FONDAPARINUX embolia polmonare

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FONDAPARINUX embolia polmonare
FONDAPARINUX (30-05-2007)
Specialità: Arixtra® (Glaxosmithkline)
Forma farmaceutica:
▪ 10 siringhe 2,5 mg/0,5 ml - Prezzo: euro 67.45
▪ 10 siringhe 5 mg / 0,4 ml - Prezzo: euro 138.04
▪ 10 siringhe 7,5 mg / 0,6 ml - Prezzo: euro 207
▪ 10 siringhe 10 mg / 0,8 ml - Prezzo: euro 207
ATC: B01AX05
Categoria terapeutica: altri antitrombotici
Fascia di rimborsabilità: A
Indicazioni ministeriali:
Formulazioni da 5mg, 7,5 mg e 10 mg: Trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia
polmonare (EP) acuta eccetto in pazienti emodinamicamente instabili o che richiedono trombolisi o
embolectomia polmonare (nuova indicazione).
Formulazione da 2,5 mg: Prevenzione di Episodi Tromboembolici Venosi (TEV) in pazienti sottoposti a
chirurgia ortopedica maggiore degli arti inferiori quali frattura dell’anca, chirurgia maggiore del ginocchio
o chirurgia sostitutiva dell’anca (indicazione già valutata dalla CTR).
Prevenzione degli Episodi Tromboembolici Venosi (TEV) in pazienti sottoposti a chirurgia addominale
considerati ad alto rischio di complicazioni tromboemboliche, quali pazienti sottoposti a chirurgia
addominale per patologie tumorali (indicazione già valutata dalla CTR).
Prevenzione degli Episodi Tromboembolici Venosi (TEV) in pazienti di pertinenza medica considerati ad
alto rischio di TEV e che sono immobilizzati a causa di una patologia acuta quale insufficienza cardiaca
e/o disturbi respiratori acuti e/o infezioni o patologie infiammatorie acute (indicazione già valutata dalla
CTR).
Decisioni PTORV
Data riunione:
Decisione: Inserito con Nota
Nota Ufficiale:
Nota: inserito per il trattamento dell’embolia polmonare e in equivalenza ad enoxaparina nella profilassi
delle trombosi venose profonde in pazienti non chirurgici.
Modifica note: 27.05.09
Fondaparinux: la nuova nota restrittiva è la seguente:
“Su richiesta motivata per singolo paziente limitatamente a:
Trattamento dell’angina instabile o dell’infarto del miocardio senza sopra-slivellamento del tratto ST
(UA/NSTEMI) in pazienti nei quali un approccio invasivo urgente (PCI) (<120 minuti) non è indicato.
Trattamento dell’infarto del miocardio associato a sopra-slivellamento del tratto ST (STEMI) in
pazienti che sono in terapia con trombolitici o che, inizialmente, non sono deputati a ricevere altre
forme di terapia di riperfusione.
Trattamento embolia polmonare acuta eccetto in pazienti emodinamicamente instabili o che
richiedono trombolisi o embolectomia polmonare.
Profilassi TVP in chirurgia ortopedica maggiore limitatamente agli interventi di frattura d’anca (o di
femore), chirurgia sostitutiva (protesi) d’anca e protesi del ginocchio”.
Commenti:
Decisione 30.05.07
Fondaparinux è un inibitore selettivo del fattore X attivato (Xa) che, legandosi selettivamente
all’antitrombina III (AT III), potenzia di circa 300 volte l’innata attività di neutralizzazione del Xa da parte
di AT III; in questo modo blocca la cascata della coagulazione plasmatica e inibisce la formazione di
trombina e conseguentemente del trombo.
Il principio attivo è già stato valutato dalla Commissione Terapeutica Regionale nella riunione del
03.05.2006 per le seguenti indicazioni: prevenzione degli episodi tromboembolici venosi in chirurgia
ortopedica e addominale ad alto rischio di complicazioni tromboemboliche e per la profilassi in medicina in
pazienti considerati ad alto rischio di TEV e che sono immobilizzati a causa di una patologia acuta. Il
fondaparinux non era stato inserito per alcuna indicazione.
Rispetto alla precedente valutazione, ci sono stati degli aggiornamenti relativi all’utilizzo di fondaparinux:
tali aggiornamenti riguardano nuove indicazioni terapeutiche del principio attivo, nuova classificazione (da
fascia H a fascia A) e nuovo prezzo della specialità medicinale Arixtra®.
Fondaparinux è stato, infatti, registrato anche per il trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e
dell’embolia polmonare (EP) acuta eccetto in pazienti emodinamicamente instabili o che richiedono
trombolisi o embolectomia polmonare.
Le evidenze a sostegno delle due nuove indicazioni provengono, dagli studi MATISSE DVT e MATISSE EP,
due studi randomizzati condotti, rispettivamente, il primo in doppio cieco su 2205 pazienti con trombosi
venosa profonda sintomatica acuta e il secondo in aperto su 2213 pazienti affetti da embolia polmonare
sintomatica acuta per confrontare l'efficacia e la sicurezza di fondaparinux somministrato per via
sottocutanea una volta al giorno verso enoxaparina due volte al giorno (MATISSE DVT) o eparina non
frazionata ((MATISSE EP) e dimostrare la non inferiorità del fondaparinux in termini di efficacia. Come
end-point primario di efficacia è stato considerata l'incidenza a tre mesi di recidive di eventi
tromboembolici. Entrambi gli studi hanno dimostrato la non inferiorità di fondaparinux rispetto al
comparator.
Per quanto riguarda il confronto delle indicazioni terapeutiche, il trattamento dell’embolia polmonare è
chiaramente esplicitato in scheda tecnica di fondaparinux, reviparina presenta l’indicazione “trattamento
del tromboembolismo venoso” mentre enoxaparina e bemiparina presentano l’indicazione “trattamento
della TVP in presenza o assenza di embolia polmonare”.
Relativamente all’utilizzo come prevenzione degli episodi tromboembolici venosi in chirurgia ortopedica e
addominale,
non
sono
emerse
ulteriori
evidenze
rispetto
alla
riunione
precedente.
L’impiego di fondaparinux è fortemente raccomandato dalle linee guida ACCP, soprattutto nella frattura di
femore ed è associato a vantaggi anche per la riduzione di esecuzione d’emocromi nelle settimane
successive all'intervento e con rischio quasi nullo di HIT. Vi è inoltre una metanalisi i cui risultati
porterebbero a considerare fondaparinux superiore ad enoxaparina nell’intervento per frattura di femore,
di protesi d’anca e nella chirurgia ortopedica maggiore nel suo complesso.
Tutti questi aspetti e le relative referenze bibliografiche erano, tuttavia, già stati oggetto di valutazione
da parte della Commissione nelle sedute precedenti.
Viene segnalato che secondo il NICE fondaparinux non ha dimostrato superiorità nella profilassi in
chirurgia ortopedica rispetto alle EBPM e che gli studi considerati nella metanalisi sopra citata sono stati
condotti complessivamente su 7344 pazienti ma solo 5385 (73,3%) sono stati inclusi nella analisi di
efficacia.
La Commissione ribadisce, pertanto, di non inserire in PTORV fondaparinux per tale indicazione.
Relativamente all’uso in profilassi di eventi tromboembolici in medicina in pazienti anziani considerati a
rischio l’efficacia e la sicurezza di fondaparinux sono state valutate in uno studio randomizzato, in doppio
cieco controllato con placebo: l’incidenza di eventi tromboembolici venosi (end-point primario) nei 644
pazienti considerati valutabili è stata del 5.6% nel gruppo fondaparinux e del 10.5% nel gruppo placebo
(p=0.029).
In conclusione, alla luce delle evidenze disponibili, la Commissione stabilisce di inserire fondaparinux in
PTORV per il trattamento dell’embolia polmonare e in equivalenza ad enoxaparina nella profilassi delle
trombosi venose profonde in pazienti non chirurgici.
Alla scadenza delle gare regionali potrà essere rivalutata la possibilità di inserire fondaparinux in
equivalenza alle altre EBPM per il trattamento della TVP e per la profilassi della TVP in chirurgia.
Il medicinale è inserito nell’allegato 2 alla determinazione 29 ottobre 2004 – PHT Prontuario della
Distribuzione Diretta, pubblicata nel supplemento ordinario alla G.U. n. 259 del 04 Novembre 2004
Analisi della letteratura
Fondaparinux è un analogo sintetico dell’eparina già valutato dalla Commissione Terapeutica Regionale
nella riunione del 03.05.06 per la prevenzione degli episodi tromboembolici venosi in pazienti sottoposti a
chirurgia ortopedica maggiore degli arti inferiori, per la prevenzione degli episodi tromboembolici venosi
in pazienti sottoposti a chirurgia addominale considerati ad alto rischio di complicazioni tromboemboliche
per la profilassi in medicina in pazienti considerati ad alto rischio di TEV e che sono immobilizzati a causa
di una patologia acuta quale insufficienza cardiaca e/o disturbi respiratori acuti e/o infezioni o patologie
infiammatorie acute.
Rispetto alla precedente valutazione operata dalla Commissione Terapeutica Regionale nella riunione del
03.05.06, di recente ci sono stati degli aggiornamenti relativamente all’utilizzo di fondaparinux. Tali
aggiornamenti riguardano le nuove indicazioni terapeutiche del principio attivo, la nuova classificazione
(da fascia H a fascia A) e il nuovo prezzo della specialità medicinale Arixtra®. In particolare, il principio
attivo è stato, recentemente, registrato anche per il trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e
dell’embolia polmonare (EP) acuta eccetto in pazienti emodinamicamente instabili o che richiedono
trombolisi o embolectomia polmonare [1].
Fondaparinux è un inibitore sintetico e selettivo del fattore X attivato (Xa). Legandosi selettivamente
all’antitrombina III (AT III), fondaparinux potenzia di circa 300 volte la neutralizzazione naturale del
fattore Xa tramite AT III; la neutralizzazione del fattore Xa interrompere la cascata della coagulazione
ematica e inibisce sia la formazione di trombina che lo sviluppo del trombo [3].Il fondaparinux non
inattiva direttamente la trombina e non reagisce in modo crociato con il siero di pazienti con
trombocitemia indotta da eparina.
Per quanto riguarda le caratteristiche farmacocinetiche, fondaparinux presenta il 100% di biodisponibilità
dopo somministrazione sottocutanea [3]. Il picco di concentrazione si raggiunge 2 ore dopo la
somministrazione. Il farmaco ha un’emivita di 17-21 ore e viene escreto prevalentemente a livello renale;
nei pazienti con insufficienza renale la clearance plasmatica è prolungata più bassa rispetto ai pazienti
con funzione renale normale.
Efficacia clinica
Prevenzione TEV in pazienti sottoposti a chirurgia ortopedica .
L’efficacia di fondaparinux per questa indicazione è stata valutata mediante quattro studi clinici
randomizzati, tutti controllati verso enoxaparina, in doppio cieco.
Due studi, che prevedevano randomizzazione preoperatoria, hanno confrontato 2.5 mg di fondaparinux
sc/die iniziato 6-8 ore dopo l’intervento chirurgico vs enoxaparina 40 mg/die iniziata 12 ore prima
dell’intervento (la successiva somministrazione 12-24 ore dopo l’intervento), regime di somministrazione
autorizzato nei Paesi Europei (4,5). Gli altri due studi, con randomizzazione postoperatoria, hanno invece
confrontato lo stesso regime di trattamento di fondaparinux vs enoxaparina 30 mg/bid somministrato 1224 ore dopo l’intervento (regime di somministrazione autorizzato nel Nord America) (6,7). I pazienti sono
stati trattati per 5-9 giorni. In tutti gli studi l’outcome primario di efficacia è stato il parametro composito
tromboembolia venosa (definita come trombosi venosa profonda, embolia polmonare o entrambe)
valutato tra il giorno 5 e 11 dopo l’intervento. Parametri di efficacia secondaria erano: trombosi venosa
profonda totale, prossimale, distale, tromboembolia venosa sintomatica all’11° giorno e al 49° giorno. La
TVP era rilevata mediante venografia bilaterale ascendente delle gambe effettuata tra il giorno 5 ed il
giorno 11. I pazienti coinvolti erano sottoposti a chirurgia ortopedica maggiore: interventi per frattura
dell’anca (4), di sostituzione dell’anca (5,7), chirurgia maggiore del ginocchio di elezione (6).
I risultati dello studio con randomizzazione preoperatoria (schema di trattamento europeo)
nell’intervento per chirurgia dell’anca, hanno mostrato una riduzione dell’incidenza della tromboembolia
venosa statisticamente significativa (p<0.001) con fondaparinux (8.3%) rispetto a enoxaparina (19.1%)
(4). Anche la riduzione dell’incidenza di TVP totale, prossimale e distale è stata significativamente a
favore di fondaparinux. Non si sono evidenziate, invece, differenze in termini di tromboembolia venosa
sintomatica, TVP sintomatica, embolia polmonare fatale e non fatale. L’incidenza di tromboembolia
venosa sintomatica è risultata simile anche al 49° giorno.
I due studi, uno con randomizzazione preoperatoria e uno postoperatoria, che hanno valutato
l’efficacia del farmaco nella prevenzione del tromboembolia venosa nell’intervento di sostituzione
dell’anca, hanno presentato risultati discordanti. Lo studio con randomizzazione preoperatoria (schema di
trattamento europeo) per enoxaparina, ha mostrato una riduzione statisticamente significativa
(p<0.0001) nel parametro di efficacia primario (5). Anche il numero di TVP totali, prossimali o distali è
risultato significativamente minore per fondaparinux; non così la tromboembolia venosa sintomatica (sia
all’11° che al 49° giorno) e l’embolia polmonare non fatale (nessuna caso di embolia polmonare fatale nei
2 gruppi). Lo studio con randomizzazione postoperatoria (schema di trattamento americano), non ha
invece presentato differenze nel parametro di efficacia primario (7). Anche la TVP prossimale è risultata
comparabile nei due gruppi. Un numero minore di episodi di tromboembolia venosa sintomatica sono stati
registrati per enoxaparina (n=1, 0.1%) rispetto a fondaparinux (n=10, 1%) (p=0.0062). Cinque episodi
di embolia polmonare non fatale a 11 giorni si sono presentati con fondaparinux (0.4%), nessuno con
enoxaparina. Un episodio di embolia polmonare fatale si è verificato con enoxaparina, nessuno con
fondaparinux.
Il quarto studio ha valutato l’efficacia di fondaparinux nella prevenzione della tromboembolia venosa dopo
chirurgia maggiore elettiva del ginocchio rispetto a enoxaparina con schema di trattamento americano
(6). Un’incidenza significativamente più bassa del parametro di efficacia primario è risultata con
fondaparinux rispetto a enoxaparina. Anche l’incidenza di TVP totale e distale è risultata
significativamente inferiore con fondaparinux; non ci sono state differenze, invece, riguardo all’incidenza
di TVP prossimale, tromboembolia venosa sintomatica, TVP sintomatica, embolia polmonare fatale e non
fatale.
Profilassi di eventi tromboembolici in medicina in pazienti anziani considerati a rischio
Uno studio [3,8] randomizzato, in doppio cieco ha valutato l’efficacia e la sicurezza di fondaparinux vs
placebo nella profilassi di eventi tromboembolici in 849 pazienti anziani (età > 60 anni) ospedalizzati,
allettati per almeno 4 giorni. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere 2.5 mg/die di fondaparinux
oppure placebo per 14 giorni.
End-point primario era costituito da un parametro composito “tromboembolismo venoso” (definito da
episodi di TVP asintomatica o sintomatica o embolismo polmonare entro i 15 giorni dall’inizio del
trattamento). Sono stati valutati anche l’incidenza di sanguinamenti maggiori e di morte per un periodo di
follow up complessivo di 1 mese.
L’incidenza di eventi tromboembolici venosi nei 644 pazienti considerati valutabili è stata del 5.6% nel
gruppo fondaparinux e del 10.5% nel gruppo placebo (p=0.029). Va segnalato che l’end-point primario
non comprendeva la “mortalità per ogni causa” come raccomandato dalle linee guida per la conduzione di
clinical trial per la profilassi di eventi tromboembolici del CHMP. L’incidenza di TVP sintomatica è stata
minore nel gruppo fondaparinux ma la differenza non è risultata statisticamente significativa. Gli episodi
di embolismo polmonare nel periodo complessivo di follow up sono stati complessivamente 11 nel gruppo
placebo (7 ad esito fatale) e 4 nel gruppo fondaparinux (3 ad esito fatale).
Terapia EP
Le evidenze a sostegno di questa indicazione provengono dallo studio MATISSE EP [8]. Questo studio
randomizzato in aperto, è stato condotto su 2213 pazienti affetti da embolia polmonare sintomatica acuta
per confrontare l´efficacia e la sicurezza di fondaparinux verso eparina non frazionata e dimostrare la non
inferiorità del fondaparinux in termini di efficacia.
I pazienti hanno ricevuto fondaparinux (n=1103) per via sottocutanea una volta al giorno (somministrato
al dosaggio di 5.0 mg nei soggetti con peso corporeo inferiore a 50 Kg, 7.5 mg nei pazienti con peso tra
50 e 100 Kg e 10 mg nei pazienti con peso superiore a 100 Kg) oppure eparina non frazionata (n=1110)
in infusione endovenosa continua (rapporto fra tempo di tromboplastina parziale attivato e valore di
controllo: da 1,5 a 2,5). Entrambi i trattamenti sono stati proseguiti per almeno cinque giorni e finché con
la somministrazione di antagonisti della vitamina K si è riusciti a raggiungere un rapporto normalizzato
internazionale superiore a 2.0 per due giorni consecutivi. Come end-point primario di efficacia è stato
considerata l´incidenza a tre mesi dell´end-point composito costituito da recidiva di embolia polmonare
sintomatica (fatale o non fatale) e di trombosi venosa profonda, nuova o recidivante. End-point principali
di sicurezza erano la frequenza di sanguinamenti maggiori nel periodo iniziale di trattamento e il tasso di
mortalità nei tre mesi di studio. Relativamente all’end-point primario di efficacia il follow-up non è stato
completato per 6 pazienti trattati con fondaparinux e per 7 pazienti trattati con eparina non frazionata.
In questo studio, 42 pazienti trattati con fondaparinux (3,8%) hanno presentato recidive
tromboemboliche, rispetto a 56 pazienti trattati con eparina non frazionata (5,0%), con una differenza
assoluta di -1,2% a favore del fondaparinux (95% IC:-3,0 - 0,5).
È importante, infine, segnalare che nel gruppo del fondaparinux, 158 pazienti (14,5%) hanno ricevuto il
farmaco ambulatorialmente per un certo periodo.
Tollerabilità
Per quanto riguarda la tollerabilità, il parametro di sicurezza primario scelto in tutti gli studi è stato
l’incidenza di sanguinamento maggiore (definito come sanguinamento fatale, sanguinamento
retroperitoneale, intracranico, intraspinale o che aveva coinvolto altri organi critici, sanguinamento che
aveva portato al reintervento, sanguinamento evidente con indice ≥ 2) ed il tasso di mortalità. Outcome
di sicurezza secondari erano l’incidenza di altre tipologie di sanguinamento, di trombocitopenia, la
necessità di trasfusioni e ogni altro evento avverso.
Sanguinamenti maggiori e mortalità
Nei due studi di valutazione dell’efficacia e della tollerabilità di fondaparinux nel trattamento della
trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare, fondaparinux ha presentato un profilo di sicurezza
simile a quello di enoxaparina e dell’eparina non frazionata in quanto l’incidenza di sanguinamenti
maggiori nel braccio fondaparinux è stata di 1,1% (vs 1,2% nel braccio enoxaparina) nello studio della
TVP e 1,3% (vs 1,1% nel braccio eparina non frazionata) nello studio della EP. Nello studio MATISSE TVP
il tasso di mortalità a tre mesi è risultato simile nei due gruppi: nel gruppo fondaparinux le cause
principali di morte sono state embolia polmonare (14 pazienti vs 15 nel gruppo trattato con eparina),
emorragie (3 pazienti vs 1 del gruppo trattato con eparina), tumori (28 pazienti vs 22 nel gruppo trattato
con eparina) e cause di altro tipo (12 pazienti vs 10 nel gruppo trattato con eparina). Nello studio
MATISSE EP il tasso di mortalità a tre mesi è risultato 3,8 nel gruppo fondaparinux e 3,0% nel controllo:
le cause principali di morte sono state embolia polmonare (5 pazienti in entrambi i gruppi), emorragie (5
pazienti nel gruppo fondaparinux), tumori (24 pazienti nel gruppo fondaparinux vs 19 nel gruppo
enoxaparina) e cause di altro tipo (7 pazienti nel gruppo fondaparinux vs 9 nel gruppo enoxaparina).
Negli studi condotti in pazienti sottoposti a chirurgia dell’anca [6,7,9] non sono state riscontrate
differenze statisticamente significative nella frequenza di emorragie maggiori e nel tasso di mortalità fra i
due gruppi di trattamento. Nello studio condotto in pazienti sottoposti a chirurgia del ginocchio [8] la
frequenza di sanguinamenti maggiori (inclusi sanguinamento evidente con indice ≥ 2) è stata
significativamente superiore nel braccio trattato con fondaparinux rispetto al controllo (p=0.006) ma non
ci sono state differenze statisticamente significative nell’incidenza di emorragie che hanno portato a
morte o reintervento o verificatesi in un organo critico.
Nei pazienti sottoposti a chirurgia addominale non sono stati osservati eventi emorragici maggiori
statisticamente significativi tra i due gruppi (3,4% nel gruppo fondaparinux vs 2,4% nel gruppo
dalteparina, p=0,122) [13]. Nello studio clinico condotto nel paziente di pertinenza medica, la frequenza
di sanguinamenti maggiori è risultata simile nei due bracci di trattamento (0,2% in entrambi i bracci)
[14]. Alla fine del periodo di follow up, il tasso di mortalità è stato di 3,3% nel braccio fondaparinux vs
6,0% nel braccio trattato con placebo.
Trombocitopenia indotta da eparina (HIT)
La Trombocitopenia Indotta da Eparina di tipo 2 è una complicanza protrombotica potenzialmente grave
del trattamento con eparina, che si verifica in seguito al legame dell’’eparina alla superficie piastrinica,
per cui vengono prodotti anticorpi della serie IgG diretti verso epitopi neoformantisi sul PF4 (platelet
factor 4). La frequenza della HIT è ampiamente variabile a seconda del tipo di eparina utilizzata e, quindi,
della immunogenicità (eparina non frazionata (ENF) bovina > ENF porcina > eparina a basso peso
molecolare (EBPM)). In particolare, nella profilassi della TVP in chirurgia ortopedica e nel trattamento del
tromboembolismo venoso è stata osservata nel 3-5% dei pazienti trattati con ENF e in percentuale
minore (≤1%) nei pazienti trattati con EBPM.
Uno studio [16] pubblicato nel 2005 ha analizzato i risultati dei due studi PENTAMAKS e PENTATHLON
sopra descritti [8,9] condotti su un totale di 2726 pazienti, valutando anche la cross-reattività in vitro
degli anticorpi IgG generatisi contro il PF4 in presenza di eparina non frazionata, eparine a basso peso
molecolare, danaparoid o fondaparinux. Questo studio ha mostrato che anticorpi anti-PF4/eparina si sono
formati con una frequenza paragonabile nei pazienti trattati con fondaparinux o enoxaparina ma, sebbene
nei test in vitro gli anticorpi abbiano reagito sia con eparina non frazionata che con eparine a basso peso
molecolare, non hanno cross-reagito con fondaparinux e conclude, pertanto, che il rischio di HIT con
fondaparinux sembra essere molto basso. Nessun paziente ha sviluppato trombocitemia da eparina. In
generale, negli studi clinici condotti con fondaparinux non sono stati riportati eventi di HIT, a supporto dei
risultati degli studi in vitro in cui non è stata osservata alcuna reazione crociata con anticorpi antieparina.
Il CPMP, sebbene il rischio di trombocitopenia di origine immunoallogenica (heparin-induced
thrombocytopenia - HIT tipo II) indotta da fondaparinux possa essere considerato basso (dato che
l’esperienza clinica non ha evidenziato casi documentati di trombocitopenia e che il farmaco non
interagisce con l’aggregazione piastrinica), ha comunque raccomandato un attento monitoraggio dei casi
di trombocitopenia fintanto che un’ulteriore esperienza sia stata acquisita in merito.
Si segnala, infine, che sono riportate in letteratura alcune esperienze relative all’utilizzo di fondaparinux
per la profilassi e il trattamento del TEV in pazienti con precedente storia di HIT [17]. Alla luce dei dati
disponibili, Fondaparinux potrebbe essere considerato farmaco di scelta nel trattamento/profilassi di tutti
quei pazienti a rischio di trombocitopenia indotta da eparine, anche se tale indicazione non è specificata
in scheda tecnica.
Costi
In seguito alla recente riclassificazione, il prezzo della siringa da 2.5 mg è stato significativamente ridotto
rispetto al precedente. Il costo attuale della terapia con Fondaparinux per la prevenzione della trombosi
venosa profonda in un paziente sottoposto a chirurgia ortopedica è, infatti, di 10,26€ - 17,11€ (rispetto
ai 57 € - 95 € calcolati utilizzando i prezzi in vigore nel Maggio 2006) e risulta essere, quindi, in linea con
quello di altre eparine a basso peso molecolare utilizzate per la medesima indicazione, ad eccezione di
nadroparina, il cui costo è notevolmente diminuito in seguito alle gare regionali. Enoxaparina è stata
aggiudicata per l’indicazione cardiologica e il prezzo di aggiudicazione è il medesimo per la profilassi in
medicina.
I costi sono stati calcolati considerando mediamente un trattamento della durata di 5-10 giorni ma va,
comunque, segnalato che generalmente la terapia viene prolungata di 3-4 settimane, con un conseguente
incremento dei costi.
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Trattamento TVP per un paziente di 60-70 Kg
Costo
PRINCIPIO
ATTIVO
DOSAGGIO
RACCOMANDATO
Fondaparinux
COSTO AL
PUBBLICO PER
TRATTAMENTO
7,5 mg x 5 – 10 giorni.*
103,50 € - 207,00 €
COSTO
ALL’OSPEDALE
PER
TRATTAMENTO
19,00 – 38,00 €
Costo di altri farmaci
PRINCIPIO
ATTIVO
DOSAGGIO
RACCOMANDATO
COSTO AL
PUBBLICO PER
TRATTAMENTO
Bemiparina
115 UI/kg x die per 5 – 9
giorni.
(5 –9 sir da 7500 UI)
Dalteparina
COSTO
ALL’OSPEDALE PER
TRATTAMENTO
40,40 - 72,71 €
18,36 – 33,05 €
200 UI/kg di peso x die x 5
giorni.§
(5 sir da 12500 e 15000 UI)
72,14 - 86,58 €
32,79 - 38,35 €
Enoxaparina
100 U.I./kg/2 die x 10 giorni.
(20 sir da 6000 e 8000 UI)
161,90 - 183,80 €
73,58 - 83,54 €
Nadroparina
92,7 UI/kg/2 die x 10 giorni.
(20 sir da 5700 e 7600 UI)
115,58 - 131,20 €
52,53 - 59,63 €
Parnaparina
6400 UI/2 die x 7 – 10 giorni)
(14-20 sir da 6400 UI)
76,86 - 109,80 €
34,94 - 49,91 €
Reviparina
175 UI/kg/2 die per 5 – 10
giorni.
(10 – 20 sir da 6300 UI)
99,38 - 198,76 €
45,17 - 90,34 €
*La durata media del trattamento negli studi clinici è stata di 7 giorni
§ Di regola occorre iniziare immediatamente un trattamento concomitante per via orale con antagonisti della vitamina
K.
Il trattamento combinato va di norma proseguito per almeno 5 giorni.
Trattamento dell’embolia polmonare per un paziente di 60-70 Kg
Costo
PRINCIPIO
ATTIVO
DOSAGGIO
RACCOMANDATO
COSTO AL
PUBBLICO PER
TRATTAMENTO
COSTO
ALL’OSPEDALE
PER
TRATTAMENTO
Fondaparinux
7,5 mg x 5 – 10
giorni. *
(5 - 10 sir da 7500
UI)
103,50 € - 207,00
€
19,00 – 38,00 €
Costo di altri farmaci
PRINCIPIO
ATTIVO
DOSAGGIO
RACCOMANDATO
Bemiparina
115 UI/kg x die per 5 –
9 giorni.
COSTO AL
PUBBLICO PER
TRATTAMENTO
COSTO
ALL’OSPEDALE
PER
TRATTAMENTO
40,40 - 72,71 €
18,36 – 33,05 €
161,90 - 183,80 €
73,58 - 83,54 €
(5 –9 sir da 7500 UI)
Enoxaparina
100 U.I./kg/2 die x 10
giorni.
(20 sir da 6000 e 8000
UI)
Reviparina
175 UI/kg/2 die per 5 – 99,38 - 198,76 €
10 giorni.
45,17 - 90,34 €
(10 – 20 sir da 6300
UI)
* La durata media del trattamento negli studi clinici è stata di 7 giorni.
‫٭‬Utilizzabili esclusivamente in presenza di trombosi venosa profonda.
¥ Indicazione riportata in scheda tecnica al paragrafo 4.2.
Prevenzione TVP in chirurgia ortopedica (pz di circa 70 kg):
PRINCIPIO
ATTIVO
Fondaparinux
DOSAGGIO
RACCOMANDATO
COSTO AL
PUBBLICO
PER
TRATTAMENTO¤
2.5 mg dopo
l’intervento + 2.5 mg
per 5-9 giorni
40,47 €-67,45 €
COSTO
ALL’OSPEDALE
PER
TRATTAMENTO¤
10,26 €-17,11 €
Bemiparina
3500 U + 3500 U x 7- 30,17 €-41,48 €
10 giorni
13,71 €-18,85
Dalteparina
2500 U X 2 die + 5000 33,55 €- 44,52 €
U X 5-7 giorni
15,25 €- 20,24
Enoxaparina
4000 U + 4000 U x 7- 50,55 €-69,50 €
10 giorni
22,97 €-31,59 €
Nadroparina
3800 U x 2 die + 3800
U x 3 giorni + 5700 U x
7 giorni
62,27 €
28,30 €
Parnaparina
4250 U x 2 die + 4250
U x 10 giorni
49,52 €
22,51€
Reviparina
4200 U + 4200 U x 10
giorni
74,94 €
34,06 €
‫٭‬Prezzi da gara estratti da Banca dati Integra
¤Prezzi da Listino ditte Aprile 2007
Data di redazione: aprile 2007