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Camera dei Deputati – 5-09242 – Interrogazione a risposta in
Commissione presentata dall’On. Pili (Misto) il 21 Luglio 2016. Pagina | 1
Camera dei Deputati – 5-09242 – Interrogazione a risposta in
Commissione presentata dall’On. Pili (Misto) il 21 Luglio 2016.
PILI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
in relazione all'affidamento del servizio di trasporto ferroviario per la regione Sardegna si profila un ennesimo disastro gestionale;
la «guerra» sui binari sardi è appena iniziata;
le Ferrovie dello Stato italiano risultano contrastate senza precedenti da un colosso europeo che si candida a gestire il trasporto su
ferro in tutta la Sardegna;
prima la giunta regionale ha approvato una delibera per affidare il servizio di trasporto ferroviario direttamente a Trenitalia, poi gli
uffici dell'assessorato, 6 giorni dopo, in base alle procedure europee, hanno pubblicato un bando di preinformazione sulla Gazzetta
europea per verificare chi fosse disponibile a gestire il servizio;
la regione aveva dato per scontato che nessuno oltre a Trenitalia fosse interessato a gestire i treni in Sardegna;
il 13 gennaio 2016, invece, spunta Arriva Italia Rail, diramazione nazionale di un colosso europeo che gestisce servizi di trasporto
passeggeri in 14 nazioni europee: Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Serbia,
Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito;
il gruppo che si candida a sfidare Trenitalia in Sardegna è uno dei principali gestori nella città di Londra, il più grande operatore di
servizi autobus in Danimarca ed uno dei maggiori operatori ferroviari del Regno Unito. Dal 2010, in seguito all'acquisizione del gruppo
da parte di Deutsche Bahn, leader mondiale nel settore della mobilità e della logistica, Arriva è diventata la divisione internazionale di
per il trasporto passeggeri regionale e locale su ferro e su gomma al di fuori dalla Germania. Il gruppo di cui fa parte Arriva Italia
garantisce ogni anno più di 2,2 miliardi di viaggi passeggeri, fa circolare più di 20.000 mezzi di trasporto (autobus, treni, traghetti,
funicolari, tram e altro) e dà lavoro a più di 55.000 dipendenti;
la regione, infatti, ha proceduto a portare avanti le interlocuzioni monopolistiche con Trenitalia, ad avviso dell'interrogante ignorando
totalmente la candidatura di Arriva Italia Rail;
a quanto consta all'interrogante è a quel punto che il colosso europeo ha preso carta e penna e ha scritto e firmato la diffida formale
con espresso avvertimento di voler impugnare l'eventuale atto di assegnazione del servizio adottato in contrasto con i principi di
trasparenza e parità di trattamento di cui al regolamento (CE) 1370/2007;
in sostanza, l'assessorato dei trasporti pur avendo ricevuto almeno due candidature per l'assegnazione novennale del servizio del
trasporto pubblico regionale ha ritenuto di dover interloquire con la sola Trenitalia senza motivare in alcun modo tale scelta, senza
confronto tra candidati e senza spiegare perché tale operatore dovrebbe essere preferito;
la diffida Arriva Italia Rail ha, dunque, al momento determinato un sostanziale blocco del procedimento di assegnazione del servizio
pubblico su rotaia;
si tratta di un nuovo, ennesimo, fallimento procedurale;
la pubblicazione dell'avviso di preinformazione sulla Gazzetta europea ha due obiettivi:
1) soddisfare una regola generale per avviare un confronto concorrenziale tra operatori del settore nel solo interesse pubblico al fine
di selezionare il migliore;
2) in subordine, per le fattispecie in cui fossero ammesse ipotesi di affidamento diretto, (ed è discutibile, secondo l'interrogante, che
vi possa o meno rientrare il servizio in esame) consentire ai potenziali concorrenti del mercato di impugnare le relative procedure di
assegnazione per contestarne in giudizio la legittimità, come, dunque, ha comunicato che farà la società Arriva Italia Rail;
si rischia un contenzioso rilevantissimo che potrebbe bloccare gravemente un servizio di grande importanza come quello del
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trasporto ferroviario;
si tratta di un blocco che apre nuove procedure e che rischia di mettere in ginocchio già malandato servizio ferroviario;
dopo la inaccettabile acquisizione dei treni più lenti del mondo ora scatta quella che appare all'interrogante una nuova farsa, nella
quale ancora una volta saranno i sardi a pagare lo scotto più rilevante per una politica inadeguata, superficiale e pasticciona –:
se non ritenga il Governo di dover assumere ogni iniziativa di competenza per evitare che si comprometta il servizio pubblico;
se non ritenga di dover assumere iniziative per prevedere norme univoche per la definizione delle procedure di affidamento, non
lasciando ad una eccessiva discrezionalità decisioni rilevanti sul piano del servizio pubblico;
se non ritenga di dover assumere ogni iniziativa di competenza per prevenire e gestire tali situazioni, anche in relazione agli
investimenti necessari per il riammodernamento della rete ferroviaria dell'isola, tra le meno sicure e più lente d'Europa. (5-09242)
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