verbale 22 nov_paesaggio agricolo

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verbale 22 nov_paesaggio agricolo
Breno, 23 novembre 2007
Progetto 3P – Tavolo “Paesaggio agricolo e dei terrazzamenti”
Verbale dell’incontro dell’8 novembre 2007
Presenti:
Nome
Organizzazione
Baschè Anna Maria
Italia Nostra
Bazzoni Giancarlo
Alternativa Ambiente
Calvi Guido
Parco dell'Adamello
Cervelli Piergiovanni
Associazione amici del sentiero etrusco celtico
Ducoli Alessandro
Italia Nostra
Fioletti Gabriella
Ristoro Premassone
Leali Sandro
CAI TAM Vallecamonica
Moranda Giovanni
Università degli Studi di Milano, sede di Edolo
Sartori Liliana
Consorzio della castagna
Crimella Anna
Staff 3P (Città Possibili srl)
Sartori Mario
Staff 3P (Pafin srl)
L’incontro è iniziato con un riassunto del lavoro svolto la volta precedente e del
percorso che porterà i tavoli a definire una politica partecipata per il Parco
dell’Adamello.
Dopo il giro di presentazione dei partecipanti, il tavolo si è dedicato al completamento
dell’attività iniziata l’8 di novembre relativa all’inventario dei luoghi significativi
nell’ambito del paesaggio agricolo e dei terrazzamenti.
In particolare sono stati analizzati gli ambienti identificati sulla carta esclusivamente da
bollini blu, ovvero presentanti caratteri di estraneità rispetto al contesto o di degrado.
Come per gli ambienti identificati la volta precedente, i risultati del lavoro sono stati
riassunti su cartellone e sono così riassumibili:
AMBIENTE
CARATTERI DI ESTRANEITÀ O DEGRADO
Area di Paspardo
La viabilità minore un tempo esistente risulta trascurata o
completamente assente
Campolaro
La zona, un tempo caratterizzata solo da vecchi edifici rurali e prato
aperto, è ora connotata da eccessiva edificazione a scopo turistico
(compreso un grande residence) realizzata senza alcun criterio di
inserimento. Oltre a compromettere il paesaggio, l’edificazione in
questa zona determina un elevato rischio in caso si ripresentassero
fenomeni nevosi di elevata intensità, che potrebbero generare
slavine sul versante.
Valle (Saviore)
La zona è caratterizzata da elevato disordine urbanistico ed edilizio
in un contesto storicamente agricolo e di terrazzamenti che oggi ne
risulta compromesso
Piane di Malonno e Greano
Si rileva un forte fenomeno di avanzamento del bosco, che limita
l’agricoltura, sviluppata in questo ambiente su appezzamenti di
limitate dimensioni
Piana di Edolo
La zona, storicamente a prato, sta ora cambiando destinazione
d’uso, diventando di espansione edilizia. Tale fenomeno sarà ancora
più accentuato con la realizzazione della nuova bretella stradale,
che attraverserà la piana
Comprensorio identificato dai rifugi La viabilità minore sta scomparendo a causa della completa
Baitone, Gnutti e malga Premassone mancanza di gestione (“malossa” e rovi invadono pressoché tutto);
attualmente non è più possibile raggiungere né i rifugi, né i pascoli
Conclusa questa prima fase dell’incontro, ci si è concentrati sull’oggetto della serata,
cioè la scomposizione degli ambienti significativi negli elementi che li caratterizzano, al
fine di consentire un’integrazione il più possibile articolata del report in via di
definizione sul paesaggio dell’Adamello. Un report così altamente strutturato sarà
quindi una valida base di partenza per la successiva fase di individuazione degli obiettivi
condivisi per la politica del Parco.
Sulla base di quanto emerso lo scorso incontro in termini di ambienti significativi per il
paesaggio agricolo e dei terrazzamenti, la facilitatrice ha individuato preliminarmente 4
tipologie di ambienti rappresentativi, condivise dai partecipanti al tavolo:
•
Aree a terrazzamento
•
Aree tuttora agricole
•
Aree a prato e a pascolo
•
Aree non più agricole, ma che mantengono elementi significativi della passata
vocazione.
Per ognuna di queste tipologie sono stati proposti degli ambienti significativi tra quelli
suggeriti dai partecipanti nello scorso incontro, che rappresentassero casi di eccellenza
o di buona pratica, da cui partire con il lavoro di scomposizione; rispettivamente:
•
Località Lavarino
•
Dane, sotto Sonico
•
Comprensorio di Gaver, Bazena e Crocedomini
•
Località Zimilina, sotto Cevo.
Il lavoro di scomposizione è stato svolto sulla base di una griglia articolata in elementi
“morfologico-strutturali”, “vedutistici” e “simbolici”, a loro volta declinati secondo un
dettaglio maggiore.
La griglia (più oltre riportata) è stata fornita a ogni partecipante, cui è stato chiesto di
svolgere un lavoro individuale di riflessione circa l’ambiente (o gli ambienti) che
conoscono meglio tra quelli indicati e di compilarla relativamente ad esso. In
particolare, ognuno ha provato a visualizzare l’ambiente prescelto come se fosse una
fotografia, e ne ha descritto le specificità rispondendo alle “domande” riportate nella
prima colonna della griglia. Al termine di questa fase i diversi contributi sono stati
condivisi al fine di ottenere un quadro il più completo possibile.
Il tempo a disposizione ha consentito di compilare le colonne relative esclusivamente
alla Località Lavarino (per le aree a terrazzamenti ben gestite) e a Dane (per le aree
tuttora agricole)1, qui di seguito riportate.
Elementi
simbolici
Elementi
vedutistici
Elementi morfologici - strutturali
Esempio di terrazzamenti ben gestiti (Loc. Lavarino)
1
STRUTTURA
(morfologia, colture,
appezzamenti)
I terrazzamenti sono coltivati a prato.
L’ambiente è caratterizzato dalla presenza di boschi cedui
a latifoglie e dalla presenza di abeti (non tipici, ma
secolari). Sporadicamente si rileva la presenza di alberi da
frutto (meli e ciliegi)
MARGINI E CONFINI
(limiti, vegetazione di frangia,
incolti)
L’area è limitata a monte dal bosco e a valle dalla strada
statale
ELEMENTI NATURALI
CARATTERIZZANTI
(corsi d’acqua, zone umide,
macchie boschive,…)
La zona è caratterizzata da frequenti rigagnoli e dal
torrente di Fa.
Si notano inoltre grossi massi sparsi, residui di frane del
passato
PRESENZA DI EDIFICI,
MURATURE E RECINZIONI
Presso i bivi delle strade si notano numerose edicole
votive e vecchie fontane. Vista la vicinanza col paese,
ancora si rilevano abitazioni storiche del luogo risalenti
anche al ‘600, alcune abbandonate, altre abitate. Si tratta
non tanto di abitazioni rurali, quanto delle vecchie case
degli abitanti più agiati
ALTRE INFRASTRUTTURE (vie di
comunicazione, opere idrauliche,
elettrodotti) o
SOVRASTRUTTURE
(cartellonistica, segnaletica)
La zona è percorsa dalle vecchie strade poderali.
Più a valle c’è la statale, caratterizzata invece dalla
presenza dei capannoni industriali della Tassara
ELEMENTI DI DEGRADO
•
Progressivo abbandono della gestione
•
Presenza di castagni malati e avanzamento del bosco
•
Inquinamento atmosferico e del sottosuolo legato a
passate attività inquinanti nel fondovalle
•
Visuale sul fondovalle
CONTESTO PAESAGGISTICO
(elementi di spicco)
Improvvisi varchi nella vegetazione generano squarci di
visuale suggestivi sulla vallata
GRADEVOLEZZA
(rapporto armonico di forme,
volumi, superfici)
C’è un buon rapporto tra interventi umani e vegetazione
IDENTITÀ LOCALE
(luoghi che rivestono un ruolo
importante nella definizione
dell’identità, connessi a eventi o
usi)
L’area costituisce una zona agricola storicamente legata
al sostentamento di Breno
Le due colonne rimenti, su cui i partecipanti si sono comunque concentrati durante l’incontro, sarano
oggetto di lavoro nel prossimo incontro.
Elementi simbolici
Elementi
vedutistici
Elementi morfologici - strutturali
Esempio di area tuttora agricola (Dane, sotto Sonico)
STRUTTURA
(morfologia, colture,
appezzamenti)
Si tratta di una zona agricola pianeggiante piuttosto
“movimentata”, con siepi che dividono i piccoli
appezzamenti, stalle tuttora funzionanti e alberi da frutto
sparsi (noci, ciliegi, meli), soprattutto in prossimità delle
strade poderali. In passato si praticava la rotazione delle
colture; a causa dell’alluvione dell’’87 il terreno si è
molto indebolito e presenta ora maggiori segni di aridità
MARGINI E CONFINI
(limiti, vegetazione di frangia,
incolti)
L’ambiente è delimitato dal fiume Oglio sul fondovalle,
dall’imponente castagneto di Rino (Sonico) e dal torrente
Remulo
ELEMENTI NATURALI
CARATTERIZZANTI
(corsi d’acqua, zone umide,
macchie boschive,…)
La zona è caratterizzata da vegetazione ripariale e da
boschi di elevato valore, da vaste porzioni caratterizzate
da fioritura primaverile e da un’abbondante fauna avicola
(recentemente costituita anche da aironi)
PRESENZA DI EDIFICI,
MURATURE E RECINZIONI
Si rilevano edifici rurali ben mantenuti e “muracche”
(cumuli di sassi di confine)
ALTRE INFRASTRUTTURE (vie di
comunicazione, opere idrauliche,
elettrodotti) o
SOVRASTRUTTURE
(cartellonistica, segnaletica)
Nella zona c’è un efficiente impianto di irrigazione (che
avrebbe però bisogno di manutenzione, visto che vanta
quasi 20 anni di funzionamento).
Ci sono diverse strade poderali, in particolare la vecchia
via Valeriana
ELEMENTI DI DEGRADO
In alcuni punti si notano incolti; oltre a ciò sono sempre
più frequenti episodi di disordine antropico, dovuti
soprattutto a non-cultura sui luoghi (ad esempio vasche da
bagno al posto degli abbeveratoi, cisterne arrugginite,
ecc.)
CONTESTO PAESAGGISTICO
(elementi di spicco)
GRADEVOLEZZA
(rapporto armonico di forme,
volumi, superfici)
Si tratta di una zona aperta, con vasti orizzonti, di fianco
alle montagne, in cui non si sentono rumori fastidiosi
FAMA TURISTICA
(siti collocati in ambiti di forte
richiamo turistico)
Si presta a passeggiate da Edolo, vista la sua vicinanza al
centro abitato
IDENTITÀ LOCALE
(luoghi che rivestono un ruolo
importante nella definizione
dell’identità, connessi a eventi o
usi)
La zona è storicamente legata al sostentamento della
frazione di Rino. Nel passato c’erano miniere di ferro e
piccole fucine dedicate alla costruzione di utensili, armi e
armature, di cui si narra in relazione a famose battaglie
medievali.
Attualmente si rilevano timidi tentativi di rinvigorire
l’agricoltura
Durante la compilazione della griglia i partecipanti hanno rilevato come zona
rappresentativa di buona gestione dei terrazzamenti anche l’ambiente di Paspardo e
Cimbergo, già emersa durante l’incontro precedente.
A questo proposito è stata consegnata ai partecipanti una griglia ulteriore, contenente
le medesime voci analizzate durante l’incontro, da compilare per quanto concerne gli
altri ambienti individuati e su cui i singoli si sentano di concentrarsi.
Tali contributi verranno verbalizzati e, insieme a quelli affrontati insieme, andranno a
completare il lavoro di report sopra citato.
La scheda viene allegata al verbale, in modo da consentire anche ai non intervenuti di
compilarla per i luoghi di interesse. Sulla base delle categorie individuate è anche
possibile rilevare ambienti ulteriori eventualmente non emersi.
Poichè il prossimo incontro sarà incentrato sull’evoluzione che il paesaggio agricolo e
dei terrazzamenti ha subito nel tempo, è stato chiesto ai partecipanti di portare
materiale fotografico in loro possesso testimoniante i luoghi citati come si presentano
oggi e, ove possibile, com’erano nel passato.
Il prossimo incontro si terrà giovedì 13 dicembre alle ore 17.30 presso la sede del
Parco, a Breno.