Aste giudiziarie, boom di case e garage

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Aste giudiziarie, boom di case e garage
IL SECOLO XIX
15
LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016
SAVONA
Il proverbio
Febbraio corto, peggio d’un turco
Alcuni proverbi dedicati a febbraio: “Febbraio viene
colle tempeste e se ne va con il sole”. “Chi vuol un bel
pagliaio lo pianti di febbraio”. “Febbraio corto, peggio
d’un turco”. “Febbraio è il mese in cui le donne parlano
poco”.
PIÙ DI TRECENTO BENI SUL MERCATO IN QUATTRO MESI: PROVENGONO DA FALLIMENTI E CAUSE
Aste giudiziarie, boom di case e garage
In vendita l’albergo ai Piani di Celle, all’alloggio in piazza Diaz, al ristorante “Da U Giancu”
GIOVANNI VACCARO
SAVONA. Una fetta del pa-
trimonio immobiliare savonese finisce all’asta. Sono
ben 314 gli immobili, tra cui
186 appartamenti e 27 garage, ma anche capannoni industriali di diverse tipologie, 12 attività commerciali
e persino 25 semplici posti
auto, di cui il Tribunale di Savona deve gestire la vendita
nei primi quattro mesi dell’anno. Un “catalogo” di offerte da valutare con attenzione da parte di chi vuole
provare ad investire mirando al massimo profitto, perché spesso dietro alle vendite scontatissime, magari dopo altre aste andate deserte,
ci sono fallimenti e contenziosi giudiziari. Un quadro
della situazione ancora febbricitante dell’economia savonese. I dati della Camera
di Commercio di Savona indicano una diminuzione dei
fallimenti delle imprese locali nello scorso anno: sono
state aperte procedure per
53 aziende, con un calo del
30% rispetto alle 73 del
2014. Ma erano state solo 40
nel 2012 e 43 nel 2013.
Qualunque sia il motivo
dell’asta, sono oltre trecento
gli immobili che saranno
trattati da qui ad aprile. Il più
impegnativo è l’ex albergo
di via Lagorio, ai Piani di Celle: 1.670 metri quadrati su
quattro piani, più il giardino,
per un valore stimato di 1,5
milioni di euro anche grazie
allaposizionedipregioadue
passi dal mare. La procedura
era partita nel 2007 e l’asta è
fissata per il 7 aprile prossimo con offerta minima di un
milione e 125mila euro.
Ma gli immobili all'asta
sono di ogni genere. È stato
valutato 380mila euro, ma
l’offerta minima è fissata a
285mila, un appartamento
di 140 metri quadrati, situato in piazza Diaz, nel centro
di Savona proprio di fianco
al teatro “Chiabrera”. La casa, con finiture di lusso come
bagno mosaicato e vasca con
idromassaggio, verrà messa
all’asta il 12 aprile.
Tornando a Celle, è stato
battuto nei giorni scorsi
(l’esito è in corso di valutazione) il ristorante “Da U
Giancu” in via Cassisi, con
prezzo di partenza 780mila
euro comprensivo dell’appartamento
soprastante
(120 metri quadrati) e del
magazzino.
La terza asta per ordine di
valore porta nel ponente, a
Ortovero. Riguarda un’area
parzialmente edificata con
tre villette a schiera da 70
metri quadrati l’una, in corso di costruzione, con un va-
lore complessivo di 713mila
euro. Ad Albenga è finito all’incanto il capannone con
uffici e parcheggio da 1.500
metri quadrati in Regione
Stanchere: quasi 619mila
euro e consegna delle offerte entro il 26 aprile a partire
da 464mila euro. Anche la
Valbormida presenta proprietà all’asta. Come la villa
di tre piani, con ben sette camere, quattro bagni e quattro corridoi, oltre a piscina,
palestra e 1.400 metri quadrati di terreno, situata a
Carcare, in via XX Settembre, valutata 620mila euro.
Sarà invece battuto il 5 aprile un appartamento di 168
metri quadrati, in via Pontetto a Cairo, valutato quasi
152mila euro e all’asta a partire da poco meno di
114mila euro
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314
gli immobili
che è possibile
acquistare da aprile
in tribunale
30
per cento
il calo dei fallimenti
(53) nel 2015 rispetto
all’anno prima
713mila
Unìasta giudiziaria
FOTO DI ARCHIVIO
euro
necessari per
acquistare tre villette
ad Ortonovo
LE SPERANZE DEI TITOLARI: COSÌ CI TOGLIAMO UN PESO, DISERTIAMO ANCHE LE ASSEMBLEE DI CONDOMINIO
«Fosse per me, quell’immobile potrebbe crollare»
Il proprietario di un alloggio a Viola St. Grée, paese fantasma tra mancanza di neve e speculazione
LE STORIE
SAVONA. Immobili di lusso e
storie di disperazione. È un
mondo eterogeneo quello che
si cela dietro le aste del Tribunale, che mette in vendita ville
di pregio di imprenditori che
hanno ceduto a desideri eccessivi facendo il passo più lungo
della gamba e monolocali di famigliemesseinginocchiodalla
perdita del lavoro.
Alcuni anni fa, tra l’altro sotto Natale, aveva destato scalpore la vicenda di Fiammetta
M., pensionata originaria della
Valbormida ma residente ad
Albisola Superiore, che, per
non lasciarlo, si era barricata
nel suo appartamento venduto
all’asta. Alla fine aveva ceduto
solo dopo tre ore di trattative
con l’ufficiale giudiziario e i carabinieri, ma lo sgombero era
stato accompagnato da momenti di tensione. Ma la donna,
la cui vicenda era stata sollevata anche da alcuni esponenti
politici, aveva presentato un
esposto-denuncia accusando
di usura diverse persone che, a
suodire,l’avrebberoridottasul
lastrico costringendola a vendere in vent’anni tutte le sue
proprietà immobiliari.
Edifici in stato di abbandono davanti alle piste da sci di Viola
C’è anche chi attraverso
un’asta spera di liberarsi di un
peso. Come le decine di savonesi che avevano acquistato
case vacanza in località poi
passate di moda. Un esempio
sono i proprietari degli appartamenti a Viola St. Gréé, stazione sciistica costruita sull’onda
del boom degli anni Settanta e
tradita dalla mancanza di neve
edaunaspeculazioneimmobiliare eccessiva. «Oggi l’unica
cosa che possiamo fare è disertare le assemblee di condominio per far mancare il numero
legaleedevitareulteriorispese
per la manutenzione straordinaria. Se dipendesse da me,
quella casa potrebbe anche
crollare. Almeno mi toglierei il
peso delle tasse», spiega P. M.,
albissolese che aveva ereditato
l’appartamento e non lo ha mai
potuto utilizzare, dato che nel
frattempo il paese era stato
praticamente abbandonato.
G. V.
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