Ridurre-gli-apporti-di-fertilizzante-e-migliorare-lattività

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Ridurre-gli-apporti-di-fertilizzante-e-migliorare-lattività
Ridurre gli apporti di fertilizzante e migliorare l'attività biologica
del suolo mediante la trasformazione in compost
del legno di potatura del vigneto
Tipo di Applicativo:
Ambito:
Proposto da:
Formativo
Vigneto
CRA – VIT
Alcuni sottoprodotti del vigneto possono essere reintegrati nel complesso sistema produttivo
della vite con effetti benefici sui caratteri fisico, chimici e microbiologici del suolo, permettendo di
ridurre gli apporti esterni e di rendere l’attività viticola sempre più sostenibile.
L’importanza della sostanza organica nel suolo è conosciuta da tempo, perché in grado di
determinare effetti positivi sulla ritenzione idrica, capacità di scambio cationico e dotazione
minerale.
Assieme agli effetti positivi sul suolo (non ultimo lo stato di aerazione in contrasto con il suo
compattamento e di conseguenza una piena efficienza degli apparati radicali), l’utilizzo del compost
da sarmenti permette di ridurre fino al 40/50% l’apporto di elementi minerali (sia per il suo apporto
nutritivo che per una migliore attività biologica e radicale) e di contribuire a mitigare gli effetti dei
gas serra attraverso il sequestro della CO2 nel suolo.
Nonostante i suoi indiscutibili benefici, il contenuto in sostanza organica nei vigneti, soprattutto
negli ultimi anni, sta diminuendo sia per un mancato reintegro da parte dell’agricoltore che per
l’aumento delle temperature che favoriscono la sua ossidazione.
L’obiettivo finale della ricerca è quello di indirizzarci verso un modello di “autosufficienza”
e di “well being radicale” del vigneto attraverso un approccio di conduzione più sostenibile, ma
comunque attento ai risultati qualitativi e produttivi.
Proprio in relazione a queste problematiche e per migliorare il risultato produttivo e qualitativo del
vigneto, è stata condotta una sperimentazione su Cabernet s. nel quinquennio 2009/2013
apportando, in primavera e con un leggero interramento, un compost ottenuto da sarmenti di
potatura a due dosaggi (2 t/Ha e 4 t/Ha).
Il compostaggio del legno di potatura inizia con la raccolta dei sarmenti mediante trituratore munito
di pick-up (es. Berti Picker C). La macchina operatrice permette di raccogliere solamente i tralci di
potatura evitando di tagliare, mescolandola, l’erba al suolo eventualmente presente.
Le operazioni di triturazione vanno fatte, possibilmente, man mano che si procede con la potatura
evitando di lasciare troppo tempo i sarmenti a terra che, altrimenti, si disidraterebbero ritardando
l’avvio della fermentazione.
La dimensione ideale del trinciato deve variare tra 4 e 8 cm circa e va raccolto ad un’umidità di
circa 40 – 50 %. In questa operazione va attentamente evitata la presenza di parti legnose di età
superiore ai 3 anni, in quanto forte sede dei funghi del mal dell’esca.
Una volta raccolti, i sarmenti trinciati vengono posti in cumulo (circa 4 metri di altezza per
altrettanti di diametro) all’aria aperta senza alcuna copertura. Il materiale così accumulato presenta
un grado di sofficità e di aerazione ottimale per l’innesto dei processi fermentativi (aerobici).
Dopo circa 7–10 giorni, la temperatura raggiunge i 60–70 °C, sanitizzando il materiale da eventuali
patogeni presenti (es. escoriosi). Dopo questa prima fase, in cui il materiale subisce un rapido
attacco microbico delle molecole semplici (zuccheri), c’è un rallentamento della velocità di
fermentazione accompagnato da una leggera disidratazione del cumulo.
Prima che si arrivi ad un arresto della fermentazione, temperature < 30 - 35 °C circa, è necessario
favorire il ribaltamento (con benna o pala meccanica) e la reidratazione. A distanza di circa 30
giorni dal primo ribaltamento/reidratazione sarà bene ripetere nuovamente l’operazione per far
ripartire la fermentazione del cumulo. I cumuli, poi, vanno posizionati in luoghi dove evitare
l’eccessiva insolazione e reidratati con acqua durante i periodi siccitosi.
Il compost è pronto (terriccio con odore di bosco) quando non si riconosce più il materiale di
partenza (circa 6 – 8 mesi dopo la raccolta). I caratteri più importanti della matrice secca del
compost da sarmenti sono i seguenti: C 39 – 43 %ss, N 1,4%ss, C/N 28 – 32. Il compost viene poi
distribuito a spaglio sulla superficie di tutto l’interfilare, in autunno o in primavera, e il terreno
lavorato (es. fresatrice) per 4 - 5 cm per favorirne l’interramento.
I risultati del quinquennio hanno evidenziato come già nel primo anno vi sia stato un
significativo incremento nello sviluppo vegetativo della pianta (mediamente +30%), questo senza
alterare l’equilibrio vegeto-produttivo (indice di Ravaz), in quanto si è assistito anche ad un
aumento della produzione sempre nell’ordine del 30% circa (in particolare per la tesi a 4 t/Ha).
Questo effetto è da ricondurre ad un miglior equilibrio generale di nutrienti che, soprattutto nel
periodo della fioritura, può aver influito positivamente sulla percentuale di allegagione.
L’analisi dei contenuti zuccherini, acidi e in sostanza colorante dei mosti non hanno evidenziato
differenze significative tra le tesi e il testimone, nonostante il sostenuto incremento produttivo.
Inoltre, per entrambi i trattamenti c’è stato un effetto positivo sul contenuto di carbonio e azoto
nella biomassa microbica del suolo, in altri termini incremento della biomassa stessa.
I risultati hanno permesso di riqualificare il legno di potatura che, da sottoprodotto
“ingombrante e spesso inutilizzato”, è diventato risorsa permettendo di migliorare contestualmente
le proprietà agronomiche e biologiche del suolo, con positivi effetti sulle prestazioni del vigneto.
Nello specifico l’applicativo prevede:
-
Il compostaggio dei sarmenti di potatura (verranno quantificate le rese ottenibili dai diversi
modelli di allevamento della vite);
L’utilizzo del compost come ammendante al suolo per migliorare la risposta produttiva e
qualitativa della pianta in alternativa ad una concimazione chimica.
I benefici effetti sulla massa microbica del suolo
Gli effetti sulla distribuzione degli apparati radicali