la giunta comunale delibera - Tregua Olimpica

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la giunta comunale delibera - Tregua Olimpica
LA GIUNTA COMUNALE
VISTA
-
la comunicazione del Presidente dell’ANCI Veneto, pervenuta al Comune di
Montebelluna in data 19 maggio 2004, prot. n. 19.060, con la quale i Comuni soci
vengono invitati all’approvazione di documenti a favore della “Tregua olimpica”;
-
l’imminenza della cerimonia che darà apertura ufficiale ai giochi olimpici di Atene,
prevista per il 13 agosto 2004;
RITENUTO
-
che la “Tregua olimpica”, che invita l’umanità ad abbandonare i conflitti e a scegliere la
collaborazione e il dialogo come mezzi per la costruzione di un mondo non violento, è
uno strumento di pace oggi di grande attualità;
-
che la “Tregua olimpica” costituisce una valida strada per implementare nel territorio una
reale coscienza di pace, nonché per sensibilizzare Governo, Amministrazioni Regionali e
federazioni atletiche a utilizzare e sostenere tale strumento di pace;
VISTO l’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, ai sensi del quale una proposta di delibera
di Giunta che sia mero atto di indirizzo non necessita di pareri;
CON VOTI unanimi favorevoli espressi nelle forme di legge dai componenti della Giunta
presenti e votanti,
DELIBERA
1. di approvare il documento “Tregua olimpica”, allegato sub “A”;
2. di dare divulgazione alla notizia della sua approvazione tramite invio della presente
deliberazione
all’indirizzo
e-mail
[email protected],
al
fine
della
pubblicazione sul sito www.treguaolimpica.peacewaves.org.;
3. di trasmettere per conoscenza copia della presente delibera alla sede dell’ANCI Regionale.
ALLEGATO “A”
l'appello
· Appello per il rispetto della Tregua
Olimpica
Ispirandoci alle parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan:
"together, the Olympics and the United Nations can be a winning team. But the
contest", he added, "will not be won easily. War, intolerance and deprivation continue
to stalk the earth. We must fight back. Just as athletes strive for world records, so must
we strive for world peace".
He considers it a matter of great significance that the International Olympic Committee
revived the ancient Greek tradition of the Olympic Truce, calling for all hostilities to
cease during the Games. The Secretary-General joins the United Nations General
Assembly "in urging all those at war to observe the Olympic Truce. This may sound
unrealistic", he said, "but as any athlete will tell you, nothing happens without a
dream"...
(by Fred Eckhard, Spokesman for the Secretary-General of UN - Millennium Forum,
September 1 - 11, New York)
Noi popoli delle Nazioni Unite
· Considerata la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo 10-12-1948;
· Considerata la Carta delle Nazioni Unite 1945;
· Considerata la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia 1989;
· Considerata la carta dei diritti fondamentali dell’UE 12/2000;
· Considerata la carta olimpica;
· Considerato il codice etico del CIO;
· Considerata la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/48/11
del 1993 per il rispetto della Tregua olimpica durante le Olimpiadi invernali ed estive;
· Considerata la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/50/13
del 1995 per il rispetto della Tregua olimpica durante i Giochi Olimpici di Atlanta ‘98;
· Considerata la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/52/21
del 1997 per il rispetto della Tregua olimpica durante i Giochi Olimpici invernali di
Nagano ‘98;
Considerata la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/54/34
del 1999 per il rispetto della Tregua · olimpica durante i Giochi Olimpici di Sydney
2000, sponsorizzata da 180 paesi membri su 189;
· Considerata la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/56/75
del 2001 per il rispetto della Tregua olimpica durante i Giochi Olimpici invernali di Salt
Lake City 2002, sponsorizzata da 166 paesi membri su 189;
· Considerata la Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/RES/58/6
del 03.11. 2003 per il rispetto della Tregua Olimpica durante i Giochi Olimpici estivi di
Atene 2004, votata da 188 paesi su 191;
· Considerata l'Agenda 21 del Movimento Olimpico del 12 giugno 1999 che vuole
incoraggiare i membri del Movimento Olimpico a ricoprire un ruolo attivo nei processi di
sviluppo sostenibile per il nostro pianeta;
· Considerato l'Accordo di cooperazione tra IOC -Comitato Olimpico Internazionale- e
IPC -Comitato Paralimpico Internazionale- siglato a Sydney il 20 ottobre 2000;
· Considerato l'Accordo di cooperazione tra IOC -Comitato Olimpico Internazionale- e
IPC -Comitato Paralimpico Internazionale- siglato nel giugno 2001;
· Considerata la dichiarazione comune del Papa Giovanni Paolo II e di Sua Beatitudine
Christodoulos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia dal Bema (Podio) di S. Paolo
l’apostolo delle genti dall’Areopago di Atene il 04.05 2001;
· Considerato lo statement nella conferenza contro il razzismo, la discriminazione
razziale,la xenofobia e l’intolleranza di Durban (South Africa) del 01.09 2001;
· Considerata l’adesione alla Tregua Olimpica da parte della FIFA il 14.10. 2003
· Considerata la carta d’intenti del TOROC per le olimpiadi invernali del 2006;
· Considerata l’appello a favore del rispetto della Tregua Olimpica durante i Giochi
Olimpici di Atene 2004 lanciato dai vertici UE a Bruxelles il 12.12. 2003;
chiediamo
1. di mutare l'art. 1 della carta olimpica riconoscendo la Pace come diritto
fondamentale dei popoli ed inserendo il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione
delle controversie internazionali;
2. che tutti gli stati delle città candidate ad ospitare i giochi non siano impegnati in
nessuna guerra né in conflitti armati per tutto il periodo che va dalla candidatura al
termine dei giochi;
3. la sospensione di tutte le attività militari nel periodo dei Giochi Olimpici e Paralimpici
estivi ed invernali, pena l'esclusione dagli stessi;
4. che tutti i paesi che presentano la candidatura ad ospitare i Giochi abbiano
sottoscritto e rispettino i principali trattati internazionali sulla Pace e i Diritti umani,
l'ambiente e non applichino la pena di morte né qualsiasi forma di tortura;
5. di favorire la partecipazione di tutti i "Popoli" ai Giochi e di promuovere il loro diritto
di autodeterminazione e di cittadinanza;
6. che le Olimpiadi siano dichiarate dall'UNESCO patrimonio dell'umanità;
7. che nelle prossime risoluzioni dell'ONU a favore della Tregua Olimpica la durata di
questa sia estesa anche a tutte le Paralimpiadi;
8. Che ogni Youth Camp Olimpico ponga il tema della "Tregua Olimpica" al centro della
sua attività e questa assemblea, costituita dai giovani dai 16 ai 26 anni, ambasciatori
olimpici, assistita da un comitato etico di Nobel per la Pace, Olimpionici, rappresentanti
dei movimenti sociali ...e personalità riconosciute per l'alto impegno per la pace e la
non violenza, osservi, valuti e difenda il rispetto delle risoluzioni dell’UN, indichi e
proponga nuove idee-azioni per la prossima risoluzioni, in particolare si adoperi per il
rispetto della convenzione internazionale dei diritti dell’ infanzia; monitori l’attuazione
dell'"Olympic Social Plan";
9. che tutte le città candidate ad ospitare i Giochi applichino un education program
pubblico volto a diffondere e sviluppare i processi di pace indicati in questa nuova
visione della Tregua Olimpica e si impegnino al fine di far firmare a quanti più Enti
Locali possibili delibere a favore e sostegno della Tregua Olimpica; presentino e
realizzino un social plan. Tale Social Plan conterrà le politiche che il paese ospitante i
giochi intenderà fare a favore dei paesi poveri, dell'ambiente, dei giovani, delle donne,
delle minoranze;
10. di realizzare una carta etica vincolante per tutti gli sponsor olimpici che li "obblighi"
non solo ad un comportamento etico ma li impegni in azioni a favore dei diritti umani.
>> Firma l'appello online