Impianto di loop recorder in sito alternativo: fattibilità e
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Impianto di loop recorder in sito alternativo: fattibilità e
Impianto di loop recorder in sito alternativo: fattibilità e accettazione psicologica da parte del paziente Dr. Carretta Domenico, Dr. Santoro Giuseppe, Gianfranco Antonelli; UO Cardiologia Ospedaliera Az. Osp. Univ. Consorziale Policlinico Bari. Introduzione Il loop recorder nasce con la finalità di monitorare gli eventi aritmici. L’attuale implementazione del dispositivo con un sistema di monitoraggio a distanza lo rende leader indiscusso, anche per la sua lunga durata nel tempo, nel monitoraggio dei pazienti con aritmie bradi o tachi. L’elemento limitante il suo utilizzo estensivo non è il costo, che è relativamente contenuto, ma la necessità di dover essere impiantatato sottocute. L’impianto sottocutaneo di loop recorder è una procedura semplice e minimamente invasiva tuttavia la cicatrice chirurgica in una sede molto visibile può, soprattutto in pazienti giovani e di sesso femminile, compromettere l’accettazione dell’impianto da parte dei paziente. Questo studio si prefigge di valutare l’individuazione di una sede alternativa altrettanto valida quanto quella pettorale ma che sia esteticamente, per la posizione e per l’esecuzione, più accettabile da parte di pazienti di differente età, sesso e livello culturale. Metodi Dal mese di Gennaio 2008 a Dicembre 2012 sono stati impiantati 128 loop recorders (Reveal XT, Medtronic Inc.) di cui 8 in posizione standard pettorale parasternale (Gruppo PET, 59±14 anni, maschi 87%, BMI 29±6) e 15 in posizione laterale (Gruppo LAT, 62±15 anni, maschi 60%, BMI 27±2) previa valutazione dei segnali elettrocardiografici. In entrambi i casi la valutazione dei segnali ECG pre-impianto è stata effettuata con l’aiuto del sistema Vector Check. Gli impianti sono stati tutti effettuati in anestesia locale; nel gruppo PET il dispositivo è stato impiantato in posizione classica parasternale mentre nel gruppo LAT l’impianto è stato effettuato in regione sottomammaria sinistra con taglio ortogonale alla linea ascellare anteriore. In tutti i pazienti, indipendentemente dalla posizione di impianto, si è provveduto a verificare che il segnale rilevato fosse >0.3 mV e che l’ampiezza dell’onda R fosse almeno 2 volte quella dell’onda T e della P come da istruzioni fornite dal produttore del loop recorder. Prima dell’intervento i pazienti hanno firmato il consenso informato all’impianto di loop recorder. Nei follow up (dimissione, 1, 3, 6 e 12 mesi) sono stati controllati, oltre agli eventuali episodi registrati in automatico e/o in manuale nel device, i parametri di sensing e le ampiezze delle onde R sia in supino che in ortostatismo. Inoltre i pazienti hanno compilato un questionario in cui, oltre ai dati relativi a età e titolo di studio, si chiedeva il loro feedback circa l’accettazione psicologica del device, la percezione fisica del dispositivo, gli eventuali problemi di tipo estetico e la soddisfazione circa la posizione definitiva del loop recorder. Risultati L’ampiezza dell’onda R all’impianto è risultata essere paragonabile nei due gruppi (PET 0,55±0,43 LAT 0,50±0,31 , p=0,8 ) evidenziando come la posizione alternativa garantisca la stessa affidabilità nel rilevamento dei segnali. Al follow up del 40 mese l’onda R risultava ancora essere paragonabile nei due gruppi evidenziando la stabilità delle performance. Le risposte dei pazienti al questionario hanno evidenziato che i pazienti con loop recorder in posizione pettorale percepiscono negativamente la presenza del device (PET 22%, LAT 0,7%). Un paziente del gruppo PET ha riferito che la cicatrice del loop recorder gli causa seri problemi di tipo estetico. Alla domanda “Avrebbe preferito che il dispositivo fosse impiantato in un altra posizione?” i pazienti che hanno risposto affermativamente sono stati 3 (37%) nel gruppo PET contro 1 (0,6%) nel gruppo LAT. Una sottoanalisi in corso ha correlanto il grado di soddisfazione del paziente con il suo livello culturale (titolo di studio) in quanto i pazienti che hanno lamentato disagi per l’impianto di loop recorder sono quelli che hanno un titolo di studio uguale o superiore al diploma di scuola media superiore. Conclusioni L’impianto del loop recorder in posizione laterale è fattibile e assicura medesime performance di sensing. Tale tecnica è preferibile rispetto a quella standard dal punto dell’impianto, estetico e dell’accettazione da parte del paziente e dovrebbe essere proposta ai pazienti più giovani e alle donne.