77 - Comune di Noto

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77 - Comune di Noto
CITTÀ DI NOTO
Patrimonio dell’Umanità
___________________
DELIBERAZIONE ORIGINALE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 77
SEDUTA DEL 29/09/2015
OGGETTO:
Mozione proposta dai Consiglieri Tardonato Carmelo, Bosco Giuseppe,
Amaddio Michele, Trombatore Giuseppe, Tiralongo Aldo
L’anno duemilaquindici il giorno ventinove del mese di settembre alle ore 18.00 e seguenti, nella sala
delle adunanze consiliari del Comune, si è riunito il Consiglio Comunale in sessione urgente ed in seduta
pubblica come disciplinato dall’art. 24 dello Statuto Comunale sotto la Presidenza del Dott. Corrado
Figura, Presidente del Consiglio comunale.
Risultano all’appello nominale:
N.
CONSIGLIERI
Pres. Ass.
N.
CONSIGLIERI
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CRESCIMONE ANTONINO
Pres. Ass.
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FIGURA CORRADO
2
PINTALDI GIANFRANCO
X
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PAGANO PAOLO
X
3
SCATA’ MASSIMO
X
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VALVO SALVATORE
X
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SESSA MAURIZIO
X
14
VENEZIANO SALVATORE
X
5
CUTRALI SALVATORE
X
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AMADDIO MICHELE
X
6
TROMBATORE GIUSEPPE
X
16
FRASCA CORRADO
X
7
TARDONATO CARMELO
X
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BURGARETTA ANDREA
8
BOSCO GIUSEPPE
X
18
CAMPISI GIOVANNI
X
9
PENNAVARIA VERONICA
X
19
FERRERO GIOVANNI
X
10
MAUCERI SIMONE
X
20
TIRALONGO ALDO
X
X
Assegnati: N. 20
Presenti: N. 16
In carica N. 20
Assenti N. 4
-
Partecipa il Segretario Generale DR.SSA SEBASTIANA CARTELLI
Nominati scrutatori i consiglieri: BOSCO – SESSA – FRASCA
Il Presidente constata il numero legale degli intervenuti, porta in discussione l’argomento in oggetto.
1
X
X
Art. 53 L. 08.06.1990, n.142 e ar/. 49 D.Lgs. 267/2000
Parere del Responsabile del Servizio in merito alla Parere del Responsabile del Servizio in merito alla
regolarità tecnica:
regolarità contabile:
Si esprime PARERE FAVOREVOLE
Si esprime PARERE FAVOREVOLE
Il Responsabile del Servizio
Noto, ____________
_______________________
Il Responsabile del Servizio
Noto, ____________
_______________________
Per l’assunzione dell’impegno di spesa, si attesta la regolare copertura finanziaria, ai sensi
dell’art.55, comma 5° della legge 08.06.1990, n.142, recepito dalla L.R. 11.12.1991, n. 48 e art.
153 comma 5 D.Lgs.vo 267/2000.
Il Responsabile del Servizio Finanziario
Noto, _____________________
___________________________________
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
procede con il 4° punto all’ o.d.g.: “Mozione prop osta dai consiglieri Tardonato Carmelo,
Bosco Giuseppe, Amaddio Michele, Tromtadore Giuseppe, Tiralongo Aldo”; prima di dare
la parola ad uno dei firmatari per esplicitare la mozione, legge il verbale della conferenza
dei capigruppo del 22/09/2015 che si è tenuta alle ore 17.00 presso Palazzo Ducezio nella
sala dei consiglieri comunali.
CONSIGLIERE TIRALONGO
Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri, ci ritroviamo per la terza volta, come
Consiglio comunale, investiti di un problema che rappresenta un vulnus alla volontà stessa
del Consiglio comunale che rappresenta la città. Già in due occasioni avevamo votato
contro la realizzazione di stabilimenti balneari in contrada Eloro-Pizzuta adesso ci troviamo
ad affrontare l’ ampliamento di uno stabilimento balneare già esistente. Perché dico contro
la volontà della città? Perché il piano spiagge votato dal Consiglio comunale nel lontano
2007 non prevede in quella porzione di spiaggia nessun ampliamento anzi prevede la
realizzazione dello CHALET, il ripristino dell’ antico chalet. Al di là della bontà o meno di
questo progetto comunque c’è una volontà politica espressa e non possiamo noi
contraddire
quella volontà condividendo quel piano spiagge. E’ vero anche un altro
aspetto però: ho letto la relazione a sostegno del Progetto di ampliamento
dello
stabilimento ed è motivato
dall’ erosione della spiaggia perché l’ampliamento non
prevede un’ aggiunta di cabine, di ombrelloni ecc. ma sono le stesse cabine, gli stessi
ombrelloni che vengono dislocati in un’ aria più vasta a causa dell’ erosione della spiaggia
è anche vero che quell’ erosione così come danneggia lo stabilimento balneare danneggia
anche i fruitori della libera spiaggia e comunque c’è una volontà dell’ Amministrazione e
questa volontà secondo me deve essere fatta rispettare. Se l’ ufficio tecnico ha dato
parere favorevole, quel parere deve essere revocato. Il perché c’è un piano spiagge che,
vorrei ricordare, nel Consiglio comunale dell’agosto 2011 fu ritenuto pienamente operativo
ed efficace per cui l’ ufficio tecnico non può non fare riferimento a quel piano spiagge come
atto formale e di per sé vincolante. Non sappiamo poi se quel piano spiaggia ha tutti i
requisiti per essere approvato perché voci di corridoio dicono che non sarà mai esitato e
approvato perché manca di VIA VAS(valutazione ingerenza ambientale),
si dice nei
corridoi che non c’è un atto formale della Regione che dice al Comune di Noto “se tu non mi
produci questa cosa io non lo potrò mai approvare e rimarrà ancora per altri dieci anni nei
cassetti e la cosa è molto grave dal punto di vista della correttezza della Regione”. In
ogni caso al momento dobbiamo votare la mozione per la revoca del parere favorevole
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già concesso da parte dell’ ufficio tecnico e nello stesso tempo ci deve essere un impegno
da parte del Consiglio comunale soprattutto in previsione della revisione del PRG di
rivedere anche il piano spiagge perché chiaramente la situazione della nostra costa è
totalmente cambiata e quindi il PRG va rivisto e se ci sono degli aspetti formali che
mancano che si sanino queste irregolarità e si mandi un piano spiagge coerente con la
situazione attuale e corredato di tutti i documenti necessari.
CONSIGLIERE CUTRALI
io volevo far notare che comunque l’ opposizione è presente nelle cose importanti della
città; volevo far notare ai colleghi Consiglieri comunali, al Sindaco e alla città presente che
oggi questo punto non si sarebbe potuto votare senza la presenza dell’ opposizione quindi l’
opposizione è stata presente e sarà presente in futuro nel momento in cui si parla del bene
del nostro territorio e della nostra città
CONSIGLIERE BOSCO
Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri. E’ vero che come consiglieri comunali,
come capigruppo, come Presidenza del Consiglio siamo stati investiti in maniera benevola
da una nota firmata da tanti cittadini di Noto e che abitualmente hanno avuto modo di fare
il bagno in quella spiaggia libera; è vero che abbiamo approfondito l’ argomento in
Conferenza dei Capigruppo e che abbiamo ritenuto opportuno convocare questo Consiglio
con l’ inserimento di questo punto all’ ordine dei lavori; è vero che subito dopo è stata
coinvolta la III Commissione Consiliare
che ha avuto modo di approfondire e studiare
attentamente le carte prima ancora di pronunciarsi e chiedere quindi un pronunciamento al
Consiglio comunale ed è vero signor Sindaco che noi registriamo all’ interno di questa
problematica, che per me rappresenta un’ ulteriore pagina negativa per la gestione
complessiva del territorio, come molto spesso alla volontà politica non corrisponda la
volontà burocratico/amministrativa. Cosa voglio dire: l’ ufficio tecnico cosa che io non
sapevo, ha dato parere favorevole ad una richiesta formulata inizialmente dagli interessati
e stiamo attenti anche alle date perché se leggete le carte si parla addirittura del 2011, una
sollecitazione che è pervenuta dalla Capitaneria di Porto di Siracusa all’ Ufficio tecnico per
chiedere l’ espressione di un proprio parere e l’ ufficio tecnico “visto”, cita addirittura il piano
spiagge esitato, approvato e trasmesso a Palermo da parte del Consiglio comunale, dà
parere favorevole contraddicendo come diceva il collega Tiralongo quella che è la volontà
politica che si è espressa più volte attorno al piano spiagge, più volte abbiamo deciso di
sistemare nel migliore dei modi la nostra costa tenuto conto anche e soprattutto di quella
che è l’ erosione che da anni il mare fa attorno al nostro Golfo e che ha visto interventi
corposi del Comune tesi a dare un minimo di agibilità. La contraddizione non consiste
soltanto per questo aspetto, nel senso che l’ Ufficio Tecnico agisce senza coinvolgere l’
Amministrazione attiva, io ci credo poco a questo onestamente e se ciò è avvenuto all’
insaputa dell’ Amministrazione e quindi
del Sindaco in quanto anche Assessore all’
urbanistica, è una cosa grave. E’ come se l’ ufficio tecnico, come abbiamo denunciato altre
volte, partecipasse ad una conferenza di servizi per qualsiasi problematica senza tenere
conto di quello che è l’ indirizzo politico dell’ Amministrazione attiva; è un errore e voi avete
visto nel passato come siamo stati costretti a correre ai ripari. La verità signor Sindaco è un’
altra: con questi atteggiamenti si sta determinando che non abbiamo autonomia o se l’
abbiamo in modo limitato, nella gestione del nostro territorio e tutto ciò che incide in
negativo sui cittadini. Qui si sta parlando di un ampliamento di uno stabilimento già
esistente, è vero che c’è stato nel tempo un’ erosione della fascia costiera, una rientranza
della battigia
ma da lì a fare in modo che si estenda nella lunghezza uno stabilimento,
impedisce di fatto l’ uso pubblico di quelle spiagge; consideriamo che stiamo parlando del
piazzale lido di Noto, la piazza centrale di Lido dove c’è la scala che serve sia il lato destro
e sia il lato sinistro per andare a fare il bagno liberamente
e consideriamo che già il lato
destro attualmente e chissà ancora per quanto tempo è totalmente inagibile ed è la parte
dove è stato realizzato quel costone per impedire che l’ acqua facesse ulteriori danni sulla
piazza, è inagibile totalmente perché sono spuntati a seguito delle mareggiate degli enormi
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massi che non è facile rimuovere o fare modo che vengano ricoperti nel tempo dalla
sabbia; se poi andiamo a sinistra signor Sindaco, io qualche perplessità che si possa
concedere un’autorizzazione perché stiamo parlando dell’ area immediatamente a sinistra
scendendo dalla scala dove c’è tutta l’ area di sedime del nostro stabilimento principe che
era il vecchio CHALET; ora io vorrei capire se il Comune nel tempo ha realizzato lo
CHALET, quindi una proprietà comunale, se ha realizzato una passerella non in legno ma
in muratura ma non c’è dubbio che il Comune era già concessionario se non proprietario di
quell’ area, come si fa ad assentire un ampliamento che tenda ad occupare anche quella
superficie impedendo di fatto a ciascuno di noi di poter accedere liberamente alla spiaggia.
Allora io credo che stasera questa mozione che abbiamo tutti assieme firmato deve
avere anche un significato:
1) invitiamo l’ Ufficio tecnico a riconsiderare quel parere
favorevole ed eventualmente in autotutela a lavorare ad una sua rivisitazione; 2) bisogna
intervenire pesantemente sul demanio e sulla Regione affinché in futuro prima di dare un
qualsiasi parere favorevole ad un’ area demaniale che abbiano l’accortezza, visto che
ancora non considerano operativo
o addirittura non considerano affatto il nostro piano
spiagge, quanto meno di informare il Sindaco e l’ Amministrazione e chiedere: posso farla
questa cosa? se l’ Amministrazione
è favorevole si assumono la responsabilità ma
siccome io capisco che la Regione intende soltanto fare cassa e ha interesse soltanto far
pagare le spese demaniali di concessione fregandosene di quei problemi reali che creano
e comportano al cittadino. Allora questi due accorgimenti vanno fatti e quindi io chiedo
che l’’ atto deliberativo non diventi soltanto un fatto per gli addetti ai lavori del Consiglio
comunale ma venga trasmesso con queste precisazioni a chi di competenza nel senso che
noi invitiamo, se è stata rilasciata concessione alla revoca e invitiamo di pari a passo l’
ufficio tecnico a rimodulare quel parere positivamente espresso. L’ altra cosa che mi
permetto di avanzare, signor Presidente, perché non se ne può più, è il problema della
spiaggia libera che non riguarda soltanto Lido Azzurro ma chiunque nel tempo è stato
titolare di concessione per un determinato metraggio ma di fatto se ne è appropriato di altri
perché nessuno mai ha verificato l’ esatta consistenza della superficie occupata o assentita
e allora io chiedo, visto che siamo in inverno e prima della prossima stagione, che si
faccia una verifica con i nostri Vigili Urbani accompagnati da quelli del demanio marittimo,
della Capitaneria per capire esattamente di quanti metri quadrati ciascuno di questi
stabilimenti, Baracche ecc. si sono appropriati e se corrispondono alle concessioni
regolarmente avute. Bisogna farla questa verifica anche perché nel tempo abbiamo visto
come gli stabilimenti soprattutto in quella zona sono cresciuti in maniera abnorme, oltre
agli stabilimenti balneari che è giusto che ci siano ed offrano servizi ai turisti ed ai bagnanti,
abbiamo autorizzato nel tempo, non so chi, anche delle baracche, abbiamo autorizzato l’
Hotel HELIOS, che già dispone di per sé di una spiaggia che è all’ interno di un sistema
roccioso,
per realizzare campetti di calcio, di tennis ecc. e lì non ci siamo mai posti il
problema e non ci siamo posti il problema del perché nascono i parcheggi abusivi: perché
non c’è vigilanza, non c’è intervento e soprattutto non c’è una vera e propria gestione di
delle spiagge libere comprese le aree alle spalle della spiaggia stessa. Io credo allora,
signor Presidente, che una revisione in questo senso non faccia male a nessuno chi è in
regola stia tranquillo, chi ha avuto 100mq e ne ha occupati 100 mq è perfettamente in
regola
ma chi impropriamente ha ampliato a dismisura, approfittando di qualche
mareggiata negli anni passati, credo che debba essere rivisitato e riconsiderato. Per
quanto riguarda questa mozione, quest’ atto deliberativo, che sono convinto approveremo
all’ unanimità, deve avere due destinazioni: in primis un invito al dirigente dell’ ufficio
urbanistica a rivedere in autotutela il parere espresso,
motivarlo come si deve e
riconsiderarlo; l’altro nei confronti di chi poi di fatto, preso atto di tutti i pareri espressi,
autorizza vale a dire la Regione Siciliana, l’ assessorato competente e l’ ufficio del demanio
in particolar modo. Questa deve essere la finalità per ribadire le ragioni del nostro impegno
a difesa del nostro territorio. Nel frattempo è giusto riprendere l’ argomento che affrontava il
collega Tiralongo: noi non l’ abbiamo sentita questa cosa nei corridoi ma l’ abbiamo sentito
in Commissione Urbanistica
che non è né un tavolo di bar o di trattoria ma è la
Commissione Urbanistica che precede poi la discussione che stiamo facendo stasera al
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Consiglio Comunale e quando io ascolto una cosa di un tecnico io ho il dovere morale di
dare credibilità a quello che il tecnico mi dice e la cosa grave qual è: mi si dice che si va a
Palermo
e qualcuno dell’ assessorato ha detto che il nostro piano spiagge è nullo;
peraltro mi si dice che è stata esibita una nota inviata all’ Ufficio tecnico del Comune di Noto
che qua non è mai arrivata però ce l’ hanno a Palermo con la ci dicono che nelle more
dell’ acquisizione del VIA VAS quel piano spiagge non è da considerare. Allora delle due l’
una: o abbiamo preso cantonate noi sino all’ altro ieri quando abbiamo considerato
perfettamente legittimo il nostro atto deliberativo perché dovrebbe avere la stessa stregua
di un Piano Regolatore Generale, il Piano Regolatore Generale ai sensi della legge n.71 del
‘78 che quando
si è adottato, pubblicato e viene trasmesso a Palermo consente la
operatività in determinate zone purché ci sia la fase di adozione e trascrizione degli atti; noi
col piano spiagge siamo nella stessa identica situazione, approvazione e trasmissione però
non abbiamo avuto mai un decreto finale che approva quello che il Consiglio ha deliberato e
addirittura ci si dice che quello che abbiamo fatto è nullo. Io credo che attorno a questo
argomento bisogna stare attenti, chiedere un incontro urgente con Palermo, acquisire
quegli elementi che non consentono l’ applicabilità di quel piano spiagge diversamente noi’
avremo sempre torto e continueremo a subire deturpazioni nel nostro territorio; chiunque
viene
e vuole fare un investimento nella nostra fascia costiera si rivolge a Palermo,
vogliamo viene autorizzato con tutti i pareri acquisiti tranne forse quello del comune di Noto
e diventa operativo, noi non possiamo neanche pronunciarsi perché non abbiamo un
piano spiagge. Presidente non so se sono stato chiaro sull’ atto deliberativo deve essere
articolato nel seguente modo:1) un invito al dirigente che ha formulato parere favorevole a
rivisitare secondo le indicazioni del Consiglio comunale e nel rispetto dei propri deliberati
assunti con atti deliberativi a riconsiderare il parere favorevole espresso; 2) indirizzare l’
atto deliberativo alla Regione affinché anche per il futuro non si permetta di prevaricare
quelle che sono le funzioni del Consiglio comunale e quindi l’ autonomia di un Consiglio
comunale; 3) verificare le esatte dimensioni assentite attraverso concessione rilasciata
nel tempo a tutti i titolari non solo di stabilimenti balneari ma di tutte le strutture presenti
sulle nostre spiagge.
CONSIGLIERE VENEZIANO
Presidente, io penso che il punto cruciale della discussione sia la contraddizione che noi
abbiamo su questo piano spiagge perché se da una parte è stato approvato dal Consiglio
comunale mi pare nel 2007 dall’ altra questo piano non è mai stato adottato e quindi
approvato poi dall’ Assessorato regionale competente. Noi ci siamo trovati in quest’ Aula più
volte a dare diniego rispetto a nuovi stabilimenti nelle zone della pre-riserva, in zone di
pregio archeologico proprio perché non previste da questo piano spiaggia; adesso noi
diamo lo stesso diniego
viceversa perché questi stabilimenti sono previsti nel piano
spiagge che in questo caso sarebbe adottato e quindi preso in considerazione. C’è questa
contraddizione da cui si deve uscire, ogni volta che abbiamo discusso di questi argomenti
per quanto riguarda gli stabilimenti che abbiamo voluto intendere da non concedere,
l’abbiamo fatto come indirizzo politico però una materia così importante deve essere
regolamentata e queste regole devono essere chiare e non possiamo attuare delle regole
per alcuni casi in un modo e poi utilizziamo un altro metro per altre situazioni; è chiaro che
il nostro intendimento e la nostra linea politica è quella di dare massima fruizione delle
spiagge pubbliche ai nostri concittadini, ai nostri turisti, alle persone che vogliono fruire
della spiaggia e questo è quello che sempre abbiamo fatto in aula e che continuiamo a
portare come elemento fondamentale ma dall’ altra parte se vogliamo avviare un processo
virtuoso che riguarda anche l’ attività imprenditoriale legata alle agli stabilimenti balneari e
comunque alla fruizione delle spiagge, dobbiamo far sì che questi strumenti siano validi e
che abbiamo delle regole ben precise. Noi dobbiamo capire, visto che c’è anche una
modificazione dell’ assetto strutturale delle spiagge, come poter armonizzare meglio questi
stabilimenti e come distribuirli meglio nella nostra costa; se c’è il problema di questo studio
di impatto ambientale e se è questo il problema principale, dobbiamo avviare senza dubbio
un’ interlocuzione con l’ Assessorato competente, lo dovevamo fare già da tempo ma a
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questo punto diventa un elemento fondamentale perché avremo altre richieste e non solo
perché si restringe la spiaggia ma anche perché la nostra costa è giustamente attrattiva dal
punto di vista imprenditoriale. Non dobbiamo penalizzare e dire che chi vuole fare impresa
è da considerare un nemico, noi dobbiamo prevedere e progettare il piano spiaggia a
questa funzione chiaramente delle aree pubbliche delle aree da riservare alla fruizione
privata. In questo in questo caso dobbiamo pensare a questa mozione e a sottolineare
quello che è l’ aspetto di indirizzo politico che vogliamo dare però dobbiamo pensare anche
ad altri aspetti : si parlava ad esempio della spiaggia sotto il muraglione, lì si parla di
ripascimento ma se rimangono quei detriti, la spiaggia non tornerà mai più in quell’ area
quindi si deve pensare alla rimozione di quei detriti per potere consentire appunto la
fruizione di quell’ area. Sono quindi assolutamente favorevole alla mozione però che
questa sia il primo passo per avviare questa fase di verifica di quel piano spiagge ed
eventualmente come abbiamo più volte detto di una rimodulazione del piano spiagge in
base alle nuove esigenze sopravvenute
CONSIGLIERE FRASCA
Presidente, signor Sindaco, signori Consiglieri. Non mi dilungherò perché il Sindaco sull’
argomento è già abbastanza preparato e con delle novità riguardo all’ argomento.
Nessuno vuole penalizzare chi fa iniziativa privata però è chiaro che delle regole vanno
considerate tenendo conto che
dalle nostre parti queste attività vengono gestite in
maniera diversa che altrove dove la concessione è rivolta a dare dei servizi ai cittadini,
servizi che tutti vorremmo anche a Lido, qui invece viene intesa nel senso che noi diamo
la spiaggia come se fosse privata ma la spiaggia non è di proprietà dei residente né può
essere di proprietà degli imprenditori. Gli imprenditori debbono fare dei servizi per cui li
dobbiamo agevolare e incentivare perché danno lavoro, creano sviluppo e migliorano tutto
l’ insieme ma il pubblico e il privato deve poter coesistere, parliamo di una zona dove da
una parte l’ erosione ha portato via tutta la sabbia e consegnando all’ ampliamento dello
stabilimento quella porzione di spiaggia per
i cittadini diventa impraticabile tutto il tratto
che va dall’hotel HELIOS fino alla 3 scaletta. Vediamo intanto cosa succederà più avanti:
ad esempio non sono d’ accordo con quello che sosteneva il Consigliere Veneziano ma
penso che anzi i detriti che ci sono possano forse riparare la porzione di muro vecchio
perché può essere
anche quello; sabato scorso ho fatto il bagno proprio lì perché c’ era
la sabbia che ricopriva tutte quei detriti, la sabbia si sposta continuamente ed è lì che noi
dobbiamo intervenire con questo progetto di ripascimento. Ora non so se tra le righe avete
letto cosa ha detto l’ ing. Favaccio in Commissione urbanistica; ci sono due progetti in
itinere: uno riguarda la zona di erosione da Balata a Scogli Bianchi ma questa
Amministrazione è, soprattutto io con alcuni miei amici, siamo parecchio impegnati su
questi idea del ripascimento
della spiaggia e su questo l’ amministrazione l’
Amministrazione comunale ci sta lavorando seriamente già con degli studi fatti però
questo di là da venire perché dobbiamo ripristinare in una città che ormai è diventata un
polo turistico molto attrattivo, dobbiamo avere un Lido altrettanto attrattivo. Nell’ immediato
c’è il problema di rendere la spiaggia fruibile anche a tutti i residenti e ai cittadini quindi io
sono affinché si chieda alla Regione di revocare questo atto per cui sono d’ accordo con
la mozione.
SINDACO
Signor Presidente, arriviamo tardi su un argomento che ha bisogno di essere trattato in
maniera completa e che ci può dare spunto per le fasi successive al di là del contesto in
base a ciò che è accaduto recentemente. Su questo argomento ci stiamo confrontando
dal lontano agosto 2011 quando per contrastare la possibilità di insediamento in terra di
Colonna Pizzuta, cioè nella zona di contrada Pizzuta, nella zona di mare prospiciente la
zona archeologica, abbiamo contrastato in questa sede, l’ Amministrazione come proposta
ma principalmente il consesso civico, l’ insediamento di questo stabilimento. Da quello
studio già in quella delibera di Consiglio comunale del 2011 si tracciava un quadro
completo su questa vicenda perché e adesso arriviamo ai giorni nostri, partiamo da quella
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che è l’ approvazione che avete detto tutti e che condivido del nostro PUDM , del nostro
Piano Spiagge, con una delibera di Consiglio comunale del 310Marzo 2007. Questa
delibera è stata approvata e mandata all’ Assessorato Regionale -Territorio ambiente - e
successivamente, circa un anno dopo, a novembre del 2008, il demanio comunica che è
stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il D.L. n.152 del 2006 che trova applicazione in
Sicilia nella fattispecie esclusivamente per il discorso che riguarda la richiesta della VIA
VAS. A maggio del 2009, quindi stiamo parlando dell’ anno successivo, viene pubblicata la
legge regionale n.6 del 15 Maggio 2009
che all’ art. 59 dispone: “I piani e i programmi
che sono stati deliberati dal Consiglio comunale prima del 31/07/2007, noi abbiamo
approvato il 31 Marzo 2007 quindi ci siamo, non sono assoggettati all’ applicazione delle
disposizioni in materia di VAS contenute nel medesimo decreto legislativo ma si concludono
secondo la normativa regionale previgente in materia urbanistica e di valutazione
ambientale”. La norma del 2009 quindi dice che tutto quello che è avvenuto prima del
31/07/2007 passa così com’è; per tutto il resto bisogna fare una serie di cose fra cui
quelle previste dal D.L. n.152/ 2006 e quelle che vedremo più avanti che sono considerate
le nuove linee guida e che è il D.A. n.95/2011. In data 02/07/2009, appena è uscita questa
norma del 15 Maggio, quindi subito dopo la pubblicazione e l’ entrata in vigore della
norma, il nostro Ente
richiede di ripristinare l’ iter di approvazione che pensavamo
momentaneamente sospeso, visto l’ introduzione di questo decreto, dal momento che
rientriamo nella casistica del’ approvazione al 31 marzo di poter andare avanti e per
ottenere l’approvazione del nostro testo. Già nell’ agosto del 2011 lo diceva il Consiglio
comunale ma se lo dice il Consiglio comunale vale per il Sindaco, per l’ assessore e per l’
Amministrazione tutta, che ai sensi dell’ art. 19 della legge regionale n.71 del ’78, trascorsi
i termini di legge circa più di un anno in questi casi riguardano le pianificazioni il PUDM
doveva ritenersi operativo; se questo l’ abbiamo detto nell’agosto del 2011 in Consiglio
comunale, facendo tutto questo excursus, vale per
me, vale per altri, per cui in questi
anni si sono succeduti vari tentativi e noi abbiamo cercato di mettere pezze mentre
eravamo legittimati da un atto che è operativo anche se datato al marzo del 2007Non è
vero che non esiste una comunicazione della Regione perché lo scorso Agosto 2015 l’
assessorato ha scritto proprio sul nostro PUDM dicendo che sono state approvate le linee
guida con D.A. n.95/2011 ma che al di là di questo bisogna rivedere il nostro piano
spiagge, ci dicono come rivederlo e ci dicono anche che comunque con D.A. n.134/2014,
in applicazione della direttiva europea Bolkestein che ha concesso la proroga di tutte le
concessioni attualmente in vigore al 31/12/2020, quindi le concessioni già in essere in base
a questa direttiva europea recepita dall’ Italia e dalla Regione Sicilia hanno fatto slittare
tutte le concessioni in essere alla data del D.A. 2014 al 31/12/2020. Dico questo perché
serve a fare quello che diceva lei, consigliere Bosco, serve a fare quello che ad Aprile,
quando tutti iniziano a montare le proprie strutture e quando purtroppo il gioco delle
correnti non sappiamo a chi ha dato e a chi tolto, dobbiamo fare una nota alla delegazione
spiaggia di Avola che è competente per il nostro territorio pregandola di voler fare una
verifica, in base alla concessione depositata presso la sua struttura, per accertare se
qualcuno ha preso più spazio del dovuto;
quindi quello che dice lei è sacrosanto e
dobbiamo farlo nostro, lo dobbiamo fare, non certo ora perché non ha senso ma ad Aprile
può avere una sua valutazione. La nota quindi dice che alla luce e di quanto sopra
comunicato dovranno essere fatte delle integrazioni al nostro piano spiagge, integrazioni
che ovviamente devono essere fatte entro la fine ottobre, dopo 60
da questa
comunicazione. Cosa bisogna fare in questo momento? secondo me bisogna sgombrare il
campo, anche con una sorta di interpretazione o di parere legale
fatto da un
amministrativista o fatto dal nostro legale vedremo se l’ argomento è particolarmente
impegnativo o meno, dalla validità o meno di quello che è l’ art.19 della legge n. 71 del ’78
che dice
che trascorsi X giorni dalla pianificazione si deve considerare, se non c’è
risposta, approvato il nostro piano spiagge previsto da quella situazione. Fermo restando
e lo dico con molta onestà e con molto rispetto, che è vero che noi siamo organo politico
però io posso dire in maniera molto corretta che, quando vengo interpellato su certe cose,
do l’ indicazione, nel rispetto delle norme, che l’ organo amministrativo deve compiere; io
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qua lo dico , lo ripeto e lo affermo non sono stato messo a conoscenza del rilascio di una
sorta di parere urbanistico richiesto dall’ ARTA e che è stato poi preso a supporto della
nuova concessione dei 500 mq fatta al Lido Azzurro, io non ne ero a conoscenza, l’
argomento mi è stato presentato da molti di coloro che abitano a Lido di Noto, in quelle
zone della piazza, nella zona di via Martino, mi sono interessato ed ho visto che c’ era
questo parere non ero stato assolutamente coinvolto in questa cosa ma è giusto anche
così perché se il dirigente dell’ ufficio ritiene che urbanisticamente andava rilasciato è
giusto che sia stato rilasciato; certamente in base all’ escursus che ho fatto io, in base agli
atti ufficiali presenti in questa Amministrazione, un minimo di prudenza nell’ adottare un
atto del genere doveva essere acquisito. Cosa porto io in più alla problematica? porto il
fatto che è partita già una richiesta di revoca nel senso che lo stesso funzionario che ha
lasciato il parere mettendo dentro delle motivazioni in parte anche molto condivise che
riguardano lo stato che è andato sempre più penalizzandosi rispetto a dicembre 2014
quando fu rilasciato questo parere, ha chiesto all’ assessorato e ha scritto anche alla ditta di
revocare il parere rilasciato il 22/12/2014 adducendo tutta una serie di circostanze e di
attenuanti . Quindi così come l’ha rilasciato, lo stesso funzionario oggi chiede di revocare
quel parere. E’ ovvio che bisogna capire se questo aspetto determinerà da parte dell’
ARTA una revoca dalla concessione ma oltre a questo bisogna capire in tempi
contenutissimi, per i motivi che dicevo prima, se, in base alle norme che si sono succedute
nel tempo e in base a quello che è l’ escursus che ho fatto, oggi il nostro piano spiagge è
operativo. Da quello che ho capito con la nota del 3 Agosto 2015 per la Regione non è
operativo per cui se è operativo bene che ne prenda cognizione anche la Regione se
invece non è operativo bisogna fare in modo di integrare così come previsto e come scritto
nella direttiva del 2011.Quindi se il nostro piano spiagge è, ai sensi delle norme, un piano
spiagge operativo questa lettera ci dà solo un “assist” e ci dice che dobbiamo velocemente
procedere alla revisione che non è legata alla tempistica perentoria 90 giorni ma è una
revisione in cui possiamo dire: Visto che il nostro che il nostro piano spiagge è operativo,
chiediamo che post direttiva Bolkestein del 31/12/2020, le aree X, Y e Z possono essere
escluse dal piano spiagge perché nel nostro piano spiagge del 2007 sicuramente ci sono gli
stabilimenti attualmente occupati. Loro quindi vogliono la fase successiva però rientra in un
aspetto di revisione entro 2020 e la revisione non può prescindere dal VIA VAS e da tutto il
procedimento necessario per poterlo realizzare. Quindi delle due l’ una: o noi dobbiamo
correre perché altrimenti ci troveremo senza piano spiagge, alla luce di quello che dice la
Regione fermo restando che la Regione si è svegliata dopo la bellezza di 8 anni, oppure il
piano spiagge è OK e noi diciamo che ciò che è indicato nella direttiva del 2011 sarà
oggetto di attenzione nella revisione del piano spiagge che è in lavorazione visto che entro
il 2020 bisognerà farlo perché scadendo la proroga della Bolkestein possono cambiare gli
equilibri. Io da domani mi attiverò con gli uffici di riferimento ma anche con l’ Avvocatura
perché questa sorta di equivoco venga giuridicamente determinato; mi ricordo che
qualche mese, allora c’ era il giovane Assessore di Rosolini al territorio e ambiente, io ho
avuto un colloquio con il dott. Di Martino il quale mi ha rassicurato dicendomi: visto che
questo piano spiagge è ancora in una sorta di limbo non si preoccupi, Sindaco, che
qualsiasi tipo di attività e di richiesta deve passare attraverso la richiesta di un parere da
parte del Comune di Noto; oggi non me la posso prendere con il dott. Di Martino al quale
ho spedito un’ altra e-mail dove gli ricordo sempre di sottopormi i vari cambiamenti perché il
parere del Comune di Noto l’ ha avuto quindi
ha rispettato l’impegno di non fare nulla
senza il parere del comune di Noto ma noi a dicembre un l’ abbiamo dato. Allora io ho
rimandato una e-mail al dott. Di Martino pregandolo di attenzionare
qualsiasi tipo di
concessione alla valutazione del Comune di Noto e non andare a briglie sciolte e in
autonomia però in questo caso specifico io non gli posso dire niente perché un parere di
regolarità urbanistica, anche se un po’ generico, l’ha avuto anche se parlare di regolarità
urbanistica quando diciamo tutti che il piano spiagge è operativo mi pare una forzatura. In
ogni caso la posizione può essere sanata perché c’è una lettera dello stesso soggetto che
ha dato il parere che dice: signori sono cambiati i presupposti e la novità è questa. La
mozione ha sempre senso perché impegna l’ Amministrazione ed è importante però
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depennerei la parte in cui si chiede, come diceva lei Consigliere Bosco, all’ ufficio di
revocare la cosa perché è già presente mentre mi sembra di grande valenza il fatto di
chiarire l’ aspetto legato alla validità o meno del PUDM e nel caso di accelerare i processi
chiesti
dall’ ARTA
per mandare la documentazione che hanno richiesto con nota
0308/2015.
CONSIGLIERE TIRALONGO
volevo solo dire che
questa nota e l’ operatività e l’ efficacia delle piano spiagge
potrebbero non essere in contraddizione perché l’operatività e l’ efficacia scattano nel
momento in cui scadono i termini per l’ ente regionale per approvare il piano spiagge così
come avviene per tutti gli strumenti urbanistici ma solo ai fini delle misure di salvaguardia
cioè io, ente locale, nelle more che tu, Regione, mi approvi il mio strumento urbanistico
dato che hai fatto scorrere i tempi, io comunque mi debbo salvaguardare e quindi quell’
operatività ed efficacia valgono solo ai fini delle misure di salvaguardia per cui questa nota
potrebbe anche non essere in contraddizione con l’operatività di efficacia del piano spiagge
e serviranno solo degli aggiustamenti in corso d’ opera ai fini dell’ approvazione. Noi non
abbiamo mai comunicato alla Regione che il comune di Noto ritiene quel piano operativo
ed efficace e questa è un’ altra contraddizione in quanto l’ufficio tecnico avrebbe dovuto
fare propria quella delibera del Consiglio comunale.
CONSIGLIERE BOSCO
al fine anche di rendere operativo ciò che stiamo discutendo, preso atto di quella nota fatta
dal dirigente dell’ ufficio urbanistica che in pratica tende a riconsiderare ciò che era stato il
parere favorevole espresso nel dicembre 2014, bisogna fare evidenziare degli ulteriori
elementi, signor Sindaco: stiamo parlando non di un allargamento su un’ area qualsiasi a
ridosso dello stabilimento preesistente ma stiamo parlando di un’ area di sedime che
riguarda il vecchio CHALET e la sua passerella che erano fatti in muratura e che
presupponevano sicuramente o una concessione o
un titolo di proprietà mentre la
Regione forse non sa che è stato demolito lo chalet e siccome l’ abbiamo inserito fra le
cose che potremmo realizzare bisogna sostenere quest’eventualità e comunque io credo
che assieme a questa nota che è stata inviata a Palermo, nella discussione epistolare che
avremo modo di fare con Palermo occorrerà allegare l’ atto deliberativo con un
pronunciamento unanime che tende alla revoca di quanto già concesso in ampliamento
alla struttura esistente. Credo che non faremmo male anzi rafforzerebbe il concetto che è
stato stasera espresso.
SINDACO
nella mozione che voi avete firmato ci sono tre punti: il primo punto, secondo me, può
essere ripreso con una piccola correzione e quindi dove dice: il consiglio comunale chiede
al demanio marittimo e all’ Assessorato Territorio e Ambiente di valutare se esistono i
presupposti alla revoca della concessione rilasciata io aggiungerei: chiedere di revocare
la concessione rilasciata alla luce della nota del ….; il secondo punto non ha senso perché
era la richiesta fatta all’ufficio tecnico ed è superata; il terzo punto diventa importante
perché voi dite all’ Assessore Territorio ed Ambiente di procedere urgentemente ad
approvare il piano spiagge adottato da questo Consiglio comunale nella seduta del
29/03/2007 alla fine di ripristinare la certezza del diritto, garantire legittime aspettative di chi
vuole intraprendere o espandere un’iniziativa privata nel territorio possiamo anche lasciarlo
e citare le norme di legge per cui stiamo chiedendo tutto ciò vale a dire ai sensi dell’ art. x
in quanto ai sensi del decreto legislativo si diceva…… per cui lo mettiamo davanti al fatto
compiuto.
CONSIGLIERE BOSCO
La nota dell’assessorato tutto sommato aiuta e le cose che abbiamo detto perché significa
una rivisitazione delle concessioni già assentite e far partire già ad Aprile gli accertamenti
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tesi e finalizzati a quanto veramente occupato e se
avute.
questo corrisponde alle concessioni
CONSIGLIERE VENEZIANO
io penso che in questa ultima dicitura dobbiamo prendere in considerazione la nota, la
risposta il parere che ci dà la Regione che ci dice di integrare. Se noi chiediamo l’
approvazione del piano spiagge e loro ci dicono che dobbiamo integrare l’atto deve essere
comunque subordinato a questa integrazione perché viene richiesta e fra l’ altro ci danno
tre mesi che stanno quasi scadendo.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
il secondo punto che invita l’ ufficio tecnico del Comune di procedere alla tutela alla revoca
pensavamo di lasciarlo perché siccome la revoca è stata fatta stamattina, avendo la
stessa data dà forza anche all’ atto dell’ ingegnere perché è un atto che viene anche dal
Consiglio comunale
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Legge la nota da inviare all’ufficio tecnico del comune di Noto e all’assessorato regionale
con la richiesta di revoca della concessione rilasciata; invita quindi la dott.ssa cartelli a
procedere con la votazione per appello nominale che da il seguente risultato:
Presenti. 12
Assenti: 8 ( Pintaldi – Scatà – Trombatore – Pennavaria – Mauceri – Crescimone –
Burgaretta – Ferrero)
Voti favorevoli 12
IL CONSIGLIO COMUNALE
APPROVA
all’unanimità dei consiglieri presenti la mozione proposta dai consiglieri: Tardonato
Carmelo, Bosco Giuseppe, Amaddio Michele, Trombatore Giuseppe e Tiralongo Aldo
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
esauriti gli argomenti all’ ordine del giorno dichiara sciolta la seduta alle ore 22.20
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Il Presidente
________________
Il Consigliere Comunale
Il Segretario Generale
_______________________________
_______________________________
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
_________ Il presente atto è stato Il sottoscritto Segretario certifica, su conforme attestazione
dell’Addetto, che la presente deliberazione:
pubblicato all’Albo on-line
E’ stata pubblicata all’Albo on-line il giorno
il ________________
__________ e vi rimarrà per 15 gg. consecutivi.
E’ rimasta affissa all’Albo on-line per 15 gg. consecutivi
e fino al ________________
dal _________________ al ____________________
Il Responsabile dell’Albo
lì, _____________________
Il Segretario Generale
__________________________
_______________________
ATTESTAZIONE DI ESECUTIVITA’
Non soggetta a controllo preventivo di legittimità (art. 15 comma 1 L.R. 44/91 come sostituito art.4 L.R.
23/97)
Divenuta esecutiva il ________________decorsi 10 giorni dalla pubblicazione ai sensi dell’art.12 comma 1
L.R. 44/91.
Dichiarata immediatamente esecutiva dal Consiglio Comunale.
L’impiegato responsabile
_________________________________
Il Segretario Generale
_______________________________
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