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Gli USA sostengono ricerca sul diabete mellito a Terni
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Gli USA sostengono ricerca sul diabete
mellito a Terni
Flash News
di: Redazione2 | 19/05/2015
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Si conta di provare che l’esecuzione precoce (a pochi mesi dalla diagnosi) della chirurgia
bariatrica in pazienti obesi possa curare efficacemente il diabete mellito tipo 2 e
quantomeno causarne una remissione più duratura nel tempo,
" Diabete
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La medicina in Umbria non disdegna la ricerca
ed all’ospedale Santa Maria di Terni sta per
partire uno studio clinico randomizzato,
senza precedenti al mondo, per la cura del
diabete mellito di tipo 2 attraverso la
chirurgia bariatrica mininvasiva, che può
configurarsi come una efficace alternativa alle
terapie mediche tradizionali e che potrebbe rivoluzionare la
terapia del diabete mellito di tipo 2 e modificare
definitivamente la storia naturale di questa malattia
pandemica, ad oggi ancora incurabile.
Todi: informazioni per chi non ha la tessera
elettorale
Si tratta di uno studio no profit finanziato, per circa un
milione di dollari, unicamente per il supporto delle spese
per la conduzione della ricerca senza fini di lucro,
proveniente dagli USA
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Allo studio, coordinato dal direttore del Dipartimento di
Chirurgia dell’Apparato Digerente e di Gastroenterologia Amilcare Parisi, ESINODOP trial (Early Sleeve
gastrectomy In New Onset Diabetic Obese Patients, www.esinodop.it)), partecipa anche la struttura di
Il Ricevimento
Diabetologia diretta dal dottor Giuseppe Fatati e la struttura di Diabetologia dell’ospedale Sandro Pertini
di Roma diretta dal professor Sergio Leotta.
La lista
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spopolano in
Piemonte
L’intervento chirurgico mininvasivo alla base dello studio, la sleeve gastrectomy laparoscopica, è una
procedura già abitualmente utilizzata nell’ambito della chirurgia dell’obesità (o bariatrica) che ha già
dimostrato efficacia nel miglioramento del controllo della glicemia (livelli di zucchero nel sangue) in
pazienti obesi diabetici di tipo 2, e che sarà eseguita in pazienti obesi (con un indice di massa corporea
compreso tra 30 e 42 Kg/m2) con un diabete di nuova diagnosi (entro 8 mesi dalla diagnosi) e che non
hanno ancora sviluppato complicanze del diabete a qualsiasi stadio e quindi in una fase molto precoce
La casa del mese
della malattia diabetica.
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“Questo rappresenta sicuramente un approccio innovativo e mai sperimentato per la cura del diabete –
spiegano gli ideatori del progetto, i dottori Amilcare Parisi, Stefano Trastulli e Jacopo Desiderio – che ha
la potenzialità di modificare radicalmente l’algoritmo terapeutico di questa malattia, ipotizzando
l’utilizzo della chirurgia bariatrica come terapia di prima linea per la cura del diabete mellito tipo 2”.
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La sleeve gastrectomy laparoscopica è un intervento chirurgico mininvasivo veloce, tra i più sicuri nel
campo della chirurgia dell’obesità e che richiede solo 3 o 4 giorni di ricovero in ospedale.
Oggi viene già utilizzato con l’intento di migliorare il diabete tipo 2 in pazienti obesi, ma viene preso in
considerazione solo come ‘ultima spiaggia’, dopo il fallimento delle terapie mediche convenzionali
(dieta, esercizio fisico e farmaci ipoglicemizzanti orali ed insulina) e viene quindi abitualmente eseguita
dopo molti anni dalla diagnosi del diabete, quando i pazienti hanno spesso già sviluppato complicanze
della malattia diabetica, e quando la capacità del pancreas di produrre insulina è già irreversibilmente
compromessa e, quindi, anche gli effetti benefici della chirurgia bariatrica sul metabolismo degli
zuccheri, sebbene promettenti, risultano limitati e non rendono spesso possibile una vera e duratura
remissione del diabete tipo 2 (definita come raggiungimento del controllo glicemico in assenza di terapia
medica ipoglicemizzante).
L’ipotesi dei ricercatori, guidati dal dottor Amilcare Parisi, dal dottor Giuseppe Fatati e dal professor
Sergio Leotta, e sostenuta anche da recenti evidenze scientifiche, è che l’esecuzione precoce (a pochi
mesi dalla diagnosi) della chirurgia bariatrica in pazienti obesi possa curare efficacemente il diabete
mellito tipo 2 e quantomeno causarne una remissione più duratura nel tempo, con il risultato di
prevenire le sue complicanze disastrose anche senza la necessità di assumere farmaci antidiabetici.
Ciò è anche legato al fatto che nelle fasi precoci della malattia diabetica è ancora possibile recuperare e
stimolare, tramite gli effetti metabolico-ormonali indotti da interventi chirurgici come la sleeve
gastrectomy laparoscopica, la produzione e secrezione di insulina pancreatica che nei pazienti diabetici
si deteriora progressivamente nel tempo fino ad esaurirsi completamente, indipendentemente dalla cure
mediche farmacologiche ad oggi disponibili.
Risultati positivi da parte di questo studio potrebbero rivoluzionare la terapia del diabete mellito di tipo
2 e modificare definitivamente la storia naturale di questa malattia pandemica e non solo nei pazienti
obesi o in sovrappeso, che comunque sono la stragrande maggioranza dei pazienti diabetici tipo 2, ma in
futuro magari anche in pazienti con un normale peso corporeo.
Per ulteriori informazioni sullo studio www.esinodop.it dove si possono avere indicazioni per la
partecipazione
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