Roncadellino ottobre 2007

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Roncadellino ottobre 2007
Anno 6, numero 3 - ottobre 2007
e-mail: [email protected]
sito della scuola: www.scuoleroncadelle.it
I bambini della “Rodari” scrivono poesie … anche in inglese !!!
Autumn is brown and yellow
Autumn is hot colours
Autumn is mushrooms and
chestnuts
Autumn is a leaves carpet
Autumn is funny Halloween
Autumn is grey fog
(5 D)
Winter is white
Winter is cool
Winter is soft snowman
Winter is snow balls
Winter is silence
Winter is white
… and happy Christmas
(5a E)
Spring is sunny
Spring is green grass
Spring is coloured flowers
Spring is love season
Spring is sweet Easter
Spring is red butterflies
(5a A)
Summer is friends
Summer is free time
Summer is good ice-cream
Summer is watermelon
Summer is deep blue sea
Summer is coloured fishes
Summer is hot
(5a B)
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Le insegnanti ed i bambini della 4B e 4D della “Rodari”
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Di giorni della prima Comunione
Ce ne vorrebbero un milione.
E’ stato bello e divertente
Festeggiarlo con tutta quella gente.
La felicità e l’armonia
Sono entrate nell’anima mia.
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Il giorno della prima Comunione
all’oratorio ci siamo incontrati
Dalla banda siamo stati
accompagnati.
Quando in chiesa siamo arrivati
I banchi erano tutti addobbati
e noi tanto tanto emozionati.
Il giorno della prima Comunione
Ho provato tanta emozione.
Anche se c’era molta confusione
L’ho festeggiato con passione.
La nostra scuola è intitolata a Gianni Rodari.
Ma i nostri bambini sanno chi è Gianni Rodari?
Si leggono ancora in classe le sue straordinarie
storielle? Si imparano ancora le sue strepitose
filastrocche? La sua grammatica della fantasia è
ancora utilizzata per stimolare la creatività?
Nell’atrio non c’è una sua fotografia: in biblioteca,
almeno, ci sono TUTTI i suoi libri? qualcuno li legge?
Io credo che una scuola intitolata a lui dovrebbe
essere più “rodariana”, più affettuosa nei suoi
confronti: dovremmo tutti ricordarlo più
frequentemente, prendere da lui esempio di genialità,
amare le sue sconcertanti lezioni di generosità, le sue
acrobazie verbali, i suoi giochi di idee, la sua magica
capacità di spiazzare, la sua abilità di insegnare senza
annoiare, di criticare senza cattiveria, di invitare alla
serietà sorridendo, di dare lezioni di etica sociale
senza retorica.
Ho un sogno… : vorrei che i nostri bambini - TUTTI imparassero a memoria una sua breve filastrocca, una
favola, un raccontino, una frase, un gioco verbale, il
riassunto di una storia, una strofa di una poesia.
500 pezzi di Rodari nella mente e sulla bocca di 500
bambini, insegnanti, impiegati, bidelli.
Io - dirigente - la mia storia, brevissima e straordinaria,
l’ho già scelta: è quella che ripropongo qui a fianco.
Ditemi voi se non è geniale!
il dirigente Omero Sala
Il sole viaggiava in cielo, allegro e glorioso
sul suo carro di fuoco, gettando i suoi
raggi in tutte le direzioni. con grande
rabbia
di
una
nuvola
di
umore
temporalesco, che borbottava:
- Sciupone, mano bucata, buttavia, butta
via
tuoi raggi, vedrai quanti te ne
rimangono.
Nelle vigne ogni acino d’uva che maturava
sui tralci rubava un raggio al minuto, o
anche due; e non c’era filo d’erba, o ragno,
o fiore, o goccia d’acqua, che non si
prendesse la sua parte.
- Lascia, lascia che tutti ti derubino: vedrai
come ti ringrazieranno, quando non avrai
più niente da farti rubare.
Il sole continuava allegramente il suo
viaggio, regalando raggi a milioni, a
miliardi, senza contarli.
Solo al tramonto contò i raggi che gli
rimanevano: e guarda un po’, non gliene
mancava nemmeno uno.
La nuvola, per sorpresa, si sciolse in
grandine.
Il sole si tuffò allegramente nel mare.
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Nella nostra Scuola dell’Infanzia l’anno scorso è stato sperimentato in alcune sezioni pilota un
progetto speciale. Visto l’interesse suscitato (nei bambini ma anche nelle maestre) e considerato il
successo della sperimentazione, sarà attuato in tutte le otto sezioni e coinvolgerà i bambini
dell’ultimo anno, quelli di 5 anni.
L’idea è quella di delineare un percorso didattico capace di far scoprire spontaneamente ai bambini
il legame che passa tra scrittura e disegno e fra segno e suono, di promuovere abilità
metafonologiche privilegiando il gioco orale, di portare i bambini alla conquista dell’alfabeto e ad
avvicinarsi in modo naturale all’apprendimento della letto/scrittura.
Le insegnanti, con la collaborazione di un esperto che seguirà il percorso, proporranno attività
mirate a favorire l’attenzione e la comprensione dei codici simbolici, la sensibilizzazione al suono e
all’ascolto delle parole), a migliorare il linguaggio orale, a giocare con le rime.
Questa esperienza coinvolgerà anche le insegnanti della scuola primaria nell’ambito di un’effettiva
realizzazione di continuità fra i due ordini di scuola
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Che cosa mi suggerisce la vista di un albero?
Pubblichiamo questa splendida “PROESIA” (che sarebbe una poesia in prosa
o una prosa che ha tutte le caratteristiche della migliore poesia!)
Quando vedo un albero penso che, a volte, vorrei essere come lui.
Vorrei poter lasciare che le mie fronde siano trasportate dal vento.
Vorrei sentire la schiena di una persona pensierosa appoggiata al mio tronco.
Vorrei ascoltare il canto degli uccelli, essere per loro una casa.
Vorrei bere dal cielo e riscaldarmi con il sole.
Mi rendo conto, spesso, che un albero è più libero proprio perché non può muoversi.
Io imprigionata nelle mie mille cose da fare. Lui libero di godere la sua statica esistenza.
Quando vedo un albero mi viene voglia di fermarmi, qualsiasi cosa io stia facendo,
per fare come lui. Fermarmi per un po’, in silenzio, a pensare e riflettere.
E’ vero, l’uomo è molto fortunato, ha la capacità di scelta.
Ma vorrei, per una volta, poter spegnere il cervello, in riposo assoluto, senza affanni.
Se voglio pensare, penso; se no, svuoto la mia mente e cerco la pace.
Calma e pace. Ecco ciò che mi suggerisce un albero: calma, pace e serenità.
Una vita rilassata, senza sforzi né passioni, vissuta fino in fondo.
Un albero non è solo. Molti animali lo popolano e trovano rifugio su di lui.
Anche i bambini, che salgono e si arrampicano sui suoi rami, possono animare la sua vita.
Due giovani innamorati che si sono dati appuntamento sotto l’ombra della sua chioma gli fanno scoppiare il cuore d’amore.
Non vedo l’albero come una pianta, un vegetale, ma come un essere dotato, forse non di intelligenza, ma certamente di
sensibilità. E da un’amicizia con un albero si può avere molto, a volte di più che da un’amicizia con una persona.
Laura Torri 3°C - Scuola Media “Gramsci”
Fatima, Meriam e Amina sono tre ragazze di 14 anni che frequentano una
scuola media di Brescia.
Fatima porta il velo perché così si usa nella sua famiglia.
Meriam lo porta perché ha deciso di portarlo come libera scelta.
Amina non lo vuole portare perché si ritiene moderna, come molte ragazze
arabe del suo paese di origine.
… SECONDO TE, CHI DELLE TRE RAGAZZE HA RAGIONE?
(rispondi e poi controlla qui accanto il tuo profilo …)
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PROFILO
Se hai risposto Fatima sei un
conservatore; se hai risposto
Meriam sei un indipendente;
se hai risposto Amina sei un
progressista. Ma in tutte tre i
casi riveli di non essere libero
da pregiudizi. La risposta
“giusta” è …che tutte tre le
ragazze hanno ragione: le
loro scelte diverse sono libere
e devono essere rispettate!
Fra gli obiettivi formativi della nostra scuola c’è anche quello di prevenire la formazione di pregiudizi nei confronti
di altre persone e culture, di educare alla convivenza democratica, di valorizzare la diversità. Per sapere se hai
raggiunto questo obiettivo e sei libero da pregiudizi, fai questo test:
La nostra Costituzione compie sessant’anni.
E’ una bella Costituzione. Ma è poco conosciuta. Ogni tanto dovremmo leggerne
qualche articolo per capirne il valore, per trarne suggerimenti politici, per trovare i
giusti orientamenti in una società confusa come la nostra.
Noi a scuola stiamo pensando a qualche iniziativa per festeggiare il sessantesimo.
Intanto cominceremo a leggerla. La leggeremo e ci ragioneremo sopra.
E interrogheremo i nostri professori, i genitori, gli amministratori comunali.
La leggeremo insieme ai tanti amici stranieri nostri compagni di classe, per far
vedere loro quanto siamo bravi … a parole.