Kahneman Daniel

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Kahneman Daniel
CORPO, CERVELLO, E
DECISIONI
Qualche riflessione attorno al «chi siamo»
USI
1. Dove sono io? Corpo e cervello.
2. Chi siamo? Quanto siamo liberi nel decidere,
nell’essere noi stessi, nel ragionare? Come
prendiamo le decisioni?
USI
USI
USI
Io sono io
il mio corpo
le mie decisioni, il mio pensiero
la mia coscienza
USI
Chi siamo?
USI
Mirror Box
USI
Ogni volta che il volto o il
moncherino vengono sfiorati, gli
impulsi attivano l’area corticale
della mano mancante creando
l’illusione dell’arto fantasma.
USI
Arto fantasma
È come se ci fosse una duplice rappresentazione del
nostro corpo. Quella originaria, cioè un’immagine
corporea fissata geneticamente e quella attuale e
aggiornata che si basa sul continuo scambio di
informazioni tra movimento, percezione e vista.
L’immagine del nostro corpo è un fantasma che il
cervello ha creato e che l’esperienza modella
USI
Arti fantasmi descritti daV. S. Ramanchandran
Piede fantasma
Seno fantasma (mastectomia) orecchio e
torace
USI
Tinnito dello sguardo: scampanellio
quando si guarda a destra o a sinistra
in seguito ad una lesione del nervo
acustico. A causa delle lesione la
persona non riceve più input da un
orecchio. Nella corteccia i neuroni del
centro dei movimenti oculari invadono
la parte non stimolata dal nervo
acustico. Ogni volta che si muovono gli
occhi, il nucleo del nervo acustico vien
stimolato.
L’australiano David Openshaw a 28 anni,
sposato con due figli, si rivolge ai medici
chiedendo loro di amputargli la gamba
destra. Di fronte al rifiuto dei sanitari, ha
pensato di far da sé, immergendo per
diverse ore la gamba nel ghiaccio. A quel
punto, di fronte alle precarie condizioni
dell’arto, i medici hanno dovuto
amputarlo.
“Ne è valsa la pena - ha detto David - e
adesso mi sento molto più sereno.
Anche il rapporto con mia moglie è
migliorato”.
USI
Xenomelia: c’è una carne
inanimata. Viene percepita
sensorialmente, ma non viene
integrata nello schema
corporeo.
USI
Arto fantasma: si sente una
carne che non c’è più. Vi è la
sua rappresentazione nello
schema corporeo, ma l’arto non
esiste più
Xenomelia
Il lobo parietale superiore (LPS) destro è
in una posizione ideale per unificare i
diversi input sensoriali e i per creare un
senso coerente di «corpo» proprio.
Sembrerebbe che l'insufficiente
'attivazione del LPS destro conduce alla
situazione innaturale in cui i malati
possono sentire l'arto in questione,
senza incorporarlo nella loro immagine
corporea. Nasce così un conseguente
desiderio di amputazione (soprattutto
degli arti sinistri).
Non è chiaro se le alterazioni strutturali
sono la causa o la conseguenza
Differenze nel LPS, corteccia somatosensoriale primaria
e secondaria, e nel lobo parietale inferiore, così come
nella corteccia insulare
Hilti L.M, et al (2013) The desire for healthy limb
amputation: structural brain correlates and clinical
features of xenomelia, Brain, 136(Pt 1):318-329.
http://brain.oxfordjournals.org/content/early/2012/12/20/brain.aws316
USI
Xenomelia e parafilie
Le connotazioni erotiche tipicamente
associati con xenomelia possono
essere spiegate sia per la prossimità
della corteccia somatosensoriale
primaria per la rappresentazione
delle gambe (la cui superficie è stata
ridotta nei partecipanti con
xenomelia) sia per la contiguità
spaziale della corteccia
somatosensoriale secondaria per la
rappresentazione delle gambe e
l'insula anteriore
USI
USI
Blanke O., (2004), Brain 127, 243-258
Si vede il proprio corpo, nella maggior parte dei casi solo la parte superiore di esso,
nello spazio extrapersonale, come se fosse riflesso in uno specchio, compresa
l’inversione destra-sinistra – se il soggetto alza la mano destra, l’immagine alza la
mano sinistra – e il mantenimento dei colori e dell’abbigliamento. Solitamente
l’immagine autoscopica appare immobile oppure imita l’espressione facciale e i gesti
del soggetto che la esperisce
Non è solo l’immagine visiva del proprio corpo a essere allucinata. Il soggetto vive
sensazioni di distacco, vuoto, inusuale leggerezza, e una personalizzazione del doppio,
al punto da rendere difficile la localizzazione del sé reale: io sono nel corpo fisico o nel
corpo autoscopico? Non si comporta come un’immagine speculare. Se il soggetto alza
la mano destra, il doppio alza a sua volta la destra. L’aspetto e il comportamento del
doppio, inoltre, possono non replicare esattamente quelli del soggetto: altri vestiti, altro
sesso, altra età. Può imitare il comportamento del soggetto oppure eseguire azioni che
il soggetto aveva intenzione di eseguire. Resta tuttavia forte la sensazione di essere il
proprio doppio, di avere accesso ai suoi pensieri, condividere le sue azioni
Tre elementi sono sempre presenti: la sensazione di sentirsi al di fuori del proprio
corpo; la percezione dell’ambiente circostante da una prospettiva visuo-spaziale
distante e sopraelevata rispetto al corpo fisico; l’impressione di vedere il proprio
corpo, solitamente in posizione supina, da tale posizione sopraelevata. Nel
descrivere un’esperienza extracorporea, le persone non usano mai termini come
immagine o doppio. Inoltre, a differenza di quanto avviene nelle he-autoscopie, la
localizzazione del sé non è ambigua: il sé o centro di consapevolezza è localizzato
fuori dal proprio corpo fisico, in un punto distinto dello spazio extrapersonale. La
separazione tra sé e corpo fisico, già presente nelle he-autoscopie, si compie così
completamente.
USI
Secondo Blanke et al. (2004), le esperienze autoscopiche sarebbero
provocate dalla mancata integrazione di informazioni tattili, propriocettive e
visive relative alla posizione del proprio corpo (sistema vestibulare).
La disintegrazione dello spazio personale, dovuta alla mancata
integrazione di informazioni propriocettive, tattili e visive.
Le allucinazioni autoscopiche sono prevalentemente associate
a lesioni della corteccia temporo-occipitale
La disintegrazione tra spazio personale e spazio extrapersonale,
dovuta ad una disfunzione vestibolare (giunzione temporo-parietale), con
una differenza tra quella sinistra (he-autoscopia) e quella destra
(estracorporee)
USI
Io sono il mio corpo
. Esistono meccanismi involontari che muovono
il nostro corpo, meccanismi che non vediamo
perché normalmente sono sommersi dalle
azioni volontarie
USI
Sorriso spontaneo
Gangli della base + talamo
Se vediamo un volto amico, i centri visivi lo
analizzano in parallelo ai centri dell’emozione
(sistema limbico) e poi trasmettono il segnale
ai gangli della base che organizzano la
sequenza di attività muscolari facciale per
sorridere. Senza dover attivare le parti
«pensanti» della corteccia.
USI
Sorriso non spontaneo (da macchina fotografica)
La richiesta di sorridere arriva alla corteccia uditiva, da lì il comando è
inviato alla corteccia motoria. Sorridere richiede di muovere una
dozzina di muscoli in maniera precisa, per cui la corteccia motoria fa
quel che può: un sorriso stiracchiato e finto.
USI
Lesione nella corteccia motoria destra
USI
Altri casi
Se ictus nei gangli della base a
sinistra: sorriso spontaneo
asimmetrico, sorriso volontario
normale.
Sbadigli in presenza di ictus:
meccanismo simile. Lo sbadiglio è
normale e alzano anche il braccio
paralizzato (il movimento in questo
caso è controllato da un circuito
distinto connesso ai centri delle
respirazione nel tronco cerebrale)
USI
2. Chi decide? Chi fa? Chi sono?
Le decisioni importanti nella vita di
una persona non vengono prese
con la logica ma con l'intuizione
e si rivelano corrette la maggior parte delle volte
USI
Agiamo in base ad euristiche
Le euristiche (dal greco heurískein "trovare") sono abilità acquisite
dal cervello nel corso dell'evoluzione. Sono delle scorciatoie mentali.
utili per la sopravvivenza dell'uomo; infatti, negli ambienti complessi,
le decisioni devono essere rapide ed efficaci. In molte situazioni
non ci si poteva permettere il lusso di fermarsi a pensare alle
strategie migliori per raggiungere un certo scopo, bisognava agire,
prendendo decisioni euristiche
Gerd Gigerenzer, Daniel Kahneman, Amos Tversky
USI
LE ILLUSIONI VISIVE
USI
USI
USI
USI
LE ILLUSIONI DEL PENSIERO
= ILLUSIONI COGNITIVE
USI
Alcuni meccanismi
- legge del minimo sforzo – cervello pigro
- cervello indaffarato
- deplezione dell’io
- meccanismi associativi (priming)
- illusione della famigliarità
- effetto alone
- effetto ancoraggio.
…
USI
La legge del minimo sforzo
Sembrerebbe che il cervello riesca a fare bene dei compiti
in parallelo solo quando questi avvengono in automatico:
per esempio guidare e ascoltare la radio, o parlare del più
e del meno.
Mentre se ad una persona chiedete di guidare svolgendo
in parallelo un’attività faticosa volontaria (per esempio un
calcolo mentale del tipo 23 x 78), vi accorgete che le
difficoltà aumentano.
Le pupille si dilatano, la frequenza cardiaca aumenta.
USI
Cammello magico
USI
Le persone quando si impegnano in una fatica
mentale a volte diventano come cieche
https://www.youtube.com/watch?v=vJG698U2Mvo
USI
Cecità percettiva
USI
Sforzo limitato: si tende a soluzioni irrazionali,
economiche
il cervello utilizza tantissima energia, appena
possibile annientiamo tutti i pensieri che
richiedono un grande sforzo e passiamo ad
un’analisi più sommaria della realtà
USI
Cervello indaffarato
Shiv, B. and Fedorikhin, A. (1999), “Heart and Mind in Conflict: Interplay of Affect
and Cognition in Consumer Decision Making,” Journal of Consumer Research, 26
(December), 278-282.
USI
Dopo uno sforzo di volontà o di autocontrollo siamo meno capaci di
esercitare le nostre capacità.
- Ai volontari viene chiesto di reprimere la loro reazione emotiva durante
un film carico di emozioni. In seguito devono applicare una forza su un
dinamometro.
- Davanti a torte/pasticcini o ravanelli/sedani i volontari dovevano sforzarsi
a mangiare la verdura. Dopo questo sforzo, ci si è accorti che i volontari
abbandonavano un secondo compito più rapidamente.
USI
Deplezione dell’io vs mente indaffarata
La deplezione dell’io avviene con eventi in successione (non
paralleli) e non è lo stesso meccanismo di chi è cognitivamente
indaffarato (compiti in parallelo).
La deplezione dell’io può essere in parte neutralizzata con
un’assunzione di glucosio.
Gailliot, M. T., Baumeister, R. F., DeWall, C. N., et al. (2007). Self-control relies on glucose as a limited energy
source: Willpower is more than a metaphor. Journal of Personality and Social Psychology, 92, 325-336.
USI
Esempi di deplezione dell’io
Shai Danziger et al., Extraneous Factors in Judicial Decisions, 42 PNAS 1, 2
(2010) - http://www.pnas.org/content/108/17/6889.full.pdf+html
.
USI
39
USI
Il funzionamento del sistema 1 (pensiero intuitivo o
euristico) è: veloce, automatico, senza sforzo,
associativo e difficile da controllare o modificare. Non
è incline al dubbio, reprime l’ambiguità ed elabora
storie il più coerenti possibile. Le associazioni che
evoca si diffondono come verità. Produce una
comprensione semplificata della realtà. Si concentra
su storie anziché l’attendibilità dei risultati.
Il funzionamento del sistema 2 (pensiero razionale) è:
lento, sequenziale, faticoso e deliberatamente
controllato. È capace di dubbio perché confronta dati
incompatibili, svolge un lavoro faticoso.
USI
«L'attento sistema 2 è quello che
pensiamo di essere. Il sistema 2
articola i giudizi e compie le scelte,
ma spesso appoggia o razionalizza
idee e sentimenti che sono stati
generati dal sistema 1.»
USI
Monty Hall
USI
43
USI
USI
45
Cervello pigro
Una mazza e una palla costano un dollaro e dieci
La mazza costa un dollaro più della palla
Quanto costa la palla?
Mazza = $1.05
Palla = 5 centesimi $
quindi in totale $1.10
USI
Cervello Pigro
Oltre al 50% degli studenti del MIT, di Harvard (tasso di
accettazione: 5,9%) e di Princeton, hanno dato l’errata
risposta intuitiva.
Nelle università meno selettive le risposte errate salivano
all’80%
Lo sforzo cognitivo è sgradevole, si preferisce
appoggiarsi sulle nostre false convinzioni.
USI
Esperimenti di Walter Mischel
USI
Razionalità e intelligenza
Chi riusciva a risolvere tre test in successione (come quello della
mazza e della pallina da baseball) risponde diversamente a certe
domande:
Il 37% risponde che preferisce ricevere 3400 dollari oggi e non 3800 il
mese prossimo (contro il 63% dell’altro gruppo che era più impulsivo).
Un’intelligenza elevata non rende immuni da questi tipi di errore. Una
componente dell’intelligenza è un «cervello impegnato», capace di
attivare in molti momenti della giornata le funzioni che richiedono
molta energia. Il cervello pigro è un difetto delle nostra mente e porta
ad un cattivo funzionamento della nostra razionalità.
USI
Meccanismi associativi
Molte nostre azioni ed emozioni sono innescate da eventi
di cui non siamo consapevoli.
Esempi: meccanismi di priming
USI
SO_P
USI
unconscious
SOUP
The idea of “food” primes the idea of “soup”
unconscious
USI
SOAP
The idea of “bath” primes the idea of “soap”
L’effetto Florida – John Bargh
Bargh, J. A., Chaiken, S., Raymond, P., & Hymes, C. (1996). The automatic evaluation effect:
Unconditional automatic attitude activation with a pronunciation task. Journal of Experimental Social
Psychology, 32, 185-210.
USI
Valutare la propria reazione emotiva guardando
diversi filmati negativi, positivi o divertenti. Su una
scala da -9 (emozioni negative) a +9 (emozioni
positive).
USI
1: tra i denti
3: tra i denti. Mostrando i denti
USI
2: tra le labbra
4: tra i denti. Sollevando le guance
USI
Soussignan, R. (2002). Duchenne Smile, emotional experience, and automatic reactivity: A test of
the facial feedback hypothesis. Emotion, 2(1), 52-74. DOI: 10.1037/1528-3542.2.1.52
Altri esempi di Priming
Test della qualità delle cuffie con un testo che proponeva l’aumento
delle tasse di iscrizione all’università da 587 a 750 dollari
Al primo gruppo è stato chiesto di annuire, al secondo gruppo di
scuotere la testa in segno di diniego, al terzo di ascoltare e basta.
Primo gruppo: $ 646, Secondo gruppo: più basso di $587, Terzo
gruppo: $582
Tom, G., Pettersen, P., Lau, T., Burton, T., & Cook, J. (1991). The role of overt head movement in the formation of
affect. Basic and Applied Social Psychology, 12, 281-289
Voto: proposte di aumento dei finanziamenti alle scuole
Se il seggio elettorale si trovava in una scuola : maggior sostegno
Berger, J., et al. (2008) Contextual priming: Where people vote affects how they vote Proc. Natl Acad. Sci.
USA 105, 8846–8849
USI
57
La scatola dell’onestà
• Cucina dell’ufficio
• Contributo minimo 15 penny per il latte
• Immagine posta sopra la scatola: fiori o occhi.
USI
Bateson et al (2006) ''Cues of being
watched enhance cooperation in a
real-world setting.'' Biology Letters
2: 412–414
USI
W_ _ H
S_ _P
Le persone che hanno ricordato azioni immorali hanno principalmente
completato le parole con WASH (lavare) e SOAP (sapone) mentre gli altri
soggetti hanno completato le parole in modo diverso con parole con WISH
(desiderio) o SOUP (minestra)
C.B. Zhong and K. Liljenquist (2006). Washing away your sins: Threatened morality and physical cleansing.
Science, 313 (5792), 1451–52.
USI
Lady Macbeth Effect
Priming: “Lie to your friend …”
… on the phone!” (Group 1)
… in an email!”
(Group 2)
“Go to a shop and buy mouthwash or soap.”
What do you think the people in each group bought?
Group 1
Group 2
=> prefer mouthwash over soap
=> prefer soap over mouthwash
Lee, Spike W. S.; Norbert Schwarz (2010). "Washing away postdecisional dissonance". Science
328 (5979): 709.
Lee, Spike W. S.; Norbert Schwarz (2010). "Dirty Hands and Dirty Mouths: Embodiment of the
Moral-Purity Metaphor Is Specific to the Motor Modality Involved in Moral Transgression".
Psychological Science 21: 1423–1425.
USI
Illusione della famigliarità
David Stenbill
Monica Bigoutski
Shana Tirana
Larry L. Jacoby, Colleen Kelley, Judith Brown, and Jennifer Jasechko, “Becoming Famous Overnight: Limits on
the Ability to Avoid Unconscious Influences of the Past”,Journal of Personality and Social Psychology 56 (1989):
326–38.
USI
Effetto Alone
Se sosteniamo un partito, un gruppo, una religione,
allora troveremo che tutto quello che propongono è
più interessante di altri gruppi.
È una scorciatoie mentale molto comune e che
forgia il giudizio sugli altri.
Permette di avere un giudizio in tempi corti, crea
semplicità e coerenza.
Oppenheimer, D.M. (2006). Consequences of Erudite Vernacular Utilized Irrespective of Necessity: Problems with
using long words needlessly. Applied Cognitive Psychology. 20 (2): 139–156.
USI
Effetto Alone
1. Un allievo deve consegnare una ricerca sull’integrazione sociale : Suo
padre, massimo esperto cantonale di integrazione e di strumenti sociali,
scrive il tema.
2. L’allievo prende insufficiente. Un allievo poco esemplare non si presenta
al lavoro scritto. L’insegnante gli fa fare lo stesso lavoro scritto il giorno
stesso n cui riconsegna la prova alla classe. L’allievo si fa passare
sottobanco il compito della migliore della classe (nota 5,5), lo copia,
corregge i pochi errori presenti (segnalati sul foglio dall’insegnante) e lo
riconsegna. L’insegnante non si accorge che è lo stesso compito e lo
valuta con un 3,75.
3. Un insegnante permette di finire il tema alla prossima lezione. Un allievo
che prendeva sempre 3,75 ai temi decide di attivare la sorella. Solo due
anni prima la sorella frequentava la stessa scuole e aveva la stessa
insegnante di italiano. A tutti i temi aveva sempre preso 6. La sorella gli
scrive il tema e l’allievo scambia la copia del tema svolto a scuola con
quella portata da casa Nota del tema: 4,25.
USI
Oosterhof, N. N., & Todorov, A. (2008). The functional basis of face evaluation. PNAS of the USA, 105, 11087-11092.
Todorov, A., & Engell, A. (2008). The role of the amygdala in implicit evaluation of emotionally neutral faces. Social, Cognitive, &
Affective Neuroscience, 3, 303-312.
Todorov, A. et al, . (2008). Understanding evaluation of faces on social dimensions. Trends in Cognitive Sciences, 12, 455-460.
Todorov, A., et al. (2005). Inferences of competence from faces predict election outcomes. Science, 308, 1623-1626.
USI
Sostituzione della domanda – euristiche
Uno degli aspetti incredibile della nostra vita mentale è che
nonostante la complessità del mondo ci capita raramente di non
sapere che pesci pigliare. Lo stato normale della nostra mente è
fatto di sensazioni e opinioni fluide, intuitive su tutto quello che ci
capita. Sappiamo di una persona, di un evento, di un’impresa,
senza in verità sapere nulla su questi fatti o persone.
Il sistema intuitivo agisce in continuazione e se non trova risposta
alla sua domanda riformula un’altra domanda più semplice.
USI
Esempio
Quanto sei felice in questo periodo?
Quanti appuntamento amorosi hai avuto il mese scorso?
Nelle risposte non ci fu nessuna correlazione (cioè tra gli appuntamento e le
felicità)
Quanti appuntamento amorosi hai avuto il mese scorso?
Quanto sei felice in questo periodo?
Chiara correlazione. Rispondendo per prima alla domanda sulla loro
situazione amorosa ha fatto scattare ricordi di momenti felici, mentre a chi
non ne aveva ha fatto ricordare la loro solitudine. La domanda sulla felicità
non è facile, sulla base di un semplice consiglio di risponde ad un’altra
domanda
Stack et al. (1988) Priming and communication: Social
determinants of information use in judgments of life satisfaction
European journal of social psychology 18 (5), 429-442
USI
Effetto ancoraggio
Roulette truccata, escono solo due numeri: 10 e 65
Ad un gruppo di ragazzi viene chiesti di annotare il
numero che esce con il primo lancio
Finito questo esperimento si cambiava gioco: si
chiedeva se la percentuale di nazioni africane in
seno all’ONU fosse maggiore o minore del numero
che uscito
Risultati:
Stime media 1: 25 (se usciva 10 alla roulette)
Stima media 2: 45 (65 diceva 45 alla roulette)
USI
La sequoia più alta del mondo
USI
“God does not play dice with the universe.”
Albert Einstein
Giudici con 15 anni di esperienza
1. Lettura di un caso: Una donna è stata sorpresa a rubare in diversi negozi.
2. Tirano dei dadi truccati (può uscire solo 3 e 9)
3. Appena il dado si fermava si chiedeva ai giudici se avrebbero condannato
la donna ad un numero di mesi di carcere superiore o inferiore al numero
uscito.
4. Risultato:
Se usciva 9 la condannavano a 8 mesi (media)
Se usciva 3 la condannavano a 5 mesi (media)
Englich B., et al (2006) Playing Dice With Criminal Sentences: The Influence of Irrelevant
Anchors on Experts’ Judicial Decision Making, PSPB, Vol. 32 No. 2, 188-200
USI
USI
Le nostre intuizioni e giudizi non nascono tutte da vere
competenze. Le nostre intuizioni viscerali portano a decisioni
che non hanno alcun fondamento, spesso applichiamo delle
euristiche dell’affetto, nelle quali giudizi e decisioni sono
guidati da sentimenti di simpatia o avversione, senza
intervento di un ragionamento più approfondito.
CONCLUSIONI
USI
Individuare questo nostro comportamento non significa denigrare
l’intelligenza umana più di quanto concentrarsi sulle malattie in
medicina significhi negare la buona salute. La maggior parte di noi è
sana per la maggior parte del tempo e la maggior parte dei nostri
giudizi e delle nostre azioni è appropriata per la maggior parte del
tempo. Vivendo la nostra vita ci lasciamo guidare da impressioni e
sensazioni, e la fiducia che abbiamo nelle nostre convinzioni è
solitamente giustificata. Ma non sempre. Spesso siamo sicuri delle
nostre idee anche quando ci sbagliamo e un osservatore obiettivo
ha più probabilità di noi di individuare i nostri errori teorici.
DANIEL KAHNEMAN
USI
Jonathan Haidt: la metafora dell’elefante
Le intuizioni vengono prima e la
razionalizzazione dopo.
L’elefante rappresenta tutte le
macchinazioni del nostro
cervello: dai neuropeptidi ai
processi inconsci, automatici. La
persona confabulando si prende
prendersi il merito delle decisioni
inventando storie sul perché
sono state fatte.
L’addestramento del nostro
elefante è lo spazio dentro lil
quale possiamo esercitare il
libero arbitrio.
USI
[email protected]
USI
USI
Phineas P. Gage (8 luglio 1823 – 21 maggio 1860) è stato
un operaio statunitense addetto alla costruzione di ferrovie,
noto per un incidente capitatogli nel 1848: sopravvisse alla
ferita infertagli da un'asta di metallo che gli trapassò il
cranio.
CharIes
Whitmann
(1966), 16
morti, 30 feriti.
USI
USI
78
Il caso di Trieste e quello di Como
Nel 2007, nella provincia di Trieste, un algerino uccide un colombiano. Per
la prima volta in Italia vengono portati in tribunale analisi genetiche (gene
dell’aggressività) e immagini da risonanza magnetica. I giudici d’appello
accolgono con favore i risultati della perizia e riducono la condanna.
Nel 2009 una giovane donna uccide la sorella e ne brucia il cadavere. Poi
tenta di uccidere pure i genitori ma viene arrestata. Il volume della
materia grigia della donna risulta essere diverso in alcune regioni
cerebrali. I test genetici evidenziano che l’omicida presenta anomalie
genetiche legate a comportamenti violenti. Il giudice accetta le
conclusioni dei due periti e condanna la donna a 20 anni di reclusione,
piuttosto che all’ergastolo.
USI
79
Neuroscienze in tribunale
«Non sono stato io. È stato il coltello».
Oggi, in pieno boom delle neuroscienze
«Non sono stato io, è stato il mio cervello».
Herbert Weinstein manager accusato di aver
strangolato la moglie si è difeso portando le
prove di una menomazione alla membrana
aracnoide che poteva renderlo non
responsabile della sua condotta
USI
80