Kahneman Daniel
Transcript
Kahneman Daniel
CORPO, CERVELLO, E DECISIONI Qualche riflessione attorno al «chi siamo» USI 1. Dove sono io? Corpo e cervello. 2. Chi siamo? Quanto siamo liberi nel decidere, nell’essere noi stessi, nel ragionare? Come prendiamo le decisioni? USI USI USI Io sono io il mio corpo le mie decisioni, il mio pensiero la mia coscienza USI Chi siamo? USI Mirror Box USI Ogni volta che il volto o il moncherino vengono sfiorati, gli impulsi attivano l’area corticale della mano mancante creando l’illusione dell’arto fantasma. USI Arto fantasma È come se ci fosse una duplice rappresentazione del nostro corpo. Quella originaria, cioè un’immagine corporea fissata geneticamente e quella attuale e aggiornata che si basa sul continuo scambio di informazioni tra movimento, percezione e vista. L’immagine del nostro corpo è un fantasma che il cervello ha creato e che l’esperienza modella USI Arti fantasmi descritti daV. S. Ramanchandran Piede fantasma Seno fantasma (mastectomia) orecchio e torace USI Tinnito dello sguardo: scampanellio quando si guarda a destra o a sinistra in seguito ad una lesione del nervo acustico. A causa delle lesione la persona non riceve più input da un orecchio. Nella corteccia i neuroni del centro dei movimenti oculari invadono la parte non stimolata dal nervo acustico. Ogni volta che si muovono gli occhi, il nucleo del nervo acustico vien stimolato. L’australiano David Openshaw a 28 anni, sposato con due figli, si rivolge ai medici chiedendo loro di amputargli la gamba destra. Di fronte al rifiuto dei sanitari, ha pensato di far da sé, immergendo per diverse ore la gamba nel ghiaccio. A quel punto, di fronte alle precarie condizioni dell’arto, i medici hanno dovuto amputarlo. “Ne è valsa la pena - ha detto David - e adesso mi sento molto più sereno. Anche il rapporto con mia moglie è migliorato”. USI Xenomelia: c’è una carne inanimata. Viene percepita sensorialmente, ma non viene integrata nello schema corporeo. USI Arto fantasma: si sente una carne che non c’è più. Vi è la sua rappresentazione nello schema corporeo, ma l’arto non esiste più Xenomelia Il lobo parietale superiore (LPS) destro è in una posizione ideale per unificare i diversi input sensoriali e i per creare un senso coerente di «corpo» proprio. Sembrerebbe che l'insufficiente 'attivazione del LPS destro conduce alla situazione innaturale in cui i malati possono sentire l'arto in questione, senza incorporarlo nella loro immagine corporea. Nasce così un conseguente desiderio di amputazione (soprattutto degli arti sinistri). Non è chiaro se le alterazioni strutturali sono la causa o la conseguenza Differenze nel LPS, corteccia somatosensoriale primaria e secondaria, e nel lobo parietale inferiore, così come nella corteccia insulare Hilti L.M, et al (2013) The desire for healthy limb amputation: structural brain correlates and clinical features of xenomelia, Brain, 136(Pt 1):318-329. http://brain.oxfordjournals.org/content/early/2012/12/20/brain.aws316 USI Xenomelia e parafilie Le connotazioni erotiche tipicamente associati con xenomelia possono essere spiegate sia per la prossimità della corteccia somatosensoriale primaria per la rappresentazione delle gambe (la cui superficie è stata ridotta nei partecipanti con xenomelia) sia per la contiguità spaziale della corteccia somatosensoriale secondaria per la rappresentazione delle gambe e l'insula anteriore USI USI Blanke O., (2004), Brain 127, 243-258 Si vede il proprio corpo, nella maggior parte dei casi solo la parte superiore di esso, nello spazio extrapersonale, come se fosse riflesso in uno specchio, compresa l’inversione destra-sinistra – se il soggetto alza la mano destra, l’immagine alza la mano sinistra – e il mantenimento dei colori e dell’abbigliamento. Solitamente l’immagine autoscopica appare immobile oppure imita l’espressione facciale e i gesti del soggetto che la esperisce Non è solo l’immagine visiva del proprio corpo a essere allucinata. Il soggetto vive sensazioni di distacco, vuoto, inusuale leggerezza, e una personalizzazione del doppio, al punto da rendere difficile la localizzazione del sé reale: io sono nel corpo fisico o nel corpo autoscopico? Non si comporta come un’immagine speculare. Se il soggetto alza la mano destra, il doppio alza a sua volta la destra. L’aspetto e il comportamento del doppio, inoltre, possono non replicare esattamente quelli del soggetto: altri vestiti, altro sesso, altra età. Può imitare il comportamento del soggetto oppure eseguire azioni che il soggetto aveva intenzione di eseguire. Resta tuttavia forte la sensazione di essere il proprio doppio, di avere accesso ai suoi pensieri, condividere le sue azioni Tre elementi sono sempre presenti: la sensazione di sentirsi al di fuori del proprio corpo; la percezione dell’ambiente circostante da una prospettiva visuo-spaziale distante e sopraelevata rispetto al corpo fisico; l’impressione di vedere il proprio corpo, solitamente in posizione supina, da tale posizione sopraelevata. Nel descrivere un’esperienza extracorporea, le persone non usano mai termini come immagine o doppio. Inoltre, a differenza di quanto avviene nelle he-autoscopie, la localizzazione del sé non è ambigua: il sé o centro di consapevolezza è localizzato fuori dal proprio corpo fisico, in un punto distinto dello spazio extrapersonale. La separazione tra sé e corpo fisico, già presente nelle he-autoscopie, si compie così completamente. USI Secondo Blanke et al. (2004), le esperienze autoscopiche sarebbero provocate dalla mancata integrazione di informazioni tattili, propriocettive e visive relative alla posizione del proprio corpo (sistema vestibulare). La disintegrazione dello spazio personale, dovuta alla mancata integrazione di informazioni propriocettive, tattili e visive. Le allucinazioni autoscopiche sono prevalentemente associate a lesioni della corteccia temporo-occipitale La disintegrazione tra spazio personale e spazio extrapersonale, dovuta ad una disfunzione vestibolare (giunzione temporo-parietale), con una differenza tra quella sinistra (he-autoscopia) e quella destra (estracorporee) USI Io sono il mio corpo . Esistono meccanismi involontari che muovono il nostro corpo, meccanismi che non vediamo perché normalmente sono sommersi dalle azioni volontarie USI Sorriso spontaneo Gangli della base + talamo Se vediamo un volto amico, i centri visivi lo analizzano in parallelo ai centri dell’emozione (sistema limbico) e poi trasmettono il segnale ai gangli della base che organizzano la sequenza di attività muscolari facciale per sorridere. Senza dover attivare le parti «pensanti» della corteccia. USI Sorriso non spontaneo (da macchina fotografica) La richiesta di sorridere arriva alla corteccia uditiva, da lì il comando è inviato alla corteccia motoria. Sorridere richiede di muovere una dozzina di muscoli in maniera precisa, per cui la corteccia motoria fa quel che può: un sorriso stiracchiato e finto. USI Lesione nella corteccia motoria destra USI Altri casi Se ictus nei gangli della base a sinistra: sorriso spontaneo asimmetrico, sorriso volontario normale. Sbadigli in presenza di ictus: meccanismo simile. Lo sbadiglio è normale e alzano anche il braccio paralizzato (il movimento in questo caso è controllato da un circuito distinto connesso ai centri delle respirazione nel tronco cerebrale) USI 2. Chi decide? Chi fa? Chi sono? Le decisioni importanti nella vita di una persona non vengono prese con la logica ma con l'intuizione e si rivelano corrette la maggior parte delle volte USI Agiamo in base ad euristiche Le euristiche (dal greco heurískein "trovare") sono abilità acquisite dal cervello nel corso dell'evoluzione. Sono delle scorciatoie mentali. utili per la sopravvivenza dell'uomo; infatti, negli ambienti complessi, le decisioni devono essere rapide ed efficaci. In molte situazioni non ci si poteva permettere il lusso di fermarsi a pensare alle strategie migliori per raggiungere un certo scopo, bisognava agire, prendendo decisioni euristiche Gerd Gigerenzer, Daniel Kahneman, Amos Tversky USI LE ILLUSIONI VISIVE USI USI USI USI LE ILLUSIONI DEL PENSIERO = ILLUSIONI COGNITIVE USI Alcuni meccanismi - legge del minimo sforzo – cervello pigro - cervello indaffarato - deplezione dell’io - meccanismi associativi (priming) - illusione della famigliarità - effetto alone - effetto ancoraggio. … USI La legge del minimo sforzo Sembrerebbe che il cervello riesca a fare bene dei compiti in parallelo solo quando questi avvengono in automatico: per esempio guidare e ascoltare la radio, o parlare del più e del meno. Mentre se ad una persona chiedete di guidare svolgendo in parallelo un’attività faticosa volontaria (per esempio un calcolo mentale del tipo 23 x 78), vi accorgete che le difficoltà aumentano. Le pupille si dilatano, la frequenza cardiaca aumenta. USI Cammello magico USI Le persone quando si impegnano in una fatica mentale a volte diventano come cieche https://www.youtube.com/watch?v=vJG698U2Mvo USI Cecità percettiva USI Sforzo limitato: si tende a soluzioni irrazionali, economiche il cervello utilizza tantissima energia, appena possibile annientiamo tutti i pensieri che richiedono un grande sforzo e passiamo ad un’analisi più sommaria della realtà USI Cervello indaffarato Shiv, B. and Fedorikhin, A. (1999), “Heart and Mind in Conflict: Interplay of Affect and Cognition in Consumer Decision Making,” Journal of Consumer Research, 26 (December), 278-282. USI Dopo uno sforzo di volontà o di autocontrollo siamo meno capaci di esercitare le nostre capacità. - Ai volontari viene chiesto di reprimere la loro reazione emotiva durante un film carico di emozioni. In seguito devono applicare una forza su un dinamometro. - Davanti a torte/pasticcini o ravanelli/sedani i volontari dovevano sforzarsi a mangiare la verdura. Dopo questo sforzo, ci si è accorti che i volontari abbandonavano un secondo compito più rapidamente. USI Deplezione dell’io vs mente indaffarata La deplezione dell’io avviene con eventi in successione (non paralleli) e non è lo stesso meccanismo di chi è cognitivamente indaffarato (compiti in parallelo). La deplezione dell’io può essere in parte neutralizzata con un’assunzione di glucosio. Gailliot, M. T., Baumeister, R. F., DeWall, C. N., et al. (2007). Self-control relies on glucose as a limited energy source: Willpower is more than a metaphor. Journal of Personality and Social Psychology, 92, 325-336. USI Esempi di deplezione dell’io Shai Danziger et al., Extraneous Factors in Judicial Decisions, 42 PNAS 1, 2 (2010) - http://www.pnas.org/content/108/17/6889.full.pdf+html . USI 39 USI Il funzionamento del sistema 1 (pensiero intuitivo o euristico) è: veloce, automatico, senza sforzo, associativo e difficile da controllare o modificare. Non è incline al dubbio, reprime l’ambiguità ed elabora storie il più coerenti possibile. Le associazioni che evoca si diffondono come verità. Produce una comprensione semplificata della realtà. Si concentra su storie anziché l’attendibilità dei risultati. Il funzionamento del sistema 2 (pensiero razionale) è: lento, sequenziale, faticoso e deliberatamente controllato. È capace di dubbio perché confronta dati incompatibili, svolge un lavoro faticoso. USI «L'attento sistema 2 è quello che pensiamo di essere. Il sistema 2 articola i giudizi e compie le scelte, ma spesso appoggia o razionalizza idee e sentimenti che sono stati generati dal sistema 1.» USI Monty Hall USI 43 USI USI 45 Cervello pigro Una mazza e una palla costano un dollaro e dieci La mazza costa un dollaro più della palla Quanto costa la palla? Mazza = $1.05 Palla = 5 centesimi $ quindi in totale $1.10 USI Cervello Pigro Oltre al 50% degli studenti del MIT, di Harvard (tasso di accettazione: 5,9%) e di Princeton, hanno dato l’errata risposta intuitiva. Nelle università meno selettive le risposte errate salivano all’80% Lo sforzo cognitivo è sgradevole, si preferisce appoggiarsi sulle nostre false convinzioni. USI Esperimenti di Walter Mischel USI Razionalità e intelligenza Chi riusciva a risolvere tre test in successione (come quello della mazza e della pallina da baseball) risponde diversamente a certe domande: Il 37% risponde che preferisce ricevere 3400 dollari oggi e non 3800 il mese prossimo (contro il 63% dell’altro gruppo che era più impulsivo). Un’intelligenza elevata non rende immuni da questi tipi di errore. Una componente dell’intelligenza è un «cervello impegnato», capace di attivare in molti momenti della giornata le funzioni che richiedono molta energia. Il cervello pigro è un difetto delle nostra mente e porta ad un cattivo funzionamento della nostra razionalità. USI Meccanismi associativi Molte nostre azioni ed emozioni sono innescate da eventi di cui non siamo consapevoli. Esempi: meccanismi di priming USI SO_P USI unconscious SOUP The idea of “food” primes the idea of “soup” unconscious USI SOAP The idea of “bath” primes the idea of “soap” L’effetto Florida – John Bargh Bargh, J. A., Chaiken, S., Raymond, P., & Hymes, C. (1996). The automatic evaluation effect: Unconditional automatic attitude activation with a pronunciation task. Journal of Experimental Social Psychology, 32, 185-210. USI Valutare la propria reazione emotiva guardando diversi filmati negativi, positivi o divertenti. Su una scala da -9 (emozioni negative) a +9 (emozioni positive). USI 1: tra i denti 3: tra i denti. Mostrando i denti USI 2: tra le labbra 4: tra i denti. Sollevando le guance USI Soussignan, R. (2002). Duchenne Smile, emotional experience, and automatic reactivity: A test of the facial feedback hypothesis. Emotion, 2(1), 52-74. DOI: 10.1037/1528-3542.2.1.52 Altri esempi di Priming Test della qualità delle cuffie con un testo che proponeva l’aumento delle tasse di iscrizione all’università da 587 a 750 dollari Al primo gruppo è stato chiesto di annuire, al secondo gruppo di scuotere la testa in segno di diniego, al terzo di ascoltare e basta. Primo gruppo: $ 646, Secondo gruppo: più basso di $587, Terzo gruppo: $582 Tom, G., Pettersen, P., Lau, T., Burton, T., & Cook, J. (1991). The role of overt head movement in the formation of affect. Basic and Applied Social Psychology, 12, 281-289 Voto: proposte di aumento dei finanziamenti alle scuole Se il seggio elettorale si trovava in una scuola : maggior sostegno Berger, J., et al. (2008) Contextual priming: Where people vote affects how they vote Proc. Natl Acad. Sci. USA 105, 8846–8849 USI 57 La scatola dell’onestà • Cucina dell’ufficio • Contributo minimo 15 penny per il latte • Immagine posta sopra la scatola: fiori o occhi. USI Bateson et al (2006) ''Cues of being watched enhance cooperation in a real-world setting.'' Biology Letters 2: 412–414 USI W_ _ H S_ _P Le persone che hanno ricordato azioni immorali hanno principalmente completato le parole con WASH (lavare) e SOAP (sapone) mentre gli altri soggetti hanno completato le parole in modo diverso con parole con WISH (desiderio) o SOUP (minestra) C.B. Zhong and K. Liljenquist (2006). Washing away your sins: Threatened morality and physical cleansing. Science, 313 (5792), 1451–52. USI Lady Macbeth Effect Priming: “Lie to your friend …” … on the phone!” (Group 1) … in an email!” (Group 2) “Go to a shop and buy mouthwash or soap.” What do you think the people in each group bought? Group 1 Group 2 => prefer mouthwash over soap => prefer soap over mouthwash Lee, Spike W. S.; Norbert Schwarz (2010). "Washing away postdecisional dissonance". Science 328 (5979): 709. Lee, Spike W. S.; Norbert Schwarz (2010). "Dirty Hands and Dirty Mouths: Embodiment of the Moral-Purity Metaphor Is Specific to the Motor Modality Involved in Moral Transgression". Psychological Science 21: 1423–1425. USI Illusione della famigliarità David Stenbill Monica Bigoutski Shana Tirana Larry L. Jacoby, Colleen Kelley, Judith Brown, and Jennifer Jasechko, “Becoming Famous Overnight: Limits on the Ability to Avoid Unconscious Influences of the Past”,Journal of Personality and Social Psychology 56 (1989): 326–38. USI Effetto Alone Se sosteniamo un partito, un gruppo, una religione, allora troveremo che tutto quello che propongono è più interessante di altri gruppi. È una scorciatoie mentale molto comune e che forgia il giudizio sugli altri. Permette di avere un giudizio in tempi corti, crea semplicità e coerenza. Oppenheimer, D.M. (2006). Consequences of Erudite Vernacular Utilized Irrespective of Necessity: Problems with using long words needlessly. Applied Cognitive Psychology. 20 (2): 139–156. USI Effetto Alone 1. Un allievo deve consegnare una ricerca sull’integrazione sociale : Suo padre, massimo esperto cantonale di integrazione e di strumenti sociali, scrive il tema. 2. L’allievo prende insufficiente. Un allievo poco esemplare non si presenta al lavoro scritto. L’insegnante gli fa fare lo stesso lavoro scritto il giorno stesso n cui riconsegna la prova alla classe. L’allievo si fa passare sottobanco il compito della migliore della classe (nota 5,5), lo copia, corregge i pochi errori presenti (segnalati sul foglio dall’insegnante) e lo riconsegna. L’insegnante non si accorge che è lo stesso compito e lo valuta con un 3,75. 3. Un insegnante permette di finire il tema alla prossima lezione. Un allievo che prendeva sempre 3,75 ai temi decide di attivare la sorella. Solo due anni prima la sorella frequentava la stessa scuole e aveva la stessa insegnante di italiano. A tutti i temi aveva sempre preso 6. La sorella gli scrive il tema e l’allievo scambia la copia del tema svolto a scuola con quella portata da casa Nota del tema: 4,25. USI Oosterhof, N. N., & Todorov, A. (2008). The functional basis of face evaluation. PNAS of the USA, 105, 11087-11092. Todorov, A., & Engell, A. (2008). The role of the amygdala in implicit evaluation of emotionally neutral faces. Social, Cognitive, & Affective Neuroscience, 3, 303-312. Todorov, A. et al, . (2008). Understanding evaluation of faces on social dimensions. Trends in Cognitive Sciences, 12, 455-460. Todorov, A., et al. (2005). Inferences of competence from faces predict election outcomes. Science, 308, 1623-1626. USI Sostituzione della domanda – euristiche Uno degli aspetti incredibile della nostra vita mentale è che nonostante la complessità del mondo ci capita raramente di non sapere che pesci pigliare. Lo stato normale della nostra mente è fatto di sensazioni e opinioni fluide, intuitive su tutto quello che ci capita. Sappiamo di una persona, di un evento, di un’impresa, senza in verità sapere nulla su questi fatti o persone. Il sistema intuitivo agisce in continuazione e se non trova risposta alla sua domanda riformula un’altra domanda più semplice. USI Esempio Quanto sei felice in questo periodo? Quanti appuntamento amorosi hai avuto il mese scorso? Nelle risposte non ci fu nessuna correlazione (cioè tra gli appuntamento e le felicità) Quanti appuntamento amorosi hai avuto il mese scorso? Quanto sei felice in questo periodo? Chiara correlazione. Rispondendo per prima alla domanda sulla loro situazione amorosa ha fatto scattare ricordi di momenti felici, mentre a chi non ne aveva ha fatto ricordare la loro solitudine. La domanda sulla felicità non è facile, sulla base di un semplice consiglio di risponde ad un’altra domanda Stack et al. (1988) Priming and communication: Social determinants of information use in judgments of life satisfaction European journal of social psychology 18 (5), 429-442 USI Effetto ancoraggio Roulette truccata, escono solo due numeri: 10 e 65 Ad un gruppo di ragazzi viene chiesti di annotare il numero che esce con il primo lancio Finito questo esperimento si cambiava gioco: si chiedeva se la percentuale di nazioni africane in seno all’ONU fosse maggiore o minore del numero che uscito Risultati: Stime media 1: 25 (se usciva 10 alla roulette) Stima media 2: 45 (65 diceva 45 alla roulette) USI La sequoia più alta del mondo USI “God does not play dice with the universe.” Albert Einstein Giudici con 15 anni di esperienza 1. Lettura di un caso: Una donna è stata sorpresa a rubare in diversi negozi. 2. Tirano dei dadi truccati (può uscire solo 3 e 9) 3. Appena il dado si fermava si chiedeva ai giudici se avrebbero condannato la donna ad un numero di mesi di carcere superiore o inferiore al numero uscito. 4. Risultato: Se usciva 9 la condannavano a 8 mesi (media) Se usciva 3 la condannavano a 5 mesi (media) Englich B., et al (2006) Playing Dice With Criminal Sentences: The Influence of Irrelevant Anchors on Experts’ Judicial Decision Making, PSPB, Vol. 32 No. 2, 188-200 USI USI Le nostre intuizioni e giudizi non nascono tutte da vere competenze. Le nostre intuizioni viscerali portano a decisioni che non hanno alcun fondamento, spesso applichiamo delle euristiche dell’affetto, nelle quali giudizi e decisioni sono guidati da sentimenti di simpatia o avversione, senza intervento di un ragionamento più approfondito. CONCLUSIONI USI Individuare questo nostro comportamento non significa denigrare l’intelligenza umana più di quanto concentrarsi sulle malattie in medicina significhi negare la buona salute. La maggior parte di noi è sana per la maggior parte del tempo e la maggior parte dei nostri giudizi e delle nostre azioni è appropriata per la maggior parte del tempo. Vivendo la nostra vita ci lasciamo guidare da impressioni e sensazioni, e la fiducia che abbiamo nelle nostre convinzioni è solitamente giustificata. Ma non sempre. Spesso siamo sicuri delle nostre idee anche quando ci sbagliamo e un osservatore obiettivo ha più probabilità di noi di individuare i nostri errori teorici. DANIEL KAHNEMAN USI Jonathan Haidt: la metafora dell’elefante Le intuizioni vengono prima e la razionalizzazione dopo. L’elefante rappresenta tutte le macchinazioni del nostro cervello: dai neuropeptidi ai processi inconsci, automatici. La persona confabulando si prende prendersi il merito delle decisioni inventando storie sul perché sono state fatte. L’addestramento del nostro elefante è lo spazio dentro lil quale possiamo esercitare il libero arbitrio. USI [email protected] USI USI Phineas P. Gage (8 luglio 1823 – 21 maggio 1860) è stato un operaio statunitense addetto alla costruzione di ferrovie, noto per un incidente capitatogli nel 1848: sopravvisse alla ferita infertagli da un'asta di metallo che gli trapassò il cranio. CharIes Whitmann (1966), 16 morti, 30 feriti. USI USI 78 Il caso di Trieste e quello di Como Nel 2007, nella provincia di Trieste, un algerino uccide un colombiano. Per la prima volta in Italia vengono portati in tribunale analisi genetiche (gene dell’aggressività) e immagini da risonanza magnetica. I giudici d’appello accolgono con favore i risultati della perizia e riducono la condanna. Nel 2009 una giovane donna uccide la sorella e ne brucia il cadavere. Poi tenta di uccidere pure i genitori ma viene arrestata. Il volume della materia grigia della donna risulta essere diverso in alcune regioni cerebrali. I test genetici evidenziano che l’omicida presenta anomalie genetiche legate a comportamenti violenti. Il giudice accetta le conclusioni dei due periti e condanna la donna a 20 anni di reclusione, piuttosto che all’ergastolo. USI 79 Neuroscienze in tribunale «Non sono stato io. È stato il coltello». Oggi, in pieno boom delle neuroscienze «Non sono stato io, è stato il mio cervello». Herbert Weinstein manager accusato di aver strangolato la moglie si è difeso portando le prove di una menomazione alla membrana aracnoide che poteva renderlo non responsabile della sua condotta USI 80