo», «Il Tartufo» e
«Il Malato immaginario», e stralci della sua biografia, fra balli in talare e saio e sproloqui, prende
corpo una satira al vetriolo che colpisce politici ed ecclesiastici, e non risparmia i teatranti. Come
gli attori disoccupati che affittano sale periferiche per mettere in scena attori disoccupati, davanti
a invitati che sono a loro volta attori disoccupati. Che ricambieranno la cortesia in una spirale
senza fine. Teatro, metateatro, didattica. Nonsense e non sequitur. Lessico familiare irriverente e
buffo, ironico e cialtronesco. Immortalato in un passato remoto, eppure capace di scrutare un
angolo di futuro. Magia e divertimento dentro una confezione sontuosa: in scena, per questa
produzione, un ensemble di dodici tra attori e musicisti. Canzoni originali di Gianmaria Testa,
cantautore raffinatissimo scomparso lo scorso anno. Musiche dal vivo de «I Virtuosi del Carso».
Una squadra assortita e talentuosa, che conta gli attori Lucia Vasini, Fulvio Falzarano e Mario Sala.
E il rimbalzo continuo tra Molière e Rossi, in un parallelismo sbieco e vivace.
Per
maggiori
informazioni
sullo
spettacolo
è
possibile
visitare
il
sito
fondazionenuovoteatroverdi.it. Il botteghino del teatro è aperto al pubblico tutti i giorni dal
lunedì al venerdì (esclusi i festivi) dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:00.
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