il caos sulla fiscalita` immobiliare paralizza l`edilizia

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il caos sulla fiscalita` immobiliare paralizza l`edilizia
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web: www.confapifvg.it
Associazione
Piccole e Medie Industrie
del Friuli Venezia Giulia - Confapi FVG
CONFAPI FVG
IL CAOS SULLA
FISCALITA’ IMMOBILIARE
PARALIZZA L’EDILIZIA
In Fvg dal 2008 al 2013 il settore
dell’edilizia, delle costruzioni e dell’indotto
ha perso 4.000 addetti e circa 800 imprese
Nel 2012 (ultimo dato annuale disponibile)
ridotte le vendite immobiliari di 150.000 unità
“La girandola di abbreviazioni e acronimi che in queste settimane
contrassegna la tassazione sugli immobili – ICI, IMU, mini-IMU, Tasi,
Tares, Iuc - è il segno più evidente del disorientamento in cui versa il
mondo della politica sulla fiscalità e sullo stesso assetto da dare al bilancio
dello Stato. Non ci si deve quindi stupire se cittadini e imprese, già oberati da
una fiscalità insostenibile, si trovano a loro volta in una condizione di grande
incertezza, non essendo neppure messi in grado di provvedere ai
pagamenti”. E’ questo l’amaro sfogo di Ferrante Pitta, Presidente del
Gruppo edili dell’Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli Venezia
Giulia – Confapi FVG, di fronte all’accavallarsi di alchimie e congetture in
materia di tributi a carico degli immobili che concorrono a sfiduciare il mercato
e disincentivare gli investimenti nel settore, sia nel campo civile, sia in quello
industriale e commerciale.
“Tutti auspicano il rilancio del settore delle costruzioni – prosegue
Pitta -, ma non bastano le dichiarazioni e i buoni proponimenti. La
fiscalità deve recuperare un minimo di serietà e guardare le cose anche dalla
prospettiva dei cittadini, garantendo chiarezza, certezze e semplicità senza
alimentare il terrore di incorrere in infrazioni e in ritardi, come sta avvenendo
in queste settimane. La fiscalità immobiliare, in particolare, deve essere
ricondotta a una tassazione unica con tempistica certa, ed essere
caratterizzata da principi di equità e progressività, abbandonando quel
SA 8000:2008
Certified Social
Accountability System
ISO 9001:2008
Certified Quality System
coacervo di imposte che mascherano una pesante patrimoniale. La ratio di
questi ultimi anni che ha ispirato i tributi sugli immobili, culminata
nell’istituzione dell’IMU è concettualmente errata, avendo sortito gli effetti
opposti a quelli ricercati di reperire nuove entrate per l’erario”. Basti solo
pensare che nel 2012 (ultimo dato annuale disponibile) si è avuta una
riduzione delle vendite immobiliari di 150.000 unità, la quale in termini
di imposizione indiretta (imposta di registro, ipotecaria e catastale) ha
prodotto minori introiti per 3 miliardi di euro, senza considerare l’effetto
demoltiplicatore derivante dai mancati contratti.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche in Friuli Venezia Giulia: dal 2008
al 2013 nella nostra regione il settore dell’edilizia delle costruzioni e
dell’indotto ha perso 4.000 addetti e circa 800 imprese e non vi è
alcuna prospettiva che questa tendenza nel 2014 possa invertirsi o
stabilizzarsi. Eppure l’industria delle costruzioni ha il più alto coefficiente di
attivazione degli investimenti con un moltiplicatore sull’economia globale di
3,4 milioni per milione investito. Ciò significa che un miliardo di euro
d’investimenti in edilizia produce 3,4 miliardi di euro di reddito. Le maggiori
entrate per il bilancio dello Stato possono trarre origine solo da una crescita
dell’economia, ormai paralizzata dagli oneri impropri di un sistema pubblico
dispendioso e inefficiente, e da una riduzione della spesa pubblica, che – è
bene ricordarlo, conclude Pitta - non è generata solo dal costo della
politica, ma dalla pletora di istituzioni e apparati pubblici che la
circondano”.
Udine, 16 gennaio 2014
Con cortese preghiera di pubblicazione
d.ssa Rosalba Tello - Ufficio Stampa Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli
Venezia Giulia - CONFAPI FVG
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