Influenza A. Castrovillari ancora immune, fino a quando?

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Influenza A. Castrovillari ancora immune, fino a quando?
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Anno 7 – Numero 34 - Distribuzione gratuita il sabato e la domenica - 7 novembre 2009
OSPEDALE
Blaiotta scrive a Petramala per
l’apertura del nuovo plesso.
“Pazienza istituzionale”
al limite di guardia
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
CASTROVILLARI
pag. 2
PARTITI
Sviluppo urbanistico
e gestione delle finanze sotto
il tiro del PD. Le preoccupazioni
del consigliere Lo Polito
SPORT
CALCIO
pag. 15
Sesta sconfitta per i lupi
del Pollino, giocatori in
punizione senza busta paga.
Probabile cambio di allenatore
Phasellus
Un canile Aliquam
nella Casa Circondariale di Castrovillari. Cuccioli di cane affidati a detenuti, nell’ambito del progetto
“Argo”
Cras
Saracena
al 7 Etiam
° Salone del
Turismo a di Lugano. Alla
scoperta di paesaggi, storia,
enogastronomia, eventi, cultura ed identità, attraverso
due nuove guide cartacee
Pag. 5
Pag. 8
Pellentesque
Via Roma
gremita di pubblico,
in occasione della seconda
edizione di “Moda in Centro”.
Nonostante il freddo pungente, nuovo record di
presenze
Pag. 12
Influenza A. Castrovillari ancora immune, fino a quando?
Influenza “suina” o meglio influenza
da virus A/H1N1 :la maggior parte
della popolazione, che riceve
informazioni soprattutto dai media
televisivi, appare sconcertata e
frastornata da tutta una serie di
messaggi contradditori. Abbiamo
chiesto alla dott.sa Cortese, Direttore
del Dipartimento di Prevenzione di
Castrovillari, se, in questo momento,
è possibile stabilire dei punti fermi ed
un
messaggio
di
chiarezza,
soprattutto in relazione a quanto sta
avvenendo o potrà avvenire nel
nostro territorio.Secondo la dott.ssa
Cortese, in Calabria, dai dati del
Ministero della Salute si può
osservare come al 1 novembre 2009,
siano 12 i casi identificati, di cui: 2
nella fascia da 5 a 14 anni, 10 nella
fascia da 15 a 64 anni e 0 da 65 anni in
su. Ancora nessun caso confermato
(n.d.r. al momento di andare in
stampa)
nel nostro territorio,
nonostante le voci diffusasi in questi
giorni su un ricoverato presso
l’Ospedale Ferrari, che, in un primo
momento, aveva fatto sospettare
potesse trattarsi di infezione da Virus
H1N1: gli esami virologici specifici
effettuati dai colleghi dell’Ospedale
hanno
escluso
la
positività
all'influenza A. Ciò non vuol dire che
saremo sempre immuni: nei prossimi
giorni ci si attende un costante
incremento delle infezioni provocate
da questo virus .
continua a pag. 3
Anna De Gaio e Gerardo Bonifati
nel coordinamento
provinciale del PdL
Si insedierà, nei prossimi giorni, il
nuovo coordinamento provinciale
del Popolo della Libertà, organismo
nominato dal coordinatore Bartoletti
e da quello vicario Caputo, che ha
ottenuto il placet della direzione
generale e che a breve inizierà la sua
attività politica sul territorio. Nelllo
scegliere i nomi si è tenuto, tra l’altro,
conto
del
principio
di
rappresentatività
territoriale.
In
particolare, tra i nominati del nostro
territorio, troviamo Anna De Gaio e
Gerardo Bonifati
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2
anno VII - n. 34
Sviluppo urbanistico e gestione delle finanze sotto il tiro del PD
“Fateci dire la nostra”
L’intervento articolato dell’assessore Attanasio, sull’ultimo numero del Diario, ha
posto l’accento sulla situazione delle
casse comunali, sul rapporto maggioranza–minoranza e sul ruolo di quest’ultima. Le problematiche sollevate,
meritano attenzione, non fosse altro che
tutti i rappresentanti eletti, hanno l’obbligo di contribuire al progresso della comunità amministrata ed allo sviluppo del
territorio.
Rilevava l’assessore che, tra i temi importanti, attualmente in discussione a livello sia locale che regionale, soltanto
Antonio Scoditti (che è bene ricordarlo,
è dirigente importante del nostro partito), sollevava il problema “Acqua”.
Omette, però, di considerare che,
quando nel mese di settembre, il gruppo
consiliare del PD proponeva una mozione per avere chiarimenti circa il problema Sorical, e di avere copia di tutti gli
atti per dare il proprio contributo, la
maggioranza, compatta, votava contro respingendo la richiesta. Altro dato significativo, consiste nella scontata, ma a
questo punto fondamentale, circostanza
che la discussione politica ed amministrativa non può prescindere dai momenti istituzionali. Vale a dire che il
confronto e l’approfondimento dei problemi deve avvenire nelle sedi a ciò preposte che sono il Consiglio comunale e
la Commissione competente. Quanto a
quest’ultima, va ricordato che periodicamente in Consiglio comunale si discute
di bilancio, variazioni, assestamento, società partecipate ed altre problematiche
correlate. Eppure, la Commissione preposta a preparare tali punti, non si riunisce da oltre un anno e non perché non si
è raggiunto il numero legale bensì perché
non è mai stata convocata. E se nel prossimo Consiglio comunale, si discuterà
della problematica acqua e dei rifiuti, è
soltanto su sollecitazione della minoranza. Chiarito che, da sempre, la minoranza ha dimostrato di avere a cuore le
sorti della città, ribadisce l’intenzione di
non sottrarsi a fornire il proprio apporto
nella condivisione delle scelte importanti
e strategiche per il futuro. Ma ciò non
può significare che va imbavagliato il diritto di critica politica che, oggi più che
mai, per il senso di responsabilità politica
sopra detto, ci porta ad esprimere grave
preoccupazione per lo stato di salute finanziaria dell’ente.
Situazione difficile, che quest’amministra-
zione ha dovuto prendere in considerazione con l’atto deliberativo n. 215 del
26/10/2009 sul rispetto del Patto di Stabilità. Ma proprio in riferimento a tale
atto di indirizzo, come si giustificano delibere di giunta con affidamenti di incarichi senza impegni di spesa? Davvero
risulta rispettata la previsione del D.lgs.
267/2000 e del Regolamento di Contabilità sul solo presupposto che esiste un
capitolo di bilancio e, in tal modo, si ag-
A proposito di finanza comunale,
la minoranza ribadisce la volontà di fornire
il proprio apporto nella condivisione
delle scelte importanti e strategiche
per il futuro della Città
gira il vincolo del parere di regolarità
contabile? Perché occorre chiedersi con
quali fondi verranno pagati questi incarichi senza i relativi impegni di spesa.
“Giallo” sulla variante ad una lottizzazione?
In occasione dell’ultimo consiglio comunale del 19 ottobre
scorso, l’amministrazione comunale ha dato l’ennesima prova
della propria improvvisazione nell’amministrare la cosa pubblica e dell’arroganza con la quale sostiene le proprie posizioni. Si discuteva della variante ad una lottizzazione che
veniva in Consiglio comunale per la quarta volta (si tratta dell’approvazione per la variante al Piano di lottizzazione di iniziativa privata in località Bolinaro/Madonna dell’Idria n.d.r.).
Tale punto era stato sempre inserito all’o.d.g. in sede di conferenza dei capigruppo, perché, in ogni circostanza, si rassicurava sulla completezza dello stesso. Nell’ultima seduta del
Consiglio comunale, poi, sia l’Assessore al ramo nella sua relazione (e negli innumerevoli successivi interventi) che il responsabile dell’Ufficio, garantivano sulla correttezza
procedurale confermata anche dal parere della Regione Calabria. Le ragioni dell’amministrazione erano sostenute con
tale veemenza verbale dall’assessore al ramo da portarlo a
rimproverare il sottoscritto, in qualità di capogruppo, e l’intero Partito Democratico, di dire panzane e, soprattutto, di
parlare senza nemmeno leggere le carte.
Questo, perché il PD sosteneva che, se si trattava di variante
ad un piano di lottizzazione, era necessaria la firma di tutti i
lottizzanti. Se, viceversa, si trattava di questione tra privati,
l’atto era irricevibile in quanto, non comportando decisioni su
interessi generali, non rientrava tra le competenze del Consiglio comunale.
Soltanto la ferma opposizione della minoranza, unita alle perplessità di qualche consigliere di maggioranza, ha fatto rece-
L’Associazione Nuova Castrovillari è intervenuta a
contestare punto per punto le tesi delle Associazioni
contro la riapertura, (anche per altri comuni) e l’ampliamento della discarica di Campolescio, che tanta indignazione e tante proteste ha suscitato e sta
suscitando in città. Certamente ne ha titolo, essendo
il raggruppamento che esprime l’Assessore all’Ambiente e un Consigliere comunale, molto “attivo” sulle
problematiche relative ai rifiuti. Ed avendo sottoscritto,
con il sindaco Blaiotta, un patto elettorale in cui di rifiuti si parlava esplicitamente.Tutto questo, però, concretizza un evidente “conflitto di interessi” che rende
le tesi di questa Associazione molto meno asettiche
ed obiettive di quanto sarebbe necessario; insomma,
“Cicero pro domo sua”. La tutela di Castrovillari e dei
castrovillaresi,vede,invece,schierate associazioni locali,
territoriali e nazionali, oltre che partiti ed esponenti
politici di ogni estrazione, sindacati, imprenditori e
tanti ma tanti cittadini che pretendono rispetto e trasparenza dai loro amministratori,ma,soprattutto, nello
specifico, garanzie per la salute e per l’economia, cose
che solo un corretto smaltimento dei rifiuti può garantire. Vale tuttavia la pena di riprendere il discorso,
per rispetto almeno alla documentata verità dei fatti,
e fornire ai cittadini elementi di giudizio facilmente riscontrabili, fermo restando che a rispondere alle contestazioni contenute in volantini, comunicati e
conferenze stampa dovrebbero essere i diretti interessati (Sindaco e Assessore all’Ambiente) e non altri
“in nome e per conto di”.
- Alla richiesta del sindaco Blaiotta. del dicembre
2008, di riaprire la discarica (altro che noi non vogliamo riaprire la discarica…) il Commissario per i
rifiuti risponde, a gennaio di quest’anno: “…non sus-
dere l’amministrazione dal proposito di passare all’approvazione del punto proposto. Il dato grave, però, è che, nel mentre discutevamo sul punto, intorno alle dieci di sera con
l’ausilio dei tecnici comunali che avrebbero dovuto fare chiarezza sulla regolarità dell’iter amministrativo, nella stessa giornata, era già stata protocollata al comune la risposta della
Regione Calabria la quale, e non poteva essere diversamente,
confermava che la variante avrebbe dovuto essere sottoscritta da tutti i lottizzanti.
Allora, a questo punto, occorre chiedersi: se la nota della Regione era già stata acquisita al protocollo del comune, perché
non è stato informato il Consiglio comunale visto che il Sindaco, l’assessore al ramo, il Direttore generale ed il responsabile dell’Urbanistica erano presenti ai lavori del Consiglio?.
Davvero dobbiamo credere che gli stessi non erano informati? Se davvero così fosse, di grazia, la corrispondenza e gli
atti che arrivano al comune chi li legge? Qualunque sia il caso
tra quelli sopra indicati, non si può concedere all’amministrazione comunale nessuno sconto sul giudizio di incompetenza. Questo gruppo consiliare, nel ribadire che in questa,
come in molte altre circostanze, le carte le legge ed in Consiglio comunale, nel silenzio spesso assordante della maggioranza, cerca di dare il proprio inascoltato contributo, esprime
anche forte preoccupazione sul modo di gestire lo sviluppo
urbanistico della nostra Città, i cui danni sono sempre più incalcolabili e, forse, nemmeno più rimediabili.
Mimmo Lo Polito
Capogruppo Consiliare PD
E’ scontro aperto tra ambientalisti
e Nuova Castrovillari
sistono i presupposti tecnico-giuridici per la riapertura
della discarica di cui trattasi”.
- Le motivazioni della chiusura della discarica non
sono quelle riportate da Nuova Castrovillari ma
quelle ufficiali del Commissario “…circostanze che,
valutate sotto il profilo igienico-ambientale…” hanno
indotto “…a procedere con la massima urgenza alla
immediata chiusura…”
- I sopralluoghi della Regione, hanno rilevato la possibilità di abbancare 9.000 tonnellate di frazione organica stabilizzata (FOS) e non di rifiuti tal quale!
- E’ ovvio che il percolato deve essere raccolto e
smaltito secondo legge. Ma perché il Comune continua a pagare decine di migliaia di euro all’anno che
si potevano e si potrebbero meglio investire per bonificare e chiudere la discarica ?
- Come al solito per non rispondere sui cattivi odori
si cambia discorso. Ma almeno, Nuova Castrovillari
sa dove si trova la discarica? E in ogni caso, il Sindaco non è forse il primo responsabile della salute
pubblica?
- La zanzara tigre, purtroppo, a Cammarata, è di casa
(sapete dove si trova Cammarata?). Inoltre, l’aumento di insetti d’ogni tipo, di ratti e di altri vettori
pericolosi per la salute umana, nelle aree di discarica, è un dato ben noto a chi ha competenza in que-
sto campo…e a chi ci vive vicino.
- E’ ovvio che l’acqua non viene dalla zona sottostante la discarica: sarebbe criminale! Ma è evidente
l’inopportunità di raccogliere rifiuti indifferenziati nei
pressi di un serbatoio di acqua potabile.
- Archeologia: Nuova Castrovillari ha la memoria
corta o semplicemente non sa i fatti. Reperti archeologici sono stati trovati lungo tutto il perimetro
della discarica, non a centinaia di metri. Il sito è censito come sito archeologico dalla Regione Calabria
e l’area potrebbe essere valorizzata e divenire fonte
di interesse turistico e di occupazione. Ma evidentemente l’interesse è solo per la spazzatura….
- La discarica è stata messa in un posto sbagliato, ma
questo non può certo diventare un alibi per continuare a sbagliare. L’ampliamento della discarica è un
fatto ormai chiarito, solo che invece di allargarne il
perimetro si pensa di fare una bella piramide di rifiuti! (l’Assessore all’Ambiente lo ha ammesso in
Consiglio Comunale). In pratica una nuova discarica
su quella vecchia.
- Le prove filmate e cartacee delle bugie del Sindaco
e dell’Assessore all’Ambiente sono state presentate
alla stampa e sono a disposizione di chiunque… E
stiamo ancora aspettando una risposta dagli interessati. Con noi aspettano anche i cittadini a cui
E detti incarichi, non sono affatto residuali. Il campanello d’allarme per l’amministrazione deve essere proprio
l’aumento esponenziale del contenzioso
(spesso importante e spesso già esecutivo come le due ultime cartelle esattoriali dell’Equitalia). A livello statistico, se
si prende in considerazione il periodo
che va dall’8/10/2009 al 26/10/2009
(poco più di quindici giorni), si noterà che
su un totale di 19 atti deliberativi fatti
dalla Giunta comunale ben 7 sono di affidamenti di incarichi legali. Questo pone,
nell’immediato, il problema del filtro al
contenzioso ( sollecitato da questo
gruppo consiliare nell’ultima seduta del
19/10/2009) ma, nel contempo, rappresenta una mina vagante per il futuro. Perchè il Patto di Stabilità deve basarsi su
dati certi e preventivabili rispetto ai quali
l’esito incerto dei giudizi rischia di far fallire ogni sorta di programmazione.
La critica che questo gruppo, da tempo,
muove alla maggioranza che amministra
la nostra città, è proprio rivolta all’impostazione politica permeata da una visione
che si arresta “all’oggi” e rischia concretamente di soffocare le aspettative delle
generazioni future. Il confronto, nel rispetto dei ruoli che la città con il voto ha
affidato ai vari gruppi politici, può e deve
avvenire su un programma a medio e
lungo termine in grado di dare nuovo vigore ad una Castrovillari in grado di arrestare l’emorragia delle partenze,
soprattutto di giovani, e di divenire nuovamente centro di riferimento per l’intero comprensorio.
Mimmo Lo Polito
Capogruppo Consiliare PD
ormai troppo spesso si dice una cosa per poi farne
un’altra (per informazioni rivolgersi anche alla Pollino Gas…). La bugia più clamorosa è forse quella
della “discarica solo, solo, solo, per Castrovillari”,
salvo poi deliberarne la disponibilità anche per altri
Comuni!
- Del sequestro giudiziario, segnalato anche dall’Ufficio del Commissario, l’Amministrazione non ha tenuto alcun conto, nell’istruire la pratica per ottenere
il finanziamento e nel firmare la relativa convenzione.
- Affermare che si vuole aprire la discarica…per
chiuderla è uno schiaffo e un’offesa all’intelligenza
dei castrovillaresi.
- Riaprire la discarica di Campolescia, oltre che pericoloso, è sbagliato e inutile ed è una iniziativa che
va contro un corretto smaltimento dei rifiuti proposto anche in sede di Comunità Montana. Il boicottaggio che l’Amministrazione di Castrovillari
(Comune capofila) ha messo in atto (perché?) non
ha impedito che altre Amministrazioni avviassero iniziative virtuose. A Saracena, per esempio, c’è un
paese pulito, i cassonetti sono spariti, le tasse sono
diminuite, l’occupazione è aumentata, il Comune risparmia. Ma forse non sono questi gli obiettivi dell’Amministrazione di Castrovillari. Dunque fatti, non
parole! Fatti che si potrebbero concretizzare anche
a Castrovillari se solo ci fosse la reale volontà di
farlo.
Ass. “Solidarietà e Partecipazione”
Ass. “il riccio”-Castrovillari
Forum Ambientalista Nazionale
Ass. “Pensieri Liberi Pollino”
Com. “Cammarata contro la riapertura
della discarica di Dolcetti-Campolescio”
3
anno VII - n. 34
Influenza A. Castrovillari ancora immune, fino a quando?
Smentite ufficialmente le voci su un presunto contagio. Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione di Castrovillari,
dott.ssa Carmela Cortese prova a fugare dubbi e incertezze sul virus H1N1
Influenza “suina” o meglio influenza da
virus A/H1N1: la maggior parte della
popolazione, che riceve informazioni
soprattutto dai media televisivi, appare sconcertata e frastornata da tutta
una serie di messaggi contradditori.
Abbiamo chiesto alla dott.sa Cortese,
Direttore del Dipartimento di Prevenzione di Castrovillari, se, in questo
momento, è possibile stabilire dei
punti fermi ed un messaggio di chiarezza, soprattutto in relazione a
quanto sta avvenendo o potrà avvenire
nel nostro territorio.
Dott.ssa Cortese, il virus A/H1N1 è arrivato anche da noi ?
In Calabria dai dati del Ministero della Salute si
può osservare come al 1 novembre 2009, siano
12 i casi identificati , di cui: 2 nella fascia da 5 a 14
anni, 10 nella fascia da 15 a 64 anni e 0 da 65 anni
in su. Ancora nessuno caso confermato (n.d.r. al
momento di andare in stampa) nel nostro territorio, nonostante le voci diffusasi in questi giorni
su un ricoverato presso l’Ospedale Ferrari,che
in un primo momento aveva fatto sospettare potesse trattarsi di infezione da Virus H1N1: gli
esami virologici specifici effettuati dai colleghi
dell’Ospedale hanno escluso la positivita’ all' influenza A . Ciò non vuol dire che saremo sempre
immuni : nei prossimi giorni ci si attende un costante incremento delle infezioni provocate da
questo virus.
Come distinguere l’Influenza A da
quella classica della stagione invernale?
La nuova influenza è caratterizzata da: febbre a
inizio brusco (anche sopra i 38 gradi), tosse, mal
di gola, dolori diffusi alle articolazioni, stanchezza;
alcuni pazienti manifestano anche diarrea e vomito: chiunque ha sofferto di una forma
influenzale stagionale (la classica influenza)
riconosce di aver sofferto di analoghi disturbi.
Se si avvertono i sintomi come conviene agire?
Se i sintomi sono intensi e/o prolungati o accompagnati da difficoltà respiratorie, ci si deve
rivolgere al medico di famiglia o alla guardia medica, nei giorni festivi o di notte. Sarà il medico
a valutare la eventuale gravità della sintomatologia e a prescrivere la terapia adeguata o il ricovero in Ospedale. È inutile andare direttamente al
Pronto Soccorso ospedaliero senza l’indicazione
del medico di medicina generale. È altrettanto
inutile per il singolo richiedere il test per l’identificazione della malattia: nei mesi scorsi aveva
senso farlo al fine di individuare i focolai influenzali, oggi si esegue solo nei soggetti ospedalizzati
e richiede un certo tempo per la risposta.
Come si evita il contagio?
Con le norme di igiene generale: lavandosi accuratamente le mani dopo aver tossito o dopo essersi soffiati il naso; evitando di portare le mani a
contatto con occhi, naso, bocca; usando solo ed
esclusivamente i propri asciugamani, fazzoletti,
bottiglie, bicchieri, lattine, posate, ecc., senza cederli a qualcun altro; trattenendo gli starnuti e i
colpi di tosse con un fazzoletto, possibilmente di
carta , che andrà poi gettato nel cestino dei rifiuti; arieggiando frequentemente i locali; evitando una stretta vicinanza con persone
ammalate.
Quali sono le fasce di età più a rischio
di ammalarsi ?
Il 40% delle persone colpite saranno i giovani
nella fascia d’età 2-27 anni (anche se questa percentuale è soggetta a piccole variazioni). Ci si
trova davanti ad un ceppo virale nuovo, che non
trova ricordi immunitari nei bambini e nei ragazzi;
viceversa gli anziani sono stati esposti nel passato
a virus simili, quindi sono naturalmente meno
esposti. Se invece parliamo del rischio di andare
incontro ad una complicanza seria, quali una polmonite, questa è per fortuna una eventualità remota nella popolazione generale. Diversa la
situazione nei soggetti ad alto rischio, per la
preesistenza di malattie croniche dei bronchi, dei
polmoni, del cuore, dei reni, diabete, neoplasie
ecc.: i Medici di Famiglia e i Pediatri (che conoscono bene la storia del paziente) sono i più indicati a valutare le condizioni di maggior rischio
e a suggerire precauzioni più specifiche.
Istruzioni per l’uso
Che cos’è l’influenza A, o meglio in
che cosa differisce dalla normale influenza stagionale?
L’influenza A è un’infezione virale. I sintomi
principali sono tre: febbre improvvisa sopra i
38 gradi; almeno un sintomo respiratorio tra
raffreddore, naso che cola, mal di gola e tosse;
almeno un disturbo generale tra dolori muscolari, affaticamento, nausea, vomito. A questi
si possono associare fiato corto, pressione
bassa e nei casi molto gravi colorito bluastro della pelle, tosse con espettorato
L’Influenza A ha un’aggressività clinica simile alla consueta epidemia
stagionale ma colpisce più persone e in età più giovane. La differenza sta nella velocità della
diffusione e nel fatto che questa
aumenta perché oggi non abbiamo
gli anticorpi per difenderci. In pratica, a parità di pericolosità, si ammala più gente e, quindi, è difficile
evitare che si manifestino alcuni casi gravi,
anche se la stragrande maggioranza saranno di
entità lieve o moderata.
Come si trasmette?
La principale via di contagio è quella aerea, attraverso le goccioline respiratorie emesse dal
soggetto infetto dal naso e dalla gola. Ci si può
contagiare con un bacio, bevendo dalla stessa
bottiglia, fumando la stessa sigaretta, oppure a
mezzo metro attraverso il respiro, un metro/un
Qual è la letalità per le categorie a rischio?
Dai dati finora emersi in Italia e nel mondo, è
molto più bassa di quella dell’influenza cosiddetta
stagionale: ma i decessi dovuti a complicanze del
virus stagionale non hanno mai fatto notizia!
Il vaccino per l’influenza A è utile e
soprattutto sicuro ?
Il vaccino è l’arma migliore per prevenire questa
infezione, tant’è che, pur non essendo obbligatorio, è fortemente raccomandato. E’ prodotto in
Italia , con la stessa tecnologia di ogni anno, e vi
sono ben pochi motivi per ritenere che non sia
sicuro. I vaccini omologati dalle autorità sanitarie
nazionali ed europee rispettano standard di sicurezza molto elevati, purchè si rispettino le
controindicazioni e le precauzioni d’uso. Le complicanze sono dello stesso tipo che negli altri vaccini: nell’1% dei casi febbre, nel 10% dei casi
reazioni locali come arrossamento e gonfiore.
Manifestazioni più serie sono rarissime, molto più
rare che nella somministrazioni di alcuni farmaci,
che assumiamo con ben altra noncuranza.
Può essere utile fare il vaccino stagionale come forma di prevenzione?
Assolutamente sì, perché bisogna considerare che
si avranno due influenze quest’anno. Poiché l’infuenza stagionale “classica” colpisce con maggiore
intensità i soggetti sopra i 65 anni, è importante
che soprattutto gli anziani, se non l’hanno ancora
fatto, si vaccinino contro la influenza stagionale .
metro e mezzo con lo starnuto o con un colpo
di tosse. Si può trasmettere anche in via indiretta, il virus per qualche minuto rimane in vita
sulle superfici per cui è sempre utile lavarsi le
mani , che facilmente possono entrare in contatto con superfici contaminate.
Per quanto tempo si è contagiosi?
Valgono le stesse regole dell’influenza stagionale: si è contagiosi da un giorno prima della
comparsa dei sintomi fino a quattro
giorni dopo. Tuttavia c’è chi dice
che il virus dell’influenza
A/H1N1 può essere contagioso fino a una settimana
dalla scomparsa di febbre
e tosse. Lo rilevano tre
studi condotti in Canada,
Singapore e Messico che
hanno analizzato la quantità di virus presente nel
muco di naso e gola, prelevati dopo la scomparsa dei sintomi. Questi risultati sono al
momento al vaglio degli esperti, come
rileva la Società internazionale per le malattie
infettive (Isid).
Quanto tempo intercorre tra il contagio e la manifestazione dei sintomi?
Al massimo una settimana, in media tre o quattro giorni.
Il nuovo vaccino pandemico contrasta
col vaccino antinfluenzale?
No, ma se il vaccino stagionale è “adivuvato” è
opportuno che intercorrano tre settimane l’uno
dall’altro.
Da quando saranno disponibili i due
vaccini contro le due forme di
influenza?
La campagna di vaccinazione con il vaccino
stagionale è in stato di avanzata realizzazione, grazie anche al forte impegno dei Medici di medicina
generale, dei Pediatri e degli ambulatori vaccinali
distrettuali. La campagna con il vaccino pandemico è iniziata da qualche giorno, secondo le indicazioni e la disponibilità di dosi fornite alla
nostra Azienda Sanitaria dalla Regione Calabria;
la distribuzione proseguirà per tutto il mese di
novembre ed oltre, e quindi la campagna vaccinale per il virus A si svilupperà di conseguenza.
Il vaccino pandemico può essere acquistato in farmacia?
Al momento no. Per adesso il programma pandemico deciso dal Ministero della Salute prevede
la fornitura solo attraverso le Aziende Sanitarie e
l’ offerta attiva solo ad alcune categorie a particolare rischio.
Chi avrà diritto alla vaccinazione contro la pandemica?
La prima fase riguarda gli operatori sanitari , per
i quali la vaccinazione è già in corso. Potranno essere vaccinati contro il virus della nuova influenza
“Un grammo di
prevenzione vale quanto
un mezzo chilo di cura“
le persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa:
personale sanitario e socio-sanitario; personale
delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile, e degli Enti che assicurano i servizi
pubblici essenziali e donatori di sangue periodici.
Non appena il Ministero della Salute e la Regione
Calabria renderà disponibili le dosi necessarie, il
vaccino sarà offerto alle donne al secondo o al
terzo trimestre di gravidanza e alle persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni, e che
siano portatori di malattie croniche.A seguire le
persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni,
non incluse nei precedenti punti, sulla base degli
aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata
dall’EMEA o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità; infine le
persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
Man mano che avremo a disposizione le dosi di
vaccino, provvederemo, e in questo potrà essere
preziosa la collaborazione anche degli organi di
stampa, ad informare gli aventi diritto della possibilità (non dell’obbligo) di vaccinarsi e delle
modalità concrete per ricevere il vaccino.
Come bisogna comportarsi con i bambini tra sei mesi e due anni?
I bambini dai sei mesi ai due anni possono trarre
vantaggio dalla vaccinazione, ma sono i bambini
portatori di malattie croniche e/o nati
gravemente pre-termine quelli da vaccinare
prioritariamente, seguendo le indicazioni ministeriali e i consigli del pediatra di fiducia. Il Consiglio Superiore di Sanità ha espresso parere
favorevole sulla possibilità di vaccinare contro l’influenza A, nei prossimi mesi, anche gli altri bambini e i ragazzi dai 6 mesi a 17 anni.
Gli insegnanti rientrano nelle categorie
a rischio?
Non è nella priorità iniziale vaccinare gli insegnanti. I vaccini oggi disponibili, infatti, non bastano per la profilassi di tutta la popolazione. Per
questo nella scelta della strategia vaccinale il Ministero ha deciso di proteggere, nella fascia della
popolazione sana, gli addetti ai cosiddetti “servizi
essenziali”, prima di tutto nella sanità. Tuttavia
non è detto che gli insegnanti non saranno vaccinati, la situazione sarà rivalutata nei prossimi
mesi.
Quali precauzioni si possono adottare
prima di andare a scuola?
Insegnare ai bambini a lavarsi bene le mani, asciugarle bene, e a rispettare le norme di igiene primaria sopra elencate: quando si dovessero
ammalare, trattenerli a casa fino alla piena
guarigione e comunque almeno per una settimana dalla comparsa dei sintomi.
Chi vive un ambiente lavorativo affollato può adottare qualche precauzione?
La precauzione può essere quella di usare sale
riunioni più ampie, di arieggiare frequentemente
gli ambienti, di lavarsi le mani molto spesso, di tenere pulita la postazione di lavoro.
Quali sono i luoghi a rischio?
Luoghi affollati ma anche molto umidi: metropolitane, autobus, cinema, aule scolastiche ed universitarie.
Come si fa a essere sicuri che il cibo acquistato sia garantito?
Non c’è nessun rischio di contagio attraverso il
cibo.
Tutti dicono di lavarsi le mani, è davvero così importante?
Sì, è un atto semplice da ripetere almeno tre volte
al giorno. Dovrebbe durare almeno 60 -90 secondi, un tempo indispensabile per ridurre realmente il rischio di trasmissione. Ad esempio, una
stretta di mano a una persona malata, afferrare
la maniglia dell’autobus e poi toccarsi la bocca o
il naso, possono favorire il contagio.Concludendo,
mi piace citare una massima di Maslach che ispira
le attività nel nostro Dipartimento: Un grammo di
prevenzione vale quanto un mezzo chilo di cura”.
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anno VII - n. 34
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anno VII - n. 34
Un canile nella Casa Circondariale di Castrovillari
Cuccioli di cane affidati a detenuti, nell’ambito del progetto Argo
I detenuti della Casa Circondariale di Castrovillari, si dedicheranno da oggi, all’interno
del
perimetro
dell’area
penitenziaria, alla cura di alcuni cuccioli
di cani randagi, appositamente sistemati
in un “canile”, realizzato dal Comune con
il supporto tecnico del Servizio Locale
Veterinario dell’Azienda Sanitaria.
L’iniziativa, denominata “Argo” (dal nome
del fedele cane di Ulisse), è stata, infatti,
resa possibile da una sinergia tra Comune, Casa Circondariale ed Azienda Sanitaria Provinciale, presentata martedì 3
novembre scorso, con l’inaugurazione del
“canile”, in una conferenza stampa, nella
sala convegni del penitenziario del capoluogo del Pollino, alla presenza del sindaco, Franco Blaiotta, del direttore del
carcere, Fedele Rizzo, del Provveditore
Regionale della Calabria del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Paolino Quattrone, dell’Assessore
all’Ambiente, Giuseppe Abbenante, del
consigliere provinciale, Riccardo Rosa,
del vicequestore, Giuseppe Zanfini, del
capitano dei Carabinieri, Sabato Santorelli, del vice commissario delle Guardie
Penitenziarie, Maria Molinaro, del Responsabile del Servizio Randagismo dell’ASL, Tullio Tommasi, del Responsabile
del Servizio Veterinario dello stesso Settore locale di Prevenzione “Igiene Pubblica” dell’ASP, Ennio Golia, nonché del
Responsabile del Corpo della Polizia Municipale, Dario Giannicola, del Coordinatore dello stesso corpo, Pasquale
Pandolfi, insieme al dirigente comunale
Luigi Chiurco, responsabile del settore
“Assetto del territorio” del Municipio, ed
al Responsabile dell’Ufficio Ambiente,
Franco Bianchimani, accompagnato da
altri colleghi.
Sullo specifico intervento, hanno preso la
parola, richiamandone la valenza, il sindaco ed il direttore della Casa Circondariale, moderati dalla dottoressa Lio Tullia,
curatrice del progetto, la quale ha ribadito l’importanza dell’evento, ricordando
nel contempo i vari progetti su cui si sta
misurando la Casa Circondariale di Castrovillari (corsi di giornalismo, sartoria,
acconciature, prevedendone anche uno
per le donne in tema di assistenza familiare), il cui fine è, in tutti i casi, di far acquisire ai detenuti competenze
professionali da utilizzare per eventuali
impieghi lavorativi o per beneficiare di
misure alternative alla detenzione. La
dott.ssa Lio Tullia, ringraziando l’Amministrazione comunale per il suo decisivo intervento, ha voluto, altresì, richiamare la
sistematicità con cui, oggi, si concretizzano i rapporti tra carcere e territorio. A
tale proposito, il primo cittadino, anche
su proposta del consigliere provinciale
Rosa e del Provveditore Regionale, Quattrone, ha assicurato, tra l’altro, di voler
verificare la possibilità di concedere in
comodato d’uso, un’area contigua al penitenziario per la creazione di un’attività
florovivaistica seguita e curata dai detenuti, esperienza che, in altre zone del
Paese, ha dato già i suoi frutti.
Lo stesso Blaiotta, intervenendo, ha rimarcato l’importanza del progetto
“Argo” ed il suo alto profilo, per il recupero dei reclusi, che riveste ancora più
significato per l’importante collaborazione interistituzionale da cui scaturisce
e perché promuove quella cultura, “fatta
propria – ha detto - da questa Amministrazione, che vuole sempre più adoperarsi per lo sviluppo della dignità umana.
Non a caso - ha aggiunto - ridare a chi
vive qui dentro, una possibilità diversa, significa fare un’opera che si muove proprio nel rispetto della persona umana,
che è sacra”.
Il Direttore Rizzo, dal canto suo, durante
l’incontro, ha anche ricordato che grazie
all’intervento del Provveditore Regionale,
Quattrone, l’area del canile è stata dotata
di 100 piante per arredare il suo perimetro.
Il progetto “Argo”, scaturisce, lo ricordiamo solo per onor di cronaca, da uno
specifico studio condotto dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che ha messo in evidenza come
l’affido di cuccioli di cane e, comunque, la
cura di animali, da parte di persone recluse, aiuta, facilita e migliora la loro riabilitazione ed il loro reinserimento. Da
qui il protocollo d’intesa tra il Comune
e la Casa Circondariale, siglato e perfezionato nel 2007 dall’Amministrazione
con il Direttore, Fedele Rizzo, previsto
già nel giugno 2005 con la predisposizione dell’accordo. Così, il Comune, attraverso il proprio Ufficio Ambiente, e
lo specifico supporto tecnico del Servizio
locale veterinario dell’Azienda Sanitaria
Provinciale, ha potuto consegnare questo
nuovo “canile” (che arriverà ad ospitare
15 cuccioli, allo stato ve ne sono 7), a, per
ora, 5 detenuti scelti sulla base delle loro
motivazioni personali, dando il via ad una
maggiore interazione carcere-territorio
che costituisce uno degli obiettivi dell’ambizioso progetto.
Giuliano Sangineti
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anno VII - n. 34
San Basile. Batti e ribatti sul problema trasparenza
Maggioranza e minoranza ai ferri corti
Nella seduta del consiglio comunale di sabato 24
ottobre scorso, il sindaco, in evidente stato di delirio di onnipotenza, ha inteso offrire una sua personale versione del diritto di accesso agli atti
amministrativi dei consiglieri comunali. Non soddisfatto, ha voluto esagerare (complice forse la mia
assenza?), facendo credere ai presenti che le leggi le
conosce solo lui e che agli altri non resta che studiare, ritenendoli forse ignoranti o, comunque, non
abbastanza preparati. Tutto ciò, ovviamente, non
sposta di una virgola quella che è la verità dei fatti
e che qui s’intende riproporre. Il sottoscritto, nel
penultimo Consiglio comunale, ha contestato al
sindaco di essersi attribuito i meriti per alcuni finanziamenti ottenuti dal Comune di San Basile,
perché vanno correttamente attribuiti, per intero,
alla precedente amministrazione comunale. Nell’argomentare ciò ho fornito dati e notizie ricevute,
in parte, dal responsabile dell’ufficio tecnico dell’Ente su mia precisa richiesta. Il sindaco, seccato
per la figuraccia rimediata, ha reagito in modo furioso. Il giorno dopo il sindaco, evidentemente ancora irato per l’accaduto, ha pensato bene di
riunire i dipendenti comunali per lamentarsi con
loro di quanto avvenuto il giorno precedente in
consiglio comunale. In quella riunione qualcuno gli
avrà spiegato che la norma è chiara al riguardo e
che i dipendenti comunali sono obbligati dalla legge
a fornire le informazioni in loro possesso quando
richieste dal consigliere comunale nell’esercizio del
suo mandato (art. 43 D. Lgs. 267/2000). Probabilmente si sarà calmato, ma è durato poco perché
l’articolo apparso ne “Il Diario” del 17 ottobre lo
ha fatto infuriare ancora fino a fargli prendere la
decisione di discuterne nel consiglio comunale del
24 ottobre, inserendo un apposito punto all’ordine
del giorno. Nella seduta consiliare, come si è detto,
il sindaco si è esaltato al punto di dimenticarsi, o
forse non lo sa, che il diritto di accesso dei consiglieri comunali è pieno e riguarda tutti gli atti rientranti nella burocrazia comunale e che al
consigliere comunale non può essere opposto
alcun diniego, determinandosi altrimenti un illegittimo ostacolo all’esercizio della sua funzione che è
quello di verificare che il sindaco e la giunta comunale esercitino correttamente i loro poteri (Consiglio di Stato, sez. IV, 21 agosto 2006, n. 3855).
Ovviamente, il consigliere comunale non è tenuto
a motivare le sue richieste, né gli può essere chiesto di farlo e il Consiglio di Stato, con sentenza n.
2716 del 4 maggio 2004, ha rafforzato tale concetto. Non è legittimo neanche negare al consigliere comunale l’accesso ai documenti del comune
se la richiesta è indirizzata al sindaco anziché al segretario comunale, perché il sindaco è il rappresentante legale dell’Ente. Inoltre, vige nella pubblica
amministrazione il principio che la richiesta formale
erroneamente pervenuta a un organo o una struttura amministrativa incompetente è immediatamente trasmessa all’organo o struttura
competente. Alla luce della normativa e della giurisprudenza, tutte le osservazioni avanzate dal sindaco nell’ultima seduta consiliare appaiono
inconsistenti e pretestuose. Così come appaiono
inconsistenti le accuse rivolte al sottoscritto per
non aver mantenuto il segreto e aver, invece, svelato le notizie ricevute dal Responsabile dell’ufficio
tecnico comunale. Infatti, qualora un consigliere comunale dovesse rivelare notizie relative all’Ente in
cui esercita il suo mandato, violando il limite alla riservatezza, ne risponderebbe personalmente. Qualora il sindaco ritenesse che il sottoscritto abbia
commesso tale violazione, non gli resta che agire
di conseguenza. Ovviamente, certo di non aver violato alcuna norma, non ho assolutamente nulla da
temere, il che dimostra, ancora una volta, che al sindaco piace il piedistallo o, se preferite, la cattedra,
ma non la trasparenza. Infatti, a tutt’oggi, nono-
stante siano trascorsi abbondantemente i trenta
giorni previsti dalla legge, egli non ha ancora autorizzato l’accesso agli atti comunali per come richiesto dai consiglieri comunali di minoranza in
data 01/10/2009. Leggendo il programma amministrativo distribuito alla cittadinanza dalla lista del
sindaco in campagna elettorale, si legge che il “…
principio che animerà il nostro modo di interpretare l’attività amministrativa … sarà
quello di considerare il Comune come una
casa di vetro ….. In questo senso la parola
d’ordine sarà: trasparenza”.
Erano solo frasi ad effetto, da spendere in campagna
elettorale, senza poi tanta convinzione? Oppure, il
sindaco adesso ha cambiato idea? Se fosse vero, poi,
che sempre nell’ultimo consiglio comunale, un consigliere di maggioranza, nel corso del suo interevento, abbia definito grave il comportamento che
dipendenti comunali hanno assunto nel riferire all’esterno la notizia della suddetta riunione convocata dal sindaco, allora c’è da chiedersi che titoli
abbia costui per offendere pubblicamente i dipendenti comunali. Chi ha mai detto che sia stato uno
o più dipendenti comunali a riferire la notizia della
riunione? Come si permette di formulare accuse
generiche? Perché accusare ingiustamente ed indistintamente tutti i dipendenti comunali? Se avesse
svelato i nomi del o dei dipendenti comunali a suo
avviso colpevoli, e ci avesse fornito anche le prove
della loro colpevolezza, allora avrebbe reso un utile
servizio, ma in questo modo ha contribuito soltanto
ad avvelenare il clima e ad offendere tutti i dipendenti comunali. Se tutto ciò fosse vero, non possiamo che rimanere molto delusi dal suo
comportamento. Infatti, da lui ci saremmo aspettati
un approccio più serio, più equilibrato, più razionale
e meno emotivo.
Concludendo, poiché chi scrive, ritiene di conoscere
le norme e di averle sempre applicate con rigore
(basta chiedere ai consiglieri di minoranza degli ultimi dieci anni, i quali non hanno mai visto negato
dal sottoscritto l’ accesso agli atti comunali), continuerà a farlo serenamente da consigliere comunale.
A coloro i quali ancora oggi pretendono d’impartire
lezioni di diritto amministrativo dalle pagine di
“TRU…E” (giornale locale di San Basile n.d.r.), domando: se quattro anni fa era legittimo chiedere
l’accesso al protocollo dell’Ente, relativamente ad
un periodo di tre anni, perché oggi sarebbe illegittima la medesima richiesta, relativamente ad un
periodo di soli tre mesi?
Riflettano bene sugli ultimi dieci anni di politica amministrativa, così eviteranno di scrivere tante sciocchezze, accusando la minoranza di essere “in
lampante difficoltà”. La storia, evidentemente, si ripete. Coloro che hanno paura, che sono a corto di
argomenti, alzano la voce, accusano, offendono, minacciano sperando di “annullare” o “tenere a bada”
i propri avversari politici. Purtroppo, per loro, si sbagliano.
Il Consigliere Comunale
Angelo R. Pugliese
Ruffolo: “Il Liceo Classico pronto entro il 2010”
Nei giorni scorsi una delegazione composta
dai Consiglieri Provinciali Pietro Vico e Riccardo Rosa, dal Vice Sindaco di Castrovillari,
prof.ssa Anna De Gaio, dal Dirigente Scolastico
del Liceo Classico “G. Garibaldi” di Castrovillari, prof. Leonardo Viafora e dalla prof.ssa Rosella Vico, è stata ricevuta dall’Assessore
Provinciale alla Pubblica Istruzione e all’Edilizia
Scolastica, Pietro Ruffolo per chiedere rassicu-
razioni sui tempi di inizio e di consegna dei lavori del Liceo Classico “G. Garibaldi” di Castrovillari. Come è noto, proprio di recente, gli
studenti, il personale non docente e i genitori
degli stessi studenti, frequentanti l’istituto avevano intrapreso un’azione di protesta, preoccupati per i ritardi di consegna del liceo.
Attualmente le lezioni si svolgono presso l’immobile dell’ex ragioneria. L’assessore Ruffolo,
sentito il dirigente del settore “edilizia scolastica” della Provincia ha rassicurato i componenti della delegazione sul fatto che si è ormai
conclusa la fase burocratica e che, a breve, sarà
firmato il contratto con la ditta che si è aggiudicata l’appalto.
Il Liceo “Garibaldi”, pertanto, verrà completato
e consegnato entro il 2010.
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anno VII - n. 34
Saracena. Rumors nella Segreteria PD
“Ed allora, chiosa Cirigliano, altro che fiducia. Verrebbe da dire: “AAA cercasi segreteria PD”.
Ma per far capire ancora meglio che con
Russo e De Marco c’è poco da stare allegri, vogliamo fornire altri dati. Elezione
delegati di circolo PD del 27 settembre:
votanti 28 su 54. Lista Bersani, con candidato anche Vincenzo De Marco, 14 voti;
Lista Franceschini, candidato Marcello Cirigliano, 13 voti; Lista Marino 1 voto. La
lista della segreteria, quindi, non raggiunge il 51%.
E pensare che l’attuale segretario, aveva
conseguito 35 consensi su 35 votanti alla
sua elezione solo 10 mesi fa. Sfido, pertanto, conclude Marcello Cirigliano i due
dirigenti del Pd ad un confronto pubblico
sul futuro del nostro partito in cui si
possa ritrovare una discussione reale su
temi reali”.
La mozione Franceschini, fa le pulci a quella di Bersani
Marcello Cirigliano, ex segretario della
Margherita, delegato di circolo della mozione Franceschini alle ultime primarie
degli iscritti, esterna incredulità rispetto
alle dichiarazioni fatte sul precedente numero del Diario di Castrovillari, da parte
di Renzo Russo (Segretario PD a Saracena) e Vincenzo De Marco (del Direttivo PD Saracena) e tuona senza mezze
misure: “Ricordatevi che si è votato solo
per eleggere le segreterie nazionali e regionali e basta!”.
“Bersani e Guccione hanno vinto – prosegue Cirigliano - questo è un fatto inop-
pugnabile, come è ineludibile che venga
esternata soddisfazione da parte di chi ha
sostenuto quelle mozioni; ma da qui ad
estrapolare riscontri sul piano locale c’è
ne vuole. Infatti, basterebbe che i due
giovani dirigenti del PD avessero il coraggio di affiggere pubblicamente l’elenco
degli elettori alle primarie (così come
stabilito dal regolamento) per capire che
dietro i numeri ci sono altre verità e che
il significato da loro espresso è pura fantasia”.
Allora giusto per non confondere le idee,
Marcello Cirigliano, sostenuto dagli altri
amici della mozione Franceschini, in qualità di portavoce di tanti altri malumori,
sottolinea con forza i temi a cui Russo e
De Marco dovrebbero rispondere: dal
mese di luglio, il PD non ha più una sede
(la causa bisognerebbe chiederla a Russo
e De Marco); dal mese di luglio, l’assise
municipale di Saracena, non garantisce
più il plenum dei consiglieri a causa delle
dimissioni di Domenico Metaponte (già
sindaco di Saracena) ed il PD avendo tra
i primi dei non eletti suoi iscritti, non ha
aperto nessuna discussione interna per
agevolare una nuova presenza del PD in
Consiglio comunale; a settembre, il consigliere comunale del PD, Luigi Pandolfi,
approda ad altri lidi uscendo allo scoperto con dichiarazioni pubbliche senza
degnarsi di comunicarlo al partito ed il
segretario Russo per tutta risposta comunica: “Si lo sapevo da tempo, me lo
aveva accennato informalmente” e non
applica nessuna conseguente procedura
di espulsione come da statuto; dall’elezione del nuovo direttivo, non è stata mai
fatta una pubblica manifestazione su temi
locali, ma, ancor peggio, non si riunisce
l’assemblea degli iscritti da sei mesi.
Pippo Callipo, in radio tour elettorale
Ci sarà un candidato della società civile a
Castrovillari alle prossime regionali. A
dirlo è Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione Calabria, noto imprenditore calabrese, già Presidente di
Confindustria Calabria e Presidente della
squadra di volley “Tonno Callipo”, intervenendo dai microfoni di Radio Nord
Castrovillari, nel corso della trasmissione
“Politica e Dintorni” condotta da Leonardo D’Agostino e Domenico Iannibelli.
Un’ora e mezzo di domande, durante la
quale Callipo ha parlato a 360° di varie
questioni, spiegando i motivi che lo
hanno spinto a candidarsi. Il “ragioniere”
Callipo, sollecitato dalle domande dei due
conduttori, da un contributo audio
estratto dall’intervista dell’europarlamentare De Magistris del 9 ottobre, da
interventi telefonici in diretta e da e-mail
di radioascoltatori, ha sostenuto di voler
rappresentare le istanze della vera Calabria: quella solidale, onesta, laboriosa che
ASSOCIAZIONE DEI PARRUCCHIERI
Si rinnova il direttivo
Il 21 ottobre scorso, è stato rinnovato il direttivo dell’associazione ASPI (The Artist of Beauty), l’Associazione dei
Parrucchieri di Castrovillari, aderente a Confartigianato.
Il nuovo direttivo è così composto:Vincenzo Zaccaro (Presidente), Carmine Terranova (Vice Presidente), Daniele
Aronne (Segretario), Maria Francesca Zaccaro (Consigliere), Clara Grieco (Consigliere), Pasquale Procino (Consigliere), Maria Teresa Lombardi (Revisore Unico); Giuseppe
Caputo (Presidente del Collegio dei Probiviri), Sara Grieco
(Probiviro); Mirco Donato (Probiviro). L’Associazione, così
composta, porterà avanti gli obiettivi prefissati al momento
della sua costituzione, cercando di dare sempre il meglio e
prefiggendosi, con l’aiuto della Confartigianato, di promuovere i propri soci nonchè di risolvere le problematiche della
categoria attraverso riunioni, manifestazioni, sfilate, stipula
di convenzioni per favorire i soci nello svolgimento della
propria attività lavorativa, interagendo, altresì, con le amministrazioni e gli enti locali.
vuole crescere e, con coraggio, invertire,
una buona volta, marcia puntando in
modo serio sulle sane, giovani intelligenze ed energie calabresi. “Ho visto ha aggiunto - un immobilismo sia a destra che a sinistra e, vedendo ciò, la gente
mi ha incitato ed ho deciso di mettere la
mia candidatura a servizio della società
civile”. L’intento di Callipo è quello di “rivalutare il cittadino, mettendolo al primo
posto con i suoi bisogni, le sofferenze sue
e quelle della famiglia. Una posizione,
questa del cittadino, che la politica ha invertito”. Ma quale la ricetta che Callipo
ha in mente? “Bisogna valorizzare – dice
- tutte le risorse calabresi: mare, monti,
archeologia, valorizzando il merito e ristrutturando l’apparato regionale”. Ed a
proposito dei costi della politica in Calabria, Callipo ha intenzione, se sarà eletto,
“di riportare gli stipendi dei consiglieri
regionali al minimo, mentre, un’altra cosa
che faremo – dice - sarà la soppressione
degli enti inutili”. Parlando, comunque,
della politica ed alla possibilità che possa
essere il candidato unico del centrosinistra, l’imprenditore dice: “Siamo aperti a
tutte le possibilità”. “I partiti – aggiunge hanno una funzione importante e c’è
stato un “pour parleur” con alcuni partiti minori”. Chiusa questa parentesi, Callipo torna, quindi, a parlare delle
prospettive di rilancio della Calabria, soffermandosi, nello specifico, su Castrovillari e l’area del Pollino. “A Castrovillari
–afferma - c’è una zona industriale che,
un po’ di tempo fa, ho visitato e che è abbastanza disastrata”. “Bisogna, dunque, rilanciare le zone industriali”. A livello
regionale, invece, Callipo ha intenzione di
appoggiare la proposta del Presidente di
Confindustria, Umberto De Rose, di fare
Indagine di Customer Satisfaction all’Inail
Resi noti i dati relativi ai giudizi espressi dall’utenza nei confronti della sede castrovillarese
Per rilevare il grado di soddisfazione
dell’utenza in rapporto alla percezione dei servizi erogati, nella settimana dal 25 al 29 maggio 2009,
l’Inail ha svolto l’indagine annuale di
Customer Satisfaction presso 33
delle proprie sedi dislocate in ogni
regione. In Calabria le sedi scelte
sono state quella di Cosenza e
quella di Castrovillari, diretta dal
dott. Francesco Berardi. L’indagine
si è svolta presso i suddetti uffici,
mediante la auto-somministrazione
e la somministrazione di due questionari, uno nell’area “Aziende” ed
uno nell’area “Lavoratori” e “Centro Medico Legale” (CML).
Alla conclusione della settimana di
indagine, i dati rilevati sono stati trasmessi, tramite l’apposito programma
informatico,
alla
Consulenza Statistico Attuariale,
per le elaborazioni statistiche.
I dati analizzati, sono stati, quindi,
Dott. Francesco Berardi
sintetizzati in report relativi a ciascuna sede, ed in un report di istituto. Dall’esame dei report,
vengono, normalmente, rilevati gli
aspetti di maggiore criticità su cui
intervenire e, quindi, avviate le eventuali opportune azioni di miglioramento.
Le domande rivolte all’utenza erano
riconducibili ai fattori determinanti
la qualità del servizio, individuati
dalla normativa e adottati dall’istituto, ossia: informazione, accoglienza, affidabilità, tempestività,
trasparenza.
Ebbene, sono stati, ora, resi noti i
dati emersi dall’indagine svolta
presso la sede Inail di Castrovillari
dai quali emerge un giudizio medio
complessivo di 3,34 (posto un giudizio positivo, superiore od uguale
a 3), maggiore anche al dato ottenuto a livello nazionale pari a 3,25. Il
risultato finale della sede castrovillarese è, pertanto, ampiamente positivo, rilevandosi, in particolare,
come gli utenti che hanno espresso
un giudizio per niente e poco soddisfatto, costituiscono solo il 7,6 (rispettivamente 1,3% e 6,3%) mentre
ben il 30,0% si ritiene molto, ed il
63,8%, abbastanza soddisfatto.
Nei sevizi erogati agli utenti “Lavoratori”, si sono registrati giudizi in
generale superiori a 3, non
rilevandosi nessun aspetto critico. Il
settore “Aziende”, ha, invece, nella
tempestività di definizione delle
pratiche, i suoi punti deboli con un
giudizio medio di 2,75. Va tuttavia
considerato che la sede castrovillarese fornisce dei servizi base per il
settore in questione, perché trattasi
di sede di tipo C. Partendo, quindi,
dal voto relativo al giudizio complessivo medio (3,34) e considerando la scala di misura utilizzata da
1 a 4, si può concludere che la sede
Inail della città del Pollino, ha ottenuto una valutazione più che positiva potendo annoverare, tra l’altro,
nell’item “Cortesia e disponibilità
del personale” dell’indicatore “Accoglienza”, una ottima performance
con il 3,57 nel settore “Lavoratori”
ed un ben 3,71 nel settore
“Aziende”.
Giuliano Sangineti
in Calabria tutte zone franche. Fra i temi
trattati dal candidato alla presidenza della
Regione, c’è stato anche il problema del
credito. Secondo Callipo, “il vero problema non è il costo del denaro, ma il
fatto che le banche non danno più credito (trincerandosi dietro Basilea 2 e sul
fatto che la Calabria è pericolosa”). Mentre riguardo alla Banca del Sud, proposta
da Tremonti, dice: “Potrebbe essere un
aiuto quando verrà Carnevale. E’, infatti,
una grandissima baggianata, un carrozzone che servirà a sistemare politici
“trombati”. “Abbiamo - ha continuato una rete infrastrutturale di collegamento
su strade e ferrovie risalente alla dominazione borbonica che versa in condizioni a dir poco fatiscenti e di estrema
pericolosità. Basti pensare ai fiori che
vediamo su entrambi i lati ad ogni km
della nota 106 o meglio conosciuta
come “Strada della morte” , o di altre
strade iniziate e mai terminate (Serra San
Bruno) o , ancora, altre abbandonate al
proprio destino di devastazione (frane)
nella totale indifferenza delle istituzioni;
mentre per quanto riguarda la strada ferrata, è obsoleta: un’offesa ai calabresi, e a
tutti gli italiani”. Questi, solo alcuni dei
punti trattati nello studio radiofonico da
Callipo il quale ha tenuto, altresì, a sottolineare la sua totale disponibilità all’ascolto verso tutti, ed essere , qualora
eletto, il garante e promotore di un progetto di innovazione sociale ed economica della regione. Con tono pacato, ma
deciso e determinato, da uomo virtuoso,
nei saluti ha così riassunto: “insieme crediamoci, spero di essere coerente e conseguenziale, di non tradire le aspettative
di chi riporrà in me la propria fiducia e
dei calabresi tutti. Io ce la metterò tutta”.
Ricordato
il 4 Novembre
Per la ricorrenza del 4 novembre, il sindaco di
Castrovillari, Franco Blaiotta, ha rivolto “un
commosso pensiero a tutti coloro che hanno
sacrificato la propria vita per la Patria”. “Auspico, pertanto – ha precisato il primo cittadino
- che le tensioni internazionali trovino sempre
soluzioni, nell’ambito di un proficuo confronto
fra le parti, senza il ricorso all’uso della forza”.
Per la particolare ricorrenza l’Amministrazione
ha fissato, nella mattinata, una Messa celebrata
nella chiesa di Santa Lucia. Al termine, da piazza
Municipio, corteo con la deposizione di una corona d’alloro dinanzi al monumento ai Caduti
di tutte le Guerre, in piazza Indipendenza, a cui
hanno partecipato autorità civili, militari e la popolazione. Nel ricordo dei caduti di tutte le
guerre, la Città di Castrovillari, così, ha celebrato la Festa dell’Unità Nazionale e delle
Forze Armate, un’occasione per riaffermare il
desiderio e la speranza di un futuro di pace,
dove il rispetto per la persona umana costituisce un valore imprescindibile ed irrinunciabile.
“Ai militari italiani, poi, impegnati nelle missioni
di pace – ha precisato il sindaco - va l’augurio
che possano attivamente continuare a contribuire alla realizzazione di un mondo più libero
e giusto ed allo sviluppo di quelle popolazioni e
territori per i quali operano”.
8
anno VII - n.34
Trekking urbano nella valle del Coscile
Anche la città di Castrovillari, domenica scorsa 1 novembre, attraverso una lodevole iniziativa del
locale CAI, Club Alpino Italiano,
retto dal presidente Eugenio Iannelli, in collaborazione con l’Associazione Amici della Terra Pollino,
ha ricordato la Giornata nazionale
del trekking urbano, disegnando un
percorso tanto suggestivo quanto
originale. Quattro ore di sana passeggiata (organizzazione L. Giannitelli), accessibile a tutti, lungo
sentieri poco esplorati che hanno
destato stupore tra i partecipanti
e che hanno dato l’opportunità di
osservare l’ambiente circostante e
la città da altre inusuali angolazioni.
Protagonista, il centro storico, la
Civita, e la valle del fiume Coscile.
Partendo da largo San Giuliano, il
percorso, tra paesaggio, natura e
archeologia, ha seguito la via di Fiumicello, inoltrandosi sul sentiero
nella valle del Coscile e ritornando
a largo San Giuliano risalendo la
via di San Rocco. La vegetazione
spontanea ha preso il sopravvento
ma in passato, gli appezzamenti di
terreno del fondovalle ed i terrazzamenti dei versanti sovrastanti,
erano intensamente coltivati.
Lungo le rive del fiume, erano di-
foto De Marco
slocati i mulini, le gualchiere, i telai
per la lavorazione della seta, le calcinare. Dal fondovalle lo sguardo
è riuscito a risalire fino a scorgere
gli antichi quartieri: Pantanello, San
Vito, Rocca Poverella, Giudeca.
La via di Fiumicello è un largo sentiero sterrato che si affaccia sulle
pareti ripide e scoscese della valle
stretta e profonda in cui scorre il
torrente (Fiumicello). A metà tracciato, tra la vegetazione, sopravvive ancora un consistente tratto
della cinta muraria, segnato dal
tempo e dall’incuria. Alla base del
colle di Santa Maria del Castello, la
via di Fiumicello si congiunge alla
via di San Rocco, affacciata sulla
vallata ampia del fiume Coscile.
Fino al XIX secolo, chi transitava
dalla valle del Crati a Campotenese, utilizzando queste due vie di
comunicazione, attraversava i
quartieri popolosi della “Civita”,
l’antico borgo fortificato di epoca
Normanna, che migrò, nel corso
dei secoli, dal colle di Santa Maria
del Castello al colle del Lauro. Dell’antico abitato restano solo frammenti di ceramica policroma, resti
di intonaci affrescati, pochi ruderi.
(b.s.)
Saracena al 7 °
Salone del Turismo
di Lugano
Scoprire il paesaggio, la storia, l’enogastronomia, il
“terroir”, gli eventi, la cultura e l’identità della Calabria, passando per Saracena, con la complessiva
offerta turistica e ricettiva. Ecco il senso della presenza della Regione Calabria con i Comuni di Scilla
e Saracena, al 7° Salone Internazionale del Turismo
conclusosi a Lugano.
Per Saracena due nuove guide cartacee offerte visitatori dello stand dell’Associazione “Città del
Vino”, con lo staff del neo costituito Ufficio del Turismo della Città del Pollino, guidati dall’Assessore
Antonio Di Vasto e dal Sindaco Mario Albino Gagliardi che ha partecipato alla prima giornata dell’importante evento internazionale dedicato alla
vacanza ed ai viaggiatori. Dalle ricchezze naturalistiche e paesaggistiche, concentrate nei pianori di
Novacco, Masistro, Cifariello e Campilongo, dove
poter praticare sci da fondo in inverno e, ad esempio, trekking mountain bike ed orienteering in
estate, al pluripremiato Moscato Passito di Saracena; dalla kasbah araba del centro storico al patrimonio
monumentale,
alle
emergenze
archeologiche; dagli eventi clou dell’identità e della
tradizione religiosa e popolare (come la Festa di S.
Leone) alla ricca ed interessante programmazione
socio-culturale estiva che, proprio sul management
dell’identità, riesce ad abbinare all’intrattenimento
popolare, qualificati momenti didattici. Gli scatti
confezionati nei due diversi depliant, studiati per
target ed offerte diversi ma complementari, offrono al turista, incluso quello di prossimità, così
come allo stesso cittadino ri-motivato, lo spaccato
autentico di una realtà e di una comunità che, con
sempre maggiore convinzione e innovazione, sta investendo sulla montagna e sul turismo sostenibile
e dell’identità. Tra le tante visite presso lo stand di
Saracena, quella dell’Assessore al Turismo della
Provincia di Crotone, Gianluca Bruno, dell’Assessore al Turismo del Comune di Scilla (unica città
calabrese presente assieme a Saracena), e del prof.
Pasquale Martire, noto esperto nel settore alberghiero e turistico del Pollino, che si sono complimentati con il sindaco e lo staff di Saracena per la
passione e l’organizzazione dimostrate nel contesto dell’importante appuntamento in Svizzera.
9
anno VII - n. 34
Serata di… cuore al Protoconvento
Prima giornata del socio, sabato 31
ottobre scorso, al Protoconvento
Francescano, organizzata dall’Associazione “Amici del cuore” diretta dal dr.
Giovanni Bisignani, primario di cardiologia all’Ospedale di Castrovillari,
anche per tracciare un iniziale bilancio dei primi sei mesi dell’Associazione “Centro Cuore di Donna”
diretta dalla dott.ssa Marilena Morano, il centro nato per aiutare tutte
quelle donne in pre e post menopausa, in questo nuovo cammino con
l’ausilio di psicologi e per educarle alla
cultura della prevenzione delle malattie del cuore che colpiscono la donna
soprattutto in questo periodo della
loro vita.
Oltre alla parte ricreativa della manifestazione, con performance di scuole
di ballo, sfilate di abiti da spose ed abbigliamento per bambini, spettacoli di
cabaret, la parte riflessiva ha registrato la presenza ed i commenti di
vari soggetti istituzionali.
Il Sindaco di Castrovillari, Franco Blaiotta, ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione verso le strutture di
cardiologia ed emodinamica . A tale
proposito, il presidente della Pro
Loco cittadina, Giovanni Amato, ha
confermato che l’ente sarà vicino all’istituzionalizzazione del servizio, destinando 1 euro dalla vendita dei
biglietti della lotteria in occasione
degli 80 anni del gruppo folklorico.
Fabio Perri, presidente dell’Associazione “Centro Cuore di Donna” ha
lamentato lo scarso impegno delle
istituzioni sul mancato reintegro del
personale presso il reparto di cardiologia, perché solo così, ha detto, gli
ambulatori potranno funzionare completamente. Oggi, ha continuato, arri-
vano pazienti da tutta la regione, grazie al lavoro del dr. Bisignani, ad impiantarsi il peacemaker, ma poi, per i
controlli, a causa di carenza di personale, queste stesse persone devono
andare fuori perché non c’è la possibilità di garantire il servizio.
Per il Consigliere regionale dell’UDC,
Michele Trematerra, si parla tanto di
puntare su una sanità di eccellenza e
poi, quando esiste una realtà all’avanguardia come quella organizzata dal
dr. Bisignani, si fa di tutto per non potenziarla. Il Consigliere provinciale,
Riccardo Rosa, ha ricordato la nefasta
decisione di accorpare l’ASL a livello
provinciale, ringraziando, invece, il dr.
Bisignani per il suo lavoro che contribuisce a qualificare il nostro ospedale.
Felice per i risultati raggiunti dall’associazione, che ha raggiunto gli oltre
100 soci, la dott.ssa Morano, la quale
ha annunciato, nel corso della serata,
la nascita della sezione giovanile,
mentre soddisfatta per il progetto
“Cuore di donna” si è dichiarata il vicesindaco, Anna De Gaio,. “La prevenzione può e deve essere la strada
utile a vivere meglio – ha dichiarato
l’amministratrice - e l’aver focalizzato
l’attenzione di questa azione preventiva nei confronti delle donne in pre e
post meno pausa è lodevole perché
offre quella occasione utile per fare
dell’attenzione e cura della propria
salute una testimonianza credibile di
come la vita sia un dono prezioso da
custodire con grande riguardo. A questo unisco – ha concluso il vicesindaco - le sollecitazioni verso la
dirigenza della nostra Asp affinché si
ritorni a dotare il nostro reparto di
cardiologia del massimo dell’efficienza
che da sempre lo ha contraddistinto
come struttura d’eccellenza e punto
di riferimento per le patologie del
ramo in tutta la provincia, segno di
quell’impegno di cuore che il primario, dott. Bisignani, il suo staff e tutto
il personale medico ed infermieristico,
che con lui lavorano quotidianamente,
hanno profuso da sempre per il bene
della persona”.
10
anno VII - n. 34
Aeroporto della Sibaritide. Sarebbe vero sviluppo?
Con riferimento alle dichiarazioni, riportate nel precedente numero del Diario, rilasciate da alcuni politici locali in merito alla realizzazione dell’aeroporto
della Sibaritide, presentato come un’infrastruttura
strategica per lo sviluppo dell’area, è da precisare che:
non esiste alcuna connessione organica tra dotazione
infrastrutturale e sviluppo locale; la presenza dell’aeroporto, di per sé, non implica una migliore accessibilità del contesto locale, se lo scalo non è
adeguatamente inserito nelle rotte nazionali ed internazionali gestite dalle compagnie low cost; nel trasporto aereonautico sussistono enormi economie di
scala e il mercato presenta una struttura fortemente
competitiva, in funzione delle quali le compagnie operano prevalentemente su scali che movimentano
centinaia di migliaia o milioni di passeggeri. Date tali
dinamiche di mercato, bisognerebbe piuttosto potenziare il principale hub aeroportuale regionale, ovvero lo scalo di Lamezia Terme, al fine di creare la
massa critica (in termini di passeggeri) necessaria per
attrarre le compagnie low-cost, anziché frammentare
la già fragile domanda regionale su diversi scali. Esistono altri aeroporti regionali minori (Crotone, RegQuante storie avvengono alla fermata di
un autobus. Storie di spazi non regolamentati, di auto parcheggiate in divieto
di sosta, storie di autisti di autobus che
effettuano delicate manovre in retromarcia e sperano, anche questa volta, che
vada loro bene perché “civilissimi” conducenti si infilano e sorpassano. Quante
storie alla fermata di un autobus: storie di
padri che partono, di universitari che
ormai laureati non tornano più, mentre
quelli che ritornano, sempre meno in verità, trovano le stesse cose distrutte e,
alla meno peggio, ricostruite. Storie di turisti che arrivano giusto il tempo di scattare una foto e poi ripartono. In auto sia
ben chiaro. Storie di orari di autobus che,
anche a pagamento, non si trovano da
nessuna parte. Storie di bandiere arancioni sempre più sbiadite, storie di nonni
che hanno saputo gestire il territorio in
base alle reali esigenze della comunità
senza modificarne negativamente l’ambiente e il paesaggio, storie di uomini illustri del passato che attraverso
espressioni artistiche e letterarie hanno
lasciato valori civili e morali che le giovani generazioni hanno ormai dimenticato. Tanto per sgombrare il campo da
qualsiasi equivoco, sono uno di quelli che
per spostarsi viaggia con gli autobus, anzi,
la mia famiglia, ha sempre viaggiato con
gli autobus. Anch’io ho subìto il disagio di
recarmi a Castrovillari per prendere l’autobus, ma credo ci sia bisogno di essere
obiettivi e realistici, dissimulare non
serve a nessuno, anzi è controproducente. Non mi risulta che la SIMET faccia fermate dirette ad Altomonte, e, se
non sbaglio, questo ameno paese non figura più tra le tanto sperate bandiere
arancioni. Eppure la comunità altomontese riesce a catalizzare, d’estate e non
solo, numerosi visitatori richiamati dal
Festival EuroMediterraneo che vede impegnati importanti artisti di livello internazionale. Non conosco le ragioni per
cui la SIMET ha soppresso le fermate per
Roma, fatto sta che l’azienda, privata, è
bene ricordarlo, ha fatto i propri interessi. Forse per ragioni di poca conve-
gio Calabria) che, pur essendo al centro di aree densamente popolate, non sono riusciti a inserirsi nei
circuiti internazionali e presentano una limitatissima
capacità di movimentazione passeggeri, con un impatto quasi nullo sullo sviluppo turistico ed economico locale. Anziché, quindi, creare un nuovo
aeroporto regionale, con conseguente spreco di risorse finanziarie e dispersione della domanda interna,
sarebbe preferibile rendere maggiormente accessibile lo scalo di Lamezia, potenziando i relativi collegamenti pubblici e ferroviari. Lo sviluppo dipende
dalla capacità dei soggetti istituzionali di cooperare
per avviare e condurre percorsi di sviluppo condivisi
che mobilitino risorse e competenze locali. La capacità di mobilitare le risorse subutilizzate ed eliminare
le rigidità sociali che creano inefficienze ha una rilevanza, nei processi di sviluppo, non secondaria rispetto la disponibilità di risorse finanziarie ed
infrastrutturali. Lo sviluppo locale non passa attraverso la semplice crescita della dotazione infrastrutturale, ma attraverso complesse strategie orientate
a stimolare un utilizzo ottimale delle risorse materiali
ed immateriali localmente disponibili, in primo luogo
le risorse umane. Come ha dimostrato paradigmaticamente la pluridecennale vicenda dell’intervento
straordinario per il Mezzogiorno, la sola infrastrutturazione (se non inserita un’ampia strategia di crescita) non produce sviluppo. Le strategie
infrastrutturali hanno semplicemente creato appalti
e posti di lavoro attraverso i quali la classe politica locale ha alimentato i propri circuiti clientelari, senza
promuovere alcun autentico sviluppo auto-propulsivo. Con la scelta di sostenere un ulteriore e dispendioso intervento infrastrutturale, evidentemente
la classe politica locale, preferisce continuare a gestire la leva della spesa pubblica per acquisire consenso, anziché promuovere autentici percorsi di
sviluppo utilizzando al meglio lo stock di risorse localmente disponibili. Del resto, uno sviluppo che renderebbe autonomi vasti strati della popolazione
locale dai meccanismi clientelari non è nell’interesse
della classe politica. Questa preferisce continuare a
fare “manutenzione della precarietà” attraverso la
spesa pubblica, piuttosto che favorire l’emergere di
nuovi percorsi di sviluppo che condurrebbero all’autonomia della struttura sociale dalla sfera politica. La
logica localistica, che si cela dietro le pressioni per la
realizzazione del nuovo aereoporto della Sibaritide,
dovrebbe essere stata completamente superata dalla
classe politica locale, alla luce dei disastri che tale
modus operandi ha prodotto in passato. Il contesto
locale non necessita tanto di nuove infrastrutture,
quanto (soprattutto) di una nuova classe dirigente
capace di affrontare il problema dello sviluppo con
un approccio innovativo, svincolato dalle logiche elettoralistiche o localistiche che, tuttora, appaiono dominanti. Se la scena continuerà ad essere dominata
da attori politici che promuovono la realizzazione di
nuove cattedrali nel deserto, ritenendo che lo sviluppo locale dipenda da queste, difficilmente la Calabria riuscirà a compiere quel salto di qualità,
soprattutto culturale, necessario per sostenere percorsi duraturi di sviluppo. Una classe dirigente responsabile concentra le già scarse risorse finanziarie
pubbliche su progetti realmente impattanti, non le
disperde per promuovere, irresponsabilmente, interventi destinati a non avere alcun impatto concreto.
Armando Russo
Il punto di vista…
nienza o forse per ovvi motivi di sicurezza. Dico ovvi motivi di sicurezza perché ormai solo i più distratti non si
accorgono che il tratto di strada che va
dai pressi della CRAI fino all’incrocio i
“Nandu u Palazzu”, è diventato un intrico
disordinato e caotico di auto e pedoni,
specie in particolari momenti della giornata. Morano diventa sempre più un
paese a misura di automobile e non a misura d’uomo. Avessimo almeno la segnaletica orizzontale! Quella verticale
abbonda pure nei vicoli più angusti. Ci
fosse almeno un vigile, con un fischietto
in mano. Forse, e sottolineo forse, riuscirebbe ad intimorire qualche “civile” patentato. Ma si sa la colpa è nostra che
abbiamo la cattiva abitudine di andare a
fare la spesa con l’auto quasi fin dentro i
negozi, anche chi quei negozi c’è li ha
sotto casa. Morano diventa sempre meno
accessibile, meno fruibile, meno piacevole
e rilassante. Chiedetelo alle strade che vivono tormentate da buche e voragini,
chiedetelo alle strade ormai dimenticate,
devastate e dissestate dall’acqua e rese
inaccessibili al transito. Le strade dell’agro di Morano, dovrebbero essere
porte di accesso per le maggiori vette del
Pollino, volàno importante per incentivare il circuito turistico-escursionistico
del nostro territorio, rendendo varia e
più duratura l’offerta turistica locale soprattutto dei pochi ma efficienti agriturismi.
Io mi chiedo: ma dov’è questo circuito
turistico a Morano? Morano è, a malapena, sfiorata dai flussi turistici che contano. Non c’è un punto informazioni.
Non c’è un’associazione che promuova
e valorizzi tutte le risorse disponibili del
nostro territorio, risorse sociali, culturali,
architettoniche, paesaggistiche. Manca
un’area attrezzata alla ricezione degli autobus e dei turisti. Non ci sono orari di
autobus nel raggio di 7 Km. Come do-
vrebbero orientarsi questi numerosi turisti. Manca un’adeguata segnaletica che
indica al visitatore le innumerevoli bellezze artistiche e storiche del nostro
paese. Le chiese, a parte gli orari delle
funzioni religiose, sono sempre chiuse o
quasi. Le guide turistiche si contano sulle
dita di una mano. Nessuna struttura ricettiva comunale, nessuna infrastruttura
turistica, nessuna infrastruttura sportiva.
E scempi, invece, tanti. L’aver ripristinato
l’accesso agli autobus, nell’area presso il
Municipio, ha ulteriormente compromesso una situazione viaria già abbastanza confusa. Questo ritorno al
passato, non ha portato, a mio parere,
nessun beneficio in termini di servizio ai
cittadini, poiché aree del territorio moranese e gran parte del centro storico risultano isolate da collegamenti pubblici.
In questo ambito, troverebbe una praticabile soluzione, l’utilizzo di mezzi a bassissimo costo ed impatto ambientale
come navette elettriche/ibride. Le navette, intercettando a valle le esigenze
dei visitatori/abitanti, servirebbero a raggiungere in pochi minuti, le zone alte del
borgo. E non solo. Renderebbero meno
lontane le aree campestri della Piana di
Morano. Immaginate che sgravi economici sui genitori che ogni mattina accompagnano i figli alla fermata
dell’autobus e al ritorno devono riandarli
a prendere. Immaginate gli anziani che
dalle zone di Piazza Croce, potrebbero
Il Diario di Castrovillari e del Pollino
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restituito. E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte.
Scriveteci a: [email protected]
Visitate il sito web ww.ildiariodicastrovillari.it
recarsi ogni tanto in Piazza Maddalena
senza grossi sforzi. Pensate a donne con
la spesa, a scolari con grossi zaini sulle
spalle. Immaginate le mamme, che con il
cattivo tempo, aspettano i propri figli di
ritorno dalla scuola, quante preoccupazioni in meno. Quanti anziani, in totale
autonomia, sfrutterebbero queste navette per recarsi a trovare i propri cari
al Cimitero. Queste cose non fanno
parte di altri mondi, sono cose che accadono già in altri piccoli borghi, in Toscana,
per esempio, regione che conta 32 borghi certificati con la bandiera arancione,
contro i 7 soltanto di tutto il Meridione
d’Italia. Un dato che certamente fa riflettere. E la riflessione è molto semplice:
l’ambiente in cui viviamo non è solo un
luogo naturale, ma è soprattutto un
luogo antropologico, dove l’uomo vive,
lavora, produce cultura, migliora e modifica le proprie condizioni senza andare
ad intaccare negativamente il territorio.
Servono regole chiare e certe che tutti
devono rispettare, in particolar modo
quelle della convivenza civile ed igienicosanitarie. Credo che serva gente che
abbia a cuore il posto in cui vive. Serve
gente che abbia voglia di lavorare. Forse
qualcosa inizia a muoversi. A Morano, in
via Nazionale, centocinquanta metri di ristrutturazione fognaria, hanno visto impegnati
politici,
amministratori,
professionisti, tecnici, maestranze ed altre
preparate persone. Aspetteremo i lavori
della metropolitana per vedere di nuovo
all’opera un dispiego di tali forze lavoro.
Continuate a fare il vostro dovere, noi
cittadini moranesi lo stiamo facendo da
tempo pagandovi le tasse. Nell’attesa dell’arrivo della metropolitana, ci accontenteremo di vedere finiti molti lavori iniziati
e mai più completati, ma soprattutto ci
accontenteremo di maggiore attenzione
alla cura dei luoghi, nonché alla loro manutenzione. Amministrare non è cosa
semplice, e di questo, in tanti, ne siamo
convinti. Ma giocare a fare e disfare, come
i nostri politici ed amministratori di ieri e
di oggi, che si sono succeduti in questi
anni, mi sembra davvero ledere la nostra
comunità. Bisogna abbandonare le logiche dei clientelismi e trasversalismi ed intraprendere
la
strada
della
programmazione che nasce dal confronto di idee. Decoro, vivibilità, condizioni di igiene, passano anche attraverso
la cura delle “caggie”, “ra mindosa” e dei
fichi selvatici, quelli che crescono “ndi casalini”, a volte anche sui muri tanto per
intenderci, specie tipiche del nostro
borgo e a quanto pare protette. Nella
cultura risiede la formazione dello spirito
critico individuale, che fa sì che l’individuo si relazioni con il patrimonio culturale collettivo, sia esso quello di
appartenenza, ma anche quello diverso
dalle proprie radici. Ah….ecco, è arrivato
finalmente! Tra una divagazione e l’altra il
tempo è passato. Mi è venuto a prendere
un amico. Mi accompagna a Castrovillari,
alla stazione dei pullman. Parto per
Roma, con l’autobus della SIMET!
Roberto Angelo Motta
11
anno VII - n. 34
In migliaia sotto la pioggia per l’ultimo saluto a Natuzza
Il vescovo di Mileto, Luigi Renzo: “Già santa perché in paradiso”
E’ morta il giorno di Tutti i Santi, a Mileto, Fortunata, Natuzza, Evolo, di 85
anni, nota come la ‘’mistica’‘ di Paravati,
la frazione del paese in cui risiedeva, per
la sua capacità di “parlare“ con la Madonna, con i Santi e i con i morti, di parlare, da donna analfabeta, lingue
straniere, di trovarsi in più posti contemporaneamente, di conoscere ogni
cosa della persona che gli stava davanti
ed alla quale, ogni anno, in Quaresima
comparivano le stimmate. La coincidenza che sia spirata proprio in occasione della ricorrenza dei defunti, con
cui entrava in contatto, viene interpreta
dai fedeli come un ulteriore segno della
volontà divina.
Ho avuto la fortuna di incontrarla, ma
da scettico, circa venticinque anni fa,
quando capitai a Paravati per accompagnare una parente a cui da poco era
scomparso il marito. Una casa modesta,
dove era stata ricavata una cappella, una
statua della Madonna, tanta gente a pregare e a fare la fila: queste le prime immagini impresse nella memoria. Allora,
Natuzza, non era stata ancora segnata
da problemi fisici e riceveva tutti serenamente. Da buon diffidente, quando
venne il nostro turno, io preferii attendere fuori dalla stanza in cui solitamente si appartava con i fedeli. Ai miei
parenti, ormai già accomodatisi tranquillamente, incontrati, ovviamente, per
la prima volta, ordinò, però, di far entrare anche la persona che era arrivata
Un’immagine suggestiva di Natuzza
con loro. Notevolmente imbarazzato,
con gli occhi di decine di persone che
non capivano il mio atteggiamento, ma
anche per non mettere in difficoltà i
miei parenti, non me la sentii di rifiutare.
E così ebbi la fortuna di assistere in diretta al colloquio in cui Natuzza, con
forti inflessioni dialettali, dava dei messaggi alla vedova che avevo accompagnato, da parte del defunto marito che
si trovava in quel momento nella “Prateria”, una sorta di Paradiso. Quando ci
salutammo prese la mia mano tra le sue
e riconobbe il mio scetticismo che fece
traballare con un sorriso semplice e
dolcissimo, dandomi appuntamento ad
una prossima volta.
Natuzza, si è spenta a Paravati nel Centro per Anziani che lei stessa aveva realizzato grazie alle offerte dei fedeli. Le è
stato fatale un blocco renale che l’aveva
colpita nei giorni scorsi e che aveva aggravato una situazione clinica già molto
compromessa. I figli ed i nipoti, considerata l’inutilità di qualsiasi terapia, avevano deciso ieri di toglierla dalla clinica
di Catanzaro dove era in cura e portandola a Paravati, dove durante la
notte ha perso conoscenza. “Natuzza ci
lascia una grande eredità. – commenta il
presidente dell’Ucsi (Unione Cattolica
Stampa Italiana) Calabria, Carlo Parisi:
quella fede incrollabile in Dio e nella
Madonna, di cui è stata umile testimone
per tutta la vita”. Alla mistica di Paravati,
lo stesso Parisi aveva consegnato ad honorem la tessera numero 1 dell’Unione
Stampa Cattolica della Calabria il 7 giugno del 2008, alla presenza degli arcivescovi Salvatore Nunnari e Luigi Renzo,
conferendole anche un Premio, l’Affabulatore d’oro, “per le sue straordinarie doti di comunicatrice di verità”.
“Ora sta a noi – conclude Parisi – completare il progetto di Natuzza per la
realizzazione di quella grande casa per
alleviare le necessità di giovani, anziani, e
di quanti altri si troveranno nel bisogno,
e una grande chiesa che si chiamerà
Cuore Immacolato di Maria Rifugio
delle Anime”. Un progetto affidato in
sogno dalla Madonna a Natuzza nel lon-
La scuola materna di Cammarata
sarà soppressa?
L’allarme del Commissario straordinario del Distretto scolastico n. 19,
Gianni Donato, in una lettera all’assessore alla pubblica istruzione, Anna De Gaio
Prima della fine dell’anno, se non interverranno seri e coraggiosi interventi di
carattere istituzionale e politico, si abbatterà sulla nostra Regione e la nostra
Provincia, inesorabile, tagliente e devastante, la scure del cosiddetto “dimensionamento dei Plessi” (vedi “Diario” del
31 ottobre u.s.). Ho cercato, nei giorni
scorsi, di sollevare il problema, con accorati interventi diretti ai Responsabili istituzionali (Regione, Provincia, Sindaci e
Dirigenti scolastici dei Comuni interessati) e all’opinione pubblica, attraverso i
mezzi di comunicazione che, eccezion
fatta per una testata a tiratura regionale
ed un settimanale locale, non hanno rite-
nuto di dare ad esso la rilevanza del caso.
Inizialmente, non avendo ancora elementi
sicuri a disposizione, non ho creduto opportuno fornirti, al riguardo, alcuna comunicazione, ritenendo che Castrovillari
sarebbe stata risparmiata da questa
forma di dimensionamento. Ora, anche
dopo aver consultato alcuni Dirigenti
scolastici, e la Direzione del II Circolo in
particolare, si ipotizza, qualora l’operazione dovesse andare in porto, la soppressione (l’eliminazione “fisica”) della
Scuola materna di Cammarata, ultimo ed
unico presidio scolastico rimasto in questa bella e produttiva contrada che, per
alcuni aspetti, rappresenta il fiore all’oc-
Lipambiente riconferma
Covelli, presidente nazionale
Si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea straordinaria di Lipambiente Onlus. Il 31
ottobre scorso,. presso il Protoconvento Francescano, è stato rinnovato, dopo 5
anni, il nuovo consiglio direttivo dell’associazione nazionale. Nella carica di presidente è stato confermato, all’unanimità, Cosimo Covelli. Sono stati eletti, inoltre,
vicepresidente nazionale, Stefania Rosano, e consiglieri Antonio Di Maio, Filomena
Franzese, Giacomo Coscarelli,Antonio P. Licciardi, Francesco Ferrara,Alfonso Viola,
Michele Reale. Hanno partecipato alle votazioni 380 volontari, tra cui Francesco
Pristerà, rappresentante della provincia di Catanzaro, nonché rappresentante della
Protezione Civile Calabrese, Santina Corona, presidente Lipambiente della sede
regionale dell’Abruzzo (a L’Aquila), e il presidente della sede regionale della Basilicata (a Matera), Pier Pasquale Pasqualicchio, accompagnato dai suoi volontari. Intervenuti, altresì, i presidenti delle sedi territoriali delle provincie di Cosenza,
Catanzaro, Matera, L’Aquila. Sono inoltre pervenute le deleghe delle altre sedi regionali. L’associazione ricomincia con nuove cariche e nuovi obiettivi ben precisi
da raggiungere. “Non è importante il ruolo che si riveste nell’associazione a farti
diventare qualcuno ma l’impegno e la volontà che impieghi per aiutare gli altri.
Questo è il ruolo del volontario, il principio cardine da cui ripartire per fare sempre meglio”, ha sottolineato il riconfermato presidente Covelli durante l’assemblea.
Durante la convention, l’associazione si è dimostrata un grande serbatoio di umanità e di energie che fa onore alla nostra terra, sempre pronta a salvaguardare il
nostro patrimonio ambientale ed a partire su tutto il territorio nazionale per qualsiasi emergenza con uomini e mezzi.
chiello della Comunità castrovillarese!
Come puoi ben immaginare, sarebbe una
vera e propria iattura che, oltre a privare
i numerosi cittadini residenti di questa
tano 1944, che sta diventando, pian
piano, realtà, ma che necessita ancora
del contributo di tutti.
La morte di Natuzza Evolo, ha trovato
eco anche su Facebook. Sul social network, già nelle ore immediatamente
successive alla sua morte, sono nati 13
gruppi ai quali hanno aderito migliaia di
persone. Il gruppo al momento piu’ numeroso è ‘’Natuzza Evolo: Santa subito’‘
che conta 3.999 membri. Un altro
gruppo, ‘’Natuzza Evolo, addio mamma
Natuzza, santa subito’‘, ha raccolto
1.083 adesioni. Ci sono poi i gruppi
Beata Natuzza Evolo, con 496 membri,
‘’Giovani Mamma Natuzza’‘, con 353
membri. E la pioggia battente, di martedì 3 novembre, ai funerali di Natuzza
Evolo, non ha impedito al vescovo di Mileto, Luigi Renzo, di pronunciare una
frase che in molti aspettavano: “Natuzza
è già santa perché è in Paradiso”. Natuzza, sarà sepolta nella sede della fondazione da lei costituita, ma si potrà
visitare la sua tomba solamente a partire da domenica prossima perché ci
sarà bisogno di eseguire in questi giorni
alcuni lavori di allestimento della cappella.
Giuliano Sangineti
Il presidente dell’Ucsi Calabria, Carlo Parisi, consegna il premio
l’ Affabulatore d’oro e la tessera numero 1 dell’Ucsi Calabria a Natuzza
(era il 7 giugno dello scorso anno)
popolosa contrada di un Diritto costituzionale, con le gravissime conseguenze
del caso per le famiglie ed i bambini, suonerebbe come una beffa per il Comune
di Castrovillari, che ha profuso enormi risorse finanziarie per rimodernare le
strutture nelle quali è, attualmente, ubicata la scuola materna. Infatti il Ministro
della Pubblica Istruzione, sta premendo
affinché sia attuata, per l’anno prossimo,
la seconda fase del dimensionamento
scolastico che prevede la soppressione
delle scuole con meno di 50 alunni nelle
elementari, meno di 30 nelle materne e
meno di 45 nelle medie. Il Presidente
Agazio Loiero, ha già comunicato che,
nella Conferenza Stato-Regioni, farà le
barricate, per scongiurare questo evento
nefasto. Il Presidente Mario Oliverio è già
sul piede di guerra. I Sindaci ed i Dirigenti
scolastici dei Comuni interessati, nel nostro Distretto, mi hanno sollecitato a
convocare una riunione urgente per discutere sul problema e decidere eventuali iniziative.
Adesso, essendo anche Castrovillari stata
“toccata”, è necessario l’apporto dell’Amministrazione comunale della Città,
per come già avvenuto, con successo, nel
corso della prima fase del dimensionamento. Ti prego, pertanto, di adoperarTt,
in ogni sede, affinché questa nefasta calamità, che avrebbe conseguenze indicibili
per le nostre Comunità, sia evitata.
Il Commissario Straordinario
Gianni Donato
“Basta tagli, non possiamo
garantire la sicurezza ai cittadini”
40.000 poliziotti hanno manifestato in corteo per le vie di Roma
“La sicurezza è un diritto. E i diritti non si tagliano. Si difendono”. Questo lo slogan della grande manifestazione
che si è svolta con un corteo composto da migliaia e migliaia di poliziotti (40.000 secondo gli organizzatori) che
ha attraversato le
vie di Roma per
protestare contro i
tagli alla sicurezza
del Governo e contro il mancato stanziamento,
nella
Finanziaria 2010, di
nuove risorse. I manifestanti, raccolti
sotto i vessilli dei
sindacati di Polizia,
della Polizia Penitenziaria e del
Corpo Forestale
dello Stato, sono
giunti da ogni parte
d’Italia con pullman,
treni ed auto, a proprie spese e rinunciando ad un giorno di ferie o di riposo. Si sono ritrovati
nella prima mattinata in piazza Bocca della Verità a Roma
per poi proseguire in corteo lungo un itinerario (via Petroselli – via del Teatro Marcello – piazza Venezia – via San
Marco – via delle Botteghe Oscure – Largo di Torre Argentina – Corso Vittorio Emanuele con sosta dinanzi al Dipartimento della Funzione Pubblica – piazza Pantaleo – via
della Cuccagna) che li ha portati alle 12.30 in piazza Navona dove era allestito un apposito
palco per gli oratori. Una piazza
stracolma di poliziotti, di striscioni,
di bandiere, con
cori e slogan per
chiedere più risorse per la sicurezza. Diverse le
partecipazioni dalla
Calabria dove non
potevano mancare
anche i poliziotti di
Castrovillari. Infatti
era presente anche
la delegazione del
Siulp del Commissariato di PS di Castrovillari guidata dal dirigente sindacale Ruggiero Altimari
e i colleghi del Corpo Forestale del Distretto di Castrovillari insieme alla delegazione dell’Ugl di Cosenza guidata
dal membro nazionale Natale Cipparrone.
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anno VII - n.34
STAZIONE DI SERVIZIO
AMPIO PARCHEGGIO
Corso Calabria - Castrovillari
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OGGETTISTICA
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24h
Il piacere della
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riservatezza
Moda in Centro”. Seconda edizione con record di presenze”
Via Roma gremita di pubblico, in occasione della
manifestazione “Moda in Centro”.
Nonostante il freddo pungente di sabato 31 ottobre scorso, la seconda edizione del defilé di
moda, patrocinata dal Comune di Castrovillari,
dalla Provincia di Cosenza, dalla Pro Loco del Pollino, e che ha visto protagonisti sei negozi della
città, ha segnato un nuovo record di presenze.
I numerosi spettatori hanno mostrato di gradire
lo spettacolo, egregiamente presentato dal Maestro Ranieri Aloe con la partecipazione di Mary
Salomone.
Attraenti ed eleganti le coreografie che hanno
portato sul palcoscenico gli “zombi” di Thriller
per il tributo a Michael Jackson, e le Lambrette
d’epoca del club cittadino, unite alle raffinate ambientazioni e alle suggestive musiche che hanno
costituito la degna colonna sonora della manifestazione.
Ospiti della serata, la scuola di Ballo New Dance
Only Dance, del maestro Ranieri Aloe, ed i campioni italiani di Tango Argentino, che hanno intrattenuto il pubblico tra i vari defilé.
L’evento, organizzato dagli stessi operatori commerciali, ha visto sfilare, sul palcoscenico dell’isola
pedonale, modelle e modelli che hanno valorizzato ancora di più le nuove collezioni autunnoinverno di abbigliamento presentate grazie anche
alle acconciature dei parrucchieri Aldo e Mimmo.
In passerella gli abiti di Halfon Coconuda, Extesa,
New Hilton, Caracciolo Moda, Just Bimbo, Rosa
Sancineto Spose, impreziositi dai gioielli di Vincenzo Annicchiarico.
L’iniziativa, hanno spiegato gli organizzatori, è nata
dall’esigenza da parte degli esercenti, di contribuire a porre un qualche rimedio alla crisi che ha
colpito le aziende dislocate lungo la centralissima
strada oltre che come semplice invito alla cittadinanza a “vivere l’isola pedonale”.
Gli auguri di Nonna Ortensia...
Nonna Ortensia,
con orgoglio e gioia,
partecipa la
Laurea in Filosofia e Scienze
Umane
presso l’Università
della Calabria
della sua nipotina
Maria Ortensia Trapani
p
Primi abbracci, primi sguardi
e primi baci di Nonna Ortensia
all’ultima nata in casa Filpo,
la piccola GIULIETTA
che ha visto la luce
il 31 ottobre 2009
teneramente accolta
dal papà Gianluca Filpo,
dalla mamma, Nicoletta Milione,
e dal fratellino Gianmarco
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anno VII - n. 34
supermercato
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QUALITA’
CONVENIENZA
Corso Garibaldi, 341 - Castrovillari
Tel. 0981. 21670
Gagliardi, regista per Clemente “Tatanka” Russo
Il film tratto da un racconto del nuovo libro “La bellezza e l’inferno”, dello scrittore napoletano Roberto Saviano
E’ la capitale del pugilato italiano sui quali ring sono nati
campioni indiscussi. A breve
diventerà il set cinematografico di “Tatanka scatenato” il
film che sarà diretto dal regista di Saracena, Giuseppe Gagliardi. Si tratta di Marcianise,
40 mila abitanti in provincia di
Caserta, dove gran parte dei
ragazzi vanno a “tirare al
sacco”ed hanno vissuto tante
storie di pugilato. Una volta, gli
americani stanziati in Campania, chiamavano come sparring
partner i carpentieri e bufalari
della zona che si misuravano
proprio con i marines per
pochi spiccioli. Da li nasce la
passione e le radici del pugilato che con gli anni hanno
fatto diventare il centro del
casertano una fucina di atleti
unici. Da qui, Giuseppe Gagliardi e la sua cinepresa, inizieranno ad inizio anno a
girare il film tratto dalla penna
di Roberto Saviano e promosso dalla Margherita Film di
Roma, tratto da un racconto
del nuovo libro dello scrittore
napoletano, “La bellezza e l’inferno”, uscito in libreria qualche mese fa. Un film sulla boxe
che ha come attore principale
un campione indiscutibile del
ring che Gagliardi definisce “la
persona adatta per questa
parte, un grande sportivo e
campione che ha dimostrato
di avere la “verve” giusta per
stare davanti ad un telecamera”. E’la medaglia d’argento
alle olimpiadi di Pechino Clemente Russo, 26 anni di muscoli, cresciuto nel vivaio
storico del pugilato, è pronto a
passare dal ring al set cinematografico senza mai smettere
di indossare i suoi gloriosi
guantoni. “Un progetto importante che inizierà a breve” afferma Clemente Russo che in
questo periodo si divide tra
Marcianise e Roma nel centro
polisportivo della Polizia dove
si allena con costanza. Quella
costanza, quella voglia di
emergere e quella grinta nel
combattere, che gli è valso il
soprannome di Tatanka, parola con cui i Lakhota Sioux
indicano il bisonte maschio.
Clemente è uno che conosce
il sacrificio per la vita e per
raggiungere i suoi obiettivi.
Oggi uno di questi è forse passare professionista: “E’ una
cosa che sto valutando. Per
adesso penso ad allenarmi tra
Marcianise e Roma”. A breve,
a bordo ring, con lui ci sarà ….
Giuseppe Gagliardi, un altro
giovane emergente. “Ho incontrato Giuseppe, una persona tosta mi piace. Ha molte
idee. E’ fantasioso e sono
certo che le saprà mettere in
pratica durante le riprese e
che lavoreremo bene”. Ma
Clemente Russo attore come
sarà? “Ho parlato con la produzione. Sono l’unico attore
non attore. E’ vero che non
sono un attore ma mi vedo
molto consono a questa parte,
è la mia parte! Mi auguro di
non deludere il pubblico” continua il pugile casertano che
puntualizza una cosa. “Non è
proprio una autobiografia, è
un racconto romanzato in
epoche diverse, certamente
molto veritiero ma non è la
mia carriera, quella per me
deve ancora finire”. Clemente
Russo, il suo film e la sua Marcianise. “Marcianise è terra di
pugili, capitale del pugilato dilettantistico ed il pugilato è il
pane per i miei denti.
Fare un film nella mia terra ed
avere nel film il pugilato è certamente una grande cosa.
Anche Gagliardi vorrebbe girare un film nel suo paese, ne
sono certo” conclude “Tatanka” che a breve salirà sul
ring cinematografico per raccontare la sua terra ed il sacrificio ed il riscatto di un
pugile di Marcianise tra finzione e realtà. Quando lo
sport aiuta a combattere la camorra!
Michele Martinisi
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anno VII - n. 34
La personalità geniale e irrequieta di Pisani
Si è conclusa la retrospettiva di pittura dell’artista
castrovillarese Bruno Pisani (1941-2001). La mostra,
intitolata “Presenza”, rimasta aperta dal 3 al 18 ottobre, era costituita da 28 opere pittoriche, realizzate tra il 1965 e il 1997, tutte di proprietà della figlia
Micaela, che con amore si batte perché l’arte del
padre venga conosciuta sempre di più e meglio. La
mostra, costituita per lo più di opere inedite, curata
da Carmine Zicari, è stata allestita presso la galleria d’arte “La Bilancia” in via Arcuri 20 a Castrovillari.
Nel catalogo della mostra sono riprodotte a colori
tutte le opere esposte, precedute da scritti di Donatella Laudadio, Francesco Fortunato e Carmine
Zicari. Donatella Laudadio scrive: “la pittura di
Bruno Pisani, un artista schivo da ogni forma di esibizione auto elogiativa , ha rivestito e riveste un
ruolo di assoluta originalità nel panorama delle arti
figurative calabresi e non solo, della fine del secolo
scorso... Pisani mostra, nel complesso delle sue
opere, un collegamento con le rivoluzioni che, fra gli
anni 70 e la fine del secolo scorso, attraversarono il
panorama delle arti figurative europee, come era naturale per un artista come lui, di formazione accademica e costruita peraltro fuori dalla Calabria , in
varie città, tra le quali Roma e Firenze , dove particolarmente vivace era il dibattito culturale”.
Sono difatti rappresentate, in queste opere che abbracciano un trentennio significativo della sua vita
e del panorama delle arti figurative italiane in quegli anni, peraltro assai tormentati della nostra storia nazionale, le tematiche fondamentali di quella
temperie culturale, che è poi quella dei giorni nostri, di cui noi oggi respiriamo ancora l’aria… Nella
pittura di Pisani, l’ansiosa ricerca di una verità che si
nega, l’attesa spasmodica della rivelazione che non
arriva, di derivazione kafkiana, si esprimono nei suoi
volti di donna, enigmatici, assorti ed immobili, con
sguardi trasognati, che spaziano oltre il panorama
scontato e fallace della volgare realtà fotografica che
ci circonda, richiamando invece dimensioni lontane
e segrete oltre la fisicità apparente, metafisiche, appunto,con consapevoli richiami all’angosciosa inquietudine dei manichini, drammaticamente
impossibilitati ad esprimersi, di De Chirico… Pisani,
nell’ambiguità dello sguardo femminile, cerca di cogliere angosciosamente l’essenza del reale, che è di
per sé ambiguo, nel suo continuo affermarsi e poi
negarsi, mutando”.
Francesco Fortunato scrive di Pisani che “ tutta la
(sua) produzione artistica insieme a quella pittorica,
in effetti opportunamente considerata consente di
integrare e completare la conoscenza della personalità e di tracciare il valore artistico della creazione
di manufatti di pregio e di opere monumentali nonché di prendere atto del valore simbolico dell’apporto, di tali opere, a favore della nostra comunità
e del nostro territorio, come il monumento ai Salinari a Lungro, il monumento dedicato a Skanderbeg
ad Acquaformosa, il monumento ai Caduti a Saracena, il monumento in morte del più grande pittore
castrovillarese Andrea Alfano ed il monumento alla
Pace di piazza Matteotti a Castrovillari. Nel passare
in rassegna, così come si è portati a fare, natural-
mente, per mettere in risalto la grande fecondità e
la fine creatività del Nostro, tutta la sua multiforme
produzione pittorica, scultorea, di artiere e di restauro, consente di scoprire, d’un tratto, tutta la dimensione dell’uomo nell’esistenza, la sua dignità,
con il carico di disperazione, di solitudine, di sofferenza e di affannosa ricerca di serenità”.
Carmine Zicari scrive di Pisani che “ha dato grande
importanza alla figura umana che è predominante in
tutto il suo percorso artistico. Le figure sono inserite in un ambiente sempre scarno ed essenziale,
geometrico, rigoroso, allusivo alla sua città, anche se
il luogo è difficilmente identificabile… Ha avuto una
grande attenzione per il ritratto reale o immaginario di donne giovani.
Sono ritratti enigmatici fortemente allusivi ad un
mondo sognato, per sfuggire ad un destino difficile
ed a situazioni decisamente avverse… La sua ricerca
artistica è caratterizzata dalla sperimentazione, perciò cambiano, nel corso degli anni, i modi espressivi
e di rappresentazione, mentre restano costanti i
contenuti delle sue opere: la sospensione degli spazi
in cui vivono i suoi personaggi, che manifestano
sempre qualcosa di enigmatico, di silenzioso, di isolamento vissuto in un mondo tutto loro. I colori ad
olio passano da una iniziale corposità materica ad
una tavolozza coloristica ampia, fatta di tinte fortemente diluite, con un disegno ridotto a semplice
contorno, essenziale, quasi accennato…I paesaggi
sono costituiti da pochi elementi, pochi volumi,
pochi colori sfumati, quasi tonali,con qualche preziosismo coloristico azzurro e rosso, con ombre
OTTOBRE PIOVONO LIBRI
Al Protoconvento, Kultazione 1 - La voce, La Scrittura, L’Opera
A confronto l’opera di Pino Corbo e di Francesca Rizzuto
Si è svolta a Castrovillari, domenica
25 ottobre scorso, presso il Protoconvento Francescano, la manifestazione culturale, “Kultazione 1 –
La voce, La scrittura, L’opera” L’iniziativa rientra nel progetto culturale “Variazione sul bianco –
Quattro giornate di lettura” promosso da “Il Musagete” e Aljon Editrice e inserito nell’ambito della
campagna di promozione del libro
e di diffusione della lettura “Otto-
bre piovono libri. I luoghi della lettura”. L’evento è coordinato ogni
anno nel mese di ottobre dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali, insieme con il Centro per il
Libro e la Lettura della Direzione
generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali ed il Diritto d’Autore,
in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome, l’Unione delle Province
d’Italia, l’Associazione Nazionale
Ancora riconoscimenti per il poeta
moranese, Antonio De Rosa
Il poeta moranese, Antonio De
Rosa, è stato insignito, domenica
25 ottobre scorso, a Villa Arrivabene (FI) del premio speciale, dall’organizzazione dell’Accademia
letteraria Vittorio Alfieri, concesso
dal comune di Firenze, per la poesia
“Riflessione di un colpo di pistola”
innanzi alle maggiori autorità del
comune toscano e un pubblico proveniente da ogni regione d’italia.
Riflessione
di un colpo di pistola
“Ha mano ferma colui che ha sparato
killer di razza mira dritto al cuore
dove colpisco lascio sul selciato
un corpo dilaniato che fa orrore.
Che posso farci son metallo ottuso
schizzato fuori quasi fossi un rutto
solo allo scopo sono stato fuso
per arrecare strazio pianto e lutto.”
Correva il colpo la dove il bersaglio
giocava gaio ignaro della sorte
con l’orsacchiotto appena comperato.
“Ma cosa fa deve esserci uno sbaglio
e’un bimbetto non posso
addurre morte”;
si vide il colpo che scartò di lato.
nette, con parte del cielo buio e parte con un chiarore celestino… La maggior parte delle opere di
Pisani sono prive di data e di firma, ma è stato possibile collocarle, in base alle caratteristiche stilistiche, in un preciso periodo temporale. Poiché la sua
produzione pittorica è diversificata e discontinua, ho
proposto un’ipotesi di organizzazione della produzione individuando quattro fasi: fino al 1970, fino al
1980, fino al 1990 e l’ultimo periodo fino al 2000, ad
esso appartengono opere in cui compaiono personaggi, cose e simboli enigmatici, realizzati con pennellate lisce, dai colori stesi a strati sovrapposti, per
velature. L’angoscia e l’enigma sono una presenza
costante, si avverte l’incertezza del futuro, l’atmosfera è balthusiana, i colori sono caldi, le luci sono intense, taglienti e nette. Pochi personaggi con pochi
elementi fanno parte della composizione, l’atmosfera è l’attrice principale, resa con colori irreali e
carica di sensualità quasi morbosa, tutto concorre a
coinvolgerci in uno spazio sopra-natuale”.
Questa mostra, dopo quella del giugno 2002 e quella
del maggio-giugno 2008, ha fatto conoscere ancora
di più l’alta vocazione artistica di Pisani sempre volta
alla faticosa conquista di un momento dell’assoluto,
di un momento di vita perenne. E’ un’ulteriore tassello per la conoscenza della personalità appassionante, geniale e irrequieta di Pisani, che con tenacia
diuturna , pur in condizioni difficili se non avverse, ha
saputo esprimere le tematiche fondamentali della
temperie cultuale della fine del secolo passato. Della
sua arte i castrovillaresi devono essere i memori
cultori e gli orgogliosi conoscitori…!
Francesca Rizzuto (a sinistra) con Mariagrazia Scarnecchia e Oreste Bellini
Comuni Italiani. Il Centro per il
Libro della Direzione generale per
le Biblioteche, ha coordinato l’iniziativa, raccordando la vasta rete
che si è costituita nel corso dei
mesi necessari per preparare l’importante evento nazionale. 1.600,
alla fine, sono state le adesioni in
tutto il territorio nazionale. 1.600
luoghi di lettura, e, da tutti, emerge
l’identica volontà di moltiplicare le
occasioni di incontro con il libro e
di avvicinamento ad un’idea quotidiana della lettura. Castrovillari è
stata uno di questi 1.600 luoghi di
lettura. La Kultazione è una compresenza nello stesso spazio culturale (il Protoconvento France-
Cameriere alle “escort” assolto
dall’accusa di favoreggiamento
Le escort possono avere un cameriere
che le accudisce. La Cassazione ha
confermato l’assoluzione di un domestico calabrese finito sotto inchiesta
con l’accusa di favoreggiamento della
prostituzione per essere stato al servizio di tre prostitute, acquistando per
loro bibite e portando loro il cambio
della biancheria. Secondo la Suprema
Corte, «la semplice attività di cameriere non configura il reato di favoreggiamento se in concreto nessun aiuto è
stato prestato per rendere più agevole
o sicuro l’esercizio del meretricio». Il
caso. Il Tribunale di Castrovillari, aveva
dichiarato il non luogo a procedere per
l’insussistenza dei fatti contestati nei
confronti di un domestico delle tre
prostitute. La Procura della Repubblica
ha fatto ricorso contro la sua assoluzione, sostenendo che l’attività da lui
svolta era idonea a configurare il delitto di favoreggiamento della prostituzione. La terza sezione penale
(sentenza 38924/09) ha respinto il ricorso e valutato legittima l’assoluzione
accordata al cameriere (affetto tra l’altro da un deficit mentale).
Francesca Rao
scano), in uno stato di equilibrio organico, della voce, la scrittura e
l’opera. La voce multipla dei lettori
e una voce guida, hanno scandito le
varie fasi dell’evento. A caratterizzare la Kultazione 1, sono state
l’opera poetica di Pino Corbo e
l’opera artistica di Francesca Rizzuto attraverso le voci di Francesca
Alfano, Oreste Bellini, Filomena
Bloise, Emanuela Capparelli, Franca
Franco,Verdiana Grande, Francesca
Iannelli, Maria Teresa Laino, Angela
Lo Passo, Claudia Russo, Mariagrazia Scarnnecchia. Presenti anche il
sindaco di Castrovillari Franco Blaiotta e Bonifacio Vincenzi, presidente de “Il Musagete”.
Francesca Rao, di Castrovillari, ha
brillantemente conseguito, con il
massimo dei voti, il diploma di
Teoria e Solfeggio, ramo cantanti,
presso il Conservatorio di Musica di Reggio Calabria.
Iscritta da due anni alla Scuola di
Musica “F. Cilea”, nella sede di
Castrovillari, ha evidenziato notevoli capacità vocali, tanto da
partecipare alla XIV Rassegna
Musicale “OrioloMusica”, dove
ha ricevuto lusinghieri consensi
di pubblico e di critica. Attualmente, presso la Scuola “F. Cilea”,
segue con profitto le lezioni di
canto sotto la guida del Maestro
Virna Sforza, nonché il corso di
Pianoforte Complementare con
il Maestro Alessandro Saraceni.
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anno VII - n. 34
Sesta sconfitta in campionato, stipendi “congelati” e
si resta in attesa dell’allenatore
Sesta sconfitta in campionato,stipendi “congelati” e
probabile cambio dell’allenatore. E’ successo veramente di tutto in una settimana in casa rossonera. Il
provvedimento di bloccare i pagamenti è stato adottato dalla società dopo la sconfitta interna contro il
Milazzo capolista che al “Mimmo Rende” non è apparso irresistibile ma che ha trovato una compagine come quella del Pollino che ha commesso i
soliti errori. Durissimo a fine gara il presidente Domenico Mazzei davanti agli spogliatoi con la squadra
così come l’altro presidente Marcello Marrelli il
quale ha comunicato alla squadra a fine gara il provvedimento preso e le cui dichiarazioni non ammettono repliche: «Abbiamo bloccato i pagamenti. Gli
stessi saranno ripresi nel momento in cui verrà dimostrato un maggiore attaccamento ai colori rossoneri e quindi un maggiore rispetto della città e
della tifoseria che ha ragione a criticare la squadra
per il pessimo spettacolo che sta offrendo». Ma di
problemi in casa rossonera ne arrivano in quantità.
Franco Viola non era al suo posto domenica scorsa.
La sua assenza dovuta a motivi familiari legati alle
condizioni di salute di un fratello, Salvatore, venuto
a mancare proprio durante la settimana. Un duro
colpo per il tecnico di Taurianova al quale la società,
la squadra ed i tifosi si sono stretti in questo particolare momento di dolore. Proprio Viola aveva lasciato la squadra per questi gravi motivi familiari la
scorsa settimana quando ancora non aveva messo
nero su bianco con il Castrovillari. Ora con Viola che
vive questo particolare momento e con una classifica che vede il Castrovillari ultimo in classifica staccato anche dall’Acicatena che incontrerà domenica,
oltretutto vittorioso nel recupero settimanale con il
Messina, il tutto diventa più duro. Serve per primo
un allenatore che sostituisca Viola. In settimana si è
De Gaio incontra
l’assessore provinciale
allo sport, Pietro Lecce
Il vicesindaco ed assessore allo sport del Comune di
Castrovillari, Anna De Gaio, ha incontrato, a Cosenza, il neo Assessore Provinciale allo Sport , Pietro Lecce, a cui ha espresso i suoi auguri di buon
lavoro, unendoli a quelli dell’Amministrazione e della
città. Durante la cordiale chiacchierata l’amministratrice del capoluogo del Pollino, ha illustrato
l’opera che sta portando avanti il suo assessorato e
l’Amministrazione per la promozione e lo sviluppo
dello sport e dell’edilizia sportiva, mettendosi a disposizione per una comune proficua collaborazione.
Il vicesindaco di Castrovillari, con l’occasione, ha ricordato anche l’opera assidua portata avanti, con
grande passione, nel capoluogo, da tanti uomini e
donne per continuare a fare di Castrovillari una
delle realtà più vive della provincia e della stessa Calabria nelle varie discipline sportive. Calcio, pugilato,
basket e volley sono qualche esempio.
L’Assessore Provinciale Lecce, nel ringraziare la De
Gaio, per le gentili espressioni di saluto rivoltegli,
oltre ad esprimere soddisfazione per l’impegno che
viene profuso nella città del Pollino a favore dello
sport, ha espresso la sua intenzione di contribuire
sempre più a tale impegno, affermando che si tratta
di un compito di grande responsabilità e di fondamentale importanza per accrescere nella società e
tra i giovani il senso di responsabilità, di solidarietà
e la capacità di sacrificio.
Con questi auspici e sentimenti, gli amministratori si
sono salutati in attesa d’incontrasi presto, questa
volta a Castrovillari, per continuare quel dialogo che
deve distinguere sempre più la collaborazione tra le
istituzioni per offrire un servizio maggiore e migliore ai cittadini.
parlato molto di Peppe Giovinazzo, “alter ego” di
Viola e giovane rampante allenatore che sarebbe alla
sua prima esperienza in serie D. La società ha intrapreso una trattativa (n.d.r. al momento di andare in
stampa del Diario) che potrebbe andare in porto.
C’è bisogno di un timoniere se si vuole credere ancora nella salvezza. I numeri infatti fino ad ora parlano chiaro: basta vedere le ultime due stagioni in
cui il Castrovillari si è salvato ai play out. Nella stagione 2007-08 dopo 9 giornate aveva 6 punti al co-
spetto dei 5 odierni, quindi -1 con un avvio disastroso della squadra allora guidata da Tommaso Napoli. Nello scorso torneo dopo 9 giornate erano 9
i punti conquistati ossia -4 rispetto ad oggi. A questo si aggiungono 17 gol al passivo, cioè più di 2 gol
subiti a gara e solo sei reti messe a segno, peggio
solo Acicatena e Mazara, con Di Piedi e Giacco serviti poco e male. Numeri che spiegano l’ultimo
posto in classifica.
Peppe Giovinazzo
Michele Martinisi
Lettera aperta a Damiano Covelli
Caro Damiano, venuto a conoscenza agli inizi
dello scorso mese di settembre della tua decisione di non continuare a reggere il Manchester Castrovillari, ho deciso di scrivere questa lettera;
non l’ho inviata subito perché, nel mio immaginario, ero convinto che qualcuno dei “personaggi”
ai quali facevi riferimento avrebbe scritto e fatto
pubblicare qualche pezzo a favore di una gloriosa
bandiera che veniva, ahimé, ammainata dopo anni
di sacrifici, ma soprattutto dopo un glorioso e
lungo periodo operativo, a cominciare dai Tornei
delle “Casermette” fino agli ultimi Campionati di
Prima Categoria. Purtroppo, a distanza di circa
due mesi dalla divulgazione della deprimente notizia, nessuno ha ritenuto di tornare sull’argomento, nemmeno per incoraggiarti a proseguire
oppure per dare il giusto riconoscimento e richiamare alla memoria le qualità di un esperto e
valido operatore commerciale che tanto ha dato
per la promozione del gioco del calcio a Castrovillari e dintorni. Nella nostra Città, siamo ormai
abituati e restare privi di tante cose, perciò se
un’attività sportiva cessa di esistere, va a fare tranquillamente compagnia a tante iniziative culturali,
sociali, commerciali ed artigianali che non ci sono
più, senza risentimento o protesta. Nel momento
in cui il Manchester di Castrovillari chiude i battenti, l’ambiente sportivo che si vanta di essere il
riferimento del comprensorio, dovrebbe avere un
sussulto e protestare per l’evento, cosa che non è
Sabato 7 e domenica 8 novembre
Castrovillari – Teatro Sybaris – ore 20.30 –
Rappresentazione della commedia dialettale
"Jeri sulu 'na vùmmula " di Mena Filpo a cura
della Compagnia Teatrale Associazione Culturale “Aldo Schettini”.
Domenica 8 novembre
Castrovillari – Ristorante Il Fornaretto – ore
10.15 – Tennistavolo Campionato Promozione Regionale Serie C 2:T.T.Antares – A.S.D.
Tennistavolo Luzzi “B”.
Venerdi 13 novembre
Castrovillari – Protoconvento Francescano –
Consiglio comunale
stato, per quel senso di rassegnazione e di adattamento alle negatività che sembra aver colpito il
nostro territorio da oltre un decennio. Tu, però,
Domenica 15 novembre
Castrovillari – Stadio “Mimmo Rende” – Calcio serie D: Castrovillari – Sambiase
Sabato 21 novembre
Castrovillari – Protoconvento Francescano –
ore 9.00 – La Federazione Provinciale degli
Artigiani CASARTIGIANI, organizza un corso
di formazione per installatore di impianti fotovoltaici.
Dal 30 novembre al 6 dicembre
Grande attesa a Castrovillari in occasione
degli 80 anni del gruppo folklorico della Pro
Loco del Pollino.
non devi dar peso al “piacere” che di sicuro qualcuno ha provato nell’apprendere la decisione di
interrompere un’attività calcistica ormai consolidata. Pensa, invece, con orgoglio, ai pochi fidi collaboratori che ti hanno sostenuto ed a quel
nugolo di calciatori, giovani e meno giovani, che,
ritengo, debbano ritenersi fortunati per averti conosciuto e frequentato ed hanno avuto l’onore di
indossare le maglie della tua squadra. Non badare
a chi ha logorato nel tempo l’organizzazione del
tuo “gioiello”; ai falsi amici che ora, al campo sportivo, non avranno più la possibilità di tifare per la
squadra ospite; ai pochi codardi che in campo non
hanno dato tutto o hanno dato troppo poco; a
quelli che durante le vacanze estive ti hanno fatto
le promesse da marinai; agli Enti sicuramente
molto presenti a parole e tanto assenti nei fatti; al
manto erboso del “Mimmo Rende” che in alcune
occasioni ha creato enormi difficoltà. Richiama
alla mente solo le cose buone e concrete: il continuo contatto con i giovani, la lealtà delle tue decisioni, l’euforia e l’ebbrezza della vittoria, le
sconfitte immeritate che hanno fatto scattare la
molla del riscatto, il rispetto di tante squadre avversarie incontrate sul campo di gioco, l’amicizia e
l’affetto di quei pochi dirigenti che hanno creduto
nel tuo progetto, ma soprattutto non dimenticare
che Castrovillari sportiva per crescere e migliorare necessita di dirigenti come te.
Franco Pirrera
Dal 6 all’8 dicembre
Castrovillari – Via Roma – dalle ore 10.00 alle
22.00 - Ritorna l'appuntamento enogastronomico con "I sentieri del gusto": degustazioni a
sorpresa, spettacoli e musica folkloristica. Gli
espositori faranno degustare prodotti tipici
locali, ma anche regionali e nazionali. Ci saranno spettacoli di musica leggera e folkloristica e momenti gastronomici a sorpresa. La
manifestazione si potrebbe tenere in una tensostruttura coperta.