Passeggiata sull`Etna - Comune di Piedimonte Etneo
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Passeggiata sull`Etna - Comune di Piedimonte Etneo
MERCOLEDÌ 23 MARZO 2011 le cia e sp PASSEGGIATA sull’ ETNA LA SICILIA .15 A CURA DELLA PK Il «pacchetto» versante Nord Il bianco della neve, il verde della pineta, il nero delle colate laviche pietrificate: uno scenario suggestivo che pone la stazione a nord di Linguaglossa tra le mete preferite. I lavori per cancellare la «ferita» del 2002 Attorno a Piano Provenzana un paesaggio con tre colori Sulla stazione turistica di Piano Provenzana restano concentrate le attenzioni di operatori turistici, fruitori del turismo, medi e piccoli imprenditori, gente comune. L’Etna nord -connubio e sintesi di pineta e vulcano- resta infatti il fulcro di un intero versante e da tempo si spera che la sua stazione turistica cambi connotazione, ottenendo quel rilancio tanto sperato. L’eruzione dell’ottobre 2002 l’ha rasa al suolo, distrutta nella sua interezza. Un momento che ha segnato profondamente il versante e resta, a distanza di anni, come una cicatrice che non riesce a rimarginare. Il sindaco di Linguaglossa, Rosa Maria Vecchio, più volte chiamata ad intervenire sulla questione, ha posto in rilievo come il Comune, quale ente attuatore del programma di ricostruzione di Piano Provenzana, abbia eseguito quanto di propria competenza. Ed anche la protezione civile ha pressocché realizzato quasi tutto, essendo in procinto l’ultimazione del "Centro direzionale": la conclusione dei lavori è prevista per il prossimo ottobre. Non ha dato corso solo alla variante della strada "Mareneve". I vuoti, allo stato, sembrano ravvisarsi nei pochi interventi dei privati previsti nel piano. E che cosa offre, quindi, Piano Provenza o, meglio, il versante nord? La zona ha registrato nell’ultimo periodo un notevole incremento di strutture ricettive nel centro del paese: camere da affitto, bed and breakfast, alberghi di richiamo sia nel centro storico che nella immediata periferia, costituiscono certamente un grosso ammo- dernamento e danno il segno di una forza innovativa. E altre strutture alberghiere di "peso" sono in corso di realizzazione. Strutture piccole, medie comunque di livello che garantiscono una differenziata tipologia di turismo. La scarsa ricettività all’interno di Linguaglossa costituisce ormai un proble- ma totalmente superato. Ciò che necessita ora creare quei fattori attrattivi, ovvero quel contesto in grado non solo di richiamare i turisti, ma anche di farli rimanere. E già non mancano, per esempio, i posti gradevoli per una sana e tipica degustazione. Diverse infatti le trattorie che si ritrovano lungo il perPorta San Fratello, «cartolina» di Piedimonte; sopra la pineta di Linguaglossa innevata corso che va da Lingugalossa sino a Piano Provenzana, sparse qua e là sulla strada di accesso alla stazione turistica, ognuna dotata di una precisa prelibatezza che la rende particolare. Ma sempre più pregnante sta diventando l’interesse per una fruizione alternativa della Montagna. Non solo neve, non solo sci da discesa o da fondo, ma anche sci d’alpinismo ed escursioni per riscoprire parti affascinanti e suggestive del territorio. Un fenomeno in ripresa. Si registrano infatti esperienze varie tramite associazioni e piccoli operatori che organizzano attività ricreative di interesse naturalistico e scientifico; da ultimo è stata sperimentata la gita a dorso di asini, un’attrazione davvero notevole e che sembra riscuotere un notevole successo. L’Etna, poi, non è certo avara di bellezze naturalistiche, come il bosco "Ragabo", le grotte, i rifugi, anche se il Vulcano, con la sua maestosità, resta la principale attrazione, richiamando a sé, anche per la prossima stagione primaverile ed estiva, migliaia di turisti che a bordo di sicuri mezzi possono portarsi a poca distanza e ammirare uno degli spettacoli più affascinanti della natura. EGIDIO INCORPORA O LA «PORTA D’INGRESSO» DEL VERSANTE NORD Piedimonte, una meta non solo di passaggio Appollaiato sulle estreme pendici dell’Etna, Piedimonte Etneo si offre al turista e villeggiante in tutta la sua bellezza. E’ un angolo di terra incastonato tra rigogliosi vigneti, lussureggianti castagneti ed olezzanti agrumeti, dove tutto contribuisce a rendere piacevole il soggiorno e a godere una serena vacanza, lontani dal frastuono cittadino. Fondato nel 1687 dal principe di Palagonia don Ignazio Gravina de Crujllas, Piedimonte ebbe modo di svilupparsi con un ordine archittettonico di pregevole fattura, che ancora oggi lo rende sobrio ed elegante nella sua struttura. Posto a 340 metri sul mare, distante appena tre km dal casello autostradale di Fiumefreddo Sicilia, si può ben dire che il paese con la sua invidiabile posizione geografica, oltre a consentire un rapido collegamento con il mare, con la gaia Taormina e coi grossi centri urbani, è ben definibile "la porta d’ingresso " alle inne- vate piste dell’Etna. Accarezzato dalle brezza marina e dal fresco ponentino che scende dai pendii del Mongibello, per il suo clima salubre, oltre a creare i presupposti per una stazione di villeggiatura, Piedimonte è divenuto mèta ricercata per insediamenti abitativi residenziali. Scevro da selvagge speculazioni edilizie, costituisce oggi concreta realtà il sorgere di graziose villette nelle frazioni di San Gerardo, Presa e Vena. Insomma, Piedimonte possiede una potenziale ricchezza turistica che, se sviluppata e considerata nella sua giusta dimensione, consentirà al paese di avere un ruolo specifico all’interno del contesto socio-economico di tutto il versante ionico-etneo. Laborioso nello sviluppo delle proprie risorse economiche, Piedimonte Etneo registra una assoluta preminenza nel campo florovivaistico ed agri- colo con una notevole produzione di vino Doc (e infatti fa parte delle "città del vino"). Non manca una considerevole produzione di frutta stagionale (mele, pesche, pere, ciliegie, noci). Pregevoli le opere d’arte che lo impreziosiscono: Porta San Fratello, Chiesa dell’Immacolata che conserva un artistico tabernacolo in legno del 1700, Chiesa Madre con ricchi arredi sacri, il santuario di Vena risalente al 597, il santuario di San Gerardo costruito nel 1928, la Chiesa di Maria SS. della Grazie nella frazione Presa, la Chiesa di San Michele, la Chiesa di S:Ignazio ed il vecchio fonte costruito nel 1700. Non mancano,infine, importanti manifestazioni turistiche che calamitano una gran folla di turisti e villerggianti : dall’"Estate piedimontese" alla "Festa della vendemmia", giunta alla dodicesima edizione. FRANCESCO FURNÒ