Relazione di parte per il caso di R.A.
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Relazione di parte per il caso di R.A.
Dr. CARMELO GALIPO’ Medico-chirurgo Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni Via Appia Nuova, 153 00182 Roma Tel. 06/45654106-347/3589096 RELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: R. A. Ho ricevuto mandato dalla sig.ra R. A., nata ad A. L. il 14.12.19___ e residente in CG, onde redigere relazione medico-legale di parte, relativamente all’errato trattamento ortopedico di protesizzazione effettuato a carico di spalla destra presso la Casa di Cura “MdG”, e alle conseguenze che ne sono derivate. Scopo della presente relazione è valutare l’eventuale responsabilità medica dei sanitari e della struttura e le conseguenti affezioni patite, l’inabilità temporanea relativa e assoluta e l’eventuale danno biologico. Per attendere a tanto, dopo aver consultato specialista Ortopedico, ho incontrato il paziente ed ho esaminato la documentazione clinica dallo stesso fornitami. LESIONI RIPORTATE ED EVOLUZIONE CLINICA Dalla documentazione clinica e dal resoconto della sig.ra R., risulta che la sua storia clinica iniziava nel Luglio 2011, quando in data 08.07.2011 veniva sottoposta ad intervento chirurgico per sutura artroscopica di lesione non traumatica della cuffia dei rotatori della spalla destra, presso la clinica V. V. di Roma. Dopo una adeguata convalescenza ed un intenso trattamento riabilitativo, la paziente notava un netto miglioramento clinico, con notevole riduzione della sintomatologia dolorosa. Il quadro clinico rimaneva stabile per circa due anni, ma poi compariva nuovamente un dolore crescente con limitazione funzionale progressiva della spalla destra, quale conseguenza di recidiva della rottura della cuffia dei rotatori, sempre per patologia di tipo degenerativo. Nonostante i trattamenti farmacologici e fisioterapici, la sintomatologia non regrediva per cui, in seguito a visita specialistica ortopedica presso la Casa di Cura “MdG”, le veniva consigliato un trattamento chirurgico. Tale intervento veniva effettuato presso tale centro clinico in data 09.03.2015 e consisteva nella applicazione di una protesi anatomica a carico della porzione prossimale dell’omero destro. Tuttavia, l’intervento chirurgico non comportava nessun miglioramento clinico, mentre la paziente cominciava ad accusare violenti dolori alla spalla destra con atteggiamento pseudoparalitico dell’arto omolaterale e tumefazione ingravescente della regione antero-superiore della spalla da lussazione della testa protesica. Si rivolgeva quindi all’Ospedale di Bologna, dove veniva consigliato un ulteriore trattamento chirurgico, consistente nella rimozione della protesi anatomica della spalla destra ed impianto di protesi inversa, data la completa insufficienza della cuffia dei rotatori (“lussazione anteriore della testa protesica in rottura completa inveterata della cuffia dei rotatori”). Tale intervento veniva eseguito presso 2 Il c.t.p. dr. Carmelo Galipò l’Ospedale in data 08.10.2015 (“impianto protesi inversa spalla dx sistema delta X tend De Puy”), con successivo periodo di riabilitazione post-chirurgica. ANAMNESI LAVORATIVA E NON Professione: pensionata casalinga ESAME SUBIETTIVO La paziente lamenta dismorfismo della spalla destra con persistente dolenzia e rigidità, oltre a grave deficit di forza dell’arto. ESAME OBIETTIVO Obiettivamente si osserva cicatrice chirurgica nella regione anteriore della spalla destra e del terzo prossimale del braccio, della lunghezza di cm 15 circa, particolarmente infossata ed ipercromica; grave ipotrofia del cingolo scapolare e del braccio, soprattutto a carico del deltoide; limitazione di oltre la metà di tutti i movimenti, specialmente della intra ed extrarotazione. CONSIDERAZIONI MEDICO-LEGALI Dalla attenta disamina della documentazione sanitaria e dalla storia clinica, risulta evidente il grave errore di indicazione chirurgica commesso al tempo dell’intervento effettuato presso la Casa di Cura “MdG”. In una patologia degenerativa della cuffia dei rotatori, peraltro già sottoposta a precedente trattamento chirurgico, è assolutamente imperativo, data anche l’età della paziente, indicare un trattamento chirurgico che preveda l’impianto di una protesi inversa di spalla. Tale protesi, in assenza della cuffia dei rotatori, utilizza il deltoide 3 Il c.t.p. dr. Carmelo Galipò quale unico muscolo adibito alla abduzione; questo è possibile in base alla configurazione meccanica della protesi stessa. Se nelle lesioni della cuffia dei rotatori si impianta una protesi anatomica, invece, questa non può assolutamente funzionare, dato che l’azione del deltoide non è coordinata con una stabilizzazione della testa omerale contro la glenoide da parte della cuffia dei rotatori. Nel caso in cui, in una lesione della cuffia dei rotatori venga impiantata una protesi anatomica, avremo come unico risultato la lussazione anteriore e superiore della testa omerale, durante il tentativo di abduzione del braccio, come del resto si è verificato nel caso specifico, dopo l’intervento presso la Casa di Cura. CONCLUSIONI MEDICO-LEGALI Dall’attenta disamina della documentazione sanitaria e dall’anamnesi, si evince che la sig.ra R. A., a seguito di intervento di artroprotesi anatomica a carico della porzione prossimale dell’omero destro, ha subito un peggioramento della funzionalità della spalla destra, che ha richiesto un ulteriore intervento chirurgico di rimozione della protesi e sostituzione con protesi inversa, comportando tuttora ipotrofia muscolare e grave limitazione articolare distrettuale. Il tutto comporta una grave ripercussione sulla cenestesi personale e lavorativa e una incidenza negativa su tutte le attività esistenziali. Tale esito è assolutamente addebitabile alla malpractice del chirurgo ortopedico che ha avuto in cura il periziando. Un diverso intervento chirurgico avrebbe ripristinato una funzionalità della spalla destra ottimale e avrebbe evitato il verificarsi di complicanze quali la severa ipotrofia muscolare e le limitazioni funzionali da cui la paziente è tuttora affetta. 4 Il c.t.p. dr. Carmelo Galipò Il danno attuale rilevabile, inteso come grave danno alla funzionalità della spalla destra va interamente risarcito come “maggior danno” in soggetto che con gli esiti “regolari” di una protesizzazione di spalla avrebbe comunque avuto postumi valutabili fino al 7% (in considerazione che la riduzione della validità in una protesi ben messa è rappresentata maggiormente dal danno anatomico-protesico). Il maggior danno sopportato dalla sig.ra R., valutabile nella misura del 18%, va inteso come differenza economica tra l’ 8° e il 25° punto delle tabelle del Tribunale di Milano. Esso è comprensivo del danno estetico di entità moderata derivato dagli esiti cicatriziali e ipotrofici dei muscoli della spalla. VALUTAZIONE MEDICO-LEGALE Per quanto suddetto, la sig.ra R. A. ha subito un maggior grave danno biologico e un maggior periodo di inabilità quantificabile come segue: INABILITA' TEMPORANEA ASSOLUTA: gg. 30 (trenta); INABILITA' TEMPORANEA PARZIALE al 50%: gg. 60 (sessanta); Allo stato attuale la paziente risulta affetta da dimorfismo, grave ipotonotrofia e limitazione articolare della spalla destra, che sono da considerare a carattere permanente. 5 Il c.t.p. dr. Carmelo Galipò La riduzione della validità psico-fisica della perizianda, in relazione allo stato anteriore, determina un Maggior danno biologico permanente, valutato secondo criteriologia Medico Legale di analogia e proporzionalità, tenendo conto della prognosi e dell’età del periziando, e con riferimento ai Baréme della R.C.1’, valutabile nella misura del 18% (diciotto). E’ risarcibile anche un moderato-grave danno morale da sofferenza dato dal lungo periodo di malattia e dalla attuale sindrome algica dell’arto superiore dx. Come danno patrimoniale è risarcibile anche una ridotta capacità lavorativa specifica da casalinga o comunque di una incidenza grave sulla cenestesi lavorativa - Spese come da documentazione fiscale allegata. Roma lì, 23.12.2015 Dr. Carmelo Galipò M. Bargagna ed Altri: “Guida Orientativa per la valutazione del Danno Biologico” Ed. Giuffrè MI 2001 e R. Luvoni ed Altri: “Guida alla valutazione Medico Legale del Danno Biologico e della Invalidità Permanente”. Ed. Giuffrè MI 2002 1 6 Il c.t.p. dr. Carmelo Galipò