P.O.F - Osservatorio Scolastico Provinciale di Massa

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P.O.F - Osservatorio Scolastico Provinciale di Massa
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
Istituto di Istruzione
Superiore
“A. Meucci”
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
a.s. 2009/2010
E-Mail: [email protected]
Sito web:www.itisms.com
Indirizzo:Via Marina Vecchia n.230 , 54100 Massa
tel. 0585/252708
fax 0585/251012
Tecnico Industriale
Elettrotecnica e Automazione
Meccanica
Informatica Industriale sperimentazione Abacus
Liceo Scientifico
• Tecnologico
• Tecnologico-Sportivo
1
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
COMPOSIZIONE DELL’ISTITUTO
Le classi e il personale
CLASSI
N.
PRIME
6
SECONDE
TERZE
QUARTE
QUINTE
TOTALE
ALLIEVI
FEMMINE
ALLIEVI
MASCHI
8
7
7
7
35
PERSONALE
TOTALE
TOTALE
Docente e Non
ALLIEVI
PERSONALE
Docente
141
Dirigente
Scolastico
1
157
Direttore S.G.A.
1
141
Docenti
98
115
ATA
34
TOTALE
134
108
46
616
662
Indice
1. Le fonti normative.……………………………………………
pag.4
2. L’identità culturale e progettuale dell’Istituto……………
pag.4
2.1 Indirizzo tecnico industriale
2.2 Indirizzo Liceo scientifico tecnologico
2.3 Indirizzo Liceo scientifico tecnologico Sportivo (2008/2009)
2.4 Esperienze Formative ( Stage)
2.5 Collaborazione con imprese locali
3. L’Istituto si presenta: la storia e le scelte.…...…………..
pag.6
3.1 Breve storia
3.2 Scelte pedagogico-didattiche caratterizzanti
4. Aspetti dell’organizzazione scolastica..………………….
4.1 Ufficio di Presidenza
4.2. Collegio dei Docenti
4.3. Consiglio di Classe
4.4. Comitati
2
pag.8
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
4.5. Dipartimenti
4.6. Funzioni Strumentali
4.7 Ufficio tecnico
5. Scelte pedagogiche e didattiche………………………….
pag.15
Progetto Educativo ( POF )
5.1 La programmazione educativa del Collegio dei Docenti
5.1 bis. Criteri di utilizzo del 15% dell’orario curricolare in autonomia.
5.2. Obiettivi trasversali per il biennio e il triennio
5.3.-La programmazione didattica
5.4 La programmazione educativa individualizzata:
5.5 Attività didattiche integrative
5.6 Verifiche e Valutazioni
5.7 Criteri di attribuzione del credito scolastico per gli esami di Stato
5.8 Rapporti con le famiglie
6. Struttura organizzativa: organi,funzioni,servizi,risorse
pag.25
6.1.-piano annuale delle attività
6.2.-aspetti dell'organizzazione amministrativa
6.3.-organi collegiali
6.4 statuto delle studentesse e degli studenti
6.5 regolamento d’istituto e carta dei servizi d’istituto
6.6 orario di apertura
6.7 criteri organizzativi per la formazione delle classi iniziali
6.8 formazione orario delle lezioni
6.9 modalità di convocazione e svolgimento organi collegiali e di consultazione delle
delibere
6.10 modalità di consultazione di testi normativi in uso alla scuola
Allegati
A Regolamento d’Istituto
B Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola secondaria
DPR 24 giugno 1998 n.249 e DPR 21 novembre 2007 n.235 recante
modifiche ed integrazioni
C Obiettivi curricolari dei Dipartimenti disciplinari
D Attività progettuale dell’Istituto
E Regolamento per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro e
Laboratori
F Patto educativo di corresponsabilità
Stato di aggiornamento del POF.
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
Nel presente documento, in corso d’anno, tutte le integrazioni necessarie , andranno ad aggiungersi
negli allegati di competenza e lo stato di aggiornamento verrà indicato nell’ “addendum”. di ciascun
fascicolo .
Tutti i documenti allegati fanno parte integrante del presente POF che si compone in totale di ____
pagine.
La struttura a fascicoli ha lo scopo di agevolare la consultazione e semplificare l’attività di
aggiornamento del documento.
Il documento viene consegnato agli atti dell’Istituto in data 1 Marzo 2010
Referente-R.Santucci
1.- LE FONTI NORMATIVE
Il Piano dell'Offerta Formativa dell’Istituto individua come fonti le leggi dello Stato emanate con
l’introduzione dell’autonomia organizzativa, finanziaria, didattica, di ricerca e sviluppo per le scuole di ogni
ordine e grado
E in particolare, negli articoli 3, 33, 34 e 97 della Costituzione Italiana il Piano individua i principi ispiratori
che vengono coniugati concretamente in :
1.- Accoglienza ed Integrazione
2.- Uguaglianza nel rispetto della diversità
3.- Imparzialità e regolarità
4.- Diritto di scelta formativa, obbligo scolastico e frequenza.
5.- Partecipazione, efficacia, efficienza e trasparenza
6.- Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.
2.IDENTITÀ CULTURALE E PROGETTUALE DELL’ISTITUTO
TECNICO - INDUSTRIALE
1 Biennio comune + 3 Trienni di specializzazione:
• Elettrotecnica e Automazione
• Informatica Industriale progettoAbacus
• Meccanica
SCIENTIFICO TECNOLOGICO
1 biennio + 1 triennio
SCIENTIFICO TECNOLOGICO SPORTIVO
1 biennio
2.1
Indirizzo tecnico industriale
Biennio comune agli indirizzi: il corso dura 5 anni di cui i primi due sono uguali per tutti gli indirizzi
del tecnico industriale . Il biennio costituisce il passaggio tra la scuola media ed il triennio , fornisce
agli studenti una preparazione generale e li orienta verso una scelta consapevole dell’indirizzo di
specializzazione.
Triennio elettrotecnica ed automazione: si occupa della produzione , del trasporto e della distribuzione
dell’energia elettrica e di tutte le macchine che ne fanno uso.
Al termine del corso di studi, il perito elettrotecnico , potrà svolgere mansioni di progettista o di
responsabile tecnico di imprese che producono , installano , riparano apparecchiature e macchine
elettriche; tali attività potranno essere svolte sia come dipendente che come libero professionista.
Triennio informatica Abacus: si occupa di tutti gli aspetti che riguardano l’uso del computer, come è
fatto, come funziona , a quali usi può essere destinato.Il perito informatico può lavorare in settori
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
diversi realizzando programmi ed applicazioni per gestire una produzione industriale o un centro di
elaborazione dati.
Triennio meccanica : si occupa della costruzione , del funzionamento e della manutenzione di tutte
quelle macchine e dispositivi capaci di produrre , trasmettere e trasformare l’energia di natura
meccanica. Il perito meccanico può diventare capo di un reparto di produzione , disegnatore e
progettista in una azienda o libero professionista .
Prosecuzione degli studi: al termine dei 5 anni naturalmente è possibile proseguire gli studi con corsi di
istruzione tecnica superiore e a livello universitario.
2.2
Indirizzo Liceo scientifico tecnologico
Il corso ha la durata di 5 anni e si caratterizza per un forte contenuto tecnologico e scientifico sia a
livello teorico, ma , soprattutto , in ambito sperimentale per l’importanza riservata alle attività di
laboratorio.
Non è previsto l’insegnamento del latino , mentre nel triennio è introdotto l’insegnamento di
informatica e sistemi automatici.
Al termine gli studenti sostengono l’Esame di Stato per conseguire il Diploma di “ maturità
scientifica” che dà titolo all’iscrizione a tutte le facoltà universitarie , alle Accademie Militari,
all’impiego in amministrazioni pubbliche e private.
2.3 Indirizzo Liceo scientifico tecnologico Sportivo (dall’anno scolastico
2008/2009)
La sperimentazione mantiene le caratteristiche generali del Liceo Scientifico Tecnologico e mira a
soddisfare le esigenze formative dei giovani che hanno propensione sia per le attività sportive che per
gli studi biologici e medici.
La formazione scientifico-tecnologica di base rimane un punto fermo del percorso di studi .
Così pure lo studio delle discipline dell’area umanistica . E’ prevista una intensificazione delle
discipline caratterizzanti la sperimentazione : l’Educazione Fisica ( che si articola in motoria e pratica
sportiva) , la Biologia ( che approfondisce l’anatomia ,la fisiologia, l’igiene e l’educazione alla salute).,
ed il Diritto ( presente sia nel biennio che nel triennio)..
Il diploma di liceo scientifico, di durata quinquennale, consente l’iscrizione all’università.
2.4
Esperienze Formative ( Stage)
Sono previsti nell’Istituto stage presso le aziende che operano in settori pertinenti ai vari indirizzi per
facilitare l’incontro dei giovani studenti, con il mondo del lavoro e sia nell’ITI che nel Liceo
tecnologico stage presso le università per coloro che intendano proseguire gli studi.
Tali attività partono dal quarto anno e si svolgono in periodo estivo su richiesta degli stessi studenti
seguiti da un insegnante tutor che cura l’inserimento presso aziende locali e non e presso le università .
L’approccio al mondo del lavoro e a quello universitario offre agli alunni l’opportunità di introdursi
gradualmente nella realtà economica e culturale, di misurare le proprie capacità, spendere le proprie
conoscenze e confrontarsi con le richieste del mercato.
2.5
Collaborazione con imprese locali
Nell’anno 2005-06 la collaborazione con l’imprenditoria locale ha permesso di progettare una variante
ad una macchina utilizzata per il taglio del marmo nelle cave. Il modello è stato costruito sulla base dei
disegni realizzati dagli allievi del corso meccanici sotto la guida dell’ing. prof. G.Pardini ed è stato
successivamente brevettato.
3.
L’ISTITUTO SI PRESENTA
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
3.1 Breve storia
L’ITIS “A. Meucci” è scuola di consolidata tradizione istituita a Massa quaranta anni fa in un
momento in cui, nella provincia, la presenza industriale era abbastanza consistente ed in grado di
incidere profondamente sulle scelte sociali e di costume.
L’Istituto nasce con due specializzazioni:
- Perito Elettrotecnico
- Perito Metalmeccanico
che erano figure professionali di alta fruibilità nella realtà lavorativa emergente negli anni 60.
Il perito industriale era il nodo di collegamento tra dirigenza e forza lavoro, formata da operai e operai
specializzati con qualifica professionale, e perciò il suo ruolo era fondamentale nei processi di
produzione.
I diplomati licenziati dall’Istituto, se non proseguivano gli studi universitari, trovavano quasi tutti
occupazione come quadri intermedi nel polo industriale provinciale.
Negli anni ’80 l’Istituto, cogliendo le indicazioni provenienti dal mondo del lavoro, si arricchisce di
una nuova specializzazione, l’Informatica.
A metà anni ’90, dopo una collaudata sperimentazione assistita “Ergon”, l’indirizzo metalmeccanico
viene assorbito da quello meccanico, con profonde innovazioni curricolari.
Anche in questo caso la figura professionale tratteggiata dal corso di studi è una figura ad alta
professionalità con compiti specifici legati alla programmazione industriale, ma anche adatta ad essere
usata nel settore dei servizi.
Nel frattempo la realtà industriale della provincia era molto mutata. I grandi insediamenti produttivi
erano stati smantellati e le aziende, che in un primo tempo avevano assorbito la maggior parte dei
diplomati dell’ITIS, se ne erano andate.
Ciononostante, il mutato quadro lavorativo della provincia è ancora tale da consentire un adeguato
inserimento dei periti industriali.
Dal rapporto “ LA SUBFORNITURA MECCANICA NELLA ZONA INDUSTRIALE APUANA”
stilato dal consorzio Z.I.A. nel 1996 si legge che:
“ ... Il nuovo scenario della produzione Apuana si caratterizza infatti per la presenza di un piccolo, ma
significativo, “Polo” meccanico e metalmeccanico composto da una quindicina di medie e grandi
imprese, quasi tutte leader mondiali nei rispettivi settori di appartenenza , fra i quali è possibile citare:
• la produzione di macchine, telai ed impianti per l’estrazione, il taglio e la lucidatura dei materiali
lapidei;
• la produzione di banchi per carrozzerie, vera e propria “ nicchia tecnologica” la cui offerta
mondiale si concentra nel territorio apuano;
• altre produzioni eterogenee ( dalle punterie per motori, ai cuscinetti a sfera, alla cantieristica
navale).
Dal 1996 L’ITIS “A. Meucci” ha ulteriormente arricchito la sua offerta formativa istituendo un corso
sperimentale (sperimentazione Brocca) di Liceo Scientifico Tecnologico.
Il corso, che in questo a.s. è formato da due classi quinte, due quarte, due terze, tre seconde e tre prime,
fornisce una maturità scientifica arricchita da insegnamenti tecnici che, pur non immediatamente
spendibili sul mercato del lavoro, sono di sicuro aiuto alla futura carriera universitaria.
Dall’anno scolastico 1999/2000 l’ITIS “G. Galilei”con sede ad Avenza fa parte del nostro Istituto.
L’ITIS “G. Galilei” è scuola di consolidata tradizione istituita a Carrara nell’a.s. 62/63 come sezione
staccata dell’Istituto Tecnico commerciale e per geometri “D. Zaccagna”, con specializzazione
Chimica, con sede in Carrara Centro.
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Nell’a.s. 66/67 diventa Istituto autonomo.
Nell’a.s. 71/72 si aggiunge la specializzazione Elettronica industriale.
Nell’a.s. 76/77 si ha il trasferimento della specializzazione Chimica presso l’attuale sede di Avenza.
Nell’a.s. 78/79 si attua il trasferimento anche della specializzazione di Elettronica Industriale.
Nell’a.s. 94/95 si aggiunge il corso Serale con specializzazione Elettronica.
Nell’a.s. 95/96, dopo una collaudata sperimentazione assistita “Ambra”, l’indirizzo Elettronica
Industriale viene trasformato in Elettronica e Telecomunicazioni, con profonde innovazioni curricolari.
A partire dall’a.s.1998/99 nel corso serale si sta attuando la sperimentazione SIRIO che consente a tutti
coloro che sono privi di un diploma di scuola superiore, di conseguire il diploma di perito industriale
in un progetto quadriennale , articolato in un monoennio di 25 ore settimanali ed in un triennio di 28 ,
usufruendo, se lavoratori , delle ore previste dalla normativa sul diritto allo studio,
Nell’a.s. 2005/06 il Corso serale si è arricchito di una nuova specializzazione in Elettrotecnica ed
Automazione.
Nell’ a.s. 2008/09 parte la sperimentazione del Liceo Scientifico Tecnologico Sportivo.
Nell’anno 2009-10 la sezione associata di Avenza viene separata ed accorpata all’Istituto Commerciale
Zaccagna di Carrara a seguito del dimensionamento degli istituti imposto dalla recente normativa ,
pertanto la sede di Massa rimane come Istituto autonomo.
3.2 Scelte pedagogico-didattiche caratterizzanti
Le scelte pedagogico –didattiche dell’istituto si sono aggiornate nel corso degli anni garantendo una
maggiore individualizzazione del processo di insegnamento–apprendimento anche per sollecitare alla
motivazione allo studio soprattutto per il biennio.
A questo scopo nell’ a.s. 1999/2000 è stata avviata una nuova sperimentazione per moduli.
L’idea è nata dalla constatazione che l’elevato numero di materie di insegnamento e la conseguente
grave frammentazione dell’orario settimanale di lezioni possono costituire, e di fatto costituiscono,
ostacolo all’apprendimento da parte dei discenti. Sono stati istituiti due corsi paralleli denominati “alfa
e beta” (per il primo anno due prime I.T.I.S,) nei quali alcune materie (storia, diritto, geografia e
scienze) sono state insegnate per il doppio delle ore settimanali previste nel primo quadrimestre in alfa
, e nel secondo in beta In tale modo nel corso di ogni quadrimestre si è ridotto per gli allievi il numero
delle materie da seguire.Inoltre tutto il percorso annuale , suddiviso in moduli , veniva affrontato in
modo interdisciplinare e con attenzione particolare a sviluppare le abilità relative al metodo di studio .
Nell’anno 2003-4 sempre nella stessa ottica è stato avviato un progetto denominato “ Classi aperte “
strutturato per gruppi di livello relativi a recupero , consolidamento e approfondimento appartenenti a
classi diverse. Questo progetto in modo più o meno allargato per numero di classi e materie coinvolte
è stato attivato quasi tutti gli anni successivi e prosegue anche attualmente.
Negli anni 2004-5 e 2005-6 l’Istituto ha accolto una iniziativa degli studenti rivolta ad organizzare una
settimana alternativa al regolare programma didattico, dal titolo”Gli studenti propongono”.Si sono
svolti incontri con personalità della cultura , dello sport, della politica, attività sportive e proiezioni di
film che hanno sollecitato momenti di riflessione e dibattito su temi di vivo interesse per i giovani.
Nell’anno 2004-5 il progetto si è sviluppato per affrontare principalmente il tema della Riforma della
scuola ed è stato attuato tramite incontri con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali
maggiormente diffuse nella scuola e con esponenti delle istituzioni locali Un altro tema affrontato è
stato quello relativo al disagio giovanile legato alle tossicodipendenze per il quale sono stati invitati
responsabili di una comunità di recupero del territorio.
Nell’anno 2005-6 i temi scelti sono stati: Violenza ( proiezione del film” La caduta- Gli ultimi giorni
di Hitler” e “ Danny the dog” ), Sport ( proiezione del film “ Coach Carter”), Lotte interrazziali (
proiezione del film “ Paradise Now” e incontro dibattito con rappresentanti di varie confessioni
religiose), Dipendenze , droga e alcool ( proiezione del film “ Quo Vadis Baby ?” e incontro dibattito
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
con rappresentanti del Comitato genitori e della Comunità della Brugiana), Il giorno della memoria
(proiezione del film “ Train de vie”)
Tali attività sono state programmate in tutte le loro iniziative dai membri del Comitato studentesco.
Nell’anno 2006-7 sono stati proiettati altri film sugli temi sempre selezionati dal Comitato
Studentesco differenziando le proposte di film per il biennio da quelle per il triennio.
Nell’anno 2007-08, sono state attivate proiezioni di film su temi di attualità differenti tra biennio e
triennio nel mese di febbraio. A causa dei concomitanti corsi di recupero introdotti dal Ministro, la
partecipazione degli studenti è risultata inferiore alle aspettative del Comitato organizzatore.
Nell’anno 2008-09 il Comitato studentesco ha tentato di organizzare sia proiezioni che conferenze su
temi di interesse vario, dalla politica all’etica, alla economia globalizzata ma non tutte le classi hanno
aderito sia per l’impegno nelle attività di recupero che per l’adesione ad altre proposte progettuali
concomitanti. Nell’anno in corso gli studenti si sono orientati al recupero delle lacune chiedendo la
sospensione del programma per una settimana .
4.
ASPETTI DELL’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
4.1 Ufficio di Presidenza
E’ costituito dal Dirigente Scolastico prof. G.Perfetti e due collaboratori nominati
annualmente, prof.ssa L.Bottiroli, vicario, e prof.ssa L.Corsi.
Il Dirigente Scolastico (qui di seguito chiamato anche Dirigente) assicura la gestione unitaria
dell’Istituto e ne ha la rappresentanza; è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati del servizio.
Funzioni:
coordina le attività di tutti gli organi;
o nomina i collaboratori;
o organizza le risorse umane e finanziarie secondo i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto
garantendo agli insegnanti e agli utenti un razionale funzionamento della scuola;
o coordina ogni tipo di attività, distribuendo efficacemente i compiti tra i Collaboratori che
rappresentano un funzionale collegamento fra i Docenti ed il Dirigente;
il tutto in qualità di garante del POF.
4.2. Collegio dei Docenti
E’ composto dai docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nella scuola; lo presiede il Dirigente.
Fra le molteplici competenze si evidenziano quelle relative a:
Il potere deliberante in materia di funzionamento didattico; in particolare cura la programmazione
dell’azione educativa anche al fine di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche
esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare.
La formulazione di proposte al Preside per la formazione e la composizione delle classi, per la durata
dell’ora di lezione e la stesura dell’orario delle lezioni, per l’assegnazione dei docenti alle classi,
tenuto conto dei criteri generali indicati dal C.d.I.
L’adozione dei libri di testo, sentiti i pareri dei Consigli di Classe.
L’adozione e promozione di iniziative di sperimentazione.
La valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati e per attivare gli opportuni interventi
educativi e integrativi.
La promozione di iniziative di innovazione e di ricerca educativa e di aggiornamento dei docenti.
Funzioni:
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
. definisce, convalida e cura il POF;
. definisce e convalida il Piano annuale delle attività;
. nomina eventuali Commissioni di lavoro, con funzioni consultive, per l'elaborazione di progetti di
varia natura;
. determina la corrispondenza chiara ed univoca tra i voti decimali ed i livelli di apprendimento e di
conoscenza degli alunni;
. nomina i docenti incaricati delle funzioni strumentali al POF.che vengono individuate all’inizio
dell’anno scolastico.
4.3. Consiglio di Classe
E’ composto dai docenti di ogni singola classe; da due rappresentanti degli studenti; da due
rappresentanti dei genitori della classe; è presieduto dal Preside o da un docente delegato da questo.
Al Consiglio di classe con la sola presenza dei docenti spetta:
la realizzazione del coordinamento didattico e del rapporto interdisciplinare: nel C.d.C. i docenti
confrontano, pur nella loro libertà d’insegnamento, i modelli didattici e gli approcci metodologici
per una programmazione il più possibile collegiale. A tale fine per ogni classe è designato un
Coordinatore.( per le funzioni vedi l’art. 54 bis del Regolamento d’istituto allegato)
La valutazione periodica e finale degli alunni.
Al Consiglio di Classe con la presenza di tutte le componenti spetta:
esaminare l’andamento didattico;
formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione.
Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Le Funzioni:
. applica, nel rispetto della libertà di insegnamento, quanto approvato dal Collegio dei Docenti.
. avanza proposte di tipo disciplinare, interdisciplinare, di sperimentazione, ecc.;
. verifica periodicamente l'efficacia dei risultati ottenuti per assumere iniziative di recupero e di
sostegno;
. ricerca una linea comune di condotta tale da promuovere un corretto comportamento degli alunni;
. attua la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica con i mezzi più
idonei;
. valorizza la natura educativa degli scrutini, intesi anche come ulteriori momenti di programmazione.
4.4. Comitati
Nell’Istituto sono presenti due comitati tecnici collegati alle sperimentazioni del liceo tecnologico allo
scopo di seguirne la attuazione e valutare ogni proposta didattica che possa valorizzare il corso.
• Comitato del Liceo Scientifico Tecnologico
Il Comitato si occupa di tutte le problematiche afferenti il curricolo dell’intero corso con particolare
attenzione alla implementazione dei laboratori di chimica, fisica, scienze, disegno,informatica.
• Comitato del Liceo Scientifico Tecnologico Sportivo
Il Comitato si occupa di tutte le problematiche afferenti il curricolo dell’intero corso.E’ formato dai
docenti delle materie caratterizzanti l’indirizzo.In particolare gli insegnanti di educazione fisica curano
i rapporti con le federazioni sportive del CONI per attivare corsi specifici.
4.5. Dipartimenti
Dall’anno scolastico 2001/02 sono in funzione i Dipartimenti Disciplinari con il compito di studiare dei
percorsi curricolari omogenei (sia orizzontali per classi , che verticali per indirizzo) individuando obiettivi
minimi ed effettuando proposte per gli obiettivi trasversali.
Nell’anno 2002/03 è stata ultimata la stesura dei curricoli disciplinari a cura di ciascun Dipartimento che
sono stati inseriti nel POF come allegato.
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
Nell’anno 2003/2004 è stato individuato come compito specifico per i Dipartimenti la proposta ed il
coordinamento dei Progetti per ciascuna disciplina e la preparazione delle prove per il superamento dei
debiti formativi in modo che sia garantita omogeneità nella verifica e nella valutazione dei debiti stessi.
Nell’anno 2007/8 i Dipartimenti sono coinvolti nella stesura di griglie per la valutazione delle conoscenze
disciplinari attese e non soddisfatte negli esiti di profitto non sufficiente, in seduta di scrutinio sia
intermedio che finale. L’attività ha lo scopo di consentire alla scuola di organizzare specifici interventi di
recupero per soddisfare le indicazioni del D.M n.92/2007.
Nell’a.s. 2008-09 i Dipartimenti hanno elaborato gli obiettivi disciplinari del biennio del corso Liceo
Scientifico Tecnologico Sportivo
4.6. Funzioni Strumentali
Con l’autonomia degli Istituti scolastici e il CCNL del biennio 1998/2000 sono state istituite le figure dei
docenti (destinatarie di Funzione Obiettivo) incaricate di organizzare e coordinare alcune fondamentali
attività di supporto al processo di insegnamento-apprendimento, con particolare attenzione alla valutazione
dei risultati e delle attività svolte, all’aggiornamento e formazione dei docenti, al sostegno e tutoraggio per
gli studenti e al rapporto con il territorio.
A partire dall’anno 2003/2004 le funzioni obiettivo sono state individuate come funzioni strumentali al
POF, in quanto ogni Istituto può determinare in autonomia quali funzioni sono piu’ idonee per migliorare la
propria offerta formativa.
Nel nostro Istituto sono stati individuati i seguenti ambiti di intervento:
1°Funzione Strumentale - aggiornamento del piano dell’offerta formativa e formazione dei
docenti
N° 1 docente: R.Santucci
AREA DI
RIFERIMENTO
FUNZIONE
STRUMENTALE
INDIVIDUATA
RISULTATI
ATTESI
AREA DI
RIFERIMENTO
POF
o Aggiornamento annuale del documento e divulgazione ;
o Collaborazione coll’Ufficio di Presidenza per la stesura delle
proposte di documenti relativi alla vita scolastica:
o Patto educativo di corresponsabilità
o Istruzioni per la compilazione del Registro di Classe ,
o Istruzioni per ottimizzare lo svolgimento della funzione di
Coordinatore di Classe;
o mini-POF destinato agli alunni delle classi prime e alle loro
famiglie per illustrare in generale l’Istituto con le sue attività
curricolari, integrative, extra-curricolari , i servizi amministrativi,
la dotazione di Laboratori ed il Calendario scolastico annuale
o Organigramma d’Istituto
Può eventualmente servirsi di una Commissione di lavoro se necessario.
- Consultazione agevole e flessibile da parte di tutti i soggetti interessati
(studenti, famiglie,docenti, non docenti e potenziali utenti esterni) alle
informazioni contenute nel POF
Sostegno al lavoro docente
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
FUNZIONE
STRUMENTALE
INDIVIDUATA
RISULTATI
ATTESI
o accoglienza neo –docenti
o formazione professionale e aggiornamento: eventuale proposta
di corsi e gestione informazione sui corsi organizzati da altri
o supporto alla attività docente consistente in indicazioni sulla
compilazione Registro di Classe e l’applicazione del
Regolamento di Istituto
- Miglioramento del lavoro dei singoli docenti e dei Consigli di Classe
2°Funzione Strumentale - Orientamento per gli studenti
N° 1 docente: S. Del Freo
AREA DI
RIFERIMENTO
FUNZIONE
STRUMENTALE
INDIVIDUATA
RISULTATI
ATTESI
Orientamento in entrata ed uscita degli studenti
Accoglienza
• Orientamento in entrata nell’Istituto:
realizzazione attività didattiche in collaborazione con le scuole Medie inferiori
incontri programmati con le classi terminali della scuola media
visite guidate nell’Istituto
apertura dell’Istituto ai genitori degli studenti delle scuole medie
(novembre- gennaio)
distribuzione di materiale informativo sugli indirizzi attivi nell’Istituto
• Orientamento interno:
incontri delle classi seconde ITI con docenti referenti di indirizzo
• Orientamento in uscita:
partecipazione a giornate di orientamento universitario
incontri delle quinte con ex-studenti e rappresentanti del mondo militare
- aiutare gli studenti nella scelta consapevole del percorso scolastico nei
passaggi: scuola media-scuola superiore, biennio-triennio dell’Istituto e
università
3°Funzione strumentale:Iniziative di sostegno-recupero-approfondimento e Attività
studentesche extracurricolari.
N°1 docente : P. Tartaglia
AREA
RIFERIMENTO
DI
Recupero e potenziamento
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
FUNZIONE
STRUMENTALE
INDIVIDUATA
•
Recupero di lacune cognitive riferite all’a.s. in corso mediante corsi
brevi, attività di sportello studenti, attività di laboratorio
• Corsi estivi di preparazione per l’esame relativo alle materie con
giudizio sospeso;
• Potenziamento di abilità conoscenze e competenze mediante corsi di
approfondimento ;
• Consolidamento rivolto alle classi quinte in preparazione all’Esame di
Stato
• Corsi di alfabetizzazione per studenti stranieri/ progetto “Scuole
aperte”
RISULTATI
- Aiutare gli studenti ad un inserimento ottimale nell’Istituto;
ATTESI
- Attivare corsi per il recupero degli studenti in difficoltà di inserimento al
primo anno, in particolare per stranieri ;
- Sostenere in modo continuativo con lo sportello per il recupero /
approfondimento tutti gli allievi iscritti e le loro famiglie;
- Migliorare il percorso scolastico degli studenti .
AREA
DI Interventi e servizi per studenti
RIFERIMENTO
FUNZIONE
• Corso di step :M. Bianchi
STRUMENTALE
• Consulta studentesca . R. Santucci
INDIVIDUATA
• Cic: centro di ascolto. P.Tartaglia
• Interventi nelle classi diretti alla educazione alla salute: P.Tartaglia:
Classi prime: educazione alimentare
Classi seconde: conferenze sulla affettività
Classi terze: conferenze sulla sessualità
Classi quarte :Progetto “Una strada sicura”
Classi quinte : incontro con Associazioni di Volontariato (AVIS,
Misericordia )
• Cammina scuola: A. Bardi
• Stagione Teatrale di Prosa 2009-10: vari docenti
• Laboratorio teatrale degli studenti F.Cordoni
• Segnalazione di proiezioni cinematografiche per studenti
• Gruppo sportivo scolastico :Guidi
• Informazioni varie proposte ai docenti
RISULTATI
- coinvolgere il maggior numero di docenti nelle attività extracurriculari
ATTESI
- ottenere una partecipazione seria e costruttiva degli studenti alle attività
teatrali,artistiche e al giornalino di istituto
- migliorare l’utilizzo delle risorse offerte dal territorio al fine di educare al
rispetto di sé , degli altri e dell’ambiente di vita;
- responsabilizzare gli studenti nell’organizzare con serietà le attività
sportive scelte ;
- contribuire alla diminuzione del disagio giovanile e della dispersione
scolastica.
.
12
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
4°Funzione Strumentale visite di istruzione:
1 docente: P. Angiolini
AREA
DI Realizzazione di attività formative e integrative in ambito extrascolastico
RIFERIMENTO
FUNZIONE
• una Commissione di lavoro predispone delle proposte di mete
STRUMENTALE
culturali compatibili con i percorsi curricolari e le disposizioni
INDIVIDUATA
amministrative ed organizzative in vigore nell’Istituto
• raccolta delle proposte dei consigli di classe: di mete ed
accompagnatori
• Richiesta preventivi alle agenzie di viaggio
• Piano comparativo delle offerte ed organizzazione dei viaggi
• Raccolta di bollettini e malleve dai Coordinatori.
.
RISULTATI ATTESI Soddisfare le attese sia didattiche che di socializzazione
culturale negli studenti
e di stimolo
5°Funzione strumentale . sito web ed informatizzazione dell’Istituto :
1 docente G. Pucci
AREA
RIFERIMENTO
DI Manutenzione del sito web dell’Istituto e implementazione di nuove
sezioni per docenti , segreteria amministrativa e didattica, ufficio di
dirigenza
FUNZIONE
Il Sito prevede la realizzazione e gestione delle seguenti sezioni:
STRUMENTALE
• Orario di ricevimento docenti
INDIVIDUATA
• Progetti e pof in formato doc e pdf
• Libri di testo: ricerca elenco per classe
• Composizione consigli di classe : ricerca per classe
• Documento del 15 maggio : visualizzazione in formato doc e
pdf;
• Regolamento di Istituto : visualizzazione doc e pdf
• Circolari: inserimento e visualizzazione
• Modulistica : scaricamento dei moduli per studenti e docenti
• Pubblicazione del programma svolto: ogni docente potrà
pubblicare il programma svolto che sarà visibile e stampabile
• Presentazione dell’istituto
• Stanze docenti
RISULTATI ATTESI Migliorare la divulgazioni di documenti ed informazioni per gli utenti
interni ed esterni.
13
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
4.7 Ufficio tecnico
Si compone di 1 unità nominata dal Dirigente annualmente
Prof. F. Francesconi
Le funzioni:
Azioni rivolte agli studenti :
Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici, aziende private ed altre istituzioni del mondo del
lavoro per la realizzazione di progetti formativi, anche post-diploma , stage, iniziative scuolalavoro, rapporti con le realtà produttive .
Cura le attività promosse dall’ Agenzia Formativa
Collabora con la funzione strumentale rivolta all’orientamento.
Azioni rivolte alla prevenzione dell’abbandono scolastico:
Promuovere una conferenza permanente tra Istituto ed Enti pubblici e privati;
Azioni rivolte alle strutture:
Curare le procedure di acquisto del materiale dei laboratori
Provvedere alla piccola manutenzione ordinaria delle attrezzature didattiche;
Collaborare con i docenti responsabili del funzionamento dei vari laboratori.
Curare l’ informazione e l’attivazione delle procedure di sicurezza della scuola
5.Scelte pedagogiche e didattiche
Progetto Educativo ( POF )
E’ espressione dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto, esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che l’Istituto adotta nell’ambito della sua autonomia.
E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi indirizzi di studi , determinati a livello
nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale , sociale ed economico della realtà locale.
Contiene le scelte educative ed organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse ed è elaborato dal
Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio di Istituto (CdI) .
E’ reso pubblico e consegnato per estratto agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione.
E’ consultabile sul sito web dell’Istituto.
5.1
La programmazione educativa del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti ritiene che la programmazione educativa annuale,debba essere elaborata sulla
base di un’esigenza ormai imprescindibile:quella di dare alla scuola una valenza educativa capace di
definirla come identità attiva rispetto ai profondi cambiamenti culturali in atto.
Individua perciò alcune scelte prioritarie:
• fondare un’educazione alla cittadinanza, propria di una formazione che non potrà essere solo
tecnica ed efficientista, né badare solo all’ottimizzazione degli apprendimenti;tale educazione
dovrà dar spazio ai valori su cui si fonda la convivenza civile, stimolando nei ragazzi il
confronto sui più urgenti aspetti del vivere contemporaneo,sul valore della persona e della
collaborazione interpersonale;
• sviluppare e valorizzare le capacità di ciascuno,logiche ed espressive,in modo da permettere:
- il confronto con la flessibilità e la disponibilità all’educazione permanente, richiesta dalla
realtà economica e lavorativa;
14
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
•
- la formazione e la manifestazione di attitudini critiche,costruttive e propositive,per
affrontare con sufficiente autonomia e consapevolezza la complessità dei cambiamenti in
atto dentro e fuori la scuola;
favorire un approccio interdisciplinare al sapere,in grado di stabilire crescenti interazioni tra le
molteplici informazioni, che i diversi canali e i diversi saperi trasmettono, tenuto conto del
superamento del concetto di cultura come insieme di conoscenze univoche e compartimentate.
Si tenderà,dunque, a un coordinamento più organico fra le varie materie, secondo moduli
semplici e strutture logiche chiare,al fine di favorire l’acquisizione di un metodo di studio che
permetta di scoprire, fissare, collegare le strutture e i concetti fondamentali delle diverse
discipline.
In rapporto a tali finalità il Collegio dei Docenti individua i seguenti obiettivi generali, da conseguire
nell’arco del quinquennio:
1- Portare i giovani ad essere in grado di :
a) realizzare una completa ed armonica personalità che consenta ad ogni individuo di affrontare la vita
adulta in tutti i suoi aspetti: sociali, economici, giuridici, ecc.
b) progettare autonomamente il proprio futuro con una scelta consapevole e critica;
c) comportarsi come un cittadino libero, tollerante, solidale, rispettoso della legalità e delle regole di
convivenza.
2)- Formare un diplomato che sappia:
a) interagire adeguatamente con le strutture istituzionali e con la realtà economica locale;
b) organizzare in modo strutturale le proprie conoscenze professionali;
c) utilizzare un linguaggio tecnico-scientifico semplice e tuttavia preciso e chiaro;
d) comprendere criticamente lo sviluppo scientifico, tecnologico e sociale;
e) saper progettare tenendo conto delle esigenze territoriali, culturali, tecnologiche e di mercato;
f) essere in grado, sulla base delle conoscenze acquisite, di affrontare studi universitari o corsi
specialistici post-diploma.
5.1 bis. Criteri di utilizzo del 15% dell’orario curricolare in autonomia.
Nell’indirizzo di elettrotecnica è stata apportata una variazione al monte ore previsto per alcune materie
di indirizzo per una migliore ripartizione degli argomenti tra le discipline coinvolte nell’arco del
triennio di specializzazione.
In corso d’anno , tenuto conto delle esigenze curricolari che emergeranno, anche in funzione dei
bisogni manifestati dal territorio, si provvederà all’eventuale adeguamento del 20% come da
indicazioni ministeriali.
Nell’anno scolastico 2009-10 il Dipartimento di lingua straniera ha chiesto l’attivazione di una
sperimentazione per le classi quinte che prevede l’incremento di un’ora di inglese in compresenza con
un docente di materie di indirizzo per dare l’opportunità agli studenti di svolgere parte del programma
in inglese. Attualmente gli insegnanti di indirizzo ruotano circa ogni due mesi nella attività in
compresenza.
5.2.
Obiettivi trasversali per il biennio e il triennio
• Indirizzo tecnico industriale:
Per il biennio il Collegio evidenzia i seguenti obiettivi:
1) saper collaborare con gli altri ed avere il senso della responsabilità;
15
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
2) saper fronteggiare nuove situazioni e sfide
3) arricchire il vocabolario e progredire nell'acquisizione del linguaggio specifico delle varie
discipline;
4) saper usare in modo consapevole il linguaggio visuale, decodificando correttamente i messaggi
trasmessi da filmati e testi multimediali;
5) saper comprendere ed elaborare i contenuti culturali appresi, operando collegamenti tra gli
argomenti trattati dalle varie discipline;
6) saper individuare in un testo i nuclei concettuali e l’organizzazione testuale, specialmente nelle
esposizioni argomentative;
7) saper individuare il punto di vista e le finalità dell’emittente cogliendone il messaggio
8) saper compiere letture diversificate in rapporto a scopi diversi (ricerca di dati, comprensione
globale, comprensione approfondita, studio);
9) saper organizzare il proprio discorso, tenendo conto delle caratteristiche del destinatario, delle
diverse situazioni comunicative e delle diverse finalità del messaggio;
10) raggiungere una adeguata capacità di controllo delle differenze tra formulazioni orale e
formulazione scritta del pensiero;
11) saper produrre testi scritti semplici, coerenti e corretti su argomenti precedentemente trattati in
classe.
12) saper organizzare il proprio pensiero secondo modalità logiche
13) sviluppare l’attitudine ad individuare soluzioni attraverso l’abilità del problem-solving
14) saper rispondere a situazioni problematiche in modo creativo e personale
Per il triennio il Collegio evidenzia i seguenti obiettivi.
1) saper rispettare i compagni , i docenti, il personale e l’ambiente scolastico
2) saper rispettare la diversità , sviluppare il senso della tolleranza e della solidarietà
3) sviluppare la capacità di autovalutazione e lo spirito critico
4) capire l’importanza della frequenza scolastica
5) saper dialogare in modo corretto sui vari aspetti di un problema sia sotto il profilo dei contenuti
che di quello formale
6) saper documentare il lavoro svolto
7) saper sviluppare abilità logico-espressive con capacità di analisi e di sintesi
8) saper analizzare e relazionare i contenuti delle varie discipline
9) saper condurre in maniera autonoma un’ esperienza di laboratorio e semplici progetti tipici
delle discipline tecniche
10) consolidare il metodo di studio
11) consolidare le attitudini personali
• Indirizzo liceo scientifico tecnologico
Per il Biennio il Collegio evidenzia i seguenti obiettivi
1) saper lavorare e partecipare in modo pertinente e costruttivo
2) sviluppare il senso di responsabilità e un’adeguata capacità di autocontrollo ed autovalutazione
3) saper rispettare i tempi di consegna e le modalità di lavoro
4) saper rispettare le regole del gruppo classe e della scuola
5) sviluppare lo spirito di osservazione , le capacità decisionali e di analisi
6) saper comprendere i nuclei tematici fondamentali dei diversi testi
7) saper produrre testi con una accettabile competenza linguistica sia a livello morfosintattico che
lessicale
8) saper utilizzare nella produzione orale un linguaggio appropriato in base alle circostanze ed al
contesto comunicativo
9) saper prendere appunti
Per il triennio il Collegio evidenzia i seguenti obiettivi
16
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
1) sviluppare le capacità di convivenza, collaborazione, tolleranza e rispetto
2) stimolare la partecipazione attiva al lavoro di classe e la capacità di lavorare in gruppo
3) sviluppare le capacità di studio, di riflessione , di corretta applicazione e rielaborazione delle
conoscenze
4) sviluppare la capacità di valutazione delle situazioni
5) acquisire le conoscenze fondamentali di tutte le discipline
6) sviluppare le capacità espressive di analisi e di sintesi utilizzando il linguaggio specifico delle
singole discipline
7) sviluppare le capacità di analizzare in modo corretto situazioni problematiche e saper
individuare ed indicare ipotesi risolutive
8) prendere consapevolezza dell’opportunità di controllare attendibilità e validità dei risultati
ottenuti nei vari processi lavorativi
9) acquisire capacità di giudizio sulla utilità di strumenti e mezzi di lavoro e sulla significatività
dei risultati ottenuti
10) saper utilizzare i linguaggi e le tecniche multimediali
• Indirizzo liceo scientifico tecnologico sportivo
Per il Biennio si evidenziano i seguenti obiettivi:
1) saper lavorare e partecipare in modo pertinente e costruttivo
2) sviluppare il senso di responsabilità e un’adeguata capacità di autocontrollo ed autovalutazione
3) saper rispettare i tempi di consegna e le modalità di lavoro
4) saper rispettare le regole del gruppo classe e della scuola
5) sviluppare lo spirito di osservazione , le capacità decisionali e di analisi
6) saper comprendere i nuclei tematici fondamentali dei diversi testi
7) saper produrre testi con una accettabile competenza linguistica sia a livello morfosintattico che
lessicale
8) saper utilizzare nella produzione orale un linguaggio appropriato in base alle circostanze ed al
contesto comunicativo
9) saper prendere appunti
(In considerazione dell’evoluzione che la realtà di riferimento subisce con il tempo, il Dirigente ed il
Consiglio d’Istituto ogni due anni provvederanno ad acquisire informazioni circa le variazioni subite da
detta realtà sì che si possano adattare gli obiettivi dell’attività didattica alle mutate esigenze
dell’utenza.)
5.3.-La programmazione didattica
La programmazione didattica, nel nostro Istituto, prende forma e concretezza nelle decisioni dei
Consigli di classe (alle cui deliberazioni si rimanda per ulteriori indicazioni) che, in quanto più vicini
alle reali esigenze dei singoli studenti, agiscono in autonomia e, ovviamente, nel rispetto delle
indicazioni fissate dal Collegio dei Docenti.
Questa programmazione, elaborata nei suoi obiettivi, contenuti, metodo di lavoro, tipi di verifica,
strumenti e materiali didattici, viene proposta all'inizio di ogni anno scolastico agli alunni per
consentire loro di seguire con consapevolezza l'itinerario didattico.
Dall’anno scolastico 2001/2002 sono entrati in funzione i Dipartimenti, necessari per un’attività
didattica condivisa e coordinata, quindi più efficace ed efficiente
.
5.4 La programmazione educativa individualizzata:
17
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
Nell’ottica di migliorare l’offerta formativa e garantire il più alto livello possibile di successo
scolastico, possono essere programmati interventi relativi a :
• Sperimentazioni che, pur mantenendo il tradizionale ruolo del singolo Consiglio di classe,
superano il concetto di classe chiusa e basandosi sul principio della flessibilità , programmano e
verificano per gruppi di livello numericamente ridotti atte anche a favorire l’integrazione di
alunni stranieri
• Individuazione di percorsi differenziati calibrati sulle specifiche abilità di alunni diversamente
abili che dimostrino difficoltà o lacune nello svolgimento del programma curricolare per
garantire successo e integrazione scolastica nel pieno sviluppo della propria personalità.Le
modalità di questa integrazione possono comprendere sia la partecipazione ad attività
extrascolastiche compatibili sia con l’adozione del metodo di lavoro cooperativo al fine di
favorire la crescita e la sicurezza nelle relazioni sociali, sviluppare l’autostima e rimuovere
situazioni di disagio che si possono generare.
• Predisposizione di lezioni tenute da esperti di madrelingua per gli alunni stranieri volte a
favorirne l’inserimento nella realtà scolastica con particolare attenzione nel biennio. Inoltre i
Coordinatori delle classi avranno cura di formalizzare in Cd.c obiettivi e percorsi personalizzati
in piani di lavoro concreti al fine di un adeguato inserimento.
Vengono promossi anche ulteriori interventi inseriti in Progetti specifici consultabili
nell’allegato D
5.5 Attività didattiche integrative
• Attività complementari:.
Al fine di migliorare l’offerta formativa e di intervenire sulla motivazione allo studio,
prerequisito fondamentale affinché si attivi qualsiasi processo di apprendimento, il nostro
Istituto prospetta agli studenti alcune attività integrative che, al di là delle tradizionali materie
di indirizzo e di cultura generale, tendono a valorizzare le inclinazioni e i “saperi” giovanili
offrendo loro ulteriori stimoli (corsi indicati dagli studenti, ad es. approfondimento computer,
etc ,visite guidate, viaggi di istruzione in Italia e all’estero, gruppi sportivi, gare di giornalismo,
lettura del quotidiano in classe, attività teatrale ed altre, illustrate nei Progetti).
• Attività di tipo collaterale: conferenze, seminari, lezioni monografiche organizzate per
arricchire ed integrare la preparazione degli studenti lavoratori con aspetti ed argomenti più
concretamente legati al mondo del lavoro. Tali interventi saranno forniti da docenti esperti,
operatori del settore, docenti universitari.
• Corsi di recupero:; all’inizio del secondo quadrimestre per gli studenti che,presentano
insufficienze gravi nella pagella.
• Sportello di recupero e approfondimento: lezioni svolte da docenti della scuola a gruppi di
minimo 5 studenti, da realizzarsi in itinere al pomeriggio, durante l’anno scolastico, per gli
studenti con particolari difficoltà o interessi.
• A seguito del D.M. N° 80/2007 il Collegio Docenti ha deliberato il 12/12/07 quanto qui si
seguito viene riportato in forma di stralcio avente ad oggetto i criteri per l’assegnazione ai
docenti di singoli gruppi di studenti per le iniziative di recupero e sostegno :
“Deliberazione del Collegio dei Docenti del 12 dicembre 2007
Omissis…
Delibera
Omissis..
18
1.
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
che l’assegnazione dei docenti ai singoli gruppi, sentita la disponibilità degli interessati e considerando la
possibilità che un modulo di recupero sia suddiviso fra più docenti, avvenga tenendo conto del seguente ordine di
priorità:
a. docenti in servizio nella/e classe/i di appartenenza degli studenti del gruppo ed impartenti insegnamento
nella disciplina oggetto dell’intervento;
b. docenti in servizio in classi diverse da quelle di appartenenza degli studenti del gruppo ed impartenti
insegnamento nella disciplina oggetto dell’intervento;
c. docenti in servizio nella/e classe/i di appartenenza degli studenti del gruppo e forniti di abilitazione per
l’insegnamento nella disciplina oggetto dell’intervento;
d. docenti in servizio nell’istituto di appartenenza degli studenti del gruppo e forniti di abilitazione per
l’insegnamento nella disciplina oggetto dell’intervento;
e. docenti in servizio nella sezione associata, in altri istituti ed impartenti insegnamento nella disciplina
oggetto dell’intervento che abbiano proposto la propria candidatura per l’effettuazione di corsi di
recupero e sostegno, allegando congruente curriculum vitae;
f. docenti in servizio nella sezione associata, in altri istituti o personale esterno forniti di abilitazione per
l’insegnamento nella disciplina oggetto dell’intervento che abbiano proposto la propria candidatura per
l’effettuazione di corsi di recupero e sostegno, allegando congruente curriculum vitae;”
…omissis
5.6 Verifiche e Valutazioni
.-Rilevazione della situazione iniziale
Per le classi iniziali dei cicli si prevedono test strutturati per materia o per area disciplinare; per le
classi intermedie si prevede un periodo di ripasso cui seguirà una verifica strutturata o non strutturata.
.-Verifica e valutazione in itinere e finale
Ogni insegnante per poter formulare periodicamente le proprie valutazioni effettuerà test strutturati e
non, colloqui individuali o in altra forma, congruo numero di compiti scritti (non meno di tre a
quadrimestre per le materie che prevedono la valutazione dello scritto), prove pratiche ove previsto.
Nelle riunioni dei Dipartimenti vengono stabilite griglie comuni di osservazione per le prove di
verifica orali e scritte e concordate prove di verifica da effettuarsi in parallelo nelle stesse classi e con
le stesse modalità i cui risultati verranno però liberamente utilizzati per la valutazione.
Gli esiti delle varie prove dovranno essere comunicati allo studente; i compiti in classe dovranno
essere riconsegnati corretti entro quindici giorni dalla effettuazione.
Un insegnante che nelle valutazioni periodiche abbia un numero inadeguato di valutazioni è tenuto a
motivarne le cause.
Le tappe del percorso didattico per arrivare al giudizio collegiale possono essere riassunte nel seguente
modo:
1) accertamento, da parte del docente, delle conoscenze e delle abilità degli studenti, indispensabili per
affrontare un nuovo argomento (valutazione diagnostica);
2) accertamento, durante il lavoro stesso, del modo in cui procede l'apprendimento per sviluppare nello
studente la capacità di autovalutarsi senza drammatizzare l'errore (valutazione formativa); tale
valutazione ha un valore fondamentale per il docente stesso in funzione anche di eventuali attività di
recupero;
3) accertamento delle conoscenze degli studenti e delle loro capacità di utilizzarle in modo
appropriato, al termine di una parte del lavoro (valutazione sommativa); tale valutazione, che avviene
alla fine del procedimento indicato in precedenza, è poi tradotta nel voto.
Nel passaggio alla classe successiva, deliberato collegialmente dal Consiglio di Classe, si terrà conto,
oltre che delle valutazioni conseguite, della motivazione e partecipazione al dialogo educativo, dei
progressi nell’apprendimento effettuati nel corso dell’anno e della correttezza nei comportamenti.
19
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
“Criteri di corrispondenza tra voti decimali e livelli tassonomici”
adottati nell’Istituto A.Meucci di Massa
LIVELLO 1
impegno e partecipazione
Voto = da 1 a 4
DEL TUTTO INSUFF
1-2
NETTAMENTE INSUFF
3
GRAVEMENTE INSUFF
4
quasi mai rispetta gli impegni, si distrae in classe
Conoscenza
non ha conoscenze o presenta conoscenze frammentarie e superficiali
commette gravi errori di comprensione
presenta gravi difficoltà espressive
non sa organizzare le proprie conoscenze
manca di autonomia
presenta gravi difficoltà nell'uso degli strumenti
Voto = 5
INSUFFICIENTE
5
non rispetta sempre gli impegni, talvolta si distrae
impegno e partecipazione
presenta conoscenze non molto approfondite
Conoscenza
commette qualche errore nella comprensione
Comprensione
usa poco il linguaggio appropriato
Applicazione
incontra qualche difficoltà ad esaminare i problemi
Analisi
coglie solo parzialmente gli aspetti essenziali
Sintesi
presenta incertezze nell'uso degli strumenti
coordinamento motorio
LIVELLO 3
Voto = 6
SUFFICIENTE
6
normalmente assolve agli impegni e partecipa alle lezioni
impegno e partecipazione
anche se non approfondita, non erronea
Conoscenza
non commette errori nella comprensione
Comprensione
si esprime con una terminologia accettabile
Applicazione
riesce ad esaminare gli aspetti principali di un problema
Analisi
rielabora le conoscenze con qualche spunto di autonomia
Sintesi
usa correttamente gli strumenti
coordinamento motorio
LIVELLO 4
Voto = 7
DISCRETO
7
impegno e attiva partecipazione, fa fronte agli impegni con metodo organizzato
impegno e partecipazione
ha discrete conoscenze
Conoscenza
non commette errori nella comprensione
Comprensione
espone con chiarezza e terminologia appropriata
Applicazione
esamina i problemi con discreta correttezza
Analisi
presenta una discreta autonomia nella rielaborazione delle conoscenze
Sintesi
sa usare gli strumenti in modo autonomo
coordinamento motorio
LIVELLO 5
Voto = da 8 a 10
BUONO 8
OTTIMO 9
ECCELLENTE 10
buoni con iniziative positive
impegno e partecipazione
possiede conoscenze complete e approfondite
Conoscenza
coglie con immediatezza i problemi
Comprensione
utilizza un linguaggio personale ed appropriato
Applicazione
effettua analisi approfondite
Analisi
rielabora criticamente le conoscenze ed effettua valutazioni personali ed autonome
Sintesi
è del tutto autonomo nell'uso degli strumenti
coordinamento motorio
( La voce: coordinamento motorio viene considerata nelle discipline con strumentazione)
Comprensione
Applicazione
Analisi
Sintesi
coordinamento motorio
LIVELLO 2
20
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
Valutazione della condotta
Visti i cambiamenti normativi introdotti dal D.L. n.137/2008, convertito in L n.169/2008, e delle
Norme di attuazione della stessa, il D.M. n° 5 /2009 e il Regolamento 13/3/2009, il Collegio Docenti
del 19 Maggio 2009 ha approvato una nuova griglia di valutazione della condotta.
N.B. Indicazioni legislative
In base all’articolo 2 della Legge 169/2008 (la valutazione del comportamento degli studenti) il
Consiglio di Classe valuta, mediante attribuzione di un voto numerico espresso in decimi, il
comportamento degli studenti durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica ,
comprensivo delle attività extracurricolari.
I criteri di giudizio per l’attribuzione del voto di condotta suggeriti comprendono:
1 la maturazione e crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo oggetto di
valutazione;
2 i singoli episodi che hanno dato origine a sanzioni disciplinari;
La valutazione del comportamento concorre unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle
diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente
In sede di scrutinio finale, la valutazione del comportamento corrispondente ad una valutazione
inferiore ai sei decimi, comporta la non ammissione dello studente alla classe successiva e per gli
studenti frequentanti l’ultimo anno di corso, l’esclusione dalla partecipazione all’Esame di Stato.
In sede di Consiglio di Classe ordinario e straordinario e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e
finale , se la valutazione del comportamento risulta insufficiente, deve essere sempre adeguatamente
motivata e verbalizzata.
Rimangono ferme le disposizioni :
• Statuto delle studentesse e degli studenti ( così dal testo modificato ed integrato da DPR
24/6/98 n 249 e DPR 235/2007) ,
• Circolare Ministeriale prot.n.3602/po 31/7/08,
• Regolamento interno dell’Istituto con aggiornamento “in itinere” ,in rispetto della normativa
vigente.
• Patto educativo di corresponsabilità
• Decreti attuativi della L n.169/2008
L’Istituto cura l’osservanza e l’applicazione del Patto educativo di corresponsabilità delle famiglie e
l’informazione periodica e tempestiva ai genitori in merito alla condotta dei propri figli.
I criteri di riferimento per determinare la gravità del comportamento e la conseguente insufficienza,
sono stati precisati con apposito decreto Ministeriale, come di seguito indicato.
N.B. Indicazioni attuative ministeriali
Pertanto , premesse le indicazioni ministeriali del D.M. n° 5 /2009 e del Regolamento 13/3/2009, il
voto di condotta :
1. è espresso in decimi ( insufficiente da 1 a 5) dal CdC ;
2. viene assegnato con la finalità di :
- dimostrare il grado di assimilazione culturale e valoriale della cittadinanza e della convivenza
civile;
- accertare il grado di rispetto concreto nella vita scolastica delle disposizioni del Regolamento di
Istituto;
21
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
- dimostrare il grado di consapevolezza nell’esercizio corretto dei propri diritti e nel rispetto dei propri
doveri nei confronti delle persone e delle cose;
3. concorre alla valutazione complessiva dello studente unitamente alla valutazione degli
apprendimenti;
4. comporta , se insufficiente, la non ammissione automatica dello studente al successivo anno di corso
o all’esame di Stato;
5, può essere attribuito dal Consiglio di classe il voto insufficiente solo in presenza di tutte le seguenti
condizioni :
- a seguito di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità si intende cioè solo le violazioni
ai doveri previsti all’articolo 3 , commi 1, 2 e 5 e alle violazioni disciplinari previste all’articolo
4, commi 9 e 9bis dello Statuto Studenti e al Reg.Ist., sanzionati con l’allontanamento
temporaneo dalla comunità scolastica;
- solo se lo studente sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari suddette;
6. non deve mai avere lo scopo di condizionare o reprimere la libera e corretta espressione di opinioni
personali ;
7. esprime un giudizio complessivo ( non può riferirsi ad un singolo episodio) che scaturisca
dall’osservazione diella crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero periodo valutato (
scansione di periodo intermedia e annuale).
Preventivamente all’atto dell’iscrizione, la famiglia è tenuta a sottoscrivere il Patto educativo di
corresponsabilità per condividere con l’Istituto la responsabilità del percorso di valutazione della
condotta con le eventuali sanzioni fino alle estreme conseguenze negative sugli esiti del risultato
scolastico di fine anno;
In corso d’anno l’Istituto cura il rapporto con la famiglia e l’informazione tempestiva di tutti i
comportamenti lesivi delle regole della comunità ;
Il C.D.C. deve tenere in considerazione i progressi e i miglioramenti rispetto alla situazione di
partenza.
N. B. Indicazioni attuative deliberate nell’Istituto:
delibera Collegio Docenti del 19/5/2009
1. La attribuzione del voto di condotta, proposto come di norma, dal docente con il maggior numero di
ore di insegnamento nella classe, tiene conto dei criteri riportati nella Griglia approvata dal Collegio
docenti del 19 Maggio 2009, ma non include alcun automatismo.
L’assegnazione definitiva è di esclusiva competenza dell’intero C.d.C., che vaglierà, prima
dell’attribuzione, con attenzione e scrupolosità le situazioni di ogni singolo alunno.
2. Un lavoro preparatorio sarà attivato dai Coordinatori di classe, nei giorni precedenti la data di
scrutinio, sulla base della rilevazione dei dati richiamati nella griglia di valutazione. Ciò al fine di
accelerare i lavori del Consiglio in sede di scrutinio.
3. La segnalazione nelle schede bimestrali dei provvedimenti disciplinari assegnati vale come forma
ufficiale di comunicazione alla famiglia.
22
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
“Criteri di valutazione del comportamento dell’Istituto A.Meucci di Massa”
Lo studente ha contravvenuto alle regole, è stato sospeso per un periodo
significativo dalle lezioni a causa di comportamenti gravi che violano lo Statuto
Studenti nei due ambiti seguenti:
a) responsabilità rispetto all’articolo 4, commi 9 e 9bis per reati che violano la
dignità e il rispetto della persona o costituiscono pericolo per l’incolumità delle
persone e/o allarme sociale ;
b) responsabilità rispetto all’articolo 3 commi 1, 2 e 5 che comportano
inosservanza dei propri doveri di studenti (frequenza regolare, impegno assiduo
di studio, rispetto verso le persone e le cose ).
Se nonostante la cura nel percorso di recupero educativo in sinergia scuolafamiglia lo studente non dimostra apprezzabili e concreti cambiamenti
nell’assimilazione di regole/valori e nel concreto comportamento di rispetto
della normativa dello Stato e dell’Istituto, deve essergli assegnato un voto
negativo in proporzione alla gravità delle responsabilità conseguenti alle
violazioni commesse.
Nota Bene
I comportamenti sanzionati e le recidive devono essere opportunamente rilevati
dai docenti, motivati e verbalizzati e devono risultare da :
o registro di classe a cura del docente che rileva la mancanza,
o verbale della seduta del C.d.C/C.d I. che commina la sanzione;
o adeguata e tempestiva comunicazione scritta alla famiglia a cura del
Coordinatore di classe/Dirigente scolastico.
Lo studente non è consapevole delle regole/valori e contravviene ad alcune norme
di partecipazione corretta alla vita della comunità scolastica (viola i doveri dello
Statuto Studenti art.3); ha bisogno di un continuo intervento di richiamo verbale
e/o scritto grazie al quale dimostra di aver conseguito qualche miglioramento
anche se temporaneo.
Lo studente non è del tutto consapevole delle regole/valori che applica
parzialmente o in modo discontinuo; ha bisogno di interventi prevalentemente
verbali grazie ai quali sono constatabili miglioramenti evidenti e significativi.
Lo studente dimostra di avere assimilato regole/ valori fondamentali di rispetto
della persona e delle cose ma di aver parziale consapevolezza di alcune regole
necessarie alla vita della comunità scolastica di carattere in genere organizzativo.
Lo studente dimostra di aver assimilato il valore della convivenza civile, poiché
esprime solidarietà e partecipazione attiva alla vita della classe e della scuola e nei
rapporti interpersonali. Rispetta e condivide le regole individuate nel Regolamento
di Istituto.
Voto 1-5
Voto 6
Voto 7
Voto 8
Voto 9/10
Documentazione degli esiti di valutazione
Per la documentazione delle attività e dei risultati conseguiti sono utilizzati i seguenti strumenti:
-scheda informativa bimestrale del profitto dell’alunno;
-scheda di programmazione del Consiglio di Classe;
-pagella scolastica;
-registro personale di ogni docente;
-registro generale dei voti e prospetto generale dei voti;
-registro dei verbali delle riunioni del Consiglio di Classe.
23
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
5.7 Criteri di attribuzione del credito scolastico per gli esami di Stato.
Il credito scolastico è assegnato ad ogni studente dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale
tenendo conto dei criteri indicati dalla normativa vigente ( DPR 323/1998 art 11)..
5.8 Rapporti con le famiglie
L’Istituto dedica particolare interesse al rapporto scuola –famiglia per tutto l’arco del quinquennio.
Tale rapporto viene instaurato con una riunione preliminare che coinvolge i genitori degli alunni delle
classi prime, il Dirigente scolastico , i suoi collaboratori ed alcuni docenti, nella quale , oltre ad una
presentazione dell’istituto , vengono chiariti gli aspetti principali del piano dell’offerta formativa , del
regolamento d’Istituto, del calendario scolastico e viene avviato un dialogo costruttivo e proficuo sia
per un miglior successo scolastico degli studenti. che per cercare assieme soluzioni adeguate ai
problemi di crescita e sviluppo della personalità e ai problemi di tipo organizzativo e di orientamento.
Durante il corso dell’anno, per tutte le classi , oltre alle riunioni istituzionali dei Consigli di Classe e i
ricevimenti in orario mattutino di ogni singolo docente, il dialogo viene rafforzato attraverso quattro
incontri pomeridiani proprio per tener conto delle esigenze lavorative dei familiari, che , in questo
modo possono incontrare tutti i docenti in un unico momento. Dei quattro ricevimenti , due
coincidono con la consegna delle schede informative interperiodali, uno con la consegna della pagella
del primo quadrimestre e l’ultimo, a fine anno scolastico, è previsto col coordinatore per chiarire i
motivi della non promozione o della promozione con debiti formativi. Inoltre, su richiesta della
famiglia, ogni docente si rende disponibile per eventuali incontri appositamente richiesti e concordati ,
Al fine di collaborare con la famiglia anche sul piano disciplinare , il Coordinatore di classe , in base ai
tabulati mensili relativi alle assenze degli studenti, predisposti dalla segreteria , può comunicare alle
famiglie eventuali situazioni difformi dall’ordinario sia per la frequenza che per i ritardi in ingresso e ,
solo per gli alunni maggiorenni., le uscite anticipate.
6.Struttura organizzativa:organi, funzioni,servizi, risorse.
.
6.1.-PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
Riunioni collegiali:
Collegio dei Docenti
Date previste: 01/9/2009; 12/09/2009; 29/09/ 2009; 23/10/2009; 20/05/2010; 19/06/2010.
Consigli di classe
3-9 novembre : programmazione del CdC e prima valutazione intermedia;
7 -15 gennaio: scrutini I quadrimestre;
8 -19 marzo : seconda valutazione intermedia;
3 – 7: maggio: libri di testo;
13-14 maggio: documento del CdC- classi quinte;
10-11 giugno scrutini classi quinte e 14-18 giugno: scrutini finali delle altre classi.
Ricevimenti;
Ricevimento pomeridiano generale dei genitori da parte di tutti i docenti:
10 novembre 2009 : consegna delle schede del rendimento bimestrale
26 gennaio 2010 : consegna delle pagelle
23 marzo 2010 : consegna delle schede del rendimento bimestrale
a fine scrutini: giugno 2010 : consegna del giudizio di “non ammissione alla classe successiva “ da
parte del Coordinatore della classe ai genitori degli alunni interessati;
- consegna della scheda di lavoro per il recupero delle lacune registrate per gli studenti con “ giudizio
sospeso “
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
I ricevimenti individuali mattutini dei genitori saranno sospesi nel periodo degli scrutini e si
concluderanno entro il mese di Maggio.
Per le classi quinte è prevista la compilazione del Documento del Consiglio di classe entro il 15
maggio.
6.2.-ASPETTI DELL'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
• Organico e funzioni degli Uffici di segreteria
La segreteria e il personale della scuola operano come supporto per tutti gli adempimenti a sostegno
della didattica e della gestione amministrativa dell’Istituto.
Le procedure organizzative, articolate secondo i vari ambiti, tendono ad attivare le risorse presenti
nell’Istituto secondo sinergie che consentano di tenere il passo con le riforme in atto e le nuove realtà
della Scuola che cambia.
L’organico del Personale A.T.A. è formato da 35 unità suddivisa nei diversi profili nel modo che
segue:
• IL Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA)
funzioni:
organizza e coordina l'attività di tutto il personale non docente;
è responsabile del funzionamento degli Uffici di Segreteria e provvede alla predisposizione e
all'attuazione di tutti gli atti strettamente connessi alla gestione del Bilancio dell'Istituto.
organizza i servizi amministrativi ed è responsabile del funzionamento degli stessi.
sovrintende ai servizi generali dell’Istituto e coordina il personale A.T.A.
provvede direttamente al rilascio di certificati, estratti e copie di documenti.
esprime pareri sugli atti riguardanti la gestione amministrativa e contabile del personale,
elabora progetti e proposte inerenti il miglioramento organizzativo e la funzionalità dei servizi,
cura l’attività istruttoria diretta e la stipulazione di accordi, contratti e convenzioni con soggetti esterni.
• Assistenti Amministrativi
a) Ufficio amministrativo-contabile ( Segreteria amministrativa )
* cura tutti gli adempimenti relativi alla gestione del personale docente dipendente dall'Istituto;
* dà pratica attuazione alle direttive del Preside e degli Organi Collegiali circa l'impiego dei beni e
delle risorse a disposizione del Bilancio.
L’organico è composto da 3 Assistenti Amministrativi si occupa degli atti relativi a:
Docenti - Personale della Scuola - Esperti esterni
Gestione graduatorie
Ricerca supplenti e stipulazioni contratti
Richiesta dati e invio documenti ad altri istituti
Assenze docenti (salute, permessi, ferie, aspettative)
Domande riscatto - computo - ricongiunzione - ricostruzione carriera
Domande pensione e relativa documentazione
Domande di trasferimento
Organico e graduatorie interne
Corsi di aggiornamento
Gestione progetti
Anagrafe tributaria
Richieste visite fiscali Scioperi e assemblee docenti (circolari ai docenti conteggio ore - comunicazioni
al Tesoro)
Certificazioni varie da rilasciare ai docenti (Servizio - piccoli prestiti - cessione 1/5 dello stipendio ).
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
b) Ufficio amministrativo – didattico (Segreteria didattica )
L’organico è composta da 5 Assistenti Amministrativi di cui due part-time ed un completamento
orario.
Si occupa degli atti relativi al percorso didattico degli studenti :
Protocollo
Servizio di sportello ( rilascio certificazioni - libretti delle giustificazioni)
Iscrizioni alunni
Scrutini: adempimenti relativi ( tabelloni, registro voti )
Diplomi: compilazioni e consegna
Esoneri Educazione Fisica ( certificazioni e trascrizione sul registro )
Esami di Stato: adempimenti relativi
Esami idoneità / integrazione: adempimenti relativi
Registro tasse scolastiche
Borse di studio: adempimenti relativi
Statistiche
Archiviazione fascicoli alunni
Gestione assenze alunni
Circolari interne
Conferme titolo di studio e richieste dell’Università
Corrispondenza con le famiglie
Interventi didattici ed educativi integrativi: adempimenti relativi
Orientamento: rapporti con le scuole medie - invio materiali etc.
Infortuni: adempimenti relativi
Organi Collegiali: convocazione - redazione delibere - pubblicazioni delibere ed eventuali altri
adempimenti
Libri di Testo: adempimenti relativi
Rapporti con l’Amministrazione Provinciale
Elezioni Organi Collegiali: adempimenti relativi, in collaborazione con la Commissione Elettorale
• Ufficio magazzino
L’organico è composto da n.1 unità si occupa degli atti relativi a:
Inventario dei beni mobili di proprietà dell’Istituto
Inventario dei beni mobili di proprietà dell’Amministrazione Provinciale e in uso dell’Istituto
Ordinazione del materiale
Custodisce il materiale
Controllo fornitura
Verifica delle entrate e delle uscite del materiale e loro giacenza
• Assistenti tecnici N.9 UNITA’
Svolgono attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche. Sono
addetti alla manutenzione tecnica dei laboratori, officine o reparti di lavorazione garantendone
l’efficienza e l’efficacia.
Sono ripartiti fra i vari Laboratori nel modo seguente:
Laboratori di Chimica
n.1 unità in servizio
Laboratori di Informatica
n.2 unità in servizio
Laboratori di Elettrotecnica
n.1 unità in servizio
Laboratori di Meccanica
n 1 unità
Laboratorio di Fisica/Chimica n1 /part time
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ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
• Collaboratori Scolastici
N° 14 unità
Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti
degli alunni e del pubblico, di pulizia e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali, degli spazi
scolastici e degli arredi.
6.3.-ORGANI COLLEGIALI
• Giunta Esecutiva
E’composta da un docente, uno studente, un genitore, un non docente e, di diritto, il Dirignte
Scolastico, che la presiede, e il direttore S.G.A.
funzioni:
* predispone il bilancio Preventivo e Consuntivo;
* prepara i lavori del Consiglio d'Istituto e cura l'esecuzione delle delibere dello stesso.
• Consiglio d'Istituto
E’ costituito da 19 membri ( 8 rappresentanti dei docenti, 4 degli studenti, 4 dei genitori, 2 del
personale non docente, il Dirigente Scolastico).
I ) Adotta il Piano Annuale proposto dalla Giunta Esecutiva.
II ) Approva il conto consuntivo.
III ) Delibera in ordine:
alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;
alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all’istituzione o compartecipazione a borse di
studio;
all’accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;
ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili
appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per
effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o
disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene;
all’adesione di scuole e consorzi;
all’utilizzazione economica di opere dell’ingegno;
alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti,
università, soggetti pubblici o privati;
all’eventuale individuazione del superiore limite di spesa (limite preventivamente fissato dal Consiglio
d’Istituto);
all’acquisto di immobili.
IV) Al Consiglio d’Istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti
per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali:
contratti di sponsorizzazione;
contratti di locazione di immobili;
utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di
soggetti terzi;
convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli allievi per conto terzi;
alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o programmate a favore di
terzi;
acquisto ed alienazione di titoli dello Stato;
contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;
partecipazione a progetti internazionali.
27
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
V)
Nei casi specificamente individuati dal punto III), l’attività negoziale è subordinata alla previa
deliberazione del Consiglio di Istituto. In tali casi, il dirigente non può inoltre recedere, rinunciare o
transigere se non previamente autorizzato dal Consiglio di istituto. In tutti gli altri casi, il dirigente ha il
potere di recedere, rinunciare e transigere, qualora lo richieda l’interesse dell’istituzione scolastica.
• Organo di Garanzia
Secondo le disposizioni dell’art.5 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti , DPR n249/98
modificato e integrato dal DPR n 235/2007 dell’Organo fanno parte almeno i seguenti membri:
1 docente designato dal C.d.I. ;
1 studente eletto dagli studenti;
1 genitore eletto dai genitori ;
1 amministrativo designato dal C.d I.;
è presieduto dal Dirigente Scolastico dell’Istituto.
Ha il compito di decidere entro dieci giorni , in primo grado, in ordine ai provvedimenti disciplinari e
di decidere sull’interpretazione del Regolamento di Istituto sollevata dagli studenti o da chiunque
abbia interesse .
6.4 STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
E’ consultabile nell’ Allegato B : DPR n 249/1998 con le modifiche del DPR n. 235/2007
6.5 REGOLAMENTO D’ISTITUTO E CARTA DEI SERVIZI D’ISTITUTO
Il Regolamento d’Istituto è stato rielaborato nell’a.s. 2006/2007da una commissione costituita da
studenti, genitori, personale A.T.A. e docenti e approvato con delibera del Cd I del 13 ottobre 2006.
Con l’entrata in vigore delle modifiche allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti nel 2007, il
Regolamento è stato integrato nelle parti relative alla disciplina degli studenti ed è in corso un ulteriore
aggiornamento a seguito delle circolari ministeriali attuative ed interpretative.
Il Regolamento d’Istituto insieme allo “Statuto delle studentesse e degli studenti” viene allegato al
presente P.O.F..
Per la Carta dei Servizi è in atto un lavoro di rielaborazione.
6.6 ORARIO DI APERTURA
Mattino: 7.00 - 13.45
Entrata studenti in classe: 7.50 ; Inizio lezioni: 7.55 ; Termine lezioni: 13.15
Pomeriggio: in occasione delle riunioni degli OO.CC. e per le attività integrative programmate e per
altre iniziative esplicitamente indirizzate ed autorizzate.
6.7 CRITERI ORGANIZZATIVI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI INIZIALI
Classi prime
Al fine di garantire un’omogenea formazione delle classi gli alunni di nuova iscrizione sono suddivisi
in base al giudizio sintetico e distribuiti poi per sorteggio nelle varie sezioni, tenendo conto ove
possibile delle richieste formulate dai genitori degli alunni che desiderano essere assegnati alla stessa
classe.Inoltre si tiene conto delle scuole e delle località di provenienza, per garantire così un più
favorevole inserimento nel Istituto.
I ripetenti sono inseriti nella stessa classe dell’anno precedente, a meno di richiesta di cambiamento.
Classi terze
Per la formazione delle classi terze valgono i seguenti criteri:
28
ITI A.Meucci POF a.s. 2009-2010
a)Suddividere innanzitutto gli alunni di nuova iscrizione in gruppi sulla base del giudizio formulato dai
Consigli di classe delle seconde, in modo da poter comporre classi di livello omogeneo.
b)La scelta all’interno dei gruppi formati come al punto a) è poi effettuata per sorteggio avendo però
cura di inserire nella stessa classe gli alunni che già in seconda erano insieme, quelli provenienti dalla
stessa località e quelli che richiedono di essere inseriti nella stessa classe.
c)I ripetenti vengono mantenuti nelle classi di provenienza, a meno di richiesta di cambiamento da
parte degli stessi.
d)Nell’assegnazione alle classi si terranno infine presenti eventuali incompatibilità didattiche.
e)Eventuali situazioni di inconciliabilità della preferenza espressa nel modulo di iscrizione con
l’offerta formativa sono trattate dal Consiglio di Istituto con riguardo al merito ed all’ordine di
preferenza.
6.8 FORMAZIONE ORARIO DELLE LEZIONI
L’orario delle lezioni deve essere predisposto avendo la massima attenzione alle esigenze didattiche.
In particolare deve essere curata la collocazione delle materie nell’arco della settimana in modo da
garantire una equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro.
6.9 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E SVOLGIMENTO ORGANI COLLEGIALI E DI
CONSULTAZIONE DELLE DELIBERE
Le riunioni degli OO.CC. sono convocate sempre per iscritto ed, in via ordinaria, almeno cinque giorni
prima della loro effettuazione tramite affissione all’albo.
La documentazione relativa all’O.d.G.(ordine del giorno) può essere consultata in segreteria didattica.
Lo svolgimento delle riunioni è regolamentato dal testo unico (n.297/94).
Le delibere del C.d.I. sono affisse all’albo della scuola.
I verbali del Collegio Docenti sono a disposizione dei docenti e consultabili a richiesta degli interessati
aventi diritto presso la segreteria amministrativa
6.10 MODALITÀ DI CONSULTAZIONE DI TESTI NORMATIVI IN USO ALLA SCUOLA
I testi normativi sono consultabili presso la segreteria didattica e sul sito web dell’Istituto.
L’Istituto mette a disposizione un’aula dotata di adeguati strumenti informatici.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
ALLEGATO A
Regolamento d’Istituto
Le modifiche apportate al presente regolamento seguono le indicazioni del
D.P.R.235/2007 e della L.169/2008 e sono indicate in corsivo con citazione
normativa specifica.
Sezione I
Funzionamento degli Organi Collegiali
Art.1
Disposizioni generali sul funzionamento degli OO.CC.
La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta dal Presidente dell’Organo con un
congruo preavviso - di massima non inferiore ai 5 gg. - rispetto alla data fissata per la seduta.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dll’Organo
Collegiale e/o mediante affissione all’Albo dell’Istituto di apposito avviso.
Qualora l’Organo Collegiale preveda la partecipazione di più componenti, l’avviso sarà affisso
all’Albo istituito per ciascuna componente.
In ogni caso l’affissione dell’avviso all’Albo dell’Istituto, per quelle componenti che vi abbiano
sede (docenti, personale A.T.A., allievi) è adempimento sufficiente per la regolarità della
convocazione dell’Organo Collegiale.
La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare, pena la nullità della stessa, la data, l’ora e
gli argomenti all’ordine del Giorno su cui l’Organo è chiamato a deliberare.
Di ogni seduta degli OO.CC. viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal
Segretario da lui designato, steso su apposito registro a pagine numerate in modo tale da non poter
essere in alcun modo alterabile.
Del registro dei verbali risponde il presidente dell’Organo Collegiale.
Art.2
Programmazione delle attività degli Organi Collegiali
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le sue operazioni nel tempo, in rapporto alle
proprie competenze, allo scopo di realizzare, nel limite del possibile, un ordinato svolgimento delle
attività stesse, raggruppando a date , prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su
cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte e/o pareri.
Art.3
Svolgimento coordinato dell’attività degli OO.CC.
Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO.CC:
Ai fini del precedente comma si considerano anche le competenze di un determinato organo
quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno
per l’esercizio delle competenze di altro Organo Collegiale.
Art.4
Elezioni contemporanee di organi di durata annuale
Le elezioni, per gli organi di durata annuale, hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed
entro il secondo mese dell’anno scolastico, salvo diverse disposizioni ministeriali.
1
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.5
Convocazione del Consiglio di Classe o di Interclasse
Il Consiglio di Classe o di Interclasse è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa,
in relazione alla programmazione di cui all’art.2, o su richiesta scritta e motivata della maggioranza
dei suoi membri, escluso il Presidente.
Art.6
Programmazione e coordinamento delle attività del Consiglio di Classe o di Interclasse
Le riunioni del Consiglio di Classe o di Interclasse devono essere programmate secondo i criteri
stabiliti dall’art.2 e coordinate con quelli di altri organi Collegiali di cui all’art.3.
Art.7
Convocazione del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art.2 del D. Leg.vo n.297
del 16/04/94.
Art.8
Programmazione e coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti
Per la programmazione ed il coordinamento delle attività del Collegio Docenti si applicano i
disposti degli artt.2 e 3.
Art.9
Prima convocazione del Consiglio di Istituto
La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla emanazione
dei decreti di nomina da parte del Dirigente Scolastico ed attesi i termini per eventuali ricorsi
avverso l’esito delle votazioni, è disposta dal Dirigente Scolastico.
Art.10
Elezione del Presidente e Vice Presidente del Consiglio di Istituto
Nella prima seduta il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i
rappresentanti dei Genitori membri del Consiglio stesso, il proprio presidente.
L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Sono candidati tutti i Genitori membri del Consiglio.
E’ considerato eletto il Genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al
numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a
maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta la metà più uno dei
componenti in carica.
A parità di voti è eletto il più anziano d’età.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un Vice Presidente da votarsi fra i Genitori
componenti il Consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.
2
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.11
Convocazione del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso.
Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta
Esecutiva, ovvero della maggioranza del Consiglio stesso.
Art.12
Relazione annuale
La relazione annuale del Consiglio di Istituto al Consiglio Scolastico Provinciale della provincia
di Massa-Carrara, prevista dal D. Leg.vo n.297 del 16/04/94 viene predisposta di norma nel mese di
settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in
apposita seduta del Consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia
luogo al rinnovamento dell’Organo, prima dell'insediamento del nuovo Organo.
La relazione, firmata dal Presidente del Consiglio e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è
inviata dal Dirigente Scolastico al Consiglio Scolastico Provinciale della provincia di MassaCarrara, entro 15 giorni dalla data della sua approvazione.
Art.13
Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, deve avvenire mediante affissione in apposito
albo di istituto, della copia integrale - sottoscritta ed autenticata dal Segretario del Consiglio - del
testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso.
L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di quindici giorni dalla relativa seduta del
Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di dieci giorni. I
verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nella Segreteria Didattica dell’Istituto - per lo
stesso periodo - sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.
La copia della deliberazione da affiggere all’Albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal
Segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne predispone l’affissione immediata ed attesta in
calce ad essa la data di affissione.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti le singole persone, salvo
contraria esplicita richiesta dell’interessato.
Art.14
Convocazione del Comitato per la valutazione dei Docenti
Il Comitato per la valutazione dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico:
a. in periodi programmati ai sensi del precedente art.2, per la valutazione del servizio, richiesta
dai singoli docenti ai sensi dell’art. del D.Leg.vo n.297 del 16/04/94 ;
b. alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova dei
docenti;
c. ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art.15
Assemblea e Comitato dei Genitori
I Genitori degli allievi della scuola hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali scolastici. Per
il proprio funzionamento l’Assemblea deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al
Consiglio di Istituto.
3
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Alle Assemblee dei Genitori, di classe o di Istituto, possono partecipare con diritto di parola il
Dirigente Scolastico ed i docenti, rispettivamente della classe o della scuola.
Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola, la data e l’orario di svolgimento di
ciascuna di esse devono essere concordati con il Dirigente Scolastico.
La materia della convocazione è regolata dal T.U. di cui al D. Leg.vo n.297 del 16/04/94.
I rappresentanti dei genitori nei consigli di classe possono esprimere un Comitato dei genitori
che può richiedere la convocazione dell'Assemblea dei genitori dell’Istituto.
Il Comitato non può interferire nelle competenze del Consiglio di Classe e di Interclasse e del
Consiglio di Istituto, avendo solo una funzione promozionale della partecipazione dei genitori.
Al Comitato compete la funzione di eleggere ogni anno i propri rappresentanti componenti
dell’Organo di Garanzia di cui agli artt.50-51 del Reg.Ist.( come modificato dall’art.5 comma 1
D.P.R.235/2007” Statuto studentesse e studenti”)
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Sezione II
Gli Studenti
Norme di vita scolastica
Art.16
Diritti e doveri
Gli studenti hanno i diritti e i doveri stabiliti dagli articoli 2 e 3 del D.P.R. n.249 del 24/06/98 e
successive modifiche ed integrazioni, il documento noto come “Statuto delle studentesse e degli
studenti” che viene allegato al presente regolamento (allegato A).
Art17
Organo di garanzia
Viene istituito annualmente un organo di garanzia composto come specificato nel titolo dedicato
alla Disciplina (artt.35 e segg.)
Art.18*
Ingresso a scuola degli studenti
L'ingresso a scuola è regolato di anno in anno dal Collegio dei Docenti nella sua prima seduta.
Entrata
L’ingresso degli studenti nelle aule avviene tra il primo suono della campana ed il secondo, che
segnala l’effettivo inizio delle lezioni.
Dopo il suono della seconda campana gli studenti saranno considerati ritardatari.
Ritardi
Il docente della prima ora segnala sul registro l’entità del ritardo ( ES: R 15’ sul nome del ragazzo)
comunque non oltre i trenta minuti dal suono della campana di inizio delle lezioni.
Il reiterarsi di ingressi in ritardo sarà sanzionato con la procedura prevista all’art.43B.
Per ritardi superiori ai trenta minuti l’ingresso sarà autorizzato alla seconda ora e regolamentato
come da entrate fuori orario all’art.21.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.19*
Vigilanza sugli allievi
a)L’insegnante della prima ora deve trovarsi in classe al suono della prima campana.
b)L’insegnante della prima ora fa l’appello dei presenti e segna gli assenti sul registro.
c)I docenti in servizio hanno la responsabilità della vigilanza sugli studenti presenti in aula.
d)Durante tutta la durata delle lezioni non è permessa l’uscita degli alunni dalle aule, se non per
validi motivi valutati dall’insegnante, e non più di uno per volta.
Nel caso sia necessario allontanare temporaneamente dall’aula lo studente è opportuno curare che
sia sotto la vigilanza del personale scolastico.
e)Non è consentito l’ingresso di studenti, a qualunque titolo, in classi diverse dalla loro.
f)Durante l’intervallo la vigilanza in aula spetta al docente in servizio nell’ora precedente.
g)Il docente dell’ultima ora controlla che l’uscita degli alunni dall’aula avvenga puntualmente, in
modo sicuro ed ordinato, nel rispetto delle vigenti norme in materia di sicurezza ed incolumità.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.20*
Giustificazione delle assenze degli allievi
a)L’insegnante della prima ora di lezione registra sul giornale di classe le giustificazioni.
(es. Rossi “si”)
b)Tutte le assenze, a qualsiasi titolo (comprese quelle collettive), devono essere certificate sul
libretto personale.
c) L’allievo che dopo una assenza si presenti privo di giustificazione, sarà comunque riammesso a
Scuola, ma il giorno successivo dovrà giustificare l’assenza; in caso di ritardo nella presentazione
della giustificazioni (es. Rossi “no”) si farà riferimento all’art. 43.B
d)Per gli alunni minorenni la giustificazione dovrà essere firmata dal genitore che ha depositato la
firma.
e)Dopo ogni cinque assenze la famiglia dello studente dovrà dimostrare di essere informata della
situazione.
f)Le assenze di cinque o più giorni consecutivi per malattia devono essere corredate da certificato
medico di riammissione (visto dell’ASL in caso di malattia infettiva): gli studenti privi di
certificato medico, previa valutazione della Presidenza, saranno ammessi a scuola. Negli altri casi
viene richiesta l’autocertificazione.
g)In caso di frequenti assenze o di mancata presentazione della giustificazione il coordinatore della
classe farà riferimento all’art. 43.B.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art 21*
Entrate fuori orario
L’entrata alla seconda ora e successive deve essere giustificata sul libretto personale ed autorizzata
dalla Dirigenza .
Qualora lo studente sia sprovvisto del libretto potrà essere autorizzata l’entrata che comunque
dovrà essere giustificata sul libretto il giorno successivo.
In caso di mancata o ritardata giustificazione saranno presi i provvedimenti indicati all’art.43 B.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.22*
Uscite anticipate
L’uscita anticipata è consentita dalla dirigenza o da un suo collaboratore solo in caso di motivata
necessità o di improvvisa impossibilità a concludere l’orario previsto sentiti i genitori.
Lo studente minorenne deve essere prelevato, di norma, da un congiunto o persona
appositamente delegata.
Qualora l’istituzione non possa garantire il servizio, sarà consentita l’uscita anticipata delle classi
interessate, a condizione che si preavvisino le famiglie almeno un giorno prima.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.23*
Studenti pendolari
Sono definiti pendolari, e quindi autorizzati all'ingresso con lieve ritardo o all'uscita con lieve
anticipo, tutti gli allievi che ne facciano domanda sottoscritta da un genitore allegando copia
dell’abbonamento ai mezzi di pubblico trasporto.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Il dirigente scolastico autorizzerà quindi i nominativi degli allievi curando l’annotazione sul
registro di classe.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.24*
Comportamento degli studenti
a)Il comportamento degli studenti, come di tutti gli altri componenti della scuola, deve essere
improntato alle regole del rispetto di se stessi e degli altri, della convivenza, della funzionalità della
scuola. Si evidenzia in particolare con la cura degli oggetti propri e degli altri e con la giusta
valutazione del lavoro e della responsabilità di ognuno.
b)E’ fatto divieto agli studenti di assentarsi o allontanarsi, individualmente o collettivamente, dalle
aule in orario di lezione senza chiara motivazione approvata dall’insegnante; in questo caso
l’assenza dalla classe deve essere limitata al tempo strettamente necessario. Gli allievi non devono
abbandonare le aule nel cambio dell’ora tra l’uscita di un insegnante e l’ingresso dell’altro. E’ fatto
divieto agli studenti di recarsi in sala insegnanti, nei laboratori, in palestra o in aule diverse dalla
propria se non autorizzati o accompagnati.
c)Durante l’intervallo gli studenti restano nelle aule, nei corridoi immediatamente adiacenti e
comunque all’interno del perimetro della scuola.
d)Gli studenti sono tenuti a seguire scrupolosamente le norme di sicurezza, in particolare durante
l’attività di laboratorio. I docenti sono tenuti a far conoscere tali norme e farle rispettare.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.25
Uso dei locali
a)Ad ogni classe è assegnata un’aula per le normali lezioni.
b)Laboratori, officine, palestra, aule speciali verranno utilizzate secondo gli orari comunicati
all’inizio dell’anno. Al di fuori di tali orari questi locali sono inibiti agli studenti a parte quanto
previsto dal successivo punto d).
c)L’utilizzo dei locali di cui al punto b) è stabilito da apposito regolamento affisso all’ingresso di
ogni laboratorio.
d)L’utilizzo delle strutture al di fuori dell’orario delle lezioni, previsto dalla Direttiva N° 133 del
03/04/96, sarà fruito secondo la regolamentazione del Consiglio di Istituto.
e)I laboratori e la palestra, con le attrezzature in essi contenute, possono essere utilizzate da enti e
associazioni esterne, compatibilmente con le esigenze della scuola e previa autorizzazione del
Consiglio di Istituto.
f) Saranno osservate tutte le disposizioni ministeriali in materia di sicurezza e le procedure
prestabilite per ciascun laboratorio dal Responsabile della Sicurezza.
Art.26*
Uso delle strutture
Ciascun allievo risponderà personalmente del proprio posto di lavoro, sia esso un banco, un
tavolo da disegno, un computer con periferiche, una postazione in laboratorio, assegnato con le
procedure stabilite dai docenti responsabili degli stessi.
Qualora non sia possibile determinare la responsabilità personale di un danneggiamento, questo
verrà attribuito alla responsabilità in solido di chi occupava la postazione danneggiata o dell'intera
classe a seconda dei casi.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Il danno arrecato alle strutture e/o attrezzature della scuola va rifuso con le modalità idonee al
caso specifico.
Vanno altresì rifusi gli eventuali danni arrecati a terzi per incuria e non a causa delle normali
attività didattiche.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.27
Funzionamento della biblioteca
I libri della biblioteca sono a disposizione del personale della scuola e degli studenti per
consultazione e prestito.
Possono disporne anche altre persone previa autorizzazione della Presidenza.
Le modalità del prestito sono stabilite da apposito regolamento che sarà fatto rispettare dal
personale addetto.
L’accesso alla biblioteca è consentito solo durante l’orario di apertura, che all’inizio di ogni anno
scolastico viene affisso agli albi della scuola e comunicato agli studenti.
Per l’acquisto di libri il responsabile della biblioteca predispone un elenco sulla base delle
proposte avanzate dagli utenti e lo sottopone all’approvazione del Consiglio di Istituto.
Art.28*
Alunni non avvalentesi dell’insegnamento della Religione
Agli alunni, che hanno optato per attività alternativa all’insegnamento della Religione Cattolica,
la scuola proporrà di svolgere iniziative alternative, programmate prima dell’inizio dell’anno
scolastico.
Gli alunni che, non avvalendosi dell’insegnamento della Religione né dell’attività alternativa,
hanno optato per l’uscita dalla scuola non possono sostare nei locali dell’Istituto senza
autorizzazione.
Agli alunni che hanno optato per lo studio individuale o assistito saranno messi a
disposizione locali idonei.
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.29
Divieto di fumo
Nei locali dell’Istituto è vietato fumare.
(Legge n.584 del 11/11/1974 e successive modifiche; in particolare Direttiva del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 14/12/1995).
Ai contravventori, oltre le pene previste dalla vigente normativa, saranno comminate sanzioni
disciplinari (con la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica),
indipendentemente dalla componente cui appartengono.
Art.30*
Divieto di uso di cellulare
E’ vietato l’uso del cellulare nei locali adibiti ad attività didattica .
(Ai sensi della Direttiva 104 del 30/11/2007 contenente linee di indirizzo sulla normativa vigente a
tutela della privacy delle persone fisiche con riferimento all’uso di cellulari o altri dispositivi
elettronici nelle comunità scolastiche.)
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.31
Uso spazi esterni
La circolazione all’interno degli spazi dell’Istituto è consentita solamente a passo d’uomo, per il
raggiungimento delle aree adibite a parcheggio.
La sosta dei mezzi non deve ostacolare le vie di accesso e di transito
E’ vietato l’utilizzo di motocicli e ciclomotori negli spazi esterni durante le ore di lezione, salvo
per entrate e/o uscite fuori orario autorizzate.
Art.32
Responsabilità degli oggetti
L’Istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati al suo
interno o negli spazi esterni.
Saranno messe in atto tutte le iniziative volte ad evitare fatti incresciosi (furti, appropriazioni
indebite, etc.).
In particolare il personale è tenuto a chiudere le porte delle aule durante l’assenza delle classi.
Art.33
Responsabilità disciplinare
La responsabilità disciplinare è personale.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre
le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del
profitto.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno.
Esse tengono conto della situazione personale dello studente.
Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità
scolastica (sanzioni alternative).
Art.34
Collaborazione scuola - famiglia
Le famiglie saranno tempestivamente avvertite, nei modi e nei tempi stabiliti dal Collegio dei
Docenti, in caso di profitto insufficiente o di comportamento disdicevole, nonché nei casi di reiterati
ritardi e assenze. In ogni caso dovrà essere fatta salva la tempestività delle comunicazioni.
I colloqui individuali con gli insegnanti si svolgono secondo le modalità indicate dal Collegio
dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico e con il calendario e l’orario che, conseguentemente,
saranno definiti. Tali udienze verranno sospese negli ultimi quindici giorni del primo quadrimestre e
termineranno un mese prima della fine delle lezioni.
Le comunicazioni scuola-famiglia riguardanti lo svolgimento di assemblee studentesche,
scioperi del personale, assemblee sindacali in orario di servizio, variazioni giornaliere di orario
avvengono attraverso circolari lette agli studenti e annotate nel registro di classe e affisse all’albo.
Le comunicazioni interne alla scuola avvengono tramite apposite circolari affisse all’albo o
comunicate individualmente se di interesse personale.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.34 –bis
Patto educativo do corresponsabilità
L’Istituto predispone un patto educativo di corresponsabilità sottoscritto dalle parti e consegnato
all’atto dell’iscrizione. ( ex art.5 bis D.P.R.235/2007 “ Statuto delle studentesse e degli studenti” )
Art.35
Assemblee
Le assemblee d'Istituto e di classe rappresentano un'occasione rilevante di crescita democratica
oltre che culturale; pertanto gli allievi sono invitati ad una consapevole, ordinata ed attiva
partecipazione.
E' consentito lo svolgimento di un'assemblea di Istituto ed una di classe al mese nel limite, la
prima, delle ore di lezione di una giornata, e la seconda, di due ore non frazionabili.
L'assemblea di classe non può tenersi sempre nello stesso giorno della settimana, né utilizzare di
norma ore dello stesso insegnante durante l'anno scolastico.
Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dall'orario delle lezioni, subordinatamente alla
disponibilità di locali.
Alle Assemblee di Istituto, svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a
quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e
scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'Ordine del Giorno.
Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio di Istituto che è tenuto ad esprimersi sia
sulla congruenza dell'iniziativa agli obiettivi educativi e formativi enunciati nel P.O.F., sia sugli
aspetti dell'eventuale imputazione della spesa ai capitoli del Bilancio.
A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca, di seminari e per lavori di gruppo.
Ai sensi delle vigenti OO.MM. e a norma delle reiterate CC.MM. non è consentito lo
svolgimento di assemblee di nessun tipo nell'ultimo mese di attività didattica, intendendo questa
sotto il profilo delle lezioni e non anche degli scrutini.
L'Assemblea d'Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco,
espressione quest'ultimo dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe, o del 10% degli
studenti.
L'Assemblea di classe è convocata nei modi stabiliti dagli studenti che, tramite i rappresentanti,
effettuano regolare richiesta di assemblea al Dirigente Scolastico, sottoscritta dai docenti delle ore
prescelte per l'assemblea ed almeno cinque giorni prima
della stessa.
Il Collegio dei Docenti può dichiarare la disponibilità dei docenti ad attivare, durante le
assemblee di Istituto o di classe, iniziative inerenti i diversi progetti approvati in accordo con gli
studenti.
Durante l'assemblea di classe il docente dell'ora deve, se richiesto, partecipare all'assemblea; in
ogni caso egli si tratterrà in vicinanza della classe per rispondere ad eventuali quesiti, con spirito di
servizio, o per interrompere l'assemblea nel caso di gravi scorrettezze o incapacità di gestire la
stessa da parte degli studenti.
Di ciascuna assemblea va redatto regolare verbale sull’apposito registro.
Le modalità di convocazione e di svolgimento delle Assemblee sono regolate da quanto previsto dal
D. Leg.vo n.297 del 16 Aprile 1994.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.36
Comitato studentesco
Il Comitato studentesco previsto quale organo eventuale di gestione dei rapporti tra gli studenti e le
altre componenti, sia dall'art.43 del D.P.R. n. 416/74 sia dal D. Leg.vo n. 297 del 16/04/94, è
espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Oltre ai compiti espressamente
previsti dalla legge (convocazioni delle assemblee studentesche di istituto, funzioni di garanzia per
l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti all'assemblea) può svolgere altri compiti
eventualmente affidatigli dall'assemblea studentesca d'Istituto o dai rappresentanti degli studenti nei
consigli di classe.
Il Comitato studentesco non può autoconvocarsi in ore coincidenti con quello delle lezioni.
Compatibilmente con la disponibilità di locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, il
Dirigente Scolastico consentirà l'uso di un locale scolastico per le riunioni del Comitato
studentesco.
Art.37
Attività parascolastiche ed extrascolastiche
Saranno incoraggiate e sostenute le attività parascolastiche ed extrascolastiche purché inserite nel
contratto formativo approvato dal Consiglio di Classe e finalizzate alla crescita culturale, civile e
morale della comunità scolastica.
Tutte le attività di cui al comma precedente, che si concretizzino in viaggi di istruzione, faranno
riferimento alla normativa vigente ed in particolare alla C.M. 291 del 14 Ottobre 1992 e successive
integrazioni.
La competenza in merito ai viaggi di istruzione è comunque del Consiglio di Classe, che ne delibera
la meta, le motivazioni e finalità didattico-culturali e formative, inserendoli nella propria
programmazione generale.
Art.38*
Procedure per lo svolgimento dei viaggi di istruzione
I Consigli di Classe si atterranno alla seguente procedura:
1. nel corso della prima seduta di ciascun anno scolastico, saranno deliberati:
a. le mete;
b. la finalità didattica;
c. le finalità educative e formative;
d.. l'articolazione in uno o più viaggi,secondo la seguente ripartizione:
- fino ad un massimo di cinque giorni non festivi per le classi quinte;
- fino ad un massimo di tre giorni non festivi per le classi terze e quarte;
- fino ad un massimo di due giorni non festivi per le classi del biennio.
e. gli accompagnatori e loro eventuali sostituti;
f. il periodo o le date di svolgimento;
g. le attività per gli allievi che non potessero partecipare;
h. l’eventuale budget massimo con cui impegnare le famiglie;
2. la delibera ha carattere vincolante per quanto attiene la designazione di docenti e mete;
3. in nessun caso i singoli docenti o gli allievi dovranno svolgere attività di
carattere tecnico
amministrativa in relazione ai viaggi deliberati;
4. la Funzione Strumentale curerà che di volta in volta siano acquisiti agli atti, per la successiva
proposta alla Giunta esecutiva ed al Consiglio di Istituto, i seguenti elementi, entro i termini
adeguati rispetto alla data programmata dal Consiglio di Classe:
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
a. dichiarazioni di assenso dei genitori;
b. dichiarazioni di assunzione di responsabilità dei docenti;
c. estratto della delibera del Consiglio di Classe;
d. copia del programma dettagliato del viaggio;
e. ricevuta del pagamento, sul Conto corrente postale di Istituto, di una anticipazione pari al 50%
del costo presunto del viaggio;
f. richiesta di particolari servizi (guide turistiche, vettori attrezzati per portatori di handicap,
prenotazioni, etc.);
5. collabora all’acquisizione dei dati di cui al comma precedente il Coordinatore del Consiglio di
Classe o altro docente da lui designato, risultante dal verbale , che dà le comunicazioni finali alla
classe
6. in mancanza di uno qualunque di tali elementi non sarà dato corso alla pratica per l'effettuazione
dell'attività para scolastica o extrascolastica;
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.39
Criteri per la designazione dei docenti accompagnatori
I criteri che i Consigli di Classe dovranno seguire nella designazione dei Docenti accompagnatori
nei viaggi di istruzione realizzati in Italia o all'estero, sono, in stretto ordine di priorità, i seguenti:
• Docenti appartenenti all'organico delle classi da accompagnare;
• per i viaggi all'estero, avvicendamento degli accompagnatori nel corso di anni scolastici
successivi o espressa deroga rilasciata dal Consiglio di Istituto;
• docenti delle discipline attinenti alle finalità didattico-educative del viaggio;
• docenti collaboratori del Dirigente Scolastico;
• avvicendamento degli accompagnatori secondo il disposto del punto 8 comma 4 della C.M.
291/92, tenuto conto prioritariamente delle disponibilità indicate dai docenti stessi;
• designazione del Dirigente Scolastico per qualsiasi docente disponibile quando occorra comunque
garantire l'effettuazione del viaggio di istruzione.
Art.40
Altre disposizioni per i viaggi di istruzione
Il numero di accompagnatori sarà stabilito nel modo seguente:
• per le classi che svolgano il viaggio da sole: n. 2 accompagnatori;
• per le classi che svolgano il viaggio in gruppo: n. 1 accompagnatore ogni 15 studenti o frazione di
15;
• sarà assicurata la presenza di almeno un docente di sesso femminile tutte le volte che della classe
e/o del gruppo in viaggio facciano parte allieve, indi-pendentemente dal loro numero.
Art.41
Rapporti con la Presidenza
L'Ufficio di Presidenza, nella persona del Dirigente Scolastico o dei suoi Collaboratori è sempre a
disposizione degli studenti per la soluzione, nei limiti del possibile, di problemi di ordine logistico,
organizzativo e didattico.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Sezione III
Studenti
Norme di disciplina
Art.42
Premessa
La presente sezione del regolamento definisce quanto disposto dal richiamato Statuto delle
Studentesse e degli Studenti di cui al D.P.R. 249/1998 come modificato ed integrato dal D.P.R.
235/2007 nonché recepisce quanto stabilito dall’art. 2 del D.L. n. 137/08 (“Disposizioni urgenti in
materia di istruzione ed università “) circa la valutazione del comportamento degli studenti.
Negli articoli seguenti vengono individuati:
- i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nello
Statuto delle studentesse e degli studenti (nota di richiamo art.3 Statuto stud.) e ai doveri indicati
nella sezione II del Regolamento di Istituto (artt.16-41) relativi al corretto svolgimento dei rapporti
all'interno della comunità scolastica e alla situazione organizzativa specifica dell’Istituto;
- le relative sanzioni , gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i
criteri di seguito indicati.( nota di richiamo all’art.4 Statuto stud.) ,
- una tabella di corrispondenza tra le mancanze disciplinari ed i provvedimenti correlati ,
ordinati su scala proporzionale alla gravità del comportamento.
Nota di richiamo : Doveri dello studente (art. 3 D.P.R. n. 249/98)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1 del D.P.R. n. 249/98.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal
Regolamento d’Istituto.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura
come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art.42 bis
Principi generali
(ex Art. 4 D.P.R. n. 249/98 e D.L.n137/2008 convertito in L.169/2008)
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio
della comunità scolastica.
2. La responsabilità disciplinare è personale. Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa
strategia educativo-didattica si può ricorrere a sanzioni per tutto un gruppo.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni.
3. Le infrazioni disciplinari connesse al comportamento, in relazione alla loro gravità, influiscono
nella determinazione del voto di condotta, con gli effetti previsti dal D.L. n. 137/2008 in merito alla
valutazione complessiva dello studente ( se inferiore a sei decimi determina la non ammissione al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi) e, segnalando una mancanza di
partecipazione attiva e responsabile all'attività dell'Istituto, incide sulla graduazione del credito
scolastico.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
4. Le sanzioni possono essere date anche per mancanze commesse fuori della scuola, ma che siano
espressamente collegate a fatti od eventi scolastici.
5. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità o delle istituzioni.
6. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano.
7. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità
scolastica.
Tali attività non dovranno essere umilianti e dovranno svolgersi durante o al di fuori dell'orario
delle lezioni, anche in periodi di vacanza, nei tempi e nei modi decisi dall'organo competente ad
irrogare la sanzione e sentiti gli Uffici Amministrativi.
8. Le sanzioni devono essere tempestive per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.
9. Le sanzioni disciplinari, anche in virtù del loro scopo educativo per tutta la comunità degli
studenti, non sono considerate dati sensibili e vengono adottate secondo criteri di trasparenza e
pubblicità; sono inserite nel fascicolo personale dello studente con i dovuti “omissis” per i dati che
riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa.
10. Considerata la funzione educativa dell'istituzione scolastica e preso atto che essa deve favorire
la formazione di un cittadino maturo e consapevole delle proprie responsabilità, non saranno prese
in considerazione infrazioni disciplinari segnalate in forma anonima.
Art.43*
Categorie delle mancanze disciplinari
*modificato con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Questo elenco è stato definito, in adempimento al comma 1 dell’art.4 dello Statuto delle studentesse
e degli studenti .
I comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari sono infrazioni dei doveri degli
studenti e del corretto funzionamento dei rapporti all’interno della comunità scolastica. Per tali
comportamenti sono previsti appositi provvedimenti, che tendono a far riconoscere ai responsabili
la violazione delle norme causate dai loro gesti, ad impedirne la ripetizione, a favorire la correzione
di atteggiamenti scorretti ed infine ad ottenere la riparazione del danno, quando esistente.
Il seguente elenco di categorie di mancanze disciplinari non è costruito secondo un ordine di
progressiva gravità e deve essere inteso come indicativo. Per comportamenti non previsti o non
esplicitamente indicati dal regolamento, ci si regola secondo criteri di analogia.
N.B. La Tabella seguente deve essere rielaborata ai sensi dei decreti attuativi della L.169/2008 .
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
CATEGORIE DELLE MANCANZE DISCIPLINARI
CATEGORIA
DELL’INFRAZIONE
TIPOLOGIA DEI
A
COMPORTAMENTI
SCORRETTI
RELATIVI
ALLA PRESENZA
ALLE LEZIONI
USCITE SENZA
PERMESSO
DALL’AULA
Ritardo all’ingresso
COMPORTAMENTI
NEGLIGENTI
SCORRETTI
RISPETTO
FREQUENZA
E/ O
ALLA
TEMPI E ORGANI DEI
COMPORTAMENTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
SCORRETTI
PRELIMINARI.
1 ° FASE
SANZIONI DA PARTE DI ORGANI
INDIVIDUALI E COMUNICAZIONI
ALLE FAMIGLIE
RITARDI NEL
RIENTRO IN CLASSE
AL CAMBIO
DELL’ORA E
ALL’INTERVALLO
B
E DEI RELATIVI PROVVEDIMENTI
Il DOCENTE, dopo l’intervallo e al
cambio dell’ora, ogni volta annota sul
registro la consistenza del ritardo a
partire da 5 minuti;
Il COORDINATORE della classe, dopo
tre ritardi interviene con un richiamo
ufficiale
sul
registro
e
una
comunicazione alla famiglia sul
libretto personale, al fine di un incontro
informativo- educativo.
Una sola volta basta a far scattare la
sanzione di richiamo verbale o scritto da
parte del DOCENTE;
Il
DIRIGENTE
SCOLASTICO
ammonisce per iscritto sul libretto
personale per comunicazione alla
famiglia e con richiamo ufficiale sul
registro.
Il DOCENTE della prima ora di lezione
deve registrare l’entità del ritardo
accanto al nome dell’alunno e per i
ritardi superiori ai 20 minuti dall’inizio
delle lezioni annoterà sul registro che lo
studente è tenuto a giustificare il ritardo
sul libretto per il giorno seguente;
Il
COORDINATORE,
attraverso
l’esame dei registri e/o dei tabulati
mensili riepilogativi delle assenze forniti
dalla segreteria al 5° ritardo convoca con
una lettera i genitori.
Mancanza o ritardo Il COORDINATORE della classe,
nelle giustificazioni notato un ripetuto ed eccessivo ritardo
delle assenze
nella presentazione delle giustificazioni,
convoca i genitori.
N.B.: questo vale anche per gli alunni
maggiorenni.
Entrate posticipate
Uscite anticipate
Il COORDINATORE, ravvisato un uso
eccessivo o la mancata giustificazione
dei permessi di entrata o di uscita
rilasciati
anticipatamente
dalla
presidenza, ne fa partecipe la famiglia
con la procedura di cui sopra.
15
TEMPI E ORGANI DEI
PROVVEDIMENTI
DISCIPLINARI FINALI .
2° FASE
SANZIONE DA PARTE DEL
C.D.C. E/O DEL
CONSIGLIO DI
DISCIPLINA( C. D. D.)
Dopo due avvertimenti alla
famiglia:
IL
CONSIGLIO
DI
DISCIPLINA
allontana
automaticamente l’alunno
per un giorno dalle lezioni.
In tale giorno si renderà
disponibile per lavori utili
presso l’Istituto;
- il CONSIGLIO DI CLASSE
valuterà se assegnare il voto
negativo in condotta;
N.B.: nota 1.
Se il comportamento perdura :
-il C.d.C. valuterà se
assegnare il voto negativo in
condotta;
N.B.: nota 1, nota2.
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Se i richiami
inefficaci:
Turpiloquio, offese, Va segnalato ogni volta da ciascun
mancanza di rispetto
un richiamo
MANCANZA
DI in genere, disturbo DOCENTE,annotando
della
lezione
verbale
o
scritto
sul
registro;
RISPETTO VERSO IL
Di
fronte
a
fatti
gravi
il
PERSONALE
COORDINATORE della classe o il
DIRIGENTE provvederanno al richiamo
con una lettera di ammonimento
comunicata ai genitori , una copia della
quale andrà inserita nel fascicolo
personale dello studente.
risultassero
C
Il DOCENTE, durante la cui ora accade
l’episodio, fa una nota scritta sul
Mancanza di rispetto Aggressioni verbali registro ed eventualmente sul libretto,
comunicando quanto avvenuto al
e
verso i
gestuali verso i Coordinatore e alla famiglia;
Compagni
In caso di tensioni non episodiche tra
compagni
alunni o gruppi di alunni, il
COORDINATORE della classe potrà
tentare di mediare i motivi del conflitto
in un apposito incontro.
D
16
- il CONSIGLIO DI CLASSE
valuterà se assegnare il voto
negativo in condotta;
N.B.: nota 1, nota2.
In casi di particolare gravità:
- può riunirsi IL CONSIGLIO
DI DISCIPLINA e sospendere
dalle lezioni fino a 5 giorni.
Se i richiami risultassero
inefficaci:
-il CONSIGLIO DI CLASSE
valuterà se assegnare il voto
negativo in condotta;
N.B.: nota 1; nota2.
In casi di particolare gravità:
- può riunirsi IL CONSIGLIO
DI DISCIPLINA e sospendere
dalle lezioni fino a 5 giorni.
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
E
Prevaricazione della
Episodi di bullismo
personalità e
dell’equilibrio
psico-fisico della
persona
Mancata puntualità
nel
Inosservanza degli portare gli strumenti
per lavorare
obblighi scolastici.
Negligenze abituali
F
Sporcare
abitualmente
l’aula
A seconda del persistere di
atteggiamenti di quel tipo:
Il DOCENTE, durante la cui ora accade
l’episodio, fa una richiamo scritto sul
registro ed avvisa il Coordinatore;
Il COORDINATORE procede alla
convocazione dei genitori e propone un
incontro col CIC ( se attivato
nell’Istituto )
IL DOCENTE annota sul registro
l’infrazione e prende provvedimenti
atti a recuperare quanto non è stato fatto
in classe.
Il DOCENTE annota il ripetersi del
comportamento sul registro e fa pulire
immediatamente o al termine della
mattinata.
17
-Il CONSIGLIO DI CLASSE
valuterà se assegnare il voto
negativo in condotta;
N.B.: nota 1; nota2.
Tali comportamenti potranno
essere considerati aggravanti
nel momento in cui il C.d.C. o
IL
CONSIGLIO
DI
DISCIPLINA discutessero gli
altri eventuali provvedimenti
disciplinari previsti per altre
categorie
di
mancanze
disciplinari dello studente..
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Fumare negli spazi IL DELEGATO DEL DIRIGENTE
destinati alla vita SCOLASTICO incaricato allo scopo
commina la multa.
collettiva
Di
fronte
al
persistere
del
comportamento o a reazioni polemiche,
G
il trasgressore sarà tenuto a discutere in Di fronte a comportamenti
classe una relazione scritta sui danni del pericolosi portatori di gravi
Violazione
del
Uso del cellulare
fumo.
conseguenze alle cose o alle
Regolamento
persone:
d’Istituto , delle
Il DOCENTE ammonisce oralmente.
norme di sicurezza e
Al ripetersi il DOCENTE procede ad -il CONSIGLIO DI CLASSE
di ogni altro aspetto
ammonizione scritta sul registro e/o sul valuterà se assegnare il voto
relativo alla legalità
libretto per l’eventuale comunicazione negativo in condotta
scolastica
Uso scorretto degli alla famiglia.
N.B.: nota 1
spazi
esterni o interni
Ammonizione e segnalazione al
Coordinatore della classe da
Abbandono dell’area parte del DOCENTE o personale ATA. In casi di particolare gravità:
scolastica
senza .
permesso
IL
DIRIGENTE
SCOLASTICO può riunirsi IL CONSIGLIO
richiama per iscritto lo studente e avvisa DI DISCIPLINA e sospendere
Alterazione
di tempestivamente la famiglia.
dalle lezioni fino a 5 giorni.
documenti o firme
su atti ufficiali
Il
COORDINATORE
O
IL
DIRIGENTE SCOLASTICO convoca
la famiglia.
Al ripetersi di comportamenti
Uso scorretto del A
seconda
del
comportamento gravi:
pericoloso e/o dell’eventuale danno, il -il CONSIGLIO DI CLASSE
materiale didattico
H
e/o danneggiamento DOCENTE procede ad ammonizione valuterà se assegnare il voto
Danni a cose o locali e attrezzature orale e/o scritta; inoltre se necessario negativo in condotta;
e persone
ordina allo studente la pulizia dei locali; N.B.: nota 1;
persone
Il DIRIGENTE SCOLASTICO cura la
procedura per ottenere il risarcimento In casi di particolare gravità:
del danno.
N.B. in caso di mancata individuazione può riunirsi l’Organo di
del responsabile il danno verrà risarcito Disciplina e sospendere dalle
dalla classe.
lezioni fino a 5 giorni.
Nota 1) N.B.: per gli studenti del triennio, in caso di voto negativo in condotta, il C.d.C. assegnerà il punteggio
minimo della fascia relativa al credito scolastico.
Nota 2) Se lo studente ha incarichi rappresentativi verrà segnalato al Comitato Studentesco che potrà tentare un
colloquio chiarificatore sulle responsabilità di chi riveste cariche elettive nei confronti dei suoi elettori.
18
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.44
Provvedimenti sanzionatori principali e secondari
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.4,comma 6 e seguenti)
I tipi di provvedimenti disciplinari principali e secondari, previsti in relazione alle categorie delle
mancanze esposte nell’articolo precedente sono elencati di seguito rispettando il criterio di
progressiva gravità e comprendono anche le sanzioni indicate espressamente dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti:
A. Ammonizione verbale
B. Ammonimento scritto
C. Nota sul libretto dello studente
D. Nota sul registro di classe
E. Convocazione dei genitori
F. Allontanamento dalle lezioni fino a un periodo massimo di 5 giorni
G. Allontanamento dalle lezioni, per un periodo compreso tra sei e quindici giorni
H. Allontanamento dalle lezioni oltre i quindici giorni.
Tale sanzione può essere comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari
derivanti dalla violazione dei doveri di cui all’art. 3 del D.P.R. n. 249/98
I. Allontanamento dalle lezioni, fino al termine delle lezioni
Tale sanzione può essere applicata solo se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie:
1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana
(ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale ecc.), oppure deve
esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o
allagamento);
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite
dell’allontanamento fino a 15 giorni. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla
gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.
J. Esclusione dagli scrutini finali e/o dallo esame di Stato conclusivo del corso di studi
Il Consiglio d’istituto può disporre tale sanzione nei casi più gravi di quelli già indicati al punto
precedente ed al ricorrere delle stesse condizioni.
La corrispondenza tra la mancanza disciplinare e la relativa sanzione è individuata e tipizzata
nella Tabella indicata all’art.43 che deve essere integrata per le lettere H,I, J.
Art.44 bis
Interventi educativi accessori o alternativi ai provvedimenti disciplinari principali
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.4,comma 5)
Ai sensi dello Statuto studentesse e studenti e delle disposizioni successive è in corso
l’adeguamento per integrazione.
Art.45
Aggravanti ed attenuanti
In relazione alle specifiche condizioni in cui si è verificata ogni infrazione e tenendo conto delle
situazioni degli studenti coinvolti, si valuta la gravità della mancanza disciplinare in modo da
commisurare ad essa il provvedimento da adottare.
In presenza di attenuanti e/o di aggravanti, e tenuto conto se la mancanza sia episodica o ripetuta, è
sempre possibile irrogare una sanzione di grado inferiore o superiore, oltre a prevedere la sua
integrazione con provvedimenti educativi accessori ( ex art.44-bis) o alternativi.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.46*
Organi competenti
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.5, comma 1)
I provvedimenti disciplinari sono irrogati da organi scolastici diversi, secondo il seguente
elenco:
•
•
•
•
dal singolo Docente o dal Coordinatore sono irrogate le ammonizioni personali, le note sul
libretto dello studente, le note sul registro di classe , la convocazione dei genitori;
dal Dirigente scolastico sono irrogate la convocazione dei genitori e l’ammonimento scritto;
dal Consiglio di Classe in sede disciplinare è irrogato l’ allontanamento dalle lezioni fino a
quindici giorni
dal Consiglio di Istituto sono irrogate l’allontanamento dalle lezioni oltre i quindici giorni,
l’allontanamento dalle lezioni fino al termine dell’anno scolastico e l’esclusione dallo
scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.
In ogni caso di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica, l’organo che ha
deliberato la sanzione, contestualmente o successivamente al provvedimento, stabilisce e comunica
alla famiglia quali attività intraprendere per mantenere un rapporto costruttivo con lo studente in
previsione del suo reinserimento nella scuola.
Art.46 bis*
Consiglio di classe in sede disciplinare
( Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.4,comma 6)
Competenza. Il C.d.C. è competente ad assegnare la sanzione di allontanamento dalle lezioni fino a
quindici giorni.
Composizione . Il C.d.C è composto da tutti i docenti, dai rappresentanti di classe degli studenti e
dei genitori e dal Dirigente scolastico che ne è membro di diritto.
Alla riunione sono invitati lo/gli studente/i ed i genitori coinvolti per esporre le loro ragioni.
Inoltre vengono convocati , se opportuno , lo / gli studente/i ,parte lesa, ed i loro genitori.
Procedura di convocazione . Il Coordinatore, informato dei fatti, oggetto dell’eventuale sanzione,
sentiti tutti i docenti del C.d.C., acquisito il parere favorevole della maggioranza dei docenti
sull’opportunità di convocare il C.D.C , trasmette la richiesta di convocazione al Dirigente
scolastico , in forma scritta e motivata, entro cinque giorni dalla segnalazione dell’infrazione sul
registro di classe; il Dirigente convoca il C.d C in sede disciplinare , ferma restando l’obbligatorietà
della partecipazione di tutto il CdC.
Tempi di convocazione . Il C.d.C. deve essere convocato entro e non oltre dieci giorni dalla
segnalazione dell’infrazione nel registro di classe .
Validità della deliberazione. Per la validità della deliberazione , occorre la maggioranza assoluta
degli aventi diritto al voto .
In caso di parità , prevale il voto del Dirigente Scolastico.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Comunicazione sanzione :Il Dirigente Scolastico comunica il provvedimento adottato dal C.d.C,
alla famiglia dello studente di norma entro tre giorni feriali successivi.
* Introdotto con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.47
Riparazione del danno
I provvedimenti disciplinari hanno uno scopo educativo, che deve realizzare anche la riparazione
pratica del danno che si è verificato: pertanto in tutti i casi in cui sia possibile ed opportuno, la
sanzione sarà accompagnata dall’esecuzione di attività orientate a ripristinare ciò che è stato alterato e
a ristabilire le condizioni di civica convivenza quali si convengono ad una comunità scolastica.
Art.48
Casi di rilevanza penale
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.4,comma 9 e 9-bis)
In casi di rilevanza penale, il Consiglio di Istituto stabilisce l’allontanamento dello studente
responsabile dalla comunità scolastica, per una durata definita, anche superiore a quindici giorni,
commisurata alla gravità del fatto.
Per un reato di particolare gravità, perseguibile d’Ufficio o per il quale l’Autorità Giudiziaria abbia
avviato procedimento penale, oppure se vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, il Consiglio di
Istituto o Il Dirigente scolastico in caso di urgenza, stabilisce l’allontanamento dalla comunità
scolastica sino quando cessi la condizione di pericolo anche fino al termine delle lezioni.
Se è sconsigliato dall’Autorità Giudiziaria o dai Servizi Sociali il rientro a scuola dello studente
interessato, gli è consentito iscriversi ad un altro istituto, con il rilascio del nullaosta, anche in corso
d’anno.
Art.49
Le procedure
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.4)
Il provvedimento disciplinare viene irrogato in seguito ad una procedura che ha lo scopo sia di
accertare i fatti, sia di garantire condizioni di equità:
1. L’avvio del procedimento è dato dalla contestazione di una mancanza che il Docente fa ad uno
studente anche non appartenente ad una sua classe; anche il personale non docente, in quanto a pieno
titolo parte della comunità scolastica, è autorizzato a comunicare al docente interessato o al Dirigente
Scolastico i comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari.
2. Nei casi di ammonizione in classe e di nota sul registro e/o sul libretto personale, la contestazione
può essere formulata all’istante anche oralmente ed, eventualmente, annotata sul registro di classe,
dopo aver invitato lo studente ad esporre le proprie ragioni.
3. Negli altri casi, il Dirigente Scolastico convoca lo studente e, presa nota delle giustificazioni
addotte, stabilisce la convocazione dei Genitori e/o fa giungere alla famiglia l’ammonimento scritto.
La documentazione relativa alla convocazione dei Genitori e all’ammonimento scritto viene conservata
in copia nel fascicolo personale dello studente ed è messa a disposizione del Consiglio di Classe.
4. Nei casi di allontanamento dalle lezioni di competenza del Consiglio di Classe o del Consiglio di
Istituto, il Dirigente Scolastico o un docente delegato a questa funzione, ha il compito di acquisire le
informazioni necessarie per l’accertamento dei fatti e le giustificazioni addotte dallo studente, il quale
può essere invitato a presentarsi personalmente, eventualmente con un genitore. In ogni caso deve
essere accertata la sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evince la responsabilità
disciplinare personale dello studente in questione .
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
5. In seguito il Consiglio di Classe o il Consiglio di Istituto stabilisce i provvedimenti da adottare; tale
decisione, opportunamente motivata e sottoscritta dal Dirigente Scolastico, viene comunicata
integralmente per iscritto alla famiglia dello studente. Nel fascicolo personale dello studente viene
conservata copia della verbalizzazione e della documentazione scritta.
Si precisa che i provvedimenti disciplinari non sono dati considerati sensibili a meno che nel testo non
si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte in rispetto del D.Lgs
n°196/2003 e del D.M. n°306 /2007 , per i quali si potrà procedere con gli “omissis”necessari.
6. In caso di urgenza o di particolare gravità, il Dirigente Scolastico, consultati i Docenti Collaboratori,
può prendere i provvedimenti disciplinari che ritenga più opportuni, anche quello dell’allontanamento
dalla scuola, in attesa di espletare le procedure previste di pertinenza dei relativi organi collegiali.
Art.49 bis
Impugnazioni
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.5)
I provvedimenti disciplinari possono essere impugnati presso un Organo di Garanzia Interno
all’istituto entro 15 giorni dall’irrogazione della sanzione da chiunque ne abbia interesse; la
decisione sul ricorso deve attuarsi entro 10 giorni dalla presentazione del ricorso. Trascorsi i dieci
giorni senza pronuncia la sanzione è da considerare confermata (silenzio –assenso)
La competenza a decidere contro le violazioni dello Statuto anche contenute nel Regolamento di
Istituto è attribuita al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale che decide previo parere di un
Organo di Garanzia Regionale
Art.50
Organo di Garanzia
(Modificato come da D.P.R. 235/2007 art.5 ,comma1 e Nota N3602 del 31/07 /2008 del MIUR)
L'Organo di Garanzia (OG) è composto da 5 membri:
•1 docente, nominato dal Consiglio di Istituto su segnalazione del Collegio Docenti;
•1 studente, eletto dalla componente studenti
•1 genitore, eletto dalla componente genitori;
•1 amministrativo,nominato dal Consiglio di Istituto
•il Dirigente Scolastico in qualità di Presidente .
E’ cura del Consiglio di Istituto precisare le risorse ed eventuali retribuzioni dei partecipanti.
Le elezioni o nomine avvengono all'inizio di ogni anno scolastico, secondo le modalità definite
da ogni singola componente prevedendo in ogni caso anche la nomina di membri supplenti per le
eventuali surroghe.
L'OG interviene:
- nelle sanzioni disciplinari quale organo che delibera sulle impugnazioni presentate da
chiunque ne abbia interesse entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione;
- nei conflitti in merito all'applicazione del Regolamento di Istituto, su richiesta degli studenti e
di chiunque ne abbia interesse al verificarsi del conflitto salvi i tempi tecnici di convocazione.
Il ricorso all'O.G. avviene entro 15 giorni dall'irrogazione della sanzione e può essere inoltrato
da parte dello studente o da chiunque ne abbia interesse.
In caso di ricorso o di conflitto l'O.G. convoca preliminarmente le parti in causa per permettere
loro di esporre il proprio punto di vista; qualora lo ritenga opportuno, può consultare un esperto
anche esterno alla scuola.
Lo scopo primario dell'O.G. è quello di arrivare ad una mediazione soddisfacente per le parti in
causa; nel caso ciò non sia possibile, l'O.G. elabora una risoluzione a cui le parti si devono attenere.
La decisione viene verbalizzata e pubblicizzata mediante l'affissione in un apposito spazio.
Le riunioni dell'O.G. devono almeno prevedere la presenza di almeno tre membri per avere
validità legale. Non è ammessa l’astensione dal voto.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Le decisioni all'interno dell'O.G. vengono prese a maggioranza o per consenso unanime a
discrezione dell'O.G. stesso.
L'O.G. ha diritto, qualora ne faccia richiesta, ad avere una formazione specifica e/o una
supervisione di esperti su temi attinenti la propria funzione (ad esempio: la risoluzione dei conflitti,
la negoziazione, la normativa scolastica...).
* Modificato con delibera del Consiglio d’Istituto di Ottobre 2006
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Sezione IV
Docenti
Indicazioni per un ordinato svolgimento
delle attività scolastiche
Art.51
Norme di servizio
Ogni docente in servizio alla prima ora sarà presente almeno cinque minuti prima dell'inizio dell'ora
per consentire il puntuale avvio delle lezioni: tale comportamento costituisce obbligo di servizio ai
sensi del vigente CCNL e la eventuale inosservanza ha rilevanza disciplinare.
Il docente a disposizione alla prima ora sarà presente nell'Istituto al fine di consentire la sollecita
sostituzione dei colleghi assenti.
Per tutta la durata dell'ora di ricevimento delle fami glie, il docente è tenuto ad essere presente
nell'Istituto nello spazio appositamente destinato; non è consentita alcuna forma di reperibilità
costituendo l'ora di ricevimento delle famiglie obbligo di servizio.
Di norma non è consentito il ricevimento al di fuori dell'ora a ciò destinata, se non per motivi
eccezionali..
Art.52
Vigilanza degli allievi
Ogni docente tenuto al servizio all'inizio della prima ora accoglierà gli allievi al loro arrivo in classe.
Il docente della prima ora giustificherà le assenze degli allievi controllando la regolarità della
giustificazione ed eventualmente segnalando prima al Coordinatore del Consiglio di Classe e poi alla
Presidenza le eventuali irregolarità rilevate per le opportune comunicazioni alla famiglia, ivi comprese
le assenze numerose, reiterate in particolari giorni o periodiche.
Ciascun docente si adopererà affinché venga sempre mantenuta una buona tenuta del posto di
lavoro da parte degli allievi, senza distinzione alcuna fra aule normali e speciali.
Ciascun docente non consentirà l'uscita di più di un allievo per volta per la fruizione dei servizi.
Ciascun docente, nell'esercizio dell'obbligo della sorveglianza e vigilanza degli allievi è libero di
adottare tutte le misure che ritenga necessarie per la tutela e l'incolumità degli allievi stessi.
Ciascun docente in particolare vigilerà a che gli allievi non fumino nei locali dell'Istituto,
segnalando subito eventuali infrazioni rilevate: egli stesso si adopererà per costituire un modello
comportamentale.
In spirito di collaborazione con la Dirigenza, ciascun docente vigilerà sul comportamento degli
allievi anche non appartenenti alle proprie classi, segnalando all'Ufficio di Presidenza i casi di
eventuale indisciplina.
Alla fine delle lezioni ciascun docente accompagnerà la classe all'uscita, vigilando che non
accadano incidenti lungo il percorso e adoperandosi perché l'operazione si svolga ordinatamente.
Il docente, che per gravi o urgenti motivi o per servizio dovesse allontanarsi dalla classe, è
tenuto a chiamare il personale Collaboratore Scolastico per la sorveglianza in sua assenza.
I permessi brevi, nonché i permessi per motivi di famiglia, per esami e per tutte le motivazioni
previste dal vigente CCNL sono, a seguito di domanda, autorizzate dal Dirigente Scolastico: le
istanze hanno efficacia solo dopo l'autorizzazione.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Art.53
Presenza del docente alle assemblee di Classe
Ciascun docente, tenuto al servizio nelle ore destinate all'assemblea di classe, è delegato dal
Dirigente Scolastico ad assistere all'assemblea o, se per motivi di opportunità ritenga di non dover
essere fisicamente presente, a garantire il costante rispetto del regolamento nonché l'ordinato
svolgimento della stessa, rimanendo a disposizione degli allievi stessi e reperibile con certezza in
qualunque momento.
Per consentire inoltre il perseguimento di importanti mete formative quali l'abitudine al dialogo, il
rispetto degli altri, l'osservanza delle più elementari regole democratiche, il docente che lo riterrà
opportuno, senza violare gli spazi di libertà propri dei giovani, potrà sollecitare l'impiego di strumenti
validi a garantire e testimoniare l'andamento del dibattito, la correttezza metodologica, la valenza
formativa del dibattito stesso.
Al termine dell'assemblea il docente controllerà che sia stato stilato il relativo verbale sull'apposito
registro e, senza entrare nel merito, lo consegnerà all'Ufficio di Segreteria Didattica, ove rimarrà a
disposizione degli allievi e del Dirigente Scolastico per la conoscenza dei problemi che gli allievi
avessero voluto segnalare.
Art.54
Oneri dei docenti
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all'orario del servizio stabilito dal
piano delle attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le attività
di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all'efficace
svolgimento dei processi formativi.
A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento, in
senso proprio e stretto, ed in attività funzionali alla prestazione dell'insegnamento.
Possono essere altresì previste eventuali attività aggiuntive all'insegnamento.
L'attività si svolge di norma in 18 ore settimanali distribuite in non meno di cinque giorni alla
settimana.
Ogni docente è tenuto a compilare il registro di classe in ogni parte di sua competenza.
Ai sensi della legge 241/90 chiunque abbia un interesse legittimo e soggettivo, anche non
finalizzato ad un ricorso, ha titolo e diritto di esaminare le prove e le relative valutazioni: a tal fine
però i Docenti non rilasceranno mai agli allievi gli elaborati originali, bensì loro copie, autenticate di
proprio pugno.
Ogni Docente, Allievo o Genitore potrà prendere visione degli elaborati originali, per i quali abbia
un interesse legittimo, nell'Ufficio di Presidenza.
Ogni Docente potrà prendere visione dei giudizi e dei profili dei singoli allievi nell'Ufficio di
Presidenza.
Il Docente non consiglierà mai l'acquisto di libri di testo diversi da quelli in adozione.
Ogni Docente predisporrà tempestivamente ad inizio anno scolastico la propria programmazione
didattica, attivando con gli studenti, in piena trasparenza, un dialogo costruttivo sulla definizione degli
obiettivi e dei criteri di valutazione; al termine della attività didattica sottoporrà alla firma della classe
il consuntivo delle attività stesse, in termini di blocchi tematici affrontati e di quanto altro sia utile per
l'allievo nel caso debba o voglia continuare il suo iter scolastico in altra istituzione.
Ogni Docente si atterrà alla programmazione presentata e concordata nell'ambito del Consiglio di
Classe, adoperandosi per il raggiungimento degli obiettivi didattici e delle mete formative.
Ogni Docente procederà a frequenti verifiche del lavoro svolto in classe in relazione agli obiettivi
prefissati (C.M. n.197/95), e comunque in numero non inferiore a quello determinato dal Collegio dei
Docenti nel Piano dell’Offerta Formativa.
Ogni Docente, con disponibilità e spirito di collaborazione, si adopererà, previo impegno alla
reciprocità, per consentire le verifiche scritte in classe.
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Ogni Docente si adopererà perché l'immagine esterna dell'Istituto sia corrispondente all'impegno
quotidianamente profuso dall'intera comunità scolastica.
Ogni Docente avrà cura di non impartire lezioni private ad allievi della propria scuola e di
informare il Dirigente Scolastico delle lezioni private eventualmente impartite, così come disposto dal
T.U. delle leggi e disposizioni sulla scuola.
Ogni docente avrà cura di non indicare ai genitori o a parenti degli allievi nominativi di docenti cui
avviare, per le ripetizioni, alunni in difficoltà, mentre invece incoraggerà l'utilizzo degli Interventi
Didattici Educativi Integrativi o dello Sportello Didattico allo scopo attivati dall'Istituto.
Nel rispetto del “Codice di disciplina dei dipendenti civili dello Stato”, ogni Docente avrà cura di
non accettare, qualunque sia il motivo, doni individuali da parte degli allievi e delle loro famiglie.
Art.54 bis *
Funzioni dei Coordinatori
Le funzioni dei Coordinatori sono le seguenti .
a. eventuale direzione delle sedute del C.D.C. in caso di delega del Dirigente Scolastico
b. coordinamento della programmazione del Consiglio di classe e stesura del documento
iniziale;
c. direzione delle sedute dei vari consigli e rapporti con rappresentanti dei genitori e degli
studenti;
d. comunicazioni alle famiglie, per telefono o con lettera qualora necessario , previa
informazione al Dirigente Scolastico
e. controllo delle assenze e delle giustificazioni sul libretto e sul registro ogni quindici giorni
ed eventuali comunicazioni alle famiglie.
f. consegna delle schede informative dei bimestri ( c.d. pagelline) e delle pagelle del primo
quadrimestre;
g. stesura del documento del 15 maggio per i coordinatori delle classi quinte.
h. consegna delle lettere di fine scrutinio ai non ammessi alla classe successiva ed ai promossi
con debiti formativi.
i. monitoraggio delle mancanze disciplinari ed attivazione delle procedure previste dall’art.43
per i relativi provvedimenti.
* Introdotto con delibera del Consiglio d’Istituto del 13 Ottobre 2006
Art.55
P.O.F. e deliberazioni degli Organi Collegiali
Ogni Docente coopererà al buon andamento dell'Istituto seguendo le indicazioni dell'Ufficio di
Presidenza, collaborando alla realizzazione dei Deliberati collegiali, adoperandosi per la realizzazione
del Piano dell’Offerta Formativa dell'Istituto.
Ciascun Docente collaborerà con i colleghi impegnati nella realizzazione di particolari progetti
ovvero con coloro che sono impegnati nei vari organismi individuati dal Collegio dei Docenti.
L'anno scolastico è suddiviso, di norma, in due quadrimestri: la delibera sulla suddivisione
dell'anno, adeguatamente motivata deve essere reiterata dal Collegio dei Docenti nella sua prima
seduta annuale, ai sensi dell'art.7 comma c) del D.Leg.vo n. 297 del 16 Aprile 1994.
Le verifiche scritte devono essere congrue al numero determinato nel P.O.F. e le fascette di raccolta
dovranno essere compilate in ogni loro parte.
Le verifiche orali dovranno essere sistematiche ed in numero congruo alla verifica degli obiettivi.
Ai docenti è data facoltà di chiedere la giornata libera infrasettimanale in fase di predisposizione
dell'orario, indicando su apposito modulo i Desiderata, con le relative motivazioni; l'assegnazione sarà
effettuata tenuto conto delle primarie esigenze di servizio dell'Istituto.
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POF 2009- 2010
Art.56
Rapporti Scuola - Famiglia
I Docenti curano i rapporti con i genitori degli allievi delle proprie classi (art.395 del D. Leg.vo
n.297 del 16 Aprile 1994) secondo le modalità e i criteri proposti dal Collegio dei Docenti e definiti
dal Consiglio d'Istituto, compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'Istituto ed in modo
da garantire la concreta e reale accessibilità al servizio.
Il Dirigente Scolastico, sulla base delle proposte degli Organi Collegiali, predispone il piano
annuale dei rapporti con le famiglie, prevedendone le modalità operative di attuazione e i conseguenti
impegni orari dei docenti.
Gli incontri generali Scuola - Famiglia vengono programmati, per quanto riguarda il numero e le
date di effettuazione, dal Collegio dei Docenti nella sua prima seduta di Programmazione, in ogni caso
in numero non inferiore a due e mai meno di uno per quadrimestre.
I rapporti con le famiglie, per quanto si riferisce al rapporto singolo docente - genitori si svolge in
un'ora alla settimana fissata nell'ambito dell'orario di servizio dei Docenti, in modo da favorire la
concentrazione di quanti più docenti possibile nello stesso giorno della settimana per la stessa classe,
così da limitare il disagio dei genitori, in particolare di quelli dipendenti.
I Docenti sono tenuti ad avvisare tempestivamente, tramite il Coordinatore del Consiglio di
Classe e l'Ufficio della Segreteria Didattica, le famiglie in caso di scarso rendimento e profitto degli
allievi, al fine di ricercare insieme le più opportune soluzioni mirate ad un recupero anche
individualizzato.
Art 57
Disposizioni finali
Il regolamento è stato approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto ed
integralmente pubblicato all'Albo; di esso viene data notizia alle famiglie al momento dell’iscrizione.
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POF 2009- 2010
ALLEGATO B
Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria
D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 (in GU 29 luglio 1998, n. 175)modificato con
D.P.R. DPR 235/2007 (GU n. 293 del 18-12-2007)
Preambolo
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di
istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2 e 13, della legge 15 marzo 1997, n. 59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n. 176, di ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo,
fatta a New York il 20 novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli
stupefacenti o sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di
tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n.
309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n. 40;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, e successive
modificazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo
statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione, espresso nell'Adunanza
del 25 luglio 2007;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti
normativi nell'Adunanza del 17 settembre 2007;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 12 ottobre 2007;
Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione;
Emana
il seguente regolamento:
Art. 1 Vita della comunità scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
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POF 2009- 2010
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale,
informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera
per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo
studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni
di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20
novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale
di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle
relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei
giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla
valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della
loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e
professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella
vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di
pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone
che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni
barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 Diritti
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata
che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e
sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità
dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche
attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il
diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che
regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della
scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal
regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle
scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli
obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di
scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una
valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione
della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro
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POF 2009- 2010
richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una
consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono
essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le
attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche
curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e
modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita
degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce
iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla
realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per
assicurare:
a. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-didattico di qualità;
b. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di
iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio
nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti
gli studenti, anche con handicap;
e la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto
di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di
istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del
diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del
diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della
scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di
cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del
legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 Doveri
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti,
del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche
formale, che chiedono per se stessi.
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POF 2009- 2010
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti
sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di
cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della
scuola.
Art. 4 Disciplina
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che
configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo
3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle
situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi
competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito
indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento
del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della
comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura
sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a
sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla
valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui
personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello
studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso
derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in
favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano
l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione
dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso
di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
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7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere
disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non
superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto
un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella
comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in
coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e
l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che
miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella
comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della
persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in
deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è
commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di
violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare
un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento
responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico,
la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con
l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino
al termine dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate
soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si
desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte
dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva
rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella
comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche
in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame
sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati
esterni.
Art. 5 Impugnazioni
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia
interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un
apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un
rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori
nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma,
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è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola
secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un
rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado
da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della
scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti
che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente
regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato,
decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria
superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente
regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta
previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola
secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle
consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati
nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore
dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo
degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della
normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla
base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte
prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In
caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza
che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore
dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione
del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7
agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più
idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno
dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed
efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici
Art 5 –bis Patto educativo di corresponsabilità
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la
sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di
corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e
doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché
di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna
istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune
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attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione
dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei
regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità..
Art.6 Disposizioni finali
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti
in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella
scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali della istituzione
scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
Il presente decreto ,munito del sigillo dello Stato sarà inserito nella Raccolta
ufficiale degli atti della normativi della Repubblica italiana.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addì 21 novembre 2007
NAPOLITANO
Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Fioroni, Ministro della pubblica istruzione
Visto, il Guardasigilli: Mastella
Registrato alla Corte dei conti il 7 dicembre 2007
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ALLEGATO C
OBIETTIVI CURRICOLARI DELLE SINGOLE DISCIPLINE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
BIENNIO
Area Comune
LETTERE
(Lingua e letteratura italiana, Storia ed Educazione Civica, Geografia)
Dall’anno scolastico 2002-03 gli insegnanti del biennio concordano una programmazione
comune stabilendo , oltre agli obiettivi didattici, temi e contenuti da verificare con prove
comuni periodicamente somministrate. Tale lavoro viene concordato mediante riunioni a
scadenza mensile.
Impostazione dell’attività didattica nei seguenti moduli:
1) il metodo di studio: ascolto – lettura;
2) il testo : produzione e sostegno alla scrittura;
3) il testo descrittivo
4) il testo narrativo
5) il romanzo
6) il testo poetico
7) il testo espositivo
8) il testo argomentativo
Per perseguire i seguenti obiettivi:
1) saper comunicare, con accettabile chiarezza e correttezza, le proprie conoscenze e il
proprio pensiero;
2) comprendere un testo individuandone i punti fondamentali e le relazioni logiche
esistenti fra di essi;
3) applicare principi e regole;
4) collegare argomenti della stesa disciplina o di discipline diverse e coglierne le
relazioni semplici;
5) interpretare fatti e fenomeni, anche attraverso opinioni e giudizi personali;
6) saper sottolineare le parti più importanti di un testo;
7) saper riassumere con sufficiente correttezza qualsiasi tipo di testo in forma sia orale
che scritta;
8) saper cogliere le specificità del contesto comunicativo ed il messaggio espresso da
un testo di qualsiasi tipo ( descrittivo, argomentativi, letterario);
9) saper produrre testi scritti di vario tipo, sufficientemente coerenti e coesi.
Storia ed Educazione Civica
1)-Saper individuare le cause di un fatto storico;
2)- saper distinguere i molteplici aspetti di un evento;
3)- saper cogliere la concatenazione di fatti storici;
4)- saper esporre con sufficiente chiarezza e consapevolezza fatti e problemi relativi
agli eventi
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POF 2009- 2010
Geografia
1)- saper analizzare a grandi linee un sistema territoriale, individuandone i principali
elementi
costitutivi, fisici e antropici e le loro più evidenti differenze;
2)- saper leggere attraverso categorie geografiche eventi storici,fatti e problemi
contemporanei.
d) operare in modo da rendere trasparente anche agli alunni il rapporto obiettivi
disciplinari delegando allo sportello solo il recupero degli obiettivi disciplinari.
competenze e capacità;
e) tentare di influire sulla motivazione e sull’interesse dei ragazzi, ricercando, quando
possibile, intrecci pluridisciplinari, soprattutto con Storia e Geografia , al fine di
sviluppare tematiche più coinvolgenti;
f) impostare l’attività didattica curando non solo la trasmissione dei contenuti, ma anche
quella del metodo di studio, inserendo così l’attività di recupero delle abilità nel
percorso curricolare,
LINGUA INGLESE
Conoscenza
1-conoscenza e applicazione delle principali strutture grammaticali della lingua inglese
2-acquisizione di un patrimonio lessicale sia in modo attivo che passivo
3-acquisizione di una minima conoscenza di base della realtà socio-culturale del paese di
cui si studia la lingua
Competenza
1-saper prendere parte attiva ad una semplice conversazione formale/informale di tipo
quotidiano
2-saper comprendere globalmente facili testi scritti di varia natura
3-saper comprendere globalmente e dettagliatamente testi registrati(audio cassette)
4-saper redigere semplici messaggi personali o di tipo formale
Capacità
1-capacità di analisi e sintesi di semplici testi
DIRITTO ED ECONOMIA
L'alunno al termine del biennio dovrà:
- saper riconoscere ed utilizzare i fondamentali termini del linguaggio tecnico specifico
della disciplina;
- saper riconoscere le categorie giuridiche ed economiche presenti in un testo;
- saper definire in modo semplice ma corretto i concetti fondamentali;
- saper collegare le conoscenze teoriche di base acquisite ai fenomeni economici e
giuridici reali.
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EDUCAZIONE FISICA
Al termine del biennio l’allievo dovrà:
1. Raggiungere un armonico sviluppo corporeo e motorio attraverso il miglioramento delle
qualità fisiche e neuro-muscolari
2. Prendere coscienza della propria corporeità sia dal punto di vista della padronanza
motoria sia della capacità di relazionare
3. Acquisire una cultura motoria e sportiva come costume di vita.
4. Scoprire e orientare le proprie attitudini .
5. Raggiungere e consolidare una equilibrata coscienza sociale ed essere capaci di
integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo
6. Conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli
infortuni ed in caso di incidente
RELIGIONE
Al termine del biennio, gli studenti dovranno essere in grado di:
1. Cogliere la dimensione religiosa che si esprime attraverso le manifestazioni della
cultura religiosa nel proprio ambiente e le domande di senso.
2. Conoscere, a grandi linee, la struttura della Bibbia e alcuni suoi criteri di lettura.
3. Conoscere i momenti fondamentali dell’anno liturgico.
4. Conoscere, a grandi linee, le origini della Chiesa e alcune testimonianze cristiane
significative nel corso della sua storia.
5. Conoscere alcuni tratti essenziali del messaggio e della persona Gesù.
6. Riflettere su alcuni valori morali proposti dal cristianesimo.
Area Scientifica
MATEMATICA ED INFORMATICA
1. Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i
risultati trovati.
2. Utilizzare un linguaggio scientifico adeguato.
3. Saper distinguere e caratterizzare i diversi insiemi numerici e saper eseguire calcoli e
semplificazioni di espressioni all’interno di essi.
4. Saper operare con il calcolo letterale.
5. Saper risolvere equazioni e sistemi di primo e secondo grado, individuando il metodo
più adatto.
6. Saper effettuare ed interpretare, nel piano cartesiano, rappresentazioni grafiche di dati
statistici e la funzione lineare.
7. Essere in grado di distinguere e caratterizzare, nel piano euclideo, le proprietà delle
figure geometriche.
8. Essere in grado di distinguere ipotesi e tesi nell’enunciato di un teorema e di effettuare
alcune dimostrazioni.
9. Essere in grado di utilizzare pacchetti applicativi e linguaggio di programmazione.
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SCIENZE DELLA TERRA e BIOLOGIA
1^ ANNO
Gli alunni al termine del corso di Scienze della Terra dovranno essere in grado di:
1. Valutare la Terra come un pianeta dinamico, analizzando le caratteristiche principali dei
suoi sistemi ambientali: litosfera, atmosfera, idrosfera, biosfera.
2. Interpretare la dinamicità della Terra come il risultato delle interazioni tra i sistemi
ambientali.
3. Considerare i sistemi ambientali interdipendenti ed in equilibrio tra loro per un flusso di
energia la cui fonte principale è il Sole.
2^ ANNO
Gli alunni al termine del corso di Biologia dovranno essere in grado di:
1. Interpretare la cellula come l’unità fondamentale sia strutturale che funzionale di tutti gli
esseri viventi.
2. Dimostrare che la macchina umana è un sistema dinamico e aperto e rappresenta uno
dei più alti livelli di organizzazione cellulare degli esseri viventi.
3. Considerare l’igiene sanitaria essenziale per il mantenimento della macchina umana.
Area di Indirizzo
FISICA E LABORATORIO
Gli alunni al termine del biennio dovranno padroneggiare le competenze disciplinari sotto
indicate:
1. Analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad individuare gli elementi
significativi, le relazioni, i dati superflui e quelli mancanti.
2. Eseguire in modo corretto semplici misure con chiara consapevolezza delle operazioni
effettuate e degli strumenti utilizzati.
3. Raccogliere , ordinare e rappresentare i dati ricavati,valutando gli ordini di grandezza e
le approssimazioni, mettendo in evidenza l’incertezza associata alla misura.
4. Esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici ed altra
documentazione.
5. Uso dell’elaboratore come foglio elettronico
6. Risolvere semplici problemi in relazione ai contenuti con l’uso delle regole algebriche
finoalle equazioni di1° grado
7. Saper valutare le implicazioni più importanti delle leggi fondamentali della fisica
CHIMICA E LABORATORIO
Al termine del biennio l’allievo dovrà:
1. mostrare un’accettabile conoscenza di termini, simboli, formule, nomenclatura di base,
modelli, leggi, teorie e del loro corretto uso relativamente al livello ed agli ambiti di
esperienza.
2. saper utilizzare, in riferimento all’ambito chimico, in modo efficace e chiaro, i comuni
strumenti della comunicazione orale, scritta e, almeno ad un livello elementare, quelli
della comunicazione multimediale.
3. essere capace di eseguire osservazioni e descrizioni dell’andamento dei fenomeni
chimici, con particolare riguardo all’individuazione delle principali variabili in gioco.
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POF 2009- 2010
4. essere in grado di collegare le problematiche studiate con le loro eventuali implicazioni
nella realtà quotidiana.
5. usare correttamente strumenti di misura, apparecchi ed attrezzature, applicando, dove
necessario, le indispensabili norme di sicurezza.
6. utilizzare specifiche abilità sperimentali di base, al fine di realizzare esperienze
chimiche di laboratorio.
TECNOLOGIA E DISEGNO
Al termine della classe prima l’alunno dovrà:
1. acquisire un comportamento corretto nello svolgimento del lavoro in classe
2. lavorare in gruppo
3. acquisire un metodo di studio e di lavoro ordinato e corretto
4. acquisire capacità grafiche
5. usare correttamente gli strumenti di misura
6. acquisire il linguaggio tecnico
7. eseguire dal vero il disegno di semplici oggetti.
Al termine della classe seconda l’alunno dovrà:
1. leggere e comprendere un elaborato grafico
2. eseguire schizzi dal vero di oggetti
3. conoscere la normativa della rappresentazione
4. descrivere le principali proprietà dei materiali
5. descrivere semplici procedimenti di lavorazione e le caratteristiche delle macchine
utensili
6. rispettare le norme antinfortunistiche
7. utilizzare a livello elementare le tecniche informatiche CAD
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
TRIENNIO
MATERIE DI AREA COMUNE
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
1. Saper padroneggiare gli argomenti del programma, individuandone le caratteristiche
fondamentali e sviluppando su di essi argomentazioni coerenti con un linguaggio
appropriato;
2. saper analizzare, trasformare, sintetizzare ed interpretare i testi indicandone le
coordinate storico - culturali, le componenti specifiche più significative, l'ideologia e il
messaggio dell'autore, nonché il valore di documento storico;
3. saper istituire collegamenti e confronti, sia tematici che stilistici, fra testi dello stesso
autore e/o di autori diversi dello stresso periodo ;
4. saper produrre elaborati di tipo diverso ( relazione, riassunto, tema tradizionale, saggio
breve, articolo di giornale, analisi del testo letterario, risposte sintetiche a test a schema
aperto) coerenti, utilizzando un linguaggio chiaro ed adeguatamente corretto.
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
1. Saper esporre gli argomenti del programma in modo personale sviluppando su di essi
argomentazioni coerenti;
2. saper ordinare gli avvenimenti di un determinato periodo storico in senso diacronico
individuandone cause, conseguenze e interconnesioni;
3. saper costruire un quadro dei grandi fenomeni storici focalizzandone gli aspetti politici,
socio-economici, culturali e ideologici;
4. saper confrontare le vicende e i problemi studiati con quelli del mondo contemporaneo;
5. saper cogliere il significato dei testi storiografici, saperli sintetizzare ed esporre; saper
relazionare per iscritto su argomenti del programma e/o approfondirli in ricerche
personali
LINGUA INGLESE
Conoscenza
1. approfondimento ed ampliamento delle conoscenze della macrolingua tali da
permettere una comunicazione chiara anche se semplice
2. conoscenza del lessico di base specifico della microlingua di specializzazione
3. conoscenza della realtà socio-politica-geografica del paese straniero
4. conoscenza delle linee generali della letteratura inglese dalle origini ai giorni nostri
Competenza
1. saper comprendere e produrre semplici lettere e/o messaggi con strategie
generalmente adeguate anche se con errori di forma
2. saper comprendere e produrre brevi e semplici testi relativi al settore di indirizzo
3. saper interagire in situazioni comunicative relative al mondo del lavoro
4. saper analizzare brani di letteratura inglese/americana
Capacità
1. capacità di analisi e sintesi di brani di letteratura inglese e americana e/o testi scientifici
e/o tecnologici
2. capacità critico/interpretativa
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DIRITTO ED ECONOMIA
(Per il triennio: ELETTROTECNICI, MECCANICI,)
Al termine del triennio l’alunno dovrà dimostrare di
1. individuare i soggetti dell’economia e del diritto e le loro reciproche
relazioni
2. comprendere il ruolo degli intermediari finanziari nel sistema
economico e conoscere i principali strumenti creditizi
3. individuare i principali diritti soggettivi patrimoniali , la struttura del contratto
ingenerale , i principali contratti commerciali ed il contratto di lavoro in particolare
4. riconoscere l’impresa,i suoi segni distintivi, l’azienda e le principali forme societarie
5. cogliere l’azienda nella realtà di mercato in cui opera
6. riconoscere i modelli di organizzazione aziendali
7. individuare le condizioni di equilibrio gestionale
8. individuare il concetto e la funzione della pianificazione, della programmazione e
del controllo della gestione
EDUCAZIONE FISICA
Al termine del triennio l’allievo dovrà:
1. Acquisire il valore della corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive
2. Consolidare la cultura motoria e sportiva quale costume di vita
3. Saper realizzare attività finalizzate e valutarne i risultati
4. Raggiungere un completo sviluppo corporeo e motorio attraverso l’utilizzazione corretta
delle qualità fisiche e delle funzioni neuro-muscolari
5. Saper approfondire sia a livello teorico che operativo le attività motorie e sportive
trasferire le conoscenze nel
mondo esterno
6. Esprimersi in maniera critica nei confronti del mondo dello sport
7. Conoscere le linee essenziali della teoria del movimento e delle metodologie di
allenamento e le norme di comportamento in caso di infortunio
RELIGIONE
Al termine del triennio, gli studenti dovranno essere in grado di:
1. Cogliere la dimensione religiosa implicita nelle grandi domande sul senso della vita.
2. Conoscere l’identità della Bibbia e il suo specifico linguaggio.
3. Conoscere alcuni aspetti della vita della Chiesa, nella storia e nel mondo di oggi.
4. Cogliere l’esemplarità della persona di Cristo come sollecitazione e orientamento nella
ricerca esistenziale della propria identità.
5. Essere sensibili alla necessità di un confronto costruttivo tra cultura e religioni diverse.
6. Confrontarsi con la visione cristiana dell’uomo e della società ed apprezzarne i valori.
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MATERIE DI INDIRIZZO
ELETTROTECNICA ED AUTOMAZIONE
sede Istituto Antonio Meucci, Massa
Al termine del triennio, l’allievo dovrà:
MATEMATICA
1. Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i
risultati trovati.
2. Raggiungere sicurezza nell’uso del linguaggio proprio della disciplina.
3. Essere in grado di organizzare in modo logico un ragionamento od una procedura,
formulare il modello matematico di un problema.
4. Essere in grado di risolvere equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti.
5. Saper lavorare con i numeri complessi nelle loro diverse rappresentazioni.
6. Saper interpretare geometricamente equazioni e sistemi algebrici e tradurre
analiticamente problemi geometrici.
7. Saper determinare gli elementi caratteristici di una funzione (in una o più variabili) e
rappresentarla; saper interpretare il grafico di una funzione.
8. Saper affrontare il calcolo integrale definito, indefinito ed improprio e risolvere
equazioni differenziali del primo e secondo ordine.
9. Saper utilizzare gli sviluppi in serie con particolare riguardo alla serie di Fourier.
ELETTROTECNICA
Conoscenze:
1. saper definire le principali grandezze elettriche e le relative unità di misura ed i legami
tra esse esistenti
2. saper descrivere i principali metodi di risoluzione di una rete elettrica lineare
3. saper descrivere le caratteristiche del campo elettrico e del campo magnetico
4. saper descrivere i principali metodi di misura in c.c. ed in c.a.
5. saper descrivere i principi di funzionamento e le caratteristiche delle principali
macchine elettriche in relazione al loro impiego
6. saper identificare i dati di targa delle principali macchine elettriche ed il loro significato
Competenze e Capacità:
1. saper analizzare e risolvere reti elettriche in regime continuo ed alternato, monofase e
trifase, scegliendo autonomamente il metodo di risoluzione più appropriato, valutando i
risultati ottenuti
2. saper calcolare gli elementi di un circuito elettromagnetico
3. saper tracciare i circuiti equivalenti delle principali macchine elettriche e calcolarne i
parametri
4. saper determinare le caratteristiche di funzionamento delle principali macchine
elettriche, in base alle condizioni di alimentazione, di eccitazione e di carico
5. saper identificare, scegliere in modo appropriato ed utilizzare strumenti e metodi di
misura delle grandezze elettriche
8
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6. saper identificare ed utilizzare strumenti e metodi di misura per la verifica ed il controllo
delle macchine anche nel rispetto della normativa vigente
7. saper redigere una relazione tecnica di laboratorio, valutando i risultati della misura e
gli errori commessi
8. saper adoperare manuali tecnici e saper interpretare la documentazione tecnica del
settore.
ELETTRONICA
Conoscenze:
1. Conoscenza dei processi logici e dei circuiti digitali elementari (diodo e transistor in
funzionamento on-off)
2. Conoscenza del percorso attraverso cui è possibile risolvere un problema in logica
combinatoria e dei circuiti logico-combinatori.
3. Conoscenza dei diversi componenti base di logica sequenziale (flip flop) e del loro
utilizzo per realizzare registri, contatori e memorie.
4. Conoscenza di sistemi di codifica e decodifica, conteggio e visualizzazione.
5. Conoscenza di memorie e microprocessori (architettura interna)
6. Conoscenza di strumenti e componenti utilizzati in un laboratorio di elettronica.
7. Conoscenza degli schemi base e del funzionamento degli amplificatori lineari a
componenti discreti e integrati.
8. Conoscenza degli schemi base e del funzionamento dei multivibratori a componenti
discreti e integrati.
9. Conoscenza degli schemi base e del funzionamento dei convertitori analogico-digitali e
digitale-analogici
10.Conoscenza del funzionamento dei dispositivi di potenza
Competenze e capacità:
1. Saper operare sui circuiti in corrente continua,
2. Saper risolvere un problema in logica combinatoria seguendo i diversi passi codificati
3. Saper impiegare circuiti integrati sequenziali per realizzare contatori e sistemi di
memorizzazione
4. Saper individuare ed utilizzare gli integrati (ed i loro fogli tecnici) atti alla risoluzione dei
diversi problemi.
5. Saper costruire e verificare sottosistemi elettronici e produrre la documentazione
relativa
6. Padronanza nell’uso della strumentazione, nelle tecniche di misura adottate
7. Saper analizzare i circuiti impieganti componenti discreti e integrati dell’elettronica sia
digitale che analogica.
SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI
Conoscenze:
1. Conoscenza del computer per poter creare , salvare e trasportare files .Saper utilizzare
Word ed Excel per scrivere documenti e fare grafici.
2. Conoscenza delle numerazioni binaria, ottale ed esadecimale . Conoscenza
dell’algebra di Boole.
3. Conoscenze di base di linguaggi di programmazione come Pascal , C , Assembler.
4. Conoscenza delle componenti più importanti di un sistema a microprocessore e del
microcontrollore.
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5. Conoscenza dei procedimenti che permettono di trasformare un sistema fisico in un
modello matematico.
6. Conoscenza delle parti fondamentali costituenti un sistema di controllo automatico.
7. Conoscenza delle funzioni matematiche che permettono di studiare le risposte dei
sistemi nel tempo ed in frequenza.
8. Conoscenza dei procedimenti che permettono di studiare la stabilità, precisione e
velocità di risposta di un controllo automatico.
Competenze e Capacità :
1. Saper applicare le conoscenze su algebra di Boole , numerazioni binarie ed
esadecimali a componenti elettronici e microprocessori.
2. Saper programmare nel modo più opportuno un microcontrollore per far funzionare dei
semplici sistemi elettrici.
3. Saper applicare i metodi che permettono di valutare le prestazioni di un sistema di
controllo automatico.
4. Saper calcolare le reti correttrici ed i regolatori necessari a migliorare la risposta di un
sistema e valutare quali siano i più efficaci.
IMPIANTI ELETTRICI
Conoscere:
1. Il sistema elettrico di generazione , trasmissione , distribuzione ed utilizzazione
dell’energia elettrica compreso gli aspetti normativi e legislativi.
2. I principali fenomeni termici e saperne valutare gli effetti sul funzionamento degli
apparecchi e degli impianti elettrici.
3. Gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano , i limiti di pericolosità e le misure di
protezione e di sicurezza.
4. I sistemi di produzione dell’energia elettrica con metodi tradizionali ed integrativi .
5. La struttura e i componenti delle cabine di trasformazione secondarie e primarie.
6. I componenti , gli schemi base e il funzionamento dei convertitori statici di potenza .
7. I sistemi di rifasamento degli impianti .
8. I componenti e le basi per il dimensionamento degli impianti di illuminazione.
Competenze e Capacità :
1. Valutare le caratteristiche di un impianto e calcolarne la potenza convenzionale.
2. Scegliere ed applicare i principali metodi di calcolo delle condutture elettriche di media
e bassa tensione.
3. Dimensionare gli impianti di terra.
4. Dimensionare una cabina MT/BT di media complessità.
5. Dimensionare impianti di bassa tensione nei componenti fondamentali quali linee e
protezioni in conformità alle normative vigenti e in grado di assicurare le opportune
continuità di esercizio.
6. Calcolare i valori di sovracorrenti nei vari impianti in MT e BT.
7. Scegliere e dimensionare gli impianti di rifasamento.
8. Scegliere il convertitore statico più idoneo che pilota un motore elettrico in un
azionamento di potenza.
9. Attuare la verifica di impianti elettrici di media complessità , registrarne le eventuali
difformità
10. rispetto alle norme CEI ed avanzare le eventuali azioni di adeguamento.
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TECNOLOGIE ELETTRICHE, DISEGNO E PROGETTAZIONE
Conoscere:
- la normativa ed i regolamenti per la realizzazione dei sistemi e degli impianti anche per
quanto concerne la sicurezza delle persone sui luoghi di lavoro;
- le caratteristiche fondamentali della componentistica elettromeccanica;
- gli elementi fondamentali per sviluppare la documentazione specifica inerente a
semplici progetti;
- gli elementi di base per la realizzazione impiantistica in logica cablata e programmata;
- il principio di funzionamento, le caratteristiche ed il campo d’impiego dei principali
elementi costituenti un sistema di controllo (sensori, trasduttori, attuatori);
- i sistemi per l’alimentazione dei servizi e degli impianti in stato di emergenza;
- gli elementi fondamentali per la realizzazione di semplici sistemi oleodinamici e
pneumatici;
- i vari pacchetti software per la progettazione di reti e quadri in b.t., per il calcolo
illuminotecnico ed il disegno (CAD).
Competenze e capacità:
- saper scegliere una soluzione a fronte di un semplice progetto, individuandone i
componenti tecnologici necessari con l’ausilio di norme e schede tecniche;
- comprendere i manuali d’uso, la documentazione tecnica ed i relativi schemi elettrici;
- essere in grado di utilizzare pacchetti applicativi per il dimensionamento e lo sviluppo
schematico di un impianto o di un sistema di media complessità;
- saper attuare il dimensionamento di linee di distribuzione in b.t. e delle apparecchiature
ad esse relative, anche relativamente a sistemi per l’alimentazione di emergenza;
- saper sviluppare un progetto di automazione sia in logica cablata che in logica
programmata mediante l’impiego del controllore logico programmabile;
- essere in grado di progettare semplici automatismi che impiegano sistemi ad
azionamento pneumatico e/o oleodinamico (automazione industriale);
- saper verificare sistemi ed impianti di media complessità, registrandone eventuali
difformità rispetto alla normativa vigente ed avanzare eventuali azioni di adeguamento.
MECCANICA E MACCHINE
Al termine del triennio gli alunni dovranno aver raggiunto i seguenti obiettivi disciplinari:
Conoscenze:
-
saper definire le principali grandezze fisiche e meccaniche e le relative unità di misura
ed i legami tra esse esistenti
- saper risolvere semplici problemi di statica
- saper descrivere i principali meccanismi e le loro applicazioni
- conoscere i materiali in relazione alle loro resistenza meccanica
- saper descrivere le problematiche sull’energia e le fonti energetiche.
- saper descrivere i principi di funzionamento e le caratteristiche delle principali
macchine elettro-meccaniche in relazione al loro impiego
- saper identificare i dati di targa delle principali macchine elettro-meccaniche ed il loro
significato
Competenze e Capacità:
-
Possedere una buona conoscenza delle problematiche inerenti l’equilibrio dei corpi
liberi e vincolati, alle leggi del moto, alla dinamica dei corpi, alle resistenze passive, alla
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POF 2009- 2010
-
-
-
resistenza dei materiali, ai meccanismi per la trasmissione del moto, alla regolazione
delle macchine
Possedere una buona capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei
calcoli di dimensionamento e di verifica di semplici strutture, d organi di macchine e di
meccanismi
Essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione
tecnica del settore
Possedere una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi di impianti
motore e di macchine a fluido, con particolare riguardo alle applicazioni industriali, ai
criteri di scelta, ai problemi di istallazione e di funzionamento
Possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze , rendimenti,bilanci
energetici, consumi ecc.
INFORMATICA ABACUS
sede Istituto Antonio Meucci, Massa
Al termine del triennio, l’allievo dovrà:
MATEMATICA
1. Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i
risultati trovati.
2. Raggiungere sicurezza nell’uso del linguaggio proprio della disciplina.
3. Essere in grado di organizzare in modo logico un ragionamento od una procedura.
4. Saper formulare il modello matematico di un problema ed essere in grado di risolverlo.
5. Essere in grado di risolvere equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti e
tipiche equazioni differenziali (primo e secondo ordine).
6. Saper interpretare geometricamente equazioni e sistemi algebrici e tradurre
analiticamente problemi geometrici.
7. Saper determinare gli elementi caratteristici di una funzione (in una o più variabili) e
rappresentarla; saper interpretare il grafico di una funzione e dedurne gli elementi
caratteristici.
8. Saper affrontare e risolvere, anche attraverso il calcolo integrale, il problema della
misura di superfici piane.
9. Utilizzare gli sviluppi in serie per approssimare il valore di funzioni.
10.Essere in grado di tradurre in algoritmi di calcolo automatico alcune procedure
matematiche apprese: metodi di risoluzione approssimata di equazioni, integrazione e
derivazione numerica, approssimazione di funzioni con le serie.
CALCOLO DELLE PROBABILITA’, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
effettuare un’indagine statistica, presentare i dati in tabelle, rappresentarli in grafici ed
elaborarli con il calcolo di medie, indici di variabilità e rapporti statistici;
calcolare la probabilità di eventi;
individuare variabili aleatorie e determinarne i valori caratteristici;
utilizzare le distribuzioni di probabilità più frequenti per risolvere problemi;
risolvere problemi di statistica mediante modelli matematici con funzioni in due variabili;
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7. effettuare la stima puntuale e per intervallo della popolazione per mezzo di un
campione;
8. verificare ipotesi su parametri della popolazione per mezzo di regole di decisione;
9. risolvere problemi di scelta in condizioni di certezza e di incertezza;
10.risolvere problemi di Programmazione Lineare con il metodo grafico e con il simplesso;
11.applicare procedure e funzioni compatibili con i più diffusi linguaggi di programmazione
e pacchetti applicativi, per la soluzione di problemi ed esempi.
INFORMATICA GENERALE E LABORATORIO
1. collaborare all'analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi
applicativi;
2. collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi
industriali e di telecomunicazione;
3. sviluppare piccoli pacchetti di software nell'ambito di applicazioni di vario genere, come
sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico,
sistemi gestionali;
4. progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta e il
dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni;
5. pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e
dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dati,
6. curare l'esercizio di sistemi di elaborazione dati;
7. assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza di base sul
software e sull'hardware
8. progettare, testare ed interfacciare medi sistemi di gestione di dati (Data Base),
9. progettare e gestire, anche in ambiente Internet, sistemi multimediali composti da testi,
immagini, suoni e filmati.
ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
si vuole che gli alunni conoscano:
1. I comportamenti di un circuito elettrico in regime continuo, sinusoidale e impulsivo in
modo da poterne valutare le risposte.
2. I sistemi, le variabili, le operazioni booleane per effettuare l’analisi e la sintesi di circuiti
digitali combinatori e sequenziali di base.
3. I parametri delle famiglie di integrati digitali.
4. L’architettura di un semplice sistema a microprocessore, in vista di applicazioni
particolari per la gestione di macchine che con il sistema scambiano dati in ingresso e
in uscita.
5. L’amplificatore operazionale e le sue applicazioni digitali e lineari: comparatori,
amplificatore invertente e non invertente, sommatore, differenziale, inseguitore di
tensione, derivatore e integratore, convertitore corrente/tensione, condizionatore di
segnale
6. La conversione analogica/digitale e viceversa, nei risvolti teorici e tecnologici.
7. La teoria sottesa alla digitalizzazione di sorgenti analogiche e gli standard esistenti al
riguardo.
8. Lo studio di un segnale nel dominio del tempo e della frequenza. Il teorema di Fourier.
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9. La costituzione di un sistema di telecomunicazione.
10.Aspetti teorici della modulazione di tipo analogico e digitale.
11.Il canale telefonico e la commutazione. Le tecniche di multiplazione nel dominio del
tempo e della frequenza.
12.I concetti base della teoria dell’informazione.
si vuole che gli alunni siano in grado di:
1. “Muoversi” in un laboratorio di elettronica e utilizzare la strumentazione tradizionale, in
particolare: alimentatore, multimetro, generatore di funzioni, oscilloscopio.
2. Utilizzare la documentazione in proprio possesso e di normale corredo di componenti,
strumenti e quant’altro.
3. Documentare le proprie esperienze e progetti in modo semplice ma completo e utile.
4. Utilizzare strumenti di calcolo informatici per la elaborazione e presentazione delle
misure
5. Utilizzare programmi di simulazione per l'analisi e il progetto di circuiti elettrici.
6. Progettare/realizzare/collaudare circuiti elettrici lineari e digitali, questi ultimi
combinatori e sequenziali sincroni.
7. Progettare/realizzare/collaudare semplici macchine su un sistema a microprocessore
(tipo una tastiera, un visualizzatore di messaggi, un rilievo/controllo di temperatura,
ecc.)
8. Progettare/realizzare/collaudare semplici circuiti con amplificatori operazionali per il
trattamento di segnali.
9. Progettare/realizzare/collaudare semplici circuiti di conversione A/D e D/A.
10.Determinare sperimentalmente, con metodi tradizionali e di simulazione, il
comportamento di componenti di un sistema di telecomunicazione.
SISTEMI DI ELABORAZIONE E TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI
1. Saper analizzare un sistema individuandone le grandezze fondamentali e le relazioni
fra di loro
2. Essere in grado di simulare il comportamento di un sistema, partendo dal suo modello
matematico
3. Saper rappresentare un automa mediante un diagramma degli stati
4. Conoscere la struttura di un elaboratore e di un generico microprocessore
5. Conoscere le caratteristiche principali del microprocessore 8086 e di alcuni fra i
dispositivi utilizzati nei sistemi di elaborazione
6. Conoscere le tecniche di codifica delle informazioni all’interno di un elaboratore
7. Saper operare con dati numerici e alfanumerici rappresentati secondo codifiche
standard
8. Saper programmare a basso livello in linguaggio assembly 8086
9. Saper eseguire la messa a punto dei programmi in un ambiente di sviluppo
10.Conoscere i principi dell’interfacciamento tra processori e periferiche
11.Saper realizzare programmi di gestione dell’ I/O
12.Conoscere la struttura generale di un sistema operativo
13.Conoscere i problemi di gestione dei processi
14.Saper analizzare le funzioni di un sistema operativo visto come gestore delle risorse
15.Conoscere le problematiche relative alla trasmissione dati
16.Conoscere tecniche e dispositivi per la comunicazione seriale
17.Essere in grado di realizzare una comunicazione seriale fra due elaboratori
18.Conoscere le principali tipologie di reti locali e geografiche
19.Conoscere le caratteristiche essenziali del modello di riferimento OSI per le reti
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20.Conoscere alcuni protocolli di trasmissione
21.Progettare e realizzare un protocollo di comunicazione
22.Saper valutare le specifiche di progetto per una semplice rete di comunicazione
MECCANICA
sede Istituto Antonio Meucci, Massa
Al termine del triennio, l’allievo dovrà:
MATEMATICA
1. Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i
risultati trovati.
2. Raggiungere sicurezza nell’uso del linguaggio proprio della disciplina.
3. Essere in grado di organizzare in modo logico un ragionamento od una procedura.
4. Saper formulare il modello matematico di un problema ed essere in grado di risolverlo.
5. Essere in grado di risolvere equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti e
tipiche equazioni differenziali (primo e secondo ordine).
6. Saper interpretare geometricamente equazioni e sistemi algebrici e tradurre
analiticamente problemi geometrici.
7. Saper determinare gli elementi caratteristici di una funzione (in una o più variabili) e
rappresentarla; saper interpretare il grafico di una funzione e dedurne gli elementi
caratteristici.
8. Saper affrontare e risolvere, anche attraverso il calcolo integrale, il problema della
misura di superfici piane.
MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO
1. Possedere una buona conoscenza delle problematiche inerenti all’equilibrio dei corpi
liberi e vincolati, alle leggi del moto, alla dinamica dei corpi, alle resistenze passive, alla
resistenza dei materiali, ai meccanismi per la trasmissione del moto, alla regolazione
delle macchine;
2. possedere una buona capacità di schematizzazione dei problemi e di impostazione dei
calcoli di dimensionamento e di verifica di semplici strutture, di organi di macchine e di
meccanismi ;
3. essere in grado di adoperare i manuali tecnici e saper interpretare la documentazione
tecnica del settore ;
4. possedere una buona conoscenza delle principali caratteristiche dei vari tipi di impianti
motori e di macchine a fluido, con particolare riguardo alle applicazioni industriali, ai
criteri di scelta, ai problemi di istallazione e di funzionamento ;
5. possedere sufficienti capacità operative di calcolo su potenze, rendimenti, bilanci
energetici, consumi ecc.
TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI
1. Acquisire le conoscenze necessarie dei processi industriali per la fabbricazione dei
semilavorati e del prodotto finito;
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POF 2009- 2010
2. Acquisire il concetto di misura, di errore e di tolleranza dimensionale e di forma;
3. Razionalizzare l’impiego delle macchine utensili e degli utensili sotto l’aspetto
economico e della produzione,
4. Possedere capacità di scelta dei trattamenti termici dei vari materiali metallici per
ottenere dagli stessi le caratteristiche più idonee all’impiego,
5. Saper affrontare le problematiche delle macchine utensili CNC, la realizzazione dei
programmi per le varie lavorazioni e l’interfacciamento ad un sistema CAD;
6. Saper affrontare i problemi derivanti dai processi di corrosione con idonee scelte di
materiali e mezzi per la prevenzione e protezione.
DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE
1. Acquisire mentalità progettuale eseguendo il proporzionamento di complessivi, il
disegno esecutivo dei particolari nel rispetto della normativa e con uso di manuali
tecnici;
2. Avere conoscenze specifiche dei sistemi per il disegno assistito dal computer (CAD)
ed eseguire disegni alla stazione grafica computerizzata;
3. Sviluppare cicli di lavorazione e montaggio eseguendo scelte di convenienza
economica nell’uso delle attrezzature, delle macchine e degli impianti;
4. Progettare le attrezzature speciali di lavorazione e montaggio previste nei cicli tipici di
fabbricazione;
5. Avere una conoscenza generale della struttura dell’impresa nelle sue principali funzioni
e negli schemi organizzativi più ricorrenti, con particolare riferimento alla attività
industriale;
6. Avere una conoscenza specifica dei principali aspetti dalla organizzazione e della
contabilità industriale, con particolare riguardo alla programmazione, avanzamento e
controllo della produzione nonché dell’analisi e valutazione dei costi.
SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
1. Aver maturato la tendenza al progressivo arricchimento del bagaglio di conoscenze
acquisite
2. Saper interpretare la documentazione tecnica del settore;
3. Essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle
esigenze dell’area professionale;
4. Saper valutare le condizioni di impiego dei vari componenti sotto l’aspetto della
funzionalità e della sicurezza;
5. Saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici;
6. Aver acquisito conoscenze nei campi dell’oleodinamica e pneumatica soprattutto in
relazione all’impiego nel campo degli automatismi e dei servomeccanismi, dei sistemi
di controllo programmabili, dei sistemi misti;
7. Aver acquisito consapevolezza sulla razionalità di utilizzo dei sistemi CIM, FMS, e di
automazione di produzione integrata in genere e della teoria dei sistemi di controllo
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POF 2009- 2010
LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
sede Istituto Antonio Meucci, Massa
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Biennio
1. ascolto: superare il livello della comprensione generica e globale dei discorsi altrui e
saper riconoscere i nuclei concettuali fondamentali, il punto di vista e le finalità
dell’emittente;
2. parlato: utilizzare con consapevolezza il registro linguistico a seconda del contesto in
cui ci si deve esprimere e degli scopi che si vogliono raggiungere;
3. lettura: saper individuare le varie tipologie dei testi e, nella loro analisi e
interpretazione, saper individuare le strutture e le convenzioni proprie dei vari tipi;
4. scrittura: raggiungere consapevolezza e capacità adeguate di controllo delle
differenze fra produzione orale e scritta e saper realizzare forme di scrittura diverse in
rapporto alle funzioni, all’uso, alle situazioni comunicative;
5. riflessione sulla lingua: saper riconoscere la diversa utilizzazione delle stesse strutture
linguistiche nei diversi tipi di testo e saper istituire i rapporti più evidenti tra l’ambito
delle lingue verbali e i linguaggi formalizzati e visivi;
6. educazione letteraria: cogliere, in termini essenziali, il rapporto tra l’opera letteraria e il
contesto storico-culturale in cui si attua.
Triennio
1. Saper padroneggiare gli argomenti del programma, individuandone le caratteristiche
fondamentali e sviluppando su di essi argomentazioni coerenti con un linguaggio
appropriato;
2. saper analizzare, trasformare, sintetizzare ed interpretare i testi indicandone le
coordinate storico - culturali, le componenti specifiche più significative, l'ideologia e il
messaggio dell'autore, nonché il valore di documento storico;
3. saper istituire collegamenti e confronti, sia tematici che stilistici, fra testi dello stesso
autore e/o di autori diversi dello stresso periodo ;
4. saper produrre elaborati di tipo diverso ( relazione, riassunto, tema tradizionale, saggio
breve, articolo di giornale, analisi del testo letterario, risposte sintetiche a test a schema
aperto) coerenti, utilizzando un linguaggio chiaro ed adeguatamente corretto.
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
Biennio
1. Conoscere i principali termini e concetti propri del linguaggio specifico della disciplina;
2. conoscere i fatti storici, esporli in forma chiara e corretta, collegandoli secondo un
rapporto di causa ed effetto;
3. utilizzare, in casi semplici, le fonti e confrontare le differenti interpretazioni
storiografiche;
4. istituire un primo confronto tra le istituzioni politiche della civiltà classica e quelle attuali,
anche nel complesso delle loro relazioni sociali ed economiche.
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I I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Triennio
1. Saper esporre gli argomenti del programma in modo personale sviluppando su di essi
argomentazioni coerenti;
2. saper ordinare gli avvenimenti di un determinato periodo storico in senso diacronico
individuandone cause, conseguenze e interconnesioni;
3. saper costruire un quadro dei grandi fenomeni storici focalizzandone gli aspetti politici,
socio-economici, culturali e ideologici;
4. saper confrontare le vicende e i problemi studiati con quelli del mondo contemporaneo;
5. saper cogliere il significato dei testi storiografici, saperli sintetizzare ed esporre; saper
relazionare per iscritto su argomenti del programma e/o approfondirli in ricerche
personali
GEOGRAFIA
Biennio
1. Saper analizzare a grandi linee un sistema territoriale, individuandone i principali
elementi costitutivi, fisici e antropici e le loro più evidenti differenze;
2. saper leggere attraverso categorie geografiche eventi storici, fatti e problemi
contemporanei.
LINGUA INGLESE
Biennio
Conoscenza
1-conoscenza e applicazione delle principali strutture grammaticali della lingua inglese
2-acquisizione di un patrimonio lessicale sia in modo attivo che passivo
3-acquisizione di una minima conoscenza di base della realtà socio-culturale del paese di
cui si studia la lingua
Competenza
1-saper prendere parte attiva ad una semplice conversazione formale/informale di tipo
quotidiano
2-saper comprendere globalmente facili testi scritti di varia natura
3-saper comprendere globalmente e dettagliatamente testi registrati(audio cassette)
4-saper redigere semplici messaggi personali o di tipo formale
Capacità
1-capacità di analisi e sintesi di semplici testi
Triennio
Conoscenza
5. approfondimento ed ampliamento delle conoscenze della macrolingua tali da
permettere una comunicazione chiara anche se semplice
6. conoscenza del lessico di base specifico della microlingua di specializzazione
7. conoscenza della realtà socio-politica-geografica del paese straniero
8. conoscenza delle linee generali della letteratura inglese dalle origini ai giorni nostri
Competenza
5. saper comprendere e produrre semplici lettere e/o messaggi con strategie
generalmente adeguate anche se con errori di forma
6. saper comprendere e produrre brevi e semplici testi relativi al settore di indirizzo
7. saper interagire in situazioni comunicative relative al mondo del lavoro
8. saper analizzare brani di letteratura inglese/americana
Capacità
3. capacità di analisi e sintesi di brani di letteratura inglese e americana e/o testi scientifici
e/o tecnologici
4. capacità critico/interpretativa
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POF 2009- 2010
DIRITTO ED ECONOMIA
Biennio:
L'alunno al termine del biennio dovrà:
- saper riconoscere ed utilizzare i fondamentali termini del linguaggio tecnico specifico
della disciplina;
- saper riconoscere le categorie giuridiche ed economiche presenti in un testo;
- saper definire in modo semplice ma corretto i concetti fondamentali;
- saper collegare le conoscenze teoriche di base acquisite ai fenomeni economici e
giuridici reali.
FILOSOFIA
Obiettivi minimi
I anno
1) individuare le principali tematiche della filosofia;
2) descrivere il pensiero di alcuni filosofi antichi (Socrate, Platone, Aristotele, S.
Agostino…)
3) familiarizzare con il linguaggio filosofico;
4) usare gli strumenti essenziali del ragionamento (induzione e deduzione);
5) analizzare un testo filosofico breve;
6) riassumere con parole proprie un testo filosofico o un capitolo del manuale;
7) Problematizzare conoscenze e idee
II anno
1) identificare i contenuti essenziali della riflessione moderna, relativamente ai
problemi dell’uomo e alla nuova immagine della scienza;
2) conoscere il pensiero dei maggiori filosofi moderni;
3) confrontare e contestualizzare le risposte di filosofi diversi allo stesso problema;
4) rappresentare i mutamenti del paradigma etico e politico, con l’emergere di idee di
tolleranza, liberalismo, contrattualismo…
5) consolidare competenze di analisi testuale, sintesi e rielaborazione personale, sia
orale sia scritta;
6) acquisire un linguaggio filosofico specifico e le connesse procedure logicolinguistiche.
III anno
1) individuare e collegare le principali tematiche della ricerca filosofica tra otto novecento e contemporanea;
2) Conoscere il pensiero di alcuni grandi filosofi contemporanei;
3) Identificare i problemi relativi all’uomo, alla scienza e alla società attuale;
4) Consolidare il lessico e le categorie essenziali della filosofia ;
5) Consolidare le capacità logico- argomentative e di analisi testuale.
MATEMATICA
Biennio
Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i risultati
trovati.
Utilizzare un linguaggio scientifico adeguato.
Saper distinguere e caratterizzare i diversi insiemi numerici e saper eseguire calcoli e
semplificazioni di espressioni all’interno di essi.
Saper operare con il calcolo letterale.
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Saper risolvere equazioni e sistemi di primo e secondo grado, individuando il metodo più
adatto.
Saper effettuare ed interpretare, nel piano cartesiano, rappresentazioni grafiche di dati
statistici e la funzione lineare.
Essere in grado di distinguere e caratterizzare, nel piano euclideo, le proprietà delle figure
geometriche.
Essere in grado di distinguere ipotesi e tesi nell’enunciato di un teorema e di effettuare
alcune dimostrazioni.
Essere in grado di utilizzare pacchetti applicativi e linguaggio di programmazione.
Triennio
Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i risultati
trovati.
Raggiungere sicurezza nell’uso del linguaggio proprio della disciplina.
Essere in grado di organizzare in modo logico un ragionamento od una procedura.
Saper formulare il modello matematico di un problema ed essere in grado di risolverlo.
Essere in grado di risolvere equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti.
Saper interpretare geometricamente equazioni e sistemi algebrici e tradurre
analiticamente problemi geometrici; saper operare con le principali trasformazioni
geometriche.
Saper determinare gli elementi caratteristici di una funzione e rappresentarla; saper
interpretare il grafico di una funzione e dedurne gli elementi caratteristici.
Saper affrontare e risolvere il problema della misura di superfici e volumi di solidi di
rotazione anche attraverso il calcolo integrale.
Saper utilizzare il calcolo delle probabilità e la statistica per analizzare situazioni e
prendere decisioni in condizioni di incertezza.
Essere in grado di tradurre in algoritmi di calcolo automatico alcune procedure
matematiche apprese: metodi di risoluzione approssimata di equazioni, integrazione
numerica.
INFORMATICA
Liceo Scientifico Tecnologico: Informatica e Sistemi
Al termine del triennio i ragazzi saranno in grado di
- spiegare il funzionamento e la struttura di un elaboratore personale e Utilizzarlo
appropriatamente
- scrivere semplici algoritmi e programmi in Pascal
- Conoscere i vantaggi ed i limiti nell'utilizzo della informatica personale
- Sapere rappresentare in forma numerica digitale informazioni di ogni tipo.
- Avere elementi di telefonia digitale mobile (GSM, GPRS, UMTS) e conoscerne il
funzionamento, le caratteristiche e le applicazioni
- Conoscere i fondamenti della comunicazione digitale e degli strumenti necessari
- Conoscere il funzionamento e l'utilizzo dei sistemi di comunicazione e di localizzazione
satellitari (GPS, TV sAT, meteo, sat Spia etc.)
- Conoscere le caratteristiche ed i vantaggi delle informazioni digitali (MP3, DVD, foto
digitali etc.)
- Essere buoni cittadini di Internet, sapendola utilizzare correttamente e
conoscendone i vantaggi, i rischi, le regole, il funzionamento. (navigazione, motori di
ricerca, Mail...)
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- Sapere sviluppare semplici siti Internet
- Sapere sviluppare moduli multimediali (presentazioni, Filmati etc.) digitali,
conoscendone gli aspetti tecnici
- Sapere utilizzare Internet in maniera avanzata (Videoconferenze, Telesorveglianza,
Newsgroups
- Conoscere le applicazioni il funzionamento ed il potenziale dei Microcontrollers
- Conoscere gli aspetti tecnologici e sociali della "convergenza digitale",
- Elementi di Domotica, Televisione digitale on-demand ed interattiva, commercio
elettronico
- Futuro a breve e medio termine delle tecnologie dell'informazione e loro impatto sul
mondo del lavoro e la società
BIOLOGIA
CLASSE SECONDA
Gli alunni al termine del secondo anno dovranno essere in grado di:
Interpretare la cellula come l’unità fondamentale strutturale e funzionale di tutti gli esseri
viventi e valutarne il ciclo.
Confrontare le caratteristiche degli esseri viventi.
Valutare il DNA come molecola dell’eredità.
Collegare i processi della meiosi ai meccanismi dell’evoluzione.
CLASSE TERZA
Gli alunni al termine del terzo anno dovranno essere in grado di:
Spiegare i meccanismi dell’espressione e della regolazione dei geni.
Interpretare le trasformazioni energetiche come base della vita.
Valutare l’omeostasi come chiave per la sopravvivenza e per l’organizzazione cellulare.
Dimostrare che l’essere umano è un sistema dinamico e aperto.
CLASSE QUARTA
Gli alunni al termine del quarto anno dovranno essere in grado di:
Valutare l’importanza e la funzionalità dei processi riproduttivi, dei sistemi di rivestimento,
di sostegno e di movimento nel mondo vivente.
CLASSE QUINTA
Gli alunni al termine del quinto anno dovranno essere in grado di:
Spiegare i meccanismi della comunicazione intracellulare, intercellulare e tra organismi
viventi.
Analizzare l’elaborazione delle informazioni nell’uomo e negli altri esseri viventi.
SCIENZE DELLA TERRA
CLASSE PRIMA
Gli alunni al termine del primo anno dovranno essere in grado di:
Valutare la Terra come un pianeta dinamico, analizzando le caratteristiche principali dei
suoi sistemi ambientali: litosfera, atmosfera, idrosfera, biosfera.
Interpretare la dinamicità della Terra come il risultato delle interazioni tra i sistemi
ambientali.
Considerare i sistemi ambientali interdipendenti ed in equilibrio tra loro per un flusso di
energia la cui fonte principale è il Sole.
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CLASSE QUARTA
Gli alunni al termine del quarto anno dovranno essere in grado di:
Valutare la Terra e il suo satellite come un sistema dinamico e interagente non solo con il
Sistema Solare, ma con l’Universo.
Interpretare i principali fenomeni astronomici individuandone le cause.
CLASSE QUINTA
Gli alunni al termine del quinto anno dovranno essere in grado di:
Considerare il ruolo dei sistemi ambientali della Terra, valutare l’importanza delle loro
interazioni nella dinamicità del SISTEMA-TERRA interpretando i fenomeni e le principali
forze che in esso hanno agito e agiscono.
LABORATORIO DI CHIMICA/FISICA
Gli alunni al termine del biennio dovranno padroneggiare le competenze disciplinari sotto
indicate:
Individuare le variabili di un fenomeno
Eseguire in modo corretto semplici misure
Raccogliere,ordinare e rappresentare i dati ricavati
Esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle e dati
Saper risolvere semplici problemi richiedenti l’uso delle regole algebriche fino alle
equazioni di primo grado
Sapere analizzare gli andamenti lineari tra due grandezze fisiche
Saper cogliere gli elementi significativi di un’esperienza di laboratorio
Saper esporre con una relazione scritta o orale gli aspetti scientifici di alcuni fenomeni
elementari ,e di alcune applicazioni tecniche nel mondo circostante
FISICA E LABORATORIO
Gli scopi che si prefigge il corso di Fisica nei tre anni sono:
Conoscenza delle leggi fisiche dei temi trattati
Conoscenza delle definizioni dei concetti in modo operativo,associandoli per quanto
possibile ad apparati di misura.
Conoscenza degli strumenti di laboratorio,della loro applicazione e delle loro
caratteristiche
Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica,che si articolano in
un continuo rapporto fra costruzione teorica e attività sperimentale
Capacità di eseguire semplici misure con consapevolezza delle approssimazioni
Capacità di reperire informazioni,di utilizzarle in modo autonomo e finalizzato e di
comunicarle con un linguaggio scientifico
Capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi
concreti,anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare
Capacità di riconoscere i fondamenti scientifici presenti nelle attività tecnologiche
Consapevolezza delle potenzialità,dello sviluppo e dei limiti delle conoscenze scientifiche
Capacità di cogliere l’importanza dello strumento matematico per la descrizione dei
fenomeni e di utilizzarlo adeguatamente
Capacità di usare una tecnica di tipo Top-Down nella risoluzione dei problemi
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CHIMICA E LABORATORIO
OBIETTIVI classe 3°
Standard minimi in termini di conoscenze e di abilità:
- far comprendere il complesso significato dell’osservazione, degli esperimenti e dei
procedimenti di classificazione e di generalizzazione;
- far comprendere il ruolo essenziale delle ipotesi e la funzione indispensabile degli
esperimenti mettendo così in luce i procedimenti caratteristici della scienza
sperimentale;
- far comprendere il rapporto esistente tra matematica e scienze sperimentali e, quindi,
la differenza tra leggi matematiche e leggi empiriche;
- far comprendere la connotazione storico-critica dei fondamentali nuclei concettuali del
pensiero chimico
Obiettivi trasversali e ruolo specifico della disciplina nel loro raggiungimento
Lo studio della chimica oltre ad arricchire il linguaggio , introducendo nuovi termini,
promuove le facoltà sia intuitive che logiche, educa ai procedimenti euristici ed ai
processi di astrazione e formazione dei concetti Nell'attività di laboratorio gli alunni sono
chiamati a lavorare in gruppo, collaborare con i compagni
e con gli insegnanti, a
discutere i risultati ottenuti con il resto della classe ed ad utilizzare, con il dovuto rispetto,
gli strumenti ed il materiale messo a disposizione.
OBIETTIVI classe 4°
Standard minimi in termini di conoscenze e di abilità:
Produrre una relazione tenendo conto il più possibile dei criteri di oggettività e
completezza.
Conoscere i vari tipi di legami secondari.
Valutare l’influenza della struttura sulle proprietà fisiche delle sostanze.
Descrivere il comportamento macroscopico degli aeriformi.
Conoscere gli enunciati, applicare l’espressione matematica delle leggi fondamentali
fenomenologiche dei gas.
Conoscere i punti fondamentali della teoria cinetica, acquisendo il concetto di gas ideale.
Interpretare le leggi dei gas alla luce della teoria cinetica.
Distinguere reazioni che avvengono mediante trasferimento di elettroni da quelle che
avvengono senza tale trasferimento.
Descrivere i parametri termodinamici e cinetici che governano le reazioni
Individuare lo stato di equilibrio chimico attraverso l'invarianza delle proprietà
macroscopiche del sistema e definire la costante di equilibrio.
Conoscere la definizione di sistema coniugato acido-base e definire il pH.
Applicare il concetto di solubilità e prevedere la formazione di precipitati
Conoscere le proprietà dei principali idrocarburi.
Scrivere la formula dato il nome e scrivere il nome data la formula.
Descrivere e riconoscere i vari tipi di isomeria
OBIETTIVI classe 5°
Standard minimi in termini di conoscenze e di abilità:
Conoscere la definizione di sistema coniugato acido-base
Scrivere l’equazione di auto ionizzazione dell’acqua e la relativa costante di equilibrio,Kw.
Definire il pH.
Conoscere il concetto di idrolisi.
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Conoscere il concetto di soluzione tampone
Identificare tra certe specie gli acidi e le basi di Brönsted.
Illustrare la costante di acidità correlata con quella di basicità della base coniugata.
Applicare i valori di Ka per prevedere la forza relativa di due acidi o di due
basi.
Spiegare come il pH delle soluzioni si correli con la concentrazione degli ioni idronio e
ossidrile.
Calcolare il pH e il pOH di una soluzione di acido e base forti e di acido e base deboli.
Prevedere le reazioni di idrolisi.
Interpretare le caratteristiche della curva del pH relativa alla titolazione di un acido forte
con una base forte.
Scegliere l’indicatore appropriato a una data titolazione.
Determinare la costante di solubilità a partire dalla solubilità molare e
viceversa.
Prevedere se un sale è destinato a precipitare, date le concentrazioni dei suoi ioni in
soluzione.
Classificare gli idrocarburi e assegnane il nome.
Conoscere il concetto di gruppo funzionale
Conoscere le caratteristiche principali di alcune classi di gruppi funzionali
Riconoscere e denominare molecole semplici di alcoli, eteri, aldeidi, chetoni, acidi
carbossilici, ammine, esteri, ammidi.
Distinguere i polimeri di condensazione da quelli di addizione.
Prevedere i prodotti di addizione al doppio legame.
Identificare due molecole, date le formule di struttura, come isomeri di struttura, geometrici
o ottici.
Conoscere la struttura e le principali funzioni biologiche dei lipidi, dei glucidi e delle proteine
Illustrare la composizione delle proteine e la struttura primaria,secondaria,terziaria e
quaternaria.
Organizzare il proprio lavoro con autonomia.
Documentare e comunicare il proprio lavoro.
Affrontare e analizzare semplici problemi in un ottica progettuale.
TECNOLOGIA E DISEGNO
Al termine della classe prima l’alunno dovrà:
• acquisire un comportamento corretto nello svolgimento del lavoro in classe
• lavorare in gruppo
• acquisire un metodo di studio e di lavoro ordinato e corretto
• acquisire capacità grafiche
• usare correttamente gli strumenti di misura
• acquisire il linguaggio tecnico
• eseguire dal vero il disegno di semplici oggetti.
Al termine della classe seconda l’alunno dovrà:
• leggere e comprendere un elaborato grafico
• eseguire schizzi dal vero di oggetti
• conoscere la normativa della rappresentazione
• descrivere le principali proprietà dei materiali
• descrivere semplici procedimenti di lavorazione e le caratteristiche delle macchine
utensili
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• rispettare le norme antinfortunistiche
• utilizzare a livello elementare le tecniche informatiche CAD
Al termine della classe terza l’alunno dovrà:
• tenere un comportamento scolastico corretto e disciplinato
• acquisire il linguaggio architettonico
• conoscere la storia delle tecnologie e dei materiali impiegati nell’architettura dai
greci al gotico
• acquisire la grafica nella rappresentazione prospettica e particolari costruttivi
• conoscere l’evoluzione storica delle forme spaziali architettoniche
Al termine della classe quarta l’alunno dovrà:
completare gli obiettivi enunciati per la terza.
EDUCAZIONE FISICA
Biennio
Raggiungere un armonico sviluppo corporeo e motorio attraverso il miglioramento delle
qualità fisiche e neuro-muscolari
Prendere coscienza della propria corporeità sia dal punto di vista della padronanza
motoria sia della capacità di relazionare
Acquisire una cultura motoria e sportiva come costume di vita.
Scoprire e orientare le proprie attitudini .
Raggiungere e consolidare una equilibrata coscienza sociale ed essere capaci di
integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo
Conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni
ed in caso di incidente
Triennio
Acquisire il valore della corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive
Consolidare la cultura motoria e sportiva quale costume di vita
Saper realizzare attività finalizzate e valutarne i risultati
Raggiungere un completo sviluppo corporeo e motorio attraverso l’utilizzazione corretta
delle qualità fisiche e delle funzioni neuro-muscolari
Saper approfondire sia a livello teorico che operativo le attività motorie e sportive trasferire
le conoscenze nel mondo esterno
Esprimersi in maniera critica nei confronti del mondo dello sport
Conoscere le linee essenziali della teoria del movimento e delle metodologie di
allenamento e le norme di comportamento in caso di infortunio
RELIGIONE
Al termine del biennio, gli studenti dovranno essere in grado di:
Cogliere la dimensione religiosa che si esprime attraverso le manifestazioni della cultura
religiosa nel proprio ambiente e le domande di senso.
Conoscere, a grandi linee, la struttura della Bibbia e alcuni suoi criteri di lettura.
Conoscere i momenti fondamentali dell’anno liturgico.
Conoscere, a grandi linee, le origini della Chiesa e alcune testimonianze cristiane
significative nel corso della sua storia.
Conoscere alcuni tratti essenziali del messaggio e della persona Gesù.
Riflettere su alcuni valori morali proposti dal cristianesimo.
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I I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Al termine del triennio, gli studenti dovranno essere in grado di:
Cogliere la dimensione religiosa implicita nelle grandi domande sul senso della vita.
Conoscere l’identità della Bibbia e il suo specifico linguaggio.
Conoscere alcuni aspetti della vita della Chiesa, nella storia e nel mondo di oggi.
Cogliere l’esemplarità della persona di Cristo come sollecitazione e orientamento nella
ricerca esistenziale della propria identità.
Essere sensibili alla necessità di un confronto costruttivo tra cultura e religioni diverse.
Confrontarsi con la visione cristiana dell’uomo e della società ed apprezzarne i valori.
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LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO SPORTIVO
sede Istituto Antonio Meucci, Massa
attivato A.S.2008/09
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Biennio
1. ascolto: superare il livello della comprensione generica e globale dei discorsi altrui e
saper riconoscere i nuclei concettuali fondamentali, il punto di vista e le finalità
dell’emittente;
2. parlato: utilizzare con consapevolezza il registro linguistico a seconda del contesto in
cui ci si deve esprimere e degli scopi che si vogliono raggiungere;
3. lettura: saper individuare le varie tipologie dei testi e, nella loro analisi e
interpretazione, saper individuare le strutture e le convenzioni proprie dei vari tipi;
4. scrittura: raggiungere consapevolezza e capacità adeguate di controllo delle
differenze fra produzione orale e scritta e saper realizzare forme di scrittura diverse in
rapporto alle funzioni, all’uso, alle situazioni comunicative;
5. riflessione sulla lingua: saper riconoscere la diversa utilizzazione delle stesse strutture
linguistiche nei diversi tipi di testo e saper istituire i rapporti più evidenti tra l’ambito
delle lingue verbali e i linguaggi formalizzati e visivi;
6. educazione letteraria: cogliere, in termini essenziali, il rapporto tra l’opera letteraria e il
contesto storico-culturale in cui si attua.
STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA
Biennio
1. Conoscere i principali termini e concetti propri del linguaggio specifico della disciplina;
2. conoscere i fatti storici, esporli in forma chiara e corretta, collegandoli secondo un
rapporto di causa ed effetto;
3. utilizzare, in casi semplici, le fonti e confrontare le differenti interpretazioni
storiografiche;
4. istituire un primo confronto tra le istituzioni politiche della civiltà classica e quelle attuali,
anche nel complesso delle loro relazioni sociali ed economiche.
GEOGRAFIA
Biennio
1)- saper analizzare a grandi linee un sistema territoriale, individuandone i principali
elementi costitutivi, fisici e antropici e le loro più evidenti differenze;
2)- saper leggere attraverso categorie geografiche eventi storici, fatti e problemi
contemporanei.
EDUCAZIONE FISICA
Al termine del biennio l’allievo dovrà:
1. Raggiunger un armonico sviluppo corporeo e motorio attraverso il miglioramento
delle qualità fisiche e neuro-muscolari.
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POF 2009- 2010
2. Prendere coscienza della corporeità sia dal punto di vista della padronanza motoria
sia della capacità di relazionare
3. Acquisire una cultura motoria e sportiva come costume di vita
4. Scoprire e orientare le proprie attitudini
5. Raggiungere e consolidare una equilibrata coscienza sociale ed essere capaci di
integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo
6. Conoscere le norme elementari di comportamento,ai fini della prevenzione degli
infortuni e di educazione alla salute
7. Sviluppo della disponibilità variabile(capacità di saper trasportare determinati
apprendimenti in altri contesti)
Sviluppo di abilità,apprendimento di gesti tecnici,sviluppo del pensiero tattico,sviluppo del
pensiero creativo, espressività corporea.
MATEMATICA
Biennio
Essere in grado di utilizzare in modo corretto i vari mezzi di calcolo e di verificare i risultati
trovati.
Utilizzare un linguaggio scientifico adeguato.
Saper distinguere e caratterizzare i diversi insiemi numerici e saper eseguire calcoli e
semplificazioni di espressioni all’interno di essi.
Saper operare con il calcolo letterale.
Saper risolvere equazioni e sistemi di primo e secondo grado, individuando il metodo più
adatto.
Saper effettuare ed interpretare, nel piano cartesiano, rappresentazioni grafiche di dati
statistici e la funzione lineare.
Essere in grado di distinguere e caratterizzare, nel piano euclideo, le proprietà delle figure
geometriche.
Essere in grado di distinguere ipotesi e tesi nell’enunciato di un teorema e di effettuare
alcune dimostrazioni.
Essere in grado di utilizzare pacchetti applicativi e linguaggio di programmazione
LINGUA INGLESE
Biennio
Conoscenza
1-conoscenza e applicazione delle principali strutture grammaticali della lingua inglese
2-acquisizione di un patrimonio lessicale sia in modo attivo che passivo
3-acquisizione di una minima conoscenza di base della realtà socio-culturale del paese di
cui si studia la lingua
Competenza
1-saper prendere parte attiva ad una semplice conversazione formale/informale di tipo
quotidiano
2-saper comprendere globalmente facili testi scritti di varia natura
3-saper comprendere globalmente e dettagliatamente testi registrati(audio cassette)
4-saper redigere semplici messaggi personali o di tipo formale
Capacità
1-capacità di analisi e sintesi di semplici testi
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DIRITTO ED ECONOMIA
Biennio:
L'alunno al termine del biennio dovrà:
- saper riconoscere ed utilizzare i fondamentali termini del linguaggio tecnico specifico
della disciplina;
- saper riconoscere le categorie giuridiche ed economiche presenti in un testo;
- saper definire in modo semplice ma corretto i concetti fondamentali;
- saper collegare le conoscenze teoriche di base acquisite ai fenomeni economici e
giuridici reali.
SCIENZE DELLA TERRA
CLASSE PRIMA
Gli alunni al termine del primo anno dovranno essere in grado di:
Descrivere le caratteristiche generali del Sole, dei pianeti e degli altri corpi del Sistema
Solare;
descrivere la forma delle galassie, in particolare della Via Lattea; ripetere le leggi che
regolano i movimenti dei pianeti.
Valutare la Terra come un pianeta dinamico, analizzando le caratteristiche principali dei
suoi sistemi ambientali: litosfera, atmosfera, idrosfera, biosfera.
Interpretare la dinamicità della Terra come il risultato delle interazioni tra i sistemi
ambientali.
Considerare i sistemi ambientali interdipendenti ed in equilibrio tra loro per un flusso di
energia la cui fonte principale è il Sole.
BIOLOGIA
CLASSE SECONDA
Gli alunni al termine del secondo anno dovranno essere in grado di:
Distinguere i tipi principali di molecole che formano gli esseri viventi.
Interpretare la cellula come l’unità fondamentale strutturale e funzionale di tutti gli
organismi e valutarne il ciclo.
Confrontare le caratteristiche degli esseri viventi.
Valutare il DNA come molecola dell’eredità.
Collegare i processi della meiosi ai meccanismi dell’evoluzione.
TECNOLOGIA E DISEGNO
Gli obiettivi minimi della disciplina per ogni anno di corso sono cosi stabiliti:
CLASSI PRIME
• Acquisizione di un comportamento corretto nel lavoro in classe;
• Favorire iI lavoro di gruppo;
• Acquisizione di capacità grafiche;
• Corretto uso degli strumenti di misura e controllo;
• Acquisizione del linguaggio tecnico;
• Introduzione alle norme antinfortunistiche.
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I I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
CLASSI SECONDE
• Lettura e comprensione di un elaborato grafico;
• Esecuzione di schizzi dal vero di oggetti;
• Conoscenza della normativa nella rappresentazione grafica;
• Conoscenza delle principali proprietà dei materiali;
• Conoscenza delle caratteristiche delle macchine utensili e dei procedimenti di
lavorazione;
• Conoscenza e osservanza delle norme antinfortunistiche;
• Conoscenza e utilizzo delle tecniche grafiche computerizzate (CAD).
LABORATORIO DI CHIMICA/FISICA
Gli alunni al termine del biennio dovranno padroneggiare le competenze disciplinari sotto
indicate:
Individuare le variabili di un fenomeno
Eseguire in modo corretto semplici misure
Raccogliere,ordinare e rappresentare i dati ricavati
Esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle e dati
Saper risolvere semplici problemi richiedenti l’uso delle regole algebriche fino alle
equazioni di primo grado
Sapere analizzare gli andamenti lineari tra due grandezze fisiche
Saper cogliere gli elementi significativi di un’esperienza di laboratorio
Saper esporre con una relazione scritta o orale gli aspetti scientifici di alcuni fenomeni
elementari ,e di alcune applicazioni tecniche nel mondo circostante
RELIGIONE
BIENNIO
Al termine del biennio, gli studenti dovranno essere in grado di:
1. Cogliere la dimensione religiosa che si esprime attraverso le manifestazioni della
cultura religiosa nel proprio ambiente e le domande di senso.
2. Conoscere, a grandi linee, la struttura della Bibbia e alcuni suoi criteri di lettura.
3. Conoscere i momenti fondamentali dell’anno liturgico.
4. Conoscere a grandi linee i principi fondamentali delle 5 più grandi religioni nel mondo e
del loro rapporto con il cattolicesimo.
5. Conoscere alcuni tratti essenziali del messaggio e della persona Gesù.
6. Riflettere su alcuni valori morali proposti dal cristianesimo. La morale cattolica e la
morale nelle 5 religioni trattate,
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
ALLEGATO D
ATTIVITA’ PROGETTUALE DELL’ISTITUTO
.
A) PROGETTI RIVOLTI AI DOCENTI
COSTRUZIONE DEI CURRICOLI VERTICALI AREA SCIENTIFICA
B) PROGETTI RIVOLTI AGLI STUDENTI:
B1) INTEGRAZIONE DEI CURRICOLI:
TRINITY
CISCO CCNA
PATENTE EUROPEA ECDL
PROMETEO
LEGALITA’ 2009-10 “IL RISPARMIO UN SEME PER IL FUTURO”
SCUOLA E VOLONTARIATO
PRODUZIONE DI VIDEO PER PUBBLICITÀ E PROGRESSO
B2) INIZIATIVE DI SOSTEGNO, RECUPERO, APPROFONDIMENTO:
SPORTELLO DIDATTICO PER RECUPERO
OLIMPIADI DEL SAPERE:MATEMATICA, CHIMICA,FISICA,INFORMATICA
CORSO DI ALFABETIZZAZIONE DI L.2 PER STRANIERI DSA:I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
SCUOLE APERTE
CLASSI APERTE
STUDIO POMERIDIANO ASSISTITO
B3) ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI:
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
CAMMINA SCUOLA
EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL TEATRO
STAGIONE DI PROSA AL TEATRO GUGLIELMI
CINEMA SPLENDOR: RASSEGNA DAVID GIOVANI
ATTIVITÀ CIC ( CENTRO DI ASCOLTO DEGLI STUDENTI)
CONSULTA SCOLASTICA PROVINCIALE E PRST
QUOTIDIANO IN CLASSE
GIORNALINO “LA FENICE”
B4) STAGE AZIENDALI E UNIVERSITARI:
COORDINAMENTO SCUOLA-LAVORO
ATTIVITA’ SPORTIVE FEMMINILI
B5) ORIENTAMENTO INTERNO ED ESTERNO:
SCUOLE MEDIE DEL TERRITORIO
BIENNIO ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DI INDIRRIZZO
CLASSI QUINTE, ORIENTAMENTO IN USCITA
C) PROGETTI RIVOLTI AGLI ADULTI
AGENZIA FORMATIVA
ALFABETIZZAZIONE PER EXTRACOMUNITARI
D) PROGETTI RIVOLTI A GIOVANI DI 15-18 ANNI IN OBBLIGO FORMATIVO
CORSI PER APPRENDISTI
E) PROGETTI DESTINATI ALL’ISTITUTO
BIBLIOTECA”L.GALLI”
INFORMATIZZAZIONE E SITO WEBDELLA SCUOLA
PIANO OFFERTA FORMATIVA
F) SEDE DI ALTRI CORSI/ATTIVITA’
SEDE CONFERENZA PER LA SETTIMANA SCIENTIFICA
SEDE DI ALTRI CORSI E ATTIVITÀ
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
A) PROGETTI RIVOLTI AI DOCENTI
Progetto “Costruzione dei curricoli verticali area scientifica”:
Proff. A. Bardi , G. Farusi (dell’ITI Galilei di Avenza) e R. Bragaglia ( dell’Istituto Comprensivo
Buonarroti di Carrara)
Il progetto è stato attivato dal MIUR e l’Istituto Meucci è stato scelto come Presidio locale per lo
svolgimento del corso. Si propone di sottolineare la continuità fra scuole elementari , medie e superiori
nelle discipline scientifiche all’insegna della continuità e della scansione ordinata dei contenuti dei
curricoli.
B) PROGETTI RIVOLTI AGLI STUDENTI
B.1) INTEGRAZIONE DEI CURRICOLI
Progetto”TRINITY”
Prof.ssa Marzia Dati
Il Progetto si propone lo scopo di consentire a tutti gli allievi dell’Istituto di ottenere una
certificazione di competenza comunicativa e linguistica della lingua inglese, utile sia ai fini
scolastici che lavorativi.
L’ente certificatore è il “Trinity College London”, che invierà un insegnante inglese per la sessione
di esame E’ previsto un periodo di preparazione all’esame stesso coordinato dall’insegnante interna
e svolto dall’insegnante di madrelingua. Ogni corso attivato avrà la durata di 10/12 ore di lezione , in
orario pomeridiano, a seconda del “ Grade” dell’esame da sostenere.
Il costo dell’esame è a carico totale degli studenti.
Durata: da Gennaio-Febbraio –Marzo- Aprile 2010.
.
Patente Europea ECDL e corsi preparatori
Prof.G.Pucci
Obiettivi: Consentire a studenti e docenti di questo istituto e di altri di ottenere la patente Europea
del computer organizzando i relativi corsi di preparazione e le sessioni di esame con cadenza
mensile.
I corsi preparatori possono essere frequentati anche da chiunque ne abbia interesse pertanto la scuola
è un punto di riferimento anche per la cittadinanza.
Durata : l’anno scolastico. Si prevedono sessioni di esame a febbraio, marzo, maggio, luglio,
settembre e novembre.
Prometeo
Proff. A.Bardi e A. Farusi
Il progetto si peopone di far conoscere agli alunni dell’Istituto le opportunità che possono cogliere al
conseguimento dell’esame di stato. a tal fine saranno utilizzati ex studenti del nostro istituto , ora
laureati, per svolgere attività integrative di orientamento ed approfondimento per gli studenti delle classi
quarte e quinte.
Caldi Enrico : chimico con indirizzo in nanotecnologie
Giannini Andrea : fisico teorico con specializzazione in astrofisica
Ciuffardi Eva: ingegnere della sicurezza
Vignali Serena: dietologa esperta in disturbi dell’alimentazione
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POF 2009- 2010
Legalità 2009-10: “ Il risparmio un seme per il futuro”
Prof. R.Santucci
Le attività del progetto sono destinate agli studenti delle classi del biennio dell’Istituto .
Gli obiettivi generali del Progetto sono i seguenti:
- Raggiungere il benessere attraverso scelte consapevoli e nel rispetto della legalità
- Promuovere negli alunni e nelle famiglie una coscienza della legalità per essere in grado di operare
scelte responsabili nel proprio e altrui interesse.
Le parole importanti: “fiducia, denaro, responsabilità, benessere”.
FIDUCIA:
- Prevenire tutte le forme di dipendenza patologica;
- Comprendere i significati di consumo e consumismo;
- Sviluppare negli alunni ottimismo nel futuro attraverso la sperimentazione nel presente di capacità operative e
formative con i coetanei;
- Favorire la maturazione democratica individuale e collettiva.
DENARO:
- Comprendere che il nostro stile di vita riguarda, si incrocia, si integra o si dissocia su 3 livelli: dimensione persona,
dimensione comunità, dimensione mondo;
- Conoscere e/o approfondire la tematica dell’uso responsabile del denaro;
- Acquisire la consapevolezza dell’importanza del denaro e della sua complicità nell’evoluzione delle società in
diversi periodi storici;
- Conoscere i rischi legati all’imprudenza nella gestione del denaro e delle dinamiche dell’usura.
- Orientarsi al consumo.
RESPONSABILITA’:
- Formare un’identità positiva come coscienza di sé;
- Promuovere e supportare lo sviluppo globale dell'alunno favorendo l’integrazione e la socializzazione;
- Diffusione di una educazione alle regole;
- Intervenire sul disagio giovanile;
BENESSERE:
- Conseguimento del benessere psico-fisico dell’individuo;
- Conseguimento del benessere nella Comunità di appartenenza;
- Rinunciare al superfluo dell’immediato per raggiungere un obiettivo più alto nel futuro;
- Il dovere inderogabile di solidarietà sociale (Cost. art. 2);
Nell’Istituto è declinato sul tema del dovere civico di risparmiare e si intitola “Il risparmio :un seme
per il futuro”.
Bisogni dell’uomo:quelli emotivi e quelli economici ( nozione e classificazione)
Moneta: storia e funzione economica di scambio ( valore nominale e reale, inflazione)
Soggetti del circuito economico: famiglia, impresa , Stato e la Pubblica Amministrazione, resto del
mondo
( Unione Europea)
Le imposte come dovere dei cittadini , artt.2 e 53 , Cost.
Risparmio : nozione economica ( i soggetti e le interrelazioni nel circuito economico):La banca etica.
Risparmio: valenza etica per lo Stato come dovere di tutela del sistema , art.47, Cost; per il cittadino
come uso consapevole e precauzionale del denaro
Risultati attesi:
rendere gli studenti capaci di acquisire ed essere consapevoli della necessità di
osservare la legalità allo scopo di essere cittadini partecipi e costruttori di democrazia .
L’attività si distribuirà nel corso dell’anno scolastico.
Scuola e volontariato in Toscana 2009-10
Prof. R.Santucci
In collaborazione con il CESVOT ( Centro servizi volontariato Toscana) l’Istituto prosegue l’attività
già avviata lo scorso anno scolastico con le classi del triennio di tutti gli indirizzi, ampliandola per il
corrente anno scolastico con l’intento di approfondire i temi proposti.
Le Classi coinvolte sono : le quarte di tutti gli indirizzi
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Eventualmente alcune terze saranno informate dell’esistenza del progetto per avviare un primo contatto
con il mondo del volontariato.
Docenti coinvolti: Santucci- Fialdini- Paccagnella.
Gli incontri si svolgono in classe con modalità di Percorso TematicoLo scopo del Progetto è quello di far conoscere agli studenti le associazioni operanti sul territorio ,
promuovendo la loro partecipazione attiva alle tematiche proposte e di permettere una riflessione su
temi importanti e reali che coinvolgono la società.
L’attività si distribuirà nel corso dell’anno scolastico.
Un video per “pubblicità e progresso”
Prof. P.L. Giorgi
Il progetto si svolge in collaborazione con l’assessorato all’innovazione tecnologica del Comune di
Massa e si propone di promuovere comportamenti virtuosi negli alunni rispetto all’ambiente e di
realizzare :
a. uno spot video di almeno due minuti per partecipare al concorsobandito dal Comune
b. proporre alle scuole medie e/o alla cittadinanza la esperienza svolta
c. promozione dell’immagine dell’Istituto all’esterno
d. potenziamento delle abilità di produrre video nei ragazzi che hanno frequentato il corso di
Antenna 3 nell’anno scolastico 2008-9
e. avviare all’apprendimento di tecniche video altri studenti
f. collaborazione con Antenna 3 per la realizzazione di spot
Durata: tutto l’anno scolastico
B2) INIZIATIVE DI SOSTEGNO,RECUPERO,APPROFONDIMENTO.
Recupero/sportello didattico/potenziamento
Prof.ssa A. Tartaglia
a) Recupero in orario extracurricolare
Premesso che l’attività di recupero è prevista per legge da quando sono stati aboliti gli esami di
riparazione, nel nostro Istituto sono previsti corsi di recupero e/o approfondimento “in itinere” ed
eventualmente in periodo estivo in preparazione degli esami per i giudizi sospesi per una migliore
acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità.
In corso d’anno sono previste le seguenti iniziative:
• Attività di “sportello didattico” pomeridiane, in cui docenti dell’Istituto si rendono disponibili
ad effettuare, a favore degli alunni che ne abbiano fatto richiesta, attività di recupero e/o
consolidamento. Gli interessati potranno iscriversi a queste iniziative prendendo visione, in
portineria, del calendario degli orari e delle discipline attivate.
• Attività di laboratorio.
• Attività di approfondimento per le classi 5^ finalizzate alle prove dell’ Esame di Stato.
• Gare di Archimede, gare di Chimica e di Fisica. (vedi progetto specifico)
b) Recupero in orario curricolare
L’intervento di tipo curriculare tende a far sì che i ragazzi acquistino consapevolezza dei loro
compiti, insieme alle capacità necessarie per espletarli, in quanto è sempre più frequente constatare
come essi, spesso, perdano le opportunità offerte loro dalla scuola in quanto incapaci di dar ordine e
coerenza al loro lavoro scolastico. Perché sia possibile un recupero su questo piano, la prima
condizione necessaria è che la scuola sia in grado di indicare con chiarezza le sue richieste, insieme
ai metodi più idonei per raggiungerle. L’ambito del Consiglio di Classe è quello privilegiato per
programmare un’attività in tal senso, sulla base del quadro generale della classe.
Operatività Il Consiglio di Classe, preso atto del quadro generale della classe, sulla base delle prove
d’ingresso e delle successiva fase di osservazione, si orienterà verso un lavoro di programmazione
trasversale, che mirerà a coordinare l’attività dei singoli docenti attorno a precise richieste che
riguarderanno :
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
• il metodo di studio (schemi, scalette, appunti, ecc.) ;
• le quattro abilità fondamentali (ascolto, lettura, scrittura, esposizione orale);
• le capacità di base (analisi, sintesi, relazioni di causa ed effetto).
Durata: annuale.
Potenziamento , recupero ed Olimpiadi del Sapere: gare di matematica, fisica, chimica,
informatica edizione 2010
Proff. O.Bartoli (Matematica), A.Farusi (Fisica), P.P.Bellatalla e A. Bardi (Chimica), O.Favaro
( Informatica).
Il progetto si propone l’approfondimento dei temi relativi alle materie che saranno oggetto di gare
promosse da Università o associazioni, anche attraverso la preparazione di allievi selezionati.
Vengono svolti corsi di approfondimento e recupero per ogni disciplina e si svolgono durante tutto
l’anno scolastico; in alcune materie vengono svolte gare di Istituto per allenare gli studenti alla
competizione e per stimolare le loro capacità.
Corso di alfabetizzazione di L2 per studenti stranieri :
Prof.ssa A.Ranfagni e R.Di Maria
Per aiutare gli studenti di nazionalità e lingua straniera viene attivato un breve corso di 10 ore per
ciascuno di essi nell’anno in corso con i docenti referenti del Progetto per far passare dal livello
base al livello di “italiano per lo studio” . Tale corso intende integrare il monte ore previsto nel
progetto “Scuole aperte” di seguito descritto.
Prevede la costruzione di Unità didattiche linguistiche che permettono autonomia agli studenti ed
indicazioni didattiche per i colleghi di lettere.L’obiettivo è quello di portare gli studenti da un livello
di dipendenza linguistica ad uno di indipendenza.
Progetto “Scuole aperte”:
prof.sse R.Di Maria e A.Ranfagni
Attraverso percorsi di approfondimento della lingua italiana come lingua seconda rivolti agli studenti
di recente immigrazione ed entrati nell’ Istituto nell’anno scorso 2008-9. L’obiettivo è quello di
fornire strumenti di base nella lettura e scrittura della lingua italiana . Il progetto attivato lo scorso
anno è di durata biennale e dunque prosegue con 36 ore divise per i sei allievi dell’Istituto.
DSA: i disturbi specifici dell’apprendimento
Prof.ssa R. Di Maria
Il progetto è rivolto a circa una decina di allievi certificati con “ disturbo dell’apprendimento”
Si pone l’obiettivo di consentire il raggiungimento degli apprendimenti scolastici in base alle sue
personali abilità cognitive, insegnandogli a non mascherare le sue difficoltà e ad indicare lui stesso
ciò che gli serve; inoltre deve imparare a relazionarsi con gli specialisti della ASL che hanno
formulato la diagnosi di disturbo nell’apprendimento.
Si cercherà di fornire ai docenti interessati suggerimenti in merito alle strategie da mettere in atto con
strumenti compensativi e dispensativi.
Il progetto ha durata annuale.
“Classi aperte “
Prof.sse P.Grati, D,Vaghetti
Il progetto è rivolto agli studenti delle classi prime: sezioni A e B dell’ ITI e del liceo sportivo
tecnologico e coinvolge tutti i docenti di Lettere delle rispettive classi.
Obiettivi: lavorare al recupero di alunni caratterizzati da analoghe lacune
Intervenire al recupero delle competenze individuate nella programmazione modulare
Offrire agli studenti opportunità di approfondimento
Fornire strumenti di recupero sul metodo di studio
Modalità di lavoro:
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
a gli studenti appartenenti a classi diverse, aderenti al progetto, vengono suddivisi in gruppi di livello
omogeneo e per ciascuno di essi, si stabilisce una attività di recupero e supporto adeguate ;
b gruppi di studenti vengono prelevati dalla classe e seguiti da un altro docente per le attività di
recupero disciplinare , previa disponibilità del docente in orario.
Durata: anno scolastico
Studio pomeridiano assistito
Prof.ssa L.Bottiroli
Allo scopo di stimolare gli studenti allo studio individuale e di gruppo ed alla interazione reciproca nella
risoluzione di problemi anche interdisciplinari, vengono attivati incontri pomeridiani con gli studenti
interessati, sotto la guida di un tutor nell’area tecnico-scientifica.
Corso Elettrotecnica: L.Bottiroli,
Corso Informatica: G. De Simone, G.Pucci
Corco Meccanica: P.Cioni
Corso di Liceo S.T.: P.Angiolini, A.Farusi
B3) ATTIVITÀ EXTRACURRICULARI.
“Centro sportivo scolastico”- Insegnamento complementare di avviamento e pratica sportiva.
Prof.G-Guidi,
Il progetto intende dotare l’Istituto di una struttura organizzativa interna per far nascere, accompagnare
e sviluppare la pratica sportiva, programma iniziative in linea con gli orientamenti nazionali e locali,
lotta contro la dispersione scolastica ed una precoce rinuncia alla pratica sportiva, favorisce
l’acquisizione di corretti stili di vita, e promuove una corretta socializzazione .
Nella Scuola funziona il CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO nelle seguenti discipline:
ATLETICA LEGGERA, CORSA CAMPESTRE, CALCIO A 5 E A 11,
PALLAVOLO,PALLACANESTRO,PALLAMANO, RUGBY E TRIATHLON.
Nell'Istituto si effettuano i seguenti Tornei Interni nelle due sedi:
Calcio a 5, Pallavolo, Pallacanestro, Pallamano,.
Inoltre la scuola aderisce a manifestazioni sportive che vengono proposte sul territorio durante l’anno
scolastico.
Docenti coinvolti: M.Bianchi, , G.Guidi.
Iniziative di educazione alla salute;
Prof.ssa Tartaglia ,
Gli obiettivi sono: accrescere la consapevolezza dei giovani sull’importanza delle informazioni sanitarie
per la tutela della salute; stimolare lo sviluppo di comportamenti e stili di vita per la salute tramite
interventi programmati specificamente dall’Istituto:
Classi prime: conferenze sulla alimentazione
Classi seconde: conferenze sulla affettività
Classi terze : conferenze sulla sessualità e le malattie sessualmente trasmissibili
Classi quarte: la strada sicura e AVIS
Classi quinte : la strada sicura e corsi di BLS con associazioni di volontariato
Le modalità degli incontri con gli esperti ed il relativo calendario, essendo definiti previo accordo con le
organizzazioni coivolte, saranno comunicati di volta in volta.
Nell’ambito delle azioni informative ed educative da attuare nelle istituzioni scolastiche l’Istituto
intende aderire ad alcune iniziative indicate dal Piano Sanitario Nazionale. Il Servizio Sanitario
Regionale offre un protocollo d’intesa che consente di inserire l’attività di educazione alla salute nel
curricolo formativo degli alunni per renderla “spendibile” come credito formativo. Questo vale anche
per gli insegnanti nell’ambito della formazione professionale.
La promozione e l’educazione alla salute nelle scuole secondarie è di vitale importanza, perché gli
studenti sono più influenzabili dalla pressione negativa del gruppo dei “pari”, dai media e
dall’importanza attribuita alla propria immagine. E’ durante questo periodo che gli alunni adottano
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
modelli di comportamento che possono minacciare la propria salute (fumare , bere, adottare una
scorretta alimentazione, etc.).
Viaggi e visite d’istruzione;
Prof.ssa. P.Angiolini
Nella fase iniziale dell’anno scolastico la Commissione visite di istruzione elabora un piano di visite
significative che propone poi ai Consigli di Classe .
Le proposte saranno successivamente valutate, tenuto anche conto delle preferenze espresse dagli
alunni interessati tramite i rappresentanti di classe. Successivamente la commissione valuterà la loro
fattibilità , accorpando anche i gruppi di studenti per classi parallele.
La scelta delle mete sarà conforme sia alle programmazioni didattico-disciplinari dei C.d.c e per
l’aspetto organizzativo e alle seguenti indicazioni del Consiglio di Istituto :
Classi 1 e 2 : un giorno (periodo dal 2 Maggio al 12 Maggio)
Classi 3 e 4 : 3-4 giorni in Italia (dal 19 Aprile al 22 aprile in Umbria)
Classi 5 : 5-6 giorni all’estero ( dal 22 al 27 Marzo a Parigi)
CAMMINASCUOLA camminare per conoscere;
Prof. A.Bardi,
La scuola, oggi, sempre più deve operare per aiutare i giovani a conoscere e rispettare l’ambiente
naturale, e a vivere un corretto rapporto con gli altri esseri viventi.
La dimensione “natura” dovrà aiutare gli alunni ad acquisire sicurezza in loro stessi e attribuire
all’ambiente dei valori che, ad oggi, con una società basata esclusivamente sui beni materiali e di
consumo, essi non conoscono. Vivere in un ambiente in cui la dipendenza dagli altri compagni è
essenziale, aiuta i ragazzi a responsabilizzarsi e ad affrontare seriamente situazioni del tutto nuove ed
esclusive. La ricaduta in qualità di rapporti interpersonali è notevole.
Obbiettivi educativi:
• Imparare a capire ed apprezzare l’escursionismo (trekking a piedi) come esperienza per sentirsi liberi,
sicuri, rispettosi degli altri e dell’ambiente, come pratica sportiva e turistica per l’impiego del tempo
libero
• Sollecitare al recupero, alla valorizzazione e alla tutela di una zona di montagna, quale è quella presa
in esame dopo un preventiva fase di studio del territorio, mediante azione di documentazione, ricerca,
sensibilizzazione, promozione, informazione, proposta e denuncia
• Recuperare il valore di solidarietà , la dignità e la ricchezza di ciò che è semplice e genuino
• Introdurre gli allievi ad una visione della natura e dell’ambiente che poggi sul rigore critico, che è
proprio del metodo scientifico
Obbiettivi didattici:
- Imparare a leggere ed usare la cartografia
- Imparare ad orientarsi con o senza strumentazione specifica
- Studiare le vie di comunicazione montane e la loro importanza nel passato e nel presente
- Osservazione e studio delle emergenze esistenti sul percorso
- Riconoscimento di piante, fiori e fauna endemici delle Apuane
- Pratica delle attività all’aperto sotto l’aspetto fisico – sportivo
Il progetto si realizzerà in collaborazione con altri docenti dell’Istituto: G.Guidi, P.Tartaglia, G.Pacifico,
M.Milani.
Durata. Due le fasi di realizzazione Marzo-aprile: studio del territorio
Maggio- giugno: percorrenza degli itinerari prescelti
EDUCAZIONE ATTRAVERSO IL TEATRO
Prof. F. Cordoni
Il Progetto ha lo scopo di far acquisire una maggiore conoscenza di se stessi , passando dall’emotivo
al cognitivo e migliorando così la propria accettazione anche attraverso la riscoperta delle singole
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
esperienze. Inoltre favorisce il rispetto di una disciplina, di un metodo di lavoro, di acquisizione di
autonomia, di capacità di memorizzazione e concentrazione.
Un ulteriore obiettivo è quello di creare spettatori consapevoli, di supportare la cultura personale
dell’alunno, di trasmettergli elementi di recitazione, di scenotecnica e fonica.
La commedia prescelta è “Darwin, Darwin” satira sull’evoluzionismo di Charles Darwin.
Destinatari sono tutti gli allievi che già appartengono al laboratorio teatrale e tutti quelli che daranno
la loro adesione.
Collaboreranno i docenti: F. Cordoni per regia e scenografia, M.Bianchi coreografia, M. Dati
organizzazione.
L’attività prodotta verrà rappresentata al teatro Guglielmi se il Comune di Massa attiverà la
rassegna” Ragazzi in scena” o al teatrino dei Servi a fine anno scolastico , inoltre anche in periodo
estivo potrà essere riproposta alla cittadinanza sia locale che dei comuni limitrofi, montignoso,
Pietrasanta, Fosdinovo.
Stagione di prosa 2009/10 Teatro Guglielmi, Massa .
Prof. P.Tartaglia
Il progetto si propone di stimolare i ragazzi in particolare del triennio, a partecipare a rapprentazioni
teatrali formative sotto il profilo culturale e la crescita personale. E’ prevista la sottoscrizione
dell’abbonamento annuale e la partecipazione a 10 rappresentazioni a partire dal 23 ottobre 2009
fino al 15 Marzo 2010.
Sono previste dieci rappresentazioni ed in più i classici contemporanei.
Si svolge in orario extracurricolare e prevede la presenza di docenti accompagnatori.
Durata: Ottobre-Marzo
Cinema: “Rassegna David Giovani”
Prof. M.Ricci
I docenti possono accompagnare gli studenti interessati della classe , in orario extracurricolare, alla
visione dei film proposti dalla rassegna presso il Cinema Splendor di Massa.
Gli studenti partecipanti usufruiscono di sconti e biglietti omaggio e formeranno la giuria che
premierà il film migliore.
La selezione dei film è a cura di AGISCUOLA .
CIC (Sportello di ascolto degli studenti)
Prof.ssa P.Tartaglia
Su indicazione dell’OMS la ASL assicura il proprio contributo sui temi dieducazione alla salute ed in
particolare per favorire la possibilità per i giovani di soddisfare esigenze informative e comunicative
allo scopo di risolvere i problemi quotidiani che minacciano il loro benessere psico-fisico e quello
psicologico relazionale.
Il progetto fornisce consulenza ed ascolto individuale o a gruppi su richiesta degli studenti e/o su
segnalazione del coordinatore di classe , previa autorizzazione della famiglia.
La frequenza degli incontri prevista è settimanale e su appuntamento con un esperto proposto dal
Servizio ASL.
Consulta Scolastica Provinciale e Parlamento Regionale Studenti.
Prof.ssa R. Santucci
Viene promossa la partecipazione degli studenti agli organi rappresentativi sia istituzionali quali il
Consiglio di Istituto e la Consulta Provinciale sia in quelli promossi come progetto facoltativo ad
esempio dal consiglio regionale Toscano come il Parlamento Regionale Studenti.
La Consulta ha come tutor la Dott.ssa Cinzia Bensi dipendente dell’Ufficio Scolastico Provinciale che
partecipa alle riunioni e sostiene l’operato dell’organismo.
Obiettivi della Consulta: partecipazione ai seminari di livello nazionale , garanzia del funzionamento
dell’organo, organizzazione della “ Giornata dello studente”, partecipazione al Parlamento Regionale
Studenti.
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POF 2009- 2010
Nell’anno in corso sono stati eletti nella Consulta Thomas Cocchiara e Vecchione, e lo studente
Cocchiara è il membro designato nel PRST.
Il PRST si occupa di temi selezionati di anno in anno dall’assemblea parlamentare, si suddivide in
commissioni di lavoro provinciali e dà spazio sia agli studenti eletti sia ai grandi elettori che sono
rimasti esclusi allo scopo di mantenere un contatto anche con le scuole che non hanno ottenuto il loro
rappresentante all’interno del PRST.
Nel nostro Istituto sono grandi elettori gli studenti Bertocchi Alessio e Vita Francesco ; sono autorizzati
dalle loro famiglie e dall’Istituto a partecipare ad ogni attività che li coivolga con l’impegno di
promuovere informazioni e diffusione all’interno dell’istituto del progetto svolto.
Durata : anno scolastico
Quotidiano in classe
Prof.ssa Tartaglia
In collaborazione con le redazioni dei quotidiani nazionali “Corriere della sera” ,”Sole 24 Ore”,
“ Repubblica” e locali “La Nazione”, si svolgono in classe , attività di lettura ed approfondimento di
temi di attualità e trasversali a i contenuti disciplinari.
Docenti coinvolti: De Negri, C.Pelliccia, Busi, Ranfagni, Paccagnella; Fortunati, Fialdini, A.Ricci
Giornalino “ La Fenice “
Prof.ssa P. Tartaglia, A Ranfagni, S. Paccagnella
Il Giornalino curato dagli alunni avrà la finalità di approfondire argomenti di attualità e di attività interne
alla scuola. Gli alunni potranno cimentarsi nello scrivere articoli giornalistici o brevi saggi.
B4) STAGE AZIENDALI E UNIVERSITARI
Coordinamento SCUOLA-LAVORO
Prof.F.Francesconi
Tale attività, organizzata secondo le vigenti disposizioni di legge, ha lo scopo di avvicinare gli alunni al
mondo del lavoro, farne comprendere le tematiche fondamentali e rendere più completo il ciclo formativo. Si
rivolge principalmente agli studenti del triennio, sia durante le attività didattiche, sia in periodo estivo.Si
sono tenuti stage anche per alunni del biennio, volti non tanto all’acquisizione di specifiche competenze ma
per un rafforzamento della motivazione. Stage specifici, sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, si sono
realizzati su proposta di imprese locali.
Attività femminili
Prof.ssa M. Bianchi
Su richiesta delle studentesse dell’Istituto e eventualmente delle Scuole Medie, sarà possibile
organizzare stage di aerobica, step, danze, gag bag, o altro.
Si svolgeranno in orario pomeridiano presso le palestre dell’istituto.
B5) ORIENTAMENTO INTERNO ED ESTERNO
Progetto Orientamento
prof. S. Del Freo
- nelle Scuole Medie Inferiori della Provincia:
Obiettivo: far conoscere agli studenti (e loro famiglie) delle classi terminali delle Scuole Medie la
nostra offerta formativa, le strutture, i laboratori., i piani di studio dei diversi indirizzi e le
opportunità offerte dai diplomi.
Attività previste: visite guidate all’interno dei nostri istituti attraverso la scuola aperta , esperienze
di laboratorio , distribuzione ed illustrazione di apposita dispensa sugli indirizzi, interventi
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
presso le Scuole Medie, apertura della scuola per due volte (novembre e gennaio) per favorire la
visita dell’Istituto agli studenti e ai genitori delle scuole medie.
- nelle classi seconde dell’Istituto tecnico :
Obiettivo: far conoscere agli studenti delle classi seconde le caratteristiche degli indirizzi presenti in
entrambe le sedi. Attività previste: distribuzione e lettura della dispensa appositamente redatta;
incontri con docenti referenti dei vari indirizzi; stampa di un opuscolo informativo.
- nelle classi quinte:
si prevedono : incontro con gli studenti diplomati e con rappresentanti del mondo militare ( Marina
militare , Arma dei Carabinieri) partecipazione alle giornate di orientamento universitario,
Durata: gennaio –Dicembre.
C) PROGETTI RIVOLTI AGLI ADULTI
AGENZIA FORMATIVA
Prof. F.Francesconi
L’Istituto è accreditato come Agenzia Formativa e in tale veste partecipa a bandi regionali per
l’organizzazione di corsi di fomazione, preferibilmente nei comparti professionali tipici dei nostri
idirizzi di specializzazione.
Corsi di alfabetizazione per extracomunitari
In collaborazione con il Centro Territoriale Permanente c/o s.m. Dazzi di Carrara, il nostro Istituto mette
a disposizione aule e servizi in orario pomeridiano per lo svolgimento dei corsi in oggetto.
D) PROGETTI RIVOLTI A GIOVANI IN OBBLIGO FORMATIVO
Obbligo formativo per giovani di 15-18 anni non frequentanti scuole e corsi perla formazione di
apprendisti
L'Istituto collabora con le Agenzie Formative esterne alla realizzazione di specifici corsi per apprendisti
in vari settori produttivi.
Tramite apposite convenzioni si mettono a disposizione locali, attrezzature , laboratori, oltre a
competenze professionali specifiche se richieste.
.
E) PROGETTI DESTINATI ALL’ISTITUTO
Biblioteca “L.Galli” presso Istituto Meucci
Prof.ssa M.A.Barberi
Collaboratori :prof.ri Pelliccia C.,
Il progetto si propone:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
di proseguire l’informatizzazione del servizio bibliotecario;
garantire il servizio di apertura e prestito bibliotecario;
incentivare il piacere di leggere;
incrementare il valore del servizio bibliotecario;
classi prime: orientamento in biblioteca
rendere disponibili materiali per la documentazione, l’approfondimento, la ricerca individuale e di
classe;
g. trasformare la biblioteca in un centro di risorse e documentazione multimediale, anche per la
memoria storica (shoah, foibe, ventennio fascista, resistenza….)
Destinatari: docenti e non docenti, studenti dell’Istituto in particolare per le classi prime.
Durata: annuale da novembre 2009 -giugno 2010
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
Collaboratori: Pelliccia Carlo ed eventuali operatori esterni esperti in catalogazione.
La biblioteca offre il prestito bibliotecario a studenti, docenti e al personale dell’Istituto .
Orario di apertura: Martedì 11,35-12,25 e Sabato 8.55 -9.45
Sito web ed informatizzazione dell’Istituto
Prof. G.Pucci
Il sito offre informazioni sulle attività didattiche e amministrative e tutte le iniziative dell’Istituto.
Sono attualmente gestite nel sito:
-orario di ricevimento a discrezione del docente
-progetti
-Piano dell’Offerta formativa
- libri di testo
- composizione dei Consigli di classe
-documento del 15 Maggio
-Regolamento di Istituto
-circolari
- modulistica per docenti e studenti
- programma svolto a discrezione del docente
-descrizione dell’istituto
-stanze docenti
E’tempestivamente aggiornato .
Il sito è suddiviso in un’area pubblica ed un’area privata accessibile solo ad utenti muniti di
autorizzazione.
E’ in corso l’implementazione delle procedure per le operazioni di scrutinio elettronico
Piano dell’Offerta Formativa
Prof.ssa R.Santucci
Il Progetto è individuato come Funzione strumentale dal Collegio Docenti e prevede sia la cura di
aspetti formativi per docenti, studenti e genitori su temi di volta in volta indicati in base ai bisogni, sia
aspetti informativi relativi ai principali documenti necessari all’organizzazione scolastica.
Nell’anno in corso in particolare verranno promosse attività in collaborazione con la Provincia (
laboratori preparatori al “Festival Sottosopra: i diritti negati”) , la Regione ( laboratori preparatori al
Meeting dei Diritti Umani XIII edizione, partecipazione al Town Meeting, partecipazione al PRST), le
Forze dell’Ordine ( incontri con Polizia , Carabinieri, guardia di Finanza), il CESVOT( centro scuola e
volontariato toscano), gli Ordini Professionali ( Collegio dei periti), l’Agiscuola (Rassegna David
Giovani ), il MIUR ( Cinema –cittadinanza e Costituzione).
Tali attività costituiscono occasione di formazione per tutti gli insegnanti che vi sono coinvolti in quanto
assistono a conferenze o presentazioni di tematiche trasversali alla didattica o complementari alla loro
disciplina di insegnamento; e d’altro canto costituiscono azioni di formazione alla cittadinanza, alla
cooperazione, alla pace, alla legalità in generale per tutti gli studenti coivolti .
F) Sede di corsi e conferenze esterne
Corsi organizzati da altri Enti.
L’Istituto , su richiesta di associazioni ed enti vari che necessitano di strutture e attrezzature, previa
convenzione, è sede di corsi organizzati da altri enti.
Sede per conferenze in occasione della iniziativa“La settimana scientifica”
L’Istituto anche questo anno ha ospitato una delle conferenze di Pianeta Galileo 2009: 24-31 Ottobre,
settimana scientifica.
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POF 2009- 2010
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica , la Provincia di Massa – Carrara ha organizzato
una serie di iniziative, lezioni-incontro, visite guidate, teatro, rivolte sia agli studenti che alla
cittadinanza.
Il giorno sabato 31 ottobre alle ore 11 il nostro Istituto ha ospitato la lezione “ Boltzmann: il genio del
disordine” tenuta dal Prof.Giuseppe Mussardo della scuola internazionale superiore di studi avanzati di
Trieste.
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ALLEGATO E
Regolamento per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro
1. COMPITI DEL DATORE DI LAVORO.
Il Datore di Lavoro ha compiti di indirizzo e coordinamento per l'attuazione delle vigenti
disposizioni normative in materia di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle
emergenze.
Provvede ad impartire le disposizioni per l'attuazione dei piano di emergenza e delle procedure di
prevenzioni incendi, al personale appositamente incaricato.
Provvede, sentito il Servizio Prevenzione e Protezione, affinché i lavoratori incaricati
dell'espletamento del servizio antincendio siano dotati nei necessari dispositivi individuali di
protezione.
2. COMPITI DEI DOCENTI.
I docenti, dispongono l'adozione delle misure di esercizio contenute negli allegati 2, 3, 4,
del presente Regolamento finalizzate a:
a) ridurre la probabilità di insorgenza degli incendi;
b) garantire l'esodo delle persone in sicurezza in caso d’incendio;
c) sorvegliare l'efficienza delle misure di protezione antincendio ;
d) vigilano affinché i lavoratori e gli alunni osservino le vigenti normative e le disposizioni in
materia di sicurezza antincendio.
Segnalano al Datore di Lavoro eventuali deficienze riscontrate relativamente alle esistenti misure di
prevenzione e protezione incendi.
3. COMPITI DEI LAVORATORI.
Tutti i lavoratori dipendenti della Scuola sono tenuti all'osservanza delle vigenti normative e delle
disposizioni scolastiche in materia di sicurezza antincendio, in conformità alle indicazioni ricevute,
con particolare riferimento al rispetto dei divieti, ove disposti, di fumo e di uso di apparecchi a
fiamma libera nei luoghi di lavoro.
Al termine del turno di lavoro, i lavoratori sono tenuti a lasciare il proprio posto di lavoro in
sicurezza in relazione ai possibili rischi di incendio; in particolare verificando
che le apparecchiature elettriche, che non devono rimanere in funzione, siano disalimentate
che le eventuali fiamme libere utilizzate siano correttamente spente;
• che i rifiuti combustibili, in attesa delle operazioni di pulizia, siano posti lontano da possibili
fonti di calore;
che le sostanze chimiche pericolose o infiammabili utilizzate siano correttamente riposte negli
appositi armadi o contenitori.
ALLEGATO 1
CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO RELATIVAMENTE ALLE
AULE DI COMPETENZA DELLA SCUOLA -Per gli edifici di competenza della Scuola per i quali risulta necessario aggiornare la valutazione dei
rischi di incendio secondo i criteri di cui al D.M. 10 marzo '98, si rende opportuno procedere ad una
classificazione dei livello di rischio, sulla base delle seguenti considerazioni.
Sono state considerate a rischio di incendio basso le strutture destinate ad uffici, in cui, in
relazione alla non significativa presenza di materiali combustibili e/o infiammabili, alle
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POF 2009-2010
caratteristiche strutturali dell'edificio, alle condizioni di esercizio, è da considerare bassa la
probabilità di sviluppo e di propagazione di un incendio.
Sono state classificate a rischio di incendio medio le strutture, o parti di esse, quali magazzini di
deposito, autorimesse, centrali termiche, ecc., in cui sono presenti materiali combustibili e/o
infiammabili in quantitativi significativi e che per le caratteristiche dei locali, o per le condizioni di
esercizio, non è trascurabile la probabilità di sviluppo di un incendio, ma nelle quali è scarsa la
probabilità di propagazione dello stesso.
Sono state altresì classificate a rischio di incendio medici le strutture che, pur in assenza di a
specifico rischio di incendio, presentano un grado di affollamento significativo.
Sono state classificate a rischio di incendio alto le strutture dove il notevole affollamento degli
ambienti e le limitazioni motorie delle persone presenti renderebbero difficoltosa l'evacuazione in
caso di incendio.
ALLEGATO 2
NORME DI ESERCIZIO PER RIDURRE LA PROBABILITÀ
DI INSORGENZA DEGLI INCENDI
L’innesco di un incendio si ha, sempre, per la contemporanea presenza di materiale combustibile
(carta, legno, plastica ecc.) e/o infiammabile (alcool, solventi ecc.) e fonte di innesco (arco elettrico,
temperature eccessive, fiamme libere, brace di sigarette ecc.).
Pertanto risulta estremamente importante, per prevenire l'inizio di un incendio, eliminare, o ridurre
la possibilità di innesco e la quantità di materiale combustibile presente.
Ridurre le possibilità di innesco:
E' vietato ogni tipo di intervento tecnico su impianto elettrico, linee gas da parte di personale
non appositamente incaricato e autorizzato;
l'installazione di apparecchiature elettriche è vietata, se non autorizzata;
l'installazione e/o la modifica di spine, prese ecc. ed il "fai da te" elettrico sono assolutamente
vietati, in caso di necessità di adeguamenti far intervenire personale qualificato;
• l'utilizzo di adattatori per prese e spine elettriche, ciabatte, prese e spine multiple è sconsigliato,
utilizzare comunque solo materiale elettrico con marcatura CE od IMQ;
• in caso di danneggiamento od usura di prese, spine, cavi o apparecchiature elettriche,
sospenderne immediatamente l'utilizzo e richiedere l'intervento di personale qualificato.
• È vietato tenere ed usare fiamme libere, fornelli o stufe a gas, stufe elettriche con resistenza in
vista, stufe a kerosene, apparecchi a incandescenza senza protezione.
• E' vietato depositare sostanze che possono, per la loro vicinanza, reagire tra oro provocando
incendi e/o esplosioni
• E' vietato abbandonare le fiamme libere utilizzate per scopi lavorativi, in ogni caso l'utilizzo di
fiamme libere deve essere limitato ai casi strettamente necessari.
E' vietato utilizzare disinfettanti a base alcolica e/o solventi in genere in prossimità di
fiamme libere, fornelli o stufe a gas, stufe elettriche con resistenza in vista, stufe a kerosene,
apparecchi a incandescenza senza protezione.
Lavori di manutenzione sull'impianto elettrico sotto tensione, o lavori a fuoco (saldature etc ..)
devono essere
preventivamente autorizzati, mediante specifico permesso di lavoro, dal
responsabile dell'Ufficio Tecnico dell’ente proprietario dell’ edificio.
2. Ridurre la quantità di materiale combustibile e/o infiammabile
• Per quanto oggettivamente possibile, i quantitativi di materiali facilmente combustibili o
infiammabili in uso o conservati negli ambienti di lavoro devono essere limitati allo stretto
necessario per la normale conduzione della attività e tenutií lontani dalle vie di esodo; i
quantitativi in eccedenza devono essere depositati in appositi locali.
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POF 2009-2010
Negli atri, nei corridoi di disimpegno, nelle scale e nelle rampe, il carico d'incendio esistente,
costituito dalle strutture, non potrà essere modificato con l'apporto di ulteriori arredi e di
materiali combustibili.
Nei magazzini il materiale ivi conservato deve essere posizionato all'interno del locale in
scaffali e/o contenitori metallici consentendo passaggi liberi non inferiori a 0.90 m tra i
materiali ivi depositati.
Tenere costantemente segregato il materiale infiammabile ( alcool, solventi ecc..) che deve essere
riposto in armadi metallici.
Mantenere sempre comunque il materiale combustibile e/o infiammabile lontano da possibili
fonti di innesco dell'incendio (prese; spine, quadri ed apparecchiature elettriche in genere,
sorgenti di calore, ecc.).
RIEPILOGANDO
l. ridotte quantità di materiale combustibile/infiammabile.
2. segregazione del materiale combustibile/infiammabile in armadi - locali
3. smaltimento frequente del materiale combustibile/infiammabile
4. distanziamento del materiale combustibile/infiammabile dalle fonti di innesco
I Docenti devono provvedere affinché nel corso della attività non vengano alterate le condizioni di
sicurezza e in particolare:
siano mantenute sgombre da ogni ostacolo ed agibili le vie di esodo;
siano rispettate le disposizioni di esercizio anche in occasione di manutenzioni e risistemazioni.
Per la manipolazione di agenti chimici:
l. Preventiva individuazione delle caratteristiche di pericolosità e di rischio associato all'agente
chimico attraverso l'esame della etichetta e della scheda di sicurezza (di seguito si riportano i
simboli e le indicazioni di pericoli per le sostanze chimiche).
2. Preventiva individuazione delle modalità di corretto impiego delle apparecchiature strumentazioni
di laboratorio.
3. Utilizzo di agenti chimici sotto cappa aspirante
4. Verifica della disponibilità di idonei recipienti per il deposito provvisorio dei rifiuti.
5. Utilizzo di dispositivi di protezione individuale: guanti impermeabili agli agenti chimici, occhiali
protettivi, camici.
Sorveglianza
Il datore di lavoro dovrà impartire disposizioni affinché ad ogni fine turno di lavoro si provveda ad
una accurata ispezione di tutti i locali.
3. Archivi e depositi di materiale cartaceo
Quantitativi di materiale cartaceo superiori a Kg. 100 complessivamente, non possono essere
conservati all'interno delle aule.
Gli archivi, le biblioteche e i depositi di materiale cartaceo devono essere realizzati unicamente
in locali separati opportunamente attrezzati. In questi locali non è consentito l'uso di fiamme
libere o sistemi di riscaldamento a incandescenza, è fatto assoluto divieto di fumare. Il materiale
dovrà essere depositato su scaffalature metalliche, opportunamente distanziate fra loro per
consentire il normale transito (80-90 cm). Il carico di incendio massimo previsto dalla specifica
autorizzazione per il locale non potrà, in alcun caso, essere superato. Si raccomanda comunque
la buona abitudine di eliminare le pratiche, terminato il periodo legale di archiviazione.
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4. Gas metano
•
In tutte le aule, è vietato detenere e/o usare apparecchi funzionanti a gas
•
Al termine dell'attività didattica o di ricerca, l'alimentazione centralizzata di
apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi deve essere interrotta azionando
le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione deve essere indicata
mediante cartelli segnaletici facilmente visibili
ALLEGATO 3
NORME DI ESERCIZIO RELATIVE ALLE VIE DI USCITA ED ALLA GESTIONE
DELLE AULE.
Norme generali di sicurezza per le vie di uscita.
1 . Le vie di uscita e le uscite di piano devono essere sempre disponibili per l'uso e tenute libere da
ostruzioni in ogni momento.
2. Ogni porta sul percorso di uscita deve poter essere aperta facilmente ed immediatamente dalle
persone in esodo.
Le vie di uscita e le uscite di piano devono essere chiaramente individuabili, quando necessario,
tramite apposita segnaletica.
Le vie di uscita, inclusi i percorsi esterni, devono essere adeguatamente illuminati per consentire la
loro percorribilità in sicurezza fino all'uscita su luogo sicuro; nelle aree prive di illuminazione
naturale od utilizzate in assenza di illuminazione naturale, deve essere disponibile un sistema di
illuminazione sussidiaria.
Sistemi di apertura delle porte.
All'inizio dell'attività le serrature delle porte in corrispondenza delle uscite di piano e quelle da
utilizzare lungo le vie di esodo devono essere aperte.
Gestione delle aule
Tutte le aule con studenti disabili e le aule con gli studenti più giovani devono essere
situate al piano terra dell'edificio scolastico.
ALLEGATO 4
NORME PER LA SORVEGLIANZA, IL CONTROLLO E LA MANUTENZIONE DELLE
MISURE DI PROTEZIONE ANTINCENDIO Definizioni
Ai fini del presente REGOLAMENTO si definisce:
SORVEGLIANZA: controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio
siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni
materiali accertabili tramite esame visivo.
CONTROLLO PERIODICO: insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza almeno semestrale,
per verificare la completa e corretta funzionalità delle attrezzature e degli impianti.
MANUTENZIONE: operazione od intervento finalizzato a mantebere in efficienza ed in buono stato
le attrezzature e gli impianti.
le attività di sorveglianza, controllo periodico, manutenzione, hanno lo scopo di rilevare e
rimuovere qualunque causa, deficienza, danno od impedimento che possa pregiudicare l’efficienza e
l’efficacia delle misure di protezione antincendio.
Vie di esodo ed uscite
Tutte quelle parti del luogo di lavoro destinate a vie d’uscita, quali passaggi, corridoi, scale, devono
essere frequentemente sorvegliate, al fine di assicurare che siano libere da ostruzioni e da pericoli
che possano compromettere il sicuro utilizzo in caso di esodo.
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POF 2009-2010
Tutte le porte sulle vie di uscita devono essere regolarmente sorvegliate per assicurare che si
aprano facilmente. Ogni difetto deve essere segnalato all'Ufficio Tecnico dell'ente proprietario
dell'edificio per la riparazione nei tempi più brevi possibile.
Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere regolarmente sorvegliate per assicurare che non
sussistano danneggiamenti e che chiudano regolarmente. Qualora siano previsti dispositivi di
autochiusura, il controllo deve assicurare che la porta ruoti liberamente e che
il dispositivo di autochiusura operi effettivamente.
Le porte munite di dispositivi di chiusura automatici devono essere sorvegliate periodicamente per
assicurare che i dispositivi siano efficienti e che le porte si chiudano perfettamente. Tali porte
devono essere tenute libere da ostruzioni.
La segnaletica direzionale e delle uscite deve essere oggetto di sorveglianza per assicurare la
visibilità in caso di emergenza.
L’attività di sorveglianza di cui sopra è effettuata sotto la responsabilità dei datore di lavoro o
persona da lui delegata, che a tal fine può avvalersi dei lavoratori addetti al servizio antincendio.
Ogni intervento di manutenzione eventualmente necessario deve essere richiesto, secondo le usuali
procedure, all'Ufficio Tecnico dell'ente proprietario dell'edificio.
Presidi antincendio
In ogni edificio si dispone che:
1. i presidi antincendio portatili (estintori) non vengano rimossi dalla posizione prevista, non
vengano coperti da materiali di qualunque tipo, siano sempre facilmente accessibili;
2. i presidi antincendio fissi (idranti o naspi) non vengano coperti da materiali di qualunque tipo,
risultino sempre facilmente accessibili;
3. la segnaletica di sicurezza non venga rimossa e sia sempre visibile;
4. i mezzi ausiliari di protezione eventualmente in dotazione, quali maschere anti-fumo, coperte
ignifughe, secchi di sabbia, ecc., devono essere conservati in efficienza ed in modo da poter essere
utilizzati in qualsiasi momento.
L'attività di sorveglianza di cui sopra è effettuata sotto la responsabilità dei Datore di lavoro, che a
tal fine può avvalersi dei lavoratori addetti al servizio antincendio. L'attività di controllo periodico e
di manutenzione dei presidi antincendio è eseguita sotto la responsabilità dell'Ufficio Tecnico
dell'ente proprietario dell'edificio.
Registrazione delle attività di controllo, verifica e manutenzione delle misure di protezione
antincendio, nonché dell'attività di informazione e formazione degli operatori.
In ciascun edificio, deve essere tenuto un registro delle verifiche dove risultano annotati i
controlli, le verifiche e gli interventi di manutenzione effettuati sui sistemi di prevenzione e
protezione antincendio, nonché le attività svolte di informazione e formazione del personale
Si fa riferimento alla seguente lista di controllo:
Apparecchiatura
Tipo di verifica
Uscite di sicurezza
Funzionalità dei serramenti
Vie di esodo
Interruttori differrenziali
Luci di emergenza
Periodicità
Personale
giornaliera, all’inizio Personale ausiliario
dell’orario di lavoro
Verifica che siano sgombre
giornaliera
Personale ausiliario
Personale ausiliario
verifica del funzionamento tramite il mensile
pulsante di test
Scarica completa delle batterie, mensile
Ufficio Tecnico ente
verifica della durata delle stesse
proprietario dell’edificio
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POF 2009-2010
Misura della resistenza di terra e
della continuità dei collegamenti
equipotenziali
Presenza dell’estintore e verifica
dell’assenza di danneggiamenti
Impianto di messa a terra
biennale, da richiedere Ufficio Tecnico ente
alla ASL U.O. ingegneria proprietario dell’edificio
Impiantistica
Personale ausiliario
giornaliera
Revisione
semestrale
Ufficio Tecnico ente
proprietario dell’edificio
Estintori
Ufficio Tecnico ente
proprietario dell’edificio
Ricarica
Sostanze infiammabili
facilmente combustibili
o
annuale
Verifica che siano conservate in giornaliera
appositi locali, separati con
strutture resistenti al fuoco, dagli
altri ambienti, all’intero di appositi
armadi
Verifica del divieto di fumare o fare
uso di fiamme libere nei locali ove
giornaliera
vengono depositate o utilizzate
sostanze infiammabili o facilmente
combustibili ( archivi ecc..)
Datore di lavoro o
persona delegata
Datore di lavoro o
persona delegata
Specifici controlli vanno effettuati, a cura del personale degli uffici, ausiliario e dai docenti, al
termine dell’orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato in condizioni di sicurezza. Tali
operazioni sono:
APPARECCHIATURE
porte resistenti al fuoco
TIPO DI VERIFICA
controllare che siano chiuse, qualora ciò sia previsto
controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare
apparecchiature elettriche
in servizio siano messe fuori tensione
controllare che l’alimentazione centralizzata di apparecchiature o
Apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o utensili con combustibili liquidi o gassosi sia interrotta azionando le
gassosi
saracinesche di intercettazione del combustibile
rifiuti o scarti combustibili
verificare che siano stati rimossi
materiale infiammabile
controllare che sino stati depositati in luoghi sicuri
Dispositivi Individuali di Protezione
Predisporre, per il personale addetto alla gestione delle emergenze: guanti antifiamma ed elmetto
con schermo protettivo antifiamma in numero sufficiente per il personale addetto e posizionato in
punti noti ed accessibili.
Nei laboratori deve essere disponibile una coperta antifiamma.
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POF 2009-2010
PIANO DI EMERGENZA
Il Piano per l’evacuazione dell’Istituto è stato predisposto dall’Ufficio
Tecnico che cura annualmente una esercitazione simulata di evacuazione
generale dall’edificio per preparare tutti i soggetti presenti abitualmente
nella struttura nei vari luoghi di lavoro allo scopo di far acquisire
comportamenti idonei a fronteggiare eventuali situazioni di pericolo.
A tal fine devono essere seguite le indicazioni affisse in tutti i locali
dell’Istituto.
PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il Piano è un documento redatto da tecnici (RSPP) allo scopo di garantire
la sicurezza sui luoghi di lavoro; è reperibile presso l’Ufficio Tecnico
dell’istituto.
La normativa generale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro contenuta nel
D.lgs.19/09/94 N°626 , al titolo 1 , capo1 art.4 , comma 5lett.a, prevede gli
obblighi del datore di lavoro per la predisposizione dei regolamenti e piani
necessari a garantire la sicurezza in relazione ad ogni specifica realtà
lavorativa.
Successivamente la L.N°81 del 9/04/08 “ Tutela della salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro” ha previsto un ulteriore revisione del piano di valutazione
dei rischi, aggiornato annualmente.
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I.T.I.S. “A.Meucci”
POF 2009-2010
LABORATORI ITIS “A. MEUCCI”
Breve descrizione delle attrezzature dei laboratori
Stato di
conservazione delle attrezzature
1 LABORATORIO DI FISICA
Il laboratorio è dotato con attrezzature per lo svolgimento di esperienze singole e di gruppo
riguardanti: la meccanica; la termologia; l’elettricità; il magnetismo; l’ottica.
Le attrezzature più significative sono: rotaia a cuscino d’aria con orologio digitale; laser di tipo
didattico; ondoscopio; macchine elettrostatiche; pompa ad alto vuoto, bilance elettroniche; n. 4 Buono
computer; videoproiettore ecc. ecc..
2 LABORATORIO DI CHIMICA
Il laboratorio è dotato di banchi per lo svolgimento di esperienze singole o di gruppo. E’attrezzato
di tutte le strumentazioni tipiche del settore.
Buono
3 LABORATORIO DI MATEMATICA, INFORMATICA BIENNIO
Il laboratorio computerizzato è collegato in rete ed è dotato di n. 9 tavoli con n. 26 computer e 5
stampanti per lo svolgimento di lezioni singole e di gruppo.
Ottimo
4 LABORATORIO DI INFORMATICA
Il laboratorio di informatica dell’Istituto e’ composto da numero 11 personal computer su banchi per
lo svolgimento di esercitazioni singole e/o a gruppi e da un computer utilizzato dagli insegnanti. E’
dotato inoltre di due stampanti, una a modulo continuo ed una a fogli singoli. Prevalentemente
vengono utilizzati i linguaggi di programmazione Turbo Pascal e C++ per la risoluzione e verifica Buono
degli esercizi di informatica. Vengono utilizzati usualmente pacchetti software word, excel, etc. oltre
ad applicativi professionali.
5 LABORATORIO DI MATEMATICA E CALCOLO
Il laboratorio di informatica dell’Istituto e’ composto da n.11 personal computer e 11 banchi per
esercitazioni di gruppo e singole. E’ dotato inoltre di due stampanti, entrambe a modulo continuo.
Prevalentemente viene utilizzato il linguaggio di programmazione Turbo Pascal per la risoluzione e
verifica degli esercizi di Matematica; del foglio di lavoro Excel per la risoluzione degli esercizi di
Calcolo delle probabilità. Talvolta vengono utilizzati alcuni pacchetti software (word, excel,
etc.),unitamente al programma “Derive” per la risoluzione grafica delle principali applicazioni Buono
matematiche.
6 LABORATORIO DI SISTEMI per INFORMATICA ABACUS
Il laboratorio è dotato di 18 personal computer collegati in rete per la realizzazione di esercitazioni
riguardanti principalmente: la simulazione di sistemi di vario tipo mediante foglio elettronico; lo
sviluppo di programmi nei linguaggi assembly e C; lo studio dell’architettura di un microprocessore e
di un sistema di elaborazione; la gestione dei singoli componenti di un personal computer mediante
applicazioni software; la trasmissione di informazioni con diversi protocolli tra personal computer in
collegamento locale. Ogni macchina è corredata dal software necessario per ciascuna esercitazione:
Molto
pacchetto software MS-OFFICE (Word, Excel , ….); ambienti software della Borland per lo sviluppo buono
di programmi in linguaggio assembly e C. Nel laboratorio sono inoltre disponibili un video-proiettore
come sussidio per la didattica e una stazione di sviluppo, comprendente un personal computer con
scanner e collegamento a Internet, un televisore e un video-registratore, utilizzata per la realizzazione
di applicazioni multimediali.
8
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7 LABORATORIO MULTIMEDIALE
L'aula multimediale è dotata di: 15 postazioni multimediali per gli allievi; una postazione Ottimo
multimediale per il docente; una stampante laser di rete accessibile da tutti i computer; un impianto
di videoproiezione su grande schermo.
I computer sono equipaggiati con tutto il software necessario per la realizzazione di lavori di
videoscrittura, foglio elettronico, data base, presentazione, grafica, acquisizione ed elaborazione
immagini, realizzazione di ipertesti e prove strutturate multimediali.
Tutte le postazioni sono collegate in rete locale Fast Ethernet interconnessa ad Internet mediante
linea ADSL, in modo tale da garantire l'accesso ai servizi Internet a tutti i posti di lavoro.
Il laboratorio viene utilizzato dai docenti, per attività di aggiornamento e ricerca, e da tutte le classi
della scuola per le attività didattiche di qualsiasi disciplina che richiedano l'uso di apparecchiature
multimediali o di Internet.
Con le attrezzature disponibili è possibile: acquisire immagini o testi, consultare CDROM didattici,
realizzare prodotti multimediali e ipertestuali, fare ricerche di informazioni e materiale in rete,
sperimentare l’uso di nuove tecnologie e metodologie, svolgere lezioni con supporti multimediali.
8 LABORATORIO DI ELETTRONICA
Il laboratorio dotato di n. 6 postazioni di lavoro computerizzate per lo svolgimento di esercitazioni
pratiche riguardanti principalmente il montaggio ed il collaudo di schede elettroniche. le attrezzature
più significative di cui è dotato sono: oscilloscopi; strumentazione elettronica di base; frequenzimetri; Molto
analizzatori di spettro; analizzatore di stati logici; sistemi di sviluppo per microprocessori ecc. ecc..
buono
9 LABORATORIO DI ELETTROTECNICA E MISURE ELETTRICHE
Il laboratorio è dotato di attrezzature di base per le esercitazioni pratiche riguardanti
principalmente la misurazione di grandezze elettriche e prove e controlli sulle macchine elettriche
da eseguirsi su n. 12 banchi prova. Altre attrezzature significative sono:pannello di prova per lo
Discreto
studio del funzionamento di dinamo ad eccitazione composta; pannello di
prova per lo studio del funzionamento di trasformatore trifase ecc. ecc..
10 LABORATORIO COMPUTERIZZATO DI SISTEMI ELETTRICI
Il laboratorio è dotato di 15 personal computer ed un videoproiettore collegato al PC master, per la
realizzazione di esercitazioni riguardanti principalmente: calcolo e dimensionamento linee elettriche;
calcolo e dimensionamento impianti illuminotecnici; Cad elettrico.
11 LABORATORIO DI
ELETTRICI
Ottimo
TECNOLOGIE, DISEGNO, PROGETTAZIONE IMPIANTI
Il laboratorio è dotato di attrezzature idonee per lo svolgimento di esercitazioni
pratiche riguardanti: comando e segnalazione impianti elettrici civili; azionamenti e
comandi impianti industriali in logica cablata; esercitazioni in logica programmata con
PLC. Le attrezzature più significative sono: n. 7 banchi per un totale di n. 28 posti di
lavoro per lo svolgimento di esercitazioni singole e/o di gruppo; banco prova PLC
per automazione ecc. ecc..
Ottimo
12 N. 2 AULE- LABORATORIO DI DISEGNO GRAFICO E LAB. INFORMATICO CAD
BIENNIO
L’aula laboratorio di disegno grafico è dotata di n. 26 tecnigrafi su cui è possibile disegnare fino
alla versione A1, lavagna luminosa ecc. .
Buono
L’aula di disegno computerizzato (CAD) è dotata di 18 computer di nuova generazione collegati in
rete su cui è stata installata la versione Light di Autocad .
L’aula è comunicante con quella di disegno grafico, è quindi possibile creare gruppi di lavoro per
CAD e di disegno grafico manuale.
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I.T.I.S. “A.Meucci”
POF 2009-2010
13 LABORATORIO DI DISEGNO COMPUTERIZZATO MECCANICI - DPO Il laboratorio è dotato di n. 9 personal computer con microprocessore Pentium II da 500 Mhz, su cui
è stata installata la versione 14 di Autocad®. Uno dei PC è stato collegato ad uno schermo video a 32”
per dimostrazioni. La stampa dei disegni viene eseguita mediante plotter a pennini. È possibile Ottimo
stampare fino a formati A1.
14 LABORATORIO DI TECNOLOGIA - CORSO MECCANICI Il laboratorio è dotato di attrezzature per lo svolgimento di prove didattico pratiche relative alle
seguenti tematiche disciplinari: metrologia, prove meccaniche e tecnologiche su materiali metallici,
controlli non distruttivi, analisi metallografiche.
Le attrezzature più significative presenti nel laboratorio sono: macchina universale per la prova di Buono
trazione; macchine per le prove di durezza; macchina per la prova di fatica; microscopio
metallografico; proiettore di profili; attrezzature per prove di temprabilità etc.,;
aula con tornio CNC + CADCAM
15 LABORATORIO DI SALDATURA
Nel laboratorio si eseguono dimostrazioni pratiche di saldatura ad arco elettrico ed a filo continuo.
Sono presenti n. 6 macchine statiche, n. 2 rotative e n. 2 a filo continuo. È inoltre presente un forno Discreto
a muffola con le relative attrezzature per i trattamenti termici.
16 LABORATORIO DI SISTEMI ED AUTOMAZIONE per MECCANICI
Il laboratorio di n. 3 banchi della Festo per lo svolgimento di esercitazioni pratiche relative a
circuiti pneumatici, elettropneumatici,, oleodinamici.
È presente un computer collegato con videoproiettore per la simulazione di: circuiti pneumatici ed Ottimo
elettropneumatici con software FluidSim studio e simulazione di un robot industriale con software
Cosimir.
17 LABORATORIO DI BIOLOGIA
Il laboratorio è dotato di banchi per lo svolgimento di esperienze singole o di gruppo; 6 microscopi
ottici, di cui uno trinoculare sul quale è possibile fare fotografie dei preparati; una telecamera
collegata ad un televisore per la visione del preparato microscopico e la possibilità di registrare su Ottimo
videocassetta il campione esaminato.
Il laboratorio è dotato inoltre di stufa di essiccamento, incubatore per la coltivazione di
microrganismi, apparecchio per l’elettroforesi, bilancia elettronica, frigorifero per la conservazione
dei reagenti e dei preparati, ecc.
18 LABORATORIO LINGUISTICO
Il laboratorio è dotato di 26 postazioni multimediali per gli allievi, una postazione Master per il
docente dalla quale è possibile gestire il laboratorio per invio immagini da DVD, da CD-ROM, da Ottimo
antenna satellitare da cassetta audio e da lettore combi per cassette VHS e DVD; è possibile inoltre
interagire tra la postazione docente ed allievo con invio di materiale per la didattica.
19 LABORATORIO TEATRALE E MUSICALE
Lo spazio appositamente dedicato a queste iniziative é attrezzato con amplificatori, batteria ,
strumenti a percussione. Inoltre vi si svolgono le prove del gruppo teatrale e la realizazione di Discreto
eventuali scenografie per i progetti teatrali.
.
Ad ogni laboratorio è associato un Direttore Responsabile che fa capo ad un responsabile di
indirizzo (Area: Biennio; Chimica; Elettronica e Telecomunicazioni; Elettrotecnica; Informatica;
Liceo Scientifico Tecnologico; Meccanica;).
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I.T.I.S. “A. Meucci”
POF 2009-2010
ALLEGATO F
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Si riporta di seguito il documento integrale, elaborato nell’as 2008/09 , presentato in apposita
riunione che si svolge ogni anno nel mese di Settembre, alla presenza delle famiglie degli alunni
delle classi prime e della Presidenza.
Il patto è stato poi sottoscritto dalle parti e archiviato nei fascicoli personali di ciascun studente
delle classi prime.
________________________________________________________________________________
ITIS “A.Meucci” Massa
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Anno Scolastico 2009-10
Il Patto si costituisce tra le parti: l’Istituto Autonomo e lo Studente con la sua
Famiglia .
Prevede l’assunzione di corresponsabilità , in una alleanza educativa tra le parti,
affinché ciascuna svolga un ruolo attivo diretto al successo dell’istruzione e della
formazione dello studente.
Il Patto ha scopo educativo secondo le linee di indirizzo individuate negli atti della
scuola , in particolare nei suoi documenti più significativi: il Regolamento di Istituto,
lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, il P.O.F.( Piano
offerta formativa )
I documenti citati e la programmazione della attività scolastica sono liberamente
consultabili sul sito web dell’Istituto: www. itisms.com e sono anche pubblicati
mediante affissione all’albo dell’Istituto.
Allo scopo di diventare soggetti attivi, partecipi, consapevoli e responsabili anche in
considerazione del ruolo educativo che i genitori ricoprono nei confronti dei figli,
L’ISTITUTO CHIEDE ALLO STUDENTE E ALLA FAMIGLIA DI
CONDIVIDERE LE SEGUENTI REGOLE:
• la mattina gli studenti devono essere in classe tra il primo ed il secondo suono
della campana ( 7.55-8.00 )
• il ritardo oltre i 20 minuti dal suono della seconda campana deve essere
giustificato il giorno successivo dai genitori;
• se il ritardo supera la mezz’ora si è ammessi in classe alla seconda ora ;
• gli ingressi in classe alla seconda ora e ore successive possono avvenire previa
autorizzazione della Vice-presidenza con giustificazione sul libretto o con la
presenza dei genitori.
3
I.T.I.S. “A. Meucci”
POF 2009-2010
• nel caso in cui, la mattina del ritardo , lo studente non avesse con sé il libretto
delle giustificazioni, verrà ammesso in classe ma è tenuto a giustificare la
mattina successiva;
• terminati eventualmente i permessi sul libretto, lo studente è tenuto ad
acquistare un nuovo libretto di giustificazioni;
• per le uscite anticipate dei minorenni è necessaria la presenza di un genitore o
un suo delegato; per le uscite dei maggiorenni è necessaria o la presenza di un
genitore ( o delegato ) o la giustificazione sul libretto, accompagnata dalla
telefonata di un genitore in caso l’uscita sia anteriore alle 12.25 ;
• i permessi di entrata o uscita fuori orario permanenti possono essere concessi
previa compilazione dell’apposito modulo da ritirare in segreteria per
l’impiego di mezzo pubblico di trasporto o per impegni sportivi. Nel caso dei
mezzi pubblici è necessario indicare nella domanda il numero della linea
interessata ed allegare fotocopia dell’abbonamento; qualora lo studente non
faccia uso , in alcune giornate, del mezzo pubblico è tenuto a rispettare gli orari
regolari pena la revoca del permesso. In caso di impegni sportivi è necessario
allegare alla domanda la dichiarazione degli impegni da parte della società
sportiva;
• è necessario parcheggiare auto e motocicli rispettando gli spazi predisposti dal
Piano di Istituto; inoltre è necessario parcheggiare utilizzando modi e spazi che
siano rispettosi dei bisogni comuni ;
• all’interno dell’edificio scolastico è vietato fumare;
• non si può usare il cellulare ( e tutti i mezzi elettronici e simili) in aula né farne
un uso scorretto nella scuola ; in caso di utilizzo improprio (registrazioni di
video/suoni non autorizzati), cellulari e simili verranno requisiti
dall’insegnante e saranno riconsegnati ai genitori in Vice-presidenza;
• è bene non lasciare incustoditi oggetti preziosi. La scuola non risponde per
danni né furti avvenuti nell’Istituto;
• l’intervallo potrà essere svolto nel giardino a condizione che gli studenti non
disperdano nell’ambiente cartacce, né lattine o bottiglie ma utilizzino gli
appositi contenitori; gli studenti sono tenuti a non danneggiare l’ambiente
scolastico e i suoi arredi pena il risarcimento del danno arrecato. Qualora non
si riesca ad appurare la responsabilità personale, il risarcimento sarà a carico
dell’intera classe ( alunni presenti);
• i genitori e gli alunni sono invitati a partecipare agli Organi Collegiali
eleggendo:
- entro il mese di Ottobre di ogni anno, due rappresentanti ciascuno che entreranno
a far parte del Consiglio di classe;
- ogni tre anni , la componente genitori al Consiglio di istituto ed ogni anno la
componente alunni ( al Consiglio di istituto );
- ogni anno vengono poi rinnovati i rappresentanti dei genitori e degli studenti
nell’Organo di garanzia.
3
I.T.I.S. “A. Meucci”
POF 2009-2010
• i genitori sono tenuti ad incontrare i docenti nelle ore mattutine di ricevimento
individuale programmate e a quelle di ricevimento collettivo in ore
pomeridiane;
• i genitori sono tenuti a controllare la regolare frequenza scolastica , le assenze
e le giustificazioni sul libretto personale dello studente (sia minorenne che
maggiorenne). Alla quinta assenza (e multipli) occorre segnalare alla vice
presidenza di essere a conoscenza della situazione , anche telefonando
personalmente ;
• i genitori sono tenuti a ritirare la “pagellina” (informazione bimestrale
sull’andamento scolastico) e la pagella ( valutazione complessiva di fine
quadrimestre in occasione dei ricevimenti pomeridiane.
Massa, lì ………………………
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
………………………………..
LO STUDENTE
……………………………..
LA FAMIGLIA( I GENITORI O CHI NE FA LE VECI)
……………………………………
3
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
ORGANIGRAMMA
I.T.I. A.MEUCCI di MASSA
Aggiornato a Febbraio 2010
DIRIGENTE SCOLASTICO
Perfetti Giovanni
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Bottiroli Laura (vice)
Lily Corsi
FUNZIONI STRUMENTALI
Area POF e Formazione docenti :
Santucci Romana
Area Attività studentesche extracurricolari e Area
Recupero e potenziamento:
Tartaglia Paola
Area Orientamento in ingresso e uscita:
Del Freo Simona
Area Visite di istruzione: Paola Angiolini
Area sito web e informatizzazione :
Giuliano Pucci
PRESIDIO NAZIONALE I.I.S.
Bardi Alberto coordinatore
COMMISSIONE NUOVI INDIRIZZI
Buratti Riccardo
Zanetti Cesarina
DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI
Bastiani Roberta
SERVIZI SEGRETERIA
DIDATTICA:Colle Carla ,Cassutti Flavia (PT)e
Iacopetti Giovanna(PT), Conti Claudia (PT) e Ricci
Simona(PT)
Incarichi specifici
Cassutti Flavia ( Coordinatore ufficio magazzino) e
Cattani Stefano (Coordinatore acquisti su piazza )
Colle Carla (Coordinatore ufficio didattico)
MAGAZZINO: Cattani Stefano
1
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
AMMINISTRATIVA: Negri Fiorella,Del
Freo Maria , Zoppi Caterina
SERVIZI TECNICI
Negri Fiorella (sostituzione DSGA)Del Freo Maria
G.( ufficio amministrativo: Coordinamento
didattico/amm.vo Progetti)
Zoppi Caterina (ufficio amministrativo: Coordina
attività/ Orario ATA)
SERVIZI AUSILIARI
N°16 Collaboratori:
Della Bona Stefano
Bigi L.,Cherubini A., Mosti F.,Raffi P.,Barbato
Lab.Informatica,Lab.Linguistico,Lab.Autocad,bienn B.,Vita D.,Curci R., Fruzzetti A., Fazzi A.,Turba R.,
io,Lab.Matematica biennio,Biblioteca e Centro
Bernieri G.,Tognocchi A., Passalacqua V., Cosci A.,
documentazione.Inc.specifico: supporto informatico Mosti F., Tommasiello .
gen.
Del Giudice Luca
Lab.Elettrotecnica,Lab.Sistemi elettrici,Lab.TDP
.Lab.DPO,Lab. Matematica biennio,Aula
Magna.Inc.spec: supporto al D.S. e al D.S.G.A.
attività extracurric.
Incarichi specifici: Cherubini Angela, Mosti Franco,
Raffi P.(Prevenzione antincendio)
Mosti Fernando
Incarichi specifici:Barbato Bruna, Vita Donatella
Lab.di Matematica e Calcolo, Lab.di Fisica. Inc.
(collaborazione con gli Uffici di segreteria)
Spec:collaborazione con Ufficio tecnico per acquisti
Salvadori Luciano
Lab.Sistemi,CISCO, Aula multimediale,Uffici
.Inc.Spec.: Coord. laboratori informatici e
collab.Uffici per privacy
Lab. Meccanica:Finali Alessandro
Lab.Elettronica:Malaspina Enio P.T.-Mirabelli
Giuseppe P.T.
Lab. Chimica:Mellone Luigi P.T.- Del Freo Moreno
P.T.
RAPPRESENTANTI SINDACALI AZIENDALI COLL.RESPONSABILI DEL PRIMO
SOCCORSO
Del Noce Renato
Coll.sc.Bernieri Giovanna
Mosti Fernardo
Coll.sc.Cosci Angela
Biancardi Emilio
Coll.sc.Fazzi Annarita
Coll.sc.Tognocchi Annamaria
Coll.sc.Bigi Lorena
RAPP.DEI LAVORATORI PER LA
SICUREZZA (RLS)
Mosti Fernando ( M)
2
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
CONSIGLIO D'ISTITUTO
Rocca Silvio, genitore (Presidente)
Perfetti Giovanni (Dirigente scolastico)
Farusi Andrea, docente
Bottiroli Laura, docente
Angiolini Paola docente
Premazzi Franco, docente
Bertelloni Massimo docente
Ribolini Roberto, docente
Tartaglia Paola , docente
Zanetti Cesarina, docente
GIUNTA ESECUTIVA
Perfetti Giovanni (Dirigente Scolastico)
Bastiani Roberta (DSGA)
Bigi Lorena (A.T.A.)
Del Noce Renato, genitore
Antonioli Pietrina, genitore
Vita Donatella, genitore
Bertocchi Alessio, alunno 4 A El.
Cocchiara Thomas, alunno 4 A Inf.
Politi Leonardo, alunno 5 A Mecc
Ricci Michael, alunno 3A Inf.
Bigi Lorena ata
Negri Fiorella ata
Tartaglia Paola (Docente)
Del Noce Renato(Genitore)
Politi Leonardo (Studente)
ORGANO DI GARANZIA
Dirigente scolastico: Giovanni Perfetti
Docente nominato dal Consiglio di Istituto
Genitore nominato dalla componente genitori
Studente nominato dalla componente studenti
Amministrativo nominato dal Consiglio di Istituto
RAPPRESENTANTI DELLA
CONSULTA PROVINCIALE STUDENTI
Cocchiara Thomas (studente della IV a INF)
Vecchione Roberto ( studente della III a EL)
GRANDI ELETTORI DEL
PARLAMENTO REGIONALE STUDENTI
Bertocchi Alessio (studente della IV A EL.)
Vita Francesco ( studente della V A L.SC. TEC.)
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I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
RESPONSABILI D'AREA
Elettrotecnica e Automazione
Informatica
Meccanica
Scientifico-Tecnologico
Bottiroli Laura
Pucci Giuliano
Pardini Giovanni
Milani Marco Sergio
COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI
Pucci Giuliano per informatici
Pardini Giovanni per meccanici
.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Guidi Gabriele e Bianchi Micaela
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO DEL
CORSO DI LICEO SCIENTIFICO
TECNOLOGICO E DEL TECNOLOGICO
SPORTIVO
Farusi Andrea( referente), Bianchi Micaela, Guidi
Gabriele, Bardi Alberto, Milani Marco, Pelliccia
Carlo, Barsanti Federica, Bordigoni S., Redomi
Giovanna
REFERENTI DEI DIPARTIMENTI
Chimica
Diritto
Disegno e tecnologia
Ed.Fisica
Elettronica
Elettrotecnica
Fisica
Informatica e sistemi
Inglese
Italiano-storia geografia-filosofia
Matematica e calcolo
Meccanica
Religione
Scienze e biologia
Bardi Alberto
Manfredini Alfonsina
Premazzi Franco
Guidi Gabriele
Antola Roberto
Bottiroli Laura
Occa Roberto
Pucci Giuliano
Redomi Giovanna
Vaghetti Daniela
Campigli Antonella
Moretti Elio
Paccagnella Stefano
Tartaglia Paola
4
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
COORDINATORI DI CLASSE sede Meucci
biennio ITI
I A Vaghetti Daniela
I B Bertolini Nella
I C Pelliccia Franco
II A Pelliccia Carlo Salamina Gabriella
II B Grati Patrizia
II C Manfredini Alfonsina
II D Vaghetti Daniela
II E Di Maria Rossella
triennio Informatica
III A Corsi Lily
III B Precone M.Luisa
IV A Guidi Giancarlo
IV B Ricci Armida
V A Ravazzola Ornella
V B Favaro Ornella
triennio Meccanici
III A Cioni Paolo
IV A Moretti Elio
V A Pisano Ciro
Liceo Scientifico-Tecnologico
I A Redomi Giovanna
II A Brando Marco
II B Ranfagni Aurora
III A Fortunati Manuela
III B Bartoli Osvaldo
IV A Barsanti Federica
IV B Tartaglia Paola
V A Farusi Andrea
V B Angiolini Paola
Liceo Scientifico-Tecnologico Sportivo
IA Pelliccia Carlo
IB Perini Laura
II A Bianchi Micaela
triennio Elettrici
III A Ribolini Roberto
III B Antola Roberto
IV A Fabretti Giancarlo
IV B Pasquini Morena
V A Bottiroli Laura
V B Vesigna Marco
5
I.T.I.S.”A.Meucci”
POF 2009- 2010
RESPONSABILE SICUREZZA
Michele Antolini Libero professionista
incaricato dall’Istituto
UFFICIO TECNICO
Franco Francesconi
COMMISSIONE COLLAUDO
Francesconi Franco e il responsabile del
relativo laboratorio
LABORATORI
Aula multimediale
Biblioteca
Chimica
Elettronica
Elettrotecnica e Misure
Fisica
Informatica
Linguistico
Matematica (Biennio)
Matematica e Calcolo
Scienze
Sistemi Elettrici e TDP
Sistemi Informatici
CAD biennio
Responsabili
Francesconi Franco
Barberi Maria Adele
Brando Marco
Pacifico Giuliano
Foschi Enzo
Del Noce Renato
Favaro Ornella
Redomi Giovanna
Tonlazzerini Luca
Guidi Giancarlo
Tartaglia Paola
Parisi Giancarlo
Vanni Roberto
Premazzi Franco
6