100.000! - Marcello Piroddi

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100.000! - Marcello Piroddi
Se ripenso a quando solo qualche anno addietro
abbiamo ideato di aprire questo sito internet, mai avremo
(almeno io) lontanamente potuto solo immaginare di
raggiungere le 100.000 (Centomila) pagine visitate con oltre 30.000 contatti di diversi
utenti.
La decisione di creare questo sito internet era nata esclusivamente per avere uno
strumento per comunicare con i cittadini in ragione del fatto che il sottoscritto non si è mai
aperto ( e probabilmente mai lo farà) un account personale sui vari social network.
Invece i numeri parlano chiaro. Abbiamo registrato come il sito abbia tra l’altro
varcato i confini nazionali. Francia, Spagna, Germania, Austria, Romania, Albania, Regno
Unito, Serbia, Repubblica Ceca, Grecia, Ucraina, Russia, Stati uniti, Repubblica
Dominicana, Cile, Argentina, Brasile, Danimarca, Uruguay, Finlandia, Ucraina, Libano,
Siria, Israele, Belgio, vari paesi Africani, Nuova Zelanda, Australia, Costarica sono solo
alcuni esempi di Paesi stranieri dai quali i gestori del sito mi hanno indicato la provenienza
di alcuni contatti.
Un riconoscimento che ci lusinga ma soprattutto ci carica di nuove responsabilità e
ci impone e spinge a fare sempre di più, a migliorare e migliorarci.
Un successo che però non ha nulla di personale, e che non mi stancherò mai di
ripetere nasce esclusivamente dal Vostro insostituibile contributo. Per ogni pagina visitata
Vi vorrei personalmente ringraziare. E vorrei ringraziare anche chi non condividendone i
contenuti lo visita periodicamente, perché vuol dire che comunque ne riconosce se non la
giustezza almeno la ragionevolezza.
Il primo ad essere però cosciente dei tanti limiti sono proprio io. Non sempre (per
usare un eufemismo) il sito è stato in grado di rispondere tempestivamente ed
efficacemente all’evolversi della situazione politica, economica e sociale.
Lunghi periodi con ridotti aggiornamenti mal si sono conciliati con una stagione
politica, anche locale, che avrebbe richiesto una costante fase di informazione e
controinformazione. Però su un punto posso andare fiero non ci siamo mai piegati alle
esigenze di business respingendo fermamente proposte di inserimenti a pagamento di spazi
pubblicitari e non accettando neanche la proposta di Google di gestione di questi spazi.
Fare i rivoluzionari è facile, esserlo è tutta un’altra cosa!
Inoltre vorrei (e non vuole essere una giustificazione) che non si scordasse mai che
questo è solo un sito personale ovvero che parliamo di un contenitore che nasce come
progetto individuale, se vogliamo anche aperto, e che solo con il suo evolversi
congiuntamente a quello della fase politica, ha teso a rappresentare un segmento più
ampio.
Per questa ed altre ragioni il vostro costante apporto, il mai sopito interesse marcato
da numeri ragguardevoli anche nelle fasi di minor interesse acquisiscono un valore ancora
maggiore ma non mi impediscono di pensare che senza un reale coinvolgimento esterno
questo sito rischia di veder concluso il proprio percorso.
Naturalmente aprendo ciascuna pagina di questo sito avete contribuito a dare una
spinta e un senso compiuto al nostro impegno, a non sentirci i soli che investono il proprio
tempo per tentare di costruire un paese ed una società migliore imperniata sui valori
dell’uguaglianza, della libertà, della parità di opportunità, della legalità e della difesa degli
interessi dei più deboli. Ora tutto ciò non basta serve un coinvolgimento maggiore.
Noi per quanto ci compete lavoriamo duramente, coscienti che anche l’ultima strada
che abbiamo iniziato a percorrere a Jerzu, pur piena di insidie ed estremamente tortuosa, è
senz’altro quella giusta e va attraversata a testa alta e senza scorciatoie.
Qual è questa strada? Quella di rimarcare la nostra radicale alternativa all’attuale
maggioranza, una rigida ed intransigente collocazione all’opposizione rispetto all’attuale
amministrazione, confermata, se ce ne fosse bisogno, anche dal maggior numero di voti
contrari espressi dal sottoscritto in consiglio rispetto a tutti gli altri consiglieri (di
maggioranza e minoranza), ma anche una profonda distinzione sia sul metodo che sui
contenuti rispetto alle altre opposizioni.
La Coerenza rappresenta oggi l’unica bussola per non perderci in questa lunga
attraversata nel deserto, attraversata priva di approdi certi ma che vale la pena affrontare,
mantenendo una propria autonomia politica, ideale e culturale.
Ritornare alla concretezza, per far sì che partendo da una critica radicale alla
traumatica esperienza amministrativa, della quale jerzu porterà la croce anche negli anni a
venire, il cui giudizio personale sul primo anno di operato è pesantemente negativo,
possiamo costruire una piattaforma programmatica concretamente realizzabile.
Passare dall’opposizione della “forma” a quella della “sostanza” da quella del
solo “dire” a quella del “fare” perché mentre noi ci arrovelliamo in sterili dibattiti su
aspetti formali, su tatticismi da Prima Repubblica, mentre il Consiglio si nutre di lunghi e
noiosi discorsi sulla storia politica e sull’orientamento sessuale dei singoli consiglieri, le
famiglie e le imprese vengono colpite da una violenta ondata di pesanti tasse con una
crescita a tassi di usura, mentre i cittadini e le famiglie fanno sempre più fatica, mentre il
paese regredisce economicamente e culturalmente noi anziché discutere e trovare, pur da
punti di vista diametralmente opposti, soluzioni per Jerzu parliamo d’altro.
Le nostre idee avranno futuro se sapremo connetterci e riconnetterci con la parte
sana del paese, che poi è la maggioranza: quella che lavora e fatica ogni giorno, quella
che magari non senti urlare, quella che non chiede favori ma lotta per i propri diritti, quella
che pur con la schiena piegata dal lavoro cammina ancora con “la schiena dritta”, quella
che vorrebbe crescere e contribuire a far crescere il proprio paese, quella che è orgogliosa
delle proprie radici mentre è stufa di una politica autoreferenziale e inconcludente che non
affronta mai i problemi del paese ad ancor meno vi propone delle soluzioni.
Le nostre idee avranno futuro se rimarcheranno la nostra diversità, se non
diluiremo la nostra radicale proposta di cambiamento e di alternativa, dentro contenitori
più ampi che magari potranno apparire utili nell’immediato ma saranno tremendamente ed
inesorabilmente dannosi per il futuro.
Ma per continuare a crescere tutto questo non basta. Abbiamo bisogno del vostro
insostituibile sostegno, del vostro protagonismo, della vostra passione civile perché
questo sito personale diventi una meravigliosa esperienza collettiva.
Senza di Voi tutto questo non avrebbe senso.
Sono orgoglioso del vostro sostegno. Ora però dal sostegno bisogna passare al
protagonismo. Chiediamo ai tanti visitatori e sostenitori di pensare insieme a Noi a
costruire qualcosa di migliore e più grande
Un grazie affettuoso
Marcello