Cherilyn G. Sheets, Jacinthe M. Paquette

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Cherilyn G. Sheets, Jacinthe M. Paquette
L’INFORMATORE
ENDODONTICO
Estratto dal Vol. 6 n° 1, 2003
Punte da ultrasuoni per
odontoiatria restaurativa
CHERILYN G. SHEET, DDS
JACINTHE M. PAQUETTE, DDS
IL
TRIDENTE
EDIZIONI ODONTOIATRICHE
Punte da ultrasuoni per
odontoiatria restaurativa
Cherilyn G. Sheets, DDS
Jacinthe M. Paquette, DDS
E’ responsabilità del clinico il preservare
la maggior quantità possibile di tessuto
dentale sano. L’avvento dell’odontoiatria
adesiva ha notevolmente incrementato la
possibilità clinica di fornire dei restauri
più conservativi, poiché le ritenzioni meccaniche necessarie per i vecchi
materiali spesso non sono più richieste.
La recente adozione di un approccio conservativo al trattamento terapeutico ha
incluso preparazioni preventive eseguite
con frese per fissurotomie, procedure
di abrasione e la sigillatura dei solchi
e delle fossette occlusali. Nonostante
siano efficaci, queste procedure finalizzate alla preservazione dei tessuti dentali
sono indicate soltanto al trattamento di
carie e/o di difetti limitati alla superficie
occlusale dei denti interessati. Inoltre,
l’approccio conservativo dei trattamenti restaurativi convenzionali spesso è
limitato dalle dimensioni della fresa da
utilizzare o dall’accesso alla carie o alla
lesione.
Gli inerti da ultrasuoni
Recentemente, sono state prodotte le
nuove punte da ultrasuoni per consentire la preparazione di microcavità in
conservativa. Le punte da ultrasuoni SL
(punte per Lesioni Superficiali, Obtura
Spartan) sono state progettate per
ampliare le possibilità di utilizzo di sorgenti ultrasoniche pre-esistenti – come
la sorgente piezoelettrica Spartan MTS
– già utilizzate in molti studi professionali. Tali inserti da ultrasuoni non
soltanto forniscono il vantaggio di eseguire preparazioni conservative in aree
prive di smalto, ma consentono anche
al clinico di accedere ad aree precedentemente considerate inaccessibili e fornire
un approccio più facile alle superfici
vestibolari e linguali dei denti posteriori. Inoltre, provocano meno fastidio
rispetto agli manipoli convenzionali;
assicurano una delicata strumentazione attorno a protesi fisse, evitando la
rottura della porcellana; infine, spesso
non richiedono l’utilizzo dell’anestesia
locale per eseguire il restauro. Tali vantaggi sono particolarmente importanti
nel trattamento di pazienti geriatrici e
pediatrici (Figg. 1, 2).
Accesso alle aree precedentemente considerate
inaccessibili
Le piccole lesioni interprossimali richiedono il notevole sacrificio di tessuto
dentale sano nella preparazione della
cavità quando è richiesto un accesso
coronale. Il profilo sottile degli inserti
da ultrasuoni, combinato al disegno
angolato, consente in maniera più
predicibile un accesso diretto alle aree
precedentemente considerate difficili da
trattare (Fig. 3).
Preparazioni conservative
Gli inserti da ultrasuoni sono rivestiti
Figura 1
Le nuove punte SL (inserti per lesioni
superficiali) sono presenti in un’ampia
gamma di angolazioni per facilitare
l’accesso nelle varie sedi della bocca.
Figura 2
Le dimensioni della punta da ultrasuoni a confronto con un manipolo convenzionale con la fresa montata.
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Endodontico
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da un sottile strato di diamante, che
crea un’estremità a palla del diametro
di 0.5mm. L’azione sonica degli inserti
diamantati ultrafini rimuove conservativamente la carie superficiale, creando al
tempo stesso una superficie ruvida ideale
per le procedure di restauro adesivo. Tali
micro-preparazioni sono compatibili con
i nuovi compositi flow altamente caricati usati per una procedura minimamente
invasiva (Fig. 4).
Facile trattamento dei denti posteriori
Le procedure restaurative più difficili
sono solitamente correlate all’impossibilità di avere un accesso fisico o visivo.
I clinici spesso si stressano per eseguire
il trattamento delle superfici distovestibolari dei molari sia superiori che
inferiori, per trattare le biforcazioni
distali dei secondi molari superiori e la
superficie linguale dei molari inferiori.
Le esagerate angolazioni degli inserti
da ultrasuoni SL consentono un accesso
più diretto e meno scomodo a tali aree
precedentemente considerate “punti difficili” (Fig. 5).
Minor rumore
La strumentazione ultrasonica è essenzialmente silenziosa. L’eliminazione dell’acuto rumore provocato dai manipoli
convenzionali risulta essere un cambiamento sostanziale nell’ambito dei trattamenti odontoiatrici, sia per il clinico che
per il paziente. Questa può essere considerata un’ottima opzione terapeutica per
i pazienti fobici o per i giovani pazienti
pediatrici che richiedono piccoli trattamenti restaurativi.
Manutenzione delicata dei restauri
pre-esistenti
Un’area dove può facilmente essere
riscontrata la carie ricorrente è rappresentata dalla zona marginale delle corone
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Figura 3
Una visione intraorale della difficoltà
rappresentata dall’approccio conservativo alle lesioni interprossimali.
Le punte da ultrasuoni consentono
un approccio più diretto alla piccola
lesione localizzata in una sede particolarmente scomoda.
Figura 4
Una visione a maggiore ingrandimento
della punta SL 2 da 0.5mm, che mostra
la fine superficie diamantata.
Figura 5
Un’area spesso difficile da trattare in
bocca è rappresentata dalla regione
cervico-distale dei molari. Le differenti
angolazioni consentono un approccio
più diretto con una migliore visibilità.
protesiche esistenti. Il ridotto diametro
degli inserti da ultrasuoni SL fornisce
un accesso adeguato al margine cervicale, senza danneggiare o distruggere il
manufatto protesico (Fig. 6).
Assenza di anestesia
L’azione sonica dei micro-inserti dà
luogo ad una rimozione incrementale
della struttura dentaria scarsamente
invasiva. Questo approccio più conservativo e più lento, in associazione con il
getto d’acqua all’estremità dell’inserto,
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PROFILO DELL’AUTORE. La Dott.ssa Sheets lavora nel suo studio privato a tempo pieno a Newport
Beach, California, dedicandosi particolarmente all’estetica, all’implantologia ed alla conservativa.
Conferenziera internazionale, è attualmente impegnata nella ricerca in ambito implantare. La Dott.ssa
Sheets è Past President dell’AAED e dell’American Association of Women Dentists. E’ Professor of
Clinical Dentistry alla USC e Associate Clinical Professor alla Facoltà di Medicina dell’Università
della California ad Irvine. La Dott.ssa Sheets è fondatrice e direttrice del Newport Coast Oro Facial
Institute, un centro d’insegnamento internazionale per dentisti e tecnici a Newport Beach.
La Dott.ssa Sheets, in associazione con il Newport Coast Oro Facial Institute, è la co-ideatrice delle punte
da ultrasuoni SL per Obtura Spartan. Ogni provento sarà rivolto alla ricerca e all’insegnamento presso
l’Istituto senza scopo di profitto.
Figura 6
La piccola estremità lavorante della
punta da ultrasuoni consente un accesso minimamente invasivo attorno ai
margini protesici o in aree inaccessibili,
come la lesione mesio-vestibolare di
questo terzo molare inferiore.
Figura 7
Con la notevole diffusione dei sistemi
ingrandenti in odontoiatria restaurativa è aumentata la necessità di strumenti che consentano una migliore
visibilità in aree di difficile accesso.
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Figura 8
Una visione frontale degli incisivi
superiori ed inferiori di un paziente
con carie a carico della dentina dei
margini incisali.
Figura 9
Un ingrandimento 5x degli incisivi
centrali, che mostrano la decolorazione prodotta dalla carie sottostante.
Figura 10
Una visione occlusale delle lesioni
incisali ben confinate in un sottile
guscio di smalto.
la copertura del campo operatorio da
parte della testina dei manipoli convenzionali durante la procedura operativa.
Tali vantaggi risultano essere particolarmente veri quando si lavora ad ingrandimenti maggiori o quando il campo
operatorio è ulteriormente ristretto dallo
specchietto (Fig. 7).
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spesso evita la necessità dell’utilizzo
dell’anestesia locale nell’area da trattare.
Il mancato utilizzo dell’anestesia può
spesso ridurre il tempo dell’intero trattamento.
Applicazioni sinergiche con l’utilizzo di
sistemi ingrandenti
Uno dei principali benefici indiretti di
tali inserti da ultrasuoni SL recentemente introdotti è rappresentato dalla loro
applicazione in odontoiatria microscopica. Il disegno allungato dell’inserto evita
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Casi clinici
Il paziente si è presentato alla nostra
attenzione lamentando una discolorazione a livello degli incisivi superiori
ed inferiori. All’esame clinico veniva
riscontrato che l’attività parafunzionale
aveva usurato lo smalto incisale fino
alla dentina sottostante. La dentina si
era cariata in un piccolo difetto canaliforme ad andamento verticale, creando
un danno visivo e strutturale (Figg.
8-10). Il desiderio del paziente era di
ricostruire il dente nel modo più conservativo possibile. Comunque, la sottigliezza dei margini incisali richiedeva
PROFILO DELL’AUTORE. La Dott.ssa Paquette è una protesista specializzatasi in odontoiatria estetica,
implantologia, conservativa e nel trattamento dell’occlusione e dei disordini temporo-mandibolari. Ha uno
studio privato a Newport Beach, California. La Dott.ssa Paquette è Associate Clinical Professor presso
il Dipartimento di Conservativa della Facoltà di Odontoiatria dell’USC. E’ membro del International
College of Dentists, dell’American College of Prosthodontists, dell’Academy of Osseointegration ed è
un membro associato della Pacific Coast Society of Prosthodontists. La Dott.ssa Paquette lavora come
Coexecutive Director presso il Newport Coast Oro Facial Institute, un centro d’insegnamento internazionale
per dentisti e tecnici, situato a Newport Beach. Può essere contattata al (949) 760-6288 o all’e-mail
[email protected]. La Dott.ssa Paquette, in collaborazione con il Newport Coast Oro Facial Institute,
è co-ideatrice delle punte da ultrasuoni SL per Obtura Spartan. Ogni provento sarà rivolto alla ricerca e
all’insegnamento presso l’Istituto senza scopo di profitto.
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Figura 11
Preparazione della cavità con l’utilizzo
delle punte SL.
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Figura 12
Le ricostruzioni completate a livello
dei margini incisali dell’incisivo laterale
e centrale superiore di destra e dell’incisivo centrale superiore di sinistra.
Figura 13
Un primo piano degli incisivi centrali
che mostra la conservazione della
superficie smaltea e la notevole qualità estetica ottenuta tramite questo
approccio conservativo.
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che l’approccio verticale fosse molto
preciso e controllato. Il ridotto diametro
dell’inserto SL (Fig. 11) ha permesso un
approccio diretto alla lesione, mentre il
rivestimento diamantato esistente lungo
il gambo ha consentito una simultanea
e delicata rimozione della carie lateralmente. Le Figure 12 e 13 mostrano i
restauri finali degli incisivi superiori,
completati con l’utilizzo di compositi flow altamente caricati (Kerr Point
4 Flowable). La stessa tecnica è stata
utilizzata per gli incisivi inferiori dello
stesso paziente (Fig. 14).
In un altro paziente, era presente una
piccola lesione cariosa a carico dell’incisivo centrale inferiore di sinistra in
un paziente geriatrico di sesso maschile
con compromissione del quadro clinico
sistemico (Fig. 15). E’ stata eseguita
una piccola cavità tramite l’inserto SL,
senza l’utilizzo dell’anestesia. L’inserto
ha consentito sia la rimozione della
carie, sia la preparazione di una superfi-
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Figura 14
Gli incisivi centrali inferiori trattati
con la stessa procedura.
Figura 15
Una piccola lesione dell’incisivo centrale inferiore di un paziente anziano
di sesso maschile con compromissione medica sistemica.
cie smaltea sana pronta per la procedura
adesiva. Questa tecnica di preparazione è
stata preferita all’“air abrasion”, poiché
era necessario controllare la quantità di
tessuto dentale da rimuovere con un’accurata micro-preparazione (Fig. 16).
Per restaurare la micro-preparazione
sono poi stati seguiti i protocolli dei
restauri compositi convenzionali (Fig.
17, 18). Tali restauri sono stati eseguiti
e fotografati al microscopio a 14 ingrandimenti, dimostrando ulteriormente la
visibilità fornita al clinico dalle punte da
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Punte da ultrasuoni per odontoiatria restaurativa
Figura 16
Tramite l’utilizzo della strumentazione
ultrasonica, è stato possibile eseguire
una preparazione minimamente invasiva senza l’utilizzo dell’anestesia locale.
Figura 17
Un ingrandimento 14x ottenuto tramite il microscopio operatorio della
procedura clinica adesiva.
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Figura 18
La superficie mordenzata delle figure
16 e 17 mostra la natura conservativa
della preparazione prima del posizionamento del restauro finale.
Figura 19
Lucidatura del restauro
completato a 14 x.
Figura 20
Il risultato finale del restauro
eseguito a carico dell’incisivo
centrale inferiore di destra.
un trattamento conservativo di alta
qualità. Con l’incrementato utilizzo dei
sistemi ingrandenti nella pratica clinica
odontoiatrica, sarà maggiormente avvertita la necessità di strumenti alternativi
che consentano una buona visibilità del
campo operatorio e la preservazione del
tessuto dentale.
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ultrasuoni. Le figure 19 e 20 mostrano
la rifinitura finale del restauro eseguita
al microscopio.
Riassunto
Le punte da ultrasuoni SL rappresentano
una nuova possibilità nel trattamento
delle microlesioni. Attualmente, si stanno elaborando nuovi inserti per consentire al clinico la possibilità di eseguire
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Traduzione dell’articolo originale:
Ultrasonic tips for conservative restorative
dentistry
Dentistry Today, 2002, 21(10):102-104
Copyright © 2002 Dentistry Today Inc.
Traduzione a cura della
Dott.ssa Ornella Tulli