Verbale tavolo “Edilizia rurale” Incontro di giovedì 08.11.2007 Iscritti

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Verbale tavolo “Edilizia rurale” Incontro di giovedì 08.11.2007 Iscritti
Verbale tavolo “Edilizia rurale”
Incontro di giovedì 08.11.2007
Iscritti al tavolo e presenze:
Nome
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Stella
Riccardo
Chiara
Lino
Valentino
Walter
Ivan
Alberto
Marco
Italo
Ambra
Nicola
Giancarlo
Valter
Fortunato
Lorenzo
Attilio
Riccardo
Lorenzo
Pietro
Alberto
Pietro
Andrea
Renato
Luciano
Fabio
Valter
Marcella
Sara
Maurizio
Ferruccio
Cognome
Agostini
Arzaroli
Baccanelli
Balotti
Bassi
Belotti
Bernardi
Bianchi
Bianchi
Bigioli
Boldini
Boldini
Bonfaldini
Bontempi
Casalini
Cervelli
Cristini
Domenighini
Feriti
Gaudenzi
Gozzi
Magnini
Marchesi
Marchetti
Parolari
Sala
Salvetti
Tosini
Vegini
Zaina
Organizzazione
Presenti
8_11_07
Presenti
22_11_07
Università di Edolo
Comune di Edolo - Uff. Urbanistica
Alternativa Ambiente
Ass. Culturale El Teler
Casa del Parco dell'Adamello
Museo della Guerra Bianca
Ristoro il Bizzarro
Libero professionista
Gruppo Italiano Amici della Natura
Comune di Saviore
Vicesindaco Comune di Saviore dell'Adamello
Proloco Braone
Comune di Bienno
Associazione Allevatori Capra Bionda
Amici del Sentiero Etrusco Celtico, Proloco Sonico
Libero professionista
Libero professionista
Comune di Ceto
Proloco Valsaviore
Associazione Resistere
Comune di Saviore dell’Adamello
Comune di Berzo Demo
Presidente Consorzio della Castagna di Paspardo
Azienda Agricola Maffeis Franca
Comune di Sonico
Per il progetto 3P, erano presenti:
-
Anna Parravicini, Città Possibili
-
Eleonora Tonelli, Parco dell’Adamello
-
Marina Trentin, Pafin 91
L’incontro è iniziato con un breve riassunto degli obiettivi complessivi del progetto e del lavoro fatto
nel corso dell’incontro precedente. Tale attività si è resa necessaria poiché circa la metà dei presenti
partecipavano per la prima volta.
Prima di dare il via all’attività del giorno alcuni dei nuovi partecipanti hanno segnalato due nuovi
ambienti con evidenti caratteri di estraneità rispetto al paesaggio del Parco dell’Adamello:
1. Casa cantoniera in località Tonale, che si trova in stato di abbandono, è totalmente
pericolante, ma che ha uno stile che potrebbe essere recuperato;
2. Alcuni interventi di recupero del paesaggio da parte del Parco (sentieristica, segnaletica,
baite, ecc.), che essendo fatti senza prevederne la manutenzione in poco tempo diventano
luoghi abbandonati e che danno la sensazione di essere degradati.
L’attività programmata, invece, riguardava la scomposizione dei luoghi, segnalati come significativi e
da tutelare nell’incontro precedente, negli elementi che li caratterizzano, al fine di consentire
un’integrazione il più possibile articolata del report in via di definizione sul paesaggio dell’Adamello.
Un report così altamente strutturato sarà quindi una valida base di partenza per la successiva fase di
individuazione degli obiettivi condivisi per la politica del Parco.
La scomposizione doveva essere realizzata sulla base di tre chiavi di lettura diverse:
1. Elementi morfologici – strutturali, cioè le tipologie architettoniche caratterizzanti (com’è la
struttura degli edifici presenti nell’ambiente, quali sono le caratteristiche architettoniche e
costruttive più particolari), gli elementi urbanistici di contorno o il contesto paesaggistico
(presenza di chiese, piazze, radure particolari, boschi), gli eventuali elementi di degrado.
2. Elementi vedutistici, cioè gli elementi di gradevolezza estetica che caratterizzano
l’ambiente segnalato.
3. Elementi simbolici, cioè l’eventuale fama turistica del luogo e i caratteri di identità locale.
Gli ambienti segnalati erano stati suddivisi in 4 macrocategorie principali:
a) esempi di recupero architettonico intelligente: loc. Val di Vallaro, Baitello di Valmazzone,
Fienili di Musna, cui sono stati aggiunti il Lago di BOS e Casentia
b) luoghi con caratteri di unitarietà: Costa (contrada sopra Edolo), tutti i nuclei storici (nuclei
urbani – borghi)
c) luoghi rappresentativi della tradizione: loc. Porcina (Vezza d’Oglio), Mu Alto (sopra Edolo),
Val Malga (sopra Sonico – Rino), Lago di Bos e Malga di Casentia, Malfa Olda di Berzo, Valle
Verecola (Cimbergo), i mulini di Berzo, Cimbergo, Deria
d) luoghi con forte valore paesistico: loc. Vescasa Alta (Ponte di Legno), sotto il Colle
dell’Androla, Barc, Zimilina, Panocole, Malga Logolo, Volano, Braone, Mignone, Molinello.
L’attività prevedeva un primo momento di lavoro individuale, finalizzato alla compilazione di una
matrice che riportava nelle colonne le macrocategorie di luoghi significativi e nelle righe le chiavi di
lettura in cui scomporli.
Di fronte alla segnalazione da parte di alcuni dei presenti della difficoltà a portare avanti il lavoro
individuale, si è deciso di operare direttamente in gruppo, mentre la facilitatrice appuntava su un
cartellone quanto man mano emergeva. Poiché più della metà dei partecipanti non aveva preso parte
alla segnalazione dei luoghi, si è deciso di partire, nella scomposizione, dalle due macrocategorie più
condivise: gli esempi di recupero architettonico intelligente e i luoghi con caratteri di unitarietà.
Oltre alle osservazioni puntuali riguardo i singoli ambienti, sono emerse anche alcune osservazioni di
carattere più generale, in particolare rispetto al tema della ristrutturazione definita “intelligente”:
-
innanzitutto ci si è posti una domanda: “il restauro conservativo è sempre sinonimo di
ristrutturazione intelligente”? Questo perché è importante sottolineare che è l’uso dei luoghi
a condizionare e determinare il tipo di ristrutturazione necessario
-
in secondo luogo si è sottolineato come la definizione dei materiali “buoni” rispetto a quelli
“cattivi” non è, da sola, garanzia di una buona ristrutturazione
-
nelle ristrutturazioni sarebbe importante riuscire a mantenere il valore storico e originario
dell’edificio
-
andrebbe mantenuta la proporzione originaria tra volumi e superfici.
La matrice sottostante riporta gli esiti del lavoro:
Esempio di recupero architettonico intelligente
Elementi simbolici
Elementi
vedutistici
Elementi morfologici - strutturali
Lago di BOS e Casentia
Baitello di Valmazzone
(risanamento
conservativo)
Tipologie
architettoniche
caratterizzanti
- lo spazio interno degli
edifici rispetta la
disposizione funzionale
originale
- uso di materiali recuperati
in loco
- copertura con 15 lastre
di granito che nella
ristrutturazione non sono
state movimentate
- l’intervento è stato
conservativo e nulla è
stato spostato
Elementi
urbanistici di
contorno o
contesto
paesaggistico
Lago di BOS:
- c’è fauna locale (come ad
esempio i camosci)
- c’è una torbiera intatta
CASENTIA:
- ci sono i larici
monumentali
- è inserito in una radura
- c’è un enorme masso in
granito, sul quale sono
ancora visibili i segni del
materiale asportato per
la realizzazione delle
lastre
Elementi di
degrado
- non viene rispettata la
vocazione agricola del luogo
- le baite circostanti sono
crollate
- è un pianoro che guarda
le cime di Edolo e il
ghiacciaio della Bernina
Gradevolezza
estetica
Fama turistica
Lago di BOS:
- l’accesso è libero; si trova
su un sentiero che porta al
Passo BLISIE
CASENTIA:
- si trova su un sentiero che
va al Pian della Regina e al
Marsel
Identità locale
- sono ancora presenti gli
alpeggi
- l’edificio veniva
utilizzato per la
lavorazione del latte
Luoghi con caratteri di
unitarietà
Tutti i nuclei storici
(borghi, nuclei urbani)
- le volte
- l’acciottolato
- l’articolazione funzionale
degli edifici (abitativa,
stalla, fienili, pergoli,
lobbie -> balconi in legno),
questi spazi andrebbero
riletti in un’economia
moderna
- archi che uniscono alcuni
fabbricati
- la rete dei vicoli, i
collegamenti fra le case e le
strade
- lavatoi e fontane
- i cortili interni, le aie che
svolgono la funzione della
piazza
- nelle ristrutturazione la
ricchezza di spazi funzionali
viene banalizzata
- le future ristrutturazioni
potrebbero rompere
l’unitarietà di questi luoghi
- sono da preservare i
margini e le cortine edilizie
dei centri storici
Al termine dell’incontro è stato chiesto ai partecipanti di portare a casa il foglio riproducente la
griglia, contenente le medesime voci analizzate durante l’incontro, da compilare per quanto
concerne gli altri ambienti individuati e su cui i singoli si sentano di concentrarsi.
Tali contributi verranno verbalizzati e, insieme a quelli affrontati insieme, andranno a completare il
lavoro di report sopra citato.
La scheda viene allegata al verbale, in modo da consentire anche ai non intervenuti di compilarla
per i luoghi di interesse. Sulla base delle categorie individuate è anche possibile rilevare ambienti
ulteriori eventualmente non emersi.
È stato inoltre chiesto ai partecipanti di portare materiale fotografico in loro possesso testimoniante
i luoghi citati.
Il prossimo incontro si terrà giovedì 13 dicembre alle ore 17.30 presso la sala
consiliare del Comune di Saviore dell’Adamello.