TITOLO: LA GRANDE BELLEZZA DI PORLEZZA E LE SUE VALLI

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TITOLO: LA GRANDE BELLEZZA DI PORLEZZA E LE SUE VALLI
TITOLO: LA GRANDE BELLEZZA DI PORLEZZA E LE SUE VALLI
Catenaccio: Porlezza seconda in provincia per numero di turisti
Porlezza è un paese situato sulla sponda italiana del Lago Ceresio, in Lombardia. Quest’anno è
risultata seconda classificata della provincia di Como per il numero di turisti che l’hanno visitata.
Già il nome, derivante dal latino, significa porto (della) letizia, e vuole sottolineare l’amena
tranquillità che i suddetti luoghi suscitavano e suscitano tuttora in chi li attraversa. Con quasi 5000
abitanti, questo piccolo paese è meta molto ambita dagli amanti della natura, ma non solo: i recenti
rinnovamenti urbanistici hanno contribuito ad aumentarne l’attrattiva anche sotto il punto di vista
culturale. Pensiamo al centro storico, le cui vie ora stanno rivivendo una seconda giovinezza
grazie all’apertura di nuove attività commerciali che le rendono più interessanti e caratteristiche.
Proprio qui, inoltre, spicca la chiesa di S. Vittore, che in epoca medievale costituiva l’omonima
pieve. Situata nella piazza S. Vittore, recentemente restaurata e ingrandita, la chiesa rimane punto
di riferimento sia a livello culturale che paesaggistico. Da poco rinnovato è anche il lungolago,
teatro di lunghe e rilassanti passeggiate, caratteristici mercatini in tutte le stagioni e sfondo
principale della festa di S. Rocco, il 16 di agosto, con il tradizionale spettacolo pirotecnico.
Sempre affacciato sul Ceresio si trova il comune di Valsolda, sul confine italo-svizzero. Quest’area,
divenuta famosa per lo scrittore Antonio Fogazzaro che ha ambientato qui il suo romanzo “Piccolo
mondo antico”, presenta un ambiente con una lussureggiante vegetazione, ne è un esempio il
giardino botanico della Villa Fogazzaro, ora proprietà del FAI, la quale ospita anche l’omonimo
museo dedicato all’autore.
All’età medievale invece risale Castello, una frazione di Valsolda. Questo borgo è caratterizzato
dalla presenza di fortificazioni e case abbarbicate su una sporgenza, che presentano una vista
aperta su tutto il ramo italiano del lago.
A questi elementi più propriamente storici si aggiungono quelli naturalistici, che rendono Porlezza
e le sue valli meta prediletta per amanti del trekking e delle escursioni.
Anche chi è appassionato di folklore e tradizioni non rimarrà deluso! Oltre alla sopracitata festa di
S. Rocco, a settembre è celebre quella che si tiene sul monte Muzzaglio, in Valsolda. Inoltre,
durante il periodo natalizio, in Val Cavargna, valle situata tra il lago di Como e il Ceresio, a Sora, si
tiene un caratteristico quanto tradizionale presepe vivente. Natura e storia coniugate
perfettamente!
Questi sono solo alcuni dei motivi che hanno fatto sì che Porlezza, insieme ai territori circostanti,
abbia raggiunto la seconda posizione per il numero di turisti in tutta la Provincia. Valorizzare e
promuovere le bellezze e le peculiarità di questi luoghi deve essere la linea di condotta per
incentivare il turismo verso posti che regalano panorami unici ma anche storia, cultura e tradizioni
tutte da scoprire e rivalutare.
TITOLO: IL TURISMO SOSTENIBILE É IL FUTURO
Occhiello: VALORIZZARE PORLEZZA E VALLI CON LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Negli ultimi anni in questa zona si è riscontrato un significativo aumento del turismo, tanto che
Porlezza è arrivata seconda nella classifica annuale della Provincia di Como per numero di
visitatori. Attirati dalle diverse bellezze naturali, dal lago alle montagne, e dalle numerose attività
ad esse correlate, i visitatori hanno alloggiato in campeggi e B&B, che rimangono le strutture più
adatte alle loro esigenze.
Incentivare il turismo in queste zone implica il dover valorizzare sempre più le bellezze
paesaggistiche che le circondano, insieme alle tradizioni e alla cultura locale, le quali, combinate
tra loro, creano una sinestesia perfetta tra natura, cultura e storia. Per sfruttare al meglio le risorse
di cui dispongono questi luoghi si potrebbero mettere in pratica diverse strategie, come per
esempio quella degli alberghi diffusi, che prevede la possibilità per le persone del luogo di ospitare
i turisti in casa propria, se si hanno camere disponibili. Quale modo migliore per far conoscere e
amare una località se non attraverso chi vi appartiene e la vive quotidianamente? La vera svolta,
però, per questi luoghi in cui la natura è la parte dominante, potrebbe essere una nuova forma di
turismo, basata sulla sostenibilità ambientale. Oltre a prendersi cura del motore che fa vivere la
zona, oltre a delineare le varie forme di rispetto per ciò che ci circonda, è anche un pensare al
futuro delle prossime generazioni, soprattutto in questi ultimi anni in cui i problemi ambientali sono
diventati i maggiori problemi con cui l’intero pianeta deve fare i conti. Inquinamento, degrado
urbano e naturalistico, sprechi, costruzioni intensive. Puntare sul turismo sostenibile significa
puntare su un migliore utilizzo delle risorse, sulla predilezione di energie rinnovabili, sul risparmio
energetico e su determinati comportamenti volti a salvaguardare l’ambiente, primo fra tutti la
raccolta differenziata.
Non luoghi da consumare, quindi, bensì da conoscere, da ammirare e rispettare nella loro
bellezza. Escursioni, passeggiate, scalate, percorsi che coniugano l’amore per la vita all’aria
aperta con le tradizioni locali. Porlezza e le sue valli sono territori che meritano di essere vissuti nel
pieno delle loro possibilità, valorizzando quindi i punti di forza, facendo perno su interventi che
migliorino e modernizzino le strutture, senza però intaccare il paesaggio o il rapporto con
l’ambiente.