firenze, pitti moda, tessuti pregiati al kentucky
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firenze, pitti moda, tessuti pregiati al kentucky
IL GIORNALE DELLA TOSCANA SPECIALE PITTI UOMO Mercoledì 11 gennaio 2012 V Sede e prodotto: il restyling di Roy Roger’s L’azienda della famiglia Biondi punta sull’estero e aprirà un monomarca a New York N on si limita a presentare la nuova collezione: la Roy Roger’s approfitta del Pitti Uomo per svelarla stasera durante un evento spettacolo in occasione dell’inaugurazione della nuova sede a Campi Bisenzio. Una struttura che rientra sia nel restyling dell’immagine che nell’innovazione di prodotto, sempre più attento all’ambiente. L’azienda della famiglia Biondi ha varato un progetto di espansione internazionale, pur senza perdere di vista il made in Italy del proprio Dna. Il primo passo sarà l’inaugurazione della sede campigiana, alla presenza di Giorgio Pasotti e Beppe Fiorello, e con l’esibizione live dei The Boxer Rebellion. «Siamo entrati in una nuova era strategica - spiega l’ad Niccolò Biondi - perché rinnovarsi sempre era un desiderio anche di nostro padre. La nuova sede, il rinnovamento di prodotto e d’immagine rientra in una visione di approccio più attento all’estero. Potenzieremo la nostra rete di agenti sui mercati internazionali, dove ora siamo presenti con showroom in Russia, Germania, Olanda, Francia e Spagna. E in programma c’è l’apertura di un monomarca a Le tre “anime” della Roy Roger’s: la signora Patrizia Biondi in mezzo ai figli Guido (a sinistra) e Niccolò, rispettivamente direttore creativo e amministratore delegato dell’azienda Stasera si inaugura lo stabilimento a Campi Bisenzio: nell’archivio storico anche i jeans usati sei mesi dagli operai per realizzarlo STASERA L’EVENTO IN PALAZZO CAPPONI Un tocco di stile giapponese in riva all’Arno n tocco di Giappone in riva all’Arno. In questi giorni Pitti Uomo ospita un progetto in collaborazione con la Tokyo Fashion Week - all’interno del programma «Cool Japan Strategy Promotion Program» del ministero dell’Economia giapponese - e che ha portato a Firenze alcune tra le più interessanti fashion label della scena creativa nipponica. In Fortezza, negli spazi del Lyceum, sono presenti circa 20 marchi e designer giapponesi selezionati da Yuichi Yoshii, che in oltre 15 anni di esperienza nel fashion business ha diretto alcuni dei negozi di maggior successo in Giappone. «Versus Tokyo» è l’evento U lion, il più celebre degli anime giapponeprincipale del progetto della “Settimasi, conosciuto anche a livello internaziona della moda di Tokyo in Italia”: una nale soprattutto dopo la serie televisiva speciale selezione di capi-icona di 15 aniniziata nel 1995. Dopo il film «Evangeni di carriera di Yuichi Yoshij, e un trilion: 1.0 You are buto alla storia e al (not) alone» (2007), presente della scena Fortezza: 20 marchi e designer la sua importanza è della moda di Toandata oltre i confikyo. Inoltre è presennipponici per «Versus Tokyo» ni dell’animazione, te anche l’installazioispirando molti fenone speciale «Radio e il progetto «Radio Eva» meni sociali. E per i Eva», che mette in scena contaminaziotop buyer e gli ospiti ni creative tra il mondo dell’animazione di Pitti Uomo, stasera in Palazzo Cappogiapponese e quello della moda, presenni all’Annunziata si svolgerà un party tato con la direzione del brand di Tokyo «Japanese style», per celebrare la preFugahum. Il nome deriva da Evangesenza dei brand nipponici a Firenze. Tempo, manualità e sigari toscani La «Fabbrica» (lenta) di Bonotto itti Uomo presenta a questa edizione un progetto speciale interamente dedicato al tessuto, semilavorato pieno di creatività e materia prima del prodotto moda. Un progetto che vede la collaborazione di Pitti Immagine con Bonotto, azienda tessile tra le più importanti e apprezzate in Italia e nel mondo. La «Fabbrica Lenta» di Bonotto è la prima tappa della serie Italian Handscapes, un programma (ideato insieme a Cristiano Seganfreddo) che avrà dei sequel nelle prossime edizioni di Pitti Uomo e che racconta la grande tradizione italiana artigianale che vive “dentro” l’industria, di cui è anzi l’intelligenza e uno dei motori innovativi. Un progetto grazie al quale la comunità internazionale che si trova ogni sei mesi a FiL’imprenditore Giovanni Bonotto, ideatore del progetto «Fabbrica lenta» renze capisce ancor meglio perché il pensare e il fare artigiano sono oggi qualcosa da non perdere, ma soprattutto qualcosa che può creare nuovi valori e nuova bellezza. Non solo per la moda. «La “Fabbrica Lenta” è un nuovo modello manifatturiero - dice Giovanni Bonotto - che rivaluta la cultuuest’anno la lounge tore della testata, Franz Bora delle mani: si produce di meno della rivista «Montrè - per arrivare a distinguema a regola d'arte. I nostri maestri sieur» apre i propri spazi a re il valore dal costo e offrire artigiani tornano a utilizzare le tecun incontro sul tema «Tessuun servizio a una clientela niche del dopoguerra dove la mano to...questo sconosciuto» nel sempre più esigente». L’apsi vede e fa la differenza. “Fabbrica corso del quale esperti, capipuntamento è oggi a partire Lenta” è un manifesto contro la tani d’impresa, produttori e dalle 11,30 alle Costruzioni standardizzazione industriale e la responsabili delle principali Lorenesi: oltre a Botrè discuproduzione in serie a basso costo. boutique si confronteranno teranno sul tema, tra gli alNoi italiani abbiamo perso la sfida su un argomento apparentetri, Luciano Barbera (presidel costo industriale ma il nostro mente scontato, ma che così dente della Fondazione BielDna è l'eccellenza della bottega rinascontato non è. «È infatti nela Master Fibre Nobili), Dascimentale. E questo è il nostro vacessario ripartire dai fondaniele Corcione (direttore dellore». mentali, dalla conoscenza l’Unione Industriale BielleAll’interno di una scenografica dei tessuti, dalla loro provese) e Alberto Scaccioni (ambottega-atelier collocata al Piano Innienza e dalla loro lavorazioministratore delegato delferiore del Padiglione Centrale, Bone - spiega il direttore ed edil’Ente Moda Italia). P Al Pitti il risultato di una ricerca che unisce telai antichi, filati pregiati, vino, frutta e caffè notto espone e racconta una selezione di tessuti scelti per la loro bellezza e le loro particolarità tecnico-costruttive, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con una serie di aziende d’eccellenza della produzione italiana. Il menu Pitti Uomo prevede vello di montone berbero affumicato al tabacco kentucky del sigaro toscano, la spuma ai cinque cachemire di Schneider, la lana merinos ribollita al mirtillo Rigoni di Asiago, la flanella di guanaco follata nell’amarone Masi, lo chambray in cotone primordiale dello Zimbabwe o l’Harris Tweed tinto al caffè Illy. «Gli sbuffi di vapore pipano da enormi pignatte, aggiungo in vasca tre chili di sale - racconta Bonotto, classe ’67, allievo di Umberto Eco a Bologna, che ha imparato il mestiere lavorando in Giappone e vivendo con gli allevatori della Patagonia - e lascio ribollire per un’ora ancora. Nel reparto accanto, intanto, il “maestro oliatore” tende l’orecchio per scoprire qual è l'ingranaggio che marcia fuori tempo. Le navette di legno tessono a ritmo di jazz sincopato. Per il tessitore il suo telaio è un Patek Philippe d’epoca. Per il tintore il suo follone romba come una Rolls-Royce d'antan». Monsieur, oggi un incontro Cna Federmoda: in mostra dedicato al mondo dei tessuti gli «artigiani contemporanei» Q n evento dedicato alla valorizzazione dell’eccellenza dell’alta manifattura artigianale toscana, che ha portato nel centro storico di Firenze alcune performance live. É l’iniziativa organizzata da Cna Federmoda Toscana e andata in scena ieri pomeriggio all’Odeon sotto l’egida del marchio Ac - Artigiano contemporaneo. A tener banco sono state l’unicità dei capi presentati, le performance live delle lavorazioni artigianali, U le installazioni scenografiche innestate nel contesto barocco dell’Odeon, persino il gusto dei sapori artigianali. Il tutto per raccontare la storia di un’autenticità senza tempo, quella del saper fare toscano, protagonista del passato, del presente e del futuro. Cna, in collaborazione con Pitti Immagine, hanno presentato il marchio «Artigiano Contemporaneo» e le aziende del sistema moda artigianale della Toscana. New York che rifletta la nostra storia vendendo anche pezzi di vintage veri provenienti dall’archivio». «Il rinnovamento dell’immagine rappresentava un altro elemento cruciale - conferma il direttore creativo Guido Biondi - dal momento che puntiamo a un pubblico internazionale». Il nuovo quartier generale Roy Roger’s si sviluppa su 7.500 mq e raccoglierà ogni singolo settore - creativo, produttivo e commerciale - combinando design ed ecosostenibilità. Un mix di cristallo, acciaio e resine dà forma a spazi luminosi in grado di esaltare tessuti e gamme cromatiche dei modelli. C’è poi un’area destinata all’esposizione dei capi dell’archivio storico, dai primi indumenti da lavoro degli anni ’40 fino all’intramontabile 5 tasche con l’etichetta triangolare. In quanto alle proposte per il 2012/13, l’anima storica di Roy Roger’s rivive nella linea «rugged», al cui interno è stato creato un “vintage autentico” (trattamento che ricrea l’effetto used dello storico 5 tasche in quei modelli “speciali” indossati realmente per sei mesi dai lavoratori che hanno contribuito alla costruzione della nuova sede) che entrerà a far parte dell’archivio storico dell’azienda. Atra novità è la linea «Natural Garment Dyed», dove velluti e fustagni scoprono colori realizzati con pigmenti naturali e non trattati, ottenuti da frutta e spezie. Eleganza accessibile segue da pagina I (...) la «crescita non è più rinviabile per l’Italia, così come un ragionamento sulla prospettiva. L’Europa ci ha raccontato cosa si deve fare, il governo lo sta facendo, il sistema Paese ha dato uno scossone; ma ora bisogna dire che tipo di Europa vogliamo, o avremo un sistema totalmente tecnocratico che però non è in grado di combattere quelle battaglie che devono essere combattute». Renzi è poi tornato a parlare di pedonalizzazione del centro, chiedendo una mano alle imprese affinché rendano vive le zone come via Tornabuoni cui ha tolto il transito delle auto. E dal primo giorno di Pitti arriva un messaggio di crescita affidato ai primi segnali percepiti dagli addetti ai lavori tra gli stand. Nella giornata del debutto, in Fortezza si contava - complice la bella giornata - un discreto via vai di gente e soprattutto diversi compratori asiatici. I bilanci andranno fatti alla fine, è vero, ma rispetto all’edizione di 12 mesi fa è sicuramente un buon inizio. Del resto, se in Fortezza c’è davvero tanto da vedere - dalle scarpe Voile Blanche a quelle Frye, dalla sciarpa ecosostenibile (appena 120 grammi) di Lardini ai capispalla della Woolrich in collaborazione con Masao Yamamoto - per quanto riguarda gli eventi in città spicca il forfait di Belen Rodriguez alla sfilata di Rifle. La soubrette, svenuta per la stanchezza, è rimasta a Milano lasciando la passerella al fidanzato Fabrizio Corona e alla sorella Cecilia. Oggi è invece il giorno della maison Valentino e dell’evento della «Tokyo Fashion Week», che porta in città un tocco di Giappone. Inoltre, la boutique Bottega Quattro metterà in scena un “catwalk” urbano: alle 17, sul lato di piazza Stazione che va verso via Valfonda, un gruppo di modelli «Daniele Fiesoli» e «Scotch & Soda» sfileranno avanti e indietro al rosso del semaforo. Marco Gemelli