politica interna

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politica interna
POLITICA INTERNA
più consapevoli sul nostro paese
L’immigrazione in Europa
Dal 2008 al 2013 il numero d’immigranti
giunti nei paesi europei è aumentato e
sceso di piccole quantità fino al 2014,
quando dai 59.421 immigranti, si è passati a
216.054 arrivi, per poi passare ad un milione
nel 2015. Quest’aumento di afflusso
migrante ha comportato anche l’aumento di
morti e di dispersi ovvero 3.700 nel 2015.
In Italia, sempre nel 2015, sono arrivati
153.600 immigrati dei quali 11% sono
bambini, il 14% donne e il 75% uomini.
Essi vengono principalmente dal centro e
dal nord Africa, da paesi come Nigeria,
Eritrea e Somalia e arrivano in Italia tramite
dei barconi, giungendo in Sicilia, in Calabria e in Puglia; oppure scelgono il tratto più lungo ma più sicuro,
ovvero passano per la Turchia, risalendo per i paesi balcanici, e arrivano direttamente in Lombardia, in Veneto
e in Friuli, ovvero le regioni più ricche e con meno disoccupazione. Anche la Grecia sta soffrendo un afflusso
d’immigrati, circa 850.000 arrivi, giunti maggiormente a settembre, a ottobre e a novembre, con il 28% di
immigrati che sono bambini, il 17% donne e il 55% uomini. Anche gli altri paesi della Penisola Balcanica hanno
ricevuto molti arrivi, con una media giornaliera di 10.000 immigranti tra Settembre 2015 a Gennaio 2016.
Queste povere persone sono costrette ad andarsene dai propri paesi
natii, a causa della guerra, della povertà o di un forte regime politico,
così entrano in altri stati stranieri, principalmente in condizioni di
clandestinità. Proprio oggi, giovedì 28 gennaio, durante la cerimonia
di apertura del nuovo anno giudiziario al Palazzo di Giustizia, a Roma,
il Presidente della Corte di Cassazione ha richiamato l’attenzione
sull’importanza di considerare l’immigrazione clandestina, non un
reato penale, bensì un reato amministrativo punibile anche con
l’espulsione dall’Italia, il che tutelerebbe il nostro paese anche da un
possibile atto terroristico, evitando valutazioni razziali e religiose.
Giacomo
Renzi: spazio alle operazioni 007
Successivamente agli eventi di
Parigi, domina l’ansia tra i politici
italiani, in particolare Renzi e
Alfano hanno espresso la propria
preoccupazione per le sorti
dell’Italia. “Abbassiamo i toni
della V politica interna: vince
l’Italia tutta insieme, tutta intera e
chi rappresenta le istituzioni
rappresenta tutto il paese,
punto.”.
Così si è espresso il Primo
Ministro, che ha inoltre proposto
il rinforzamento dei servizi
d’intelligence. E’ proprio quello
degli investimenti uno dei temi
che ha acceso il dibattito interno.
Forza Italia, Lega e Fratelli
d’Italia chiedono modifiche alle
leggi di Stabilità.
Alessandro e Caterina F.
Cellule anche in Italia “massima allerta per treni e stazioni”
Negli ultimi mesi è stata dimostrata, in Italia, la presenza di cellule strutturate che potrebbero entrare in azione.
Di recente sono state pubblicate tre pagine che ipotizzano un possibile attacco dell’Isis nelle città d’arte e dove
è presente la rete dell’Alta Velocità. Infatti, giorni fa su siti jihadisti è stato pubblicato un video di oltre quattro
minuti che mostrava il volto del premier Matteo Renzi e del Ministro degli Estere Paolo Gentiloni. Un segnale
diretto tanto da mettere in allarme l’Intelligence. Dopo l’attentato di Bruxelles sono aumentati i controlli nelle
stazioni e negli aeroporti utilizzando metal detector e cani antiesplosivo. Sono stati presi provvedimenti riguardo
gli stranieri che, pur non avendo compiuto reati, sembravano in contatto con gli jihadisti. Pensiamo che non
bisogna aver paura e smettere di vivere ma collaborare con l’intera Europa per risolvere il problema al più
presto possibile.
Caterina F. e Chiara F.
POLITICA INTERNA
più consapevoli sul nostro paese
Giulio Regeni
Il 25 gennaio 2016, al Cairo, si
sono smarrite le tracce di Giulio
Regeni, un ragazzo ventottenne
del quale si è ritrovato il corpo in
un fossato, con segni di bruciature
e di coltello. I suoi amici sono
sconvolti. Lo definiscono un
amabile pacifista e idealista con
un’insaziabile voglia di cambiare il
mondo; lo vedevano di tanto e in
tanto quando era di passaggio
mentre proseguiva per uno dei
suoi tanti viaggi di studio. I suoi
vecchi professori del liceo se lo
ricordano ancora per le sue geniali
idee e per il suo interesse verso il
mondo.
Anche se Giulio aveva pochi soldi li
guadagnava vincendo numerose borse
di studio. Con esse partecipò a dei
concorsi
dell’IRSE,
frequentò
l’Università di Cambridge per tre anni,
dove imparò l’inglese, il francese, lo
spagnolo e il tedesco.
Successivamente
diventò
ricercatore per un’azienda di
servizi geostrategici di Oxford.
Nel 2014 iniziò il dottorato al
Girton
College
e
nel
settembre 2015 partì per il
Cairo, l’ultima città in cui ha
potuto fare il suo lavoro da
ricercatore. Noi siamo molto
dispiaciuti per la perdita di
questo ragazzo che, oltre che
essere nostro compatriota, è
anche un esempio per noi
adolescenti che lo ammiriamo
per il costante impegno che
ha adoperato per ottenere ciò
che voleva.
Giacomo M. e Chiara F.
No alle nozze gay, il caso dei giudici cattolici
La sentenza ha il sospetto che la decisione presa dal Consiglio di Stato ovvero la
bocciatura delle trascrizioni locali di matrimoni gay, sia stata influenzata da
singole convenzioni religiose. Il collegio dei giudici però ha dato ragione alla
decisione del Consiglio di Stato. Al mattino Marino esulta dicendo:”Le nozze gay
in Italia non esistono, avevo detto che chi si sposa all’estero essendo dello
stesso sesso, non può trascrivere i matrimoni. Abbiamo vinto!”. Così facendo ha
esposto parole a favore del Consiglio d’Italia. Invece il PD ha insistito dicendo
che vi è la necessità di una legge sulle unioni civili dei gay, come chiesto dalla
Consulta. Giorgia Meloni dice che le amministrazioni comunali non possono fare
tutto quello che vogliono. Buona parte del centro destra va contro Marino
accusandolo di approssimazione e protagonismo. Ivan Scalfaratto, gay
dichiarato, dice che la decisione del Consiglio di Stato complica soltanto la
situazione.
Giacomo e Chiara F.
L’Italia cresce meno dell’UE
Nonostante le previsioni dell’Unione
Europea abbiano un valore tecnico
limitato, poiché qusi sempre sbagliate,
evidenziano le varie carenze italiane,
ma la situazione generale risulta in
lieve
miglioramento,
dicono
a
Bruxelles. Il ministro dell’economia,
Pier Carlo Padoan, ha sminuito i rischi
di crisi economica:”Le stime sono
state riviste a ribasso per tutti i paesi
della zona euro. Il presidente della
BCE, Mario Draghi, ha garantito
l’impegno a riportare l’aumento dei
prezzi intorno al 2%, cosa che
favorirebbe la gestione dell’enorme
debito pubblico italiano.
Caterina F. e Alessandro
Il governo Renzi può contare
sull’appoggio del Commissario dell’UE
per gli Affari economici e del socialista
francese Pierre Moscovici . Essi hanno
invitato Renzi alla serenità, alla ricerca
di un compromesso sulla flessibilità di
bilancio nell’ambito delle attuali regole
del patto di stabilità. Renzi presente
oggi a L’Aia andrà a cena con il
premier olandese Mark Rutte, per
trattare maggiori spazi per il rilancio
della crescita e per cercare di
respingere la linea dura Junker e
Katainen nella Commissione Europea.
Noi della redazione pensiamo che
questa sia un’ottima occasione per
ridurre i debiti italiani .