legge - Ciak
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DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA in Mostra SECOND LIFE KEATON, AL PACINO & CHAPLIN: MA DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI ATTORI? di raffaella giancristofaro* er parafrasare Raymond Carver citato da Iñárritu: di cosa parliamo, quando parliamo d’attori? D’insopprimibile attrazione per la scena, specie se questa non ti vuole. Così è per Riggan Thomson (Michael Keaton) in Birdman: ieri famoso nel ruolo di supereroe, oggi interprete di teatro. Esaltazione e frustrazione, carriere intermittenti come grafici di Borsa. Mentre oggi la serialità sul web e in tv regala nuove vite a tanti professionisti, i Festival officiano il rito della rentrée. Un fenomeno ciclico, interno alla storia e all’industria del cinema, che tocca anche le star più splendenti di Venezia 71. Qui Al Pacino gioca su due tavoli: in Manglehorn ha al suo fianco Holly Hunter (ricordate Lezioni di piano? Era il ’93), risorta di recente nella serie Top of the Lake. In The Humbling affronta il peggior incubo di ogni grande attore: non riuscire più a esserlo. La disperazione è tale che, per esprimerla, nel romanzo di Philip Roth da cui è tratto, si affida a Cechov. Recitare è anche vizio innato e privilegio di cambiare pelle: come per l’ex prostituta di She’s Funny That Way, del revenant illustre Peter Bogdanovich. Quindi il comeback può essere persino postumo: se Tahar Rahim in The Cut rievoca i tratti di Charlie Chaplin, La rançon de la gloire di Xavier Beauvois ne chiama in causa le spoglie. Chaplin, appunto, uno ai cui eccessi ha dedicato un film proprio Bogdanovich, Hollywood Confidential, uno che strinse un Oscar e un Leone d’oro solo a ottant'anni, assaggiando l’immortalità. Perché è anche di questo che si parla qui, in questa Mostra del 2014. * P Critico cinematografico di Rolling Stone ■ ENGLISH VERSION - PAG. 6 AL LIDO CON STEFANO DISEGNI A PAG. 5 CHECK-IN PROFONDO SUD DAI PORTI DI AMSTERDAM FINO ALL'ASPROMONTE: ANIME NERE, IL LUNGO VIAGGIO NELLA 'NDRANGHETA DI FRANCESCO MUNZI, ARRIVA OGGI IN CONCORSO di luca barnabé F @LucBarnab in dalla prima sequenza, il magnifico Anime nere di Francesco Munzi destabilizza e disorienta. Ci immerge nella realtà buia e noir di una famiglia della malavita calabrese. Volti da cinema perfetti (attori professionisti e non), sguardi all’occorrenza rabbiosi o accomodanti. L'azione si svolge nel porto di Amsterdam, ma con pochissime coordinate definite a parte qualche inquadratura dei canali sullo sfondo. Potrebbe essere la costa di una qualsiasi metropoli portuale Nord europea (come a dire che siamo in O IN T N E VALELTO C HA S un Ovunque occidentale contemporaneo). I personaggi contrattano, contano soldi e parlano un impasto di lingue che va dal dialetto calabrese allo spagnolo, dall’inglese all’italiano. Si fanno capire in tutta Europa con il loro business. Si adattano all’ambiente e alle diverse situazioni in cui si muovono. «I miei personaggi sono colti, hanno studiato all’università, non sono i gangster di camorra raffigurati spesso dal cinema, è gente molto camaleontica», racconta l’autore romano a CiakInMostra. «’Ndrangheta, Segue a pag. 3 A T A P SONO GIÀ SBARCATI AL LIDO: Riccardo Scamarcio, Frederick Wiseman, Catherine Deneuve, Barbora Bobulova, Michel Piccoli, Lisa Cholodenko, Owen Wilson, Valeria Bruni Tedeschi, Ami Canaan Mann, Andrew Garfield e Peter Bogdanovich. IN PRIMA FILA ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI I lettori di Ciak saranno spettatori privilegiati alle Giornate degli Autori.. Fino al 6 settembre i primi 10 che dalle 10 si presenteranno alla Villa degli Autori (Lungomare Marconi 56/B) con Ciak di settembre potranno partecipare agli eventi, seguire le delegazioni, assistere alle conferenze stampa. PATA S.p.A. Via Maestri del Lavoro, 48 46043 Castiglione delle Stiviere (MN) - Italy t. +39 0376 673874 - f. +39 0376 673879 www.pata.it - www.patartigianale.it in Mostra DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014 PERSONAGGI DEL GIORNO Segue da pag. 1 - Profondo Sud colletti bianchi e caprari convivono nella stessa persona. Il mio criterio di scelta dei protagonisti è stato la lingua: dovevo mantenere il dialetto calabrese. Ho scelto attori professionisti con origini del Sud e attori non professionisti del luogo, tra autisti, manovali, muratori. Li abbiamo fatti incontrare e c’è stato uno scambio tra di loro: i professionisti con i loro trucchetti di recitazione, i non professionisti che portano la realtà del posto. Alla fine, nemmeno io li distinguevo più». Munzi adatta liberamente il romanzo omonimo di Gioacchino Criaco, sposta l’azione dagli anni Settanta ai giorni nostri, trasforma i tre amici protagonisti del libro in tre fratelli, proseguendo così un discorso di rapporti padri-figli iniziato con l’opera prima, Saimir, presentato in Orizzonti nel 2004. Ha studiato la realtà calabrese vivendo per un anno in Calabria e deciso di girare nel cuore dell’Aspromonte, tra Africo, Platì e San Luca. Tiene altissima la tensione fino all’ultima inquadratura, come pochi autori contemporanei (non solo italiani). La potenza percettiva, più che meramente visiva, del cinema di Munzi sta nel riuscire a inquadrare l’Uomo nelle sue pieghe più buie, come suggerisce il titolo di Criaco. «Cerco sempre di trovare punti di contatto tra me e i personaggi, «I miei personaggi sono colti, non sono i classici gangster della camorra» Francesco Munzi qualcosa che vada al di là della Calabria di Anime nere o dell’Albania di Saimir. Ambisco alla verosimiglianza nella messa in scena. Sono un documentarista mancato, perché la realtà la trovo attraverso la finzione». Anime nere dice - nella forma di inedito “cinema di genere” autoriale - molte cose sull’Italia contemporanea senza didascalismi, senza sociologismi, senza vie di fuga. Costringe lo spettatore a un continuo, incessante, confronto con la violenza e il sangue, un Far West reale e tangibile molto più prossimo di quanto non si voglia credere. ■ UN CULT IN REGALO: CONFESSIONS Il film candidato all'Oscar per il Giappone nel 2011, tratto dal romanzo Confessione di Kanae Minato in regalo per i lettori di Ciak: sul nostro sito, www.ciakmagazine.eu, andando nella sezione Movie Store, grazie a un accordo con la piattaforma digitale CHILI troverete un codice che vi permetterà di vedere Confessions. LA STRATEGIA DELL'UOMO RAGNO Dai blockbuster al cinema d'autore: Andrew Garfield sceglie sempre con attenzione i suoi progetti. Dopo i due film della serie di Spider-Man - il terzo nel 2018 eccolo in 99 Homes e poi sul set di Silence di Martin Scorsese, tratto da Silenzio di Shusaku Endo. I 5 RUOLI CULT DI GARFIELD LEONI PER AGNELLI La crisi dei supereroi L'uomo ragno e il generale Zod, tra The Amazing Spider-Man 2 e L'uomo d'acciaio: in concorso con 99 Homes arrivano al Lido Michael Shannon e Andrew Garfield. In fuga dai cinecomics... di andrea morandi @Morandi_Andrea ormai due giorni dalla proiezione, la Aad aleggiare sindrome Birdman sembra continuare su questa Mostra visto che oggi al Lido sbarcano due attori reduci da due cinecomics - The Amazing SpiderMan 2 e L'uomo d'acciaio, un miliardo e 300 milioni di dollari di incasso in totale - convertitisi al cinema d'autore per ritrovare il senso del mestiere. Un po' come accadeva al povero Michael Keaton nel film di Iñárritu, che virava verso Broadway per fuggire dal suo alter ego supereroe. E così Andrew Garfield (nuovo Peter Parker con contratto già firmato con la Marvel per The Amazing Spider-Man 3) e Michael Shannon (fuoriclasse assoluto visto nei panni del generale Zod contro Superman ne L'uomo d'acciaio) arrivano in coppia per 99 Homes (in Sala Grande, alle 19.30) di Ramin Bahrani, già transitato per la Mostra a Venezia69 con At Any Price, con Dennis Quaid e Zac Efron. Questa volta il regista ha scritto con Amir Naderi (visto ieri con il documentario su Arthur Penn) un'ordinaria vicenda di miseria (anche umana) a Orlando, in Florida. Garfield interpreta Dennis Nash, disperato operaio edile sfrattato dall'agente immobiliare Mike Carver (Shannon) e costretto a vivere in un motel assieme al figlio. Fino a quando Carver lo coinvolge in un ricatto: lavorare per lui, sfrattando altre famiglie. Una parabola durissima sull'America al tempo della crisi, un Paese in cui, dopo lo scoppio della bolla immobiliare del 2008, migliaia di cittadini ordinari si sono trasformati in homeless. Altro che supereroi. ■ Inizia tutto da qui: dopo due episodi di Doctor Who, lo vuole sul set Robert Redford. È il 2007. RED RIDING 1974 Nel 2009 è il giovane reporter Eddie Dunford nella (magnifica) serie televisiva tratta dal bel libro 1974 di David Peace. NON LASCIARMI Altro libro e altro ruolo cult: dal romanzo di Kazuo Ishiguro nel 2010 viene diretto da Mark Romanek. THE SOCIAL NETWORK La svolta della carriera: diretto da Fincher, nel 2010 è Eduardo Saverin, amico e poi rivale di Zuckerberg. SPIDER-MAN Nel 2012 è il nuovo Peter Parker in The Amazing Spider-Man. Successo immediato: 760 milioni di dollari. DOCUMENTI DI CINEMA Dai lungometraggi negli ospedali al Lido: oggi è il giorno del Leone d'Oro alla carriera a Frederick Wiseman L a Mostra scopre il documentario. Dopo la vittoria dello scorso anno di Sacro GRA e il passaggio di ieri di The Look Of Silence, ecco oggi - alle 17 in Sala Grande - il Leone d'Oro alla carriera a Frederick Wiseman, il più grande documentarista vivente. Nato a Boston nel 1930, si è laureato in legge, ma presto è stato attratto dal cinema, prima come produttore di The Cool World, nel 1963, poi come regista di Titicut Follies (1967), che raccontava la realtà del manicomio criminale di Bridgewater, nel Massachussets. Un film tanto forte da essere proibito per anni (unico caso di censura non legata a oscenità o sicurezza nazionale), consentendo la visione solo a professionisti specializzati sull’argomento. Divieto revocato solo nel 1991. Dopo quell’esordio, Wiseman ha documentato in una quarantina di lavori molte istituzioni statunitensi, da High School, del 1968, a Missile, del 1987, fino a National Gallery che verrà distribuito anche in Italia quest'autunno dalla I Wonder Pictures. La sintesi del suo lavoro è deducibile dal suo sito Zipporah.com (il nome di sua moglie): «I film di Wiseman sono anche una riflessione sulla democrazia. Cosa rappresentano: il sogno americano o l’incubo ad aria condizionata? Entrambi, ma Antonello Catacchio sempre interrogandosi sul mondo e sull’esistenza». CIAK | 3 in Mostra L’IPERBOLE (VENEZIA VISTA DA ROMA) DI ENRICO LUCHERINI* LIDO, BAGNI DI SANGUE? • Occasione da non perdere per il rilancio del cinema italiano. In Concorso, Fuori concorso, Orizzonti, tramonti, premi con gadget nelle tende, Oselle sparse in spiaggia. C’è tutto per esaltare le pellicole nostrane. I critici questa volta sembrano intenzionati a ricevere a braccia aperte l’evento odiato e amato del cinema d’autore. Qualche rischio c’è: l’uscita in sala di 33 film made in Italy nello stesso periodo come sempre è follia. I distributori sono pronti a sostituirli alle prime défaillance al box office. Sarà scontro fatale, dai primi rumors dal Lido è scontato che qualche vittima ci sarà. I poster con facce drammatiche e cupe saranno strappati e sostituiti dai faccioni beati di Siani, De Luigi, Memphis, Papaleo, Abatantuono. SUPERIPERBOLE • Per la visione di 2 ore e 40 del film di Martone con Elio Germano il grande successo di critica e pubblico dipenderà anche dalla capacità massima della vescica dello spettatore. IL SILENZIO È D'ORO • «Io sono un’attrice che ha bisogno di essere “riletta” prima di essere “letta”». Emma Stone. * Il mitico press agent è a Roma, ma il suo spirito aleggia sulla Mostra. LIDOLAND, STORIE DAL CAPANNO Una foto leggendaria, e una scoperta di Ciak: l'Head Concierge dell'Excelsior ci svela i segreti di quella notte sul set di Sergio Leone. E non solo di piera detassis elle cose che capitano al Lido. Mentre lavoriamo al Capanno di BTalvacchia Ciak da inaugurare (foto 1) faccio vedere all'insostituibile Vittorio (foto 2), Chiavi d'Oro (mica tutti ce l'hanno) e Head Concierge dell'Excelsior le magnifiche foto pubblicate da Ciak (foto 3) di Robert De Niro e Elizabeth McGovern stesi sulla spiaggia dell'Hotel per la famosa scena di C'era una volta in America. Sullo sfondo, due camerieri pronti con lo champagne vicino ai capanni. «E questo sai chi è?» chiede Vittorio indicandone uno. È lui, naturalmente, trentuno anni fa, in una notte tra fine giugno e luglio 1983, fresco di assunzione come assistente portiere di notte e ingaggiato da Sergio Leone sia per la scena della Sala Stucchi che per quella, più da protagonista, della spiaggia. L'abbiamo riportato e fotografato nello stesso punto, per ricordare «la burbera cortesia di Sergio Leone, De Niro che salutava fino all'ultima comparsa e la rapidità con cui giravano, pochi ciak ma una macchina immensa alle spalle. Un'avventura straordinaria». Succede che in tanti vengano all'Excelsior perchè hanno visto il film di Leone? «Succede anche di più, pochi mesi fa per un cliente inglese abbiamo ricreato la scena esatta del salone degli stucchi perchè doveva dichiararsi alla sua futura moglie: tavoli imbanditi, camerieri in fila, persino la fiammiferaia, tutto esattamente come nel film». Costo? No comment. Lo stile di Vittorio non cede al gossip. 2 3 1 UN MITO SENZA TEMPO Vittorio Talvacchia, fotografato oggi nello stesso punto che occupava sul set di C’era una volta in America, le cui immagini sono pubblicate in apertura dello speciale di Ciak mensile sulla Mostra. A quella scena ci siamo ispirati per il Capanno di Ciak (a sinistra). CRUCIANI CHARITY CON CIAK OGNI GIORNO 5 BRACCIALETTI PER VOI! Nei giorni della Mostra il nostro giornale si associa al noto marchio Cruciani C. per un'attività di charity con le star a favore di ACMIDDonna Onlus, associazione a sostegno delle donne arabe nei casi di violenza. E ogni giorno, dalle ore 10 alle 12, presso il Capanno di Ciak potrete ritirare 5 mitici braccialetti Cruciani rossi e bianchi, i colori di Ciak. 4 | CIAK ALDO GRADIMENTO di aldo fittante GIULIO ANDREOTTI - IL CINEMA VISTO DA VICINO Regia Tatti Sanguineti con Giulio Andreotti Italia 2014, 1h e 35' 21 sedute di registrazione con due telecamere: «Tutto era preciso, documentato, riscontrato, verificato. Se qualche pezza d’appoggio mancava, la si cercava per l’incontro successivo. Andreotti non pose limite a nessun tipo di domanda. La sola cosa che non avemmo il coraggio di chiedergli era di indossare un abito di scena che garantisse “continuità”: ce lo ritroviamo vestito con 21 abiti diversi». Tatti Sanguineti (c’è bisogno di presentarlo?), che a Venezia 2014 veste anche i panni d’attore in Belluscone. Una storia siciliana di Franco Maresco, preferisce farsi spalleggiare dall’aneddotica di set pur di non rovinare l’attesa che circonda il suo nuovo lavoro, frutto di anni di ricerche. «Sarà una sorpresa», ha ripetuto, «aggiungo solo che quando tutto finì Andreotti ci rimase un po’ male. Disse: “Voi non potete immaginare il sollievo e il divertimento che mi avete portato”». Non rimane che attendere. E credere a quanto detto da Rodolfo Sonego: «Se volete capire cosa è successo veramente dovete ascoltare Giulio Andreotti: è vero che ha ammazzato cinque film, ma ne ha fatti fare cinquemila». Per chi non lo ricordasse, Andreotti (1919-2013) ha avuto in molti governi, all’inizio della sua carriera politica, ampie e numerose deleghe per lo spettacolo. Un documento che farà discutere nato da un’idea di Pier Luigi Raffaelli e Tatti Sanguineti, prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà, attraversato dalle magie di Gianluigi Toccafondo e dedicato ad Alberto Farassino e Angelina Vido. (Aldo Gradimento prosegue su www.ciakmagazine.eu) DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014 di Andrea Algieri PHOTOCALL BESTIALE Occhi a cuore per il produttore Grégory Bernard, Élodie Bouchez, Jonathan Lambert e peloso ospite del film Reality. UN CAFFÈ CON HOLLYWOOD Alessandra Mastronardi al Capanno di Ciak e, sopra, adocchiata al bar dell'Excelsior a confabulare (in perfetto inglese) con Harvey Weinstein, il produttore Premio Oscar di Shakespeare in Love. Chissà cosa bolle in pentola... AL LIDO con STEFANO DISEGNI www.stefanodisegni.it TOP AL TOP Un red carpet d’apertura tanto glamour non si vedeva da anni. Tra i talents che hanno calcato il tappeto rosso anche Liya Kebede, supermodel tra le più potenti del mondo secondo Forbes. Grazie ad Alberta Ferretti per aver portato cotanta etiope bellezza a Venezia. Il bustier già si conferma come uno dei must del Lido. Nota speciale al make up iper minimale. BIANCA, ROSSO E NERO Ambasciatrice di bellezza, stile ed eleganza: è quando ride che Bianca Balti lascia un segno indelebile. Divina, quasi seicentesca, nell’abito rosso e nero floreale di Dolce e Gabbana con orecchini Chopard in perfetto abbinamento. Fool, amorevolmente fool, per aver scelto un abito che non mettesse per forza in risalto la perfezione del suo fisico. @Andrea_Algieri cOol Or FoOl CIAK | 5 i in Mostra Film DAILY n.3 - VENERDÌ 29.08.2014 IM KELLER ★ Regia Ulrich Seidl Durata 1h e 11', Austria FUORI CONCORSO D opo la trilogia nichilista Paradise (Love, Faith, Hope), l’autore austriaco Ulrich Seidl torna al documentario. Im Keller, “in cantina”, mette a fuoco il valore che i seminterrati hanno nella vita degli austriaci: taverne, scantinati, garage dove soprattutto gli uomini si riuniscono per suonare musica, bere alcol, giocare a carte ma anche dedicarsi ad attività estreme come il sadismo e la collezione di armi. Dice il regista: «La vita quotidiana negli scantinati è una vera specificità austriaca. Fornisce qualche risposta, ma soprattutto rigurgita altre domande!». SHE'S FUNNY THAT WAY 99 HOMES Regia Peter Bogdanovich Interpreti Imogen Poots, Jennifer Aniston, Owen Wilson Durata 1h e 33’, Usa FUORI CONCORSO Regia Ramin Bahrani Interpreti Andrew Garfield, Michael Shannon, Laura Dern Durata 1h e 52’, Usa CONCORSO C O hi rammenta Peter Bogdanovich? Per fortuna se ne sono ricordati Wes Anderson e Noah Baumbach, due guru del cinema indipendente, intellettuale e colto, che hanno prodotto il nuovo film del regista di L’ultimo spettacolo, Ma papà ti manda sola?, Paper Moon e Rumori fuori scena. Perché Bogdanovich, negli ultimi anni più attivo come attore che regista, non dirigeva un film per il cinema dal 2001 (Hollywood Confidential). L'autore torna con una commedia brillante che ruota attorno alla vita di Izzy (Poots) ex prostituta aspirante attrice, di cui si invaghisce il regista di Broadway Arnold Albertson (Wilson), sposatissimo con la primadonna del suo show (Kathryn Hahn). Anche lo sceneggiatore Joshua (Will Forte) s'innamora di Izzy, nonostante sia fidanzato proprio con la terapeuta (Aniston) della ragazza. MITA TOVA THXXXXXXB Regia Tal Granit Sharon Maymon Interpreti RegiaRevah, Guy Myhill LiamAlisa Walpole, Zeev LevanaInterpreti Finkelstein, Rozen Sean Harris Durata 1h e 26' Gran Bretagna Durata 1h e 33', Israele/Germania GN orfolk. Campagna. Goob haSono sedici anniViin erusalemme. Sono anziani. amici. questa estate gestisce vono in una casacaldissima. di riposo. Mamma Uno di loro, però, caffetteria ha come clientela quellieche èuna davvero messoche male. Un male incurabile un lavorano neiecampi. Lui aldapunto sempre le futuro breve doloroso dadurante spingerlo una mano alla avacanze chiederesiagliarrabatta altri di fardando terminare le sue sofmadre eil più partecipando alla raccolta ferenze presto possibile. E alla delle fine glizucche. amici Quest'anno però c’è una variante, mamma ha riescono a soddisfare la sua richiesta di dolce una storia tipaccio violento altre che cie morte. Solocon cheGene, a quelunpunto ne arrivano con tutte (Seanmorale, Harris, visto in Prometheus laprova questione diventa aprendo la strada I Borgia). Inevitabile che i due maschi entrinoche in ale confronto su un argomento controverso conflitto, ancheumana perchéeGoob entrandoUnnell’ età investe la sfera quellastareligiosa. tema adulta, quindi, ha conosciuto coetanea i due spinoso affrontatola però con loEva, spirito dellasi trovano bene, e luidanon è disposto a tollerare oltre commedia, come tradizione ebraica. Al punto i soprusi del “fucking” Myhill è un veterano che non manca chi è inGene. contatto diretto con Dio. cinema (corti edel documentari), però è il Ladelsceneggiatura film ha vintoquesto il Best Pitch suo esordio nel lungometraggio di fiction. Award alla Berlinale. a cura di antonello catacchio 6 | CIAK sporchi. La crisi finanziaria e il crollo del mercato immobiliare vengono inquadrati con realismo e senza censure da Ramin Bahrani, regista e sceneggiatore di origini iraniane, che Roger Ebert definì «il nuovo grande regista americano». Ottimo il cast, in cui spicca la sorprendente coppia maschile Garfield-Shannon, da poco usciti dai panni di supereroi popolari (rispettivamente Spider-Man e Generale Zod di L’uomo d’acciaio). Bahrani torna alla Mostra in cui ha portato diversi lavori, dal film d’esordio Mash Push Cart, nel 2005, al recente At Any Price (2012). rlando, Florida. Dennis (Andrew Garfield), giovane padre di famiglia, si ritrova sfrattato da Mike (Michael Shannon), agente immobiliare che va in giro armato e lavora per conto del governo. Per non perdere tutto, Dennis accetta di lavorare per Mike e finisce così in un giro di corruzione e affari SETTIMANA DELLA CRITICA di anna maria pasetti Selezionatrice della Settimana della Critica BINGUAN anni. Il congegno è ad incastri e per non pochi aspetti ricorda gli universi di David Fincher e co.: pronto per un remake Made in USA? L’abbiamo scelto perché: È un noir classico costruito con virtuosismo che si scatena in uno scenario atipico, un remoto villaggio cinese del Sud. Una sfida per lo spettatore che trova appagate tutte le sue domande fino allo sconcertante finale rivelatore. Regia Xin Yukun Interpreti Huo Weimin, Wang Xiaotian, Luo Yun Durata 1h 59’, Cina S egreti e bugie nella Cina della provincia meridionale per un debutto assai “nero”, a partire dalla bara – pretesto del titolo emblematico – che è dello stesso colore. Film corale scritto alla perfezione, recitato da un insieme di interpreti accordati su un testo forte e di estrema tensione, sceneggiato, diretto e montato da questo promettente cineasta di 30 APPUNTAMENTI ★ Ore 11: Casa dello Spettacolo, seminario "La creazione del valore da e per la sala cinematografica". Ore 15: Premio Assomusica. Ore 16.30 premiazione Leoncino d'Oro Agiscuola per il miglior corto Fice 2013-2014. Ore 18: incontro Cinema e danza: Amarcord". Ore 12: Spazio Incontri Venice Film Market, Excelsior, incontro "Film Fund - La nuova formula FVG". Ore 14.30: Villa degli Autori, incontro "Cambia canali": autori e produttori di cinema e tv presentano proposte per una nuova Rai. Ore 20: Centurion Palace Hotel di Venezia, Premio Speciale Fondazione Mimmo Rotella ad Al Pacino e Barry Levinson. Ore 20: al Telecom Italia Future Centre - Campo San Salvador a Venezia, inaugurazione della mostra A Life for Pictures. ENGLISH VERSION SECOND LIFE By Raffaella Giancristofaro To paraphrase Carver quoted by Innaritu: what do we say when we talk about actors? About their irrepressible attraction for the stage, even if the stage doesn’t want them. This is the case of Riggan Thomson (Michael Keaton) in Birdman: once famous in the role of a superhero and now a theatre actor. Exultation and frustration, with careers that rise and fall like stock market figures. Whilst today shows on the web and on TV provide new lives for many professionals, festivals officiate the rite of the rentrée. This is a cyclical phenomenon that is part of the film industry’s history and it also affects the most shining stars of Venice 71. In Venice Al Pacino is playing at two tables: in Manglehorn his co-star is Holly Hunter (remember The Piano? It was 1993), who resurfaced recently in the series Top of the Lake. In The Humbling he faces an actor’s worst nightmare: he loses his gift. His desperation is such that Philip Roth, from whose novel the film is adapted, resorts to Chekhov to describe it. Acting is also an innate vice and gives you the privilege of changing your skin: this happens to the ex-prostitute in She’s Funny That Way, by the illustrious revenant Peter Bogdanovich. And a comeback can even be “posthumous”: while in The Cut Tahar Rahim re-evokes Chaplin’s steps, Xavier Beauvois’ La rançon de la gloire refers to his actual bodily remains. Bogdanovich dedicated a film to his excesses with The Cat’s Meow in 2001. Someone who only garners an Oscar or a Lion in their 80s gets a taste of immortality. Because this is also what people are talking about at the Lido festival this year. GUERRE STELLARI I Critici M.P. Fusco LA REPUBBLICA P. Mereghetti IL CORRIERE DELLA SERA M. Mancuso IL FOGLIO M. Gottardi LA NUOVA VENEZIA F. Ferzetti A. De Grandis IL MESSAGGERO IL GAZZETTINO F. Pontiggia IL FATTO QUOTIDIANO F. Caprara LA STAMPA C. Piccino M. Caverzan MANIFESTO IL GIORNALE BIRDMAN ★★★★★ ★★★ ★★★★★ ★★★1/2 ★★★★ ★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★1/2 GHESSEHA (TALES)X LA RANÇON DE LA GLOIRE ★★★★ ★★★ ★★★ ★★ ★★★1/2 ★★★1/2 ★★★ ★★★ ★ ★★1/2 ★★1/2 ★★ ★★1/2 THE LOOK OF SILENCE ★★★★★ ★★★★★ ★★★★ ★★★ ★★★★1/2 ★★★★ ★★★★1/2 ★★★★ ★★★★1/2 LUISA VIGANÒ ARIANNA MOTTA CARLOTTA D'AMBROSIO LUDOVICO ZANETTE ADELE ZAPPALÀ FEDERICA GIANCOTTI MONICA BROGGIO ★★★ ★★★1/2 ★★★★ Il Pubblico ★★1/2 ★★★★1/2 ★★1/2 FILIPPO BERNABEI ALESSANDRA COLOMBO ANDREA BARZON BIRDMAN ★★★★★ ★★★★★ ★★★★★ ★★★★★ ★★★★★ ★★★1/2 GHESSEHA (TALES) ★★★ ★★ ★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★ ★★1/2 ★★★★ ★★1/2 LA RANÇON DE LA GLOIRE THE LOOK OF SILENCE ★1/2 ★★★ ★★★★ ★★★ ★★★ ★★1/2 ★★★★★ LA PERFEZIONE ESISTE ★★★★ DA NON PERDERE ★★★ INTERESSANTE ★★ PREGI E DIFETTI ★ in Mostra Direttore Responsabile : Piera Detassis - Responsabili di Redazione: Elisa Grando e Andrea Morandi - In Redazione: Sergio Lorizio, Luca Barnabé Grafici: Antonio Carito, Marina Luzzi - Collaboratori: Andrea Algieri, Antonello Catacchio, Marco Consoli, Alessandra De Luca, Stefano Disegni, Aldo Fittante, Anna Maria Pasetti Organizzazione ed eventi: Viviana Gandini - Progetto Grafico: Antonio Carito -Traduzioni: Jo Ann Titmarsh - Foto: Piermarco Menini Assistenza: Andrea Bonaldo Contatti: tel. 041.5269264, sito www.ciakmagazine.eu, e-mail: [email protected] Stampa: GRAFICHE PERUZZO Spa Via Marco Polo, 10/12, 35035 Mestrino (PD)